Attività 2016 Archivio

Intervista a Salvo Mavica segr prov Uil Scuola

In questi mesi tante sono state la polemiche e le fervide lotte da parte dei sindacati (e non solo) per dire no alla “Buona Scuola” di Renzi, ma il Governo imperterrito è andato avanti con il suo progetto approvando e mettendo subito in atto la legge 107; ora si attende il fatidico concorso, il cui bando slitta di mese in mese. Abbiamo affrontato questi argomenti con il Segretario provinciale della Uil scuola Catania, Salvo Mavica.

Dott.ssa Monica Grazia Francesca Colaianni
del www.ilfattoweb.it


Tabella definitiva risultati RSU

Equiparazione ai fini giuridici ed economici del servizio pre-ruolo prestato nelle scuole statali e pareggiate.

Attività di supporto ed assistenza legale e professionale per il riconoscimento di un diritto.  Equiparazione ai fini giuridici ed economici del servizio pre-ruolo prestato nelle scuole statali e pareggiate.

Sono giunte numerose richieste di chiarimenti in merito al pieno riconoscimento del servizio pre-ruolo prestato nelle scuole statali e pareggiate.  Il completo riconoscimento produrrebbe effetti non solo sulla ricostruzione della carriera (e quindi sulle classi di stipendio), ma anche sull’importo della pensione. Effettivamente, la normativa italiana appare in contrasto con quella, gerarchicamente superiore, di rango comunitario. Per chiarimenti ed informazioni, su iniziative giudiziarie, verifica posizione personale, istruzione e modulistica, contattare la segreteria.  e.mail: catania@uilscuola.it.

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Città Metropolitana Catania

 

 

MOBILITA’. SCHEDA DI SINTESI DELLA UIL SCUOLA: Gli elementi di merito che hanno consentito la firma dell’accordo
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Gli elementi di merito che hanno consentito la firma dell’accordo
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Ecco i punti principali che consentono di superare il caos creato dalla legge attraverso regole chiare e uguali per tutti.
1. Il personale docente può presentare domanda per trasferirsi da ambito a scuola, da scuola a scuola, da scuola ad ambito.

2. Nella domanda, il personale può esercitare in totale 15 opzioni (fino a 5 scuole) più scelte sintetiche relative ad ambiti e/o province.

3. Sempre nell’ambito delle 15 opzioni possono essere scelte anche più province per tutti gli ordini di scuola.

4. Superato il blocco triennale per tutti (compreso quello degli ambiti).

5. I posti disponibili, prima delle operazioni, vengono accantonati per il 60 % per le nomine in ruolo (GAE e graduatorie di merito) il restante 40 % riservato alla mobilità viene destinato per il 30 % alla mobilità territoriale interprovinciale e per il restante 10 % alla mobilità professionale.

6. Ai soli fini della mobilità saranno riviste le tabelle di valutazione, considerando anche il servizio statale pre-ruolo e/o ruolo diverso.

7. Resta confermato che per il personale soprannumerario verranno utilizzate le attuali tabelle di valutazione.

8. Per il passaggio da ambito a scuola, è stato formalizzato l’impegno di procedere attraverso scelte chiare, che valorizzino la collegialità delle singole scuole e tengano conto dei requisiti stabiliti a livello nazionale.

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città Metropolitana Catania

MOBILITA’. Definito nella tarda serata di ieri è stato sottoscritto questa mattina al Miur, l’accordo politico

Dall’intesa del 30 novembre alla firma di oggi
. Ecco come è andata la trattativa
Definito nella tarda serata di ieri è stato sottoscritto questa mattina al Miur, l’accordo politico con il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, per la stipula dell’accordo decentrato sulla mobilità del personale della scuola.
Non possiamo che esprimere soddisfazione per uno dei primi atti del ministro, la sottoscrizione di un accordo sindacale che serve a dare risposte positive al personale della scuola in termini di prospettive chiare, trasparenti ed uniformi – sottolinea Pino Turi dopo la firma dell’intesa.
Un’intesa che pone al centro i bisogni e le aspettative delle persone, che finalmente, vengono considerate come professionisti a cui riconoscere diritti sindacali e professionali.
Un primo significativo passo – sottolineano alla Uil – che può servire a riportare nel personale e nelle scuole un clima positivo e di fiducia, utile a svolgere la difficile attività a cui è chiamata.
E pensare che, a giudicare da come era partita, sembrava una trattativa tutta in salita, senza possibili sbocchi positivi. Una situazione che appariva in netta contraddizione con le premesse, peraltro condivise in sede di confronto con il ministro.
E’ con convinzione e pazienza che si è ristabilita una positiva linea di dialogo che ripartendo dall’accordo del 30 novembre ha fatto prevalere la coerenza e la responsabilità per cui pian piano, si sono sciolti i nodi che hanno portato alla sottoscrizione di un impegno politico che rappresenta la premessa di una vera trattativa sulla mobilità del personale scolastico per il 2017-2018.
La firma di oggi rappresenta un passo decisivo che sposta in avanti la trattativa sulla mobilità che rappresenta il banco di prova dell’impegno del ministro ad attuare l’accordo politico governo sindacati del 30 novembre scorso.
Una apertura di credito data al ministro in termini di ripristino di nuove e produttive relazioni sindacali, che con la contrattazione intendono condividere norme generali ed astratte che restituiscano al personale la dignità, in termini di diritti ed obblighi connessi al rapporto di lavoro.
L’intesa stabilisce le linee guida su cui la contrattazione sulla mobilita dovrà muoversi sviluppando su base tecnica gli elementi cardine che regoleranno le procedure di mobilità.
Il contratto recepisce la rivendicazione della UIL Scuola per una semplificazione delle fasi attraverso cui la sequenza dei movimenti avviene.
Vanno così ripianati tutti i motivi di contenzioso, peraltro ancora pendenti, conseguenti alla pessima gestione della mobilità dello scorso anno e dell’applicazione della legge 107, dando la possibilità ai docenti di muoversi secondo le diverse opzioni che dovranno prevedere sia la domanda verso una singola scuola, sia verso preferenze sintetiche quali l’ambito territoriale e/o provinciale, riducendo al massimo titolarità di ambito e il consequenziale passaggio tra ambito e scuola. Il passaggio dalla titolarità di ambito a titolarità di scuola, deve avvenire secondo principi di imparzialità e trasparenza.
Un accordo che trova nel merito delle scelte effettuate, un equilibrio tra innovazione e tradizione, come elementi che devono rappresentare la strada da seguire per rimediare alle contraddizioni di una legge mal congegnata e peggio attuata, specie per il fatto che le persone sono state considerata in modo marginale, confinati in un ruolo impiegatizio che ne snatura la funzione, piuttosto che considerarli protagonisti di un cambiamento che il mondo della scuola ha nel proprio DNA e se valorizzato libera risorse inespresse che una gestione burocratica soffoca in procedure senza risultati.
Ancora una volta si conferma che lo strumento contrattuale si configura come l’unico strumento di modernità che consente di dare le risposte più attuali a situazioni che per loro natura mutano continuamente, come muta continuamente la società di cui la scuola è uno spaccato fedele.
In questo ambito, si rileva nella sua grande importanza strategica l’accordo tra Governo e sindacati sottoscritto il 30 novembre, che per la scuola incomincia a dare i propri frutti: la legge cede il posto alla contrattazione e gli effetti si vedono già.

salvo mavica, segretario generale territoriale città metropolitana Catania

MOBILITA’. L’intesa di massima raggiunta ieri sera. Turi: si riparte dal contratto.

L’intesa di massima raggiunta ieri sera. Oggi la firma. 
V 
Realizzato un sistema dinamico della mobilità: ci si potrà spostare dagli ambiti verso le scuole.
UIL: l’accordo fa uscire dalla trincea ideologica in cui erano confinate le relazioni sindacali.
Con l’accordo firmato oggi abbiamo realizzato un sistema dinamico della mobilità: i lavoratori potranno spostarsi indifferentemente su tutto il territorio, sia all’interno della provincia che a livello interprovinciale, così come si potranno spostare direttamente da scuola a scuola, da ambito a scuola, da scuola ad ambito.
Si interrompe così – piega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – il “confino” in cui si stavano trovando i docenti titolari di ambito.
L’accordo garantisce, ai docenti in GAE e ai vincitori di concorso, la possibilità di immissione in ruolo sul 60% dei posti disponibili e vacanti.
Con la revisione delle tabelle di valutazione, si vuole mettere in sicurezza l’accordo dagli innumerevoli ricorsi legali che stanno stravolgendo i diritti dei lavoratori stessi.
In definitiva un buon accordo – sottolineano alla Uil – che va trasformato in articolato specifico e che rappresenta un primo passo di un progetto più complessivo che partendo proprio dallo strumento contrattuale può governare un sistema complesso come quello della scuola, superando le rigidità della legge, la burocrazia fine a se stessa e le procedure senza risultato.
L’accordo è stato possibile – mette in rilievo Turi – per il venire meno del pregiudizio ideologico nei confronti dei sindacati che si sono, invece, rivelati fattore di modernizzazione di un sistema che, introducendo meccanismi nuovi, avvicina adattandola, il piano dell’offerta formativa triennale delle scuole alla domanda di mobilità dei docenti.

salvo mavica, segretario generale territoriale città Metropolitana Catania

RIUNIONE MINISTRO FEDELI – SINDACATI SCUOLA : TRACCIATO UN PERCORSO CONDIVISO PER I PROSSIMI MESI

22 DICEMBRE 2016 

Turi: incontro utile e proficuo

RIUNIONE MINISTRO FEDELI – SINDACATI SCUOLA 

TRACCIATO UN PERCORSO CONDIVISO PER I PROSSIMI MESI 

Parte dal riconoscimento pieno dell’accordo sul pubblico impiego del 30 novembre scorso il percorso avviato oggi durante la riunione con il ministro Fedeli.

Un incontro che la Uil scuola giudica proficuo e coerente con le posizioni assunte nei giorni scorsi – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – e che ha messo in sequenza le priorità della scuola per i prossimi mesi.

«Occorre riprendere il dialogo con le persone che si sentono intrappolate in un progetto che non è il loro. La legge 107 è una legge sbagliata, attuata peggio e in maniera dirigistica – ha detto Turi nel suo intervento durante la riunione. Nelle scuole c’è un pesante clima di scontro, c’è da ricostruire un clima di fiducia. Il percorso delineato oggi, può essere utile per (ri) costituire tra le diverse professionalità della scuola, dai dirigenti, docenti e personale ATA un ritrovato impegno collaborativo nell’interesse della scuola e del Paese».

Si tratta di promuovere nuove relazioni sindacali, sia a livello centrale che di singola scuola che riconoscano alla competenza contrattuale materie che le sono state sottratte, così come definito nell’accordo con il Governo sottoscritto il 30 novembre.

Abbiamo condiviso il percorso che parte dal pieno riconoscimento dell’accordo, con l’obiettivo di riformare le scelte sbagliate della legge 107, in tre punti principali: mobilità, deleghe, atto di indirizzo – il ministro ha detto che si sta lavorando ad un crono programma da sottoporre al confronto sindacale.

MOBILITA’ 
Fissato già per il prossimo 28 dicembre l’incontro politico sulla mobilità per superare definitivamente le questioni relative al trasferimento sugli ambiti, sui vincoli legislativi e su un accordo che definisca il passaggio da ambiti a scuole. Il confronto riparte da ciò che è stato definito il 7 dicembre: trasferimento su scuole nella fase provinciale ed interprovinciale, eliminazione di ogni blocco normativo, la riserva del 50% per le nomine in ruolo.
Si riprende dunque, da quanto già fissato per migliorarlo e con lo scopo di giungere alla definizione di un articolato entro la fine dell’anno e firmare il nuovo contratto entro il 15 gennaio.

DELEGHE
Sulle deleghe, per le quali il ministro ha attivato un percorso di proroga che le consenta di vararle, è stata evidenziata la necessità di mettere a punto un sistema – che proprio come già sollecitato dalla Uil Scuola – venga definito in modo organico, senza fughe in avanti e con un confronto di merito sui singoli temi e con la possibilità di modificare gli errori della stessa legge 107.
La UIL ha apprezzato che il ministro abbia accettato il metodo ed annunciato che l’incontro promosso dal MAECI sulla deleghe delle scuole italiane all’estero è parte integrante di questo processo ed è annullata ogni altra indicazione.
Per la Uil Scuola, risulta cruciale, tra l’altro la delega sulla formazione iniziale che potrebbe assorbire la procedura ponte che consenta di completare le assunzioni in ruolo del personale, sia in GAE, sia abilitato non in GAE che quello che ha maturato i 36 mesi di servizio.
Per tutto questo personale vanno date garanzie relativamente al reclutamento che la legge 107 non ha risolto.

ATTO DI INDIRIZZO 
Stesso metodo per mettere a punto l’atto di indirizzo all’Aran per il rinnovo del contratto nazionale , alla fine di questo percorso si potrà completare con le modifiche da implementare nel Testo Unico n. 165, di competenza ministeriale, del Pubblico impiego.

AT DI CATANIA: D.M. n. 941 del 01/12/2016 – NOTA prot. n. 38646 del 07/12/2016 – Cessazioni dal servizio dall’01/09/2017 Personale Scuola – Indicazioni operative.

AT DI CATANIA: D.M. n. 941 del 01/12/2016 – NOTA prot. n. 38646 del 07/12/2016 – Cessazioni dal servizio dall’01/09/2017 Personale Scuola – Indicazioni operative.

Permessi per il diritto allo studio anno solare 2017. Contingente – Graduatorie provvisorie personale Docente e ATA.

Permessi per il diritto allo studio anno solare 2017. Contingente – Graduatorie provvisorie personale Docente e ATA.

Sono state pubblicate in data 21 dicembre 2016,, le graduatorie del personale docente e personale ATA  degli ammessi a fruire dei permessi per il diritto allo studio, l’elenco degli esclusi e di coloro che non rientrano nel numero del contingente assegnato.  Avverso le predette graduatorie è possibile proporre motivato reclamo entro 5 giorni dalla pubblicazione sul sito dell’Ufficio http://www.ct.usr.sicilia.gov.it/, indirizzandolo ai seguenti indirizzi di posta elettronica: carlo.minissale.ct@istruzione.it scuola secondaria II grado; alfio.bella.ct@istruzione.it scuola secondaria I grado e infanzia; salvatore.marletta.ct@istruzione.it scuola primaria; ritaprospera.diguardo.ct@istruzione.it personale ATA

 

La via maestra è il contratto !!!!!

notizie ed informative SINDACALI: Per dovuta quanto opportuna conoscenza.

Continua l’incessante attività sindacale della UILSCUOLA a livello nazionale unicamente protesa ad eliminare tutto quello, di iniquo e distorto,  che è possibile  dalla tanto deprecata Legge 107 . Ripristino della concertazione, unica via maestra di rappresentanza, di ricerca del diritto di cittadinanza ma ancor più di efficacia ed efficienza protesa unicamente dal sapere coniugare i diritti soggettivi ed oggettivi della docenza alla loro funzione di educatori e formatori delle giovani leve, cioè, i veri soggetti destinatari della scuola statale pubblica che deve essere unica, indissolubile e insostituibile.                           salvo mavica, segretario generale territoriale città metropolitana Catania. Report :  Riunione segretari regionali a Roma Turi: La via maestra è il contratto Mobilità, immissioni in ruolo: le priorità che saranno messe in evidenza. La via maestra è il contratto – è questa la linea sindacale assunta oggi dalla riunione dei segretari regionali della Uil Scuola convocata oggi a Roma.  Non ci sarà  la ‘lista della spesa’, né il ‘trenino’ della protesta.  Quello che vogliamo concordare con il Ministro è un metodo di lavoro e di confronto che entri nel merito delle singole questioni aperte dalla legge 107, da modificare con la leva della contrattazione.  Spostare dalla legge al contratto tutto ciò che è possibile, dal livello nazionale fino alla contrattazione all’interno delle singole scuole – ha detto Pino Turi in apertura di riunione. Chiaro dunque il punto di partenza: se la legge ha delle rigidità e provoca, in talune circostanze anche delle vere e proprie ingiustizie, è attraverso lo strumento flessibile della contrattazione che può essere gestita, andando sui singoli temi, trovando soluzioni a tutela delle persone, dei loro diritti.  I due pilasti della nostra azione sono l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento – ha messo in evidenza Turi – in questo momento appare urgente riportare le scuole ad una gestione equilibrata e rivedere i rapporti decisionali tra gli organi monocratici e quelli collegiali per garantire condizioni di lavoro, senza condizionamenti, per gli insegnanti e più in generale per tutto il personale. Quello della mobilità – hanno sottolineato i segretari regionali nei loro interventi – è un tema fortemente sentito in tutta Italia. Il negoziato avviato e interrotto nei mesi scorsi deve ora trovare una soluzione. Tutti devono essere messi in condizione di decidere ‘come’ spostarsi – ha puntualizzato Turi. Va definito nel negoziato il passaggio da ambito a scuola,  va data la possibilità di fare domanda per trasferirsi direttamente nelle  scuole. Per far questo, secondo la Uil scuola,  vanno definiti criteri oggettivi, eliminati blocchi e colloqui,  e prevista la possibilità di indicazione da parte del collegio dei docenti di pochi e particolari requisiti, frutto di esperienze,  che possono eventualmente integrare il Ptof di scuola.  La possibilità di attuare le deleghe, passa dalla proroga dei tempi per analizzare, approfondire e condividere situazioni di  merito, in modo contestuale e coordinato, senza fughe in avanti che possono riportare sconcerto nella categoria. Urgente appare la delega sulla formazione iniziale e il reclutamento: occorre prevedere – secondo la Uil Scuola – una procedura ponte tra il vecchio e il nuovo sistema, anche da inserire nella delega stessa. Occorre dare prospettiva di immissioni in ruolo a coloro che sono nelle Gae, a quanti hanno l’abilitazione e a coloro che hanno più di 36 mesi di servizio.

 

Oggi pomeriggio l’incontro con il ministro Fedeli

Oggi pomeriggio l’incontro con il ministro Fedeli.

Turi: il contratto deve correggere gli errori della legge.                                                               UIL: abbiamo un accordo con il Governo per questo,   partiamo da qui.

«E’ il contratto che deve modificare gli errori della legge. Abbiamo un accordo con il Governo per questo, Partiamo da qui» E’ questa in sintesi la posizione della Uil scuola illustrata oggi dal segretario generale, Pino Turi, nel colloquio con il ministro dell’istruzione Fedeli.

Un incontro franco, durato una mezz’ora. Nessuna ‘lista della spesa’ per la Uil Scuola, ma la definizione di un metodo di lavoro all’insegna della correttezza e della disponibilità, concordato con il ministro  –ben orientato e determinato a risolvere concretamente i problemi,  osserva Turi –  che ha dichiarato la propria volontà di ricucire un rapporto positivo con il mondo della scuola.

Mobilità (chiamata diretta), utilizzo del salario accessorio (bonus docenti), valutazione del personale docente e dirigente, formazione: sono le materie che la legge ha sottratto alla contrattazione e ad essa vanno ricondotte. Riguardano tutti i lavoratori della scuola: dirigenti; docenti; personale ATA che rappresentano l’elemento costitutivo della scuola dell’autonomia.

Bisogna ristabilire gli equilibri dei rapporti decisionali, in funzione delle norme costituzionali, tra organi monocratici e organi collegiali della scuola. Questo – aggiunge Turi – è il nucleo della questione.

Il contratto – ribadisce Turi – deve agire su questi temi che hanno ricadute sul lavoro delle persone e riflessi diretti sull’efficienza del sistema scolastico.

Riguardo poi all’attuazione delle deleghe previste dalla legge 107, attraverso sinergie, condivisioni ed anche una eventuale proroga dei termini, si potranno individuare gli strumenti  utili per la soluzione dei problemi aperti, come quello del reclutamento che resta l’obiettivo fallito della legge stessa.

L’UFFICIO VII – AMBITO TERRITORIALE DI CT HA DIRAMATO LA SEGUENTE CONVOCAZIONE DESTINATARI PERS.ATA

AVVISO DI CONVOCAZIONE INCARICHI A TEMPO DETERMINATO PERSONALE A.T.A.
SI COMUNICA CHE IL GIORNO 21 DICEMBRE 2016, PRESSO I LOCALI DELL’IIS “VACCARINI”, VIA ORCHIDEA N. 9 – CATANIA – AVRA’ LUOGO LA CONVOCAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE ATA INSERITO NELLA GRADUATORIA DI CUI AL D.M. 75/2001:
ORE 09,00 – PROFILO DI COLLABORATORE SCOLASTICO
-E’ CONVOCATA LA SIG.RA BUSACCA GIUSEPPINA INSERITA AL POSTO 1570 BIS CON PUNTI 4,50 (D.M. 75/2001), CON PROVVEDIMENTO DI QUEST’UFFICIO PROT. 22318 DEL 14/12/2016 A SEGUITO DI DECISIONE GIURISDIZIONALE;
-SONO CONVOCATI INOLTRE GLI ASPIRANTI INSERITI IN GRADUATORIA D.M. 75/2001 DAL POSTO 1967(Caffo Giuseppina) PUNTI 4,00, AL POSTO 2212 (Debilio Silvana) PUNTI 3,50.

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Disponibilità:
18 ore – IC Castel di Judica.
  N. 1 posto OF IS Ramacca-Palagonia
.  N.1 posto OF IPSAAR Chinnici di Nicolosi.    N.  1 posto OF III CD Paternò.
TUTTI GLI ASPIRANTI ALL’INCARICO A T.D. DOVRANNO PRESENTARSI ESIBENDO UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO IN CORSO DI VALIDITA’.

-Ai Dirigenti scolastici della Città Metropolitana – Catania –     Alle OO.SS. della Scuola
-          All’Ufficio della Comunicazione – SEDE
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ORDINANZA CASSAZIONE SU GIURISDIZIONE. Inserimento GAE: la competenza è del Giudice Amministrativo

LA GIURISDIZIONE IN TEMA DI INSERIMENTO NELLE GRADUATORIE AD ESAURIMENTO SPETTA Al GIUDICE AMMINISTRATIVO.

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 25840/2016 pubblicata in data odierna (cfr. allegato) ha stabilito che la giurisdizione in tema di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente della scuola pubblica spetta al Giudice Amministrativo. A questo punto tutte le controversie relative alla richiesta di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento da parte dei docenti in possesso di idoneo titolo di abilitazione all’insegnamento, dovranno essere promosse innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per ottenere l’annullamento degli atti amministrativi generali che, regolando le modalità di formazione delle graduatorie, impediscono e/o vietano ai docenti in possesso di abilitazione all’insegnamento di inserirsi utilmente nelle graduatorie permanenti (ora ad esaurimento).

Ci si attende che anche l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, innanzi alla quale pende un importante ricorso relativo alla questione dei docenti in possesso del diploma magistrale, potrà favorevolmente dichiarare la propria giurisdizione e decidere in conformità ai numerosi precedenti della Sezione VI (per tutte Sent. n. 1973/2015 e Sent. 5439/2015), ordinando definitivamente l’inserimento nelle graduatorie dei docenti interessati ad ottenere l’immissione in ruolo per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria.

dalla segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale

 

INTERVISTA DEL SEGRETARIO NAZIONALE UIL SCUOLA, PINO TURI PUBBLICATA SU TUTTOSCUOLA

L’intervista fornisce un quadro di analisi delle criticità ancora da risolvere nel nostro sistema di istruzione.
Vale la pena di mettere in evidenza il fatto che, per ovvie ragioni editoriali, è stata realizzata prima del voto referendario e del successivo cambio di governo e quindi di ministro.

A tale proposito riportiamo qui di seguito:
– la lettera invita oggi al neo ministro, Valeria Fedeli.
– la comunicazione inviata ieri alla stampa prima della composizione del nuovo Governo

Gentile Sen. Valeria Fedeli,
a nome mio e della Uil scuola, Le assicuro l’impegno da parte dell’organizzazione che ho l’onore di rappresentare, la leale collaborazione nel difficile compito di ricostituire un rapporto, positivo e virtuoso, con il mondo della scuola.

La caratterizzazione istituzionale, che peraltro avevamo auspicato per una carica così delicata e prestigiosa, unita alla sua grande esperienza nell’attività sociale e del mondo del lavoro, potranno essere la chiave giusta per riprendere il dialogo bruscamente interrotto con i lavoratori della scuola.

Un compito impegnativo che deve partire da una matrice di carattere riformista e di sinistra.
Un modello che ci accomuna nella giusta valutazione di quei principi costituzionali che sono la base costitutiva della scuola italiana.

Porre al centro dell’azione di governo l’istruzione e la formazione rappresenta il carattere distintivo di una politica di equità e di giustizia sociale. E’ la scuola, il motore del cambiamento virtuoso in una società in tumulto. Al personale della scuola, che ne è protagonista, vanno date forti motivazioni e solidarietà.

La qualità della nostra scuola costituzionale e la necessaria modernizzazione del sistema, non possono realizzarsi senza il necessario riconoscimento professionale ed economico di chi, ogni giorno, con passione e competenza, ne garantisce il buon funzionamento.

Siamo certi che, nel prestigioso incarico che Le è stato assegnato, saprà fare tesoro dell’esperienza accumulata nel mondo del lavoro e nelle istituzioni rappresentativa dello Stato, nell’esclusivo interesse della scuola pubblica statale.
Assieme alle nostre congratulazioni, ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare e a instaurare un franco confronto in ogni sede, non ultima quella contrattuale. Le inviamo gli auguri più sinceri di buon lavoro.
Cordialmente
Pino Turi
Segretario generale Uil Scuola

IERI | Nuovo governo e dicastero dell’Istruzione
Turi: attenzione al profilo istituzionale
UIL: archiviare la legge 107 e attuare l’accordo sui contratti

Mentre crescono le indiscrezioni sulle nomine dei ministri, quello che ci preoccupa è che si avvii una nuova fase in discontinuità.
Ciò che sarà importante è il profilo istituzionale. E’ questo il punto essenziale secondo il segretario generale della Uil Scuola in vista dell’imminente formazione del nuovo Governo.
Sulla possibile nomina di un nuovo ministro dell’istruzione – aggiunge Turi – non pensiamo alla persona, alla funzione che andrà a svolgere, ma alle cose da realizzare, con la dovuta flessibilità, con l’obiettivo di ricomporre la frattura con il mondo della scuola dovuto ad una legge sbagliata e fatta male.
Il nostro sistema di istruzione – sottolinea il segretario della Uil Scuola – non può essere gestito ancora con strappi e forzature. Dobbiamo ora superare una situazione di disagio e preoccupazione che vive il personale della scuola.
Per quanto riguarda la nostra azione sindacale – chiarisce Turi – proseguiremo in continuità con quanto già fatto fino ad oggi. Le nostre proposte per superare la legge 107 erano state presentate più di un anno fa ai banchetti del Pd. Ora le priorità sono chiare: porre rimedio alle rigidità delle legge e attuare l’accordo con il governo per l’immediata riapertura del contratto.

Al nuovo ministro non faremo mancare la nostra collaborazione nella misura in cui ci sarà la dovuta attenzione alla scuola pubblica statale ed al suo personale

PERSONALE EDUCATIVO: NASCE IL COORDINAMENTO NAZIONALE

INFORMATICONUIL
Personale educativo:  nasce il coordinamento nazionale Uil Scuola
.  Turi: arrivato il bonus anche agli educatori.
Un atto di giusta considerazione.
Continua l’impegno del nostro sindacato per rappresentare questi insegnanti nella loro funzione.
Il 13 dicembre, alla presenza del Segretario generale della UIL scuola Pino Turi, si è insediato il coordinamento nazionale del personale educativo.
La segreteria nazionale della Uil Scuola ha voluto costituire il coordinamento nazionale dagli educatori per rappresentare i lavoratori del settore che sono inseriti in un ambito scolastico di nicchia,ma di qualità, personale che possiede una alta professionalità  da conoscere, fare conoscere e valorizzare.
Quello formato è un  gruppo di lavoro costituito dagli educatori provenienti da ogni parte di Italia che deve  supportare le scelte e l’azione sindacale della UIL Scuola nell’analizzare i problemi del settore per rivendicarne la soluzione in ogni sede, non ultima quella contrattuale.
Hanno partecipato: Antonello Bianchi (FR), Michele Crimi (TP), Antonio Tarantino (PG), Enrico Febroni (UD), Salvatore Cosentino (FI), Raffaele Napro (NA), Raffaele Caputo (NA), Mauro Concilio (VE).
Hanno  coordinato l’incontro Biagio Biancardi, responsabile nazionale di settore, e Pasquale Proietti.
Come è noto i convitti nazionali e le istituzioni educative, non vivono un buon momento, sono state ignorate dalla Legge 107/15.
Dai diversi interventi sono emerse  le diverse peculiarità delle varie realtà convittuali che meritano attenzione.  Ognuna ha finalità e problematiche diverse, da inserire in un quadro organico nazionale per risolvere problematiche comuni:
Va previsto un organico sufficiente per far fronte alle esigenze di funzionamento;
Occorre giungere alla definizione di figure istituzionali ( come la funzione prima assunta dai Rettori) di provenienza  dal mondo degli educatori che ben conoscono i problemi del settore;
Vanno previste figure specializzate per il sostegno al personale con disabilità;
Occorre definire meglio gli aspetti della mobilità uniformando le norme al resto del personale, sia in termini di opzioni da esercitare che di gestione on line dei movimenti;
Va consentita, con lo stesso titolo, la mobilità professionale verso la scuola primaria.
L’obiettivo della Uil scuola, anche attraverso uno specifico convegno (Convitto day), è quello di portare alla luce questa realtà per farla conoscere, con l’obiettivo di riformare e valorizzare queste istituzioni come  dei college  di qualità, ovvero, a seconda delle varie realtà territoriali, svolgere azioni di  lotta all’evasione ed alla dispersione scolastica e contribuire a risolvere situazioni di degrado sociale.
Quella emersa dalla prima riunione nazionale del coordinamento è una prima ricognizione delle criticità che andranno approfondite per dare loro soluzione e dare voce ad un settore che deve trovare nel dibattito sul sistema scolastico una sua giusta dimensione.
Nel confronto con il nuovo ministro la Uil Scuola porrà anche le rivendicazioni del personale educativo per trovare, sia in sede di rinnovo del contratto che in sede di approvazione delle deleghe previste dalla legge 107. Oggetto di confronto saranno anche  i temi del reclutamento e dell’inclusione della disabilità, per il personale educativo o all’interno del rinnovo del contratto di categoria.
 INVITO AI SIGG.RI EDUCATORI LORO SEDI: ADERITE ALLA NS INIZIATIVA. UNITI SI VINCE.!!!
 

La collocazione e l’autonomia della dirigenza scolastica alla luce dell’odierno quadro normativo.

LAVORO ITALIANO | Ottobre – Novembre 2016 La collocazione e l’autonomia della dirigenza scolastica alla luce dell’odierno quadro normativo.                                   di Alessandro Fortuna

Alla luce delle recenti novità in tema di valutazione della dirigenza scolastica apportate dalle direttive e linee guida del MIUR e, più in generale, dall’ultimo atto di governo che regola la così definita “dirigenza della Repubblica”, ci pare opportuno osservare più da vicino il quadro d’insieme della disciplina di tutta la dirigenza, proprio per ragionare da qui sulle criticità di quella scolastica, con particolare riferimento alla sua collocazione ed alla sua autonomia.

leggi articolo : lavoro-italiano-ott-nov-2016-articolo-dirigenza-scolastica

lavoro-italiano-ott-nov-2016-articolo-dirigenza-scolastica

 

Uil Segreteria territoriale Catania. Comunicato stampa

10.12.2016,  .
“Per il saldo Imu/Tasi sulle seconde case, da versare entro il 16 dicembre, i catanesi dovranno sborsare in media 557 euro. In totale, considerato l’acconto di giugno, 1115 euro. Quarantacinque euro in più sulla media nazionale. Si paga anche per garage e cantine delle prime case: in questo caso, la forbice rispetto al resto d’Italia è di 12 euro. Per lavoratori dipendenti e pensionati, tra questi molti proprietari di immobili ricevuti in eredità e rimasti invenduti o sfitti, un ulteriore salasso. Paradossale come, in una città che è certamente più povera e sofferente di molte altre, si debbano persino pagare sovrapprezzi!”. Lo dichiara il segretario generale della Uil etnea, Fortunato Parisi, commentando i risultati del Rapporto 2016 Imu/Tasi che è stato appena diffuso dal Servizio Uil Politiche territoriali, guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy. Aggiunge Parisi: “Diamo atto che a Catania è di 235 euro il risparmio dovuto all’abolizione della tassa sulla prima casa, ma questo non basta. Il peso fiscale resta eccessivo e, soprattutto, iniquo. Ai cittadini, poi, viene presentato ogni giorno dai Comuni un conto sempre più insostenibile per il crescente squilibrio nel dare e avere tra lo Stato e gli enti locali”.
Sulla base del Rapporto Uil, che segnala pure come a Catania il saldo sulle prime case “di lusso” costerà 1775 euro per un totale di 3550 a fronte di una media nazionale di 1305 e 2610 euro, Fortunato Parisi conclude ribadendo “la voglia di confronto con le amministrazioni comunali, a partire da quella catanese, perchè siano individuate soluzioni in grado di sgravare spese e balzelli a carico delle famiglie e di chi, pensiamo innanzitutto ai pensionati, ha reddito basso ma seconda casa ricevuta in lascito ereditario”. “Purtroppo – aggiunge il segretario generale della Uil – risulta impossibile per noi, il Sindacato dei Cittadini, interloquire concretamente con enti ancora una volta impegnati negli ultimi giorni dell’anno a discutere e approvare bilanci che solo sulla carta possono essere definiti preventivi. Vengono, quindi, sottratti al dibattito con le forze sociali i principali strumenti di equa ripartizione delle entrate e delle uscite di un Comune. Come legge e logica impongono, i preventivi dovrebbero essere votati entro i primi mesi dell’anno. Non è mai così! In queste ore, ascolteremo daccapo solenni promesse sul rispetto dei tempi di presentazione dei bilanci nel 2017: speriamo che stavolta facciano sul serio…”.

Circolare MIUR relativa alle cessazioni dal servizio 2017 del personale scolastico e la scheda di lettura a cura della UIL Scuola.

DISPOSIZIONI PER LE DIMISSIONI DAL SERVIZIO  A DECORRERE DA 01.09.2017.                                       LA SCHEDA DI LETTURA.E’ stata emanata la circolare applicativa del D.M. 941 del 1° dicembre 2016 che fissa al 20.01.2017 il termine ultimo di presentazione delle dimissioni dal servizio per accedere al trattamento pensionistico. Entro la stessa data potrà essere presentata richiesta di permanenza in servizio, fino al 70° anno di età anagrafica, per coloro che non hanno raggiunto i 20 anni di contribuzione (la richiesta va presentata in forma cartacea al Dirigente scolastico). Il 20.01.2017 è anche la data ultima per accedere alla trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a part time con contestuale trattamento pensionistico.
REQUISITI POSSEDUTI AL 31.12.2011
Tutti i lavoratori della scuola, che possedevano uno dei diversi requisiti richiesti per accedere al trattamento pensionistico con regole precedenti la legge Fornero, al conseguimento del 65° anno di età entro il 31.08.2017 saranno collocati in pensione d’Ufficio. Attualmente rimangono solo i requisiti dei 40 anni di contribuzione al 31.12.2011 per il collocamento d’ufficio al conseguimento dell’età sopra indicata, poiché tutti gli altri requisiti ( quota 96, 61 anni di età anagrafica per le donne e 65 per gli uomini con minimo 20 anni di contribuzione, o 15 se sono presenti contributi entro il 31.12.1992) sono stati già soddisfatti entro l’anno 2016.
NUOVI REQUISITI
I nuovi requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico sono di 2 tipi: 1) Pensionamento di vecchiaia. Si raggiunge al conseguimento di 66 anni e 7 mesi di età anagrafica entro il 31.08.2017 (pensionamento d’ufficio) o entro il 31.12.2017 (pensionamento a domanda) con un minimo di anni 20 di contribuzione, sia per gli uomini che per le donne; 2) Pensionamento anticipato. E’ riservato: a) Alle donne che raggiungono 41 anni e 10 mesi di contribuzione (compresi i riscatti, le ricongiunzioni, le contribuzioni figurative e le supervalutazioni) entro il 31.12.2017; b) Agli uomini che al 31.12.2017 raggiungono l’anzianità contributiva di anni 42 e mesi 10. I requisiti sopra indicati si dovranno possedere senza arrotondamenti. Coloro che raggiungeranno i requisiti già menzionati e avranno almeno 65 anni di età anagrafica entro il 31.08.2017, con atto unilaterale da parte dell’Amministrazione, saranno collocati a riposo d’ufficio, secondo l’art. 2 comma 5 del Decreto legge 31.08.2013 n° 101, convertito in legge 30.10.2013 n° 125, che fornisce una interpretazione autentica del decreto legge 201 del 06.12.2011.
OPZIONE DONNA
Come già avvenuto per il 2016, per tutte le donne che possiedono al 31.12.2015 un’età anagrafica di 57 anni e mesi 3 ed una contribuzione minima di anni 35, è previsto il pensionamento a decorrere dal 1° settembre 2017 su specifica richiesta e opzione per il calcolo contributivo di tutta l’anzianità posseduta.
VII SALVAGUARDIA
Nel comma 265 dell’art. 1 della legge 208 del 28/12/2015 è previsto il pensionamento, secondo le regole pre Fornero, per tutti coloro che nell’anno 2011 hanno assistito figli disabili in situazione di gravità e il 31.12.2015 possedevano quota 97 e mesi 3, di cui età anagrafica minima di anni 61 e mesi 3 e contribuzione minima di anni 35. Es.: anni 62 di età e anni 35 e mesi 3 di contribuzione, oppure un mix tra età anagrafica e contributiva (anni 61 e mesi 5 e contribuzione anni 35 e mesi 10).
APPLICAZIONE ART. 72 DECRETO LEGGE 112 DEL 25.06.2008
Tale decreto, presentato dall’allora ministro Brunetta, convertito in legge n° 133 del 06.08.2008, modificava l’art. 16 del D.Lvo 503 del 1992 che consentiva, a domanda, la permanenza in servizio per un biennio oltre l’età massima consentita (anni 65). La modifica ha reso la richiesta “accoglibile” a discrezione dell’Amministrazione, abolendo pertanto il comma 5 dell’art. 509 del D.L.vo 297 del 15/04/1994 (Testo Unico). Il decreto legge 24.06.2014 n° 90, convertito in legge 114 dell’11.08.2014 ha definitivamente abolito l’art. 16 del D. L.vo 503/1992 non consentendo la permanenza in servizio oltre l’età massima per la vecchiaia (attualmente anni 66 e mesi 7).
Resta ancora in vigore il comma 3 dell’art. 509 del Testo Unico che consente la permanenza in servizio fino ad anni 70 per raggiungere il minimo pensionistico (anni 20). Con l’art. 1 comma 257 della legge 28.12.2015 n° 208 si è prevista la concessione di permanere in servizio per un biennio a coloro che sono impegnati con scuole o Università di paesi stranieri in progetti didattici internazionali. Il provvedimento dell’autorizzazione, opportunamente motivato, è concesso dal dirigente scolastico e dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale. E’ prevista la risoluzione unilaterale con preavviso di 6 mesi: 1) Per coloro che compiono 40 anni di contribuzione e possedevano i requisiti per diritto a pensione entro il 31.12.2011; 2) Per le donne e gli uomini che compiono rispettivamente 41 anni e 10 mesi e 42 anni e 10 mesi entro il 31.08.2017.
PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE
Entro la data del 20.01.2017 il personale ATA e docente (i dirigenti scolastici entro il 28.02.2017) potranno presentare le dimissioni dal servizio utilizzando esclusivamente la procedura “on line” del sistema Polis del Miur. Il personale in servizio all’estero potrà utilizzare anche la modalità cartacea. Il personale delle province di Trento, Bolzano e Aosta presenterà le domande in modalità cartacea. Le domande di trattenimento in servizio, per raggiungere il minimo contributivo, dovranno essere presentate in forma cartacea sempre entro il 20.01.2017. La scuola di appartenenza gestirà le domande convalidandole al SIDI. Per la presentazione on line delle domande si potranno utilizzare 3 canali: 1) Accedendo direttamente al sito dell’Inps previa registrazione; 2) Utilizzando il Contact Center Integrato (n. 803164); 3) Facendosi assistere dal Patronato Ital Uil. Le ulteriori disposizioni, inserite nella legge di bilancio, saranno pubblicate in seguito all’attuazione della legge stessa.

Consulenze ed assistenza per gli iscritti presso la segreteria territoriale Uil Scuola di Catania. salvo mavica, segretario       decreto:miur-aoodgper-registro_ufficialeu-0038646-07-12-2016

L’INTESA TRA SINDACATI E GOVERNO SULLE PENSIONI E’ IN LEGGE DI BILANCIO

Proietti: «L´intesa tra sindacati e governo sulle pensioni e´ in legge di bilancio»

La Uil esprime soddisfazione. La Uil è soddisfatta che nella Legge di Bilancio approvata siano contenute le misure concordate nel pacchetto previdenziale previsto dall’intesa siglata tra sindacati e Governo.  Dopo anni di tagli al sistema previdenziale è importante che siano state postate risorse pari a 7 miliardi di euro nel prossimo triennio. Di rilievo sono l’estensione della quattordicesima, che riguarderà 1,2 milioni di pensionati, l’elevazione della no tax area, che è un primo taglio delle tasse, e l’impegno a far ripartire nel 2019 la piena perequazione delle pensioni.  Altrettanto importante è la gratuità delle ricongiunzioni che risolverà il problema per quasi 100.000 lavoratrici e lavoratori, l’introduzione della possibilità di pensionamento anticipato per i lavoratori precoci con 41 anni di contributi, la semplificazione della normativa sul pensionamento per i lavori usuranti. Sull’Ape il sindacato continua ad avere delle riserve, ma è stato molto importante l’introduzione dell’Ape agevolata che consentirà di accedere, senza nessun costo, alla pensione a 11 categorie di lavoratori (tra le quali gli operai dell’edilizia, le maestre della scuola d’infanzia, gli infermieri di sala operatoria), a chi è in stato di disoccupazione, a chi ha una invalidità superiore al 74% e a chi assiste una persona con grave disabilità.  

ANCHE PER I LICEI MUSICALI “SCATTA” L’ABUSO DI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO. MIUR CONDANNATO AL RISARCIMENTO

Anche per i licei musicali “scatta”l’abuso di contratti a tempo determinato
Il Giudice di Ancona, a seguito di un ricorso promosso dalla UIL Scuola Marche, condanna il MIUR al pagamento di 5 mensilità ad un docente in servizio presso il liceo musicale.
Il Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Ancona, a seguito di un ricorso promosso dalla UIL Scuola Marche, ha riconosciuto ad un docente con contratto a tempo determinato reiterato per 5 anni nella stessa scuola, il pagamento di ben 5 mensilità oltre alle differenze retributive dovute in ragione dell’anzianità di servizio e progressione in carriera.
Ormai numerose sono le sentenze che riconoscono e quantificano il riconoscimento del danno subito dai lavoratori precari nei confronti dei quali è stato più volte reiterato il contratto annuale.

Dopo le prime sentenze favorevoli altri tribunali si sono pronunciati favorevolmente, accogliendo le istanze patrocinate dalla Uil scuola di numerosi precari che hanno chiesto la trasformazione dei contratti annuali in contratti a tempo indeterminato e, in subordine, il riconoscimento economico dovuto alla mancata progressione economica.

Le sentenze ripropongono e rafforzano la validità e la percorribilità dell’iniziativa sindacale dell’UIL Scuola a tutela dei precari, per la continuità nell’attività didattica e dei servizi complementari.

In particolare, il ricorso al lavoro precario nel comparto scuola perpetrato dallo Stato e nel caso specifico dei Licei Musicali, è inaccettabile e sanziona l’inerzia dell’Amministrazione che per mere questioni finanziarie, lascia le stesse istituzioni scolastiche nella precarietà che ricade su studenti e docenti.
Per la UIL Scuola, invece, la definizione dell’organico rappresenta un aspetto propedeutico ed imprescindibile.
 
Queste sentenze che stigmatizzano il mancato riconoscimento economico, ci aiutano a sostenere la battaglia legale da un lato e sindacale dall’altro: insisteremo affinchè quest’anno vengano autorizzate in organico di diritto le oltre 2.000 cattedre (non autorizzate dal MEF lo scorso anno) necessarie per le operazioni di mobilità, per i vincitori di concorso e per la stabilizzazione dei precari nei licei musicali. 

Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale UIL Scuola

info: segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario

Avviato articolato e pianificato piano di formazione per le Rsu: PERSONALE IN SERVIZIO CITTA’ METROPOLITANA DI CATANIA.

Avviato articolato e pianificato piano di formazione per le Rsu: PERSONALE IN SERVIZIO CITTA’ METROPOLITANA DI CATANIA.    

La Uil SCUOLA sta attuando e pianificando un articolato piano di formazione rivolto alle Rsu e ai Terminali associativi sindacali (Tas). In questo delicato e particolare momento storico, con cambiamenti radicali calati dall’alto che coinvolgono in primis la scuola e tutto il personale (Docenti, Ata, Dirigenti); le Rsu rappresentano un presidio di legalità e democrazia, per il ruolo che svolgono e per il consenso che rappresentano. Esse, non solo devono tutelare i lavoratori nel solco del vigente contratto, ma operare per il miglioramento della qualità del sistema formativo ed educativo. Ma il cambiamento che sta subendo la scuola, nasconde dietro la retorica «meritocratica» una logica aziendalistica che ha dato pessimi frutti dov’è stata sperimentata. Ciò viene attuato con procedure discutibili, che assegnano al personale docente forme di «bonus premiale» che mortificano la loro professionalità, indebolendo la collegialità della scuola italiana.
Le Rsu sono la prima e fondamentale trincea nei confronti di un falso riformismo rappresentato dalla 107, fatto di burocrazia e scarsa trasparenza. Le Rsu devono difendere i lavoratori da questo attacco che lede importanti principi costituzionali.
Questo importante compito ha trovato nella formazione presente e futura una leva strategica per i delegati sindacali affinché la loro professionalità si accresca e ne renda più efficace l’azione nei luoghi di lavoro. La contrattazione d’istituto e l’art. 6 del CCNL sono lo strumento per le Rsu per opporre alla 107 un modello diverso di scuola che favorisca la collaborazione tra docenti, Ata e dirigenti scolastici nell’interesse degli allievi che per il 94% frequentano la scuola pubblica. 

( Luigi Panacea)