Mobilità 2017/18: riprende il confronto in sede politica 

RIPORTARE ORDINE E STABILITÀ AD UN SISTEMA IMPAZZITO

 

Mobilità 2017/18: riprende il confronto in sede politica 

RIPORTARE ORDINE E STABILITÀ AD UN SISTEMA IMPAZZITO 
Turi: abbiamo ripreso in “zona Cesarini” un negoziato importante per le persone e per la scuola
Con l’incontro politico di oggi sono venute meno alcune delle cause che hanno portato, per le mancate risposte dell’amministrazione, alla sospensione della trattativa del 17 novembre scorso.
E’ prevalsa la volontà delle parti di trovare possibili soluzioni che riportino, dopo le criticità registrate, nuova stabilità al sistema.
Gli obiettivi della UIL in questo negoziato sono chiari: per riportare ordine e stabilità ad un sistema impazzito,  la mobilità deve riguardare tutto il personale docente e Ata, senza blocchi di nessun tipo, attraverso un sistema più snello e semplice, con regole chiare e trasparenti al fine di limitare al massimo le titolarità su ambito.
Bisogna dare la possibilità a tutto il personale di muoversi col proprio punteggio e di poter scegliere liberamente se andare su scuola, su ambito o se esercitare il diritto alla mobilità sull’intera provincia.
Il passaggio dei docenti da ambito a scuola, che non deve essere assolutamente discrezionale, va definito all’interno del contratto sulla mobilità.
Il Capo di Gabinetto si è impegnato, compatibilmente all’evoluzione del quadro politico, a convocare le organizzazioni sindacali al tavolo della trattativa già a partire dalla prossima settimana ed eventualmente, trasferire, al nuovo Ministro il lavoro fin qui svolto.

ct 7 dicembre 2016

ACCORDO POLITICO GOVERNO-SINDACATI (CGIL, CISL. UIL) RINNOVO CCNL DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

A nessuno  sfugge l’importanza dell’accordo siglato tra il Governo e i sindacati confederali per il rinnovo dei contratti dei lavoratori della pubblica amministrazione.

Per chiarirne al meglio i termini, pubblichiamo il report dei lavori degli GLI ESECUTIVI UNITARI, riuniti a Roma , e le note esplicative e le riflessioni messe a punto dalla segreteria confederale UIL per le politiche contrattuali del pubblico impiego, coordinata da Antonio Foccillo.

Esecutivi Unitari del Pubblico impiego UIL
ACCORDO SBLOCCA CONTRATTI CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO
L’occasione per correggere le storture della Legge 107/15

Barbagallo, Foccillo e i Segretari generali del Pubblico Impiego (Pino Turi, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Roberto Papi) hanno discusso e confrontato con i Quadri dirigenti della UIL sui contenuti dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con il Governo.
In quella sede è stato illustrato l’accordo, sia per la parete normativa che per quella economica, che assume una veste storica, avendo costretto il governo ad invertire la strada intrapresa e concordare con il sindacato di regolare, a favore del contratto, le norme di legge e gli adeguamenti retributivi.
In particolare il Segretario Generale della UiL Scuola, Pino Turi, nel suo intervento, ha affermato che questo accordo ha una validità universale e non può essere disconosciuto dal Governo che seguirà.
Infatti il referendum di giorno 4 indica due elementi chiari:
1) gli italiani sono molto legati alla loro costituzione; 
2) per difenderla si mobilitano in massa.
Questo per la scuola rappresenta, ribadisce il Segretario Generale, un elemento inscindibile per modificare le scelte sbagliate della Legge 107/15 che abbiamo più volte messo in evidenza.
Errori che sostanzialmente si configurano come una mutazione genetica rispetto a principi  e valori costituzionali che per la scuola pubblica statale ne sanciscono il ruolo, che non può essere relegato a semplice servizio, ma si configura come funzione dello Stato che ha il gradimento degli italiani, tanto da vantare una frequenza del 94% degli alunni.
Una Scuola laica e libera che mal si concilia con le novità introdotte dalla legge del governo che operano un condizionamento inaccettabile per una professione così delicata e strategica per lo sviluppo sociale ed economico del paese.
Il nuovo Governo non può che ripartire dall’accordo sottoscritto riconoscendo le ragioni profonde del mondo della scuola.
Ci aspettiamo -continua Turi – che il nuovo ministro dell’Istruzione le sappia interpretare per  dare attuazione agli impegni che già il Governo Renzi aveva assunto nell’accordo relativo allo sblocco dei contratti del pubblico impiego anche al fine di revisionare gli aspetti di carattere legislativo a favore della contrattazione.

la nota esplicativa a cura della UIL   nota-accordo2

s.m.

ESECUTIVI UNITARI DEL PUBBLICO IMPIEGO UIL: ACCORDO SBLOCCA CONTRATTI CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO

06 DICEMBRE 2016 

ACCORDO SBLOCCA CONTRATTI CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO

ESECUTIVI UNITARI DEL PUBBLICO IMPIEGO UIL 

L’OCCASIONE PER CORREGGERE LE STORTURE DELLA LEGGE 107/15 

Barbagallo, Foccillo e i Segretari generali del Pubblico Impiego (Pino Turi, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Roberto Papi) hanno discusso e confrontato con i Quadri dirigenti della UIL sui contenuti dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con il Governo.

In quella sede è stato illustrato l’accordo, sia per la parete normativa che per quella economica, che assume una veste storica, avendo costretto il governo ad invertire la strada intrapresa e concordare con il sindacato di regolare, a favore del contratto, le norme di legge e gli adeguamenti retributivi.

In particolare il Segretario Generale della UiL Scuola, Pino Turi, nel suo intervento, ha affermato che questo accordo ha una validità universale e non può essere disconosciuto dal Governo che seguirà. Infatti il referendum di giorno 4 indica due elementi chiari:

1) gli italiani sono molto legati alla loro costituzione;

2) per difenderla si mobilitano in massa.

Questo per la scuola rappresenta, ribadisce il Segretario Generale, un elemento inscindibile per modificare le scelte sbagliate della Legge 107/15 che abbiamo più volte messo in evidenza.

Errori che sostanzialmente si configurano come una mutazione genetica rispetto a principi e valori costituzionali che per la scuola pubblica statale ne sanciscono il ruolo, che non può essere relegato a semplice servizio, ma si configura come funzione dello Stato che ha il gradimento degli italiani, tanto da vantare una frequenza del 94% degli alunni.

Una Scuola laica e libera che mal si concilia con le novità introdotte dalla legge del governo che operano un condizionamento inaccettabile per una professione così delicata e strategica per lo sviluppo sociale ed economico del paese. Il nuovo Governo non può che ripartire dall’accordo sottoscritto riconoscendo le ragioni profonde del mondo della scuola.

Ci aspettiamo -continua Turi – che il nuovo ministro dell’Istruzione le sappia interpretare per dare attuazione agli impegni che già il Governo Renzi aveva assunto nell’accordo relativo allo sblocco dei contratti del pubblico impiego anche al fine di revisionare gli aspetti di carattere legislativo a favore della contrattazione.

PARTE IL TFA PER IL SOSTEGNO: IL III° CICLO CON 5.108 POSTI DISPONIBILI

05 DICEMBRE 2016 

PARTE IL TFA PER IL SOSTEGNO

IL MINISTRO GIANNINI PROBABILMENTE IN UNO DEI SUOI ULTIMI ATTI, HA FIRMATO IL DECRETO MINISTERIALE 

IL III° CICLO CON 5.108 POSTI DISPONIBILI 

Con il Decreto Ministeriale n. 948, firmato dal Ministro in data 01-12-2016, viene attivo il III° ciclo dei corsi di specializzazione per il sostegno per il 2016/17.

La decisione ministeriale è scaturita dalla carenza di docenti specializzati per le attività di sostegno in tutti gli ordini di scuola.

Il provvedimento ministeriale autorizza complessivamente 5.108 posti e si rivolge elusivamente ai candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento, per il grado di scuola per il quale intende conseguire la specializzazione per il sostegno.

Entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, quindi entro il prossimo 16 dicembre, gli atenei, in accordo con gli USR, definiscono il piano dell’offerta formativa. I singoli atenei definiranno le modalità di iscrizione ai corsi per i quali è prevista una prova d’accesso e la valutazione di eventuali titoli culturali e professionali.

I docenti risultati idonei ma non in posizione utile nonché i docenti che hanno interrotto la frequenza del precedente ciclo vengono ammessi anche in soprannumero.

Pensionamenti: Le domande entro il 20 gennaio 2017.

 

Pensionamenti :  Le domande entro il 20 gennaio 2017.

MIUR DECRETO N.941 DEL 1 DICEMBRE 2016.  

20 gennaio 2017  termine ultimo per la presentazione, da parte del personale DOCENTE,EDUCATIVO,ATA, delle domande di cessazione, o dimissioni volontarie, raggiungimento minimo contributivo nonché trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale.

link: hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/home

Turi: l’accordo con il Governo, può essere un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola

01 DICEMBRE 2016 

Turi: l’accordo con il Governo, può essere un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola

CONTRATTO | IL GOVERNO FINALMENTE SCOPRE LE CARTE 

UIL: UNA POSSIBILITÀ CHE PASSA PROPRIO PER IL NEGOZIATO CONTRATTUALE 

Il contratto firmato ieri – sottolinea Pino Turi, segretario generale Uil Scuola – può rappresentare un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola.

Una possibilità che passa proprio per il negoziato contrattuale. La scuola – precisa Turi – si trova ad affrontare norme legislative che si configurano come vere e proprie invasioni di campo sul terreno della contrattazione.

Le misure definite, quindi, possono essere un valido strumento per correggere misure sbagliate e etero dirette che minano l’autonomia scolastica e incidono negativamente sul lavoro esui diritti delle persone.

Sarà sicuramente per le difficoltà del Governo in questa fase di ricerca del consenso sul quesito referendario, ma con l’accordo politico sottoscritto tra Governo e CGIL, CISL e UIL, il Governo scopre le carte e mette nero su bianco, impegni e risorse per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego e scuola.

Ci sono le premesse per aprire e definire un contratto vero – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi. Con la sottoscrizione dell’accordo si ripristinano sostanzialmente le norme e le materie di contrattazione che sono state sottratte dalla legge.

La scheda di sintesi dell’intesa che definisce la discontinuità con le scelte politiche del passato

• L’accordo sancisce la fine della moratoria dei contratti del pubblico impiego che saranno rinnovati.

• La vigenza contrattuale è 2016- 2018 l’aumento nel triennio sarà di almeno 85 euro medie pro-capite.

• Nell’applicazione della delega legislativa e negli atti di indirizzo saranno riequilibrate a favore della contrattazione, le leggi, a partire dalla Brunetta, che hanno rappresentato un ostacolo alla contrattazione.

• La contrattazione decentrata non potrà essere superata da atti unilaterali per i quali si prevede la riforma.

• Saranno riportate alla contrattazione la valutazione e l’organizzazione del lavoro, la formazione.

• Sono previste azioni politiche di supporto alla defiscalizzazione del salario accessorio.

• Saranno attivate nuove forme di relazioni sindacali per sostenere il superamento del precariato e la previdenza complementare ..

ACCORDO PUBBLICO IMPIEGO – Barbagallo: «Molto soddisfatti per accordo. Completare opera con rinnovo contratti»

01 DICEMBRE 2016 

Barbagallo: «Molto soddisfatti per accordo. Completare opera con rinnovo contratti»

ACCORDO PUBBLICO IMPIEGO 

Per la Uil, il «dopo accordo» è già iniziato.

Dopo la firma di ieri sera a Palazzo Vidoni, infatti, questa mattina, il Segretario generale, Carmelo Barbagallo, ha partecipato all’Esecutivo della UilFpl, la categoria degli Enti Locali e della sanità, per illustrare i contenuti dell’intesa e per parlare delle immediate prospettive.

«Quello firmato ieri – ha detto Barbagallo – è un accordo che riconosce il valore del lavoro pubblico e ne valorizza la professionalità. Anche in questa circostanza, il Sindacato confederale ha saputo muoversi unitariamente, recuperando in pieno il proprio naturale ruolo contrattuale.
C’è stato un grande impegno che ha dato i suoi frutti: siamo molto soddisfatti.
Nel merito, abbiamo ottenuto la modifica della legge Brunetta, il superamento del cosiddetto sistema di valutazione 25/50/25, lo sblocco della contrattazione di secondo livello, la defiscalizzazione del salario accessorio, l’introduzione del welfare aziendale, il sostegno allo sviluppo della previdenza complementare e il superamento del precariato.

Ora – ha sottolineato il leader della Uil – bisogna completare l’opera e passare al rinnovo vero e proprio dei contratti, in tutti i singoli comparti: questo Governo potrà attivare le procedure amministrative previste per l’avvio dei singoli tavoli e, nel giro di pochi mesi, si potranno definire i rinnovi. Così finalmente – ha concluso il leader della Uil – tutti i lavoratori del pubblico impiego potranno avere il concreto riconoscimento del loro diritto contrattuale».