Turi: servono risposte e non opinioni.
C’è un raggio di sole nella monotona narrazione sulla scuola di questi mesi, di politici, scienziati e sindacalisti: la protesta gentile dei ragazzi e delle ragazze che vogliono studiare e lo vogliono fare a scuola. Ragazzi che nella scuola credono, e vivono la loro esperienza di cittadini di questo paese, finalmente entrano in campo per rivendicare il loro diritto al futuro – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Vuole dire che la scuola c’è, è ancora viva, e sulle ragioni della mobilitazione dei nostri ragazzi si può uscire dall’emergenza.
Gli studenti chiedono una scuola e non un suo surrogato di essa, chiedono diritti e vantano la legittima pretesa di entrare nel mondo degli adulti con una formazione che va oltre la conoscenza, va nel senso della cittadinanza responsabile.
Una nuova generazione che chiede – sottolinea Turi – deve avere risposte all’altezza della situazione.
Non possiamo cavarcela con il consunto gioco del cerino di chi ha responsabilità. Li vogliamo trasformare in tifosi o cittadini?
Servono risposte non opinioni di quanti vorrebbero a vario titolo rappresentarli.
Se ogni gruppo sociale – perché no, osserva Turi, ogni lobby – che parla di scuola pensando ai propri modelli sociali ed economici, ascoltasse, almeno una volta questi ragazzi che come tutti i giovani di ogni epoca parlano di solidarietà, di amicizia, valori ormai dimenticati dalla politica, forse quel raggio di sole potrebbe illuminare questa nostra società che dovrebbe riflettere ed ascoltare.
In attesa delle decisioni di governo, godiamoci questa bella notizia, i ragazzi a cui va il nostro incoraggiamento ci sono.
Mese: Gennaio 2021
comunicato stampa. Segreterie regionali:FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal, FGU GILDA
SEGRETERIE REGIONALI SICILIA
Si è tenuta oggi la prevista riunione della task force regionale per la riapertura della scuola
alla presenza dell’On. Assessore all’Istruzione Roberto Lagalla e dell’On. Assessore alla Salute
Ruggero Razza per le determinazioni relative alla ripresa delle attività didattiche presso gli Istituti
secondari di secondo grado, e di tutte le istituzioni scolastiche in genere.
Premesso che la situazione all’interno delle scuole non desta preoccupazione, avendo
registrato ad oggi un indice di positività molto basso, quello che preoccupa invece è quanto avviene
al di fuori delle scuole e quanto avvenuto durante le recenti festività.
La proposta del governo di posticipare il rientro in aula per le secondarie di secondo grado al
1° febbraio per il segmento della scuola primaria e secondaria di primo grado al 18 gennaio, ci
sembra ragionevole e ispirata al buon senso. L’orientamento del provvedimento governativo di
cautela e di prudenza ci convince, l’unica perplessità rimane la volontà di lasciare in presenza la
scuola dell’infanzia che comporterebbe comunque lo spostamento giornaliero di famiglie e alunni
all’interno delle città.
La scuola non può essere isolata, non si può non tenere conto del contesto territoriale. Solo
un elevato rigore nei comportamenti civici e di misure sanitarie preserva anche le scuole dal
diventare moltiplicatori di contagio. CGIL CISL UIL della scuola SNALS E GILDA consapevoli
dell’importanza della funzione pedagogico educativo che svolge la scuola, sono convinti che sia la
giusta misura.
Chiediamo: che questo lasso di tempo, previsto per la riapertura delle scuole, sia utilizzato al
fine di poter effettuare screening di massa degli studenti e pianificare le vaccinazioni per tutti gli
operatori della scuola, con particolare attenzione agli insegnanti di scuola dell’infanzia, che non
interromperanno le lezioni in presenza, e agli insegnanti di sostegno.
Auspichiamo inoltre che relativamente al problema dei trasporti sia reso noto il piano integrativo e
che diventi immediatamente operativo.
FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola RUA SNALS Confsal FGU GILDAil testo: Comunicato unitario riapertura scuole
ordinanza contingibile. Sospensione attività didattiche in presenza: Secondo grado, Primo Grado, Primaria. Infanzia et asili nido continuano attività in presenza
Nuovo DPCM: cosa è previsto per la scuola.
il 5 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto contenente disposizioni anche per la scuola.
È prevista per le sole scuole superiori la Didattica a Distanza al 100% per i giorni 7, 8 e 9 gennaio. Dall’11 al 16 gennaio la presenza degli alunni al 50%. Per le eventuali zone rosse ripristina quanto stabilito dal DPCM 3 dicembre 2020.
Il testo, in vigore fino al 16 gennaio, prevede:
• Dal giorno 11 gennaio 2021 al 16 gennaio 2021 le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, garantendo almeno al 50 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica, è svolta con didattica a distanza.
• Nei giorni 7, 8 e 9 gennaio 2021, l’attività didattica si svolge a distanza per il 100 per cento della popolazione studentesca.
• Infanzia e primo ciclo – svolgono l’attività in presenza dal 7 al 16 gennaio.
Per le zone che dovessero essere dichiarate “rosse”:
• Si svolgeranno le lezioni in presenza nella scuola della Infanzia, primaria e per la prima classe delle scuole medie;
• Si svolgeranno le lezioni a distanza dalla seconda media alla quinta superiore.
Restano ovviamente ferme eventuali diverse decisioni (più restrittive) che stanno assumendo le varie Regioni a cui bisogna fare riferimento.
Il testo in allegato.: ATTO-COMPLETO-___
Scuola, la Azzolina: “Risolti i problemi dei trasporti, si torni in aula”. Il premier britannico, Boris Johnson, è di diverso avviso.
da TGCOM24, 5.1.2021
Secondo il ministro dellʼIstruzione “se si chiude la scuola si deve chiudere tutto il resto, anzi: la scuola dovrebbe essere lʼultima a chiudere”
“Ci sono tutte le condizioni per riportare gli studenti a scuola l’11 gennaio”. Lo sostiene il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, secondo la quale “il problema non è più il trasporto” visto che “il governo ha fatto un lavoro enorme con i prefetti affinché si possa ritornare in classe”. La politica e la pandemia, aggiunge la Azzolina, “non possono togliere ai ragazzi la voglia e il diritto di tornare a scuola.
Il premier britannico, Boris Johnson, annunciando il TERZO lock down nazionale ha affermato:
“La situazione è allarmante” “Voglio sottolineare che il problema non è che le scuole non siano sicure” ma che queste “possono agire come vettori di trasmissione facendo sì che il virus si diffonda tra le famiglie”
Scuola, Uil: “Sbagliata la riapertura: il sindaco intervenga”
da CATANIATODAY. Redazione. addì 5 gennaio 2021, 11,13
Per il sindacato è sbagliata la ripresa delle lezioni in presenza a partire dal 7 gennaio soprattutto a Catania, che continua a mantenere il triste primato di capitale siciliana per contagi da Covid19
“Per la Uil è sbagliata la riapertura delle scuole a partire dal 7 gennaio. E questo vale soprattutto a Catania, che continua a mantenere il triste primato di…capitale siciliana per contagi da Covid-19”. Lo affermano la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, e il segretario organizzativo regionale della Uil Scuola, Salvo Mavica, che fanno appello al sindaco del Comune e della Città metropolitana di Catania Salvo Pogliese perché “anche nella sua qualità di autorità sanitaria locale assuma ogni iniziativa al fine di scongiurare ulteriori situazioni di rischio potenziale”. Gli esponenti sindacali, inoltre, chiedono al prefetto “che al Tavolo di coordinamento per la ripresa della didattica in presenza vengano ascoltate le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, finora mai coinvolte”.
Enza Meli e Salvo Mavica rilanciano e ribadiscono “la netta, lungimirante presa di posizione del leader nazionale Uil, il segretario generale Pierpaolo Bombardieri, che in queste ore ha sollecitato al Governo scelte coerenti anche sul fronte delle scuole a fronte di dati epidemiologici ancora fortemente preoccupanti”. La segretaria della Uil etnea e il segretario organizzativo regionale della Uil Scuola aggiungono: “Temiamo siano particolarmente vere nella nostra città e della nostra provincia le parole di Pierpaolo Bombardieri, che ha denunciato come non su tutti i territori del nostro Paese siano immediatamente operativi adeguati piani di trasporto e non in tutti i plessi siano stati approntati i necessari presidi sanitari. Nessuno nega, esclamiamo assieme al nostro segretario nazionale, che il valore e la necessità della ripresa dell’attività scolastica ma non vorremmo prevalesse ora una posizione ideologica rispetto alla prioritaria salvaguardia della vita e della salute degli studenti e di tutti i lavoratori coinvolti insieme con i loro familiari”. Enza Meli e Salvo Mavica dichiarano ancora: “Piuttosto che preoccuparsi dei banchi con le rotelle o proclamare annunci sul ritorno in classe, vorremmo augurarci che le istituzioni politiche facciano propria la lezione impartita dal Covid per assicurare le opportunità finora negate a Catania e alla sua provincia. Ci riferiamo all’inserimento di quest’area in zona sismica a rischio 1, che impegnerebbe risorse significative utili ad esempio per la doverosa costruzione di nuovi plessi e la sempre più urgente ristrutturazione di quelli già esistenti. Ci riferiamo alla dotazione di infrastrutture immateriali, innanzitutto quelle autostrade informatiche senza le quali è inutile riempiersi la bocca di frasi a effetto su didattica a distanza (o, se preferite, DAD) e smart-working. Ci riferiamo, infine, al ripensamento delle scelte in materia sanitaria perché quelle attuate sinora stanno condannando tanti, troppi, cittadini a morire non solo di Covid senza avere ricevuto tutte le dovute cure”.
“
SCUOLA: UIL, SIA AL CENTRO CAMPAGNA VACCINAZIONE.
TURI, TROPPE LE INADEMPIENZE SCARICATE SULLA SCUOLA
“E’ un errore scaricare sulla scuola le evidenti inadempienze diffuse che la scuola e il futuro del paese subisce e subirà nel tempo. Sarebbe ora di tornare all’unità e al consenso. Le forzature e lo scaricabarile sulle responsabilità non fa bene alla scuola e al futuro dell’Italia. Dall’emergenza si esce tutti insieme e se si torna al dialogo e al confronto. Per questo ci vuole cultura di governo e se ne vede veramente poca. Basta retorica e affrontare la realtà cominciare dai presidi sanitari e dalla campagna di vaccinazione che deve fare perno sulla scuola e non come sta accadendo per i trasporti e lo scaglionamento, su altre sia pure importanti attività che vorrebbero la scuola in posizione ancillare, di adattamento continuo alle esigenze altrui, non volendo capire l’importanza del settore per il futuro sociale ed economico che è evidenziato solo a parole”. Lo dice all’ANSA Pino Turi, segretario della Uil scuola. “Si deve tornare all’accordo sulla sicurezza di agosto e ripartire da quel punto. Manca la politica e le decisioni strategiche che invece sono prevaricate da una visione miope e di parte. In questo modo la scuola sarà come è evidente il vaso di coccio tra quelli di ferro”.
Scuola: sindacati Sicilia, forti perplessità su riapertura Necessario attivare urgentemente una cabina di regia regionale e tavoli di coordinamento provinciali con la presenza delle parti sociali.
Palermo, 04 gennaio 2021 – “Esprimiamo forti perplessità sulle condizioni di sicurezza delle 831
istituzioni scolastiche siciliane in vista dell’imminente riapertura”. Lo scrivono in una nota
congiunta le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, tra l’altro escluse dalla
quasi totalità dei tavoli prefettizi che si sono riuniti per decidere e valutare la situazione in cui si
trovano le scuole in vista dell’imminente avvio delle lezioni previste per l’8 gennaio in Sicilia.
“Chiediamo un immediato confronto con le istituzioni – aggiungono – col presidente Musumeci,
con gli assessori all’istruzione, ai trasporti e alla sanità e con il direttore generale dell’Usr Sicilia,
per approfondire le reali condizioni delle scuole, alla luce di un’emergenza sanitaria che è ancora
altissima, considerato il numero elevato di decessi e di contagiati delle ultime giornate”.
“In Sicilia gli studenti sono più di 700.000, di cui più di 240.386 delle scuole secondarie di II
grado – continuano i sindacati – mentre 831 sono invece le istituzioni scolastiche articolate in
4.102 sedi.
A tal proposito tante sono le domande alle quali bisogna dare una risposta: le 4.102 sedi sono
tutte sicure?
in allegato il documento unitario a firma dei segretari generali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola.
Il documento operativo prefettizio per il rientro in presenza degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado.
Da.Ambito territoriale di Catania.
attachments:
N.B. ai tavoli, agli incontri e quant’altro sono stati invitati, sentiti, ascoltati, tutti, tranne i sindacati scuola.!
Amara considerazione. registriamo ancora una volta la negazione da parte del Ministro della P.I. e del governo la non volontà di risolvere, almeno per la parte organizzativa e di competenza, il problema degli assembramenti inevitabili nelle scuole di ogni ordine e grado, demandando a terze parti di trovare soluzioni malgrado non dispongano dello strumento essenziale…il potere legislativo. Sforzi enormi ed impegno massimo per trovare soluzioni tampone.
Due semplici provvedimenti occorreva adottare sin da subito dallo scorso marzo, si era giusto in tempo: adottare parametri nuovi per la costruzione degli organici: sdoppiare le classi ed assegnazione dei docenti….utilizzando la forza lavoro già presente. Trasformazione della dotazione organica di fatto in organico di diritto. Il segretario generale della Federazione Uil Scuola, Pino Turi e con lui tutta la Uil Scuola lo hanno chiesto e ripetuto in tutti i modi ed in tutte le sedi. La Ministro persevera nel non volere assolvere ai Suoi doveri, continua a cercare colpevolezze altrove e non volere dialogare con i rappresentanti dei lavoratori del mondo della scuola e se ne sta arroccata ed attorniata dai consulenti che ha voluto scegliersi. Per fare cosa poi? Possibile che non si renda conto che è il momento di essere responsabili, illuminati, competenti, costruttivi ed agire.? Basta cercare provvedimenti tampone. Basta sprechi di risorse per porre rimedio nei tempi e nei modi giusti. A breve le scuole presenteranno numeri e dati degli alunni per la costituzione delle classi e degli organici a valere a far tempo da settembre p.v…. speriamo che mediti la signora Ministro..errare humanum est….perseverare autem ….a tutta la nazione l’ardua sentenza.
salvo mavica, segretario organizzativo regionale, federazione Uil Scuola Sicilia.
Decreto “Milleproroghe”: le disposizioni di proroga per la Scuola.
Il 31/12/2020 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DECRETO-LEGGE, n.183 (c.d. “Decreto Milleproroghe”).
Di seguito, in breve, le disposizioni che riguardano la Scuola:
1. Concorso religione cattolica
Il Ministero è autorizzato a bandire entro il 31/12/2021 un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica che si prevede siano vacanti e disponibili negli anni scolastici dal 2021/2022 al 2023/2024
2. Valutazione apprendimenti
Per l’a.s. 2020/21 anche l’attività svolta a distanza produce gli stessi effetti delle attività svolte in presenza ai fini della valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti (ai sensi del decreto legislativo 62/17; e DPR 122/09)
3. Ex LSU
– È prorogato al 1° marzo 2021 la data dalla quale prenderanno servizio i soggetti già dipendenti dalle imprese di pulizia che si troveranno in posizione utile, rispetto ai posti ATA accantonati, nelle graduatorie della procedura selettiva e impegnato per almeno cinque anni, anche non continuativi, presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per lo svolgimento di servizi di pulizia.
– Di conseguenza, i contratti già sottoscritti sino al 31 dicembre 2020 per la copertura dei predetti posti potranno essere prorogati sino al 28 febbraio 2021.
4. Riunioni organi collegiali in videoconferenza
Le riunioni degli organi collegiali, ivi incluse quelle del Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, possono svolgersi in modalità remoto fino al termine dello stato di emergenza (31 gennaio 2021) e comunque non oltre il 31 marzo 2021.
5. CSPI
Il termine secondo cui il Consiglio superiore della pubblica istruzione-CSPI rende il proprio parere entro sette giorni dalla richiesta da parte del Ministro dell’Istruzione e decorso tale termine, si può prescindere dal parere, è prorogato fino al termine dello stato di emergenza (31 gennaio 2021) e comunque non oltre il 31 marzo 2021.
6. Edilizia scolastica
È prorogato al 31/12/2021 il termine per i pagamenti da parte degli enti locali degli interventi di messa in sicurezza, manutenzione e ristrutturazione di edifici scolastici.