27 Gennaio 2014
Incontro con la scuola. Per non dimenticare.
27 gennaio 2014 | Giorno della Memoria
L’iniziativa Uil Scuola a Gorizia è giunta alla nona edizione
Di Menna: condanna e preoccupazione per i fatti di Roma. La cultura strumento quotidiano per eliminare i pregiudizi. Inviato un messaggio al presidente delle comunità ebraiche, Gattegna.
La Uil Scuola è il nono anno che celebra la Giornata della Memoria con gli studenti di Gorizia – ha detto nel suo intervento Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola, in un’aula gremitissima alla presenza delle autorità istituzionali. Una iniziativa frutto della collaborazione con l’Irase nazionale e l’Irase di Gorizia, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Gorizia e la collaborazione della Prefettura.
Ad aprire i lavori e ad introdurre i temi centrali dell’appuntamento nel capoluogo friulano, sono stati il segretario territoriale Uil Scuola, Ugo Previti e la presidente dell’Irase Gorizia, Cristina Barletta.
Il prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto, ha consegnato le medaglie d’onore concesse dalla Repubblica italiana ai familiari dei deportati. Due video, uno realizzato da una scuola di Udine, ed uno proveniente dalla Scuola Internazionale degli Studi sull’Olocausto, Yad Vashem, hanno consentito di ripercorrere, attraverso le immagini, i racconti dei deportati.
Testimonianze, analisi delle fonti storiche sono state altra parte importante della mattinata al Polo universitario di Gorizia: Fulvio Salimbeni ha approfondito la questione centrale della ricerca delle fonti, Azzurra Schirosi ha descritto il ‘progetto archivi’. Ad unire gli interventi in un tessuto unico di rimandi tematici ed approfondimenti è stata la presidente dell’Irase nazionale, Rosa Venuti che ha coordinato i lavori.
Occorre puntare sulla formazione di uno spirito critico nei giovani – è stato sottolineato nell’incontro aperto agli studenti delle scuole. In nove anni abbiamo coinvolto qui tremila studenti a Gorizia, di fatto la intera comunità.
La scuola è centrale – ha detto Di Menna nel suo intervento – per questa ragione il nostro sindacato ha impegnato molte energie sul progetto memoria che ha portato molti insegnanti ad approfondire i temi connessi alla Shoah presso Yad Vashem, in Israele, al museo della memoria.
Purtroppo ancora manifestazioni razziste come quelle dei giorni scorsi a Roma, ci richiamano ad una consapevolezza ancora più matura, a non abbassare la guardia nella condanna e nell’impegno quotidiano.
La via che suggeriamo è la cultura. Dalla conoscenza delle fonti, allo sviluppo della ricerca storica. Questo serve ad eliminare i pregiudizi infondati.
La Shoah è stata la rappresentazione un fatto unico, lo sterminio su dimensione europea, strutturato ed organizzato. Ha portato alla eliminazione i 6 milioni di cittadini i religione ebraica e loro familiari. Una cosa inaudita che ha macchiato il concetto stesso di umanità.
Questo anno l’ attenzione è stata rivolta alle stragi civili durante la occupazione nazista in Italia.
Anche in Italia è accaduta una cosa terribile: le leggi razziali. Una legge dello Stato contro una parte dei propri cittadini.
Non si può dimenticare. Non si deve ripetere.
La Uil Scuola ha altri appuntamenti: a febbraio nel Comune di Portici con la testimonianza di Alberta Levi Temin, 94 anni, scampata dai campi di concentramento, e ad aprile, a Roma, con le scuole per firmare il protocollo di intesa internazionale Uil Scuola- Yad Vashem.