24 GIUGNO 2014
Oltre l’indagine PISA
LA UIL PRESENTE ALL’INCONTRO ALL’OCSE
Nei giorni 16 e 17 giugno si è svolta a Parigi la riunione del Comitato sindacale consultivo presso l’OCSE. Per la UIL Scuola ha partecipato Rossella Benedetti.
Si è trattato di un incontro di particolare interesse per i diversi argomenti all’ordine del giorno : apprendistato, conferenza OCSE sulla professione docente, pubblicazione dei dati dell’indagine TALIS 2013 (Teaching And Learning International Survey), pubblicazione dei dati dell’indagine PISA 2012 sul pensiero creativo, il progresso del lavoro OCSE sulle riforme dei sistemi educativi nei Paesi membri ed, infine, il rapporto sugli studi svolti dal dipartimento che si occupa di innovazione educativa.
Per quanto riguarda l’apprendistato, nonostante le pressioni esercitate dal mondo lavoro, rimane alta la preoccupazione dei sindacati di numerosi Paesi sui rischi connessi all’utilizzo di questo strumento e alla concreta possibilità che favorisca l’interruzione degli studi piuttosto che arricchirli. Il vero problema non è solo avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro, quanto garantire a tutti l’apprendimento permanente per realizzare gli obiettivi della strategia europea 2020.
Buone notizie per una volta, dall’indagine PISA: analizzando le domande mirate a valutare le capacità di problem-solving dei ragazzi, è emerso che malgrado i risultati non brillanti in matematica, gli Italiani si piazzano fra i più bravi nel trovare soluzioni creative. Altra indagine importante in via di pubblicazione ( il 25 giugno online e in Giappone con un evento ufficiale) è quella che mira ad analizzare le pratiche educative, le condizioni di lavoro e la leadership. I risultati di TALIS assumono un ruolo di rilievo nel cercare di comprendere come i sistemi scolastici riescono ad essere performanti. Si valuta il fattore umano e non i risultati dell’apprendimento. Questo permette di ricalibrare anche le evidenze emerse dall’indagine PISA. Ma proprio perché si basa su questionari somministrati al personale, come ha fatto notare la UIL Scuola, insieme ad altri sindacati, i governi tendono a far passare sotto silenzio la pubblicazione dei dati.
Si è parlato, infine, dello studio OCSE sulle riforme e sulle politiche educative dei Paesi Membri. Sono stati pubblicate sin qui le analisi di 13 Stati, quella dell’Italia sarà disponibile nella seconda del 2015.