Catania, 22 agosto 2015
A TUTTE LE RSU E DELEGATI DELLA UIL SCUOLA. A TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA,
DOCENTI E A.T.A.
Inaccettabile il blocco delle assunzioni Ata
Al netto del turn over si può procedere con le nomine almeno su 5 mila posti.
Quella del blocco delle assunzioni del personale ATA, rappresenta una vera e propria ulteriore provocazione nei confronti della scuola pubblica e statale di questo Paese.
La legge finanziaria è chiara: il congelamento dei posti riguarda solo gli assistenti amministrativi, non c’è quindi nessun motivo per non assumere con contratti a tempo indeterminato tutte le altre figure e profili professionali: collaboratori scolastici, assistenti tecnici, guardarobieri, infermieri etc.
Dei 6.243 posti derivanti dal turn over del personale ATA per i quali è stata inoltrata la richiesta di autorizzazione per le immissioni in ruolo, solo il 24% è personale amministrativo; sui restanti 5.000 posti si può procedere con le nomine.
Non si può giustificare tale blocco con la presunta mobilità del personale delle provincie in quanto esso seguirà le funzioni fondamentali e non fondamentali, presso Aree vaste, Comuni, Regioni ed il restante andrà in mobilità presso le pubbliche amministrazioni ad esclusione della scuola per la peculiarità delle sue funzioni.
La scuola vive in un momento di profonda confusione e incertezza, una sorta di stato di fibrillazione dovuto agli effetti negativi della legge recentemente approvata.
Non sappiamo se i tentativi continui di indebolimento della scuola siano frutto di una specifica strategia o se siamo in presenza di un pressappochismo amministrativo – in entrambi i casi, sottolinea la Uil – siamo di fronte ad un allarmante situazione a cui le istituzioni e le forze politiche sono chiamate a dare risposte esaustive e in tempi rapidi.
La Uil è fortemente impegnata a informare e tutelare i cittadini che hanno diritto ad avere risposte, capire e sapere cosa si vuole fare della scuola pubblica dello Stato, quella della costituzione che, vogliamo ricordare, è quella scelta dal 93% degli studenti e delle famiglie.
LA UIL SCUOLA DI CATANIA: Pronta a tutte le modalità di protesta a sostegno delle ragioni del personale ATA e della funzionalità delle scuole; occorrono subito immissioni in ruolo di tutto il personale ATA e incarichi annuali.
Anche la UIL Scuola di Catania chiede con determinazione le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili per tutti i profili del personale ATA.
Ritiene inaccettabili e illegittime le note ministeriali del 10 e 12 agosto, atti unilaterali che forniscono istruzioni sulle supplenze di detto personale e che attribuiscono ai Dirigenti Scolastici disposizioni per nominare dalle graduatorie d’Istituto per coprire posti vacanti e disponibili con incarichi fino all’avente diritto.
La UIL scuola di Catania chiede l’immediato ritiro di dette disposizioni e l’utilizzo, ai fini del conferimento degli incarichi annuali, delle graduatorie per soli titoli (24 MESI).
La Uil Scuola di Catania chiede e sollecita che il sig.Dirigente del VII Ambito Territoriale di Catania accolga le richieste, le osservazioni e le proposte qui rappresentate, di ritenerle giuste e rate, di inoltrarle alla Direzione Regionale e al MIUR onde evitare l’ennesimo danno e beffa sia nei confronti del personale ATA, colpevolmente misconosciuto, bistrattato, svalutato e svilito, che per evitare l’ennesimo atto di ingiustizia e di discriminazione invero assolutamente gratuita quanto non accettabile.
Il personale ATA sia stabilizzato che precario è invitato a fare quadrato, a seguirci, a rafforzare la propria rappresentanza sindacale, onde reclamare sia con la forza delle giuste argomentazioni , poste in termini di diritto e di fatto, che con la massiccia adesione e delega ad essere rappresentati in tutti i modi e in tutte le sedi. Ed ancora di reclamare il riconoscimento ed il ruolo di lavoratori e di cittadini, sicuramente non sudditi.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale
A PROPOSITO DI EDILIZIA SCOLASTICA | il Miur ha presentato l’Anagrafe dell’edilizia scolastica.
Vent’anni per realizzare uno strumento utile e indispensabile per programmare gli interventi di edilizia scolastica delle scuole
UIL: Ora si proceda con la massima trasparenza e tempestività.
Quanto a ritardi ora solo gli organi collegiali attendono da così tanto tempo.
Sono quasi vent’anni che la Uil Scuola, attraverso ricerche, richieste inviate agli uffici competenti, incontri, sollecitazioni, denunce, ha richiesto con tutte le modalità possibili la realizzazione di uno strumento utile e indispensabile alla vita delle scuole – previsto da una legge del ‘96 e finanziato di anno in anno.
Lo stato degli edifici delle nostre scuole non è genericamente a norma e in casi più gravi ha seri problemi strutturali per questo, proprio per evitare sprechi, gestioni degli appalti poco trasparenti, interventi tardivi e inefficaci, la Uil Scuola ha richiesto la messa in rete di uno strumento pubblico – l’anagrafe dell’edilizia scolastica – per mettere in atto misure con una programmazione adeguata e consequenziale e superare l’attuale sistema che rincorre le emergenze e effettua interventi spot dove necessario e
A queste forti sollecitazioni è stata data risposta, oggi, con la presentazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica: ogni cittadino potrà conoscere la situazione delle scuole. Ogni genitore potrà informarsi sui parametri strutturali, il contesto ambientale, i documenti di valutazione del rischio della scuola dei propri figli. Dati trasparenti e dinamici necessari per orientare le scelte di manutenzione e adeguamento strutturale, in base a priorità su cui tutti i soggetti,dagliEntiLocali, alle Regioni alle varie amministrazioni, dovranno confrontarsi.
Una buona notizia per la scuola italiana, per la quale si prospetta un lavoro ancora lungo.
Ben il 55% degli edifici ha più di quarant’anni, in più del 50% non sono rispettate le norme antincendio l’8% degli edifici censiti risulta inutilizzato, con picchi in Sardegna, Sicilia, e Lazio. Unica regione virtuosa il Friuli Venezia Giulia che interviene sulle scuole sul totale della disponibilità.
Sarà attivato un osservatorio nazionale ed un centro di spesa unico. Le risorse utilizzate saranno quelleprovenientidalledisposizionicontenuteneiprovvedimentidelGovernosullascuola, quelle europee a cui si andranno ad aggiungere economie già accertate, per un totale di 3 miliardi e mezzo.
Ad avviso della UIL non sono più comprensibili interventi tampone e scarichi di responsabilità. Una burocrazia farraginosa di livello centralizzato non si sostituisca ora quella frammentata del livello localistico. All’utilizzo dei fondi, 400 milioni di euro per l’indagine diagnostica su 7.000 controsoffitti, 300 milioni per la costruzione di 30 scuole innovative, una per regione o più, si deve
dare concreto riscontro in termini di qualità dell’offerta formativa e qualità di vita per chi a scuola lavora e studia.
La “casa” è importante quanto il clima che in quella casa si deve respirare.
Nei Paesi di lingua anglosassone per indicare la struttura della casa si usa il termine ‘house’, per indicare il calore domestico si sceglie la parola home. Il Governo con la legge 107 fornisce qualche risposta in termini di house, nessuna in termini di home che è la parte più importante.
Fuori metafora la scuola è quella della comunità fatta di alunni, genitori, docenti, personale ATA enti e Istituzioni territoriali che agiscono in sintonia e coesione e che la legge n. 107 non considera, anzi introduce elementi decisivi che non sono il viatico giusto per una riforma non condivisa.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale.