DECRETI REGOLAMENTARI APE SOCIALE E PRECOCI: SCHEDA DICHIARAZIONE CONGIUNTA UIL E UIL SCUOLA

INFORMATICONUIL
DECRETI REGOLAMENTARI APE SOCIALE E PRECOCI: SCHEDA
DICHIARAZIONE CONGIUNTA UIL E UIL SCUOLA
Il giorno 22 maggio 2017 il Consiglio dei Ministri ha emanato i Decreti regolamentari delle disposizioni contenute nella Legge 232 dell’ 11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017) relativi a:
APE sociale
Lavoratori precoci
Tali disposizioni saranno operative solamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
APE SOCIALE
E’ indirizzata a tutti coloro che hanno compiuto una età anagrafica di anni 63 e si trovano in una delle seguenti condizioni:
anzianità contributiva di anni 30, disoccupati che hanno smesso di riscuotere l’assegno di disoccupazione da almeno 3 mesi;
anzianità minima di anni 30 e assistenza a parenti di 1° grado conviventi (coniuge, genitore, figli), disabili in situazione di gravità;
anzianità minima di anni 30 e col possesso di una invalidità civile uguale o superiore al 74%;
anzianità contributiva di anni 36 e svolgimento da almeno 6 anni, in via continuativa, di una delle attività elencate nell’allegato A del decreto in questione (lavori usuranti, nei quali rientra anche quello svolto dai docenti di scuola dell’Infanzia).


Nella prima fase del DPCM, per avere l’accesso all’APE, gli interessati produrranno domanda alla sede Inps di residenza, la quale rilascia ricevuta annotando data e ora, entro il 15 luglio del corrente anno. Le domande presentate successivamente a tale data ed entro il 30 novembre 2017 saranno prese in considerazione solo se rientrano nel finanziamento previsto per l’anno 2017 (300 milioni di euro), altrimenti saranno tenute in un serbatoio di riserva e considerate nell’anno 2018.
Nella seconda fase, per avere la prestazione, gli interessati attenderanno la lettera di certificazione dell’Inps che indicherà la prima decorrenza utile entro il 15 ottobre 2017, dopo avere stilato una graduatoria degli aventi diritto, disponendo i nominativi secondo la maggiore età e, a parità di condizioni, scegliendo coloro che hanno presentato prima la richiesta di prestazione. Per tutte le domande positivamente certificate, comunque, l’Inps procederà alla erogazione della prestazione sulla base della capienza nelle risorse economiche stanziate.
PENSIONAMENTO ANTICIPATO LAVORATORI PRECOCI
Il DPCM relativo al pensionamento anticipato dei lavoratori precoci, disciplina la riduzione del requisito retributivo, abbassandolo ad anni 41. Per accedere a tale beneficio, gli interessati devono aver lavorato 12 mesi prima del raggiungimento del 19° anno di età e trovarsi in una delle seguenti condizioni:
stato di disoccupazione con almeno 3 mesi senza indennità;
assistenza da 6 mesi a parenti di 1° grado, disabili in situazione di gravità e conviventi (coniuge, genitori, figli);
invalidità civile di grado pari o superiore a 74%;
svolgimento di attività previste nell’allegato A del decreto (lavori usuranti) da almeno 6 anni in via continuativa.
La presentazione delle domande dovrà avvenire in via telematica entro il 15 luglio 2017 e l’Inps certificherà i requisiti entro il 15 ottobre 2017.
Al fine di evitare false aspettative nel personale interessato, è opportuno attendere i decreti attuativi, che verranno emanati dopo la pubblicazione dei 2 DPCM sulla Gazzetta Ufficiale, per non commettere imprudenze.
DICHIARAZIONE CONGIUNTA UIL E UIL SCUOLA
Le misure attuative dell’Ape sociale e della pensione anticipata per i precoci presentano una forte criticità, inaccettabile, per i lavoratori della scuola alla quale occorre porre rimedio per evitare che nel 2017 questi lavoratori siano, ancora una volta, penalizzati non potendo accedere alle due prestazioni.
La UIL e la UIL Scuola, lo avevano già fatto presente nelle riunioni di questi mesi, i tempi per la presentazione delle domande nel 2017 (15 luglio) e di pubblicazione della graduatoria (15 ottobre) non sono compatibili con le scadenze previste dal Miur per la comunicazione di cessazione dal servizio connessa al pensionamento.
La UIL e la UIL Scuola chiedono al Governo di intervenire, al fine di garantire che le procedure Miur di uscita per pensionamento siano adattate con le scadenze previste per l’accesso all’Ape sociale ed alla pensione dei precoci, così da ricomprendere il personale della scuola, a cominciare dagli insegnanti della scuola dell’infanzia.
Occorre evitare il ripetersi di quanto avvenuto con la Legge Monti-Fornero che non tenne conto delle specificità del mondo della scuola.