In via di emanazione il decreto AGGIORNAMENTO GRADUATORIE DOCENTI DI II E III FASCIA 

In via di emanazione il decreto
AGGIORNAMENTO GRADUATORIE DOCENTI DI II E III FASCIA 
La Uil Scuola chiede nuove regole per evitare il carosello delle nomine.

Il 1 giugno si è svolto, presso la Direzione del personale, un incontro informativo tra le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione ed il Miur sul decreto ministeriale per l’aggiornamento della II e della III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo per il triennio 2017/18, 2018/19, 2019/20. Per la Uil Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei e Paolo Pizzo.
I rappresentanti del Miur hanno illustrato il Decreto ministeriale, la cui pubblicazione è prevista a breve, con scadenza, per la presentazione delle domande, presumibilmente entro l’ultima settimana di giugno.
Le novità, rispetto al bando precedente riguarderanno:
la tabella delle certificazioni informatiche che resta quella della precedente tornata, senza l’aggiunta di nuovi titoli ma con i punteggi dimezzati.
Per l’accesso alle nuove classi di concorso di cui al D.P.R. 19/2016 nelle quali sono confluite più classi di concorso del vecchio ordinamento, sarà considerata valida, quale titolo di accesso, l’abilitazione/titolo di studio in una delle precedenti classi di concorso.
La domanda dovrà essere presentata in forma cartacea e le funzioni per le scuole per la valutazione delle domande saranno aperte intorno al 10 giugno.


La scelta delle scuole avverrà in un secondo momento, in modalità web. Per effettuare tale operazione sarà necessario possedere le credenziali di accesso a istanze on line che si ottengono con il riconoscimento fisico in una scuola.
Successivamente alla pubblicazione del decreto saranno disponibili sul sito della UIL Scuola delle FAQ esplicative.
La Uil Scuola, nel registrare il positivo clima di discussione e l’accoglimento nel testo di alcune osservazioni e proposte presentate in occasione delle riunioni precedenti, ha posto con forza la rivendicazione di azioni che diano certezze al personale, insieme con la garanzia di continuità didattica degli alunni che non è realizzabile con lo strumento di tipo amministrativo delle nomine fino ‘all’avente diritto’ fin qui utilizzato.
Si tratta di una norma incompatibile con la privatizzazione del rapporto di lavoro, confermata di recente dall’accordo del 30 novembre, per la quale il lavoratore deve essere in condizione di sottoscrivere un contratto di lavoro conoscendo la data di assunzione, nonché quella della fine del rapporto di lavoro.
Per fare questo, occorre utilizzare la graduatoria valida al momento della stipula dei contratti, per cui se non è definita la nuova, è valida quella vecchia.Non è più possibile parlare di continuità didattica e rispetto della funzione docente, senza che si attuino scelte coerenti che possano consentire la certezze che si dice di voler realizzare, senza considerare che queste scelte servono per il  regolare avvio dell’anno scolastico.
Ancora una volta si conferma che la norma legislativa è rigida e solo la contrattazione può svolgere il ruolo di adattamento alla realtà concreta della scuola che come ovvio è sempre mutevole.
Un’altra indicazione – accolta positivamente dal tavolo e dall’amministrazione – che ora va tradotta in indicazioni operative – è quella di dare istruzioni alle scuole del perfezionamento prioritario, delle graduatorie attualmente esaurite o insufficienti, a partire da quelle di II fascia, sempre per evitare le nomine fino ad avente diritto.