VERSO IL CONTRATTO. Dopo giorni di non-notizie facciamo il punto sulla trattativa in atto.

 


Il punto sulla situazione negoziale in atto. Rappresenta l’ottica con la quale la Uil Scuola sta conducendo il negoziato che va visto nella sua complessità e non va ridotto a slogan preconfezionati.
Turi: superare la diffidenza di quelli che non siedono al tavolo
Inutile e dannoso fare anticipazioni su materie così delicate e complesse. Riportare alla contrattazione le materie sottratte dalla legge non è impresa facile e ci vuole il tempo giusto di maturazione.

E’ davvero singolare vedere i comunicati stampa di altri soggetti sindacali che non essendo al tavolo della trattativa, immaginano ed anticipano le scelte contrattuali.
Evidentemente non sanno come si svolgono le trattative per il rinnovo di un contratto complicato per il solo fatto che è fermo da dieci anni.


E’ bene che si sappia che su questo rinnovo, i sindacati confederali stanno lavorando da anni, prima sottoscrivendo l’accordo con il Governo, poi per attuarlo e  creare le condizioni per riprendere le trattative. Non da ultimo per inserire risorse nella Legge di Bilancio.
Un lavoro difficile che surroga e supera la volontà dei governi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni, e che mira a sostituire le leggi con il contratto.
Si tratta di una inversione di tendenza politica che non è certo facile:  trasformare le leggi,  in norme contrattuali, quando il paese è nel bel mezzo di una crisi finanziaria che colpisce i lavoratori, oltre che in una campagna elettorale che non aiuta.
Riportare alla contrattazione le materie sottratte dalla legge non è impresa facile e ci vuole il tempo giusto di maturazione.
Un tempo che si articola in una negoziazione che ha  tempi e procedure, relazioni complicate in rapporto  alle difficoltà che sono oggettive.
Il contratto va chiuso presto, ma bene.