(ANSA) – ROMA, 21 AGO – “Il comparto scuola che proprio ad
agosto mette in fila le azioni per affrontare un nuovo anno
scolastico, si trova nel guado di una crisi dovuta alla mancanza
di docenti ed ATA stabili. Con il governo in carica, avevamo
trovato un accordo di programma per la scuola, a partire
dall’emergenza supplenze che configura una soluzione alla piaga
del precariato. Una forma di sfruttamento che non dovrebbe
essere consentita allo Stato che deve, invece, garantire i
diritti dei suoi cittadini. Il prossimo anno si prevede un nuovo
record che e’ aggravato da quota 100 e da una colpevole
incapacita’ di programmazione a cui con il decreto che e’ nel
limbo del “salvo intese” si dava alcune risposte sia pure
tardive. Bisogna dire che gli effetti del decreto si avrebbero
per il prossimo anno scolastico, per cui e’ gia’ tardivo”. Lo
afferma il leader della Uil Scuola, Pino Turi.
“Nel decreto era compresa anche la proroga del concorso 2016
per cui se non si vara il decreto il numero dei posti che non
saranno coperti in maniera stabile aumentera’ notevolmente.
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