Il punto della giornata di Pino Turi.
Con un documento pubblicato in questi giorni, l’Internazionale dell’Educazione (IE) – sezione regionale Europa dell’ETUCE, aderente al Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione, di cui la Uil Scuola fa parte, visto l’impatto che la pandemia sta avendo con effetti significativi nel settore dell’istruzione, è scesa in campo in difesa dei lavoratori del settore e della contrattazione collettiva. Nel testo viene messo in evidenza il pericolo di privatizzazione del settore pubblico dell’Istruzione, tanto più imminente, proprio in relazione all’emergenza sanitaria che il mondo sta vivendo. Un fenomeno che, nel mondo, molti sistemi scolastici stanno sperimentando e che i sindacati stanno fronteggiando, che anche in Italia si sta facendo largo e che noi stiamo contrastando in ogni modo. Bisogna mantenere alta la guardia. In un momento in cui il coronavirus sta evidenziando i limiti e gli errori delle politiche di austerity e di privatizzazione dovrebbe essere chiara l’importanza del ruolo dello Stato nei settori vitali della società come sanità e scuola. In Italia sappiamo che i nostalgici della Legge 107 sono sempre in agguato per tentare improbabili blitz, rispetto ai diritti universali dei cittadini. C’è chi sta chiedendo il ritorno al passato con l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Ipotesi che ci preoccupano perché presenti in Parlamento e nel Governo. In questo senso l’appello dell’ETUCE è di estrema attualità. Noi possiamo evitare ciò che negli altri paesi è già iniziato. La nostra forza di contrasto non è mai contro la modernità, né controverso all’innovazione. Parte dalla tradizione per definire la strada della vera modernità: il ritorno ad un nuovo umanesimo che questa emergenza sta a gran voce rivendicando. Nel link il testo integrale della dichiarazione adottata dalla Segreteria del CSEE: https://uilscuola.it/dichiarazione-del-csee-sulla-gestione-della-crisi-covid-19/
Ci hanno chiesto. Sono un docente che vuole richiedere trasferimento sia provinciale che interprovinciale, dando priorità a queste ultime. Come devo esprimere le preferenze? >>> Indicando prima le preferenze interprovinciali e successivamente quelle provinciali. >>> Il sistema valuterà queste ultime solo se il docente non sarà soddisfatto in quelle interprovinciali e viceversa. >>> Il docente che intende trasferirsi deve inserire le preferenze nell’ordine a lui più congeniale, a seconda se vuole dare “priorità” al trasferimento provinciale o a quello interprovinciale, se intende ovviamente partecipare ad entrambi i movimenti.
Prestate attenzione a: I NOSTRI REPORT SUGLI ORGANICI 7 aprile >>> Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare. https://uilscuola.it/turi-non-abbiamo-ancora-capito-la-lezione-oggi-come-ieri-le-politiche-scolastiche-sono-dettate-dalleconomia/ 8 aprile >>> Sugli organici marcia indietro del ministro. Passa la linea UIL.