28 Novembre 2014
Clil, riconversione su sostegno, supporto all’innovazione per valorizzare l’esperienza degli insegnanti
Formazione in servizio
Il direttore generale del personale scolastico ha incontrato le organizzazioni sindacali per la presentazione di alcune attività formative da avviare in tempi rapidi, rivolte agli insegnanti. Per la UIL ha partecipato Noemi Ranieri.
Gli interventi su muovono su tre filoni.
- Un’azione di riconversione professionale sul sostegno rivolta agli insegnanti titolari su classi di concorso in esubero.
I posti disponibili risultano 5.397 a fronte delle richieste finora registrate di 5.203.
I corsi di durata annuale saranno attivati dal gennaio 2015. Le università ed i loro referenti risultano già individuati, i fondi provenienti dagli esercizi finanziari degli ultimi tre anni sono allocati su una scuola, con la funzione di centro di spesa, per ciascun Ufficio scolastico regionale.
Tale risultato offre risposta alle reiterate sollecitazioni presentate dalla UIL scuola.
Vanno individuati criteri per coinvolgere gli insegnanti interessati aggiuntivi a quelli già rilevati, per l’aumento dei posti. - La seconda azione riguarda la formazione in servizio sulle CLIL.
I destinatari dei corsi a carattere metodologico saranno 2.700 distribuiti in 108 corsi, di cui 67 già previsti e 41 di nuova istituzione, con 25 corsisti ciascuno. Una università, da individuare con bando per ciascun ufficio scolastico regionale, dovrà convenzionarsi con la scuola centro di spesa.
Anche la partenza di questi corsi e’ fissata per gennaio 2015.
Pur apprezzando l’impegno a recuperare rallentamenti ed ostacoli, la UIL rileva che per dare certezza del diritto alla formazione degli studenti fondata sui documenti programmatici del secondo ciclo occorrono sforzi maggiori.
L’obiettivo è raggiungere almeno in tempi brevi la metà del fabbisogno complessivo calcolato in 18.000 docenti. - La terza azione riguarda attività di formazione da realizzare tramite la presentazione di progetti delle scuole, finalizzata al potenziamento di competenze professionali in ambiti connessi alla innovazione didattica, organizzativa e metodologica.
I progetti dovrebbero essere finanziati con 30.000 € ciascuno.
La UIL ha chiesto che la circolare inerente i bandi di candidatura per tali progetti venga inviato direttamente alle scuole in modo da favorirne la partecipazione.
Il modello dovrebbe favorire la valorizzazione delle reti e delle loro risorse.
Sui tre interventi formativi e’ necessaria, per la UIL, una informativa costante. Se tale ambito e’ stato escluso dalla contrattazione, resta valido il principio del confronto e dell’informativa, in considerazione degli effetti sul lavoro delle persone.
La UIL ha posto inoltre il problema della mancata previsione di interventi formativi specifici per il personale ATA e l’esigenza di un monitoraggio continuo dell’amministrazione sulle azioni delle università, per evitare interventi non pienamente rispondenti al mandato assegnato.
Il direttore si è reso disponibile a rimuovere, a seguito di segnalazioni circostanziate, tali ostacoli.
In merito alla nota 17436, trasmessa il 28 novembre, recante le disposizioni inerenti alla terza azione, la UIL segnala perplessità in merito all’azione di verifica delle competenze acquisite da parte degli insegnanti in formazione.
Non si capisce chi sarebbe tenuto ad effettuarla e sulla base di quali criteri, data la forte caratterizzazione dei progetti formativi e la loro fattibilità correlata alla fisionomia pedagogica culturale e professionale di ciascuna scuola e/o rete e del proprio territorio di appartenenza.