Le migliori prassi e metodologie a confronto per creare una rete tra i Paesi UE

19 DICEMBRE 2014

Le migliori prassi e metodologie a confronto per creare una rete tra i Paesi UE

EUROPEAN SYMPOSIUM SULL’EDUCAZIONE ALLA SHOAH

Nell’ambito delle iniziative del Semestre europeo sotto la presidenza italiana, il simposio è stato organizzato per implementare e migliorare gli strumenti di conoscenza e memoria della Shoah nelle scuole d’Europa. La Uil Scuola unico sindacato europeo a partecipare.

Il 15 dicembre presso il Centro Ebraico Italiano, il Pitigliani, a Roma, nell’ambito delle iniziative del Semestre europeo sotto la presidenza italiana, il Ministero dell’istruzione, in collaborazione con l’istituto Yad Vashem di Gerusalemme e con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha organizzato un simposio europeo sull’educazione alla Shoah.
Per la UIL Scuola, unico sindacato europeo a partecipare, erano presenti Massimo Di Menna, Noemi Ranieri e Rossella Benedetti; per l’IRASE nazionale, Rosa Venuti.
Tra i rappresentanti delle istituzioni, intervenuti all’iniziativa, hanno portato il loro saluto il ministro italiano dell’Istruzione, Stefania Giannini, il suo omologo greco, Andreas Loverdos, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Mario giro, il direttore della Scuola Internazionale per gli Studi sull’Olocausto, Eyal Kaminka e il presidente dell’UCEI, Renzo Gattegna.
La giornata si è articolata in due parti, una caratterizzata dalle relazioni di alcuni esperti internazionali e di indiscusso valore sull’insegnamento della Shoah e l’altra dai lavori di gruppo con lo scambio di esperienze e proposte tra i partecipanti al simposio in rappresentanza delle organizzazioni governative di numerosi Paesi europei.
La UIL Scuola, in virtù del suo pluriennale impegno e del protocollo di intesa sottoscritto con lo Yad Vashem, ha condiviso in quella sede le attività svolte in tutti questi anni, in parallelo a quanto realizzato dal MIUR, per i docenti italiani.
Il contributo fornito dalla UIL Scuola e dall’IRASE nazionale all’educazione alla Shoah in Italia è stato riconosciuto sia dalle istituzioni ebraiche, che da quelle italiane e nell’ambito delle proposte di formare una rete europea, l’impegno della UIL Scuola trova una sua naturale collocazione.
L’iniziativa si è, quindi, conclusa con la richiesta formale dei presenti ai rappresentanti del ministero dell’Istruzione di trovare una modalità di funzionamento di tale rete per permettere al prossimo presidente di turno dell’Unione Europea di partire da proposte fattibili, evitando con ciò che il progetto muoia sul nascere per difetto di concretezza.