Promozione di esperienze scuola-lavoro di qualità nella formazione professionale

17 APRILE 2015

Promozione di esperienze scuola-lavoro di qualità nella formazione professionale

SEMINARIO ETUI-ETUCE

Nei giorni 15,16 e 17 aprile si è svolto a Barcellona un seminario organizzato congiuntamente dall’Istituto di Ricerca sindacale Europeo (ETUI) e dal Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione (ETUCE). Per la UILScuola hanno partecipato Lello Macro e Rossella Benedetti. Il sindacato europeo è fortemente impegnato nel promuovere la formazione professionale che preveda esperienze reali ed efficaci di alternanza scuola-lavoro, sostenendo anche l’iniziativa di dialogo tripartito, rappresentato dall’Alleanza Europea per l’Apprendistato.
(cfr. http://ec.europa.eu/education/policy/vocational-policy/alliance_en.htm).
Obiettivo principale di tale iniziativa, lanciata due anni fa dall’Unione Europea, è di sostenere la diffusione di una formazione professionale iniziale di qualità che aumenti il potenziale occupazionale dei giovani. Ma le differenze tra i sistemi educativi europei e le differenti tutele per lavoratori e studenti, nonché il diverso grado di coinvolgimento delle imprese rimane un importante ostacolo al conseguimento di risultati su vasta scala. Tuttavia, la presenza di funzionari della Commissione europea della DG Lavoro e affari sociali, a cui Juncker ha affidato la gestione dell’Istruzione e formazione professionale togliendola alla DG Educazione e cultura, ha permesso alle organizzazioni sindacali presenti di fornire i propri dati e i propri punti di vista sulle misure adottate dai governi. In particolare, la UILScuola, nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale, ha fatto presente che negli ultimi tre anni i finanziamenti per l’alternanza scuola-lavoro nelle scuole statali è drasticamente diminuita; inoltre, gli istituti statali sono stati lasciati completamente soli nella ricerca e costituzione di accordi con le imprese per poter garantire l’implementazione delle norme specifiche. Non conosciamo ancora i risultati delle azioni di formazione dei docenti finanziate quest’anno, ma mancano azioni specifiche per incoraggiare il coinvolgimento delle imprese. L’indecisione del governo italiano si appalesa nella mancanza di adesione ufficiale alla suddetta Alleanza, anche se nel DDL sulla scuola è prevista una valorizzazione e dei fondi aggiuntivi per l’alternanza. Viste le esperienze di altri Paesi, dove, addirittura gli studenti ricevono un salario minimo per i periodi passati in impresa, sembra chiaro che c’è bisogno di lavorare molto nell’ambito del dialogo sociale europeo sia per gli studenti, che per il personale coinvolto. Bisogna operare per riportare la formazione professionale iniziale nell’alveo di una responsabilità pubblica, onde evitare una privatizzazione del settore che significhi lasciare alle imprese la libertà di definire curricula e opportunità formative dei giovani che devono assolvere l’obbligo o aspirano a completare il percorso secondario di studi.