“Autonomia differenziata: un progetto per il Paese?” è il titolo del Convegno che abbiamo organizzato con la partecipazione di esponenti del mondo politico, accademico e della ricerca.
📌La domanda retorica del titolo condensa tutte le nostre critiche a un progetto che rischia di creare nuove diseguaglianze. Per di più, bisogna avere il coraggio di dirlo, con una norma incostituzionale!
✖️Noi non possiamo accettare divergenze nella scuola, nella sanità, nelle infrastrutture, nelle politiche energetiche o nei contratti di lavoro. Su tutti questi capitoli, servono decisioni a livello nazionale, per eliminare le disparità che già oggi molti dati dimostrano.
📝Ad esempio, c’è un evidente vantaggio del Nord nella distribuzione dei fondi pubblici. Infatti, in media, le Regioni settentrionali, ottengono un finanziamento pro capite di 12.908 euro a fronte dei 10.484 euro dei cittadini del Sud. Se si considera, poi, il Settore Pubblico allargato, nel 2020, le Regioni del Nord sono state destinatarie di circa il 49% dei finanziamenti, mentre poco meno del 28% è stato appannaggio del Sud. Anche il differenziale retributivo è notevole: un lavoratore del Sud percepisce 8.900 euro annui in meno rispetto a un suo collega del Nord.
📣In questo paese c’è bisogno ridurre le disuguaglianze, non di aggravarle. E il governo dovrebbe spiegarci come intende farlo.
(PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL