Assistenza igienico personale:Non è vero che il Decreto sull’inclusione scolastica abbia trasferito questo compito ai collaboratori e collaboratrici scolastiche. Ogni diversa interpretazione è una pericolosa quanto indebita incursione su materia contrattuale – CCNL- Scuola vigente.-


Verghiamo la presente nota poiché giungono tantissime richieste di chiarimenti e segnalazioni di criticità di non meglio definiti provvedimenti, spesso solo verbali, da parte di taluni D.S. che a vario titolo vorrebbero imporre l’incarico di che trattasi ai collaboratori scolastici. A ns modesto avviso trattasi di atti eccessivi, non pertinenti e illegittimi. Invero tentativo di traslare, inopinatamente e senza giusta causa, obblighi definiti a carico degli Enti locali al personale scolastico. L’obbligare i collaboratori scolastici a frequentare “un corso formativo” prima di tutto non equivale “”specializzarli” e poi la nota diramata recentemente del direttore dell’USR Palermo esula, a ns modesto avviso, le sue prerogative trattandosi di indebita incursione su materia contrattuale né tampoco la si può considerare ”interpretazione autentica”.
Osservo che la Regione Siciliana a seguito della Legge Regionale 24/16 ha in carico, attraverso l’Assessorato alla Famiglia, lo stanziamento delle risorse tra l’altro anche per l’assistenza igienico sanitaria.
Nel 2004 la Legge Regionale 15/04, ha assegnato il compito di assistenza igienico-personale ai Comuni.
Non è vero però che il Decreto sull’inclusione scolastica abbia trasferito questo compito ai collaboratori e collaboratrici scolastiche.
Ed ancora, i Comuni. per legge. hanno anche il compito di pagare gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione nelle scuole del primo ciclo, come da Legge 104/92 (articolo 13, comma 3).
Questi servizi – come li definisce la stessa normativa vigente – sono essenziali per questi ragazzi i quali, per frequentare la scuola, oltre al docente di sostegno

hanno bisogno sia del trasporto, perché a seconda delle tipologie di disabilità e delle condizioni delle famiglie necessitano di essere accompagnati con mezzi appositi a scuola, sia dell’assistente igienico-personale dedicato che, oltre alla cura dell’igiene, assista appunto lo studente durante la ricreazione, nelle attività di laboratorio, all’ingresso e all’uscita da scuola, durante le gite scolastiche ecc. L’attuale gravissima negazione fino alla data odierna, lede l’inalienabile diritto allo studio e all’integrazione scolastica degli studenti e il diritto al lavoro degli assistenti, in aperto contrasto con quanto previsto dalla Costituzione italiana, che sancisce e riconosce il diritto allo studio e all’istruzione di tutti i cittadini e il diritto al lavoro e alla dignità di vita; diritti sanciti anche da diverse leggi, quali: la Legge Quadro sulla disabilità 104/92; il Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 616/77; la Legge 328/00; l’Intesa Stato-Regioni del 20 marzo 2008, per l’accoglienza scolastica e la presa in carico degli alunni con disabilità; il Decreto Legislativo 112/98 (articolo 139).
Senza dimenticare, naturalmente, tutti i pronunciamenti, ordinanze e condanne della Corte Costituzionale e dei diversi Tribunali Amministrativi Regionali (TAR) che affermano la priorità assoluta dell’erogazione dei suddetti servizi di assistenza rispetto «ad eventuali esigenze di bilancio».
Facciamo presente con forza che questi delicati servizi non possono che essere svolti da questo personale specializzato e che ogni altra “soluzione” nega di fatto la garanzia dell’assistenza dedicata ed esclusiva a soggetti che per vivere “normalmente” ne abbisognano in ogni àmbito della vita.
Il problema dell’assistenza igienico-personale nelle scuole di ogni ordine e grado, in Sicilia è effettivamente annosa già da tempo; Comuni e provincie tentano di sottrarsi per presunta carenza di finanziamenti anche se, per amor del vero, hanno cercato di ottemperarvi. E’ doveroso anche dire che spesso le scuole sono state costrette a trovare soluzioni diverse per andare incontro a tutta la comunità educante, non lasciando mai indietro nessuno, cosa che non accade da parte della cabina di regia nazionale che cntinua a non riconoscere i sindacati, non come tali, ma come rappresentanti dei lavoratori del mondo della scuola.
Non è vero però che il Decreto sull’inclusione scolastica abbia trasferito questo compito ai collaboratori e collaboratrici scolastiche.
Per il dedotto e deducibile, la mancata assegnazione di assistenza igienico-personale, agli aventi diritto, comporta ipso facto grave violazione alle vigenti disposizioni che, per come enucleate, restano e sono a carico dell’Ente locale. SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA. Salvo Mavica, segretario regionale e responsabile territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania.

SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA.
Salvo Mavica, segretario regionale e responsabile territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania.