ATA: per la Uil servono organici stabili, pluriennali e di rete

   16 Maggio 2014

Per la Uil servono organici stabili, pluriennali e di rete

   #ATA | INCONTRO SUGLI ORGANICI

In data 15 maggio 2013 si è tenuta una riunione tra i sindacati scuola ed il Miur, sulla revisione degli organici ATA. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei. I rappresentanti del MIUR hanno fornito una serie di dati riassuntivi relativi alle aggregazioni di posti per profilo su base territoriale. Da parte sindacale è stata evidenziata l’inadeguatezza del sistema di ripartizione dei posti per scuola che, partendo da tabelle che risultano puramente indicative, non garantisce né la stabilità né la trasparenza necessaria all’azione gestionale, tecnica ed amministrativa.
La UIL Scuola ha proposto di procedere con gradualità con una profonda modifica del sistema di distribuzione dell’organico tenendo conto dei reali bisogni delle scuole e dei nuovi carichi di lavoro. Serve un nuovo modello di ripartizione dei posti che garantisca stabilità e certezze al personale e ponga le condizioni per migliori condizioni di esercizio e maggiore qualità del lavoro ATA. Infatti, secondo la UIL, si dovrebbe definire il nucleo base della scuola autonoma ed assegnare il restante organico stabilito dalle norme vigenti, su base territoriale, per calibrarlo sulle diverse esigenze legate al contesto socio economico ed alla reale condizione della edilizia scolastica.
Un’altra operazione possibile, senza costi per l’amministrazione, è quella di individuare nell’organico di fatto e nell’eventuale sovrannumero quell’organico funzionale di cui si parla da anni e renderlo pluriennale. Si tratterebbe di dare una prima attuazione alle norme del decreto Monti – Profumo sulle reti di scuole. Questo consentirebbe di qualificare personale amministrativo e tecnico per estendere gradualmente l’area tecnica a tutte le scuole e di centralizzare complessi processi amministrativi come le ricostruzioni di carriere e le pratiche pensionistiche. Un vero e proprio organico di rete che negli anni si potrebbe sviluppare seguendo il nuovo dimensionamento della rete scolastica nel contesto del quale sarebbe possibile e  necessario prevedere posti di area C, ad elevata specializzazione tecnica ed amministrativa.