– Posizioni economiche ATA, Uil Scuola Rua: “I 72 milioni di euro congelati devono essere attribuiti al personale che aspetta da anni”

la Uil Scuola Rua, ribadisce l’urgenza di impiegare tutte le risorse quantificate (pari a 72 milioni di euro) per l’attribuzione  e il pagamento delle posizioni economiche al personale che ne ha diritto da anni”  (personale che ha regolarmente svolto i maggiori compiti ed oneri istituzionali).

“È un quadro desolante quello che emerge dalla ricognizione regionale effettuata dalla Uil Scuola Rua riguardo l’attribuzione delle posizioni economiche al personale che ne ha maturato il diritto”.

Per il personale Ata, infatti, in aggiunta ai compiti previsti dallo specifico profilo, ci sono attività lavorative caratterizzate da autonomia operativa per svolgere ulteriori e più complesse mansioni. A prevedere compensi per queste ‘posizioni economiche c’è una sequenza contrattuale del luglio 2008 (art. 50 del contratto 2006-08)” 

Ciò che sta accadendo è inaccettabile – dopo innumerevoli segnalazioni da parte del personale che attende da anni i compensi maturati – e dopo aver richiesto un accesso civico agli atti, abbiamo campionato, per ogni realtà provinciale, i numeri delle pozioni economiche non attribuite chiedendo specificamente di conoscere anche la presenza o meno delle relative graduatorie e le risorse economiche non ancora assegnate. In alcuni casi la mancata attribuzione risale a graduatorie definitive del 2008/09. Di fronte a questa situazione abbiamo richiesto e ottenuto dal Ministero la quantificazione delle risorse effettive, che ora ammontano a oltre 72 milioni di euro.

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“No alle forze dell’ordine a protezione delle scuole”: presidi e sindacati bocciano la proposta del ministro Valditara

 

il palazzo della “”cultura formativa” trasformato nel palazzo del potere.

Nessuno è d’accordo con Valditara. Il sig. Ministro non riesce a scrollarsi l’imprimatum leghista. Spesso i rimedi proposti sono peggiori dei problemi. Il batti e ribatti di tipo politico o politichese non si addicono per la Scuola. Sig. Ministro, si impegni di più e meglio nel senso che nell’esercizio del suo magistero abbia a considerare la scuola FUNZIONE PUBBLICA e non mera somministrazione di servizi. La prego porti rispetto a tanti bravi docenti per quello che rappresentano e sono: educatori in un contesto che è il più variegato che esiste al mondo. Tanti giovani menti, tante intelligenze, tante vite che rappresentano la speranza del  domani, il futuro della ns nazione, che Voi da leghisti state facendo di tutto per annullarre quello che c’è di buono. Sicuramente non aspettavamo le proposte dei componenti del suo partito che lo ha voluto Ministro togliendo agli uni per dare agli altri a partire dalla scellerata autonomia differenziata. Le risorse che devono essere destinate alla scuola pubblica statale e non di stato sono Investimenti e non costi o spese da limare, anno dopo anno, per le esigenze di bilancio e per colmare il fiume di sprechi improduttivi impiegati ed asserviti alla politica. Prima ancora delle ideologie. dei numeri, dei soldi, dell’esercizio del potere esistono i valori, le persone, soggetti di diritto, cittadini e non sudditi. S.mavica. amare considerazioni di un sindacalista che ancora ci crede.

Giuseppe D’Aprile, segretario della Uil Scuola non le manda a dire al governo: “Non dobbiamo limitarci a curare gli effetti di tali episodi, ma è fondamentale lavorare sul perché questi episodi avvengono e capire quali siano le ragioni di tale incremento. La scuola e il suo personale soffrono di un deficit di rispetto, considerazione e valorizzazione sociale. Questa situazione deve essere affrontata con decisione, promuovendo anche una maggiore considerazione per il personale scolastico. L’urgenza di provvedimenti disciplinari è comprensibile, ma non può sostituire il lavoro complesso e importante che deve essere ripreso e consolidato dentro, e non fuori, le scuole. Solo un impegno congiunto può portare a una trasformazione positiva e duratura della situazione attuale”

Scuola: D’Aprile (Uil) “Contro la violenza ripristinare cultura del rispetto”.


ROMA (ITALPRESS) – Per affrontare il problema della violenza contro il personale scolastico, bisogna “ripristinare la cultura del rispetto, che significa anche riconoscere e far capire gli errori agli alunni o anche al personale, all’interno del proprio ambiente, dove questi errori vengono commessi”. Lo ha detto Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola Rua, in un’intervista alla Italpress.
“Il ministro Valditara ci è sembrato molto sensibile” a questo tema ma “noi non siamo d’accordo ad esempio con la proposta di legge che, per le sospensioni superiori a due giorni, prevede di mandare i ragazzi nelle comunità tipo lavori socialmente utili: il recupero del rispetto va fatto nello stesso luogo dove manca, cioè all’interno delle scuole, sottolinea.
Oltre alla violenza contro il personale, uno dei problemi della scuola è il precariato. “Oggi la scuola conta 235 mila precari, persone che vengono assunte a settembre e licenziate a giugno: innanzitutto ci sono delle conseguenze precise che vanno a ricadere sulla qualità della didattica” e sulla “continuità, perché l’insegnante cambia di anno in anno o addirittura più volte nello stesso anno. Abbiamo proposto delle soluzioni al ministro Valditara, soltanto facendo una quantificazione di somme”, considerando “quanto costa licenziare un precario il 30 giugno e quanto riassumerlo a settembre, perché non dimentichiamo che quel precario percepisce comunque l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto”. Stabilizzare uno di quei precari “costa allo Stato solo 725 euro”, quindi “assumere oltre 200 mila precari costerebbe complessivamente 180 milioni di euro: se pensiamo che le finanziarie si aggirano intorno ai 35 miliardi di euro, prendere 180 milioni si potrebbe fare, basta solo la volontà politica”.

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LPN-Scuola: Uil, politica fa marcia indietro e va nella nostra direzione.


Roma, 7 feb. (LaPresse) – “Da fonti ufficiose apprendiamo che le forze politiche stanno rimodulando l’emendamento al Milleproroghe che prevedeva lo slittamento delle graduatorie di terza fascia Ata nel 2025. Si tratterebbe di un passo importante verso la tutela dei diritti del personale della scuola”. Così il Segretario generale Uil Scuola Rua D’Aprile.

La Uil Scuola Rua, “coerentemente con quanto dichiarato nelle scorse settimane – ricorda il Segretario – continua a sostenere la necessità di non procrastinare ulteriormente il bando di terza fascia ATA. Tale slittamento comporterebbe un grave danno ai diritti legittimi di coloro che aspettano di poter aggiornare o inserirsi nelle graduatorie. La coerenza nella difesa di questi diritti è fondamentale per la Uil, che continua ad opporsi fermamente a qualunque proposta di rinvio”.

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Parte il nuovo contest della Uil Scuola Rua dedicato agli studenti Alla fiera Didacta di Catania, abbiamo lanciato un concorso pensato appositamente per gli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di I e II grado.

       

DIDACTA 2023 – Connessioni e Ambiente: partecipa al nostro contest.  Scadenza 15 marzo 2024.                                                Inviare il proprio lavoro all’indirizzo mail: contest@uilscuola.it

Parte il nuovo contest della Uil Scuola Rua dedicato agli studenti Alla fiera Didacta di Catania, abbiamo lanciato un concorso pensato appositamente per gli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di I e II grado.

Gli studenti sono incoraggiati a creare contenuti originali e coinvolgenti che ispirino gli altri al rispetto dell’ambiente e a contribuire a un futuro più sostenibile. Si può fare riferimento anche progetti reali di tutela ambientale svolti dagli studenti e ai risultati ottenuti.

REGOLE DEL CONTEST

Categorie di partecipazione
Aperto a tutti gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado, secondarie di secondo grado. Il contenuto deve essere originale e non può essere stato precedentemente pubblicato o premiato in altri contest. Ogni partecipante può presentare una sola opera per categoria.

Formato
Gli studenti possono scegliere di partecipare attraverso la scrittura, la creazione di un video, la produzione di un’opera d’arte, la registrazione di un podcast o di una musica originale, disegni, fotografie, collage e la realizzazione di qualsiasi altro prodotto creativo.

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L’ultima genialata, dopo i tutors ed orientatori ecco il coordinamento pedagogico” per ogni istituzione scolastica e un “coordinamento pedagogico territoriale”.

Cattedra inclusiva”, ecco cosa comporta veramente.

Il modello italiano di inclusione è un esempio per gli altri paesi, perché modificarlo? Dell’idea delle cattedre miste non se ne sente il bisogno”. Queste le parole del Segretario Generale della Uil Scuola Rua D’Aprile in merito alla proposta di legge redatta da un gruppo di esperti in inclusione scolastica che prevede che tutti i docenti si occupino sia della propria disciplina che del sostegno. “La collaborazione dei docenti di sostegno con quelli della materia esiste già – afferma il Segretario – non c’è bisogno di inventarsi cattedre miste, con una parte dell’orario di servizio su posto disciplinare e una parte su posto di sostegno. A risentirne sarebbe sicuramente la qualità dell’insegnamento. La compresenza fra i due insegnanti è il vero successo formativo per l’alunno con disabilità e non ci può essere interscambiabilità”.

“Il nostro sistema di inclusione è un esempio per gli altri paesi europei che si recano in Italia per studiare il nostro modello di inclusione – sottolinea D’Aprile – In Europa, paesi come Germania, Danimarca, Francia e Inghilterra, esistono ancora le classi differenziali. In Italia questo non succede da circa 50 anni. È indispensabile abolire il numero chiuso per l’accesso ai corsi universitari, come sosteniamo da tempo, e stabilire un collegamento tra il numero di posti disponibili e il reale fabbisogno a livello nazionale. Le 21.000 ammissioni ai corsi universitari di specializzazione, tra l’altro situati in luoghi geograficamente non funzionali alle reali esigenze dei territori, costituiscono un fabbisogno che non corrisponde adeguatamente alle necessità dell’intero Paese”.

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Slittamento aggiornamento terza fascia ATA – la nostra posizione

Con riferimento all’emendamento presentato dall’ON. Sasso al decreto “Milleproroghe”, che prevede lo slittamento dell’aggiornamento della terza fascia ATA, la nostra posizione, come condivisa nell’ultima conferenza dei segretari regionali, è quella di ritenere che l’acquisizione della certificazione internazionale di alfabetizzazione di informatica, da poter conseguire entro il 2025, non possa determinare lo slittamento dell’aggiornamento delle graduatorie, cosa che danneggerebbe la maggior parte del personale interessato che lo attende per cambiare provincia e avere, con il punteggio finora acquisito, più opportunità lavorative. 

La nostra soluzione è invece quella di procedere con l’aggiornamento della graduatoria, anche per i “nuovi inserimenti”, e prevedere una finestra temporale di apertura della stessa per permettere di inserire la certificazione una volta acquisita.

NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI E CRITICITA’ SULLA PIATTAFORMA PER GLI ACQUISTI – INCONTRO AL MIM

POSIZIONE DELLA UIL SCUOLA RUA.

Al di là dei problemi tecnici la Uil Scuola Rua ha sottolineato ancora una volta che le scuole non possono essere considerate stazioni appaltanti come altri uffici della pubblica amministrazione. Alla scuola spettano altri compiti: educativi e didattici che non devono essere trascurati o congelati in attesa, a volte l’attesa è di giorni, della soluzione burocratica e amministrativa.  Fa specie il silenzio assordante di tutto il personale ATA coinvolto, interessato ma ancor più schiacciato dentro la morsa delle migliaia incombenze burocratiche, pur riunito in mille associazioni e comitati…resta silente. Si incominciano ad evidenziare gli effetti negativi quanto devastanti del contratto firmato a gennaio. Amara constatazione ampiamente prevista a fortiori dalla Uil Scuola Rua. La uil scuola Rua e la Uil non hanno firmato… ecco la risposta di uno dei tanti perche?

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Allorquando i diritti vengono meno è il sindacato che deve difenderli.

CONTRATTO – Continueremo a rappresentare le persone nelle scuole.

 

Siamo un sindacato confederale, rappresentativo e in buona salute. Le nostre Rsu – a cui va detto un grazie e riconosciuto un ruolo – continueranno a svolgere, senza alcun rischio di estromissione dalle contrattazioni, la loro azione che ci permetterà di influire sulle decisioni assunte nel pieno rispetto dei diritti del personale della scuola.
 
IL VIDEOMESSAGGIO DI D’APRILE: https://www.youtube.com/shorts/OdxbEiwQP6c

PROROGHE PNRR E AGENDA SUD COLLABORATORI SCOLASTICI E ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E TECNICI –

 report incontro

Al centro del confronto le modalità di attribuzione delle supplenze 

A seguito della richiesta della Federazione UIL Scuola Rua, si è tenuto l’incontro, alla presenza del Capo di Gabinetto dott. Recinto, relativo alle proroghe dei contratti PNRR e Agenda SUD del personale amministrativo e tecnico con contratto di supplenza scaduto il 31/12/2023. 

Criticità per i collaboratori scolastici.

Criticità proroghe per gli Assistenti 

Il Capo di Gabinetto, sull’ambito delle risorse ai fini delle proroghe, anche da attuare fino alla fine dell’anno, sia per i collaboratori che per gli assistenti, ha aperto a delle possibili soluzioni. Ciò in vista di un prossimo decreto PNRR, che potrebbe ripartire ulteriori risorse per gli assistenti, mentre, per i collaboratori scolastici nominati fino al 15 di aprile con risorse stanziate dalla legge di bilancio, c’è l’attenzione da parte del governo a stanziare nuove risorse. In ogni caso, ad oggi, per entrambi i provvedimenti, non c’è certezza di attuazione anche e soprattutto in relazione ai tempi. 

Al termine dell’incontro, anche su nostra sollecitazione, c’è stato l’impegno dell’Amministrazione a programmare un incontro, che probabilmente si terrà nella prossima settimana, relativo alla questione del CIG e delle relative criticità afferenti le procedure di acquisto da parte delle scuole

Per la Federazione UIL Scuola Rua hanno partecipato Paolo Pizzo e Pasquale Raimondo

attachments: intero articolo:

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Fare sindacato, significa fare delle scelte e significa farle con responsabilità e coerenza. Da sempre, affermiamo la necessità che la scuola torni al centro dell’agenda dei premier.

CONTRATTO, LA UIL SCUOLA RUA NON FIRMA: ECCO LE NOSTRE RAGIONI

D’Aprile: abbiamo lavorato fino all’ultimo momento, in tutti i modi, per introdurre modifiche nelle parti che riteniamo lesive dei diritti del personale. Tra i punti più controversi: il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l’assenza di riferimenti alle scuole italiane all’estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali, che non convince.

I Contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso. È stata una decisione difficile – commenta il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, subito dopo la mancata firma della Uil Scuola Rua del contratto nazionale, parte normativa.

L’abbiamo presa insieme alla nostra Confederazione e ai nostri quadri sindacali, ascoltando come sempre i lavoratori della scuola, quelli che la fanno funzionare tutti i giorni.

Nel contratto che ci è stato presentato restano molte questioni aperte e non risolte – osserva il Segretario – resta il nodo politico della mobilità. È evidente che, se un contratto si sottopone ai vincoli di legge, perde la sua natura pattizia e ha poca ragione di esistere.

Nell’impianto normativo del contratto vengono implementate ulteriormente le mansioni di tutto il personale ATA. Una inaccettabile ulteriore attribuzione di ruoli per cui i collaboratori scolastici, gli assistenti amministrativi e i Dsga – già oberati di incombenze a volte estranee alle loro mansioni, mette in evidenza D’Aprile — saranno soggetti ad ogni tipo di lavoro con riferimenti generici alla formazione senza che essa venga imputata a carico dell’Amministrazione.

Risulta precarizzata la figura dell’ex DSGA e degli ex assistenti amministrativi facenti funzione con l’attribuzione di incarichi triennali che – ricorda D’Aprile – abbiamo fortemente contestato per il personale docente nella Legge 107/15. Nonostante il MEF abbia autorizzato di bandire i concorsi ordinari.

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Concorsi. Decreti di rideterminazione del contingente dei posti. Errare humanum est….perseverare autem diabolicum

 

Decreti di rideterminazione del contingente dei posti da destinare alle procedure concorsuali ordinarie per il personale docente Come anticipato stamattina, di seguito i decreti con i relativi posti aggiuntivi, divisi per regione e posto/classe di concorso.

m_pi.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI(R).0000077.17-01-2024

m_pi.AOODPIT.REGISTRO DECRETI DIPARTIMENTALI(R).0000078.17-01-2024

Paolo PIZZO: DECRETO 20 novembre 2023 Integrazione dei requisiti di accesso alle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e scienze. Provvedimento attuativo del PNRR


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio
Restano fermi i diritti di partecipazione a procedure concorsuali, percorsi abilitanti e specializzazioni, nonché l’accesso alle graduatorie per supplenze per coloro che detengono titoli di studio validi secondo i requisiti fino ad oggi richiesti

 Visto il decreto del  Ministro  dell'istruzione  e  del  merito  15
settembre 2023, n.  184,  recante  adozione  delle  linee  guida  per
l'introduzione  nel  piano  triennale  dell'offerta  formativa  delle
istituzioni scolastiche dell'infanzia, del primo e del secondo  ciclo
di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi  educativi
per l'infanzia di azioni  dedicate  a  rafforzare  nei  curricoli  lo
sviluppo  delle  competenze   matematico-scientifico-tecnologiche   e
digitali legate agli specifici campi di esperienza e  l'apprendimento
delle  discipline  STEM,  anche  attraverso  metodologie   didattiche
innovative; 
 Ai sensi dell'art. 18-bis, comma 6, del decreto  legislativo  13
aprile 2017, n. 59, introdotto  dall'art.  44  del  decreto-legge  30
aprile  2022,  n.  36,  recante   «Ulteriori   misure   urgenti   per
l'attuazione del Piano nazionale di  ripresa  e  resilienza  (PNRR)»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79,  il
presente decreto integra  i  requisiti  di  accesso  alle  classi  di
concorso A-26 e A-28. 
  2. Ai fini del presente  provvedimento  si  applicano  le  seguenti
definizioni: 
    a) CFU: crediti formativi universitari; 
    b) SSD: settori scientifico-disciplinari. 
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-01-16&atto.codiceRedazionale=24A00132&elenco30giorni=false

Paolo PIZZO: *Concorsi ordinario docenti – Decreti di integrazione posti a bando*

Sono in corso di formalizzazione i decreti di integrazione dei posti per la scuola
dell’Infanzia/primaria e di I/II grado e la relativa ripartizione regionale.

–       Scuola dell’Infanzia e primaria: integrazione di
5.699 posti per un totale di 15.340 posti complessivamente banditi

–       Scuola di I e II grado: integrazione di 8.739 posti per un totale di 29.314 posti
complessivamente banditi-

*Si ricorda che non ci sarà la riapertura dei termini per la
presentazione della domanda*

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI – MEMORIA UIL SCUOLA RUA

Il 16 gennaio si è tenuta Senato della Repubblica un’audizione sul DISEGNO DI LEGGE N. 924-bis – Valutazione del comportamento degli studenti. Vi riportiamo il testo dell’intervento di Roberto Garofani della Segreteria Nazionale della Federazione Uil Scuola Rua.

VII Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport
Senato della Repubblica

L’intervento integrale del prof. Garofani – Uil Scuola Rua –


Il Disegno di legge 924bis nella parte in cui modifica e introduce ulteriori procedure al Decreto Legislativo n°62 del 13 aprile 2017 in merito alla disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti, è degno di attenzione e induce la Federazione Uil Scuola Rua ad esprimere valutazioni in termini critici, ma propositivi e ad evidenziare alcuni approcci, propri del Disegno di Legge in discussione, che a parere della scrivente andrebbero rivisti.

L’attenzione posta al comportamento e alla sua valutazione in ambito scolastico, anche alla luce dei vari episodi di violenza e bullismo che la cronaca quotidiana ha posto all’attenzione generale dell’opinione pubblica, è meritevole di considerazione.

Come meritevole di considerazione è la sensibilità dimostrata dal Ministro Valditara nei confronti del corpo docente il cui ruolo educativo fondamentale in uno Stato democratico, non può essere mai e poi mai oggetto di “violenza” a qualsiasi livello.

E’ fondamentale riaffermare che nell’ambiente educativo non c’è posto per nessuna forma di prepotenza, tantomeno di violenza e se il Ministro ha come obbiettivo quello di istituire una cultura del rispetto a scuola non possiamo che essere d’accordo.

Nel merito dei provvedimenti previsti nel Disegno di Legge in discussione la Uil Scuola Rua  ritiene che le sospensioni, così come attualmente in vigore, siano più dannose che utili perché possono interrompere il processo di apprendimento degli studenti e, in alcune realtà, esporli a rischi maggiori al di fuori dell’ambiente scolastico soprattutto in quelle realtà territoriali difficili.

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Uil, ‘impegno per il sud resta sulla carta, propaganda governo’. ‘Costruire una mobilitazione per evitare di allargare il gap’

(ANSA) – ROMA, 15 GEN – “L’impegno per il Sud rimane sulla carta, nella propaganda di chi governa, e il Mezzogiorno viene trattato come l’alunno indisciplinato che crea solo problemi. Contro un doppio registro non rimane altro da fare che costruire una ferma mobilitazione per evitare che si allarghi il gap tra Nord e Sud e che si allontani il Mezzogiorno dall’Europa”. Lo afferma il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.Il governo, da un lato – sostiene -, spinge sul pedale dell’acceleratore dell’autonomia regionale, dall’altro, sottrae alle stesse regioni ampi margini di autonomia, quando dice loro di distogliere dai Por, dal Fesr, dal Fondo di coesione sociale e dagli stanziamenti nazionali le risorse destinate allo sviluppo del territorio. Un atteggiamento incoerente da parte di un governo bipolare che, inoltre, alla chetichella, consuma l’ennesimo scippo contro il Mezzogiorno cancellando dalla legge di Bilancio, con un tratto di bianchetto, 3,5 miliardi del Fondo perequativo infrastrutturale. Una dote finanziaria, quest’ultima, che doveva servire per mettere in sicurezza ospedali e scuole, per costruire nuove strade e ferrovie, per rilanciare porti e aeroporti, per costruire nuove condutture di gas e acqua. Ancora oggi, poi, non trova riscontro sui territori la clausola del 34% di investimenti ordinari dello Stato per le Regioni meridionali. Per non parlare, infine, della decisione di portare a palazzo Chigi la gestione delle otto Zes meridionali e di concentrarle in una Zes unica”, conclude Biondo. (ANSA).