Punteggio per domanda errata concorso ordinario primaria. Accolta la richiesta della UIL Scuola.

A margine della riunione sull’aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento, svoltasi venerdì 25 febbraio, si è affrontata la questione dell’errore di punteggio assegnato ad alcuni candidati alla prova scritta del concorso ordinario della scuola primaria.

Su richiesta della UIL Scuola, che in un incontro precedente aveva rivendicato la risoluzione di questa questione, senza creare disparità di trattamento ed evitare anche inutili contenziosi, il ministero ci ha comunicato di aver accolto la richiesta e che è in preparazione una circolare nella quale verrà specificato che si assegneranno i due punti anche ai candidati che hanno scelto come risposta la voce “misura compensativa” e ai quali inizialmente sono stati sottratti.

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Termini e scadenze delle operazioni di mobilità a.s. 2022/23

Personale docente

  •        Presentazione domande di mobilità Istanze online: dal 28 febbraio al 15 marzo 2022
  •        Presentazione della domanda per la graduatoria interna di istituto Istanze online: dal 16 marzo al 23 marzo 2022
  •        Inserimento al SIDI dei posti disponibili: 19 aprile 2022
  •        Inserimento al SIDI delle domande di mobilità: 23 aprile 2022
  •        Pubblicazione dei movimenti: 17 maggio 2022

Personale educativo

  •        Presentazione domande di mobilità Istanze online: dal 1° marzo al 21 marzo 2022
  •        Inserimento al SIDI dei posti disponibili: 22 aprile 2022
  •        Inserimento al SIDI delle domande di mobilità: 22 aprile 2022
  •        Pubblicazione dei movimenti: 17 maggio 2022

ATA

  •        Presentazione domande di mobilità Istanze online: dal 2 marzo al 18 marzo 2022
  •        Inserimento al SIDI dei posti disponibili: 29 aprile 2022
  •        Inserimento al SIDI delle domande di mobilità: 29 aprile 2022
  •        Pubblicazione dei movimenti: 20 maggio 2022

Docenti IRC (no modalità online)

  •        Presentazione domande: dal 21 marzo al 15 aprile 2022.
  •        Pubblicazione movimenti: 30 maggio 2022.

Ordinanza ministeriale mobilità personale docente, educativo e ATA a.s. 2022/23

Dal 28 febbraio il probabile avvio delle procedure online.

Martedì 23 febbraio 2022 si è tenuta una riunione tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e il Ministero dell’Istruzione, avente come oggetto l’Ordinanza ministeriale della mobilità per l’a.s.  22/23. Per la UIL Scuola ha partecipato Paolo Pizzo. La bozza dell’ordinanza presentata dal Ministero contiene i termini di scadenza per la presentazione delle istanze e quelli di pubblicazione dei movimenti. Oltre ad essere confermati tutti i vincoli di legge contenuti nel Contratto, firmato da una sola organizzazione sindacale, l’Amministrazione, in sede di incontro, ha chiarito, in riferimento ai blocchi, in particolare la posizione dei docenti assunti in ruolo nell’a.s. 20/21:

  •        è confermato che tali docenti, come per quelli assunti in ruolo nell’a.s. 2021/22, se soddisfatti nella mobilità per l’a.s. 22/23, acquisiscono una nuova titolarità che li blocca per 3 anni nella scuola ottenuta (22/23-23/24-24/25).
  •        che qualora decidano di partecipare alla mobilità per l’a.s. 2022/23, potranno produrre solo domanda di trasferimento (al fine di acquisire la nuova titolarità) e non anche (o solo) domanda di passaggio di cattedra e di ruolo, anche se hanno già superato l’anno di prova e formazione. Ciò perché per tale movimento resta il vincolo di legge recepito dal contratto che opera infatti anche per i passaggi di cattedra e di ruolo, per cui, per l’a.s. 2022/23 sarà permesso loro solo di inoltrare domanda di trasferimento (mobilità territoriale).

Come elemento di novità, rispetto agli altri anni, l’Ordinanza prevedrebbe che anche le domande dei docenti per la compilazione della graduatoria interna di istituto siano effettuate in modalità online, attraverso il rilascio di idonee funzioni alle istituzioni scolastiche e agli Uffici territoriali competenti. Pertanto, le domande di mobilità del personale dichiarato soprannumerario dopo la scadenza del termine relativo al personale docente devono essere trasmesse all’Ufficio territoriale competente attraverso il portale Istanze on line del sito del MI.

Vincoli mobilità recepiti dal contratto

COM FLC CGIL E UIL SCUOLA diffidano il ministero 230222

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MOBILITÀ DIRIGENTI SCOLASTICI / UIL SCUOLA: Una brutta pagina della scuola che non si vuole risolvere


Cirillo: lasciare questi dirigenti fuori sede è diventato un esercizio burocratico del Ministero
Al MI sanno bene che il numero delle scuole normo-dimensionate, sommate ai pensionamenti consentirebbero a molti colleghi di ottenere la mobilità interregionale, sia nuove assunzioni per tutte le regioni, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2017 che del concorso 2011.

«Questo paese troppo spesso lascia i nostri dirigenti soli, ogni istituto deve averne uno» così si pronunciava il Ministro Bianchi il 7 maggio di un anno fa durante una riunione proprio con i dirigenti scolastici.
Affermazione di principio giusta alla quale non ha fatto seguito alcuna decisione conseguenziale – sottolinea la responsabile nazionale del Dipartimento dei dirigenti scolastici della Uil Scuola, Rosa Cirillo.

Non è la prima volta che, quando si tratta di dare soluzioni ai problemi dei Dirigenti scolastici, si cade nel buio. La mobilità interregionale dei dirigenti scolastici non solo resta, ad oggi, un problema irrisolto, ma con l’indizione del nuovo concorso a dirigente scolastico regionale, la condizione di ‘lavoratore invisibile ai radar della normativa’ dei dirigenti fuori sede, si aggraverà ulteriormente
Restare fuori sede per questi colleghi è diventato un esercizio burocratico del Ministero dell’Istruzione. Eppure – osserva Cirillo – abbiamo prospettato più volte soluzioni percorribilissime, come l’eliminazione dei vincoli esistenti e aprendo, in tempi brevi, una sequenza contrattuale con l’Aran.
Nel PNRR – Missione 4 e successive Linee Guida del Ministro si parla tanto di rifondazione del sistema educativo del Paese, senza considerare, però, che ogni scuola – sottolinea la responsabile dei dirigenti Uil Scuola – per svolgere il suo servizio prezioso di istruzione e di educazione delle nuove generazioni, ha necessità di tutte le componenti al loro posto, anche il capo d’istituto.

Leggi nota : COM MOBILITA’ DIRIGENTI 180222

 

Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “I mille presidi hanno sostanzialmente ragione, ma non formalmente. Il contratto non prevede infatti che la mobilità sia totale, ma solo al 30% dei posti disponibili. Avrebbe dovuto essere rivista la contrattazione tanto più che il concorso per i presidi del 2017 è stato eccezionalmente un concorso nazionale, non regionale come avviene di solito”. Lo dice all’Adnkronos il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi, che commentando le ragioni di protesta dei mille dirigenti, aggiunge: “Azzolina non ha tolto il posto a nessuno. Le cose sono andate come prevede una legge sbagliata. Da sempre rivendichiamo una mobilità su tutti i posti al cento per cento, per consentire a chi è assegnato fuori sede a potersi spostare. Ma non è stato fatto. Il contratto è scaduto e di norme di legge non ce n’è nemmeno l’ombra”.

 

Le reggenze delle istituzioni scolastiche ne segnano la ‘decadenza’ formale e sostanziale – spiega Cirillo. Siamo stati anche dileggiati con l’approvazione della riduzione dei parametri degli alunni iscritti da 600 a 500, in Legge di Bilancio. Misura che ha restituito l’autonomia scolastica a molte scuole, non consentendo però di mettere in moto meccanismi di mobilità e di rientro nelle sedi di molti dirigenti scolastici.
Ora il ministero, disattendendo una legge, mette a capo di queste scuole un reggente.
Ma allora è una persecuzione – commenta Cirillo. Qual è il peccato di questi dirigenti? Aver partecipato e vinto un concorso nazionale che li ha mandati ovunque, su tutto il territorio della penisola, secondo criteri diversi e non coerenti.
Noi crediamo fermamente che favorire il rientro di questi dirigenti sia il primo e sostanziale passo di ridare sviluppo, slancio innovativo alle istituzioni scolastiche – aggiunge la responsabile Ds Uil Scuola.
Al Ministero dell’Istruzione sanno bene che il numero delle scuole normo-dimensionate, sommate ai pensionamenti consentirebbero a molti colleghi di ottenere la mobilità interregionale, sia nuove assunzioni per tutte le regioni, attingendo dalla graduatoria del concorso del 2017 che del concorso 2011.
Non c’è più spazio per le inutili promesse. I Dirigenti fuori sede meritano, anche per i sacrifici fatti nel reggere lontani da casa e dai familiari, le istituzioni scolastiche in regime di pandemia, di rientrare alle loro sedi.
Il contratto della dirigenza scolastica del 2019, di cui si chiede l’apertura in tempi brevi, deve sanare definitivamente queste discrasie e porre rimedi a tutta una serie di responsabilità, con un’armonica ridefinizione del profilo del dirigente scolastico. Le attuali percentuali di blocco della mobilità devono essere eliminate, secondo un principio di apertura che consideri disponibili tutti i posti che a qualsiasi titolo siano vacanti. E senza definizione di percentuali e di nulla osta, per rendere il rientro dei colleghi fuori regione possibile già oggi. Le soluzioni ci sono, la politica ascolti e decida di renderle praticabili anche nell’interesse dell’intero sistema educativo del nostro paese.

Sul tema riportiamo il lancio dell’Agenzia ADNKRONOS con la dichiarazione del Segretario generale, Pino Turi.
SCUOLA: TURI (UIL), ‘I MILLE PRESIDI HANNO RAGIONE,
MA AZZOLINA NON HA TOLTO IL POSTO A NESSUNO’ =
Roma, 16 feb. (Adnkronos) – “I mille presidi hanno sostanzialmente ragione, ma non formalmente. Il contratto non prevede infatti che la mobilità sia totale, ma solo al 30% dei posti disponibili. Avrebbe dovuto essere rivista la contrattazione tanto più che il concorso per i presidi del 2017 è stato eccezionalmente un concorso nazionale, non regionale come avviene di solito”. Lo dice all’Adnkronos il segretario nazionale di Uil scuola Pino Turi, che commentando le ragioni di protesta dei mille dirigenti, aggiunge: “Azzolina non ha tolto il posto a nessuno. Le cose sono andate come prevede una legge sbagliata. Da sempre rivendichiamo una mobilità su tutti i posti al cento per cento, per consentire a chi è assegnato fuori sede a potersi spostare. Ma non è stato fatto. Il contratto è scaduto e di norme di legge non ce n’è nemmeno l’ombra”.

IRASE NAZIONALE: Corso di preparazione alle prove concorsuali per l’accesso al ruolo di Dirigente Scolastico

Pubblichiamo in allegato la comunicazione inerente il corso di preparazione alle prove concorsuali per l’accesso al ruolo di Dirigente Scolastico.

Mariolina Ciarnella
Presidente di Irase Nazionale

attachments: IRASE Nazionale_Comunicazione Corso di preparazione per Dirigente Scolastico

MANCATO PAGAMENTO REGGENZE D.S.G.A. La UIL Scuola: Giusta mercede e riconoscimento del lavoro svolto, prestazioni di alto livello ed impegnative lo stato deve erogare la giusta mercede.

La Segreteria nazionale UIL Scuola, preso atto del mancato pagamento del compenso di cui all’art. 19, comma 5 bis, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, spettante ai DSGA in reggenza su due scuole, con propria nota dell’01 febbraio u.s. dopo altri solleciti effettuati per le vie brevi, ha evidenziato alla Direzione Generale del Personale del Ministero dell’Istruzione (DGPER) la problematica chiedendo un immediato intervento per la risoluzione del caso proposto.
Nel merito, il CCNL stipulato il 10.11.2014 all’art. 2 statuisce che: “1. Per gli anni scolastici 2012-2013 e 2013-2014, al DSGA che copra o abbia coperto posti assegnati in comune con più istituzioni scolastiche, per effetto delle misure di razionalizzazione di cui all’art. 19, commi 5 e 5-bis del D.L. n. 98/2011, compete, per i periodi di copertura dei relativi posti, una indennità mensile fissa e ricorrente, corrisposta per dodici mensilità, avente natura accessoria, di Euro 214,00 mensili lordi….(omissis) 4. Con ulteriore sessione negoziale, gli effetti del presente accordo potranno essere estesi anche ai successivi anni scolastici, ai sensi della normativa richiamata al comma 3.”.

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Recupero frazioni orarie dovute alle lezioni in DAD/DID


Pervengono alla scrivente segreteria nazionale numerosi quesiti aventi per oggetto
l’obbligo per i docenti di dover recuperare eventuali frazioni orarie dovute alle lezioni in DAD, ovvero in DID, qualora queste non siano corrispondenti all’unità oraria di 60’.
Come è noto, infatti, in tutti i casi di quarantena che si verificano nei diversi ordini di scuola previsti dal Consiglio dei Ministri, attraverso i relativi decreti-legge, avviene frequentemente tale circostanza.
È bene ricordare che il docente non è remunerato ad ore, ma per unità didattiche e che la riduzione di queste ultime può essere determinata o da causa di forza maggiore o da un progetto didattico che preveda la restituzione delle frazioni orarie. In quest’ultimo caso solo agli alunni a cui sono state sottratte e non certo alla scuola per altre attività come la sostituzione di colleghi assenti.

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AVVISO – ESITI OPERAZIONI DI IMMISSIONE IN RUOLO A.S. 2021/2022 PER SCORRIMENTO GRADUATORIE PROCEDURE CONCORSUALI – PROVINCIA DI CATANIA

.da

UFFICIO VII . AMBITO TERRITORIALE CATANIA

 

Facendo seguito all’avviso di questo ufficio prot. n. 621 del 18.01.2022, si pubblicano gli esiti

delle operazioni relative allo scorrimento delle graduatorie concorsuali ai fini delle immissioni in

ruolo del personale docente della scuola infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado

con decorrenza giuridica dall’ a.s. 2021/2022 ed economica dall’ a.s. 2022/2023.

In allegato al presente avviso vengono pubblicati gli elenchi del personale individuato, di cui

all’avviso dell’U.S.R. Sicilia prot. n. 39589 del 23.12.2021, con indicazione delle sedi rispettivamente

assegnate nonché del personale rinunciatario.

A seguito della pubblicazione del presente avviso, i docenti individuati avranno cura di

prendere contatto con l’Istituzione Scolastica assegnata, fermo restando che dovranno assumere

servizio presso la sede indicata a far data dal 01/09/2022.

allegati:SEDI ASSEGNATE

m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0001578.01-02-2022

INCONTRO SINDACATI -MINISTRO BIANCHI SU NUOVO CONTRATTO Turi: serve una Fase 2 per la scuola
Un contratto chiaro, nuove relazioni sindacali, un provvedimento specifico per organici, precariato e (ri) finanziamento del contratto.


Questo contratto si colloca in una dimensione politica totalmente diversa da quella di poco più di una settimana fa – si apre con il diretto riferimento al quadro costituzionale dopo l’elezione del presidente della Repubblica, l’intervento di Pino Turi, questa mattina durante l’incontro con il ministro Bianchi, sull’atto di indirizzo per il personale della scuola.
La scuola è un grande sistema nazionale che tiene insieme il paese. É l’ultima grande infrastruttura del Paese – il richiamo alle parole del ministro Bianchi è voluto perché – sottolinea Turi – bisogna creare le condizioni per sottoscrivere un contratto nazionale per la scuola in un momento molto delicato. Va superato concretamente, con soluzioni condivise il clima di esasperazione che si avverte forte nelle scuole.
Non è utopia guardare ad un nuovo umanesimo attento alla relazione insegnante- studente, capace di mettere guardare al sistema istruzione nel suo complesso, adatto a metterlo in sicurezza dalle sirene della scuola-azienda.
Serve una fase 2 per la scuola.
E’ questa la proposta lanciata da Turi.
Non siamo per gerarchizzare la scuola, né per firmare un contratto tecnocratico – ha detto.
C’è bisogno di guardare alla scuola in modo ampio, il nuovo contratto deve definire diritti e obblighi in un testo che sia rispondente all’oggi, chiaro e applicabile.
Inevitabile il richiamo al non-contratto sulla mobilità firmato da una sola sigla.

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Un contratto chiaro, nuove relazioni sindacali, un provvedimento specifico per organici, precariato e (ri) finanziamento del contratto.”

MOBILITA’ – Cosa accade dopo la firma dell’accordo separato /Turi: firmato un non-contratto.

Turi: è stato firmato un non-contratto. Pronti al contenzioso.
Sono 800 mila i docenti discriminanti da blocchi triennali a ripetizione. Il blocco anche per i Dsga.

Un non contratto: questa la definizione che si vuole dare e diamo del testo sulla mobilità.  Un pasticcio tutto burocratico che invece di garantire trasparenza e diritti, li diversifica per annate e per situazioni soggettive che poco hanno a che fare con un contratto collettivo.

Il contratto si definisce ‘collettivo’, ‘di lavoro’: termini e modalità di accordo che per noi non possono essere elusi.
Sarà il senso dei tempi che viviamo: abbiamo assistito a leggi ad personam e non possiamo certo tollerare o accettare contratti ad personam.

La contrattazione ha regole per definirsi tale:

  1. deve essere chiara e trasparente tanto che ogni destinatario leggendola possa capirla per poterla applicare.
  2. deve registrare il massimo della convergenza sindacale, quella che la legge assegna ai vari soggetti sindacali in termini di rappresentatività perché abbia effetti erga omnes.
  3. agisce su un piano di sostanziale parità con regole e strumenti che ne consentano di trovare l’equilibrio tra diritti e doveri, oggetto della regola contrattuale che è cogente per tutti.

Nessuno di questi elementi è rilevabile in questo non-contratto.

NOTA MOBILITA 310122

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NOTA MINISTERIALE PER QUOTA 102, NUOVA OPZIONE DONNA E APE SOCIALE.

 

Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2022, a seguito delle disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata, introdotte dall’art.1, commi 87 e 94, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. 

Facendo seguito a quanto già comunicato con il Report del 26 gennaio u.s., redatto in occasione dell’incontro specifico tenuto con l’Amministrazione Scolastica e la Direzione nazionale dell’INPS, in allegato si tramette la circolare in oggetto specificata con cui vengono fornite le indicazioni operative per accedere al trattamento pensionistico in base alle innovazioni introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2022.  Occorre prestare particolare attenzione alla fattispecie che riguarda il personale beneficiario dell’APE SOCIALE. Nel caso in cui lo stesso abbia presentato precedentemente istanza, regolarmente accolta,  per avvalersi dell’OPZIONE DONNA, questa deve essere revocata entro il 31 marzo 2022  per poi optare per l’APE SOCIALE. E’ noto infatti  che quest’ultimo trattamento è economicamente più vantaggioso.

Il Servizio Previdenza della UIL Scuola rimane a disposizione per fornire informazioni più specifiche al riguardo. Esperto Responsabile Piero Fiume.

Indicazioni operative

Tutti gli interessati potranno presentare le dimissioni dal servizio dal 02 al 28 febbraio, con istanze on line del sistema Polis.

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0003430.31-01-2022

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Il lupo perde il pelo ma non…..Lettera al ministero sul CCNI mobilità per il triennio 22/25.

Così non va, occorre cambiare verso. Il M.I. deve capire una buona volta che Dirigenti Scolastici, Docenti ed Ata, sono PERSONE, CITTADINI E NON SUDDITI, lavoratori nell’ambito della funzione sociale ed istituzionale sancita dalla Costituzione, quindi hanno il sacrosanto diritto di essere rispettati, valutati come tali, e pertanto qualsiasi provvedimento deve vertere sia al loro rispetto che per garantire la funzionalità e l’eccellenza di tutti i componenti le comunità educanti cosa che , purtroppo,  non avviene. Invito: entrare nel merito delle questioni, ascoltare le proposte dei rappresentanti dei lavoratori (i sindacati seri)  che oramai da tempo sono solo costruttive e funzionali al sistema scuola e risolvere i problemi e non crearne nuovi. La funzione della politica ha questo preciso dovere ogni diversa forma è solo deriva.

In allegato la lettera inviata al Ministero per chiarire la nostra posizione, congiuntamente a quella di CGIL, Snals e Gilda, sulla nuova bozza del CCNI per la mobilità del personale docente, educativo e ATA presentata ieri dall’amministrazione e che auspichiamo possa continuare ad essere discussa nel prossimo incontro che si svolgerà il 27 gennaio. Al termine dell’incontro pubblicheremo la sintesi di quelle che al momento sono le novità inserite nella bozza, anche per rendere chiari gli aspetti che non condividiamo e per i quali continueremo a rivendicare le soluzioni.

Lettera OO.SS. CGIL, UIL, SNALS E GILDA contratto mobilità

 

 

Riapertura istanze di cessazione in applicazione di quanto introdotto dalla legge di bilancio – Incontro Ministero dell’Istruzione.

 

LE RIGIDITA’ DELLE MODALITA’ DI CESSAZIONE DAL SERVIZIO  VANNO TEMPERATE FLESSIBILIZZANDO IL SISTEMA

Oggi, mercoledì 26 gennaio 2022, alle ore 16.30, si è tenuto il previsto  incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali del Comparto Istruzione e Ricerca e la Direzione del personale del Ministero dell’Istruzione (DGPER), per discutere il seguente ordine del giorno:

  • Riapertura istanze di cessazione in applicazione di quanto introdotto dalla legge di bilancio.

Per la UIL Scuola ha partecipato Giancarlo Turi.

L’Amministrazione scolastica è stata rappresentata dal Capo Dipartimento, dott. Filippo Serra.

L’Amministrazione ha comunicato che la Legge di Bilancio 2022 (n.234 del 31.12.2022)  ha introdotto tre elementi modificativi del sistema previdenziale per quanto attiene alle modalità di cessazione dal servizio: QUOTA 102 (innovato), OPZIONE DONNA (confermato) e APE SOCIALE (modificato). Le istanze di cessazioni per le causali QUOTA 102 e OPZIONE DONNA vanno prodotte improrogabilmente entro il 28 febbraio 2022; quelle per l’APE SOCIALE entro il 31 marzo 2022. 

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MOBILITA’: OLTRE CENTOMILA DOCENTI IN BILICO >>> Domani FLC CGIL, UIL Suola, Snals e Gilda si incontreranno per effettuare una valutazione congiunta. L’incontro è aggiornato a giovedì 27 gennaio

Report incontro

I Sindacati riaprono la trattativa e offrono proposte. Il Ministero si convince e cerca soluzioni

Si è svolto oggi pomeriggio l’incontro con il Ministero dell’Istruzione per l’individuazione dei  criteri di mobilità del personale della scuola  per il triennio 2022-2025.

L’incontro ha segnato la ripresa delle trattive con l’Amministrazione, il secondo per quanto ci riguarda, dopo che si era  disertato il tavolo tenutosi nel periodo di proclamazione dello stato di agitazione culminato con lo sciopero del 10 dicembre scorso.

Fra i temi al centro dello sciopero c’era proprio il superamento dei vincoli di permanenza sui quali si è chiesto al Ministero di rivedere la propria posizione di rigida applicazione della legge. 

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