sk lettura DPCM 3.11.2020 a cura della UIL Scuola.

 

La scheda di lettura UIL Scuola relativa al DPCM del 3 novembre, valido dal 6 novembre al 3 dicembre, con tutte le misure previste per la scuola e, in sintesi, per gli altri settori aggiornata con le modifiche confermate dal Presidente Conte nella conferenza stampa di ieri sera.
Inoltre, si allega la nota MI n. 1979 del 4 novembre con la quale il ministero comunica il rinvio delle prove concorsuali per la scuola secondaria di I e II grado (posti comuni e di sostegno).Resta confermato che tale sospensione entrerà in vigore dal 5 novembre.

attachments: DPCM 3 NOVEMBRE – Scheda di sintesi UIL scuola

Sospensione concorso straordinario nota MIUR

DPCM 3 NOVEMBRE: LE MISURE PER LA SCUOLA.

Avviso UIL SCUOLA informativa vers 3.jpg
Il nuovo Dpcm è in Gazzetta Ufficiale dal 4 novembre con validità dal 5 novembre al 3 dicembre 2020.

Le misure valgono sull’intero territorio nazionale con regole e divieti diversi qualora si tratti di zone ad elevata gravità (Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 3” e con un livello di rischio “alto”-Arancione-) e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità (Regioni che si collocano in uno “scenario di tipo 4” e con un livello di rischio “alto”- Rossa-).
>>> Nella scheda le misure previste per la scuola.: DPCM-3-NOVEMBRE-Scheda-di-sintesi-UIL-scuola-

DPCM: LA SCUOLA NE ESCE DIMEZZATA.


Turi: ripartire senza fretta, ma serve progetto chiaro
. Serve un clima diverso di dialogo e confronto a cui abbiamo offerto la piena disponibilità.
E’ una scuola dimezzata quella che ci consegna il nuovo Dpcm – commenta Pino Turi dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale delle nuove misure prese dal Governo per il contenimento del Covid –considerando che la didattica a distanza sarà al 100% per gli studenti delle scuole di secondo grado, e nelle zone rosse si porta dietro anche due anni della secondaria di primo grado.
Restano salve la scuola dell’infanzia e primaria anche se serve dare loro sicurezza e certezze cha ancora non hanno.
Si impedisce a parte della popolazione studentesca di uscire di casa – osserva Turi – ma la frequenza delle scuole non è impedita per l’uso dei laboratori e per l’integrazione (sic!) dei ragazzi disabili.
Speriamo che ci sia un intervento urgente di modifica. Devono essere le singole scuole autonome a progettare sia dell’uso dei laboratori che l’integrazione.
Pensiamo ad una integrazione ‘muraria’? – chiede polemicamente Turi. Come si può pensare che un alunno con disabilità possa essere in un locale della scuola e vedere i suoi compagni di classe attraverso uno schermo? Sarebbe questa l’integrazione? A noi sembra esattamente il contrario. L’alunno disabile deve essere insieme ai suoi compagni di classe, nella scuola.
Bisogna considerare le scelte del dpcm urgenti, ma transitorie.

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DPCM E CONCORSO SCUOLA / Turi: il Dpcm archivia il concorso. Ora serve una sessione su reclutamento. Concorso straordinario: la realtà ha prevalso sull’ostinazione


In decine di migliaia rimasti fuori dalle prove. Il percorso è saltato: nato male è finito peggio.
Turi: Dpcm archivia il concorso. Ora serve una sessione su reclutamento.
La pandemia ha prevalso sulle narrazioni di questi mesi, sprecati ad inseguire gli eventi e supportare posizioni di parte.
La realtà ha prevalso sulla narrazione: serve un atto di responsabilità e non limitarsi alla sospensione del concorso straordinario, ma serve una sessione di discussione che riguardi il reclutamento – commenta Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, in merito alla sospensione dei concorsi pubblici prevista nel nuovo Dpcm.
Il percorso è saltato e va riprogrammato. C’è qualcuno che possa pensare ancora che la convivenza tra il concorso ordinario e lo straordinario possa ancora reggere?
Si tratta di agire e presto per non pregiudicare anche il prossimo anno scolastico.

Dpcm e concorso 041120

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Personale Docente e A.T.A. – Permessi per il diritto allo studio anno solare 2021. domande entro il 16 novembre p.v.

Ai sensi del Contratto Integrativo Regionale del 11/10/2019 – “”permessi del ‘Diritto allo studio’””, il personale interessato a fruire di detti permessi    per l’anno solare 2021 potrà presentare domanda at  USR .Uff.VII. Ambito Territoriale Catania   per il tramite del dirigente scolastico della scuola di servizio entro e non oltre il 16 novembre 2020. 

m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0018495.31-10-2020

CIR diritto allo studio 2020-2023

MOD_DOMANDA_PERMESSI_DIR_STUDIO_2021

RIAVVIATO IL CONFRONTO SUL PROTOCOLLO DI SICUREZZA PER LA SCUOLA . Un tavolo costituito che non ha mai funzionato

All’incontro, oltre Pino Turi, erano presenti Giuseppe D’Aprile e Rosa Cirillo. 

Finalmente, dopo più di tre mesi dall’ultima riunione, il Dipartimento delle risorse umane e finanziare del MIUR ha convocato il “Tavolo nazionale permanente sulla sicurezza”.
“Un tavolo costituito che non ha mai funzionato” – è quanto ha dichiarato Pino Turi durante l’incontro – e i risultati sono evidenti.
Dopo la sottoscrizione dell’accordo sulla sicurezza che serviva per consentire di riaprire le scuole in presenza e in sicurezza a settembre scorso, il compito del tavolo nazionale sulla sicurezza doveva essere quello di gestire e cercare le giuste soluzioni ai problemi di sicurezza delle diverse realtà scolastiche territoriali attraverso l’intermediazione dei tavoli regionali. 
Era necessario approfittarne proprio quando la pandemia aveva allentato la curva dei contagi e invece non è mai stato convocato a dispetto di scelte unilaterali a cui, evidentemente, l’apporto delle organizzazioni sindacali non era necessario.
Oggi raccogliamo i cocci di una situazione di per sé esplosiva che scarica sul personale e sui Dirigenti Scolastici tutte le responsabilità di una situazione ulteriormente complicata da nuovi problemi e da nessuna soluzione; un clima di completa sfiducia che scaturisce dalla mancanza di coordinamento e solidarietà tra i diversi Ministeri e i sindacati che, comunque, rappresentano il personale della scuola che tutti i giorni, in prima linea, si espone per far si che la scuola continui a rimanere aperta.

La UIL Scuola ha ribadito, anche nell’incontro odierno, che servivano e servono ancora presidi sanitari e di tracciamento in tutte le scuole non solo per garantire la sicurezza di tutto il personale e degli alunni ma anche per poter capire se la scuola è un luogo sicuro nel quale il virus è poco presente.

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QUESTA MATTINA INCONTRO SINDACATI SCUOLA, CONFEDERAZIONI, MINISTRO ISTRUZIONE


UIL: sulla scuola ferite aperte. Servono decisioni diverse.
Turi: c’è disponibilità ma a patto di un cambio di linea politica che passi dalle decisioni in solitudine a misure condivise.
E’ un giudizio critico sulle scelte di politica scolastica di questo governo quello che esce dall’incontro di questa mattina tra confederazioni, sindacati scuola  e il ministro Azzolina.
Una politica caratterizzata da mancanza di dialogo e confronto, tanto da avere di fatto eliminato ogni forma vera di partecipazione sindacale – così Pino Turi in apertura del suo intervento.
Le relazioni sindacali sono al lumicino. I pochi atti negoziali, come il protocollo sulla apertura delle scuole in presenza e in sicurezza, sono stati sostanzialmente disattesi.
Serve un clima di fiducia, i lavoratori della scuola sono persone perbene, agiscono responsabilmente, ma non si sentono rappresentati dalle decisioni di questo governo.
Ci sono ferite aperte nel corpo sociale della scuola: i precari che stanno facendo un concorso in pandemia, partito male che sta andando peggio. Sono oltre 7 mila le persone rimaste fuori senza prove di suppletive. Si è in tempo ancora per sospenderlo, per trovare soluzioni – ammonisce Turi.

COM incontro sindacati- Azzolina 301020

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Personale ATA: risoluzione contratti COVID. Una dimenticanza o figli di un Dio minore?  


Nota esplicativa a cura di Giuseppe D’Aprile – segretario nazionale Uil scuola.
Dalle segnalazioni che stanno giungendo alla scrivente segreteria nazionale, l’ultimo aggiornamento del sistema NOIPA, disposto su richiesta della Direzione Generale per il personale scolastico del MIUR, riporterebbe l’eliminazione della clausola risolutiva dei contratti su posto COVID per il solo personale docente ed educativo non includendo quindi anche il personale ATA.
In particolare i contratti di assunzione su posto COVID, per il personale ATA, attualmente riportano la seguente dicitura: “…In caso di sospensione dell’attività in presenza, il presente contratto di lavoro si intende risolto per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo…”.
A tal proposito è utile ricordare che con l’approvazione del decreto-legge 104/2020 (Decreto Agosto) è stata eliminata la parte contenuta nel Decreto Rilancio che prevedeva per tale personale (docente e ATA) il licenziamento nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza, a seguito dell’emergenza epidemiologica.
Al fine di una maggiore comprensione della modifica apportata si riporta il suddetto articolo prima e dopo la modifica stessa:
PRIMA
Art. 231 -bis (Misure per la ripresa dell’attività didattica in presenza).
1. Al fine di consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, con ordinanza del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono adottate, anche in deroga alle disposizioni vigenti, misure volte ad autorizzare i dirigenti degli uffici scolastici regionali, nei limiti delle risorse di cui al comma 2,
[…]
b) attivare ulteriori incarichi temporanei di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea. In caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo.
DOPO
Modifica dell’art. 231 bis a seguito dell’art. 32 comma 6-quater del Decreto Agosto:
1. Al fine di consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, con ordinanza del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono adottate, anche in deroga alle disposizioni vigenti, misure volte ad autorizzare i dirigenti degli uffici scolastici regionali, nei limiti delle risorse di cui al comma 2,

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Riteniamo che qualunque determinazione, intesa a mantenere in servizio – presenza fisica – nelle istituzioni scolastiche i Docenti durante la didattica a distanza (DAD), proprio a causa dell’attuale esigenza emergenziale, debba evitarsi.

A tutti i Dirigenti delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della PROVINCIA DI CATANIA. Ambito Territoriale Catania

E p.c. alla RSU ed all’albo sindacale di tutte le istituzioni scolastiche della Provincia di Catania

Oggetto: Chiarimenti in merito alla nota 1934 del 26 ottobre a firma del capo dipartimento dott. Marco Bruschi

Egregi Dirigenti,

Alle scriventi OO.SS. sono pervenute ripetute segnalazioni relative a talune circolari che prevederebbero, durante la didattica a distanza (DAD), nelle istituzioni scolastiche la presenza in servizio anche del personale docente.

Tale interpretazione, qualora sia dovuta alla nota in oggetto, appare sconcertante perché fa riferimento ad un contratto integrativo relativo alla DDI e alla DAD che è privo di alcun valore in quanto non sottoscritto dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi. Inoltre, facendo riferimento alle disposizioni di sospensione dell’attività didattica in presenza contenute nell’art. 2 dell’Ordinanza del Presidente della regione Siciliana n° 51 del 24/10/2020, il DL 104/2020 convertito definitivamente in legge il 13 agosto 2020 chiaramente afferma che “Al fine di consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 e per le finalità di cui all’articolo 231-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, e al presente articolo, per l’anno scolastico 2020/2021 al personale scolastico e al personale coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche in convenzione o tramite accordi, non si applicano le modalità di lavoro agile di cui all’articolo 263 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, tranne che nei casi di sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica“. Riteniamo altresì illegittimo che alcuni Dirigenti Scolastici pretendano che il personale Docente di Ruolo debba portarsi il proprio portatile a scuola per effettuare la DAD. Pertanto, in tali condizioni, i docenti possono ed anzi devono senz’altro lavorare in regime di smart working senza alcun obbligo di presenza in servizio a scuola, in coerenza con la finalità emergenziale di riduzione della circolazione della popolazione, ma anche migliorando certamente la qualità del proprio lavoro, in quanto potranno finalmente disporre degli strumenti tecnologici e della connessione internet che molto spesso le scuole non possono garantire. Riteniamo, dunque, che qualunque determinazione, intesa a mantenere in servizio nelle istituzioni scolastiche i Docenti durante la didattica a distanza (DAD), proprio a causa dell’attuale esigenza emergenziale, debba evitarsi. Per questi motivi Vi invitiamo a rispettare quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale e dalla complessiva disciplina emergenziale.

Certi di un cortese riscontro. Distinti saluti

FLC CGIL,  CISL Scuola,  UIL Scuola,  SNALS CONFSAL,  FGU GILDA UNAMS

Tino Renda,  Ferdinando Pagliarisi,  Salvo Mavica,  Giovanni Tempera,  Giorgio La Placa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Circolare Ministero della Salute su isolamento e quarantena. Nota esplicativa UIL.


Pubblichiamo, in allegato,  la ns nota UIL  che riassume le informazioni più importanti contenute nella recente circolare del Ministero della Salute (n. 32850 del 12/10/2020) che aggiorna le previsioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena.

Alleghiamo, altresì,  tabella  riassuntiva sui diversi tipi di test e di tamponi, in atto,  praticati per il controllo  e il  tracciamento del contagio da Covid-19.
In queste settimane, con il repentino aumento dei contagi, si è creata confusione riguardo la procedura da seguire, anche nei luoghi di lavoro, in caso di contatto diretto con una persona risultata positiva al Covid-19. Abbiamo, dunque, pensato potesse essere utile redigere questa breve nota che riassume la circolare del Ministero della Salute del 12/10/2020 n. 32850.  Quest’ultima, infatti,aggiorna a seguito di nuove indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico e dell’OMS, le
previsioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena, chiarendone prima di tutto il concetto
Isolamento: è per i casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 e si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in un ambiente e in condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.
Quarantena: ci si riferisce in questo caso alla restrizione dei movimenti di persone sane, per la durata del periodo di incubazione ma che potrebbero essere state esposte a un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi.
Vediamo ora, caso per caso, quali i comportamenti e le misure da adottare: Nota UIL su circolare Ministero della Salute su isolamento fiduciario e quarantena;

esami diagnostici:Tabella riassuntiva Tamponi e Test

Alle superiori si riapre….solo per alunni diversamente abili e svantaggiati.

Scuole chiuse? DAD al 75%? in Sicilia DAD al 100%?.

Scuole chiuse per modo di dire…i docenti costretti dal solito Dirigente Scolastico di turno,  illuminato ed appositamente guidato, dolenti o nolenti,  di presentarsi ugualmente a scuola, come da orario per collegarsi e svolgere, in modalità Dad sincrona, le propria lezione.  Non c’è che dire, la ministra, non avendo altro da dire, ringrazia i docenti per l’ottimo lavoro svolto e la serietà deontologica professionale…se si guarda pero, il rovescio della medaglia, si scopre fra le pieghe di quanto testè querulato, il totale dispregio, come se volessero sottrarsi dalle prestazioni lavorative.

Ancora una volta, il virus, la pandemia, vengono usati a convenienza. Delle due, l’una. O c’è o non c’è.

Sicuramente c’è. Non si può restare insensibili al grido di dolore che si leva da troppe parti. Lutti, sofferenze, disagi, paure, ci stanno condizionando l’esistenza pesantemente. Ma laddove lo Stato è inadempiente, cade ogni cautela e si cambia, sempre in peggio però.

Falsa quanto superficiale ipocrisia la portata della circolare dell’assessorato Regionale  dell’Istruzione e della formazione professionale …omissis….””in buona sostanza la regione siciliana intende affidare ai sigg.ri Dirigenti Scolastici  la facoltà di disporre l’erogazione didattica in  presenza  nei confronti degli studenti in particolari condizioni di natura personale o socio-economica.”””” Contraddittorio, appare, il richiamo alle cautele da porre in essere, stante la recrudescenza diffusa dei contagi da covid19.””””” Alunni fragili e particolarmente soggetti a maggiore rischi e docenti ed Ata, sono tutti figli di un Dio minore, ovvero, sono “”Immuni”” come l’app.?

La circolare Prot. 4114 del 27.10.2020

 

Candidati al concorso straordinario si presentano ma la sede d’esame è fantasma. La metà di loro è stata costretta a lasciare la sede e non sostenere le prove.


Turi: possiamo chiedere al governo di affrontare e discutere di questa vicenda che non può reggere all’urto della pandemia?
Mentre la pandemia accentua la sua corsa, gli imprevisti peggiori vengono dalla disorganizzazione interna che fa vittime sulle prime linee.
Con la confusione in atto si cerca di portare avanti il concorso straordinario riservato per i precari, messi alla frusta dal punto di vista psicologico, come le scuole che ne stanno gestendo la procedura.
Oggi a San Giuseppe Vesuviano*, per un specifica classe di concorso, i candidati si sono presentati in orario alle 8.00 arrivando da varie parti del paese e si sono sentiti dire che non c’era nessun concorso nazionale.
Dopo concitazioni e discussioni la scuola metteva su una procedura improvvisata, in aule improvvisate, senza nessuna garanzia, né sulla prevenzione sanitaria dei candidati, né sulle garanzie di procedura del concorso.
E’ chiaro ormai a chi vuole evitare di mettere la testa sotto la sabbia che il clima per svolgere un concorso in modo regolare non c’è. Prima se ne renderà conto il ministro meglio sarà per tutti.
Attenzione si sta riducendo, sino a sparire, la fiducia nelle istituzioni che è la base del funzionamento di una democrazia giovane ma strutturata come la nostra.
Ora, con il massimo dell’umiltà possibile, possiamo chiedere al governo di affrontare e discutere di questa vicenda che non può reggere all’urto della pandemia?
E’ possibile che lo stato assista impotente a situazioni che meritano attenzione?
Ancora una volta, di fronte alla sordità della politica, saremo costretti a rivolgerci alla magistratura per fare valere interessi legittimi che lo stato dovrebbe garantire a prescindere.
Nei giorni scorsi abbiamo rilevato che con questi ritmi di partecipazione saranno oltre 7 mila le persone che verranno espulse anche dal lavoro precario con cui vivono. Il doppio delle famiglie della Whirpool di Napoli.
Ci auguriamo che il ministero disponga un’ispezione per accertare i gravi fatti denunciati dai lavoratori candidati del concorso. La metà di loro è stata costretta a lasciare la sede e non sostenere le prove.

*Istituto Cozzolino D’Avino

DAD / Di contratto non c’è proprio niente. Cronaca di una trattativa di 48 ore con termine finale alle ore 18.00 di domenica.


Servono, e non ci sono, programmazione e un tavolo permanente di confronto per affrontare le emergenze. 
Sono gli aspetti fondamentali per mettere le scuole in sicurezza. Non svolgiamo la nostra azione a comando.
Siamo contrari a trattative strozzate, sottratte alla consultazione dei lavoratori, non firmiamo contratti per adesione ma per convinzione. Sono mesi che gli appelli all’urgenza del confronto, sulla Dad e su tanto altro, sono rimasti lettera morta.
Di un contratto integrativo sulla DaD, ovvero sulla DID, non se ne era accorto nessuno in quanto la felice ‘idea’ al Ministero è venuta nel corso di una riunione giovedì sera.
In quella riunione si portava a conoscenza delle organizzazioni sindacali, una circolare di attuazione del lavoro agile del decreto della Funzione Pubblica. Al ministero, nella riunione, si erano resi improvvisamente conto che per il personale docente non esiste giuridicamente il lavoro agile. Tac! Si è pensato al contratto integrativo sulla didattica a distanza, e venerdì sera, nel giro di poche ore – probabilmente per inseguire il nuovo Dpcm che sulla scuola parla proprio di didattica a distanza – si è chiesto di realizzare un contratto integrativo.
Proprio quel contratto che era stato rivendicato per mesi  da tutte le organizzazioni sindacali.
Un’esigenza per la verità avvertita da tutti, anche da noi della Uil Scuola, che ora ci troviamo a spiegare le ragioni di una non-firma di quella che nei fatti appare (o è) più una circolare camuffata, che un contratto in cui si stabiliscono diritti e doveri lavoratovi.

  • Un contratto è un gesto di responsabilità, conoscenza dei dettagli, programmazione, previsione. Offre diritti e tutele ma e richiede rispetto e adempimenti corretti sul fronte degli obblighi lavorativi.
    La rapidità con cui si è cercato di mettere a punto un contratto, sbarazzandosi delle conseguenze, è nel segno di un ministro che non è stato eccelso quanto ad affidabilità. Noi ricordiamo bene le diatribe sulla mobilità, sul vincolo quinquennale, sulle Gps, sul concorso straordinario.
    Eppure, a voler stare sul piano degli accordi, uno lo abbiamo firmato, anzi due.
    Uno per gli esami di Stato in presenza e l’altro per l’apertura delle scuole in presenza e in sicurezza.
    Il secondo sostanzialmente disatteso. Sono stati costituiti i tavoli in progressione da quello nazionale a quelli regionali fino a quelli provinciali, in cui si sarebbero dovute prendere decisioni condivise anche trasversali nelle competenze dei trasporti e sanità.
    L’accordo è stato sottoscritto il 6 agosto. Una convocazione per il 2 settembre è stata rinviata. Il tavolo nazionale non è stato più convocato. Su nostra richiesta la riunione si terrà tra il 28 e il 30 di questo mese.
    Ecco allora il bilancio delle ultime 72 ore di pressing ministeriale per un contratto frettoloso e mal gestito che dovrà  riguardare il lavoro di migliaia di persone:
    1. Affidabilità zero: si prosegue con il sistema del decidiamo-noi – voi fate così -subito-subito. Poi bisogna rifare tutto.
    2. Mancanza di uno scambio corretto e condiviso dai lavoratori.
    3. Responsabilità senza risorse, anzi scaricando sui lavoratori costi impropri.
    4. Nessuna programmazione, nessun progetto da condividere.

Non sono queste le premesse per fare o non fare un buon contratto:
• Un accordo che non affronta i nodi cruciali delle tutele ai lavoratori. I fragili ostinatamente ignorati.
• I quarantenati, che seppur non contagiati, vivono condizioni familiari e personali psicologicamente pesanti, affatto considerate.
• I precari per i quali non si prevedono facilitazioni per i costi di connessione e l’acquisto di device. I dirigenti scolastici che si vedono consegnare una gestione sempre più esplosiva, complicata da nuovi problemi e da nessuna soluzione e che ne rispondono direttamente della sicurezza dei luoghi e dei lavoratori (chissà se il domicilio del docente è un luogo di lavoro, e come si garantisce la sicurezza?).
• I docenti per i quali, nella didattica a distanza, si mantengono gli stessi identici orari della normale attività di insegnamento senza le pause previste per i lavoratori che svolgono lavoro al videoterminale pone enormi conseguenze anche sulla salute, delle quali qualcuno dovrà rispondere; non si considera nemmeno che l’utilizzo di numerose piattaforme informatiche li espone alla violazione della privacy di piattaforme, con sedi legali all’estero che rispondono a legislazioni straniere.
• Un testo puntuale nel richiamare norme, articoli commi e lettere, ma evanescente sui doveri e sugli obblighi non fa che aumentare la confusione già al limite del collasso.
• Il contratto deve dire con chiarezza quali sono gli obblighi e quali i doveri, non deve avere appendici di sorta e magari attuato in ‘interpretazioni’ burocratiche che aumentano confusione e contenziosi.

il report:Report DaD 261020

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Comunicazione ufficio legale: istanza richiesta prova suppletiva concorso straordinario

Pillole di consulenza. La Uil Scuola in prima linea per la difesa e la tutela dei lavoratori della scuola.

Qui di seguito, in allegato, il fac simile di diffida, per coloro i quali rientrano nella fattispecie…cioè  per tutti i docenti precari che, per come ha dichiarato candidamente il Ministro Azzolina, non ci sarebbe nulla da fare. No  prove suppletive. Qualcuno avrà chiosato così e che il ministero ha fatto proprio.

fac. simile modello diffida: DIFFIDA PARTECIPAZIONE PROVE SUPPLETIVE

IL GOVERNO FRENA L’ITALIA MA LASCIA APERTI I CONCORSI.

Turi: se settemila persone sembrano poche…
Sono gli insegnanti che non potranno sostenere le prove di un concorso impossibile da gestire.
Anche un solo precario che non è in condizione di partecipare dovrebbe fare riflettere. Si tratta di un danno che va come gli altri ristorato.
Il nuovo Dpcm, per contrastare la pandemia in atto, prevede stringenti misure in relazione all’aggravarsi della situazione. Fulcro del provvedimento è la raccomandazione – con il rafforzativo “fortemente” – rivolta a tutte le persone fisiche, a non spostarsi con mezzi di trasporto pubblici e privati, in comuni diversi da quelli di residenza o domicilio. Si desume che sia pericoloso per sé e per gli altri, ma non al punto di sospendere anche i concorsi pubblici e privati che vengono mantenuti in deroga alle prescrizioni generali. Questo concorso s’ha da fare: è il mantra del ministro Azzolina che, in maniera viscerale, lo porta avanti contro ogni buon senso e fuori dal contesto reale in atto – osserva con grande preoccupazione il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

A questo punto sorgono legittime almeno due domande:
1) sono ancora valide le procedure di sicurezza del CTS, fatte in una situazione di media gravità, ora che è aumentato l’indice di contagio al punto da richiedere una nuova stretta sulla mobilità?
2) Si può ammettere una tale contraddizione?  O dobbiamo continuare a credere alla narrazione che la scuola è il luogo più sicuro, che comunque bisogna raggiungerla, con mezzi pubblici e privati, gli stessi inibiti ai più?

Le cifre offerte dal ministero parlano da sole: il concorso per 1.645 docenti è già partito, 187 docenti non si sono presentati (11,4 %). Sono precari pentiti o docenti impossibilitati a partecipare?
Rimangono 62.300 docenti che si dovranno avventurare in un clima molto peggiorato.
Se consideriamo stabile il dato di partecipazione offerto dal ministero (80,6%) sulla platea totale degli insegnanti del concorso, ci saranno almeno 7 mila persone che non potranno partecipare.

Un concorso riservato che non permette a migliaia di persone a cui è destinato di poter accedere è fatto che indigna ed è inaccettabile. Un danno che subiscono senza alcuna colpa o responsabilità.
Non merita, come negli altri casi, un ristoro? Appare vergognoso avere nei confronti di questi lavoratori, l’insensibilità e il livore ideologico che si sta evidenziando.

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DPCM 25 Ottobre 2020. Per la Sicilia, il governatore Musumeci per le sole scuole superiori ha disposto (da lunedì 26 ottobre) la sospensione delle lezioni in presenza e il contestuale avvio della didattica a distanza.

“”””….. e intanto il virus dilaga. E’ altamente malefico ed incontrollabile o sono i comportamenti delle persone che lo rendono tale?   meditiamo… contribuiamo a porre rimedio, subito, presto, già tante sofferenze, tanto dolore, tanti lutti, troppi attanagliano noi tutti senza distinzione.  Perniciosa è la sensazione di restare contaggiati da parte di incolpevoli portatori sani: congiunti, figli, nipoti, giovani, studenti. “”””

Il premier si è dichiarato “pronto ad intervenire nuovamente se necessario” e deciso a “non smarrire la ratio unitaria dell’intervento all’emergenza.”
Il Dpcm che il presidente del Consiglio ha firmato adesso prevede una stretta decisa per limitare gli assembramenti e ridurre ulteriormente le occasioni di contatto tra estranei, che gli esperti ritengono ad alto rischio di contagio.
Il testo: DPCM_24ottobre_NEW
le novità
Tra le varie misure che prevede il Decreto non ci sono, ancora, limitazioni al diritto di movimento tra Regioni e Città dei Cittadini. Quindi, per il momento, niente lockdown generalizzato.
Tuttavia:
“È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.
Arriva lo stop a palestre e centri sportivi.

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RAGIONE SICILIANA: ORDINANZA CONTINGIBILE URGENTE n.51 del 24.10.2020. “Misure di prevenzione e gestione dell’emergenza covid19”

…omissis….art.2

Dal 26 ottobre 2020 sono sospese le attività didattiche in presenza degli ISTITUTI SECONDARIA DI SECONDO GRADO .

Le competenti istituzione scolastiche determineranno ai sensi del  DPCM del 7.8.2020, le modalità di espletamento delle attività DAD, nel rispetto delle vigenti indicazioni normate.

il dispositivo: Ordinanza contingibile e urgente n. 51 del 24-10-2020