N0N possiamo permettere una scuola di serie A e una di serie B. Saremo protagonisti del Comitato Promotore del referendum – promosso dalle Confederazioni UIL e CGIL – per abrogare la Legge Calderoli che rischia di mettere in ginocchio il Paese e non offre prospettive di crescita economica e sociale all’intero territorio nazionale.
“La scuola resta quella nazionale – afferma il Segretario generale Giuseppe D’Aprile durante l’Esecutivo Nazionale della Uil Scuola Rua che oggi ha votato all’unanimità l’impegno nella raccolta firme.
Ci mobiliteremo ancora – ha detto D’Aprile, contro l’autonomia differenziata, faremo tutto quello che è legittimo a livello costituzionale per non rischiare di dividere il Paese.
Non possiamo rischiare di avere una scuola di serie A e una scuola di serie B – rilancia D’Aprile – con stipendi, programmi, offerta formativa e organici diversi in 20 regioni.
Esistono dei diritti universali della persona, come l’istruzione, che non possono essere regionalizzati. Rappresentano il pilastro della dignità umana, dunque non possono finire nelle maglie delle variabili impazzite dei partiti che, a giro, governano una regione o un’altra.
Le nostre scuole trovano, nella nostra Costituzione, la legittimazione piena della loro funzione, la garanzia della loro autonomia e indipendenza. Così mentre la politica tende a dividere, i sindacati uniscono e fanno integrazione, conclude.