22 FEBBRAIO 2016
La trappola della burocrazia che schiaccia la valutazione
AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA
Paradossale la situazione creata con la legge 107: da un lato l’autovalutazione delle scuole, dall’altro la valutazione del merito dei docenti. Due processi che viaggiano su binari paralleli.
Il 17 febbraio si è svolto un incontro presso il Miur con i rappresentanti della conferenza degli istituti Indire e Invalsi e il ministero, impegnati con la pubblicazione del DPR 80, nella costruzione del sistema nazionale di valutazione.
Oggetto dell’incontro lo stato di attuazione della direttiva 11/2014 sul sistema di autovalutazione. Due i punti trattati: i processi di autovalutazione e la valutazione esterna.
Scuola dell’infanzia e adeguamento dei rapporti di autovalutazione
A partire dal prossimo anno scolastico le scuole procederanno all’adeguamento del Rapporto di autovalutazione (RAV) elaborato nel 2015, da arricchirsi con i dati aggiuntivi forniti dalla prima stesura. Sarà integrato, per tutte le scuole in cui sono presenti sezioni di scuola dell’infanzia da parti inerenti questo importante segmento educativo, escluso dalla prima formulazione.
Il nuovo RAV sarà accompagnato da questionari di percezione della qualità per i docenti e per gli studenti, in aggiunta a quello per i genitori reso fruibile nella piattaforma online delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, ormai giunta a conclusione.
Il documento, integrato con i dati sulla scuola infanzia, sarà adottato in via sperimentale già in questo anno da alcune scuole.
A breve sarà avviata una consultazione pubblica da cui potranno scaturire proposte di modifica.
Per la UIL tale scelta è condivisibile, sia direttamente che attraverso il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola, è stata ripetutamente sollecitata.
Valutazione esterna
Il Miur ha informato che il modello di valutazione esterna previsto dalla direttiva 11/2014 partirà a marzo su 390 scuole (di cui 20 paritarie), da parte dei Nuclei esterni di valutazione (NEV), formati daun ispettore e due esperti provenienti sia dalla scuola che da altri settori.
Per loro un breve corso di formazione partirà il 25 febbraio mentre le scuole, estratte a sorte, saranno avvisate una settimana prima della visita.
Le visite dureranno tre giorni, saranno visionati spazi, attività, organizzazione oltre ai Piani dell’offerta formativa, ai RAV ed i piani di miglioramento; saranno svolti colloqui ed incontri con i diversi attori. Una prima fase di restituzione è destinata al dirigente scolastico ed al suo staff, successivamente un report sarà presentato al collegio dei docenti.
Obiettivo dell’intera procedura è indurre le scuole alla riflessione sull’azione quotidiana anche in riferimento ai piani di miglioramento ed al bilancio sociale, quale terza ed ultima fase del processo di autovalutazione.
In tema di valutazione la UIL ha presentato le proprie proposte.
Appare necessario un riallineamento delle azioni derivanti dalla sedimentazione di norme vecchie e nuove (il continuo rinvio della valutazione dei dirigenti scolastici) con l’attuazione della legge 107 per la valorizzazione della professionalità docente e la costituzione di comitati per la valutazione in tutte le scuole.
Va resa adeguata e costante l’informazione ai sindacati scuola sia per la pubblicazione di bandi di selezione di nuovi esperti valutatori, sia per tutti gli aspetti connessi alla realizzazione del sistema;
il pessimo esempio dei Vcamp, a suo tempo svelato e stoppato dall’impegno della Uil, deve restare un caso isolato. Anche i valutatori esterni ora coinvolti, sono stati selezionati con avvisi del 2013, pubblicati senza alcuna trasparenza né informativa sindacale.
Si osserva che gli esiti dei progetti sperimentali fin qui condotti, come il Progetto qualità e merito ed ancor più Vales, finanziato con fondi contrattuali per preciso impegno delle organizzazioni sindacali, sono rimasti chiusi nei cassetti senza alcuna possibilità di fornire indicazioni ai nuovi percorsi, spesso non valorizzando nemmeno il patrimonio di competenze ed esperienze acquisito dai docenti e dai dirigenti in essi impegnati.
Il Miur, per contribuire al miglioramento delle scuole sottoposte a valutazione esterna, deve garantire ai valutatori esterni provenienti dalla scuola le condizioni per il sereno svolgimento dell’incarico.
Le attività di valutazione insieme a quelle di rilevazione degli apprendimenti costituiscono un enorme carico di lavoro burocratico per le scuole che vanno liberate dall’impegno compilatorio, reso più grave dalla riduzione del personale amministrativo nelle segreterie scolastiche;
Sulle novità della Legge 107 per la valutazione non servono fughe in avanti del Miur ma l’apertura di un confronto in sede contrattuale, che riunisca in un unico profilo tutte le attività di valutazione ed autovalutazione e possa contemperare le diverse opzioni con le criticità in materia di assegnazione del bonus professionale ai docenti, costituzione dei comitati in ciascuna scuola, ecc.
Le iniziative prese da talune direzioni regionali costituiscono una pessima modalità operativa, sia nel merito che nel metodo, sono state bloccate sul nascere dai sindacati.
Per la UIL ha partecipato Noemi Ranieri