Rientro a scuola: come sarà possibile? Intervista a Giuseppe D’aprile.


Rientro a scuola: come sarà possibile? Tra voci di rientro a settembre e ipotesi di didattica a distanza che non riescono a raggiungere tutti.
Intervista a Giuseppe D’Aprile sull’anno scolastico in corso e sulle modalità con cui programmare la ripartenza.

«Per fare sindacato ci vuole coraggio nelle scelte – dice D’Aprile. Se ci troviamo in una situazione di pecore e lupi, come racconta il titolo della vostra trasmissione, va bene. Ma se ci sono le pecore sopraffatte dai lupi, facciamo i cani pastore. Evitiamo che le pecore siano mangiate dai lupi».

[Come pecore in mezzo ai lupi, è il titolo delle la storica trasmissione di attualità, società e politica ai tempi della pandemia diventa Pandemonio.
Ogni mattina alle 10,30 ed in replica alle 16,30 tutti i giorni su www.radioshamal.it]

Richiesta unitaria di incontro politico e di rinvio dell’informativa sui concorsi.

“”””Le scriventi Segreterie, con la presente chiedono un rinvio dell’incontro di informativa previsto per mercoledì 15 aprile alle ore 15.00. Ritengono infatti necessario un preliminare confronto politico per inquadrare la questione reclutamento e concorsi in un contesto che nelle ultime settimane ha subito progressivi e sempre più profondi mutamenti, così come appaiono del tutto incerte le prospettive, tenuto conto che l’andamento dell’epidemia e i tempi di un’auspicabile uscita dalla stessa non sono ad oggi prevedibili con certezza.
Ciò premesso, e ribadita la non disponibilità a partecipare all’incontro di informativa del 15 aprile, le scriventi segreterie chiedono che sia fissato quanto prima un confronto a livello politico, della cui convocazione rimangono pertanto in attesa.”””””””

attchments: il documento unitario firmato dai segretari nazionali comparto Scuola: RICH-RINVIO-INFORM-CONCORSI-14042020 (2)

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 7 aprile 2020

Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi.

Nei giorni scorsi CGIL- CISL e UIL Confederali e le categorie del Pubblico impiego hanno sottoscritto un documento con il responsabile del Dicastero della Funzione Pubblica, in cui si condividono azioni utili per superare l’emergenza sanitaria con una forte azione comune.
 Sostanzialmente si tratta di un protocollo, la cui condivisione deve garantire i lavoratori che, andando a lavorare, non debbano rischiare di infettarsi.  Le amministrazioni si impegnano a fornire, con confronti sindacali, sedi di lavoro sicure e garantiscono il minimo della presenza in situazione, inducendo anche i più riottosi dei dirigenti a sostenere ogni forma di lavoro agile da utilizzare da remoto.
 Il ministro Dadone si è impegnata con la stipula del protocollo, a garantire, anche attivando l’ispettorato, a farne rispettare i contenuti.
 Mentre due terzi dei lavoratori pubblici sono coperti da un protocollo che riconosce alcune prerogative e diritti, l’altro terzo, quello dell’Istruzione Università e ricerca, deve sottostare alle più variegate e, a volta anche stravaganti iniziative dirigenziali che, come minimo non garantiscono uniformità di trattamenti.Riconoscere la loro autonomia non vuol dire che non sia necessario un quadro generale il più coeso possibile, anche a tutela dei dirigenti scolastici, lasciati soli nelle loro responsabilità.Per questo abbiamo sottoscritto il protocollo con Funzione Pubblica ed analogamente rivendichiamo che si faccia un analogo protocollo nei comparti dell’Istruzione, dell’Università, Ricerca ed Afam.

Ci hanno chiestoSono un docente del IV ciclo TFA sostegno. Posso presentare domanda di trasferimento per i posti di sostegno?
>>>Scadenza presentazione domande
. Le domande possono essere presentate  sino al 21 aprile 2020.
>>>Invio entro il 31 maggio
. È possibile presentare domanda di trasferimento con “riserva” entro il 21 aprile ed entro il 31 maggio andrà poi inviata una comunicazione all’ufficio scolastico provinciale in cui si dichiara l’acquisizione del titolo
>>>Il docente che ci pone il quesito deve: 
indicare l’ordine di gradimento tra le tipologie di posto di sostegno (psicofisico, udito e vista); allegare apposita dichiarazione in cui si impegna a presentare, in modalità telematica, all’Ufficio territorialmente competente gli estremi del titolo conseguito, entro il 31 maggio.
Prestate attenzione a:
MILANOTODAY
Scuola e Coronavirus: “Incalzata, la ministra Azzolina ha abbandonato la chat. Riunione surreale”
Il racconto dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione, Melania Rizzoli
https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/ministro-azzolina-abbandona-chat.html?fbclid=IwAR19VXBR2O9Ahvk2IltI6uxixmHANoYAIkQMGYTDtzPggLamL6xlpuftQN4

l’amara quanto sconfortante conclusione dell’articolo pubblicato oggi 7 aprile 2020 su MILANOTUDAY: ““L’incontro di questa mattina – ha concluso Rizzoli – certifica che la scuola italiana è in pessime mani e il rischio che si intravvede e che i nostri giovani pagheranno il conto della totale inadeguatezza di questo Ministro. Non avendo avuto neppure l’indicazione di una data per un futuro confronto non possiamo augurarci altro se non che, almeno nel dibattito parlamentare, possano trovare spazio le nostre istanze”.

VIDEOCONFERENZA >>> Turi: oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia.


Turi: Non abbiamo ancora capito la lezione
Oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia 
Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare.
Agisce in ritardo, perché i posti sono quelli di Quota 100 dello scorso anno,
e li dimezza perché invece di autorizzare tutti i 9 mila posti ne autorizza solo la metà (4.500).
In questo quadro di emergenza vanno confermati gli organici attuali.
Un incontro fissato per fare il punto sugli organici, quello che si è svolto oggi pomeriggio in videoconferenza sindacati-ministero. Non il primo dall’inizio dell’emergenza coronavirus ma al pari di altri che sono stati fissati per trovare soluzioni, senza una interlocuzione in grado di assumere decisioni condivise.
Così anche quella di oggi è una riunione partita per discutere dell’organico triennale dell’autonomia. Un controsenso dal momento che siamo ancora all’interno del triennio. 
Altra questione che non regge è quella di una riduzione degli organici del prossimo anno
Ci saremmo aspettati – dicono al termine dell’incontro i segretari Uil scuola – una politica diversa.
 Dovremo far fronte a misure nuove in risposta ad una situazione di forte criticità, la riduzione che vorrebbe il Mef appare veramente in controtendenza. 
Siamo di fronte ad una manovra che il Presidente del consiglio ha definito ‘poderosa’ di 400 miliardi. 
Alla scuola – sottolinea il segretario generale Turi – rischiano di restare solo i ringraziamenti.Un gioco delle tre carte nel quale con una mano si prende e con l’altra non si dà. L’Azzolina ancora una volta si dimostra forte con i deboli (precari) e deboli con i forti (MEF). 
Con questa politica non si traghetta il sistema dell’istruzione verso il prossimo anno scolastico.  E’ invece il tessuto sociale e politico su cui operare e merita scelte coraggiose ed innovative.

Leggi tutto “VIDEOCONFERENZA >>> Turi: oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia.”

Bozza decreto scuola emergenza Coronavirus, Turi (UIL): Ministro chiede “pieni poteri speciali”. Questo è sprezzo per la democrazia di Paolo Damanti

Pubblichiamo l’intervista rilasciata e pubblicata su “Orizzonte Scuola” da parte di Pino Turi.                                                                              La rilanciamo e facciamo nostra  per piena condivisione, nonché per offrire spunto di riflessione onde arginare qualsiasi deriva di potere a scapito della democrazia partecipata stante che nemmeno il subdolo quanto invisibile e malefico covid19, che sta causando effetti devastanti e tanto dolore a carico delle vittime e  le indicibili sofferenze ai loro cari e a tutti noi,  persone , cittadini e mai sudditi, può cancellare o azzerare o consegnare a mano di pochi che invero non ci meritavamo. Non è polemica o sfogo di rabbia di gente frustata  contro non si sa chi ma invito al buon senso, a volare alto ad agire con riferimento al senso di comunità partecipata. Auspichiamo che vengano riconosciute, con i fatti e non a parole belle, tutte le speculari professionalità dei docenti e del personale ATA, famiglie, genitori ed alunni da chi di dovere, collegialmente  e non dal singolo ministero  poiché solo condivisione e sforzo  comune possono evitare ulteriori sofferenze altre che fisiche ma anche mentali, psicologiche ed esistenziali.

Gli atti unilaterali non sono propri della nostra era. Uniti facciamo la differenza e si vince. uniti si entra nel merito delle questioni per risolvere  gli enormi problemi di civiltà ed esistenziali in cui siamo, immeritatamente e tragicamente quanto velocemente, piombati.

La cabina di regia nazionale certamente si trova ad affrontare di tutto e di più, non c’è nessuno con  facoltà divinatorie e indenni da errori, lo si deve capire ed accettare, ma che almeno si capisca e tenga in considerazione che noi tutti siamo cittadini, sicuramente mai sudditi o rassegnati e quindi degni e meritevoli di essere tenuti in considerazione ed ascoltati.                                salvo mavica, segretario Uil Scuola Catania

da Orizzonte Scuola….

“””Reso noto dalla nostra testata, nella giornata di ieri, il testo della bozza di Decreto nel quale si affrontano alcune questioni legate all’emergenza sanitaria, come gli esami di Stato, la didattica a distanza, l’avvio dei concorsi e molto altro.
Un testo che ha fatto scattare una serie di dichiarazioni e comunicati da parte dei sindacati rappresentativi del settore scuola, che hanno criticato sia il testo che il modus operandi del Ministero. Tra questi il segretario Generale della UIL Scuola, che abbiamo sentito per capire più nel dettaglio qual è il giudizio sul testo.
Il suo comunicato, dopo la pubblicazione della bozza di Decreto, ci è parso molto duro.
Certo, qui si mettono in discussione valori come libertà e democrazia che sono più importanti della vita stessa, dato che molti l’hanno sacrificata per consentircele.
Siamo in emergenza …
Non c’è emergenza che può giustificare la sospensione della democrazia e la partecipazione, peraltro in un settore come quello dell’educazione. Noi siamo convinti che le Istituzioni e la tradizione Italiana che non ha interrotto la democrazia neanche nei periodi bui delle stragi e del terrorismo, siano in grado di evitare una simile evenienza che si sostanzierebbe in una deriva autoritaria degna dei peggiori sovranisti, tanto da essere in “concorrenza” con l’Ungheria di Orban.
Se la sentirebbe di commentare la bozza del decreto pubblicata ieri in anteprima dalla nostra redazione? Qualcuno l’ha fortemente criticata, affermando che andiamo verso un “pieni poteri” al Ministro
Non commenterò una bozza, lo faremo nel merito. Dico solo che se è vero che è stata scritta nelle grigie stanze del ministero non mi meraviglio affatto, visto i comportamenti del ministro che mostra sprezzo per le opinioni altrui.Sprezzo per le opinioni altrui? Affermazioni pesanti
Mercoledì, bontà sua, ci ha convocato e non ci ha detto nulla, anzi ha dovuto ascoltarci, concedendo 10 minuti per esprimere le nostre posizioni, addirittura a me è stato staccato anche il microfono. Evidentemente ciò che le stavo dicendo non le piaceva. Siamo in presenza di un Ministro che cerca gli elementi di scontro piuttosto che quelli che uniscono e, vista la bozza che circola, che chiederebbe poteri speciali, per imporre un suo personale programma definito in un altro contesto, approfittando di una emergenza che quel contesto ha stravolto.

Leggi tutto “Bozza decreto scuola emergenza Coronavirus, Turi (UIL): Ministro chiede “pieni poteri speciali”. Questo è sprezzo per la democrazia di Paolo Damanti”

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 31 marzo 2020


Dall’attualità all’utilità
Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.Il punto della giornata
Riportiamo i lanci dell’Agenzia AdnKronos che delineano il punto di oggi
**FLASH -CORONAVIRUS: TURI (UIL), ‘SU SCUOLA NON SI PUO’ NAVIGARE A VISTA, PROVVEDIMENTO ORGANICO’- FLASH** = (Ste/AdnKronos)
Roma, 31 mar. (Adnkronos) – (di Stefania Quaglio) Sulla scuola non si può “navigare a vista”, serve un provvedimento di legge organico che stabilisca con chiarezza come procedere sulla chiusura dell’anno scolastico, degli esami di maturità e dell’avvio del nuovo anno. Ne è convinto il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che vede nella fine di aprile la data ultima per dare indicazioni.
“Non si può navigare a vista – ribadisce all’Adnkronos il numero uno della Uil Scuola – certo, dovranno essere le autorità sanitarie a stabilire quando sarà possibile rientrare in classe in totale sicurezza ma non si può pensare di lasciare in un limbo perenne il mondo della scuola”. Secondo Turi “serve al più presto un provvedimento di legge organico che stabilisca con chiarezza le prossime scadenze, dalla fine di quest’anno, prevedendo soluzioni chiare anche per gli esami di maturità e, inevitabilmente, l’avvio del prossimo anno”………segue…..

Ci hanno chiesto
Un docente ha chiesto la fruizione dei 12 giorni in più della L.104/92 previsti dal Decreto Legge n. 18/2020.
Il sistema SIDI in dotazione alle scuole al momento non permette l’inserimento di queste giornate aggiuntive.
Che fare?
>>> 12 giorni fino al 30 aprile
L’ art. 24 del D.L. 18/2020 dispone che Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020.
…..segue…..

Leggi tutto “CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 31 marzo 2020”

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 27 marzo 2020


Dall’attualità all’utilità
Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi


Ieri il Ministro dell’istruzione, in Senato, ha illustrato le misure adottate dal Governo per fare fronte all’emergenza sanitaria per ciò che riguarda la scuola. L’elemento positivo è la parlamentarizzazione della politica scolastica, portata avanti dal titolare del dicastero in assoluta solitudine. 
Al punto che ieri, sia pure timidamente, gli interventi delle forze politiche lo hanno fatto presente. 
Certo la situazione è abbastanza difficile e da ogni parte arriva il monito di unità e coesione.
 Lo ha ribadito il Presidente del Consiglio, lo ha ripetuto oggi il Capo dello Stato che, nel suo messaggio ha auspicato che le risposte all’emergenza del coronavirus possano essere il frutto di un impegno comune fra tutti soggetti politici, sia di maggioranza che di opposizione, dei soggetti sociali e dei governi dei territori.  Solo la ministra Azzolina sembra non accorgersene.  Il peggior sordo è chi non vuole sentire. Ancora una volta, i vecchi detti non si smentiscono mai.

Ci hanno chiesto: Come deve essere considerata l’assenza dal servizio a causa delle misure straordinarie?
>>>

Istituti previsti dal CCNL Scuola. 
Il personale che non può essere adibito a prestazioni di servizio in forma agile può ricorrere alle ferie pregresse dell’a.s. 2018/19 da fruire entro il 30 aprile di questo anno.
>>> Si può essere esentati dal servizio
.?  Se non si può ricorrere alle ferie pregresse o comunque dopo esservi ricorsi, si è esentati dal servizio.
>>> Come si considera l’assenza?  
L’art.87 del D.L.18/2020 al comma 3, 2° periodo, dispone che “Il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge…”. Pertanto tale periodo di assenza è considerato come servizio effettivamente prestato, per esempio, per la maturazione delle ferie o, in presenza di personale con contratto a tempo determinato, per la valutazione del punteggio.

Prestate attenzione a: 
AGENZIA ANSA >>> Mattarella, una generosa solidarietà attraversa l’Italia
Il grazie del presidente a chi lavora in prima linea
 (ANSA) – ROMA, 27 MAR – “Desidero esprimere rinnovata riconoscenza nei confronti di chi, per tutti noi, sta fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione: i medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario, cui occorre, in ogni modo, assicurare tutto il materiale necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso. Insieme a loro ringrazio i farmacisti, gli agenti delle Forze dell’ordine, nazionali e locali, coloro che mantengono in funzione le linee alimentari, i servizi e le attivita’ essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari, le Forze Armate. A tutti loro va la riconoscenza della Repubblica, cosi’ come va agli scienziati, ai ricercatori che lavorano per trovare terapie e vaccini contro il virus, ai tanti volontari impegnati per alleviare le difficolta’ delle persone piu’ fragili, alla Protezione Civile che lavora senza soste e al Commissario nominato dal Governo, alle imprese che hanno riconvertito la loro produzione in beni necessari per l’emergenza, agli insegnanti che mantengono il dialogo con i loro studenti, a coloro che stanno assistendo i nostri connazionali all’estero. A quanti, in ogni modo e in ogni ruolo, sono impegnati su questo fronte giorno per giorno”. Questo e’ il ringraziamento del presidente Sergio Mattarella a quanti sono impegnati sul campo per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
”La risposta cosi’ pronta e numerosa di medici disponibili a recarsi negli ospedali piu’ sotto pressione, dopo la richiesta della Protezione Civile, e’ un ennesimo segno della generosa solidarieta’ che sta attraversando l’Italia”, ha aggiunto il capo dello Stato.



CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 24 marzo 2020

Dall’attualità all’utilità
 Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
Di Pino Turi
. Il sindacato non si ferma!Mentre il Presidente della Repubblica chiama all’unità in un momento difficile per il paese, il ministro dell’Istruzione, nottetempo in assoluta solitudine, emana l’ordinanza per la mobilità del personale. 
Se si pensa alla situazione che il Paese sta vivendo, che ne ha determinato la fermata – sono state rinviate anche le elezioni ammnistrative e il referendum – non si capisce come si possa solo pensare di mantenere procedure ordinarie, in un momento di straordinarietà in cui ognuno è preoccupato della propria salute.
La tradizionale fase di mobilità che impegna gran parte del personale, rappresenta un momento della vita professionale e personale di estrema importanza che merita un approfondito confronto che le organizzazioni hanno sempre dato come supporto a tali scelte. Ignorare che le sedi sindacali sono chiuse, che altrettanto chiusi sono anche gli uffici periferici, significa agire – come sta facendo questo ministro – con una superficialità inadeguata rispetto ai bisogni e alle aspettative delle persone. Noi non ci rassegneremo e faremo di tutto per stare vicino ai nostri iscritti.
Ci hanno chiesto 
Il congedo speciale dei 15 giorni è previsto anche per la scuola?

Leggi tutto “CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 24 marzo 2020”

ITALIA OGGI – 24 marzo 2020. Appello al premier: sulla scuola decisioni difficili, serve condivisione,  Di Pino Turi

Il virus non vuole ancora arretrare e sta sconvolgendo la vita degli italiani.
 La scuola ne deve uscire bene, per rinsaldare quel senso di Stato e di protezione che i cittadini stanno rivendicando.
Abbiamo chiesto in che modo mettere in pratica questo progetto. Domande concrete e mirate. L’unica risposta che riecheggia è ‘stiamo attuando la didattica a distanza’.
Chiariamoci. Non abbiamo alcun pregiudizio sull’utilizzo della tecnologia e neanche della DAD. Abbiamo svolto, nel 2014 a Torino, un congresso interamente digitale. Certo non un congresso a distanza, ma interamente informatizzato.
 La scuola non è servizio. E’ funzione che utilizza la tecnologia. Nessuno può convincerci che questa modalità di studio sia succedanea alla didattica. E’ solo complementare a quella vera. 
Entro questi limiti, abbiamo incoraggiato i docenti ad utilizzare tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per essere vicini ai propri studenti. La risposta è stata forte e emozionante: «Non ti lascio solo» hanno detto i docenti. Non solo una questione didattica ma un vero sostegno psicologico a studenti e famiglie. Un clima, quasi magico, bruscamente interrotto dalla burocrazia: a regolare sforzi, slanci, successi e cadute è arrivata una circolare illegittima ed inattuabile, apprezzata solo da qualche dirigente, e da un sindacato corporativo modello-lavora-e-sta-zitto.

Leggi tutto “ITALIA OGGI – 24 marzo 2020. Appello al premier: sulla scuola decisioni difficili, serve condivisione,  Di Pino Turi”

INTERVISTA | DIDATTICA A DISTANZA: DOCENTI LA FANNO GIÀ PER RESPONSABILITÀ E PROFESSIONALITÀ. NO DIKTAT AUTORITARI O BUROCRAZIA

“Già abbiamo la dittatura del virus. Più di quella non possiamo accettare”.

E’ sarcastico Pino Turi, segretario generale della Uil scuola…
Il comunicato congiunto con il quale dieci dirigenti scolastici hanno attaccato molto pesantemente i sindacati – “vi dovete vergognare”, “lasciateci lavorare, la scuola non è dei sindacati”, questo il tono usato –, sindacati rei secondo i dirigenti di avere chiesto il ritiro della nota ministeriale sulla didattica a distanza, emanata il 17 marzo scorso perché da loro considerata illegittima, non è passato inosservato.
“Io sono convinto che in questa emergenza non occorra alzare il tono della polemica – osserva Turi – ma non si può chiedere di stare zitti, perché saremmo complici degli errori che si commettono e quella nota è sbagliata e illegittima. E il fatto che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico”. Peraltro, prosegue Turi, “questa esperienza ci sta dimostrando che la formazione non dev’essere obbligatoria ma dev’essere avvertita come un bisogno”.
Intanto anche l’associazione nazionale presidi (Anp) prende posizione: “Sorprende – scrive l’Anp – che sindacalisti esperti e navigati non si rendano conto che ci si muove fuori dal contesto tradizionale e che le regole del tempo di emergenza non possono essere le stesse dei tempi ordinari.
Ma è poi contestabile l’assunto stesso da cui ci si muove: che si tratti di organizzazione del lavoro. No, qui si tratta della natura del lavoro, dei suoi obiettivi e dei suoi metodi. Qui è scontato che le lezioni non riprenderanno di fatto e, nella migliore delle ipotesi, prima di Pasqua: e sono in molti a pensare, magari senza dirlo, che più probabilmente si va a maggio o che forse, per quest’anno, le lezioni in classe sono pure finite.
Di fronte a un tale scenario, che rischia di compromettere – con l’anno scolastico – anche il futuro di un’intera generazione di giovani, cosa ci sa dire il sindacato? Fermi tutti, dovete discuterne con noi! Tanto varrebbe aprire una vertenza con il virus in persona, che ha sconvolto unilateralmente l’organizzazione di tutto il mondo del lavoro senza confrontarsi con i sindacati”. Ma Turi non ci sta. “Questo è un grande Paese – manda a dire – perché ha superato le difficoltà che abbiamo vissuto, quelle del terrorismo e dei vari disastri, con la democrazia e la partecipazione, con la legislazione ordinaria e mai con leggi speciali. Che un certo numero di dirigenti scolatici si scagli contro il sindacato, che ha dimostrato anche in questa circostanza disponibilità e responsabilità, non lo fa sulla base di un elemento di merito, ma per un pregiudizio ideologico.

“Con quella circolare, che secondo noi – ripetiamo – va ritirata, si rischia di burocratizzare quello slancio sincero che i docenti di tutta l’Italia hanno messo in pratica, senza nessun obbligo se non quello morale e professionale di mantenere il rapporto con i propri alunni.””

“”””Ogni intromissione crea ansia, nemico di una buona scuola, sia in presenza che a distanza. Quando vedo un documento scritto da dieci dirigenti che ti dicono che non devi pensare ma devi fare quel che ti dicono altri, ecco, quella è una caserma.
I docenti sono abituati a ragionare con la loro testa. Hanno amore per la propria professione e non devono essere obbligati a fare gli impiegati.
Non si può accettare che si dica – lavora e sta’ zitto.””””””

Leggi tutto “INTERVISTA | DIDATTICA A DISTANZA: DOCENTI LA FANNO GIÀ PER RESPONSABILITÀ E PROFESSIONALITÀ. NO DIKTAT AUTORITARI O BUROCRAZIA”

rispettiamo le indicazioni degli esperti e dell’ I.S.S.

oggi…da TGCOM24

Iss: “Rispettare le norme o il contagio non si ferma”
“E’ tassativo il rispetto delle misure prese dal governo, è un segnale forte per dire che non abbiamo ancora preso sufficientemente sul serio il pericolo. Ci sono ancora situazioni dove con la scusa di fare due passi si fanno assembramenti. Le scappatoie danneggiano noi stessi e i nostri cari e le persone più fragili sono gli anziani. Servono meccanismi di rispetto sistematico delle misure, senza non saremo in grado di allentare la diffusione del virus”. Lo ha detto Silvio Brusaferro, direttore dell’Istituto superiore di sanità. 

 spettrale, malefico, invisibile, spietato non per fare terrorismo ma invito  di presa di coscienza.  s.mavica

Lottiamo acchè non diventi tragedia senza fine. Ciascuno di noi, nessuno escluso faccia la propria parte, non solo per dovere civico, ma per OBBLIGO MORALE. s.mavica

oggi…..da TGCOM24

Appello di 243 sindaci bergamaschi: “Fermiamoci davvero”
“E’ arrivato il momento di fermarci, ma per davvero. Confidiamo in voi”. E’ l’appello firmato dai 243 sindaci dei Comuni bergamaschi, a partire dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori, inviato al premier Giuseppe Conte e al governatore lombardo Attilio Fontana. “Al momento riteniamo che l’adozione di coraggiosi nuovi provvedimenti restrittivi possa rappresentare l’unica e auspicabile soluzione per una tragedia che sembra oggi, che i contagi aumentano inesorabili, non avere fine”.

Coronavirus, i medici delle terapie intensive della Lombardia: “Una corretta gestione è ormai impossibile”

Inquietante articolo pubblicato da TGCOM24, oggi

che riportiamo, non per fare terrorismo, ma per fare torcere il naso a qualche imbelle scettico, ma solo per invitare a fare mente locale a tutta la gente di buona volontà che è necessario prestare la massima cautela con senso civico responsabile verso gli altri, verso tutti e le proprie famiglie.

“””“E’ necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma questo messaggio non è passato”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, chiedendo quindi “delle misure per far capire a tutta la popolazione che c’è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus”.””

“Le strutture sono sottoposte a pressione oltre misura”, si legge nellʼappello diretto al governatore della Regione Attilio Fontana

I medici delle terapie intensive della Lombardia hanno inviato un documento al presidente della Regione Attilio Fontana, per denunciare quanto sta accadendo negli ospedali a causa del coronavirus. “Le strutture sanitarie – si legge – sono sottoposte a una pressione superiore a ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l’impegno del personale e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili, una corretta gestione è ormai impossibile”.

“In pericolo sopravvivenza non solo dei malati di coronavirus” – L’epidemia in corso di coronavirus “mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di Covid, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura”, scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia nel documento da portare all’attenzione di governo e commissario per l’emergenza coronavirus Angelo Borrelli. “Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine – prosegue l’appello – si sono ridotti a livelli prossimi allo zero”.

“Pressione oltre il limite per le terapie intensive” – “L’intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall’infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato”, è il quadro della situazione.

“Servono interventi tempestivi altrimenti sarà il disastro” – “Anche per questo motivo – si sottolinea – è assolutamente necessaria l’immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell’epidemia”. “In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle autorità – conclude il documento – saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria”.

Coronavirus: il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella agli Italiani

fonte da: TGCOM24

“L’insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione, questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità ma dobbiamo evitare stati di ansia immotivati e controproducenti”. Lo ha affermato in un inedito videomessaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo lo scoppio dell’epidemia. “Il governo ha stabilito una serie di indicazioni. Invito tutti a osservarle anche se possono modificare abitudini di vita, ha aggiunto.

La gestione dell’emergenza spetta alla cabina di regia costituita dal governo e vanno evitate “decisioni particolari”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il coronavirus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”, ha proseguito.
Al governo spetta assumere quindi le necessarie decisioni “in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”, ha osservato.
 Mattarella ha poi espresso la sua vicinanza nei confronti di chi è stato colpito dall’emergenza sanitaria: “Desidero esprimere sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime”.

discorso Presidente

Sindacati Scuola: Coronavirus, massima collaborazione con Ministero per superare l’emergenza

COMUNICATO STAMPA
Roma, 5 marzo 2020 – Viste le nuove misure emanate dal Governo per il contenimento del contagio da Coronavirus, che hanno stabilito, tra l’altro, la sospensione delle attività didattiche fino al 15 marzo, le organizzazioni sindacali rappresentative della scuola hanno incontrato oggi, al Ministero dell’Istruzione, il Capo Dipartimento per l’Istruzione e Formazione dott. Bruschi e la dott.ssa Boda, Capo dipartimento della Programmazione, Risorse umane e finanziarie del MI.
 Dall’incontro è uscita chiara e condivisa l’esigenza di lavorare in modo unitario per governare una fase di emergenza che non ha precedenti, al fine  di indirizzare ogni energia in un’unica direzione: mettere in pratica ogni strategia educativa e di tutela dei diritti e della sicurezza del milione di lavoratrici e lavoratori che compongono il personale scolastico, puntando ad assicurare il ripristino più rapido possibile delle normali attività per garantire il  fondamentale diritto allo studio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
 Sia da parte delle organizzazioni sindacali che dell’Amministrazione c’è la massima attenzione e la massima disponibilità a un coordinamento continuo e a un lavoro comune di sostegno e monitoraggio dell’attività del personale scolastico.
Docenti, educatori, personale ATA e dirigenti stanno dimostrando, anche in queste ore delicate, grande professionalità e a loro va il nostro più grande ringraziamento.
 Nell’incontro di oggi è stata inoltre definita la necessità di riattivare immediatamente il lavoro sui temi che rappresentano i punti cardine per il funzionamento della scuola fuori dall’emergenza.
 Mobilità, organici, reclutamento, sono i temi su cui già sono stati calendarizzati i prossimi incontri tecnici in cui l’Amministrazione sarà chiamata a sciogliere anche i nodi politici.

COMUNICATO-UNITARIO-04032020

LEZIONI  SOSPESE  DAL  5 AL 15 MARZO

agenzia di stampa Da il  SOLE24 Ore
Dalle scuole chiuse (ma solo per gli studenti) allo sport: cosa prevede il decreto
Il ministero dell’Istruzione ha precisato che le scuole chiuderanno nelle zone rosse, per il resto del Paese è prevista la sospensione dell’attività didattica. Il che significa che l’accesso alle scuole sarà consentito docenti, dirigenti e personale Ata. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.
di Andrea Carli e Andrea Gagliardi

Emergenza Coronavirus, è ufficiale: lezioni sospese nelle scuole in tutta Italia da giovedì 5 marzo e fino a metà del mese. «Abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere le attività didattiche fuori dalla zona rossa a partire da domani fino al 15 marzo», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nel pomeriggio, in occasione di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La misura è contenuta in un Dpcm ad hoc che Conte ha firmato in serata.
Azzolina ha parlato di «una decisione di impatto. Spero – ha aggiunto – che gli alunni tornino al più presto a scuola». La responsabile dell’Istruzione ha assicurato «l’impegno» perché questo «servizio pubblico essenziale continui anche fornito a distanza».

Il ministero dell’Istruzione ha spiegato che la decisione presa dal governo in relazione all’istruzione, a favore della quale si è espresso il ministro della Salute Roberto Speranza per evitare il sovraccarico del sistema sanitario, revede la chiusura delle scuole nelle zone rosse e la «sospensione delle attività didattiche nel resto del Paese».
Scuole chiuse ma solo per gli studenti
Il chiarimento è sostanziale. «Sospensione» vuol dire infatti che gli studenti resteranno a casa, ma l’accesso alle scuole sarà consentito a docenti (su chiamata), dirigenti e personale Ata, ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario di istituti e scuole. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.

Leggi tutto “LEZIONI  SOSPESE  DAL  5 AL 15 MARZO”

Ministro Azzolina: solo sospensione delle lezioni.

Emergenza coronavirus: il governo ha deciso la chiusura “in via prudenziale” di scuole e università in tutta Italia dal 5 al 15 marzo. Nello specifico scuole e atenei saranno chiusi anche al personale amministrativo nelle zone rosse. Nel resto d’Italia saranno sospese solo le lezioni. La misura è stata presa con un decreto in vigore da oggi che sarà firmato entro questa sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’annuncio è stato dato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Amaro commento:

Personale ATA discriminato: sudditi, schiavi, servitori? o magnificamente considerato dalla giovane Ministra Azzolina AUTOIMMUNE AL CONTAGGIO.

Siamo alle solite: personale ATA figlio di un Dio minore. Vorremmo capire la ratio di tenere in servizio solo il personale ATA. Facciamo fatica a comprendere. E’ quanto meno d’obbligo intervento sindacale per fare chiarezza o meglio chiedere giustizia una volta per tutte.

 

04 MARZO 2020, 18:20: Coronavirus, il governo chiude tutte le scuole fino a metà marzo

fonte TGCOM24

La conferma è arrivata dal ministro Azzolina e dal premier Conte. Il virus circolava in Italia diverse settimane prima del caso di Codogno

Per rispondere all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di chiudere le scuole d’Italia di ogni ordine e grado, anche al di fuori della zona rossa, fino al 15 marzo. Dopo ore di incertezza, la conferma è arrivata dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e dal premier Giuseppe Conte. Intanto è stato provato che il virus circolasse in Italia “diverse settimane” prima del 21 febbraio, giorno della diagnosi del “paziente uno” di Codogno.