Coronavirus: il videomessaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella agli Italiani

fonte da: TGCOM24

“L’insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione, questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità ma dobbiamo evitare stati di ansia immotivati e controproducenti”. Lo ha affermato in un inedito videomessaggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo lo scoppio dell’epidemia. “Il governo ha stabilito una serie di indicazioni. Invito tutti a osservarle anche se possono modificare abitudini di vita, ha aggiunto.

La gestione dell’emergenza spetta alla cabina di regia costituita dal governo e vanno evitate “decisioni particolari”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Il momento che attraversiamo richiede coinvolgimento, condivisione, concordia, unità di intenti nell’impegno per sconfiggere il coronavirus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della società, nei mezzi di informazione”, ha proseguito.
Al governo spetta assumere quindi le necessarie decisioni “in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilità. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”, ha osservato.
 Mattarella ha poi espresso la sua vicinanza nei confronti di chi è stato colpito dall’emergenza sanitaria: “Desidero esprimere sincera vicinanza alle persone ammalate e grande solidarietà ai familiari delle vittime”.

discorso Presidente

Sindacati Scuola: Coronavirus, massima collaborazione con Ministero per superare l’emergenza

COMUNICATO STAMPA
Roma, 5 marzo 2020 – Viste le nuove misure emanate dal Governo per il contenimento del contagio da Coronavirus, che hanno stabilito, tra l’altro, la sospensione delle attività didattiche fino al 15 marzo, le organizzazioni sindacali rappresentative della scuola hanno incontrato oggi, al Ministero dell’Istruzione, il Capo Dipartimento per l’Istruzione e Formazione dott. Bruschi e la dott.ssa Boda, Capo dipartimento della Programmazione, Risorse umane e finanziarie del MI.
 Dall’incontro è uscita chiara e condivisa l’esigenza di lavorare in modo unitario per governare una fase di emergenza che non ha precedenti, al fine  di indirizzare ogni energia in un’unica direzione: mettere in pratica ogni strategia educativa e di tutela dei diritti e della sicurezza del milione di lavoratrici e lavoratori che compongono il personale scolastico, puntando ad assicurare il ripristino più rapido possibile delle normali attività per garantire il  fondamentale diritto allo studio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
 Sia da parte delle organizzazioni sindacali che dell’Amministrazione c’è la massima attenzione e la massima disponibilità a un coordinamento continuo e a un lavoro comune di sostegno e monitoraggio dell’attività del personale scolastico.
Docenti, educatori, personale ATA e dirigenti stanno dimostrando, anche in queste ore delicate, grande professionalità e a loro va il nostro più grande ringraziamento.
 Nell’incontro di oggi è stata inoltre definita la necessità di riattivare immediatamente il lavoro sui temi che rappresentano i punti cardine per il funzionamento della scuola fuori dall’emergenza.
 Mobilità, organici, reclutamento, sono i temi su cui già sono stati calendarizzati i prossimi incontri tecnici in cui l’Amministrazione sarà chiamata a sciogliere anche i nodi politici.

COMUNICATO-UNITARIO-04032020

LEZIONI  SOSPESE  DAL  5 AL 15 MARZO

agenzia di stampa Da il  SOLE24 Ore
Dalle scuole chiuse (ma solo per gli studenti) allo sport: cosa prevede il decreto
Il ministero dell’Istruzione ha precisato che le scuole chiuderanno nelle zone rosse, per il resto del Paese è prevista la sospensione dell’attività didattica. Il che significa che l’accesso alle scuole sarà consentito docenti, dirigenti e personale Ata. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.
di Andrea Carli e Andrea Gagliardi

Emergenza Coronavirus, è ufficiale: lezioni sospese nelle scuole in tutta Italia da giovedì 5 marzo e fino a metà del mese. «Abbiamo deciso prudenzialmente di sospendere le attività didattiche fuori dalla zona rossa a partire da domani fino al 15 marzo», ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina nel pomeriggio, in occasione di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La misura è contenuta in un Dpcm ad hoc che Conte ha firmato in serata.
Azzolina ha parlato di «una decisione di impatto. Spero – ha aggiunto – che gli alunni tornino al più presto a scuola». La responsabile dell’Istruzione ha assicurato «l’impegno» perché questo «servizio pubblico essenziale continui anche fornito a distanza».

Il ministero dell’Istruzione ha spiegato che la decisione presa dal governo in relazione all’istruzione, a favore della quale si è espresso il ministro della Salute Roberto Speranza per evitare il sovraccarico del sistema sanitario, revede la chiusura delle scuole nelle zone rosse e la «sospensione delle attività didattiche nel resto del Paese».
Scuole chiuse ma solo per gli studenti
Il chiarimento è sostanziale. «Sospensione» vuol dire infatti che gli studenti resteranno a casa, ma l’accesso alle scuole sarà consentito a docenti (su chiamata), dirigenti e personale Ata, ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario di istituti e scuole. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti.

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Ministro Azzolina: solo sospensione delle lezioni.

Emergenza coronavirus: il governo ha deciso la chiusura “in via prudenziale” di scuole e università in tutta Italia dal 5 al 15 marzo. Nello specifico scuole e atenei saranno chiusi anche al personale amministrativo nelle zone rosse. Nel resto d’Italia saranno sospese solo le lezioni. La misura è stata presa con un decreto in vigore da oggi che sarà firmato entro questa sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’annuncio è stato dato dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Amaro commento:

Personale ATA discriminato: sudditi, schiavi, servitori? o magnificamente considerato dalla giovane Ministra Azzolina AUTOIMMUNE AL CONTAGGIO.

Siamo alle solite: personale ATA figlio di un Dio minore. Vorremmo capire la ratio di tenere in servizio solo il personale ATA. Facciamo fatica a comprendere. E’ quanto meno d’obbligo intervento sindacale per fare chiarezza o meglio chiedere giustizia una volta per tutte.

 

04 MARZO 2020, 18:20: Coronavirus, il governo chiude tutte le scuole fino a metà marzo

fonte TGCOM24

La conferma è arrivata dal ministro Azzolina e dal premier Conte. Il virus circolava in Italia diverse settimane prima del caso di Codogno

Per rispondere all’emergenza coronavirus, il governo ha deciso di chiudere le scuole d’Italia di ogni ordine e grado, anche al di fuori della zona rossa, fino al 15 marzo. Dopo ore di incertezza, la conferma è arrivata dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e dal premier Giuseppe Conte. Intanto è stato provato che il virus circolasse in Italia “diverse settimane” prima del 21 febbraio, giorno della diagnosi del “paziente uno” di Codogno.

ANSA >>> ++ Scuola: sindacati, sciopero il 17 marzo per i precari ++ ‘Bullismo ministeriale’. La data potrebbe non essere l’unica

ANSA ++ Scuola: sindacati, sciopero il 17 marzo per i precari ++
‘Bullismo ministeriale’. La data potrebbe non essere l’unica
(ANSA) – ROMA, 12 FEB – I sindacati della scuola sono sul
piede di guerra. “Sono in atto azioni di bullismo ministeriale”,
hanno detto oggi i rappresentanti di Cgil Cisl Uil Gilda e Snals
scuola. “E’ in atto una profonda rottura dei rapporti con il
sindacato, c’e’ un metodo eccessivamente ideologico di muoversi
da parte della ministra”. E’ previsto uno sciopero della scuola
per i precari il 17 marzo e i sindacati annunciano nuovi
scioperi. (ANSA).

Scuola: sindacati, sciopero il 17 marzo per i precari (2)
(ANSA) – ROMA, 12 FEB – Avvio della della procedura
abilitante per i docenti aventi titolo; sistema permanente di
abilitazione all’insegnamento, ma soprattutto rimodulazione
delle modalita’ del concorso straordinario per la stabilizzazione
di 24mila precari che a breve dovrebbe essere bandito dal
ministero di viale Trastevere: queste le richieste dei
sindacati. Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno accusato la
ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina di aver “sbattuto la
porta in faccia” ai sindacati.
“Abbiamo fatto un appello alla ministra affinche’ dedicasse un
attenzione particolare a un settore che conosce bene ma da parte
sua non c’e’ alcuna volonta’ di governare con una politica
partecipativa”, ha detto la segretaria della Cisl Scuola,
Maddalena Gissi, ricordando che i sindacati rappresentano l’80
per cento dei lavoratori della scuola. La ministra, ha accusato
Gissi, “dovrebbe provare a vincere un concorso cosa che non ha
fatto”.
“La Scuola e il Presidente della Repubblica sono le due
istituzioni che godono della fiducia del Paese – ha aggiunto
Pino Turi segretario della Uil Scuola – affermare quindi che chi
lavora nella scuola non e’ all’altezza equivale ad offendere gli
italiani. Cosi’ come lo fa sostenendo di voler valutare chi
lavora nel settore da 10 anni. Questa ministra fa la debole con
i forti, come il ministro dell’Economia, e la forte con i deboli
che sono i lavoratori”.

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++ Scuola: sindacati, rottura con Ministero, mobilitazione ++ Al centro reclutamento e abilitazioni


(ANSA) – ROMA, 30 GEN – E’ rottura tra i sindacati
della scuola e il ministero dell’Istruzione. I sindacati, dopo
due giorni di confronto con il ministero, si dicono “del tutto
insoddisfatti” per l’esito degli incontri, parlano di “totale
indisponibilita’” rispetto alle loro richieste in merito a
reclutamento e abilitazioni, ed evidenziano che “le ragioni per
cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di
mobilitazione vengono oggi definitivamente a cadere”. (ANSA).
VR 30-GEN-20 19:31 NNNN

il testo originale:

comunicato-unitario-30012020      

Turi al ministro Azzolina: «Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto»

Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto – commenta Turi in risposta alle dichiarazioni della ministra Azzolina, che dai microfoni di Radio 1, ha detto che «i docenti vanno assolutamente formati. La formazione deve essere obbligatoria».
La formazione iniziale degli insegnanti è obbligatoria ed è compito dello Stato, una precisa riserva di legge – sottolinea Turi.
La formazione del personale in servizio, invece rientra nelle prerogative contrattuali e va affrontata in sede negoziale.
Gli insegnanti sono dipendenti dello Stato, ma hanno una loro specificità. Non esiste una formazione di stato che coinvolge l’istruzione pubblica.
Al docente, nella sua dimensione individuale e collegiale va offerto un ventaglio di offerte per la formazione in servizio per evitare una deriva dirigista che potrebbe configurare perfino l’indottrinamento. E’ lui stesso che decide. Invece tutti si sentono ‘formatori’ di qualcun altro. Va rispettata la delicata funzione docente.
Questo tema richiama una volta in più la necessità di sedi di garanzia della libertà di insegnamento. Anche per questo serve il rinnovo del contratto.

 

LE DICHIARAZIONI DELLA MINISTRA AZZOLINA RIPRESE DALL’AGENZIA ANSA
++ Scuola: Azzolina, prof non vanno reclutati da Regioni ++

“Sono dipendenti dello Stato. 5 anni per garantire continuita’”

(ANSA) ROMA; 29 GEN – “Le scuole sono gia’ dotate di autonomia.
Diversa e’ la questione del reclutamento: io non penso che gli

insegnanti debbano essere reclutati dalle Regioni; sono

dipendenti dello Stato e devono essere reclutati a livello

nazionale. Nel decreto scuola abbiamo pensato ad una norma che

da’ ragione della continuita’ didattica: e’ stato previsto che

bisogna restare in quel posto almeno 5 anni. E’ stata una

risposta che abbiamo dato a quelle Regioni che vivono delle

emergenze”. Cosi’ su Radio 1 La ministra dell’Istruzione, Lucia

Azzolina.(ANSA).

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L’articolo di Pino Turi pubblicato su Italia OGGI

“””Noi non cerchiamo tavoli, ma risposte per riconoscere i diritti dei lavoratori, con una visione strategica, di  una scuola libera laica e costituzionale garante di democrazia e partecipazione.
  Se ci saranno ostacoli, questi stessi valori andremo a rivendicarli nel paese, nelle scuole, tra la gente”” Pino Turi.

 

DOPO DUE GOVERNI E TRE MINISTRI, QUAL È LA STRATEGIA PER LA SCUOLA?
·         28 Gennaio 2020
Una convocazione alle 8 di mattina, 15 funzionari seduti dal lato dell’amministrazione, 7 minuti per gli interventi dei sindacati scuola: questa la fotografia plastica dell’incontro con il neo ministro Azzolina.
 Numeri, emergenze, fatti politici: tutto da raccontare in sintesi, dopo 2 governi, 3 ministri.
 A guardare gli ultimi anni, il fatto di maggior rilievo politico sono state le dimissioni del ministro che hanno determinato l’avvicendamento.
 Dimissioni in dissenso con la politica di governo che ha negato fondi per la scuola, per una strategia di  futuro del paese: cambiare il modello di sviluppo. Una sfida che passa necessariamente dalla scuola.
Ora al neo ministro chiediamo di mantenere alto il livello del dibattito politico sulla scuola e sul bisogno di finanziamenti che le restituiscano ruolo e dignità.
 Saprà chiedere lei le risorse che sono state negate al suo predecessore?

vedi articolo:  Turi su Italia Oggi 28012020

Leggi tutto “L’articolo di Pino Turi pubblicato su Italia OGGI”

Scuola:concorsi in ritardo, record 250mila supplenti (ANSA)

Scuola: concorsi in ritardo, record 250mila supplenti (ANSA)
Oltre 250 mila supplenti annuali nelle scuole italiane da settembre prossimo che si aggiungono ai 40 mila precari che già oggi sostituiscono i prof per brevi e brevissimi periodi di assenza: il prossimo anno scolastico rischia di vedere esplodere ai livelli massimi il fenomeno della ‘supplentite’. Ai numeri già preoccupanti di oggi (sono oltre 185 mila i docenti con cattedre annuali e 40 mila i supplenti temporanei) si aggiunge quota 100 che porterà in 10 anni all’uscita del 50% del corpo insegnanti. Ma soprattutto – questo è il timore da più parti – rischiano di non arrivare in tempo i due concorsi, ordinario e straordinario, per la scuola secondaria, che avrebbero dovuto portare in cattedra in tempi brevi quasi 50 mila docenti. La pubblicazione dei bandi per i due concorsi – rispettivamente da circa 25 mila posti ciascuno – era già attesa per la fine dello scorso anno. Le dimissioni dell’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e la decisione del governo di spacchettare il Miur, Istruzione da una parte, Università e Ricerca dall’altra, con la nomina dei due ministri designati ancora in stand bye – Lucia Azzolina per la scuola e Gaetano Manfredi per università e ricerca – ha allungato ulteriormente i tempi. “Serve un Piano Marshall per la scuola – sostiene Maddalena Gissi, leader della Cisl Scuola – la rivisitazione di un modello di reclutamento strutturale è urgente”.
Gissi, con i segretari di Flc Cgil e Uil Scuola, Francesco Sinopoli e Pino Turi, chiede con forza un confronto con il Miur sui contenuti del concorso straordinario, così come prevedevano gli impegni presi.
“Vogliamo che il testo sia presentato alle organizzazioni sindacali per il confronto e per le modifiche che si devono eventualmente apporre”, spiegano i sindacalisti. Solo un timing molto stretto può permettere di portare in cattedra, il primo settembre, i 25 mila nuovi docenti del concorso straordinario: entro la metà di febbraio dovrebbero essere presentate le candidature, le prove andrebbero svolte entro l’inizio dell’estate. Il concorso ordinario prevede invece tempi lunghissimi di svolgimento, non meno di 2-3 anni tra creazione delle commissioni, svolgimento delle prove scritte e orali, correzioni, ricorsi e incarico ai vincitori. E’ inoltre imminente la pubblicazione del bando per il concorso Infanzia e Primaria – l’11 giugno scorso il Consiglio dei Ministri aveva approvato il Dpcm in cui si autorizzava l’avvio delle procedure per il reclutamento di 16.959 posti di maestri, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022 – ma al momento sembra assai improbabile, se non impossibile, che al prossimo settembre possano esserci le nomine dei vincitori. Da far partire è infine anche il concorso per gli insegnanti di religione, che è stato previsto – come i due concorsi ordinario e straordinario – dal decreto legge, diventato legge, cosiddetto ‘salva precari’ ma che è ancora tutto da definire.
(di Valentina Roncati) (ANSA) – ROMA, 6 GEN 2020 ore 18,01

ANSA-BOX/ Azzolina e Manfredi in stand by, slittano decisioni Su concorsi, maturità e rinnovo contratto. Sindacati preoccupati (di Valentina Roncati) (ANSA) – ROMA, 4 GEN

rassegna stampa ANSA

Sarebbe dovuto iniziare il prossimo 7 gennaio il confronto tra i sindacati della scuola e il Miur su una serie di questioni – dal rinnovo del contratto dei prof ai concorsi per portare in cattedra quasi 50 mila docenti e tentare di risolvere la ‘supplentite’ che attanaglia la scuola italiana  ma le dimissioni dell’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e la decisione di spacchettare il Miur, Istruzione da una parte, Università e Ricerca dall’altra, rischia di rallentare di alcuni giorni la partenza di tutto l’iter.

Il premier Giuseppe Conte ha infatti ha annunciato il 28 dicembre scorso i nomi di Lucia Azzolina come titolare della Scuola e Gaetano Manfredi per l’Università, ma – come sottolinea la rivista La Tecnica della scuola – dopo che dal 2008 è entrata in vigore anche la riduzione del numero dei dicasteri, serve l’approvazione di un decreto-legge per allargare il numero dei ministeri attuali, che sono 13 e devono diventare 14. Poi ci vuole il via libera del Consiglio dei ministri, forse anche un passaggio alla Corte dei Conti, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il giuramento dei due ministri.

Sono tante le questioni che attendono Azzolina una volta che avrà giurato davanti al capo dello Stato: prima tra tutte la questione dei concorsi, ordinario e riservato, per i quali sono tanti gli aspetti che vanno precisati e chiariti: dalle modalità per il calcolo dei requisiti di servizio, alla possibilità di partecipare a una o più procedure, all’articolazione e ai contenuti delle prove scritte, alla possibile conoscenza preventiva di una batteria di quesiti, al punteggio da assegnare alla prova e quello da riservare al servizio che deve essere opportunamente valorizzato, all’unicità o pluralità dei bandi.

Poi c’è una scadenza importante che riguarda gli esami di maturità: è sempre a metà gennaio infatti che il ministro comunica quali saranno le prove che dovranno essere sostenute in giugno dai circa 500 mila maturandi. Poi c’è al questione del rinnovo contrattuale, per iniziare a discutere del quale l’ex ministro e i sindacati avevano già deciso di incontrarsi nel mese di gennaio. C’è anche il nodo delle delle abilitazioni, dell’edilizia scolastica, oltre a una serie di nomine – nove nuovi direttori generali all’interno del Ministero e quattro direttori negli uffici scolastici regionali – al concorso per i docenti di religioni, alla dispersione scolastica, all’aggiornamento dei prof, alla legge sull’educazione civica dovrà trovare attuazione dal prossimo anno scolastico.

“Va fatto tutto il possibile perché non ci siano eccessivi rallentamenti, che non avrebbero ragion d’esser”, scrive preoccupata la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. “Con il contratto da rinnovare occorrono risorse nuove per adeguare gli stipendi degli insegnanti e non solo degli insegnanti – aggiunge Francesco Sinpoli, leader della Flc Cgil – occorre escludere, in maniera esplicita, totalmente l’istruzione e la ricerca, da qualsiasi regionalizzazione”. “Ci sono accordi già sottoscritti, ci aspettiamo di mantenere lo stesso percorso di attuazione – ricorda il segretario generale della scuola, Pino Turi – il cambio al vertice del ministero non fa venire meno le questioni, che sono all’attenzione del neo ministro”.

Intanto oggi Azzolina ha postato su fb: “Voglio ringraziare tutti coloro che in queste ore mi stanno scrivendo privatamente e pubblicamente per farmi gli auguri di buon lavoro, ma anche e soprattutto per mandare i loro suggerimenti per il mondo della scuola. Ci vuole un po’ di tempo per rispondere, me ne scuso. Ma dico davvero grazie per le proposte che sto ricevendo e che dimostrano quanta voglia di fare ci sia nella scuola”. (ANSA).

Lucia Azzolina alla scuola e Gaetano Manfredi alla ricerca.

In conferenza stampa la notizia della designazione:  All’Istruzione Lucia Azzolina, dirigente scolastico, già sottosegretaria allo stesso ministero e alla Ricerca Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli, presidente della Conferenza dei rettori.
La Azzolina, siciliana di origine, sede attuale a Biella, due lauree, in filosofia e diritto, ha insegnato a lungo in alcuni licei.  E’ stata una delle artefici del Decreto scuola: come sottosegretaria ha  rappresentato il governo in Aula e in Commissione alla Camera durante la sua approvazione.
Durante il suo incarico di sottosegretaria si è spesso espressa a favore dello Ius Culturae sostenendo che “non regala la cittadinanza, ma la integra” e ritenendo necessario aprire “un sano dibattito nel paese”: “dobbiamo integrare i bimbi che lo meritano, bisogna parlarne e capire anche cosa ne pensi il mondo della scuola direttamente interessato”. Una delle sue  battaglie è stata quella contro “le classi pollaio” presentando a questo proposito anche un disegno di legge.
Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di Istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare”.  Ha commentato in un post la neo ministra. “Guidare il Ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l’emozione che – aggiunge – provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato“. (fonte TGCOM24)

fonte:da www.newsBiella.it del 20 luglio 2019
A proposito del Decreto Scuola,  l’On. Azzolina ha dichiarato: “”Ha vinto la scuola italiana, l’istruzione rimane di competenza nazionale. Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni”.”In questi mesi di duro lavoro abbiamo esaminato le proposte delle Regioni e abbiamo effettuato le nostre controproposte -scrive il blog delle stelle-. Voglio tranquillizzare tutto il personale della scuola, le famiglie e gli alunni dicendo che non ci saranno dipendenti della scuola che passeranno alle Regioni, non ci saranno stipendi regionali, non ci saranno stipendi di serie A e di serie B. Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni.Quindi nessuna differenza all’interno del personale, nessuna differenza all’interno degli alunni, nessuna differenza all’interno delle istituzioni scolastiche“.

Al nuovo Ministro i migliori auguri di buon lavoro, felici che si sia realizzato il ns auspicio sostenendo, da sempre, che “”di scuola deve occuparsene gente di scuola”” adesso le premesse ci sono tutte…se sono rose fioriranno… fermo restando che la Scuola deve restare per come è stata sognata, pensata e voluta dai padri fondatori della Costituzione Italiana.

salvo mavica, segretario UilScuola – Catania –

ON LINE SUL SITO della UILSCUOLA sono consultabili: Comunicato decreto precari + Contratto formazione + mobilitazione Dsga + sicurezza a Scuola e DS.


di seguito i link…

COMUNICATO STAMPA
DECRETO PRECARI: LAVORO DELLE COMMISSIONI È NELLA DIREZIONE GIUSTA, RISPETTA GLI ACCORDI
Turi: sindacato persegue interessi collettivi. Bene seguirne indicazioni.
Ora il lavoro svolto nelle Commissioni non va stravolto e va portato a conclusione positiva.
http://uilscuola.it/decreto-precari-lavoro-delle-commissioni-nella-direzione-giusta-rispetta-gli-accordi/
 
CONTRATTO INTEGRATIVO FORMAZIONE
Il testo del contratto
Il testo dell’intesa
La scheda Uil Scuola
http://uilscuola.it/formazione-del-personale-firmato-contratto-integrativo-la-ripartizione-delle-risorse-alle-scuole-triennio-201922/ 
DSGA FACENTI FUNZIONE
Il report del presidio a Montecitorio
Le aperture in Commissione con l’emendamento di maggioranza
http://uilscuola.it/assistenti-amministrativi-facenti-funzione-dsga-accolte-le-richieste-dei-sindacati/

SICUREZZA A SCUOLA
Le proposte del Dipartimento Dirigenti alla riunione del PD
http://uilscuola.it/sicurezza-responsabilita-dei-dirigenti-scolastici/

ANSA >>> Scuola: protesta sindacati a Roma, e’ risorsa per il Paese

Scuola: protesta sindacati a Roma, e’ risorsa per il Paese. Impegno comune per maggiori investimenti per istruzione-ricerca

   (ANSA) – ROMA, 20 NOV Impegno comune per maggiori investimenti per istruzione e ricerca e risorse per il contratto. Sono stati i temi al centro di una manifestazione dei sindacati della scuola che si e’ tenuta oggi al teatro Quirino di Roma.

   L’iter del decreto destinato al personale precario e le     risorse nella manovra economica  sono stati centrali negli interventi dei delegati giunti da tutta Italia e dei segretari

generali delle cinque organizzazioni, Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e gilda Unams durante l’iniziativa nazionale.

   Filo comune, la “convinzione che occorra intensificare la fase di mobilitazione in atto per una decisa svolta nelle scelte di Governo. Gli scarsi investimenti in conoscenza hanno determinato una non piu’ tollerabile perdita di prestigio professionale per chi lavora in settori che sono invece di importanza strategica per il Paese. Il giusto riconoscimento professionale di tutto il personale si riconquista innanzitutto attraverso il rinnovo del contratto per il quale vanno individuate subito le risorse necessarie, ancora ben lontane dall’aumento a tre cifre promesso”, spiegano i sindacati.   Forte il richiamo, in tutti gli interventi, “all’esigenza di rinsaldare a ogni livello un impegno unitario che si e’ rivelato di grande efficacia su partite decisive per la rappresentanza e la tutela del lavoro, ridando spazio e ruolo alla contrattazione; per questo i segretari generali dei cinque sindacati hanno ribadito la volonta’ di continuare in un’azione comune nel confronto con Palazzo Chigi per ottenere il rispetto degli accordi sottoscritti col Governo in carica e con quello precedente”.

   Prosegue dunque, la mobilitazione avviata dalle cinque maggiori organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca, con iniziative che si stanno moltiplicando sui territori e che potranno avere ulteriori sviluppi in relazione all’andamento della discussione sulla legge di bilancio.

   Nel pomeriggio e’ previsto il presidio davanti a Montecitorio degli assistenti amministrativi facenti funzione che chiedono di poter accedere al concorso straordinario per posti di Dsga previsto dal decreto sul precariato. (ANSA).     VN 20-NOV-19 15:09 NNNN

 

AUTONOMIA: BOCCIA, “’SULLA SCUOLA NESSUN MARGINE DI TRATTATIVA’” =

Trieste, 18 nov. – (Adnkronos) – Sulla questione dell’autonomia scolastica “non c’è nessun margine di trattativa” perché “la scuola è dello Stato e ha un profilo unico”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, a margine di un incontro a Trieste con il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga. “Su alcuni temi -ha aggiunto Boccia- come per esempio la continuità didattica, argomento che sta a cuore a tutti, stiamo ragionando con il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, se si possa concedere la possibilità ai Presidenti -cosa che condivido- di definire il numero minimo di studenti in un istituto o in una classe”.

“Sì quindi” -ha concluso il titolare di dicastero- ad alcune aperture su questioni di carattere “organizzativo-gestionale, no invece a una scuola che cambi profilo. Lo dice la Costituzione”.

(Teg/Adnkronos)

K CdM su precari >>> Turi (Uil Scuola): risultato atteso. Si offre soluzione a questione complessa.

++ Governo: ok Cdm a decreto scuola e a decreto clima ++
(ANSA) – ROMA, 10 OTT – Via libera del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, al decreto legge clima e al decreto legge sulla scuola che interviene sul reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti. La riunione a Palazzo Chigi e’ ancora in corso. (ANSA). ESP 10-OTT-19 18:43 NNNN

OGGI IN CONSIGLIO DEI MINISTRI LE MISURE PER IL PERSONALE PRECARIO
Turi: risultato atteso. Si offre soluzione a questione complessa.
Provvedimento che risponde all’intesa delle scorse settimane. Ora si passi alla seconda fase.
I patti si rispettano, il risultato del Consiglio dei ministri di oggi risponde all’intesa sottoscritta nelle scorse settimane – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi al termine della riunione di oggi pomeriggio del Consiglio dei Ministri.
Riguardo al concorso per i Dsga facenti funzione, che sembravano essere scomparsi dal testo del decreto, diamo atto al ministro di aver risolto un problema che non è tecnico ma politico.
Il confronto con il sindacato – aggiunge Turi – è il confronto con il mondo reale. Il metodo fin qui seguito consente di procedere dando la concretezza dei provvedimenti e rompe un sistema di egoismi ingiustificati che stanno avvelenando il clima politico e sociale.
Ora resta da percorrere un altro pezzo di strada, quella tracciata nella seconda parte dell’accordo. Vanno date certezze alle persone, penso – aggiunge Turi – ai docenti che non rientrano nel concorso straordinario. E vanno date prospettive alla scuola, definendo percorsi abilitanti per esercitare la professione docente che abbiano a riferimento anche i nuovi laureati.
Oggi possiamo dire che ha vinto la ragione e la scuola può ben sperare.

pagina della Uil scuola sul sole 24ore

Vi informiamo che il pdf dell’intera pubblicazione – Guida Regioni del Sole 24 Ore – è visionabile e scaricabile a questo link: https://minisiti.ilsole24ore.com/scenari-guida-regioni/Guida_regioni_web.pdf
In allegato la copertina e la pagina a cura della Uil Scuola.

Guida_regioni 230919

Guida_regioni_pagina Uil Scuola 230919

!!! Lunedì prossimo, 23 settembre, in edicola, con il Sole 24 Ore, il settimanale Scenari GUIDA REGIONI >>> una pagina è curata dalla Uil Scuola

Vi informiamo che lunedì prossimo, 23 settembre, sarà in edicola, allegato al numero del Sole 24 Ore, il settimanale Scenari con il titolo GUIDA REGIONI.
Obiettivo di questa iniziativa è –  secondo i curatori dell’inserto –  quello di informare, attraverso approfondimenti specifici,  i lettori de Il Sole 24 Ore e fornire un orientamento alle Regioni italiane, in particolare sul programma regionale di sviluppo, sui progetti comunitari ed europei, sul turismo, il trasporto, sul tema attuale della green economy, sulla ricerca e formazione, sullo sviluppo rurale ed economico.

La scelta di intervenire su una testata che fa capo a Confindustria è maturata dalla volontà di veicolare, nel modo più ampio e diffuso possibile, la posizione della Uil Scuola in merito all’autonomia differenziata.
E’ per questo che all’interno del settimanale troverete una pagina a cura della Uil Scuola che fa il punto sul NO ad ogni tentativo di regionalizzazione del sistema nazionale di istruzione.
Posizione riassunta in una pagina, che raccoglie quelle espresse a più riprese nelle sedi istituzionali e politiche.

la segreteria territoriale

Tuttoscuola >>> Intervista a Pino Turi: «Ridare ruolo e dignità ai prof e alla scuola»

Pubblichiamo, qui di seguito, il testo dell’ intervista a Pino Turi, «Ridare ruolo e dignità ai prof e alla scuola», pubblicata nel numero di settembre dell’edizione cartacea di Tuttoscuola.

 Segretario Turi, qual è la parte più complessa del suo lavoro?

La complessità non è nel lavoro in sé, ma nel volere rappresentare con rispetto e considerazione un mondo, quello della scuola, che è decisivo per il futuro del Paese.
La scuola è stata determinante per l’unità nazionale, anche in termini di modernizzazione e di crescita culturale. Oggi, attraverso la partecipazione della comunità educante, libera ed indipendente, si decidono, in uguale misura le sorti dell’Italia.

  • La scuola è da cambiare o da criticare per la sua inadeguatezza alle sfide attuali?

La critica è il sale della democrazia e il pensiero critico va coltivato nelle scuole.
Più opportunamente, però, si dovrebbe parlare di miglioramento usando un atteggiamento più protettivo nei riguardi di una istituzione che è stata quasi sempre lasciata da sola nel fronteggiare i cambiamenti sociali, anche quelli epocali. Mi piace segnalare che, anche in solitudine, le energie presenti nel sistema, hanno permesso di svolgere un’autoriforma che andava assecondata dalla politica, ormai grande assente.

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