Per primo atto propedeutico occorre presentare istanza/diffida da parte di ogni lavoratore della scuola al dirigente scolastico della propria sede di titolarità e/o servizio , per poi procedere alla costituzione di richiesta/diffida e messa in mora avverso il Ministero. (termine ultimo 28 febbraio 2023).IL MODELLO DI DIFFIDA E’ DISPONIBILE PRESSO LE NOSTRE SEDI ivi compresa l’assistenza, disamina e consulenza mirata, dovuta, necessaria e pertinente su quanto in parola.
La segreteria Nazionale comunica che in merito all’azione giudiziaria patrocinata dall’Avv. D.Naso, se non andrà a buon fine per via contrattuale, è totalmente gratuita per gli iscritti. Il ricorso potrà riguardare anche chi, nel frattempo è andato in pensione.
Negli anni pregressi gli stipendi del personale della scuola sono stati oggetto di numerosi interventi che ne hanno determinato una forte contrazione, dal blocco degli scatti stipendiali al mancato rinnovo contrattuale durato un decennio, fatta eccezione per il contratto 2016-2018. Tra i provvedimenti che hanno colpito gli stipendi del personale della scuola ad oggi permane ancora il blocco dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera, una disposizione che risale ad un intervento legislativo di più di un decennio fa. La Federazione Uil Scuola-Rua in tutti questi anni ha sempre rivendicato il ripristino della validità del 2013, ma i diversi Governi che si sono succeduti hanno sempre respinto questa richiesta rifiutandosi di stanziare le risorse necessarie. Ancora una volta la Federazione Uil Scuola-Rua si schiera al fianco dei lavoratori al fine di valutare le azioni politiche, e anche giudiziarie qualora dovesse essere necessario, per tutelare il diritto dei docenti a veder riconosciuta la progressione di carriera relativa all’anno 2013. Il D.P.R. 4/9/2013 n. 122, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25/10/2013 – serie generale n. 251; l’art. 1, comma 1, lett. b), ha disposto la proroga sino al 31 dicembre 2013 dell’art. 9, comma 23, D.L. 78/2010, relativo al blocco degli automatismi stipendiali per il personale del Comparto, determinando la proroga di un anno delle classi e degli scatti con decorrenza dal 2 gennaio 2013 in poi, spostando di fatto in avanti di un anno la progressione stipendiale e la fascia di anzianità. Il blocco stipendiale in oggetto è stato dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 178/2015 con una sentenza di illegittimità costituzionale sopravvenuta.