Rinnovo contratto. L’accordo verrà sottoscritto venerdì e riguarda 1,2 milioni di percipienti.

È stato raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto Scuola, che riguarda 1,2 milioni di dipendenti.

Lo rende noto il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, al termine del Consiglio dei ministri. L’intesa che verrà sottoscritta venerdì prevede per i docenti un incremento medio pari a 100 euro, a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo.Scuola, intesa su rinnovo contratto: per docenti aumento medio di 100 euro

Riunione per la prosecuzione della trattativa per il rinnovo contrattuale del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca triennio 2019-2021.

TIMIDE APERTURE DA PARTE DELLL’ARAN. PARTI ANCORA DISTANTI. 

IL NEGOZIATO STENTA AD   ENTRARE NELLA SUA FASE EVOLUTIVA

E’ proseguito, oggi,  il negoziato tra i Sindacati scuola e l’ARAN per il rinnovo del CCNL. Si è trattato del nono incontro finalizzato alla trattazione del “Ordinamento professionale del personale ATA”, il terzo sulla stessa tematica, La bozza predisposta dall’ARAN ha ripercorso, sostanzialmente, la precedente con l’unica eccezione che ha riguardato il ripristino della mobilità verticale tra le aree che, come si ricorderà era stata inibita dal D.Lgs.150/2009 (c.d. Decreto Brunetta), oltre ad una lieve rivisitazione dei profili professionali.

Andando al merito della proposta, sia pure ancora in maniera parziale, è stata accolta la richiesta rappresentata dalla Uil Scuola in merito all’applicazione dell’art.2 del D.lgs. 165/2001, quella che ribadisce la priorità del contratto rispetto alla legge quale fonte regolatrice del rapporto di lavoro.

Un’apertura non ancora risolutiva della problematica dei DSGA facenti funzione. Infatti, la proposta applica l’art.52, comma 1 bis dello stesso decreto, che prevede la progressione tra un’area inferiore a quella immediatamente superiore attraverso una procedura comparativa.

La Uil Scuola, pur prendendo atto di una fase evolutiva del negoziato, ha ribadito la propria posizione in merito alle singole problematiche poste in materia di Ordinamento professionale del personale ATA.

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Assegni familiari 2021 per i Dipendenti Pubblici: pubblicati su NoiPA il modulo di domanda e una breve nota operativa.

Su NoiPA le istruzioni operative, in previsione del rinnovo della richiesta degli assegni al nucleo familiare a partire dal 1° luglio 2021.
Nella sezione Strumenti per l’amministrato della Piattaforma NoiPA è disponibile adesso il modulo per richiedere l’Assegno al Nucleo Familiare relativo al reddito 2020.
L’Assegno al Nucleo Familiare resta in vigore per l’intero anno corrente – ovvero entro e non oltre il 31 dicembre 2021 – in attesa della disciplina di dettaglio che renderà attivo “l’Assegno unico e universale per il sostegno dei figli a carico” introdotto con legge n. 46 del 1° aprile 2021.
Le novità: per gli assegni familiari NoiPA e per gli ANF in generale a partire dal 1° luglio 2021
• l’ANF avrà durata di sei mesi;
• l’ANF avrà un importo maggiore e non solo per i dipendenti pubblici.
L’aumento degli assegni familiari per i dipendenti pubblici riguarda tutti i dipendenti aventi diritto all’ANF. giusto decreto n.79/2021aumentano di:
• 37,50 euro per ciascun figlio per le famiglie fino a due figli;
• 55 euro per ciascun figlio per le famiglie con almeno tre figli.

modello FAMILIARI 2021

 

Il parere del Garante della Privacy su compensi fondo di istituto / D’Aprile: Privacy o segreto di Stato?

  • Il parere del Garante della Privacy su compensi fondo di istituto / D’Aprile: Privacy o segreto di Stato?

     Una storia infinita – dichiara D’Aprile – che nasconde chiaramente l’attacco alla libera contrattazione dietro le cavillose e burocratiche esposizioni che dicono tutto ed il contrario di tutto e dove ognuno tira le proprie conseguenze.«Qui non c’è nessuna privacy che tenga, a meno di invocare il “segreto di stato” su atti e risorse pubbliche che, invece, devono essere trasparenti per una pubblica amministrazione».Il Ministero con nota 2165 del 18 gennaio 2021 e con nota 594 del 20 aprile 2021, ha invitato tutti i Direttori Regionali di informare le istituzioni scolastiche rispetto ai chiarimenti espressi dall’Autorità in merito al trattamento di dati personali in esame ed assicurare loro supporto nell’applicazione degli indirizzi forniti dal Garante .Tutto ciò premesso, nel prendere atto del parere, rileviamo i seguenti punti e invitiamo ad inserire nel corpo del contratto gli elementi conoscitivi per verificare l’adempienza contrattuale, considerando che:

    • Un attacco alla libera contrattazione che sottende il suggerimento non tanto esplicito di non fornire i nominativi alle organizzazioni sindacali e per il quale comportamento chiederemo al nostro Ufficio legale se ci sono gli estremi per un’azione giudiziaria.

 

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ARAN / SIGLATO L’ACCORDO QUADRO PER I COMPARTI DI CONTRATTAZIONE.  
Uil Scuola: passo importante che trova il Ministero dell’Istruzione ancora impreparato


Sottoscritta in data odierna tra Aran e organizzazioni sindacali l’Ipotesi del Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree per il periodo contrattuale 2019-2021.
Riguarda i comparti di contrattazione collettiva di Sanità, Istruzione Università e ricerca, Funzioni centrali e Funzioni locali.
Si tratta dell’accordo quadro sui comparti che consente di avviare il negoziato per i rinnovi all’Aran.
Misura legata alla predisposizione da parte dei Comitati di Settore dell’Atto di indirizzo all’agenzia di negoziazione.
L’ipotesi definisce la composizione dei Comparti e servirà per avviare le trattative contrattuali 2019/2021.
Per la composizione delle aree dirigenziali il confronto proseguirà nelle prossime settimane.
E’ stato fatto un piccolo passo in avanti che ancora, almeno nel caso dell’istruzione, non trova preparato il ministero che è caduto in uno stallo pericoloso nel quale versano sia le relazioni sindacali – ancora fermo il Patto per l’istruzione, discusso il 16 marzo scorso – che l’azione politica e amministrativa per definire regole e norme specifiche per garantire l’avvio ordinato dell’anno scolastico che non può essere garantito legislazione corrente.