BOZZA BANDO DEL CONCORSO STRAORDINARIO. LE TABELLE ed allegati. Quando l’arte del dire prende il posto a quella del fare. Delle due l’una: c’è L’EMERGENZA? Il ministro la riconosce e conferma? come mai, dunque, si comporta come se nulla fosse? E’ immune od immunizzata?… e quel po po’ di task force approva ed avalla? Non sarebbe meglio sentire chi di scuola ne ha vissuto e ne capisce, senza tema di smentita?

“”””Dirigenti Scolastici, docenti ed ATA, famiglie, genitori ed alunni di scuola di ogni ordine e grado,  è il momento di farci riconoscere preparazione e competenze. Arrestiamo questi tentativi di liquefazione della società, reclamiamo il ns diritto di cittadini…sicuramente mai sudditi, mai più.  Ed allora? reclamiamo il ns diritto di cittadinanza e di libertà, esigiamo  di farci sentire e di dire la nostra. Non risulta che gli italiani abbiano sottoscritto delega in bianco e impegno di vassallagio a favore di nessuno.”””” salvo mavica, segretario

Ferme restando tutte le nostre riserve sulla procedura selettiva e non per titoli, come evidenziato in tutte le sedi istituzionali,  dalla UIL SCUOLA, pubblichiamo il bando e tutti i relativi allegati.  UDITE: previsto che LE DOMANDE VANNO PRESENTATE DAL 28 MAGGIO AL 3 LUGLIO!!!! che sia l’antidoto per sconfiggere il covid19?!?

Si sceglie  e preferisce la lunga corsa alle soluzioni pratiche ed immediate. Esortazione: sig.ra Ministra esca dalla roccaforte dove si è trincerata ed ascolti le parti interessate con scienza e coscienza.  Le decisioni condivise sono le uniche da percorrere per il raggiungimento dei risultati.

attachments:

Bando procedura straordinaria 16 aprile –

Prospetto ripartizione Posti_STRAORDINARIO

Prospetto_Aggregazioni_straordinario

Abilitazione straordinaria 16 aprile –

Allegato C Programmi straordinario immissione in ruolo

Allegato D titoli procedura straordinaria

 

RIUNIONE CONCORSI: Turi: sulla scuola proposte impraticabili. Sarà un inizio d’anno da panico. Uil: è necessario alzare il livello dell’interlocuzione politica.


Riconoscere il lavoro e dare continuità al lavoro: è su queste direttrici che si è mossa l’iniziativa della Uil scuola, nel corso della riunione di oggi al Ministero.
Tra i temi all’ordine del giorno quello dei concorsi: impraticabili al momento vista l’emergenza Coronavirus – spiega Pino turi – per questo abbiamo proposto che in una situazione di straordinaria emergenza si possa rispondere con strumenti altrettanto ‘poderosi” come direbbe il Premier Conte.
Ed è al Premier che la Uil scuola chiede di alzare il livello dell’interlocuzione politica perché se il Senato per il decreto Scuola decide di aprire le audizioni a 63 associazioni, al ministero dell’Istruzione il ministro compone la sua task force e incrocia le dita che vada tutto bene.
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli: questa la proposta Uil Scuola che vale sia per i docenti che per gli ATA in cui, a pieno titolo, rientra il riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte con merito dai Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico.

 Sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori e alla scuola nel suo complesso, senza scontri ideologici: riconoscere il lavoro svolto da anni da centinaia di migliaia di docenti ed Ata.
Questa è l’unica strada percorribile, a nostro parere,  per avere il personale di ruolo in cattedra già a settembre, l’unica strada che garantisce continuità e la possibilità di superare anche il periodo di epidemia. 
Tutto il resto sono solo chiacchiere – osserva Turi.

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Turi: assunzioni in ruolo su tutti i posti disponibili e vacanti  

RINVIATA A DOMANI LA RIUNIONE SUI CONCORSI. SERVE UNA GOVERNANCE DELL’EMERGENZA. 
Turi: assunzioni in ruolo su tutti i posti disponibili e vacanti
. La scuola italiana ha bisogno di personale di ruolo ora e subito e il concorso ordinario non è utile a questo fine.
Quattro proposte praticabili per il prossimo anno scolastico.
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli: questa la proposta Uil Scuola per docenti e ATA, compresi i Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico.
Serve una gestione dell’emergenza capace di dare risposte concrete alle persone, adatte alla scuola, utili per gli studenti – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che anticipa i temi del confronto di domani sui concorsi.
Quattro mosse chiare, ribadisce Turi:
• coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti. Superando le previsioni attuali di 24 mila.
• procedere attraverso una selezione per soli titoli, con un esame finale a conclusione dell’anno di formazione e prova.
• analoga procedura sarà rivolta ai Dsga facenti funzione
• tutte le disponibilità che si determineranno negli anni successivi, andranno al concorso ordinario.
Questa è l’unica strada percorribile per avere il personale di ruolo in cattedra già a settembre, l’unica strada che garantisce continuità e la possibilità di

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IN ATTESA DELL’ENNESIMA  TASK FORCE DEL MINISTERO, FATTA DAI SOLITI NOTI.
 Turi: servono risposte per il personale precario


Nostra proposta è chiara: riconoscere il lavoro e agire in continuità
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati. Questa la proposta Uil Scuola che vale sia per i docenti che per gli ATA in cui, a pieno titolo, rientra il riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte, con merito dai Dsga facenti funzione che continuano da anni al funzionamento del sistema scolastico.
Ci auguriamo che prevalga la coerenza che si ritrovino, congiuntamente o anche disgiuntamente, le risposte già dalla sessione di confronto sindacale che si sta aprendo sui concorsi.
Sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori senza scontri ideologici: riconoscere il lavoro svolto da anni da centinaia di migliaia di docenti ed Ata.
Avanziamo ancora le nostre richieste che interessano la comunità educante, i cittadini, i lavoratori: come chiudere questo anno scolastico e come

 

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 Turi: servono risposte per il personale precario
”

Richiesta unitaria di incontro politico e di rinvio dell’informativa sui concorsi.

“”””Le scriventi Segreterie, con la presente chiedono un rinvio dell’incontro di informativa previsto per mercoledì 15 aprile alle ore 15.00. Ritengono infatti necessario un preliminare confronto politico per inquadrare la questione reclutamento e concorsi in un contesto che nelle ultime settimane ha subito progressivi e sempre più profondi mutamenti, così come appaiono del tutto incerte le prospettive, tenuto conto che l’andamento dell’epidemia e i tempi di un’auspicabile uscita dalla stessa non sono ad oggi prevedibili con certezza.
Ciò premesso, e ribadita la non disponibilità a partecipare all’incontro di informativa del 15 aprile, le scriventi segreterie chiedono che sia fissato quanto prima un confronto a livello politico, della cui convocazione rimangono pertanto in attesa.”””””””

attchments: il documento unitario firmato dai segretari nazionali comparto Scuola: RICH-RINVIO-INFORM-CONCORSI-14042020 (2)

DL SCUOLA – Il Consiglio dei ministri vara le misure. Intanto il Mef fa i conti e pensa di risparmiare.

Turi: si punti su stabilità del personale. Prime classi potrebbero avere maggiori difficoltà
. Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola
E’ positivo che non ci siano promozioni di massa che sia prevista una possibilità di recupero – è il commento del segretario generale Uil scuola sulle misure inserite oggi nel Decreto scuola approvato dal consiglio dei ministri.  Serve condivisione e scelte in controtendenza con le normali prassi ammnistrative.
Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola. E’ il monito di queste giornate difficilissime – sottolinea Turi. Mentre si cerca di dare una direzione condivisa ai provvedimenti per la scuola, il Mef non può chiedere riduzioni che, al di là dei pochi risparmi da mettere in bilancio, induce danni ben più ampi di ciò che risparmia.
In un quadro che presenta pochi margini di certezza – continua Turi – partire da un assunto semplice appare essenziale: per il prossimo anno scolastico siano sono confermati gli organici attuali.
L’anno prossimo sicuramente ci sarà bisogno di distanziare, non possiamo fare gli organici con gli strumenti del passato. Ogni posto in meno produce a cascata lo spostamento di almeno altri due insegnanti.
 L’altro elemento che sarà sempre più necessario è la comunità, la continuità. 
Obiettivo che si raggiunge mettendo in ruolo i precari con un concorso per titoli. 
Merito e formazione di questi precari saranno oggetto di un intero anno scolastico di formazione e prova, alla fine del quale (anno di prova) si arriva alla conferma in ruolo che si chiude con un colloquio che farà la scuola che potrà accertare l’idoneità del docente.
Si sta puntando sulla DaD e si cambiano 300 mila docenti che dovremo presentare agli studenti e famiglie. Che facciamo il docente lo presentiamo in video conferenza? Se diverso, diremo, oggi abbiamo cambiato trasmissione?  Ci saranno problemi più complessi per le prime classi. 
Il coronavirus rischia di non insegnarci nulla se si ricomincia con le vecchie ricette ministeriali. 

ITALIA OGGI – 24 marzo 2020. Appello al premier: sulla scuola decisioni difficili, serve condivisione,  Di Pino Turi

Il virus non vuole ancora arretrare e sta sconvolgendo la vita degli italiani.
 La scuola ne deve uscire bene, per rinsaldare quel senso di Stato e di protezione che i cittadini stanno rivendicando.
Abbiamo chiesto in che modo mettere in pratica questo progetto. Domande concrete e mirate. L’unica risposta che riecheggia è ‘stiamo attuando la didattica a distanza’.
Chiariamoci. Non abbiamo alcun pregiudizio sull’utilizzo della tecnologia e neanche della DAD. Abbiamo svolto, nel 2014 a Torino, un congresso interamente digitale. Certo non un congresso a distanza, ma interamente informatizzato.
 La scuola non è servizio. E’ funzione che utilizza la tecnologia. Nessuno può convincerci che questa modalità di studio sia succedanea alla didattica. E’ solo complementare a quella vera. 
Entro questi limiti, abbiamo incoraggiato i docenti ad utilizzare tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per essere vicini ai propri studenti. La risposta è stata forte e emozionante: «Non ti lascio solo» hanno detto i docenti. Non solo una questione didattica ma un vero sostegno psicologico a studenti e famiglie. Un clima, quasi magico, bruscamente interrotto dalla burocrazia: a regolare sforzi, slanci, successi e cadute è arrivata una circolare illegittima ed inattuabile, apprezzata solo da qualche dirigente, e da un sindacato corporativo modello-lavora-e-sta-zitto.

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DECRETO RINVIO TFA.

Le date di svolgimento dei test preliminari per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, già fissate per tutti gli indirizzi per i giorni 2 e 3 aprile 2020, sono rinviate nei seguenti giorni:
• 18 maggio 2020 (mattina) prove scuola infanzia, 18 maggio 2020 (pomeriggio) prove scuola prunana;
• 19 maggio 2020 (mattina) prove scuola secondaria di I grado, 19 maggio 2020 (pomeriggio) prove scuola secondaria di II grado;
I corsi di cui al presente ciclo si concluderanno entro il 15 giugno 2021.
È prevista una proroga per i corsi del ciclo 2018/2019, attualmente in corso, che si concluderanno a maggio 2020.

Decreto+rinvio+TFA+sostegno

CORSO DI FORMAZIONE PER LA PREPARAZIONE AL CONCORSO TFA SOSTEGNO “LA FORMAZIONE DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO”

PIATTAFORMA ON LINE DI PREPARAZIONE AL CONCORSO TFA SOSTEGNO 2020
Corso di formazione: “La formazione dell’insegnante di sostegno”

La Piattaforma IRASE, che vi apprestate a fruire, è stata 
sviluppata per sostenere gli aspiranti docenti nella preparazione alle prove di accesso ai percorsi di specializzazione per le attività di sostegno al processo didattico/educativo degli alunni con disabilità (di seguito TFA sostegno). L’offerta formativa è stata strutturata sulla base delle
disposizioni del D.M. 30/09/2011.  L’art.6 – “Accesso ai corsi” dispone:
1. La prova di accesso, predisposta dalle università, è volta a verificare, unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il possesso, da parte del candidato, di:
a. competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
b. competenze su empatia e intelligenza emotiva;
c. competenze su creatività e pensiero divergente;
d. competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Ne deriva la seguente offerta formativa:
Parte I – Elementi socio-psico-pedagogici
Parte II – BES e Disabilità
Parte III – Area Logico linguistica
Parte IV – Competenze organizzative e giuridiche delle istituzioni scolastiche Parte V – TEST anni precedenti
Tutte le aree tematiche sono corredate da specifici strumenti
di verifica (test) per la valutazione degli apprendimenti del corsista. In particolare: test di apprendimento sui contenuti; test finale di simulazione sulle 60 domande a risposta multipla.
IL COSTO È DI € 100 PER GLI ISCRITTI ALLA UIL SCUOLA E € 300 PER I NON ISCRITTI.
Per iscriverti visita il sito www.irasenazionale.it, scarica il patto formativo, il modulo di adesione ed inviali, insieme a copia del bonifico e copia della tessera UILSCUOLA a irase@uil.it .

Supporto, assistenza, consulenza, approfondimenti e notizie: segreteria territoriale Uil Scuola Catania. IRASE CATANIA.  email: catania@uilscuola.it

attachments: DM-95-del-12-febbraio-2020-sostegno

Locandina TFA

Modulo adesione

Patto formativo

Prefazione TFA SOSTEGNO 2020.

Scheda+tecnica+UIL+Scuola+Rua+-+Specializzazione+sostegno

 

Amministratori della “res publica” o tenutari discrezionali di potere assoluto? facoltà di decisioni unilaterali? cittadini o sudditi? I segretari generali nazionali della SCUOLA scrivono…chiedono…osservano…

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Giuseppe Conte
Alla Ministra dell’Istruzione On.le Lucia Azzolina

Oggetto: Decreto legge milleproproghe, soluzione normativa a tutela dei docenti con tre anni di servizio nelle attività di sostegno e degli Assistenti Amministrativi facenti funzione di Direttore dei Servizi generali e Amministrativi (DSGA).
Signor Presidente, Signora Ministra,
chiediamo un intervento risolutore da parte delle SS.LL., con un apposito emendamento nel Decreto Legge cosiddetto “milleproroghe” in discussione in Parlamento, a tutela e riconoscimento del servizio svolto dalle categorie di personale scolastico di cui all’oggetto.
In merito facciamo presente quanto segue.
1) Docenti supplenti con tre anni di servizio nella attività di sostegno senza titolo specifico.
2) Assistenti Amministrativi facenti funzione di DSGA con almeno tre anni di servizio nella funzione.

“”””””Ricordiamo a tale proposito, relativamente ad entrambe le categorie di cui si parla, che espressioni di condivisione delle richieste sindacali sono contenute sia nell’Intesa del 24 aprile 2019 sottoscritta dal Presidente del Consiglio sia nel Protocollo di conciliazione del 19 dicembre 2019 e sottoscritto dall’allora Ministro dell’Istruzione.””””””” 
“”””””Riteniamo un atto necessario di coerenza e di credibilità da parte del Governo e dell’Amministrazione accogliere il presente appello, fermo restando che gli impegni assunti dalle Amministrazioni dello Stato non possono essere messi in discussione ad ogni mutare dei contesti politici. “”””””””
“”””””Crediamo inoltre che si debba fare il possibile per evitare il ripetersi di procedure di contenzioso giurisdizionale che per l’ennesima volta assegnerebbero impropriamente il governo del reclutamento alla magistratura. “””””””

La nota: appello-pdc-ministra-18022020

 

SCUOLA: SCIOPERO PER L’INTERA GIORNATA DEL 6 MARZO.


Turi: pieno coinvolgimento di tutta la nostra organizzazione
Alla base del dissenso le politiche del ministero su precari, facenti funzione Dsga, abilitazioni, Ata
E’ stata inviata oggi alla presidenza del Consiglio dei ministri la lettera di indizione dello sciopero della scuola per l’intera giornata del 6 marzo 2020, con particolare riguardo – si legge nel documento – al personale in condizione di precarietà lavorativa.
Tale indizione – sottolineano Flc Cgil Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda – rappresenta una prima espressione di dissenso per le scelte politiche in materia di gestione del personale della scuola. Alla quale potranno seguire ulteriori iniziative.
Quattro i temi di dissenso al centro dello sciopero del 6 marzo:
CONCORSI – Non è stato portato a positiva conclusione l’unico tavolo attivato relativo all’attuazione dei decreti, ora trasformati in legge, che doveva condurre alla definizione di procedure di reclutamento tali da riconoscere “la professionalità acquisita, grazie alla quale è stato possibile assicurare la funzionalità del sistema dell’istruzione“, come previsto dall’Intesa di dicembre Palazzo Chigi.

proclamazione-sciopero-15022020

 

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La UIL SCUOLA, non ci sta.

Report: Conferenza nazionale dei segretari regionali,   12 e 13 febbraio 2020
Documento finale
La conferenza nazionale dei segretari regionali UIL Scuola, riunita il 12 e 13 febbraio 2020, presso l’hotel Mediterraneo di Roma, approva la relazione del Segretario generale, il dibattito e le conclusioni.
La rottura delle relazioni sindacali con il Miur, a partire dalla prima riunione con la ministra Azzolina, caratterizzata da un  approccio  ideologico, basato sull’idea di disintermediazione e che ha indotto la totale chiusura ad ogni forma di dialogo costruttivo e alla conseguente proclamazione unitaria dello stato di sciopero della scuola per i precari per il 17 marzo. Data che potrebbe essere anticipata e che rappresenta l’inizio di una serie più ampia di mobilitazione.
Un ministro, definito nel corso della conferenza stampa del 12 febbraio, «forte con i deboli, i lavoratori precari della scuola e debole con i forti, il mef », che non rispettando il personale precario non rispetta la scuola che, insieme al Presidente della Repubblica, è un’istituzione che gode della fiducia del Paese.
Tra le richieste formulate unitariamente, la UIL Scuola ritiene – anche in considerazione del vasto numero di argomenti previsti nella bozza di testo dei concorsi – che venga resa nota in anticipo la banca dati delle domande relative alla procedura concorsuale al fine di consentire al personale coinvolto di prepararsi attraverso strumenti efficienti e regole trasparenti. E’, questo, l’unico metodo per  rendere SERIO il Concorso.
La previsione di procedure straordinarie e riservate rappresenta una risposta al personale precario che la politica dovrà fornire in modo responsabile. 
Allo stato attuale le scelte del Ministro vanno esattamente nella direzione opposta senza alcuna assunzione di responsabilità ne’ volontà di unire ciò che appare sempre di più come divisioni ingiuste.

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CONCORSO STRAORDINARIO: I TEST DELLA DISCORDIA. Ciò che è negato dal ministero è garantito dal mercato.

on line sul sito Uil Scuola: http://uilscuola.it/concorso-straordinario-i-test-della-discordia/
sulla pagina Facebook di Uil Scuola: https://www.facebook.com/UILScuolaSegreteriaGenerale/

  Andate su Google e digitate ‘concorso straordinario docenti’.
Si aprirà un mondo… Offerte commerciali di ogni genere, ammalianti assicurazioni propagandistiche. Si reclamizzano ‘opere’ che raccolgono test specifici a risposta multipla su tutte le tematiche richieste sia nella parte generale del programma di concorso che per quelli particolari: pedagogici, didattici, disciplinari. Tutto insomma e tutto aggiornato all’attualità. C’è anche l’immancabile software online per la preparazione alle prove di selezione e la verifica delle competenze acquisite che attinge da un data base di quesiti costantemente aggiornato alle ultime novità normative.

In pratica ciò che è negato dal ministero è garantito dal mercato. Non avremo la batteria dei test, ma quella dei ricorsi. 

Ci chiediamo se questo fa diventare serio il concorso o porta ad alimentare il mercato, ovvero crea un’ansia tale da alimentarlo. Ci chiediamo se sia elemento di serietà definire una prova al buio, per accertare le competenze di docenti che svolgono la professione da anni: sono precari i contratti, non le persone.

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CONCORSO PRECARI
Il Consiglio di Stato: sì a prove con regole semplificate e particolari Ci sono straordinarie esigenze di interesse pubblico

Turi: giuste le nostre rivendicazioni. Politica ha argomentazioni inconsistenti.
 
La predisposizione di prove concorsuali caratterizzate da regole semplificate è lecita e giustificata da “straordinarie esigenze di interesse pubblico”, in quanto diretta a porre fine ad una intollerabile situazione di precariato in cui versa da anni un considerevole numero di lavoratori.
Così il Consiglio di Stato che, con la sentenza n. 868/2020, ha dichiarato la legittimità dei bandi di concorso riservati ai docenti in possesso di abilitazione o già inseriti nelle graduatorie, al fine di superare la carenza di personale e contrastare il precariato.
La decisione è di notevole importanza, in quanto riconosce la possibilità di bandire concorsi riservati, caratterizzati da “marcati connotati di specialità, da una procedura snella di verifica”, le cui modalità di svolgimento siano idonee a facilitare la stabilizzazione del personale precario.
 Tale superiore esigenza di lotta al precariato legittima dunque “una normativa ad hoc, giustificata da particolari e non irrazionali esigenze pubblicistiche (eliminazione del precariato)”.
Anche la magistratura conferma le nostre posizioni e la legittimità delle nostre rivendicazioni – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

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Il Consiglio di Stato: sì a prove con regole semplificate e particolari Ci sono straordinarie esigenze di interesse pubblico”

Il punto sul confronto sui concorsi.


Voler far passare per ordinario l’accertamento di alcuni requisiti con un procedimento straordinario è velleitario e sbagliato,
Di Pino Turi
Il ministero, come abbiamo avuto modo di denunciare nelle scorse settimane, non parla con le organizzazioni sindacali, preferisce scrivere, impostando il confronto sul terreno proprio della burocrazia. L’impressione è che non abbia motivazioni da sostenere, ma diktat da avanzare.
E’ in questo modo che il ministero nega le relazioni sindacali che, invece, meritano tempo, volontà politica, ascolto e mediazioni. L’alternativa? Fare a meno del confronto, ritenere i corpi intermedi un ostacolo e andare avanti con l’approccio dirigista ed autoritario.
E’ una scelta non nuova alla quale non vogliamo e non riusciamo ad abituarci. Scelta che ha portato e porterà la UIL Scuola a cercare il consenso sulle nostre proposte tra le persone e tra la gente, avendo sempre bene in mente il merito delle questioni, la tutela e la rappresentanza del personale.
Nel merito La questione merita di essere correttamente contestualizzata. Il Governo è sotto infrazione europea per la reiterazione seriale dei contratti a termine, pur in presenza di posti vacanti in organico, da anni e non da ora. Una situazione che lo costringe ad adottare un provvedimento di emergenza per dare una boccata d’ossigeno, a settembre, stabilizzando meno della metà dei docenti 24 mila su una platea di oltre 60 mila.
Sono tutti insegnanti con molti anni di servizio alle spalle, non meno di tre visto che è il requisito minimo per partecipare al concorso straordinario. Se si trattasse di lavoratori privati avrebbero il diritto della trasformazione del contratto a tempo interminato.
Ora voler far passare per ordinario l’accertamento di alcuni requisiti con un procedimento straordinario è veramente velleitario e sbagliato, da parte di una politica che non ne azzecca una. Ogni gioco ha le sue regole e se è scelto di utilizzare il metodo computer-based con domande chiuse, si è scelto un campo di gioco ben preciso e le regole non possono che essere che quelle. Non si può svolgere una partita di basket con le regole del calcio.

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Turi: Vira verso una situazione di stallo il confronto al Miur sui concorsi. Punto di rottura potrebbe essere la batteria dei test.

Turi: bisogna dare trasparenza alle procedure e tranquillità alle persone.
E avverte: chi rompe paga e i cocci sono suoi.
Si vogliono mettere bandierine inutili su questi concorsi – è il giudizio di Pino Turi, in vista della riunione di oggi pomeriggio al Miur.
 Una notte di tempo e il rinvio ad oggi pomeriggio potrebbero non essere sufficienti a portare le posizioni ad un confronto sereno. Già da ieri l’invito alla ministra Azzolina ad intervenire nel confronto.
C’è bisogno di dare trasparenza e tranquillità alle persone – aggiunge Turi.
 Bisogna fornire la batteria delle domande per prepararsi e comprendere la logica dei quiz.
Stiamo parlano di docenti che da anni svolgono la loro professione e che, con certezza, la svilupperanno nei prossimi anni.  
Non è mettendo ostacoli che si fa una selezione positiva – osserva il segretario Uil Scuola –  ci vogliono trasparenza e tranquillità da dare ai candidati che con questo concorso mettono in gioco la loro vita professionale.
Ci chiediamo cui prodest non mettere tutti nelle medesime condizioni?
 Perché trasformare questo concorso in una partita a carte coperte?
 Dare una batteria di test per prepararsi eviterà situazioni di ansia e disagio e garantirà dal rischio di possibili inquinamenti delle prove concorsuali e di infiniti ricorsi.
Aver acquisito nel decreto una specifica prova computer based – precisa Turi –  significa aver distinto la fase della selezione (24.000 aspiranti) da quella della valutazione a cui i 24.000 dovranno sottoporsi alla fine dell’anno di formazione e prova.
Nella riunione del pomeriggio questa possibilità per di preparazione al confronto sarà punto di svolta.

I destinatari sono persone, ancor prima di docenti, cittadini, sicuramente non sudditi. Paventiamo l’ulteriore deriva e danno che sfocerà nella inesorabile liquefazione della professione-funzione di “”docente””  che evidenziamo oramai da troppo tempo.

s.mavica
 

Il dettaglio delle proposte tecniche portate al tavolo del Miur.

Il dettaglio delle proposte tecniche portate al tavolo del Miur

  • Fornire la batteria dei test:
    non è il solo test che può legittimare il superamento del concorso, bensì la valutazione finale.
  • Definire nel dettaglio di come avverrà la valutazione finale:
    nei precedenti incontri, il ministro ha sempre parlato di “unità didattica”
  • La distribuzione dei punteggi di valutazione del concorso:
    50 punti per la valutazione prove e 50 per la valutazione titoli
  • Procedura per il conseguimento dell’abilitazione per coloro i quali non rientrano nei 24.000 dovrà comunque essere espletata simultaneamente e a patto che il candidato abbia un contratto di supplenza, così come per i docenti di ruolo ( c.d. ingabbiati) abbiano il passaggi di ruolo, con la conferma alla fine dell’anno di formazione e prova. Ciò impone la riapertura del CCNI sulla mobilità.
  • Numero delle commissioni:
    un eccessivo numero di commissioni che potrebbero allungare la tempistica della procedura per le difficoltà note a reperire i componenti (basterebbe una sola commissione per regione).

 

  CONCORSO STRAORDINARIO

 SERVIZIO

 Chiarire in modo quindi più esplicito che il docente con tre anni di servizio svolti esclusivamente su posto di sostegno nella scuola secondaria statale può partecipare al concorso e come si decide la classe di concorso per la quale partecipa dal momento che i contratti, spesso, non la indicano.  Al momento dell’inserimento dei contratti nella schermata iniziale il sistema richiede il tipo di posto e la classe di concorso, successivamente non riportati sui contratti.
Chi è inserito per più classi di concorso avrà problemi nella dichiarazione.
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CATALOGO OFFERTA FORMATIVA IRASE NAZIONALE.

                 

IRASE NAZIONALE ISTITUTO PER LA RICERCA ACCADEMICA SOCIALE ED EDUCATIVA (DIRETTIVA MIUR 170/16). PERCORSI FORMATIVI RIVOLTI AL PERSONALE DOCENTE OFFERTA FORMATIVA 2019/2020. VEDI ALLEGATO
“Io penso che nessuno in nessuna parte del mondo possa parlare di futuro del proprio popolo o della propria organizzazione senza parlare di formazione.” Wilma Mankiller (attivista americana)
E’ questo il principio cui si ispira l’IRASE, con l’obiettivo di sostenere, attraverso la formazione, la qualificazione dei docenti e di tutto il personale scolastico, perché la formazione è un diritto orientato allo sviluppo professionale, per raggiungere una forma mentis, un’apertura verso il nuovo, un interesse verso il cambiamento che si accresce con l’aumentare delle conoscenze, in un personale progetto di crescita professionale e non deve essere un mero dovere da assolvere in vista di progressioni di carriera. La formazione per l’Irase è intesa come Ricerca-Azione, un modello ciclico e riflessivo che parte dalla problematizzazione di una parte del processo di insegnamento/apprendimento per arrivare a modificarne le condizioni a partire dalla comprensione dei propri modelli di riferimento (impliciti ed espliciti) delle condizioni dell’apprendere.

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