ORGANICO DI DIRITTO DEL PERSONALE ATA

INFORMATICONUIL
ORGANICO DI DIRITTO DEL PERSONALE ATA
Confermate le dotazioni dello scorso anno

Nella giornata di martedì 22 giugno 2016 è proseguita l’informativa MIUR sulla definizione della dotazione organica del personale ATA per l’anno scolastico 2016 -2017. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei
I rappresentanti del Ministero hanno ribadito il totale di 203.534 posti, fissato dalla legge di stabilità 2015. Nei prossimi giorni verrà comunicato il riparto tra profili che è ancora in via di definizione.
L’organico così previsto avrà una durata triennale con possibilità di adeguamento annuale nei limiti della dotazione complessiva.
La UIL Scuola ha segnalato la necessità di assicurare una gestione trasparente dei posti evitando di esporre il personale ad una situazione di incertezza e di ingiustificata instabilità e ricordato che, come ogni anno,  solo dopo l’emanazione formale dei decreti verrà stabilito l’organico di diritto di ciascuna scuola, utilizzando anche la quota del 3%riservata agli interventi compensativi da gestire a livello di direzioni regionali.
Nel corso della riunione da parte sindacale è stata chiesta la conferma degli oltre 9.000 posti in organico di fatto, indispensabili al funzionamento delle scuole.

Costituzione di reti di scuole.
Come preannunciato nella comunicazione conseguente all’ incontro sulle reti scolastiche, richiesto dalle organizzazioni sindacali sulla attuazione dei commi 70 e seguenti della legge 107, il Miur ha inviato, a firma del capodipartimento la nota di chiarimento che riconduce a a mero contributo documentale la nota sulle modalità e i tempi di costituzione delle reti e i connessi allegati per la stipula delle intese.
Su richiesta della UIL nel testo è’ evidenziato che tale processo non può essere rispondente a semplici adempimenti burocratici ma rispondere ai reali esigenze di raccordo e coordinamento tra le diverse scuole.
È superfluo evidenziare che un informativa sindacale preventiva avrebbe evitato all’amministrazione questa brusca marcia indietro , comunque utile ed opportuna.
MIUR.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0002261.22-06-2016

L’interrogazione orale: un’interazione necessaria con gli studenti è il patrimonio della nostra scuola Turi: libertà e indipendenza di pensiero, presupposto necessario per qualità istruzione.

         INFORMATICONUIL   L’interrogazione orale: un’interazione necessaria con gli studenti  è il  patrimonio della nostra scuola Turi: libertà e indipendenza di pensiero, presupposto necessario per qualità istruzione. Inadeguati i paragoni con il mondo anglosassone. Oggi il Ministro se ne ricorda. Finalmente una affermazione che valorizza la nostra scuola e ciò che rappresenta. Quella scuola che, è sbagliato paragonare sempre ad altre esperienze che sono basate su una comunicazione non verbale con il ricorso a test e verifiche  scritte. Se ne è ricordata oggi  il ministro Giannini – sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola  commentando le affermazioni del ministro durante una trasmissione radiofonica – che ha ricordato come ‘esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell’argomento’, è patrimonio della nostra scuola.  Un approccio – aggiunge Turi – ben diverso dal patrimonio del mondo anglosassone che privilegia la misurazione delle competenze, piuttosto che l’insegnamento della scuola italiana, tradizionalmente basata sulle conoscenze, sul dubbio e la ricerca che porta all’acquisizione delle competenze. Un insegnamento il cui strumento principale è l’iterazione e la rappresentazione delle realtà e dell’astrattezza concettuale, ma questo è il frutto della tradizione della nostra scuola che non deve essere disperso in un meccanismo di omologazione che purtroppo nel nostro paese per motivazione non sempre nobili, è alla ricerca di paragoni e di modelli che poco o niente sarebbero  da imitare. Se continueremo a difendere la nostra inimitabile capacità di insegnamento ed apprendimento – sostiene Turi – a valorizzare l’autonomia scolastica come luogo di libertà ed indipendenza, forse riusciremo a fare un’Europa dei popoli e non della finanza e del profitto.

 

MOBILITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO. RACCOLTA FIRME. CONDIVIDETE, DIVULGATE, ADERITE.

4 APRILE 2016

RACCOLTA FIRME. Invito-esortazione di adesione corale e generale.
Registriamo e purtroppo constatiamo continuamente e malauguratamente, che la scuola sta vivendo un processo di transizione con imposizioni dall’alto e con una tendenza al verticismo che sta snaturando il valore della collegialità. Un passaggio di verso sicuramente destabilizzante poiché l’azione del Governo e l’interpretazione del MIUR, ostaggio e tenuto al legaccio dalla fanta politica, sviliscono, ad ogni iniziativa, la Mission della scuola, devastano quello che funzionava, pasticciano sul da farsi. Tutto ciò è implicito nella legge 107 che per molti suoi aspetti non possiamo fare altro che continuare a contrastare con azioni forti e coese. Proteste e proposte.  

Abbiamo dato inizio ad una nuova mobilitazione unitaria il cui primo obiettivo è il RINNOVO DEL CONTRATTO e il conseguente adeguamento stipendiale. Non è piu’ accettabile che i nostri stipendi restino fermi al palo fissato in un contratto nato per il biennio economico 2007/2009, così’ come non è accettabile un’imposizione dall’alto, attraverso la legge 107, di temi e questioni come IL BONUS VALORIZZAZIONE e LA CHIAMATA DIRETTA DEI DIRIGENTI. Sono parte integrante dell’iniziativa anche le rivendicazioni dei diritti del personale Ata, senza il cui determinante lavoro la scuola non può funzionare.
Per queste ragioni abbiamo avviato la raccolta delle firme per una grande petizione nazionale che dovrà dare luogo ad una assemblea nazionale delle rsu/rsa il 28 aprile 2016. In quella sede poi decideremo tutte le ulteriori iniziative da intraprendere.

Dobbiamo di nuovo dare vita ad un grande dibattito e confronto nelle nostre istituzioni scolastiche e la raccolta delle firme è un primo passaggio molto importante. Vi invito ad intensificare la raccolta.  Vi chiedo uno sforzo affinchè TUTTO il personale scolastico DI TUTTE istituzioni sia coinvolto.
Dobbiamo dare un segnale forte e deciso e soprattutto RIPRENDIAMOCI il giusto protagonismo atteso che il nostro lavoro quotidiano, fatto di impegno e dedizione, merita . È IL NOSTRO LAVORO CHE FA LA SCUOLA. LA VERA BUONA SCUOLA.

Resto a disposizione, insieme a tutta la struttura Uil Scuola di Catania.
UNITI VINCIAMO SEMPRE
salvo mavica, segretario territoriale generale.

VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

1 aprile 2016          INFORMATICONUIL

INCONTRI AL MIUR
VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

A seguito della nota di protesta che la UIL Scuola insieme a  CGIL CISL e SNALS ha inviato al MIUR sulle indicazione fornite alle scuole riguardo le misure di sicurezza degli alunni durante i viaggi di istruzione e le visite didattiche, si è tenuto un incontro presso la Direzione generale dello studente. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei. I rappresentanti del Ministero nel prendere atto che la nota di trasmissione alle scuole del vademecum della Polizia stradale e la successiva pubblicazione di FAQ sulla materia hanno suscitato allarme nelle scuole e tra i docenti, si sono impegnati ad emanare una nuova circolare che integri la n. 291 del 1992, alla luce delle nuove esigenze rappresentate dal Ministero dell’interno e nel rispetto delle norme contrattuali vigenti.

La UIL scuola nel ribadire la netta contrarietà all’attribuzione di compiti e responsabilità improprie al personale scolastico ha anche evidenziato la necessità del superamento della logica del massimo ribasso nell’acquisto di beni e servizi e del recupero della centralità ruolo degli Organi collegiali nella progettazione organizzativa e didattica che è il fulcro del progetto della scuola autonoma che non può ridursi ad un aumento degli impegni burocratici, a scapito della qualità e della sicurezza. In quella sede, come nelle altre, è stato chiesto un maggior rispetto dei tempi della scuola e stigmatizzato l’uso distorto dello strumento FAQ.

Ancora una volta dobbiamo rilevare come il modello della legge 107/2015 è sbagliato; invece di ampliare l’autonomia delle scuole ne limita la portata fino a considerare l’ipotesi di non fare più visite didattiche, a causa di circolari eterodirette che descrivono improbabili procedure burocratiche che non tengono in nessuna considerazione la specificità e le peculiarità della scuola.

La scuola deve poter disporre del massimo di  autonomia il cui supporto è costituito dall’aggregato sociale di riferimento che la sorregge e le dà sostanza, una sostanza che trova la sua funzione di vera rappresentata negli organi collegiali.
Nella fattispecie il Consiglio di istituto, in cui sono rappresentati i genitori, gli studenti (per le scuole superiori), i docenti ed il personale ATA, lo stesso Dirigente scolastico, possono benissimo valutare l’affidabilità delle aziende fornitrici del servizio, chiedere le dovute garanzie e non limitarsi a considerare solo il livello di costo. 
Una valutazione che deve poter  trovare il giusto equilibrio tra costo del servizio e la garanzia  della massima sicurezza degli alunni e del personale impegnato nelle visite didattiche che sono elemento essenziale dell’offerta formativa, necessaria per la crescita culturale dei nostri ragazzi.
E’ l’ennesima riprova che situazioni complesse come la gestione di una scuola non possono essere affidate in maniera estemporanea alla responsabilità dei singoli, siano essi i dirigenti, piuttosto che  docenti, ma corroborati da delibere collegiali che definiscano i criteri e i modi, frutto della partecipazione e dell’ autogoverno dell’istituzione scolastica. L’alternativa è una scuola burocratica che come nel caso delle visite guidate, invece di trovare soluzioni utili per la qualità della propria funzione,  arriva  addirittura ad abdicare al suo ruolo formativo.

GRANDE MOBILITAZIONE NAZIONALE E RACCOLTA FIRME: CONSEGNA IL 28 APRILE

25 MARZO 2016

TITOLO: le prime evoluzioni sulla buriana dei trasferimenti. DISPONIAMO SOLO DEL CCNI 2016
Governo e MIUR: nuovi e moderni specialisti nel rendere difficili le cose facili.
Quisquilie, dimenticano solamente che  i destinatari coinvolti sono persone, cittadini, soggetti di diritto e componenti del popolo sovrano…per non parlare e considerare che il volano conduttore della “Vera Scuola” dovrebbe essere orientato su efficacia ed efficienza. Idee lanciate da terzi, scritte e proferite nei dotti convegni, e lasciate languire…adesso nemmeno le belle parole.
Amara constatazione: dobbiamo subire, solo subire senza via di scampo?
Riprendiamoci i diritti, atteso che i doveri li svolgiamo e bene, rivendichiamo la rappresentanza democratica e la cittadinanza:
docenti ed ATA…sicuramente cittadini e non sudditi.
L’ordinanza ? aspettiamo ancora, subiamo sulla nostra pelle le inadempienze ed i ritardi, tanto per restare in tema.

Invito:
a partecipare attivamente alle iniziative unitarie  sindacali (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal) (la Gilda si è distratta e speriamo che recuperi.)
“” Affermare il diritto a condizioni di lavoro certe entro cui possano esprimersi professionalità di alto profilo, attente alle innovazioni, impegnate nello sviluppo e nella crescita di milioni e milioni di studenti; sostenere il diritto al lavoro di migliaia di giovani aspiranti docenti ignorati dal piano straordinario di assunzioni; ridare piena efficienza all’area dei servizi e riconoscimento al personale ATA; ricondurre a regole trasparenti, chiare e contrattate le procedure di affidamento di incarico ai docenti titolari di ambito; sono gli obiettivi principali della mobilitazione del personale della scuola, per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale e un adeguato riconoscimento del proprio lavoro.””
Gli insegnanti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti scolastici scelgono ancora una volta una mobilitazione nazionale con cui sbloccare un contratto fermo da otto anni, sostituito impropriamente da leggi che, come la legge 107, danno risposte sbagliate a problemi da tempo irrisolti, riducono spazi di collegialità e partecipazione, puntano a spezzare i tradizionali legami di solidarietà tra lavoratori, mettono a rischio il rapporto di fiducia tra scuola e società.””

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal promuovono una raccolta di firme in tutte le scuole, attraverso iniziative territoriali in vista di una assemblea nazionale delle RSU già annunciata per il 28 aprile; in questo modo il mondo della scuola renderà visibile la richiesta di investire sulle professionalità, adeguare gli stipendi, riconoscere autonomia e funzione sociale dell’insegnamento, stabilizzare il lavoro, assicurare parità di condizioni economiche e normative ai lavoratori precari. 
Le firme raccolte verranno consegnate alla Presidenza del Consiglio in occasione della manifestazione nazionale. 

CONSULENZE, INFORMAZIONI, COMPILAZIONE ED ADEMPIMENTI sulla mobilità PRESSO LA SEGRETERIA, gratuite per gli iscritti,, PREVIA PROGRAMMAZIONE ED APPOSITO APPUNTAMENTO.
Inizio attività dopo la pubblicazione dell’annuale ordinanza sui trasferimenti e passaggi di cattedra e di ruolo.
Attualmente disponiamo solo del CCNI 2016  firmato dalle 4 sigle sindacali con esclusione della Gilda.
By segreteria territoriale Uil Scuola
salvo mavica, segretario generale.

Richiesta audizione urgente sul tema del precariato della scuola.

Roma, 15 marzo 2016
Prot. n. 60/2016 DP/AF-st

Ai Presidenti delle Commissioni Cultura
della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

Ai Componenti delle Commissioni Cultura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Oggetto: Richiesta audizione urgente sul tema del precariato della scuola.

Egregi Onorevoli e Senatori,

le scriventi Organizzazioni sindacali, maggiormente rappresentative, chiedono una audizione in tempi urgenti in relazione alla grave situazione che vive il precariato della scuola, nonostante le stabilizzazioni previste dalla legge 107 del 2015 e l’imminente concorso a cattedre. Proprio in relazione al concorso, abbiamo dovuto constatare che da parte del Ministero dell’Istruzione non c’è stata alcuna volontà di ascolto delle organizzazioni sindacali, che da sempre svolgono il ruolo di rappresentanza con una visione complessiva degli interessi in campo.

Siamo quindi a chiedere a voi una interlocuzione che ci permetta di porgere il nostro punto di vista e le conseguenti proposte che potranno nel prosieguo dell’attività parlamentare trovare il dibattito necessario per uno sbocco legislativo.

Certi dell’attenzione che Vorrete prestare alla nostra richiesta, rimaniamo in attesa della vostra cortese risposta.

Distinti saluti

FLC CGIL Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA Maddalena Gissi
UIL SCUOLA Pino Turi
SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi

LICEI MUSICALI RICONOSCERE L’ESPERIENZA. VALORIZZARE LA SPECIFICITA’ PEDAGOGICA

Licei musicali riconoscere l’esperienza valorizzare la specificità pedagogica    
Necessario un momento di confronto con il MIUR.
In questi giorni registriamo la legittima preoccupazione dei docenti già in servizio da molti anni nei licei musicali che, alla luce della recente costituzione delle nuove classi di concorso, della pubblicazione dei bandi di concorso e dell’imminente sottoscrizione del contratto integrativo sulla mobilità, rischiano di non vedere riconfermato il proprio contratto.
Negli anni scorsi la UIL Scuola, da sempre attenta alla tutela di tale insegnamento soprattutto per ciò che rappresenta in termini di offerta formativa, ha più volte evidenziato al MIUR l’importanza di una gestione innovativa condivisa e attenta dei licei musicali che, pur avendo superato gli anni di sperimentazione, non hanno ancora visto la definizione di  un percorso che consenta agli istituti di far tesoro delle tante esperienze già maturate.
L’importante innovazione di questi licei che ha riscosso, in questi anni, un successo didattico e di iscrizioni, deve continuare nella fase di  potenziamento dell’insegnamento delle discipline musicali nella scuola secondaria di secondo grado, al fine di valorizzare le esperienze positive di questi anni.  
Con questo presupposto ed in virtù delle difficoltà ed incertezze emerse nella fase sperimentale, a parere della UIL Scuola, è necessario costruire un sistema propedeutico di dimensioni ben diverse da quello  prefigurato dalle nuove classi di concorso e dalle conseguenze della mobilità impostata su regole inedite.
Per questi motivi, la UIL Scuola, ritiene indispensabile ed urgente un confronto con il MIUR,  (già avanzato in data 25 febbraio u.s.) che parta dalla definizione dell’organico dei licei musicali per arrivare, almeno nell’immediato, a stabilire modalità e titoli, sia per  la partecipazione al concorso che per il passaggio  in tale ordine di scuola,  tutelando la necessaria continuità didattica degli alunni che è garantita  dal personale in servizio.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica. segretario generale

NUOVA FASE DI INTENSA MOBILITAZIONE: 28 APRILE ASSEMBLEA R.S.U.

I SINDACATI RILANCIANO UNA NUOVA FASE DI INTENSA MOBILITAZIONE

IL 28 APRILE ASSEMBLEA UNITARIA DELLE RSU. IN ALLEGATO IL COMUNICATO
Sono diversi i fronti aperti da tempo nel settore scuola, con vertenze che hanno riguardato nelle scorse settimane il personale ATA, il personale docente, quello precario e i dirigenti scolastici. Vertenze che si collocano in un’azione sindacale più ampia che ha per obiettivo il superamento di molte criticità della legge 107 (chiamata diretta dei docenti, bonus legato al merito, agibilità degli spazi contrattuali, esclusione docenti infanzia e Ata dalle stabilizzazioni, precari di seconda fascia, ecc.). Inoltre resta al momento irrisolta, in un quadro di grande incertezza stante l’irrisorio stanziamento di risorse contenuto nella legge di stabilità, la partita del rinnovo contrattuale, bloccato da oltre sette anni. I sindacati lo rivendicano non solo per le attese di un giusto riconoscimento economico e normativo teso a sburocratizzare il lavoro nella scuola, ma anche per riconquistare  il diritto alla piena contrattualità del salario (art. 39 della Costituzione) e delle altre materie su cui si sono avuti interventi disorganici ed estemporanei per via legislativa.

salvo mavica, segretario generale territoriale catania

Turi: sbloccare il contratto per riconoscere i diritti

Turi: sbloccare il contratto per riconoscere i diritti
SONO PIÙ DI SEI ANNI CHE AL PERSONALE DELLA SCUOLA NON VIENE RINNOVATO IL CONTRATTO
Uil: La legge del governo sulla scuola mostra tutti i limiti di concreta applicazione.
Siamo nettamente contrari alle scuole di tendenza.
I ragazzi Erasmus esempio dell’eccellenza del nostro sistema di istruzione, apprezzata solo all’estero.
La mancanza del rinnovo contrattuale del personale della scuola si protrae da oltre sei anni –  mette in evidenza Pino Turi, segretario generale Uil Scuola nel suo intervento all’Auditorium Unipol per l’iniziativa promossa dalla Uil sui contratti nel pubblico impiego.
Un blocco che  incide pesantemente sul potere di acquisto reale delle retribuzioni, quelle degli insegnanti italiani sono tra le più basse d’Europa, ma soprattutto sul valore del  lavoro nel sistema di istruzione.
La scuola è stata investita da una legge di riforma, peraltro di dubbia costituzionalità, che non modifica l’impianto istituzionale dei cicli di istruzione, ma interviene sostanzialmente sulla governance   – ha precisato Turi – con uno spostamento di  poteri tra dirigente, docenti ed organi collegiali, rappresentativi del personale docente ed ATA, genitori ed alunni, che ne mortificano ruolo e funzione.
Quella che stiamo registrando – aggiunge Turi – è una pesante ingerenza, anche nelle materie di contrattazione, attuata per  legge, la 107/2015.
Approvata con voto di fiducia dal Parlamento la legge del governo sulla scuola risente –  ora che quotidianamente ci scontriamo con i limiti pratici della sua applicazione, spiega Turi –  della mancanza di dibattito sereno e disteso, sia parlamentare che nel Paese.
Una legge formulata senza il coinvolgimento pieno del personale, trattato più da suddito che da lavoratore portatore di dignità e diritti.
L’aver scelto di attuare un processo di cambiamento in maniera autoritaria e senza coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori ha condotto ad un doppio risultato negativo: a chi a scuola lavora ogni giorno si presenta un modello di scuola meno libera e più dirigista; ad alunni e famiglie si rende meno scontato il pluralismo e la libertà di apprendimento.
Tutto questo in contraddizione con i  valori costituzionali che indicano la scuola come laica,  di tutti e per tutti – conclude Turi – quella scuola che ha rappresentato l’ascensore sociale degli italiani nei decenni scorsi e che, ancora oggi,   registra eccellenze tra i ‘ragazzi Erasmus’ che trovano lavoro solo fuori dall’Italia.

CONCORSO DOCENTI: QUANTA CONFUSIONE! TANTA DELUSIONE! I SINDACATI PROPONGONO

All’On.le Sen. Stefania Giannini
Ministro dell’Istruzione Università e ricerca

Al dott. Alessandro Fusacchia Capo Di Gabinetto
Oggetto : richiesta incontro su reclutamento e concorso

Le scriventi organizzazioni Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal chiedono un incontro urgente che affronti nel merito e con una equilibrata valutazione di tutti gli interessi in campo le diverse questioni connesse all’annunciata emanazione di un bando di concorso ordinario per i docenti.
Fra tali questioni si evidenziano quelle connesse allo svuotamento delle Graduatorie ad esaurimento, chiedendo che siano individuate soluzioni ponte per chi, pur in possesso di abilitazioni, non vi si trova inserito e per chi lavora nella scuola senza abilitazione per la mancata attivazione dei percorsi abilitanti, e per il settore della scuola dell’infanzia non coinvolto nel piano straordinario della legge 107.
Le scriventi OO.SS. lamentano peraltro l’assenza di ogni informativa sugli esiti dell’iter di approvazione del decreto di riordino delle classi di concorso, così come sui dati inerenti il numero dei posti messi a concorso e sulla loro distribuzione sia per territorio che per tipologia.
In attesa di una convocazione di cui si ribadisce l’urgenza porgono distinti saluti.                     Roma, 16 febbraio 2016
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi

VENERDÌ’ 12 FEBBRAIO MOBILITAZIONE IN DIFESA DEI DIRITTI DEI PRECARI IN TUTTE LE PROVINCIE D’ITALIA

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno deciso di promuovere e sostenere per venerdì 12 febbraio p.v. una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari.

L’iniziativa nasce per la totale assenza di confronto tra il Ministero e le organizzazioni sindacali su un tema, l’annunciato bando del concorso, che non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la legge 107 non ha dato le risposte che il Governo aveva assunto come suo preciso impegno.

Un precariato fatto di docenti in servizio da anni, che hanno conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola con le esigenze personali e familiari, spesso costretti a trasferirsi in altra regione pur di avere un contratto a tempo determinato; di docenti della scuola dell’infanzia, vincitrici di concorso e/o inserite in GAE, ingiustamente estromesse dal piano nazionale di assunzioni col pretesto di dovere attendere l’attuazione del percorso 0-6, smentito dalla legge di stabilità; di docenti cui è stata preclusa dal MIUR la possibilità di conseguire abilitazioni per TFA non attivati.

La sentenza della Corte europea del novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni, ma nonostante ciò si lascia ad essi come unica opportunità quella di partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto il valore del servizio svolto.

Il concorso resta in linea di principio lo strumento da utilizzare per l’accesso al lavoro pubblico, garantendo ai concorrenti trasparenza ed equità; ma quello annunciato rischia di rivelarsi inopportuno per i modi e tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non risolte, di impegni disattesi, di obiettivi mancati, di diritti negati: una situazione che rende facilmente prevedibile e inevitabile il moltiplicarsi di occasioni di contenzioso.

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams chiedono l’immediata apertura di un tavolo di confronto in cui discutere di come le procedure di reclutamento possano tenere debitamente conto dell’esigenza di valorizzare la professionalità di quanti, per anni, hanno consentito di far fronte alle ordinarie esigenze di funzionamento del sistema scolastico. Ciò può avvenire sia intervenendo sulle modalità di svolgimento delle prove concorsuali (facoltatività di alcune di esse a determinate condizioni, giusto bilanciamento nella valutazione dei titoli, ecc.), sia su un’articolazione dei piani assunzionali volta ad agevolare la stabilizzazione delle residue aree di precariato ricorrente.

Con questo obiettivo indicono per venerdì 12 febbraio una giornata di mobilitazione del personale precario, con manifestazioni davanti alle Prefetture in tutti i capoluoghi di provincia d’Italia.

In dirittura di arrivo la pubblicazione del bando per il concorso per 63.712 docenti. Data prevista Primo febbraio.???

1 febbraio 2016. In attesa del famigerato bando……

In dirittura di arrivo la pubblicazione del bando per il concorso per 63.712 docenti. Data prevista Primo febbraio. A fine marzo la prova scritta, a giugno quella orale per permettere a settembre di avere in classe i nuovi insegnanti.
Ecco le prime indicazioni.
I POSTI
63.712 nuovi insegnanti mentre altri 30.000 saranno assunti da Gae
LA VALUTAZIONE
Prove: 80 punti sui 100 a disposizione (40 per lo scritto 30 + 10 per le classi di concorso con laboratorio – 40 per la prova orale).
Titoli: 20 punti
LE PROVE
Nessuna prova preselettiva.
Attenzione particolare alle conoscenza delle lingue: delle otto domande a risposta aperta dello scritto, due saranno in lingua straniera.
Per l’orale lezione in classe di 45 minuti e per alcune materie, come musica o arte, anche una prova pratica.
I TITOLI
Peso importante per titoli come il dottorato di ricerca e le certificazioni internazionali sulla conoscenza dell’inglese, dello spagnolo, del francese e del tedesco, ma anche la frequenza di un tirocinio abilitante e l’esperienza maturata già in classe. Naturalmente si tratta ancora di indicazioni di massima, bisognerà attendere la pubblicazione della tabella per i particolari quali valutazione di master, corsi di perfezionamento, certificazioni informatiche ecc.
# Dottorato di ricerca 5 punti.
# Abilitazione conseguita con prove preselettive fino a 10 punti, a seconda del voto.
# Ulteriore abilitazione 2 punti
# Inserimento nella graduatoria di merito di un precedente concorso per la specifica classe di concorso per cui si concorre 2 punti
# Laurea 2 punti
# CLIL – livello B2 – 1,5 punti
# Pubblicazioni 1 punto (max 3)
# Ciascun anno di servizio scolastico (almeno 180 giorni di servizio) 0.5 punti

LO HA DETTO IL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL CARMELO BARBAGALLO A CATANIA

Sicilia: Barbagallo, da governatore ‘crocetta’ su autonomia

22 Gennaio , 18 : 18 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Ho l’impressione che oggi vi sia un grande dibattito sull’autonomia regionale e forse Crocetta vi ha messo una ‘crocetta’ sopra”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 17 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Sulle banche purtroppo il Governo e’ andato per ‘boschi’ e rischia di raccogliere funghi velenosi”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 18 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “I veri ammortizzatori sociali del Paese sono i pensionati perché all’interno delle famiglie dove c’e’ un disoccupato, un cassaintegrato, un esodato, un giovane in cerca di lavoro, suppliscono i pensionati”. “Ma se ai pensionati non si restituisce il maltolto, diventa più complicato avere questa funzione”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 22 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Da capitale dell’imprenditoria Catania é diventata capitale della disoccupazione. Si vede che qualcosa non ha funzionato. Il governo nazionale e quello regionale devono darsi da fare”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania commentando con i giornalisti, a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati, il rapporto nazionale Uil sulla cassa integrazione diffuso ieri dal sindacato. “Noi chiediamo che ci siano investimenti pubblici e privati, sennò l’economia non si riprende, ma chiediamo di ridare potere d’acquisto ai lavoratori e ai pensionati, altrimenti tutte le imprese che lavorano per il mercato interno continueranno a stare in crisi”. (ANSA). DA/GIU

22 Gennaio , 18 : 16 (ANSA) – CATANIA, 22 GEN – “Noi abbiamo fatto il contratto del commercio. Ancora aspettiamo di fare quello della Grande Distribuzione. Bisogna che si rendano conto anche loro che bisogna ridistribuire oggi quello che c’è”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo a Catania rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un incontro organizzato dalla Uil Pensionati. “Abbiamo fatto un nuovo modello contrattuale. Siamo pronti a sederci al tavolo – ha aggiunto Barbagallo – ma i contratti che sono in itinere devono essere fatti subito, non solo quello della Grande Distribuzione e del Turismo, ma anche quello del commercio, che ancora rimane, e quello che riguarda, invece, il pubblico impiego. Ci sono tre milioni e passa di dipendenti pubblici che aspettano un contratto da sei anni e mezzo”. (ANSA). DA/GIU

bY SEGRETERIA TERRITORIALE UIL SCUOLA CATANIA. salvo mavica, segretario generale.

MOBILITA’: fumata nera.

Mobilità | Per ora nulla di fatto Impegno della Uil per un contratto di tutela per tutti Turi: la precondizione per la firma è che sia abbandonato il sistema degli ambiti

Nel corso del previsto incontro di contrattazione con i rappresentanti del Miur, la UIL scuola, pur apprezzando lo sforzo realizzato dall’amministrazione, ritiene che non ci siano al momento le condizioni per firmare un contratto che dia equità e parità di trattamento ai lavoratori.

Mentre si è riscontrata nella prima e seconda fase, quella del livello provinciale delle operazioni di mobilità,  una convergenza di massima, nella terza fase , quella interprovinciale, si registra, invece, una posizione rigida dell’amministrazione che amplia gli elementi di  disparità di trattamento del personale interessato, del tutto inaccettabile.

Per la UIL scuola è fondamentale che anche nella mobilità di terza fase, quella tra province diverse, sia possibile per tutto  il personale interessato,  poter scegliere la scuola di titolarità, in deroga ad ogni vincolo derivante da vecchie e nuove normative che male si conciliano con la fase di mobilità che è straordinaria per volontà diretta della stessa legge 107/2015.

Un nuovo incontro è previsto per domani 12 gennaio. Per la UIL scuola hanno partecipato Proietti, Lacchei e D’Aprile.

soluzioni, chiarimenti e proposte su organico potenziato e anno formazione

UIL : Le scuole non vanno trattate come progettifici a comando. Le soluzioni ai problemi vanno trovate attraverso azioni di buon senso ed il confronto con i lavoratori. 

Si è svolto il 29 dicembre,  un incontro tra le OO. SS , il capo dipartimento per l’istruzione ed il direttore generale del personale del MIUR  per affrontare due  questioni di attualità:
a) organico di potenziamento per l’ a.s. 2016-2017 ;
b) anno di formazione per i neoassunti.
Sulle due questioni l’incontro segue a numerose reiterate sollecitazioni da parte sindacale . Per la UIL SCUOLA ha partecipato Noemi Ranieri.
Organico di potenziamento
La UIL insieme alle altre organizzazioni sindacali ha consegnato il documento per l’utilizzo dell’organico potenziato assegnato nella fase C,  predisposto unitariamente per dare indicazioni alle scuole, volendo, così colmare un vuoto che l’amministrazione ha finora evitato di affrontare.
Per la UIL la gestione di tale organico deve avvenire per il tramite di un forte coinvolgimento degli organi collegiali, delle varie componenti scolastiche e degli organi rappresentativi dei lavoratori.
Già nell’incontro del 23 dicembre  abbiamo posto l’ esigenza di un impegno del MIUR a richiamare tutte le possibili opzioni di utilizzo qualificato di tale personale.
 Per il 2016-2017 deve essere evitato ciò che è avvenuto per l’anno in corso:  l’attività di progettazione delle scuole  deve mantenere una sua  coerenza con le richieste presentate e non   trasformarsi  in progettifici a comando per risolvere problemi generati dalla stessa legge 107, ovvero da una cattiva gestione amministrativa.
Per la UIL, l’organico di potenziamento dovrà essere previsto per tutto il personale della scuola dell’autonomia, incluso gli ATA, per la scuola dell’infanzia esclusa dal piano di potenziamento per il 2015, sarebbe la soluzione per esaurire le liste d’attesa e riconoscere il diritto all’assunzione prima del nuovo concorso.
A conclusione dell’ incontro il capo dipartimento si è impegnato per l’inizio di gennaio a presentare alle OO. SS una nota in bozza che fornisca i necessari elementi di chiarimento alle scuole.

( Per memoria, si rimanda a: ORGANICO POTENZIATO: LINEE DI ORIENTAMENTO PER IL CORRETTO UTILIZZO, LA SCHEDA E IL DOCUMENTO DEI SINDACATI SCUOLA

Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola incontra l’INVALSI

Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola incontra l’INVALSI

Rapporto di autovalutazione nella scuola dell’infanzia: elemento necessario per la unità del sistema Da mettere a punto con le scuole tramite una fase sperimentale.

Il coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola al momento dell’ avvio delle procedure di autovalutazione delle scuole ha criticato  ripetutamente la scelta di escludere la scuola dell’infanzia dalla elaborazione dei Rapporti di autovalutazione degli istituti comprensivi, onnicomprensivi e dai circolo didattici.

L’azione di sensibilizzazione ha determinato l’avvio di una serie di approfondimenti che hanno coinvolto il Miur, direzione generale per gli ordinamenti e per la valutazione del sistema dell’istruzione e L’INVALSI.

Il coordinamento, sostenitore di questa esigenza,  ha promosso un incontro con il direttore generale dell’istituto nazionale di valutazione, dottor Roberto Mazzoli e la dott.ssa Cristina Stringher per verificare lo stato dell’arte e ha rappresentato le proprie posizioni:

  • Il contributo di qualità e specificità con cui la scuola dell’infanzia arricchisce l’esperienza organizzativa e la qualità degli apprendimenti alla base dell’intero percorso educativo dei giovani e quindi nei contributi che la sua organizzazione fornisce all’ autovalutazione delle scuole non può essere ignorato.
  • I meccanismi di autovalutazione delle scuole non possono fare a meno di riconoscere e valorizzare il contributo di qualità e  di specificità che la scuola dell’infanzia apporta;
  • L’esclusione non può essere sostenuta dalla difficoltà di rilevare i livelli di maturazione dei bambini rispetto agli esiti di apprendimento attesi;
  • È necessario approntare strumenti di rilevazione diversi da quelli in uso in altri ordini e gradi di scuola, partendo da elementi di contesto, ad esempio, da cui non possono essere esclusi il valore della routine, l’osservazione sistematica, le relazioni tra gruppi di pari, l’integrazione tra i bambini e quant’altro;
  • Va evitato ogni equivoco sulla correlazione tra rilevazioni oggettive e valutazione delle capacità professionali dei docenti;
  • Va messo a punto un RAV specifico, ma inserito a pieno titolo in quello d’Istituto, evitando il rischio di portare fuori dall’attuale ordinamento la scuola dell’infanzia, valorizzando tutti gli elementi di raccordo e di continuità con gli altri segmenti;
  • Gli strumenti per l’autovalutazione della scuola dell’infanzia, quale parte integrante del sistema dell’istruzione e quale parte attiva e specifica della organizzazione delle istituzioni scolastiche vanno tarati tramite una fase sperimentale che solleciti il coinvolgimento e la condivisione delle scuole stesse e degli operatori tutti.

I rappresentanti dell’Invalsi hanno fornito numerosi elementi di chiarificazione condividendo sostanzialmente gli esiti della discussione hanno comunicato che gli esiti del lavoro saranno consegnati al MIUR per l’assunzione delle azioni di competenza.

I componenti del Coordinamento hanno dato disponibilità ad ulteriori  approfondimenti, considerano inoltre positiva una fase esplorativa di collaborazione al fine di rendere adeguata la definizione degli strumenti stessi, anche in considerazione che nessun docente della scuola dell’infanzia ha potuto far parte del comitato di elaborazione nominato dal MIUR.                                                                                                    By segreteria Territoriale Uilscuola Ct, s.mavica segretario generale

Carosello infinito, articolato burocratico calato dall’alto, sicuramente non ponderato. E le persone? numeri o sudditi? Cambiate verso , adesso, davvero!

I trasferimenti del personale nell’anno delle nuove assunzioni Turi: servono strumenti normativi adatti ad una situazione straordinaria UIL: inaccettabili disparità di trattamento: chi vuole spostarsi non può farlo. Chi non vuole, deve. Rischiamo un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con regole inadeguate e imprecise.

Anna è insegnante di ruolo, da qualche anno, a Torino. Quest’anno vorrebbe trasferirsi a Roma. Per farlo presenterà domanda di trasferimento. Al momento attuale, stante che sul tema della mobilità regna la massima incertezza, si può supporre che,  se otterrà il trasferimento cambierà non solo città ma anche ‘status’: il trasferimento infatti comporterà la perdita della titolarità dalla sua scuola per assumere quella dell’ambito territoriale. Passerà dalla scuola all’ambito: da lì verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.

Carla è stata immessa in ruolo nella fase C è di Torino ed è riuscita restare a Torino su sede provvisoria. Lei non ha alcuna intenzione di spostarsi,  dovrà, invece,  partecipare alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale. Corre, quindi, il fondato rischio di doversi trasferire anche non volendolo. Anche lei andrebbe in un ambito territoriale. Ed è dall’ambito che verrà scelta dal dirigente per l’attribuzione dell’incarico triennale.

Francesco è stato immesso in ruolo nella fase O – A  a Torino.  Vorrebbe tornare a Napoli ma per il suo caso  vale il blocco triennale per la mobilità interprovinciale. Non può trasferirsi. Sarà costretto a restare nella provincia di Torino.

Situazioni concrete che producono effetti indesiderati e opposti. Chi vuole spostarsi non può farlo, chi non vuole deve.  Si è passati dalla lotteria estiva – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola  – alla giostra di Natale. Quel che si preannuncia – spiega – è un carosello infinito dove alle legittime aspettative delle persone si risponde con strumenti legislativi inadeguati e imprecisi.Siamo in una situazione straordinaria – aggiunge Turi  – occorre mettere a punto strumenti normativi che consentano a tutti di potersi spostare su tutti i posti.  Abbiamo chiesto un incontro al ministro per mettere a punto le soluzioni più adatte:  nessuno può essere escluso.  Nella trattativa che è in corso vanno superate le disparità di trattamento e trovate le soluzioni per dare chiarezza di metodo e certezze alle persone. 

Ecco il quadro delle possibilità che si profilano per la mobilità degli insegnanti, se si prendono in considerazione le diverse fasi delle immissioni in ruolo:

Blocco triennaleProvinciaRegioneAmbiti
Personale già in ruolo al 2014 -2015TuttiNOSISI
FASE 0 personale assunto da GAE36.000SISINOScuola
FASE A personale assunto da GAE11.000SISINOScuola
FASE B Posti di diritto rimasti dalle fasi 0 e A (scelta tra 100 province)9.000NONONOSI
FASE C Posti dell’organico Potenziato55.000NONONOSI

PIU’ VALORE ALLA SCUOLA. CAMBIARE LA LEGGE 107.

“”””Adesso che le abbiamo viste tutte a seguito l’ultimo atto delle assunzioni di cui alla così’ detta fase “C”….gridiamo che errare umanun est…perseverare diabolico!                                    La L.107, così com’è, non va. Deve essere ripensata e cambiata.

Cosa aspettano i cervelli “”dell’ex Ministero della Pubblica Istruzione “” ovvero i grandi strateghi che hanno”partorito” e messo in atto il più grande inciucio mai perpetrato ai danni della Scuola Pubblica, in senso lato, verso tutti: Alunni, famiglie, docenti, Dirigenti Scolastici, Ata, per non parlare della grande assenza dal loro immaginario collettivo: l’offerta formativa, il potenziamento e miglioramento dei saperi, il rendere subito spendibile nel mondo del lavoro il titolo di studio conseguito, ecc. ecc. di correre ai ripari, prima che i danni diventino irreparabili, e sistemare tutte le incongruenze dalla Legge 107? La beffa: avere voluto legare a tutti i costi il normale piano di assunzioni in ruolo dei docenti per la copertura dei posti in organico di diritto alla così ingiuriata “buona scuola”.  Sarebbe stata sufficiente e semplicemente utile la programmazione con un piano , anche triennale, di assunzioni, rispettando le vecchie quanto ben collaudate regole. Non occorre nominare ed aspettare la pubblicazione di studi commissionati a grandi esperti di turno che il piano di assunzioni, il potenziamento così com’è non va, non funziona, non può funzionare, non apporta migliore, non sortisce alcun effetto….quello che vediamo nell’immediato è solo che i “fortunati” immessi in ruolo in questi giorni, costretti a migrare ove il caso ha voluto, in tutt’Italia, faranno i tappabuchi e verranno utilizzati per coprire le assenze temporanee dei docenti titolari.  Altro paventato pericolo è che Dirigenti Scolastici, riformisti e poco avveduti, possano con interventi personali e personalistici, dimenticare che nulla è stato innovato per quanto concerne l’osservanza e l’applicazione del vigente CCNL, dei compiti, funzioni ed attribuzioni degli Organi Collegiali. Stiamo a vedere con trepitande attesa speranzosi che prevalga, scienza, coscienza, buon senso e rispetto verso tutti gli operatori scolastici ed anche della sin qui bistrattata Istruzione Pubblica. Un domanda: che siamo all’inizio dello smantellamento della Scuola Pubblica, libera, universale a favore e per conto di una devastante privatizzazione? Le belle parole, le enunciazioni degli attuali politici, a capo dei dicasteri, giovani, giovanissimi…poggiano su esperienze dirette? sono essi stessi corroborati dei risultati ottenuti a seguito del loro personale impegno lavorativo? Sarebbe opportuno che rendessero pubblici i loro curriculum vitae. Spero di non commettere reato di lesa maestà.”””

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania.

Più valore alla scuola, più valore al Paese
28 NOVEMBRE 2015 | MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
Un contratto innovativo per tutto il personale della scuola | Cambiare la legge 107

Ora bisogna far funzionare le scuole, dare sicurezze professionali alle persone, valore al loro lavoro con il rinnovo del  contratto – è il commento di Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola.  Quello che stanno tentando di realizzare, fase dopo fase, è un sistema che si sta rivelando – come avevamo preannunciato – inefficace, ingiusto, impossibile da mettere in pratica.  Un sistema neo-burocratico e dirigista, tutto orientato a seguire le procedure, piuttosto che guardare al risultato, che riduce l’autonomia professionale. Un sistema che non ci convince, non ci piace, non rispetta i valori costituzionali assegnati al nostro sistema di istruzione. Va cambiato  – precisa Turi – nelle parti più deleterie della legge, come gli ambiti territoriali, la titolarità e responsabilità dei docenti nei confronti degli alunni.