Per la UIL Scuola, per i passaggi di ruolo, i docenti non devono frequentare il corso di formazione ma il solo anno di prova

INFORMATICONUIL

 

Incontri al Miur | Periodo di formazione e anno di prova per il personale neo assunto in ruolo Per la Uil, per i passaggi di ruolo, i docenti non devono frequentare il corso di formazione ma il solo anno di prova.

Periodo di formazione e anno di prova per il personale neo assunto in ruolo:  questo l’ordine del giorno della riunione che si è svolta nel pomeriggio al Miur,  nel corso della quale è stata illustrata una bozza di circolare che sostanzialmente ricalca i contenuti del D.M. 850/15.             La bozza di circolare, nello specifico, prevede che il personale neo immesso in ruolo debba frequentare il periodo di formazione in servizio e il superamento del periodo di prova, che è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 gg.                 La circolare recepisce inoltre le indicazioni della Legge 107 che prevede che, dei 180 giorni utili al superamento del periodo di prova, 120 debbano essere di effettiva attività didattica.              La circolare prevede inoltre che destinatari del periodo di formazione e di prova siano anche i docenti che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.                                                                               La Uil Scuola ha in primo luogo stigmatizzato il modo di procedere dell’amministrazione che, da un lato  sottopone all’attenzione dei sindacati la bozza di circolare, dall’altro ha già emanato da qualche giorno uno specifico decreto (n. 850 del 27 ottobre 2015) che fissa i criteri e modalità di partecipazione al periodo formazione e di prova.                                                                                    Il personale destinatario di passaggio di ruolo – secondo la Uil scuola –  non deve frequentare, come di fatto già accade, il corso di formazione ma il solo anno di prova.                                        La formazione riservata ai neo immessi in ruolo, infatti, non può essere confusa con il superamento dell’anno di prova: la prima è specifica ed è una formazione che riguarda la funzione docente al suo primo impatto con il ruolo rivestito. L’anno di prova valuta invece l’idoneità a svolgere l’insegnamento di competenza.                                                                          Nel caso dei neo immessi in ruolo le due fasi coincidono temporalmente nel medesimo anno scolastico. Diverso è il caso dei passaggi di ruolo che devono prevedere solo il superamento dell’anno di prova per valutare l’idoneità ad insegnare un’altra disciplina. La formazione è stata già realizzata al momento dell’immissione nei ruoli. Rifarla risulta un inutile ripetizione ed un aggravio burocratico. La Uil ha chiesto inoltre che i 180 giorni di servizio ed i 120 giorni di attività didattica siano considerati in funzione dell’orario di cattedra del singolo docente in prova.

Va riconosciuto – secondo la Uil Scuola – l’anno di formazione e di prova anche per il personale nominato in ruolo sul sostegno ma in servizio come supplente sulla disciplina nonché di chiarire il concetto di classe affine che è, per prassi consolidata,  considerata in funzione del possesso soggettivo dei titoli del docente e non funzione delle classi di concorso; non c’è mai stato un elenco di classi considerate affini.                                                                                  L’Amministrazione ha accolto le osservazioni della UIL Scuola su alcuni aspetti riservandosi un approfondimento sulla richiesta relativa alla formazione dei docenti destinatari di passaggio di ruolo. La circolare dovrebbe essere emanata nei prossimi giorni.

 

ASSEMBLEE UNITARIE DELLE R.S.U. DEL 23.10.2015. CONTRIBUTO SINDACALE

SEGRETERIA TERRITORIALE UIL SCUOLA CATANIA
AT
R.S.U.
TERMINALI ASSOCIATIVI SINDACALI, Rappresentanti sindacali territoriali,

Carissimi, in allegato mi pregio inviarVi una piccola raccolta di materiale
che reputo utile da commentare, discutere e proporre in sede delle
assemblee.
La scuola, ce lo ha insegnato Piero Calamandrei, è un organismo
costituzionale e rappresenta lo spaccato della società, per cui non è
statica, deve per forza di riformarsi.
La scuola delineata dalla nostra Costituzione ha dimostrato di esserlo,
occorre solo dare fiducia a chi la fa funzionare ogni giorno e sostenerla
anche e non solo economicamente.
La Uil Scuola sostiene iniziative di proteste e proposte rispetto ad alcune
parti della legge 107 del 13 luglio 2015 ,così ingiuriata “Buona scuola”:
piano delle assunzioni, scelta dei docenti da parte dei Dirigenti
Scolastici, il singolare quanto goffo sistema di valutazione, il
misconoscimento delle necessità di organico del personale Ata, la scuola
dell’infanzia. etc.etc. per non parlare dal mancato rinnovo del contratto
collettivo nazionale del Lavoro e delle misera somma proposta di adeguamento
al costo della vita che si contrappone al sistema degli sprechi e delle
spese improduttive.
E’ stato sbagliato metodo e merito, non sono state considerate le persone
che si sono sentite colpite nella propria dignità.
Il Governo non accetta suggerimenti e non cerca confronti se non quelli di
parte, unilaterali, parlando da soli guardandosi allo specchio, propaganda
una Legge che non funziona, una Legge non condivisa, una Legge approvata a
colpi di fiducia.
Non è possibile che 297 voti favorevoli di soggetti che a questo punto
contano solo sulla loro permanenza sugli scranni parlamentari possano
condizionare le sorti di milioni di persone e ancor più della formazione di
milioni di alunni-cittadini.
Non vogliono capire che si sta parlando di sola gestione invero impostata in
modo abnorme e scollata dalla vera efficacia ed efficienza ma sopratutto
niente vera didattica.
Assistiamo alla polverizzazione ed alla liquidazione delle “”persone””
Occorre fare sentire unitariamente la ns voce. Cittadini non sudditi.
Allorché ci si siede attorno ad un tavolo, si discute, si litiga, si
decide….questo è esercizio della democrazia. Se invece norme e decreti
vengono imposti dall’alto…è tirannide.
In noi non albergano sicuramente sentimenti di sudditanza.
Allorché esiste anche un solo lavoratore, esisterà sempre un sindacato
proteso alle tutele, rappresentanza e difesa.
Le iniziative del 23 ottobre sono e devono essere rappresentazione e
richiesta di reclamare a gran voce che la scuola non si tocca e quindi deve
essere salvaguardata ad ogni costo.
Auguro buon lavoro, concreto, costruttivo, propositivo, certo come sono che
verranno tenute ottime assemblee e che la data del 23 ottobre segnerà
l’inizio dell’esercizio della vera democrazia partecipata in tutte le
istituzioni scolastiche da parte della R.S.U eletta.
Fraterni saluti in Uil Scuola.

salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola Catania

ORDINE DEL GIORNO ASSEMBLEE SINDACALI UNITARIE DEL 23 OTTOBRE P.V.

ARGOMENTI DELL’ASSEMBLEA SINDACALE DEL 23 OTTOBRE 2015-10-20 ORDINE DEL GIORNO:
1) LEGGE BUONA SCUOLA – POLITICHE GOVERNATIVE;

2) INIZIATIVE UNITARIE DI LOTTA

Per il primo punto:
RINNOVARE IL CONTRATTO – CAMBIARE LA LEGGE 107.
–  Rivendicare il diritto ad una giusta retribuzione : gli stipendi dei docenti e del personale ATA in 
Italia sono tra i più bassi d’Europa; stipendi fermi dal 2009; indennità contrattuale ridicola; aumenti previsti ancora più ridicoli, in media circa 8 euro. Nella Legge sulla Buona scuola si prevedono scatti triennali, detti scatti di competenza, che sostituiranno le attuali fasce stipendiali. Con questa riforma non ci sarà solo l’anzianità di servizio ma ogni docente avrà uno stipendio base, che potrà essere integrato nel corso degli anni in due modi, anche cumulabili tra di loro: 1)scatti stipendiali triennali, legati all’impegno e alla qualità del lavoro e 2) salario accessorio per lo svolgimento di attività aggiuntive , funzioni strumentali, competenze specifiche, ecc. Ma con l’introduzione dei nuovi scatti, non sarà riconosciuta ai neo immessi l’anzianità preruolo e ai docenti in ruolo quella maturata nella propria fascia per il passaggio alla fascia superiore. Alla fine facendo un calcolo tra chi ci guadagna e chi ci perde sono di gran lunga maggiore il numero dei docenti che perde guadagno.
–  Professionalità: i docenti chiedono che venga riconosciuta la loro professionalità e che non debbano essere giudicati dal dirigente Scolastico e da alcuni colleghi, che difficilmente riusciranno ad essere obiettivi.
–  Stabilità del lavoro: non è possibile far dipendere la propria vita da un piano Triennale ed essere precari a vita, in un momento in cui la Corte Europea sancisce che un contratto a T. D. non possa essere reiterato per più di tre anni, il governo Renzi immette un gran numero di docenti in ruolo ma poi li condanna ad essere precari per tutta la vita ; In concreto a decorrere dal 2016/2017 i ruoli del personale docente diventano regionali, ma suddivisi per “ambiti territoriali” che, di norma, avranno una ampiezza sub-provinciale. Entro il 30 giugno 2016 gli USR dovranno definire l’ampiezza di questi ambiti (comma 66). Solo i docenti già assunti alla data di entrata in vigore della legge, e quelli assunti nel 2015-2016 con le regole previgenti sui posti in organico di diritto, conservano la titolarità di scuola (comma 74). Il personale docente in esubero per il 2016/2017 o che vorrà partecipare alla mobilità territoriale o professionale, lo potrà fare solo per altri ambiti territoriali perdendo, di conseguenza, la titolarità di scuola. Sempre a decorrere dal 1 settembre 2016, il dirigente scolastico individua il personale docente da assegnare ai posti “disponibili” dell’organico dell’autonomia della sua scuola (comma 18), fermi restando quelli che sono già titolari nella scuola (comma 73). La proposta che il dirigente scolastico fa è volta prioritariamente a coprire i posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, tenendo anche conto delle candidature pervenute dai docenti presenti nell’albo e tenendo conto delle precedenze di cui alla legge 104/92. L’incarico avrà durata triennale ed è rinnovabile in coerenza con il Pof. Cosi le regole contrattuali sulla mobilità faticosamente messe a punto in quasi 30 di anni di concertazione non ci saranno più. Nulla si dice sulle modalità con cui si individueranno i perdenti posto, nulla si dice su come verrà effettuata la mobilità tra ambiti territoriali e nulla si dice neanche su come verranno trattate alcune categorie di personale che godono di tutele di legge (legge 104/92, maternità). 
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–  Libertà d’insegnamento: ogni docente deve essere libero di impostare le proprie lezioni come meglio reputa opportuno, adattandole al contesto in cui si trova ad operare, e non si deve sentire obbligato a fare delle scelte perche sa che poi sarà giudicato da una commissione di valutazione gestita dal Dirigente scolastico;
–  Qualità e serietà degli studi: la scuola deve garantire agli studenti una formazione ed una preparazione che possano poi essere spendibili ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro.
–  Grave dimenticanza: il Personale ATA:
  Varo di un piano di assunzioni e istituzione dell’organico funzionale di istituto: quest’anno non si 
è proceduto ad effettuare assunzioni del personale ATA, nemmeno per garantire il Turn-over, a discapito di una grande quantità di posti liberi, lo dimostrano il numero degli incarichi T. D., così facendo si penalizzano le scuole che non possono lavorare in modo ottimale, sia perché il personale cambia ogni anno con relativi disagi, sia perché restano due mesi scoperti (Luglio e agosto, che invece di essere il periodo di ferie è risultato il periodo in cui le segreterie lavorano maggiormente), si chiede che venga finalmente garantito un organico funzionale e che l’organico non cambi ogni anno seguendo il balletto delle cifre degli alunni;
  Abrogazione delle norme che tagliano gli organici, limitano le supplenze brevi, congelano il turn- over per il passaggio del personale soprannumerario delle province: da un po’ di anni a questa parte il personale ATA ha sempre subito tagli a fronte delle sempre maggiori incombenze che si sono riversate sulle segreterie scolastiche, anche per il graduale passaggio delle funzioni che prima erano di competenza degli ex provveditorati, che sono in via di estinzione, e per l’aumento delle attività che si devono svolgere on-line, che oltre tutto richiedono personale altamente preparato. Quest’anno il blocco delle immissioni in ruolo è stato imputato al previsto passaggio del personale soprannumerario delle disciolte province, anche se è palese che nessun dipendente delle ex province opterebbe per un posto di Personale ATA di gran lunga inferiore alle loro qualifiche ;oltre tutto si aggiunga il fatto che la legge di stabilità 2015 ha previsto l’impossibilità di nominare supplenti sulle assenze dei titolari, unica eccezione i collaboratori scolastici possono essere nominati per un’assenza superiore a sette giorni; 
 Generalizzazione della figura dell’Assistente tecnico nelle scuole del Primo Ciclo: quella dell’assistente tecnico è una figura molto importante nelle scuole, di ogni ordine e grado, specialmente oggi che tutte le scuole sono dotate di attrezzature tecnologiche ed informatiche, a partire dalle LIM dal registro informatico, ecc, quindi almeno un assistente tecnico, del profilo informatico deve essere previsto e presente in tutte le scuole del primo ciclo, che ancora, a differenza delle scuole secondarie, sono costrette ad ingegnarsi con le competenze di alcuni insegnanti, che non sempre sono all’altezza (ricordiamo che l’età media degli insegnanti in Italia è molto alta ed è destinata a salire) di risolvere i problemi che spesso creano questi mezzi informatici. 
 Superamento della esternalizzazione dei servizi ausiliari, tecnici ed amministrativi nella scuola: Sappiamo già che nelle scuole dove ci sono le ditte di pulizie il numero dei collaboratori scolastici è ridotto di un terzo; sappiamo anche che nella Legge 107 il governo ha “dimenticato” il personale ATA, ma questa dimenticanza non è stata una casualità, è stata una omissione con un fine nascosto: il governo intende trattare l’argomento ATA in separata sede perche ha intenzione di esternalizzare il più possibile i servizi, ciò vuol dire ridurre all’osso il numero del personale presente nelle varie istituzioni scolastiche, creare qualche organismo esterno alla scuola a cui poi affidare tutte le incombenze, es: la ditta delle pulizie al posto dei collaboratori scolastici, la ditta di manutenzione al posto degli assistenti tecnici, la ditta di gestione amministrativa al posto degli assistenti amministrativi;
  Pagamento delle posizioni economiche ancora non liquidate: A seguito della cessazione del blocco delle retribuzioni previsto dal DL 78/2010 il Mef doveva restituire ai destinatari della seconda posizione economica quanto trattenuto, ma dopo vari incontri il Ministero ha comunicato che entro aprile doveva avvenire la liquidazione delle posizioni economiche che erano state sospese, ma ancora niente;
  Emanazione di un bando dei concorsi (ordinario e riservato) per il profilo di DSGA: nell’anno 2000, con l’attribuzione dell’autonomia a scuola, è nata la figura del Direttore dei servizi generali ed amministrativi, questa figura deve affiancare il Dirigente Scolastico nella gestione della scuola per quanto riguarda l’aspetto economico-finanziario, e,nelle previsioni del legislatore, deve essere un soggetto dotato di laurea in economia e commercio, giurisprudenza o scienze politiche. Ma da quando è stata emanata questa disposizione non sono mai stati banditi concorsi, per cui a fronte di numeri posti vacanti quest’anno si è fatto ricorso alle reggenze o alle nomine di assistenti amministrativi supplenti;
  Riattivazione dei processi di mobilità professionale interna: il CCNL all’art. 48 ha previsto questa forma di mobilità professionale per transitare da un’area inferiore all’area immediatamente superiore, mediante procedure selettive, previa frequenza di un apposito corso. Questa procedura è stata attivata una prima volta dopo di che il meccanismo si è inceppato, non se ne è parlato più;
  Emanazione dell’Atto di indirizzo per i DSGA che “reggono” due scuole: Si chiede che venga emanato in tempo l’Atto di indirizzo per stabilire la quota da assegnare ai DSGA che “reggono” due scuole;
  Adeguamento del sistema informativo e alla corretta applicazione delle leggi e delle norme contrattuali.
  Presentati due ricorsi al Tar Lazio contro “La buona scuola”. Incostituzionale per i sindacati l’esclusione dal piano di assunzioni di numerosi precari docenti e Ata Come preannunciato quest’estate, i sindacati rappresentativi della scuola – Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS- Confsal e GILDA-Unams – hanno impugnato unitariamente davanti al Tar Lazio il primo provvedimento applicativo della legge 107/2015, ovvero il DGG n.767/2015, che esclude illegittimamente dal piano straordinario di assunzioni diverse tipologie di lavoratori precari. Questa norma, come sostenuto nel ricorso, non risulta conforme ai principi generali e costituzionali del nostro ordinamento giuridico dal momento in cui esclude docenti che pur essendo abilitati non sono stati ricompresi tra coloro che possono partecipare al piano assunzionale. In particolare la norma esclude dal piano i docenti abilitati TFA, PAS, ma anche i diplomati magistrali ante 2001-02 cui il Consiglio di Stato ha riconosciuto il valore abilitante del titolo posseduto, gli idonei dei concorsi per titoli ed esami banditi anteriormente al 2012, il personale docente di scuola dell’infanzia e infine i tanti supplenti che avendo più di 36 mesi di servizio potrebbero rivendicare la stabilizzazione così come indicato dalla sentenza della Corte di Giustizia europea. Sotto il profilo prettamente costituzionale l’esclusione di tali categorie di personale sopra evidenziate vìola palesemente sia l’art. 3 che l’art. 97 della Costituzione, in quanto a parità di titolo risulta irragionevole e discriminante l’esclusione dalle assunzioni di una categoria avente requisiti perfettamente equivalenti alle altre. Oltre a ciò, il provvedimento si pone in palese contrasto con i princìpi affermati dall’Unione europea, di cui vengono ignorate le specifiche direttive sociali e non applicate le più importanti decisioni della Corte di Giustizia, come quella relativa al divieto di abusare dei contratti a termine per un periodo superiore ai 36 mesi. Per tutto ciò le Organizzazioni Sindacali, con questo ricorso, chiedono pregiudizialmente di rimettere alla Corte Costituzionale la questione della legittimità della Legge 107/2015 nella parte in cui non consente la stabilizzazione dei rapporti di lavoro per coloro che hanno più di 36 mesi di servizio presso la scuola statale, in
violazione dell’art. 3 e 117 della Costituzione e della direttiva europea 1999/70/CE come interpretata dalla sentenza della Corte di Giustizia europea. I sindacati chiedono anche, nello stesso ricorso, di porre in via pregiudiziale la questione alla Corte di Giustizia europea per valutare la legittimità – riguardo alle norme europee in materia di lavoro a tempo determinato – della legge 107/2015 che, senza alcuna ragione oggettiva, esclude i docenti abilitati con servizio superiore ai tre anni dal diritto a partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo. Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal e GILDA-Unams chiedono di dichiarare l’illegittimità della norma per la parte in cui esclude dal piano di assunzioni quei docenti che avrebbero i requisiti e i titoli previsti per essere immessi in ruolo. Inoltre le Organizzazioni sindacali, con un ulteriore ricorso presentato contestualmente, chiedono l’annullamento del Decreto 767/2015 per la parte in cui esclude dal piano di assunzioni il personale Ata. Non si comprende e non si condivide, infatti, l’esclusione dal piano di tanti lavoratori dei profili Ata che avrebbero i titoli richiesti e un servizio ben superiore ai 36 mesi, esclusione che appare ancor più ingiustificata e illogica vista la considerevole disponibilità di posti in organico.

INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON DISABILITA’.- DELEGA ALLA LEGGE 107

mercoledì, 7 ottobre 2015

INFORMATICONUIL
Inclusione degli studenti con disabilità | Delega alla Legge 107
UIL: Siamo impegnati a proporre soluzioni concrete
Vanno eliminate definitivamente le “cattive prassi” come l’utilizzo del l’insegnante di sostegno per supplenze. Gli interessi degli studenti e degli insegnanti sono coincidenti.
Si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Miur, era presente il Capo Dipartimento dott.ssa Di Pasquale, e le organizzazioni sindacali su un aspetto per il quale la Legge 107 prevede la delega al governo: l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Per la UIL scuola ha partecipato Pasquale Proietti.
Il Capo Dipartimento ha comunicato che su questi aspetti è in atto una interlocuzione con le varie associazioni di settore, con l’università, i dirigenti scolastici, associazioni professionali e associazioni di genitori.
Ha comunicato, inoltre, che la “Delega” dovrà prendere in considerazione soprattutto la formazione del personale poiché i tempi attuali di formazione non sono sufficienti a dare risposte in positive alle disabilità più gravi.
La UIL, insieme agli altri sindacati, ha stigmatizzato il fatto che il Miur, sia nel metodo che nel merito, non abbia considerato appieno il ruolo del sindacato, mettendolo sullo stesso piano di non meglio individuate associazioni.
Fermo restando che il MIUR ha il diritto di ascoltare e confrontarsi con chi desidera, tutti hanno ricordato che quello del sindacato è un osservatorio diverso da quello delle associazioni e anche i contributi possono essere diversi, anche in considerazione che si tratta di organizzazioni la cui rappresentatività è certificata da una legge dello Stato.
Importante la gestione delle ricadute sulla didattica e sull’organizzazione del lavoro.
La UIL ha posto il problema della ridefinizione del ruolo del docente di sostegno, aspetto che nella comunicazione del Miur è stato carente, il problema della continuità tra i vari segmenti scolastici.
Quest’ultimo aspetto, che può sicuramente rappresentare una opportunità per i ragazzi, deve però, a nostro avviso, trovare regolamentazione all’interno di una sezione specifica di contrattazione.
Per la UIL, al fine di offrire un servizio utile, vanno messe in sinergia tutti gli organismi operanti a livello regionale che afferiscono al sostegno all’handicap.
In questo quadro gli Enti Locali  dovranno garantire le necessarie risorse professionali di supporto,  in caso contrario ricondurre tutto all’interno della scuola dell’autonomia, comprese le risorse economiche.
La UIL ha proposto anche il superamento della titolarità provinciale della Dotazione Organica di Sostegno (DOS) nella scuola secondaria di secondo grado prevedendo, al fine di garantire la continuità, una titolarità di “rete”.
Infine, ha chiesto ai rappresentanti del Miur che nelle scuole vanno eliminate definitivamente le “cattive prassi” come l’utilizzo del l’insegnante di sostegno per supplenze, fenomeno che, se non arginato, rischia di diffondersi ulteriormente con l’impossibilità da parte dei dirigenti scolastici di nominare il supplente per un giorno, come previsto dalla legge di stabilità.
In conclusione dell’incontro, il Capo dipartimento ha ricordato che siamo solo all’inizio di un percorso e che, nella definizione dei decreti, sarà importante contemperare le esigenze dei docenti con quelle dei diritti dei ragazzi.
Il decreto che verrà definito dovrà rimuovere anche tutte le criticità che si sono presentate negli anni.
Il decreto, sempre secondo il Capo dipartimento, non prevederà la costituzione di una specifica classe di concorso ma un percorso concorsuale specifico.
La UIL ritiene che, invece, le esigenze dei docenti sono quelle dei ragazzi a cui vanno indirizzate tutte le attenzioni. In questo senso, respinge ogni sottesa idea per cui vi è una contrapposizione di interessi tra le esigenze della didattica e quelle del personale.

BY SEGRETERIA TERRITORIALE UIL SCUOLA CATANIA.  salvo mavica segretario generale

RINNOVO DEI CONTRATTI NELLA P.A. IL GOVERNO ATTUI ED OTTEMPERI ALL’ART.39 DELLA COSTITUZIONE OCCORRE OPERARE ED ATTUARE PIUTTOSCO CHE ANNUNCIARE O CROGIOLARSI FRA LE PIEGHE DELLE STATISTICHE. OPERI

A seguito dell’incontro delle Segreterie Unitarie di tutti i settori pubblici del 22 settembre 2015, CGIL-CISL-UIL condividono quanto segue in relazione al rinnovo dei contratti nella P.A. CGIL-CISL-UIL hanno richiesto formalmente al Governo l’apertura immediata della stagione contrattuale nella P.A. che il Governo avrebbe già dovuto avviare a maggior ragione dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale e sentenze collegate, sul tema del diritto all’esercizio della contrattazione nei settori pubblici in attuazione dell’art. 39 della Costituzione.Dopo il confronto svoltosi, valutato il percorso delle Categorie, le ipotesi di piattaforme e la relazione tra la stagione contrattuale e le politiche di intervento sui settori pubblici, CGIL-CISL-UIL ribadiscono che :sono pronte a fare l’accordo sui nuovi comparti che non può essere utilizzato come alibi per ritardare l’apertura dei tavoli contrattuali. Tale accordo può essere raggiunto in tempi celeri con comparti che unifichino settori omogenei prevedendo al loro interno sezioni contrattuali e salvaguardando così le specificità e la rappresentatività.

  • Il contratto deve essere uno strumento di cambiamento della P.A. e di qualificazione dei servizi pubblici. Il lavoro pubblico va valorizzato, potenziato e qualificato. Per questo occorre andare verso una stagione contrattuale innovativa che produca reali processi di cambiamento. In questo quadro temi come la revisione dei profili professionali, degli inquadramenti, della formazione come strumento di valorizzazione delle carriere, maggiore ruolo per le RSU e per la contrattazione decentrata, sono questioni su cui il sindacato confederale è pronto a sfidare il Governo. Ribadire oggi il ruolo della contrattazione vuol dire riconfermare il ruolo del CCNL come strumento di tutela dei diritti fondamentali e delle dinamiche retributive. Nel contempo deve essere pienamente liberata e valorizzata la contrattazione di secondo livello legata ad obiettivi, come strumento di miglioramento dei servizi pubblici e aumento dell’efficacia della P.A. e qualificazione della spesa.
  • I lavoratori pubblici si sono fatti carico in questi anni della crisi subendo 6 anni di blocco contrattuale e i tagli di sistema determinati dalle politiche di austerità. Pertanto il tema della tutela salariale ed occupazionale rimane un punto fondamentale del confronto con il Governo sia in sede di discussione sulla Legge di Stabilità che in sede di tavoli contrattuali. Occorre garantire in maniera certa e sufficiente lo stanziamento di risorse utili a tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori pubblici.
  • La contrattazione come strumento di innovazione della P.A. va prima di tutto esercitata e potenziata. Per tale ragione vanno superati i vincoli legislativi che oggi la limitano. Le innovazioni contrattuali devono essere rese pienamente esigibili poiché la stessa attività contrattuale e non la rigidità normativa è di per sé in grado di garantire la necessaria flessibilità nell’adeguamento ai cambiamenti organizzativi nella P.A. A tal fine CGIL-CISL-UIL sono impegnate a far si che la Delega sulla P.A. e i Decreti derivanti ristabiliscano il giusto rapporto tra contrattazione e legislazione dando piena effettività alle innovazioni introdotte con i contratti. Questi orientamenti generali che saranno portati al confronto con il Governo, dovranno essere oggetto di discussione e di approfondimento nelle strutture di Categoria, nelle RSU e tra i lavoratori sostenendo con la mobilitazione la stagione contrattuale.
  • Roma, 1° ottobre 2015

Azioni necessarie, dovute: partecipa alle iniziative unitarie. Di seguito il cronoprogramma.

 

 

 

30 settembre 2015

Oggetto: iniziative di mobilitazione unitarie. Si fa seguito alla nota già trasmessa sulle iniziative di contrasto ai provvedimenti sulla scuola con l’intento di fornire informazioni di carattere organizzativo stante il breve lasso di tempo in cui ben tre eventi impegneranno le nostre strutture nel coinvolgimento e nella partecipazione di docenti, dirigenti e personale ATA.

– Dirigenti scolastici il 15 ottobre 2015 Roma L’evento si svolgerà presso l’ITIS Galileo Galilei, sito in via Conte Verde, a pochi passi dalla stazione della metro A di Piazza Vittorio, con inizio alle ore 10.30 e conclusione alle ore 13.30. Si prevedono complessivamente duecento (200) partecipanti, divisi tra le quattro organizzazioni rappresentative dei dirigenti scolastici, con circa cinquanta partecipanti per ciascuna delle quattro sigle operativamente impegnate sui dirigenti. Rispetto a questa assemblea si reputa opportuno favorire la partecipazione degli interessati tramite il raccordo con le rispettive segreterie nazionali e/o territoriali.

Personale ATA 22 ottobre 2015 Roma. La manifestazione si svolgerà all’aperto davanti al ministero dell’istruzione in Viale Trastevere, dalle ore 11 alle 13.30. Si prevedono complessivamente circa 300 partecipanti, considerando circa 60/70 presenze per ciascuna delle cinque sigle. Un flash mob potrebbe essere inscenato nel corso della manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza e i media e rappresentare il disagio professionale.-

Giornata nazionale di mobilitazione 24 ottobre 2015 capoluoghi di regione o altro La scelta delle modalità organizzative è rimessa alle valutazioni delle segreterie regionali tramite il coordinamento tra i rappresentanti delle cinque sigle promotrici. Elementi comuni sono lo svolgimento contestuale delle diverse iniziative, il Lazio svolgerà la propria manifestazione alla stregua delle altre regioni, salvo attirare come già avvenuto maggiore attenzione da parte della stampa per la collocazione di importanti testate sul suo territorio. Gli organizzatori del livello regionale sono impegnati a promuovere incontri e riunioni unitarie per condividere scelte di luoghi, orari, modalità organizzative e struttura degli eventi (manifestazioni con o senza corteo, presidi, fiaccolate, presidi informativi in luoghi centrali e frequentati, ecc.). Naturalmente occorrerà seguire le procedure conseguenti alle scelte con il necessario anticipo, ad esempio per la richiesta di utilizzo delle piazze, i percorsi dei cortei, gli spostamenti da e per la località prescelta, la predisposizione di striscioni, cartelli, bandiere e quant’altro. Su richiesta dei territori è possibile la presenza di rappresentanti delle segreterie nazionali previo accordo di distribuzione territoriale dei relatori nazionali. Lo svolgimento delle assemblee preparatorie segue l’indicazione di promuovere il più possibile l’unitarietà rispettando comunque, anche in casi contrari, la sintesi unitaria espressa nei documenti già prodotti dalla collaborazione delle cinque sigle. A tale fine si richiama l’importanza della sintesi unitaria del documento “Risparmiamo alla scuola gli effetti più deleteri della legge 107” anche in relazione alla elaborazione di documenti che potrebbero contrastare con la nostra idea comune rispetto alla libertà e all’autonomia decisionale di ciascuna scuola ed ai rapporti di non omologazione tra i diversi organi collegiali. Può essere utile per la giornata del 24 organizzare iniziative pubbliche preparatorie che coinvolgano studenti, associazioni e società civile. A livello nazionale stiamo predisponendo un volantino di sintesi delle tre iniziative.

I responsabili organizzativi FLC CGIL Maurizio LemboCISL ScuolaMaddalena GissiUIL ScuolaNoemi RanieriSNALS ConfsalAchille MassentiGILDA UnamsMassimo Quintiliani

bonus 500 euro, approvato…a quando in busta paga?

INFORMATICONUIL
22.9.2015
Bonus 500 euro per gli insegnanti
   Turi : E’ un fatto positivo
 Riconoscimento professionale che deve avere carattere strutturale
E’ un fatto positivo – questo il commento del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo l’approvazione del decreto che autorizza l’erogazione di 500 euro per gli insegnanti
Riconoscere le spese sostenute dagli insegnanti per la propria professione deve avere carattere strutturale. E’ una scelta del governo che accogliamo positivamente – aggiunge Turi – sottolineando come , fin dalla sua presentazione nel provvedimento di legge del Governo, tale decisione sia stata sempre sostenuta dalla Uil Scuola che, nei giorni scorsi, ne aveva sollecitato l’approvazione sulla base del crono programma fissato dall’esecutivo.
Un bonus destinato a tutti i docenti di ruolo, compresi i neo assunti, che – sottolinea Turi – riconosce la specificità di una professione che non può essere condizionata da lacci burocratici.

BY segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale.

Organico potenziato ed AVVIO FASE C.

INFORMATICONUIL.    Catania 22 settembre 2015

Organico potenziato e avvio fase C. Bisogna tener conto dell’esperienza maturata nelle scuole.Per l’organico aggiuntivo da assegnare alle scuole vanno seguiti criteri oggettivi e trasparenti.     Il giorno 21 settembre 2015 si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del Miur nel corso del quale è stata illustrata una bozza di circolare sull’organico del potenziamento del personale docente, finalizzato alle nomine in ruolo della fase C. Per il Miur, rappresentato dal Capo Dipartimento Dott.ssa De Pasquale, l’organico aggiuntivo viene assegnato da quest’anno per progetti o programmazione di interventi mirati, per il miglioramento dell’offerta formativa e che confluirà nell’organico dell’autonomia.                Il piano triennale dell’offerta formativa, invece, verrà definito solo successivamente. Sempre ad avviso del Miur, le scuole, in coerenza con la programmazione dell’offerta formativa, dovranno individuare le priorità d’intervento sulla base degli obiettivi previsti dalla Legge 107/15. I campi  di potenziamento sono stati distinti tra quelli delle scuole secondarie da una parte e quelli del primo ciclo dall’altra. Questi ultimi sono stati definiti in maniera congiunta tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.  Le scuole dovranno definire il fabbisogno le cui proposte saranno inseriti al SIDI, dal 10 al 15 ottobre,  individuando in ordine di preferenza tutti i campi di potenziamento corrispondenti alle aree previste. I Direttori regionali, entro il 22 ottobre, previa informativa alle organizzazioni sindacali, adotteranno un decreto di ripartizione dei posti. La dotazione aggiuntiva, successivamente, sulla base del numero degli alunni e tenendo conto delle situazioni socio economiche, sarà assegnata alle scuole della regione, assicurando una dotazione minima non inferiore a tre posti per ogni scuola o CPIA.  La Uil scuola, con una nota specifica, ha rappresentato l’esigenza che la circolare dovesse tener conto del lavoro realizzato dalle scuole nell’ultimo anno, in attuazione del DPR 80/13 sulla funzione e la realizzazione del Rapporto di Autovalutazione, molto importante per la qualificazione dell’offerta. Dovrebbe tener conto, altresì, del Piano di Miglioramento che le scuole hanno già predisposto per il corrente anno scolastico. Per la Uil, in coerenza con la qualificazione dell’offerta formativa, le finalità pedagogico-didattiche non possono essere subordinate alle assenze del personale da sostituire più o meno saltuariamente. La Uil, ha contestato la mancanza di criteri oggettivi per l’utilizzo del personale docente in ordini di scuola diversi da quelli di titolarità che, deve essere sempre supportata da titoli di studio specifici e specifiche abilitazioni e da un progetto didattico-educativo che ne delinei modi e tempi delle  attività di potenziamento per gli alunni. Infine, la Uil ha chiesto e ottenuto che nella definizione dell’organico aggiuntivo da assegnare alle scuole venissero definiti criteri oggettivi e trasparenti e che venisse ribadita la centralità degli organi collegiali nella definizione della progettazione didattica e a garanzia della qualità e del lavoro da svolgere in classe.   L’obiettivo della Uil Scuola è soprattutto finalizzato alla valorizzazione dei docenti, delle loro abilitazioni, dei loro titoli di studio e a garantire lo svolgimento di un lavoro qualificato con  ricadute positive sull’insieme delle attività didattiche.

Ancora una volta siamo costretti a rilevare una difficoltà di chiarezza e di semplificazione delle procedure che le scuole non sono preparate a sostenere nei tempi dati.                Invece è stata risolta positivamente la questione dei c.d. “Vicari”.                                                   Link alla circolare: http://www.istruzione.it/allegati/2015/prot30549_15.pdf

Segreteria territoriale Uilscuola catania. Salvo Mavica, segretario generale territoriale.

Incontro sindacale unitario della RSU a Roma: report

11 settembre 2015

Incontro sindacale unitario della RSU a Roma: report

Primo atto, serio concreto, premonitore di una lunga serie di iniziative ed azioni.Report del riuscito incontro sindacale unitario della R.S.U. e terminali associativi di oggi 11 settembre  a Roma.Vorrei condividere con Voi l’idea e la certezza che, ora più che mai, occorre esercitare il diritto-dovere di partecipare attivamente nell’attività scolastica nella più ampia e generale essenza. Azione sia a livello Nazionale da parte dei rappresentanti dei lavoratori che a livello di singola istituzione scolastica.

Esigere conformità della azioni nel rispetto del CCNL, delle funzioni degli Organi collegiali, del Consiglio d’Istituto. La RSU e i terminali associativi sindacali esercitino tutte le prerogative e le attribuzioni proprie atteso che la Legge 107 nulla ha innovato e cambiato. Esigiamo contratti integrativi d’istituto partecipati e rispettosi dei doveri ma anche dei diritti ivi compresi equi trattamenti coniugati ai gradita dei docenti ed Ata, condizione sine qua non, per raggiungere gli obbiettivi primari di istruzione e formazione a favore del bene primario degli alunni.

La madre  di tutte le battaglie è, e sarà il rinnovo del CCNL.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario generale.

Assemblea delle Rsu al Teatro Quirino a Roma Turi: gli insegnanti choosy? Sono abituati a spostarsi da anni Uil: Riprendere il dialogo, risolvere i problemi

Non un muro contro muro con il Governo ma un momento importante di riflessione sulle criticità e i limiti di fattibilità dei provvedimenti in atto nella scuola. Gli errori della legge 107 sono stati più volte rappresentate nelle – ahimè – poche occasioni di confronto e i primi provvedimenti attuativi i cui effetti negativi sotto gli occhi di tutti :

Elimineremo il precariatoFALSO>>> i posti disponibili sono rimasti per il 50% scoperti e coperti da supplenze
Elimineremo le graduatorieFALSO>>> non sono state soppresse le GAE che continueranno a produrre effetti;
Quella delle supplenze è un emergenza che deve finireFALSO>>> non sono diminuite le supplenze, anzi la supplentite è aumentata;
Sarà una mobilità fisiologicaFALSO>>> si sono aggravate le condizioni di lavoro per i neo immessi in ruolo costretti a muoversi in altre regioni. senza poter sapere se fosse veramente necessario senza una graduatoria che ne spiegasse le ragioni
L’organico potenziato aumenterà il personale nelle scuoleNON VERO>>> si attende ancora la prossima fase di movimenti (quella della fase C) che creerà, inevitabilmente ingiustizie e motivi di ricorso da parte di coloro che si vedranno scavalcati nell’assegnazione della sede vicina da docenti con minor punteggio.

 

Un pasticcio insomma che merita un’attenta riflessione – ha detto Pino Turi, nel suo intervento dal palco del Teatro Quirino a Roma dove si è svolta la manifestazione dedicata alle Rsu delle scuole italiane -.                                                                                                                                     

Come Uil Scuola, insieme agli altri sindacati, ci stiamo impegnando per mettere in evidenza e porre rimedio agli errori, conseguenza di scelte fatte senza confronto, contro i lavoratori che sono oggi dimenticati ed addirittura ostaggio di un sistema che si sta rivelando, come avevamo preannunciato, inefficace e profondamente ingiusto. Serve certamente riprendere il dialogo e serve il confronto – ha detto ancora Turi – l’annuncio da parte del ministro della convocazione, il 23 settembre, è un fatto positivo. Lo ripetiamo da tempo, i nodi irrisolti della legge sono quelli legati alla gestione politica delle decisioni, non quella tecnica che può avere il compito solo di trovare strumenti e mezzi per realizzare le scelte politiche.

Il Governo è chiamato ad una profonda riflessione: gli errori non si difendono e non si nascondono con la propaganda, li si affronta nel merito e si deve avere l’umiltà di ammetterli quando sono ormai palesi ed indifendibili. Se si comincia a discutere senza pregiudizi e concretamente nel merito è positivo. E’ un punto di partenza per poi trovare le soluzioni.Se c’è una dote che non fa difetto ai lavoratori della scuola e a chi li rappresenta è il senso di responsabilità: ci sono precari che hanno visto reiterati i loro contratti, per anni. Insegnanti con la valigia, trasferiti da una provincia all’altra, da una scuola all’altra. Insegnanti responsabili che hanno ricominciato ogni volta in nuove classi con la stessa passione, la stessa serietà e professionalità. Colpevolizzare i docenti di essere “choosy”, quando è l’unica categoria di lavoratori pubblici e privati che è soggetta, da sempre, e con contrattazione sindacale, ad una mobilità annuale anche di centinaia di chilometri, nell’ambito di un’intera provincia (che ad esempio a Roma è di 300-400 chilometri) tutti senza alcuna supporto economico e a spese private, oltre che ingiusto si rileverà un boomerang per chi lo utilizza. Non si dica che non c’è volontà, disponibilità a spostarsi. Non siamo in presenza di una logica aziendale. Se l’azienda va in crisi, de localizza e il personale deve spostarsi. Si sta parlando di istruzione, funzione dello Stato. Bene primario che non attraversa crisi se non quella provocata dalla confusione di leggi pasticciate. Perché non sono stati utilizzati i docenti per le supplenze nei luoghi di residenza e non nelle sedi a cui sono state assegnate visto che si sono opportunità lavorative in loco? Manca una seria programmazione, capacità di gestione per un sistema complesso come quello della scuola.

Gli insegnanti sono fuori da logiche aziendali. Le scuole sono in tutto il territorio nazionale. Piuttosto che trasferire un insegnante da Pesaro a Trapani, o da Catania a Roma per poi chiamare sui posti rimasti liberi ancora supplenti si potevano fare le assunzioni lì dove sono possibili, diluendo il piano in tre anni. Lo stesso tempo previsto perché vada a regime la legge 107/2015.

Quel che gli insegnanti non riescono a mandar giù non è lo solo lo spostamento, ma il metodo utilizzato. La modalità con la quale lo Stato, loro datore di lavoro, ha organizzato le tanto attese assunzioni, che non sono state ‘benevolmente concesse’ ma che fanno parte della risposta complessiva alla questione del precariato la cui situazione è stata sanzionata dalla Corte Europea. Non parliamo più, per favore, di ‘deportazione’ – ha detto Pino Turi – termine che i sindacati non hanno usato mai. A farlo lo scorso 21 luglio è stato per primo il Codacons e poi da allora, non a memoria ma rileggendo i lanci delle agenzie, sette volte il ministro e altrettante il sottosegretario Faraone. Ultimo in ordine di tempo si è cimentato il presidente del Consiglio. Analoghi pasticci si presenteranno per altre scelte della legge 107 sulla scuola, come quella della chiamata diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico che oltre che ridurre e mortificare gli elementi di libertà e pluralismo culturale della scuola, saranno di difficile se non impossibile attuazione, proprio come è stato per il piano di assunzioni.

A fenomeni complessi, non si possono dare risposte semplicistiche, peraltro viziate da pregiudizi ideologici, come quello della valutazione che si presenta a dir poco schizofrenica: da un lato studenti e famiglie valutano gli insegnanti, pensando così di dare risposte all’autonomia scolastica; dall’altro, con logica opposta i dirigenti si valutano attraverso un apposito organismo di “ispettori” improvvisati e funzionari amministrativi che nulla hanno a che fare con la scuola e il contesto in cui si opera. Sono ipotesi inconciliabili. Si profila una gestione della legge 107 che si sposta dal ministero nelle aule di tribunale, nelle mani dei giudici. Altro che esaltazione dell’autonomia del merito.                                                                                                                       

Ora si possono fare due cose semplici: porre rimedio agli errori contenuti nella legge. E se il Governo ci darà ascolto, già nella riunione fissata con il ministro, porteremo la nostra disponibilità e le nostre proposte. La seconda è l’avvio di una nuova stagione di contratti, che siano davvero innovativi, attraverso i quali riconoscere le professionalità e dare riconoscimento alla centralità del lavoro che si fa in classe e nelle scuole.

 

RASSEGNA STAMPA. “”Pino TURI, uilscuola, unificare fasi B e C. paventato danno e beffa dei primi in GAE.

27 agosto 2015

Dall’agenzia ANSA
Scuola: assunzioni, per fase B 16.210 posti, meta’ di sostegno
Pubblicate tabelle su sito Ministero
(ANSA) – ROMA, 26 AGO – Sono 16.210 complessivamente i posti
disponibili per la fase B del piano straordinario di assunzioni
previsto dalla Buona scuola, oltre la meta’ (8.797) riguardano il
sostegno.
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato le tabelle con i
posti rimasti vacanti e disponibili dopo le fasi zero e A del
piano di immissioni in ruolo, per regione/provincia, grado di
istruzione, tipo di posto (comune o sostegno). I dati sono stati
convalidati dai direttori generali degli Uffici scolastici
regionali.
 Per quanto riguarda i 7.413 posti comuni, 3.705 sono nella
secondaria di primo grado, 3.693 nella secondaria di secondo
grado e 15 nella primaria.
La gran parte dei posti comuni non ancora assegnati sono da
Roma (720) in su. 472 se ne registrano a Milano, 433 a Torino,
243 a Bergamo, 215 a Brescia, altri 215 a Treviso. 
   Anche per quanto riguarda il sostegno la maggior parte delle
disponibilita’ residue e’ al Nord: 1.818 posti a Milano, 824 a
Roma, 536 a Torino, 408 a Brescia, 385 a Bergamo, 304 a Como,
291 a Genova, 290 a Vicenza.   (ANSA).

Scuola: assunzioni; Turi (Uil), unificare fasi per equita’
(v. “Scuola: assunzioni, per fase B 16.210 posti..delle 18.20)
(ANSA) – ROMA, 26 AGO – “Per avere equita’ bisognerebbe
unificare la fasi B e C del piano di assunzioni” previsto dalla
Buona scuola. Lo ribadisce il segretario generale della Uil
scuola, Pino Turi, alla luce delle tabelle sulle disponbilita’
residue di posti di insegnamento diffuse oggi dal Miur.
“Riteniamo sbagliato il sistema per cui – spiega –
continuiamo a insistere perche’ si mettano insieme la fase B e C
del piano: solo cosi’ si garantirebbe una equita’ che non c’e’.
Facendo due fasi separate in pratica si costringe chi ha piu’
punti a muoversi e chi ne ha meno a rimanere. Alla luce di
questa situazione – aggiunge Turi – sicuramente ci saranno
ricorsi e saranno i giudici a quel punto a decidere. Ma io
insisto nel dire al Governo: ‘ci sono errori correggeteli. C’e’
il tempo e il modo per farlo”. (ANSA).RASSEGNa

By segreteria territoriale uilscuola catania

salvo mavica segretario generale

Catania, 22 agosto 2015

A TUTTE LE RSU E DELEGATI DELLA UIL SCUOLA. A TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA,
 DOCENTI E A.T.A.
Inaccettabile il blocco delle assunzioni Ata
Al netto del turn over si può procedere con le nomine almeno su 5 mila posti.
Quella del blocco delle assunzioni del personale ATA, rappresenta una vera e propria ulteriore provocazione nei confronti della scuola pubblica e statale di questo Paese.
La legge finanziaria è chiara: il congelamento dei posti riguarda solo gli assistenti amministrativi, non c’è quindi nessun motivo per non assumere con contratti a tempo indeterminato tutte le altre figure e profili professionali: collaboratori scolastici, assistenti tecnici, guardarobieri, infermieri etc.
Dei 6.243 posti derivanti dal turn over del personale ATA per i quali è stata inoltrata la richiesta di autorizzazione per le immissioni in ruolo, solo il 24% è personale amministrativo; sui restanti 5.000 posti si può procedere con le nomine.
Non si può giustificare tale blocco con la presunta mobilità del personale delle provincie in quanto esso seguirà le funzioni fondamentali e non fondamentali, presso Aree vaste, Comuni, Regioni ed il restante andrà in mobilità presso le pubbliche amministrazioni ad esclusione della scuola per la peculiarità delle sue funzioni.
La scuola vive in un momento di profonda confusione e incertezza, una sorta di stato di fibrillazione dovuto agli effetti negativi della legge recentemente approvata.
Non sappiamo se i tentativi continui di indebolimento della scuola siano frutto di una specifica strategia o se siamo in presenza di un pressappochismo amministrativo – in entrambi i casi, sottolinea la Uil – siamo di fronte ad un allarmante situazione a cui le istituzioni e le forze politiche sono chiamate a dare risposte esaustive e in tempi rapidi.
La Uil è fortemente impegnata a informare e tutelare i cittadini che hanno diritto ad avere risposte, capire e sapere cosa si vuole fare della scuola pubblica dello Stato, quella della costituzione che, vogliamo ricordare, è quella scelta dal 93% degli studenti e delle famiglie.

LA UIL SCUOLA DI CATANIA: Pronta a tutte le modalità di protesta a sostegno delle ragioni del personale ATA e della funzionalità delle scuole; occorrono subito immissioni in ruolo di tutto il personale ATA e incarichi annuali.

Anche la UIL Scuola di Catania chiede con determinazione  le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili per tutti i profili del personale ATA.
Ritiene inaccettabili e illegittime le note ministeriali del 10 e 12 agosto, atti unilaterali che forniscono istruzioni sulle supplenze di detto personale e che attribuiscono ai Dirigenti Scolastici disposizioni per nominare dalle graduatorie d’Istituto per coprire posti vacanti e disponibili con incarichi fino all’avente diritto.
La UIL scuola di Catania chiede l’immediato ritiro di dette disposizioni e l’utilizzo, ai fini del conferimento degli incarichi annuali, delle graduatorie per soli titoli (24 MESI).
La Uil Scuola di Catania chiede e sollecita che il sig.Dirigente del VII Ambito Territoriale di Catania accolga le richieste, le osservazioni e le proposte qui rappresentate, di ritenerle giuste e rate, di inoltrarle alla Direzione Regionale e al MIUR onde evitare l’ennesimo danno e beffa sia nei confronti del personale ATA, colpevolmente misconosciuto, bistrattato, svalutato e svilito, che per evitare l’ennesimo atto di ingiustizia e di discriminazione invero assolutamente gratuita quanto non accettabile.
Il personale ATA sia stabilizzato che precario è invitato a fare quadrato, a seguirci, a rafforzare la propria rappresentanza sindacale, onde reclamare sia con la forza delle giuste argomentazioni , poste in termini di diritto e di fatto, che con la massiccia adesione e delega ad essere rappresentati in tutti i modi e in tutte le sedi. Ed ancora di reclamare il riconoscimento ed il ruolo di lavoratori e di cittadini, sicuramente non sudditi.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale

A PROPOSITO DI  EDILIZIA SCOLASTICA | il Miur ha presentato l’Anagrafe dell’edilizia scolastica.

Vent’anni per realizzare uno strumento utile e indispensabile per programmare gli interventi di edilizia scolastica delle scuole
UIL: Ora si proceda con la massima trasparenza e tempestività.
Quanto a ritardi ora solo gli organi collegiali attendono da così tanto tempo.
Sono quasi vent’anni che la Uil Scuola, attraverso ricerche, richieste inviate agli uffici competenti, incontri, sollecitazioni, denunce, ha richiesto con tutte le modalità possibili la realizzazione di uno strumento utile e indispensabile alla vita delle scuole – previsto da una legge del ‘96 e finanziato di anno in anno.
Lo stato degli edifici delle nostre scuole non è genericamente a norma e in casi più gravi ha seri problemi strutturali per questo, proprio per evitare sprechi, gestioni degli appalti poco trasparenti, interventi tardivi e inefficaci, la Uil Scuola ha richiesto la messa in rete di uno strumento pubblico – l’anagrafe dell’edilizia scolastica – per mettere in atto misure con una programmazione adeguata e consequenziale e superare l’attuale sistema che rincorre le emergenze e effettua interventi spot dove necessario e
A queste forti sollecitazioni è stata data risposta, oggi, con la presentazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica: ogni cittadino potrà conoscere la situazione delle scuole. Ogni genitore potrà informarsi sui parametri strutturali, il contesto ambientale, i documenti di valutazione del rischio della scuola dei propri figli. Dati trasparenti e dinamici necessari per orientare le scelte di manutenzione e adeguamento strutturale, in base a priorità su cui tutti i soggetti,dagliEntiLocali, alle Regioni alle varie amministrazioni, dovranno confrontarsi.
Una buona notizia per la scuola italiana, per la quale si prospetta un lavoro ancora lungo.
Ben il 55% degli edifici ha più di quarant’anni, in più del 50% non sono rispettate le norme antincendio l’8% degli edifici censiti risulta inutilizzato, con picchi in Sardegna, Sicilia, e Lazio. Unica regione virtuosa il Friuli Venezia Giulia che interviene sulle scuole sul totale della disponibilità.
Sarà attivato un osservatorio nazionale ed un centro di spesa unico. Le risorse utilizzate saranno quelleprovenientidalledisposizionicontenuteneiprovvedimentidelGovernosullascuola, quelle europee a cui si andranno ad aggiungere economie già accertate, per un totale di 3 miliardi e mezzo.
Ad avviso della UIL non sono più comprensibili interventi tampone e scarichi di responsabilità. Una burocrazia farraginosa di livello centralizzato non si sostituisca ora quella frammentata del livello localistico. All’utilizzo dei fondi, 400 milioni di euro per l’indagine diagnostica su 7.000 controsoffitti, 300 milioni per la costruzione di 30 scuole innovative, una per regione o più, si deve
dare concreto riscontro in termini di qualità dell’offerta formativa e qualità di vita per chi a scuola lavora e studia.
La “casa” è importante quanto il clima che in quella casa si deve respirare.
Nei Paesi di lingua anglosassone per indicare la struttura della casa si usa il termine ‘house’, per indicare il calore domestico si sceglie la parola home. Il Governo con la legge 107 fornisce qualche risposta in termini di house, nessuna in termini di home che è la parte più importante.
Fuori metafora la scuola è quella della comunità fatta di alunni, genitori, docenti, personale ATA enti e Istituzioni territoriali che agiscono in sintonia e coesione e che la legge n. 107 non considera, anzi introduce elementi decisivi che non sono il viatico giusto per una riforma non condivisa.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale.

Avviso MIUR, la sequenza e le modalità delle assunzioni

Avviso disponibilita’ proposta nomina Buona Scuola. Nota MIUR.
AVVISO
Roma 21 agosto 2015
“Buona Scuola: Nei primi giorni del mese di settembre prossimo venturo, sul sito istituzionale del Ministerowww.istruzione.it, verrà pubblicato l’ Avviso della disponibilità sul sistema informativo ( Portale Istanze Online_archivio personale ) delle proposte di nomina in ruolo in esito alla “Fase B” del piano assunzionale straordinario.
Sul medesimo sito istituzionale sarà operativa una funzione di interrogazione per la relativa consultazione.
Gli interessati, entro il termine perentorio di 10 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, 
dovranno provvedere tramite il Portale Istanze Online all’accettazione o rinuncia della proposta. (Si ricorda che la mancata accettazione entro il predetto termine perentorio produce gli stessi effetti della rinuncia).
Dell’esito della partecipazione alla “Fase B” del piano assunzionale verrà data notizia per posta elettronica alla casella e-mail indicata nella domanda, fermo restando che, ad ogni effetto, le comunicazioni con i soggetti destinatari del piano assunzionale avvengono esclusivamente attraverso l’uso del sistema informativo.

La segreteria territoriale di questa Uil Scuola di Catania ha predisposto, per il tramite di segretari esperti, apposito servizio di assistenza e consulenza specifica ivi compreso il settore amministrativo, contabile e legale.
Uil Scuola, la voce libera della scuola. Sindacato utile.
Recapiti consulenti ed esperti, su www.uilscuolacatania.it.
salvo mavica, segretario generale.

La UILSCUOLA: OCCORRE CHIAREZZA E NOTE ESPLICATIVE CONFORMATE PER TUTTI GLI AMBITI PER LA STIPULA DEI CONTRATTI A T.D. SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI.

INFORMATICONUIL
La UIL scuola ha sollecitato il Miur ad emanare una nota per fare chiarezza sulla fase delle supplenze.

Anche se è difficile ipotizzare che alla fine delle operazioni di nomina in ruolo delle fasi 0 e A possano residuare posti in organico di diritto, per la UIL scuola l’emanazione di una CM e’ opportuna per fare chiarezza sulle nomine a tempo determinato e fare in modo che il personale presente nelle GAE venga assegnato anche sui posti di fatto prima delle successive fasi B e C, evitando così gli spostamenti che queste due ultime fasi comportano.

La circolare, a nostro avviso dovrà contenere anche un chiarimento in relazione alla presenza di posti residuati nelle fasi 0 ed A, anche a seguito di rinunce, che, per la UIL, vanno assegnati attraverso lo scorrimento delle GAE in ambito provinciale, con le vecchie regole, ritenendo nulle le istanze di partecipazione alla fase nazionale che, nel frattempo fossero state presentate dai docenti interessati.

Resta, tuttavia, la convinzione della UIL Scuola che occorra, oltre alla gestione della fase delle supplenze, considerare una rimodulazione del piano assunzionale che preveda l’unificazione delle fasi B e C, e lo scorrimento della fase nazionale, a partire dallo scorrimento delle graduatorie provinciali; ciò renderebbe meno ingiusta una operazione che, così come è strutturata, penalizza i precari con punteggi maggiori.
By segreteria territoriale uil scuola
salvo mavica, segretario generale

Intervista rilasciata dal Segretario Generale della Uil Scuola Pino Turi

Turi (UIL) su Firenze “nessuna rottura unità sindacale”. Assunzioni “assurdo spostare gente come birilli. Unire fase B e C”, su vicepresidi “è un bluff”

di Paolo Damanti – Sono dure le parole del neo segretario della Uil scuola, Pino Turi, su quanto sta accadendo relativamente al piano straordinario di assunzioni.

Mentre sulla mancata adesione della UIL all’iniziativa dei sindacati rappresentativi di indire un’assemblea sindacale a Firenze il primo giorno di scuola, sottolinea “nessuna rottura dell’unità”. Lo abbiamo raggiunto al telefono.

Cosa è successo a Firenze? Il “Corriere” parla di rottura dell’unità sindacale. Perché vi smarcate?

Nessuna rottura dell’unità sindacale, semplicemente non siamo d’accordo su un’assemblea sindacale per il primo giorno di scuola. Chiariamo anche cos’è l’unità sindacale. E’ un valore per evitare la politicizzazione delle posizioni. Essere unitari non significa che si fa ciò che dice uno, significa mettersi attorno ad un tavolo e discutere. Unità sindacale può significare anche fare tutti un passo indietro. La nostra protesta non deve danneggiare l’utenza. In questa fase bisogna essere intelligenti e fare alleanze, non farci dei nemici.

Toccafondi, relativamente ai fatti di Firenze, ha detto che la scuola non deve trasformarsi in terreno di scontro ideologico.

Ha ragione il Sottosegretario Toccafondi, il problema però è che prima ha iniziato il Governo con una riforma fatta a forzature e colpi di fiducia. Sono loro che hanno fatto della scuola terreno di scontro politico e ideologico. Sono contento che il Governo sia d’accordo. Per evitare ciò c’è bisogno, innanzitutto, di parlare con tutti. Non mi pare che lo stiano facendo. Approfitto per ricordare che la suola, diceva Calamandrei, è un organismo costituzionale, quindi devono essere condivise le scelte e le riforme. Il Governo non lo ha fatto, è andato avanti a colpi di maggioranza.

Adesso si parla di rivedere le regole degli scioperi e delle assemblee sindacali. Qualcuno ha preso la palla al balzo. Si prefigura una limitazione dei diritti?

Il Governo non sa fare altro che minacciare e  noi non dobbiamo dare la sponda per farlo. Il diritto alle assemblee è sacrosanto. Non possiamo impedire di legiferare, ma è un errore utilizzare l’episodio di Firenze per limitare i diritti. Siamo davanti ad una regressione autoritaria.

Quali iniziative di protesta state mettendo a punto per l’inizio dell’anno scolastico?

Abbiamo un primo appuntamento l’11 settembre, quando incontreremo una rappresentanza di RSU per definire le azioni per dimostrare la nostra contrarietà alla legge. Metteremo in campo tutte le forme legittime per contrastare la riforma. Abbiamo già iniziato sul piano giudiziario.

Se il caos delle assunzioni sono lo specchio di ciò che ci aspetta a settembre, stiamo messi bene.

Noi l’abbiamo detto e ridetto, le assunzioni si potevano fare diversamente. Sono sbagliati i modi, mi sembra assurdo spostare gente come birilli. Proporremo ancora di rimodulare le assegnazioni unificando fase B e C e partire dalla scelta provinciale. Così si evita la “deportazione di massa”, gli spostamenti riguarderebbero poche persone.

Perché si è arrivato a tanto?

Perché non c’è stato un confronto serio con il sindacato. Questi sono gli effetti. Questioni così complesse si discutono con i lavoratori.

Anche sulla questione vicepresidi mi pare che non ci discostiamo di molto.

Non esistono più i vicepresidi, si chiamano collaboratori e sono una esigenza importante per le scuole che è stata eliminata con la legge di stabilità. Hanno tagliato per finanziare le assunzioni, una partita di giro.
Hanno ritenuto di mettere in campo risorse con l’organico potenziato: è un’altro bluff, non è possibile che possa risolve il problema. Innanzitutto si troveranno davanti al problema della coincidenza delle classi di concorso e comunque se ne parlerà a novembre, dicembre, se mai il meccanismo partirà.

Quale consiglio si sente di dare al Ministero per risolvere il problema dei collaboratori?

Consiglierei di fare le supplenze, ma la legge lo impedisce. Il Governo si è incagliato nelle sue stesse rigidità. Succede quando si fa di testa propria.
http://www.orizzontescuola.it/news/turi-uil-firenze-nessuna-rottura-unit-sindacale-assunzioni-assurdo-spostare-gente-come-birilli

Avviso. Formazione-Informazione. Tutto quello che devono sapere e fare i neo assunti a T.I.Adempimenti,assistenza e consulenza.

Presso la sede di questa segreteria Territoriale Uilscuola di Catania è stato istituito apposito servizio specializzato su quanto in oggetto.

Lo staff è composto da Dirigenti Scolastici, Docenti, Direttori dei servizi generali ed amministrativi, esperti e consulenti per ogni ordine di scuole ivi compreso il sostegno.

Chi fosse interessato può liberamente contattarci.

Per come nello stile della Uilscuola competenza, professionalità, correttezza e disponibilità sono poste a base delle ns attività atteso che ora più che mai vogliamo essere “sindacato utile”

salvo mavica, segretario generale territoriale uilscuola Catania

Precari neo immessi in ruolo, quale destinazione? cosa accade? Normative di riferimento di Legge e contrattuali.

INFORMATICONUIL
lì, 17 agosto 2015

Pervengono numerose richieste di chiarimento da parte dei precari che sono in attesa della destinazione  di nomina;  in particolare ci chiedono quali siano gli strumenti normativi per evitare di assumere servizio nella sede di destinazione, per l’anno 2015/2016 e sperare nel trasferimento, per l’anno 2016/2017.
A tale proposito, si riassume la normativa di legge e contrattuale:
1) la legge 107/2015, ribadita dalla nota n. 25141 del 10 agosto 2015 (istruzioni per le supplenze), consente a coloro che sono destinatari di supplenza annuale ( 31 agosto) o fino al termine delle  attività didattiche (30 giugno) e contemporaneamente destinatari di contratto a tempo indeterminato, di prestare il servizio relativo alla supplenza e assumere servizio di “ruolo” nella sede (albi territoriali) che gli sarà assegnata per l’anno scolastico 2016/2017. La proposta di assunzione a tempo indeterminato, per la provincia agisce automaticamente con una  comunicazione all’interessato  a mezzo di posta  elettronica  certificata  ovvero attraverso l’uso, anche esclusivo, del sistema  informativo,  gestito dal Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della  ricerca. Dopodiché la competenza è dell’USR che procederà con le normali assunzioni per l’assegnazione della sede e per la relativa gestione amministrativa.
2) è possibile ritardare l’assunzione di servizio sulla sede di destinazione per un giustificato motivo (malattia, ricovero ospedaliero,  ecc..) per brevi periodi prestabiliti, per non incorrere nella decadenza della nomina che avviene se non  si assume servizio ( di norma nelle 24 ore successive all’accettazione), da definire con il dirigente scolastico che ne concede la possibilità;
3) il CCNL consente ai docenti con contratto a tempo indeterminato, di chiedere un periodo di aspettativa che è disposta dal D.S.; nel caso di specie è implicito che ciò può avvenire solo se  il rapporto di lavoro sia stato costituito formalmente. Per costituire il rapporto di lavoro, all’individuazione, deve necessariamente seguire la presa di servizio.
Il  CCNL , all’art. 18, regola la richiesta di  aspettativa, senza assegni,  con i relativi periodi di durata
a) ART. 18 COMMIA1 ASPETTATIVA PER MOTIVI PERSONALI E DI FAMIGLIA (Se fruita senza soluzione di continuità, non può avere una durata superiore a 12 mesi. Per periodi frazionati non può superare in ogni caso, nell’arco temporale di un quinquennio, la durata massima  di 30 mesi).
b) ART 18 COMMA 2 ASPETTATIVA  PER MOTIVI DI STUDIO (vedi punto precedente)
c)ART 18 COMMA 3 ASPETTATIVA PER REALIZZARE, L’ESPERIENZA DI UNA DIVERSA ATTIVITÀ LAVORATIVA O PER SUPERARE UN PERIODO DI PROVA (la durata è di un anno scolastico)
L’aspettativa è concessa dal D .S. a domanda dell’interessato.
Ci chiedono anche di sapere se un contratto con la scuola paritaria consente anch’esso di procrastinare per un anno la presa di servizio, all’anno successivo, così come per la supplenza annuale, anche a seguito di dichiarazioni politiche e assicurazioni presenti sul profilo face book di pur autorevoli uomini politici. A tale proposito, ci limitiamo a riassumere la normativa attuale:
Il contratto con una scuola paritaria equivale ad un  contratto di lavoro dipendente di natura privatistica che è incompatibile con il contratto di lavoro della Scuola statale che si costituisce con un contratto individuale di lavoro che il D.S. sottoscrive dopo avere raccolto, peraltro, la dichiarazione dell’interessato che non è titolare di altri rapporti di lavoro pubblici o privati che sono incompatibili con il contratto  tempo indeterminato del docente neo assunto.
Tanto premesso, è implicito che un contratto di lavoro in scuola privata, di per sé, non consente di prorogare all’anno successivo l’assunzione in servizio, ma potrebbe essere motivo valido per chiedere l’aspettativa senza assegni prevista dall’art 18 del CCNL per realizzare una diversa attività lavorativa. L’aspettativa è concessa dal dirigente scolastico a domanda dell’interessato.
Con l’augurio, di avere contribuito ad  un minimo di chiarezza circa la normativa esistente, si resta disponibili per eventuali ulteriori chiarimenti che non  possono che fare riferimento a norme di legge o contrattuali, lasciando da parte tutte le considerazioni di natura   ” propagandistica” che disorientano ulteriormente i lavoratori, già oggetto di esasperanti, morbose “pseudo attenzioni”.
By segreteria territoriale Uilscuola catania
salvo mavica, segretario generale

PROSPETTO REGIONALE DATI DOMANDE PRESENTATE FASI B e C.

INFORMATICONUIL.
SEGRETERIA TERRITORIALE UILSCUOLA CATANIA
Notizie in pillole… si pillole poiché la Legge 107 alla fine potrebbe causare “gravi patologie”” speriamo che ci diano la possibilità di curarle e superarle.
Niente trionfalismi né giudizi su quanto accade, prima occorre entrare nel merito delle questioni per intuire i problemi e trovare le soluzioni.
Ora più che mai siamo convinti che tutto il gran trambusto creato in seno alla vera buona scuola poteva essere benissimo evitato. Occorreva considerare i docenti destinatari precari, loro malgrado, persone, ed ancor prima cittadini titolari di diritti ed invero non sudditi.
Il ns Segretario Generale Nazionale della Uil Scuola, Pino Turi, sin dagli albori, alle prime avvisaglie di cosa si stava tramando ai danni della scuola prima ed ancor più degli alunni e dei docenti ha avvertito il grave danno incombente, purtroppo rimasto inascoltato.
Chi in queste ore si erge a salvatore della patria o si lascia andare a facili trionfalismi, ponderi bene quello che dice o intende fare, eppure bastava poco, era sufficiente una giusta dose di buon senso condita con appropriata conoscenza delle problematiche e peculiarità della scuola tutta per impiantare iniziative confacenti e sicuramente utili ed avrebbero evitato l’insorgere delle scaturenti e nascenti “gravi patologie” ivi compresi squinternanti dei nuclei familiari, migrazioni forzate, disaggi infiniti che bruciano ancor più nel constatare la cotanta tracotanza ed indifferenza del Premier devastatore.
Ha avuto anche il coraggio di dire e fare gli auguri di buon ferragosto a tutti i neo assunti in ruolo, peccato che ha dimenticato cosa è stato scritto nelle pieghe della L.107….prendere o lasciare irrimediabilmente, e tutti gli altri dimenticati a meglio letteralmente cancellati?
Non so e non voglio pensare o riferire la miriade delle problematiche, senza soluzioni o sbocchi, che ci sono state sottoposte alle quali non è stato possibile offrire risposte adeguate data la impalpabilità, le nebulosità, l’approssimazione dell’intera operazione “buona scuola” azioni e iniziative e soluzioni ancora da pensare. E’ veramente disarmante cotanta approssimazione e mancato rispetto delle persone, dei legittimi destinatari e nello stesso tempo nei confronti dell’amministrazione chiamata ad affrontare l’intero impianto legislativo tempestivamente, oggi per oggi, misconoscendo il gravame cui sono stati e sono sottoposti nonché la complessità e la copiosità dei dati, azioni, provvedimenti ed adempimenti da affrontare.
Pensiamo positivo, solo xchè, noi della Uil Scuola, ci sentiamo moralmente impegnati a non demordere ed essere sempre e comunque presenti, propostitivi e comunque accanto ai lavoratori a difesa e tutela dei diritti coscienti dei doveri da assolvere.
Adesso posso augurare a tutti buon Ferragosto o meglio che la Madonna Assunta in Cielo possa proteggerci ed illuminare menti e cuori.
salvo mavica, segretario generale territoriale uilscuola catania
Qui di seguito alcuni dati e notizie, selezionate, con intento di opportuna informazione

Piano assunzioni: prospetto regionale domande, 23mila da Sicilia e Campania. Mancano ancora dati per classi di concorso
Perviene dal Miur il prospetto regionale delle domande per la procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni. Manca ancora il prospetto per classi di concorso, il più atteso dagli insegnanti, sia da chi ha presentato domanda, sia da parte di chi ha deciso di rimanere in GaE in attesa di prossime assunzioni.

Come prevedibile, anche per il numero di aspiranti inseriti nelle GaE e GM del concorso 2012, il numero maggiore di domande è stato registrato in Campania e Sicilia.
A questo punto sarà determinante capire quanti sono i posti disponibili per la fase B (Repubblica anticipa 18.000), per quali classi di concorso e in quali province. Questa fase dovrà concludersi entro il 15 settembre.
Poi, dopo le delibere dei collegi dei docenti sull’organico del potenziamento, si passerà alla fase C, da concludere entro novembre.
Ricordiamo che il Miur ha diramato agli Uffici Scolastici una nota per concludere le operazoni di conferimento delle supplenze su organico di fatto (30 giugno) entro l’8 settembre, in modo che i docenti destinatari di nomina possano rinviare la presa di servizio per il contratto a tempo indeterminato alla scadenza del contratto. In maniera informale oggi una analoga rassicurazione è stata data anche per chi lavora nella scuola paritaria.
Gli Uffici Scolastici nei prossimi giorni dovranno comunicare al Ministero i nominativi di coloro che sono stati già assunti nella fase A e che hanno comunque presentato domanda, in modo da cancellarli dal totale. Va anche detto che su questo punto potrebbe aver inciso la domanda da parte dei docenti della scuola dell’infanzia, per i quali ci sono pochissimi posti per la fase B e che non partecipano alla fase C.
Per questo motivo sarà fondamentale conoscere i dati disaggregati per classe di concorso.
Assunzione docenti, arrivate 71.643 domande per la procedura nazionale del Piano straordinario di assunzioni.

A Ragusa dopo la fase zero e la fase A, il quadro dei posti rimasti è il seguente:
Solo scuole secondarie:
11 posti per lo strumento musicale (1 chitarra, 5 violino, 1 clarinetto, 2 flauto, 2 percussioni)
1 A020, 2 A056, 1C033, 1C310, 1C320, 3C510, 1C370, 3C500.

Posti residuati per FASE B, regione Puglia

In Puglia sono residuati 284 posti per la fase B distribuiti principalmente nelle classi di concorso A033, A455, A013, A020, A056, A070, A446, C430, C520.

Strategico apportare cambiamenti concreti alla legge

27 LUGLIO 2015 

Strategico apportare cambiamenti concreti alla legge

REFERENDUM: VA VALUTATO IL MERITO DELLE QUESTIONI
UIL: TOGLIERE LA SCUOLA DALLO SCONTRO POLITICO ED EVITARE STRUMENTALIZZAZIONI DANNOSE

Una materia delicata, che richiede prudenza e deve essere sottratta alle improvvisazioni del momento – è il primo giudizio emerso dalla riunione della prima segreteria nazionale Uil scuola a guida Turi.

Quello del referendum è un tema che deve essere valutato in primo luogo in base alla coerenza e la congruità tra l’obiettivo che intende raggiungere e lo strumento messo in atto che richiede, dopo la raccolta delle firme,  il via libera della Cassazione con  l’ammissibilità del referendum stesso e, in seguito, il raggiungimento del quorum, la metà più uno degli elettori italiani.

Siamo abituati a decidere nel merito delle questioni  – ha detto il neo segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi –  una generica chiamata al voto referendario rischia di essere un errore peggiore della situazione che si intende risolvere. Occorre togliere la scuola dallo scontro politico ed evitare strumentalizzazioni dannose.

Ciò non vuole dire che saremo agnostici – ha detto Pino Turi  – valuteremo le proposte di merito dei referendari edecideremo quando si creeranno le situazioni che ci convincano nella bontà e nella riuscita dell’azione referendaria che,  al momento non ci sono. Tendo ad escludere che la UIL scuola possa trovarsi tra i promotori dei referendum, ma solo nei sottoscrittori e in coloro che, sempre se ci saranno le condizioni, avranno buone probabilità di riuscita.

La scelta della Uil Scuola è dunque assunta in coerenza con le obiezioni di merito fatte ai provvedimenti del Governo sulla scuola: i rapporti e i poteri del dirigente; la chiamata diretta dei docenti; la valutazione ed il merito, la tutela della libertà di insegnamento; i diritti sindacali.

E’  obiettivo strategico della Uil Scuola agire, in ogni sede ed in ogni occasione, per ottenere sostanziali cambiamenti nei punti che rappresentano inaccettabili errori governativi.

Occorre grande prudenza perché un tentativo goffo e mal programmato potrebbe rappresentare un accentuarsi di uno scontro politico di cui la scuola non ha certo bisogno.

In questo contesto che, per la Uil scuola è di riferimento, resta fermo che le nostre azioni e valutazioni – sottolinea Pino Turi –  non possono limitare il diritto di scelta e di firma dei nostri iscritti.
Quel che auspichiamo è che la scelta venga fatta avendo ben chiaro l’intero contesto e l’oggettiva conoscenza dei motivi che hanno indotto i diversi comitati a mobilitarsi e delle possibilità  di una riuscita del referendum.

Gli uffici legali nazionali dei sindacati scuola stanno valutando le azioni legali, con impugnative sui decreti delegati per avere sentenze che riconoscano l’incostituzionalità di parti della legge, oltre che trovare altri profili di illegittimità tali da dimostrare l’inapplicabilità della legge.

Stiamo predisponendo le azioni sindacali che andremo a mettere in atto, anche in modo unitario, già da settembre per indurre governo e politica a rivedere le proprie certezze e posizioni.

NOMINE IN RUOLO DOCENTI: le domande dal 28 luglio al 14 agosto

21 LUGLIO 2015 

Le domande dal 28 luglio al 14 agosto

NOMINE IN RUOLO DOCENTI
LE RISPOSTE AI QUESITI NEL DOSSIER UIL SCUOLA

La Uilscuola, tutta, in prima linea.

Inviamo e pubblichiamo, in tempo reale, ogni aggiornamento sull’annosa questione.
La Uilscuola sempre e comunque accanto ai lavoratori, accanto alle persone.
Anche la segreteria di Catania, fa proprie le iniziative e le note della segreteria Nazionale, convinti come siamo che in questo frangente occorre più che mai essere vicini alle “persone” soggetti destinatari di diritti reali, cittadini, certamente non sudditi.
Contrattazione e concertazione, rappresentanza sindacale equivale all’esercizio della democrazia e rispetto delle Libertà individuali; decretazione calata d’imperio equivale tirannide.
Cittadini non sudditi.!
Siamo e saremo accanto e sempre dalla parte della parte della tutela dei diritti e della legalità.
Siamo accanto ai lavoratori – cittadini –
Di seguito la nota della segreteria nazionale.
By segreteria territoriale Uilscuola Catania
salvo mavica, segretario generale.

 

Con la pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale e con l’emanazione del Decreto del Direttore Generale si dà attuazione al piano straordinario di assunzione docenti. Una vera e propria lotteria che esclude migliaia di precari e che genererà un contenzioso infinito.