Renzi apre a correzioni. Bene. Ma basta con la favola dell’ “ascolto” e degli “intoccabili”.

06 GIUGNO 2015 

Renzi apre a correzioni. Bene. Ma basta con la favola dell’ “ascolto” e degli “intoccabili”.

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE SCARICA SULLE SCUOLE IL PASTICCIO IN CUI IL GOVERNO SI È INFILATO

Il Presidente del consiglio fermi il Miur. In merito ai cambiamenti necessari, rappresentati dal mondo della scuola, i contenuti sono chiari: piano assunzioni e precariato, super poteri dirigenti, valutazione, tutele contrattuali. Confermiamo la nostra disponibilità ad un incontro risolutivo.

Il Premier Renzi oggi si dice pronto a correzioni. Bene – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – ma basta con la favola dell’ “ascolto” e degli “intoccabili”. I punti critici da affrontare sono chiari: pluralismo culturale e libertà di insegnamento, piano assunzione e precariato, super poteri dei dirigenti, sistema di valutazione con competenze tecnico professionali, tutele contrattuali.
Abbiamo illustrato – aggiunge Di Menna – e spiegato più volte le proposte di merito.
Proposte consegnate in audizione al Senato, al ministro, alla Presidenza del Consiglio,al PD.
Il Presidente del consiglio fermi il Miur e rapidamente approfondisca. Confermiamo la nostra disponibilità ad un incontro risolutivo.
È’ ora di assicurare rispetto e serenità a chi fa funzionare, anche senza i dovuti riconoscimenti la nostra scuola. Occorre piuttosto assicurare sostegno e modernizzazione. Il premier ha ammesso errori, bene, ora non ne faccia altri.

Uil: sul DdL il ministero pensa di anticipare i tempi. Rischio di altra confusione

05 GIUGNO 2015 

Uil: sul DdL il ministero pensa di anticipare i tempi. Rischio di altra confusione

OGGI LA PROTESTA DEL MONDO DELLA SCUOLA NELLE CITTÀ: FIACCOLATE E INIZIATIVE NELLE PIAZZE ITALIANE

DI MENNA: UN PASTICCIO. BISOGNA USCIRNE. ABBIAMO PROPOSTE CHIARE.

 

Abbiamo avuto notizia che il Miur si appresterebbe ad inviare una circolare alle scuole – dichiara Massimo Di Menna, proprio nel giorno in cui la scuola amplia la protesta in tante città italiane –  al fine di prevedere, in modo del tutto inusuale, procedure orientate ad anticipare quanto previsto nel ddl, che ancora non è stato approvato.

Una procedura di questo tipo – commenta Di Menna – si rivelerebbe chiaramente illegittima e rischierebbe di sfociare da un lato in abuso di potere, dall’altro esporrebbe i dirigenti a dirette e personali responsabilità.

Il risultato certo è che – a Ddl non ancora  approvato e in assenza di un quadro legislativo di riferimento  – si determinerebbe altra confusione e diffuso contenzioso.

Quello che hanno fatto è un pasticcio – commenta il segretario generale della Uil Scuola – ora bisogna uscirne fuori.  Rilanciamo al Governo l’esigenza di assicurare, con un provvedimento di urgenza, la copertura dei posti disponibili e l’organico dell’autonomia in tutte le scuole d’Italia. C’è già troppo ritardo, i tempi sono strettissimi e si prefigura un inizio di anno scolastico all’insegna del conflitto e del contenzioso.

Va comunque eliminata la procedura che vede la necessità di adempimenti, che valgono solo per un anno, nella definizione degli ambiti territoriali. Un inutile sistema tutto burocratico che andrebbe cambiato l’anno dopo.

DDL SCUOLA| AUDIZIONE SINDACATI SCUOLA AL SENATO: illustrate le ragioni della forte protesta del mondo della scuola

28 MAGGIO 2015 

AT

Dirigenti, Docenti, Ata,
RSU e terminali associativi sindacali
Direttivo territoriale
Iscritti, simpatizzanti    LORO SEDI
Oggi Audizione  con i rappresentanti del Governo.
Convocano, ascoltano, prendono nota.

La ns segreteria Nazionale continua a rappresentare, a ragion veduta tutte le negatività e le ragioni della unanime protesta da parte di tutto il mondo della scuola.
Continua lo stato di agitazione generale, continua la richiesta al Senato di ascoltare le ragioni fondanti della protesta
nonché richiesta dell’esercizio della vera democrazia.
Chiediamo conoscenza e competenza per risolvere i problemi. Al centro di tutto deve esserci sempre la “persona”.
E’ necessario non lasciarsi condizionare dall’esterno o da altri ragionamenti.
La Uil Scuola contesta la universale polverizzazione e liquificazione della funzione docente e
ravvisa il serio pericolo che la “persona” diventi rotella di un sistema totalitario, non dichiarato.
Cittadini, non sudditi sia del sistema che di terzi.
Occorre che capiscano che i docenti rivendicano il valore della vita e della loro professionalità per restare persone, destinatari di bisogni ed anche di possibilità assumendo anche le proprie responsabilità.
Assistiamo ad un tentativo di limitazione della libertà: libertà per come vanno le cose spudoratamente “stuprata”.
E’ mai possibile che in democrazia si possano cancellare le persone o se la si fa funzionare solo con il principio della maggioranza o peggio con la prepotenza
di pochi che possano condizionare i molti piuttosto che garantire i loro  bisogni primari?
La libertà è tale se non è solo la loro. Il tiranno è libero da solo, la libertà apre al dialogo, deve essere aperta al dialogo.
Il sindacato è una libera unione di persone libere e non difesa corporativa per come si vuol fare credere.
Il sindacato rappresenta il mondo vivo, variegato di tutti i bisogni, saperi, conoscenze, professionalità, rapporto personale fra persone.
Il mondo finanziario e della speculazione detta le regole e purtroppo stiamo subendo, la scuola sta subendo, la deriva cattiva e fallace, quanto pericolosa, con chiusura di tutte le procedure democratiche e di condivisione nelle decisioni ed organizzazione del lavoro dei docenti valenti che ogni giorno fanno funzionare la scuola.
I burocrati chiusi nel loro guscio, burocrati a comando e succubi dei poteri forti più o meno occulti, rifiutano il dialogo o fingono di farlo.
Il Governo in questo momento se la canta a modo suo. A ns modesto avviso il Premier è fuori dalla realtà della vita e dal concetto per cui siamo stati educati: la scuola è maestra di vita, è al centro della vita di tutti e quindi deve essere gestita e governata con l’esercizio di questi principi.
Continua la protesta ed il sindacato continua a richiedere che vengano accolte la proposte.
By segreteria territoriale Uilscuola Catania
salvo mavica, segretario generale.

Illustrate le ragioni della forte protesta del mondo della scuola

DDL SCUOLA| AUDIZIONE SINDACATI SCUOLA AL SENATO 

Sono state illustrate le motivazioni alla base della protesta, in particolare i temi sui quali il ddl mina il pluralismo culturale e la libertà di insegnamento che sono fondamento della scuola statale.
Il disegno di legge non riconosce i diritti di vaste aree di precariato, introduce un sistema di valutazione unico in Europa con super poteri del dirigente, con la presenza di genitori e studenti, senza riferimento alle competenze tecnico professionali necessarie, interviene negativamente sulle tutele contrattuali.

Con questo testo, per molti aspetti confuso e contraddittorio, si prefigura un inizio di anno scolastico, a settembre, all’insegna della confusione, del conflitto, del contenzioso.

All’audizione, presieduta dal senatore Marcucci, è stato presente il sottosegretario all’istruzione Faraone. Per la Uil Scuola hanno partecipato Massimo Di Menna e Noemi Ranieri.
La nota tecnica sul provvedimento che sarà inviata al Senato, sarà pubblicata contestualmente sul sito Uil Scuola.

Uil: difficile attuare riforma non condivisa

27 MAGGIO 2015 

Uil: difficile attuare riforma non condivisa

OGGI AL SENATO L’AUDIZIONE DELLE CONFEDERAZIONI

BARBAGALLO: LE MATERIE RELATIVE AL RAPPORTO LAVORO VANNO REGOLATE PER CONTRATTO 

Le materie relative al rapporto di lavoro contenute nel disegno di legge tornino a livello di contrattazione. Lo ha chiesto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso del’audizione sul ddl Buona scuola svoltasi oggi pomeriggio in Senato durante la quale il sindacato ha ribadito le sue posizioni.
Va affrontata – ha aggiunto Barbagallo – la questione dei super poteri ai dirigenti scolastici: così com’è posta, infatti, finisce per incidere sull’autonomia dell’insegnamento. Sui precari, infine, ci deve essere un intervento pluriennale che consenta di garantire, in maniera stabile, la copertura dei posti disponibili anche a coloro che rischiano altrimenti di restare fuori. Ci auguriamo che al Senato – ha concluso – siano apportate queste modifiche, anche perché una riforma non condivisa difficilmente potrà essere  attuata.
All’incontro hanno preso parte Carmelo Barbagallo, Antonio Foccillo e Pino Turi.
Domani è prevista l’audizione dei sindacati scuola.

Incontro ministro – sindacati scuola Di Menna: ancora chiusure da parte del Governo

Incontro con il MINISTRO: fumata nera. Il Ministro ha deciso di non decidere.
Si è presentata senza nessuna intenzione, a ns modesto parere, senza facoltà di assumere impegni o entrare nel merito delle questioni per cercare di trovare
soluzioni adeguate ed in linea con le richieste e di cui alle proteste rappresentate fortemente oramai da tempo, in tutti i modi e da tutte le parti.
Assurdo gente che vuole incidere pesantemente nei confronti della scuola ma che di scuola nulla sanno o peggio gente che ad oggi non hanno dimostrato nulla
del loro operato.
Non abbassiamo la guardia.
La lotta continua.
By segretaria territoriale Uil Scuola Catania
salvo mavica, segretario generale.

 

Al sito

Albo sindacale

Consiglio Direttivo

RSU, RSA terminali associativi sindacali
Data: 25/05/2015 16:00
Oggetto: Incontro ministro-sindacati | Di Menna: ancora chiusure da parte del Governo

Incontro ministro – sindacati scuola
Di Menna:  ancora chiusure da parte del Governo

FOTO incontro ministro.jpg
Confermate le iniziative di mobilitazione e lo sciopero.
Ripresenteremo le ragioni della scuola e le proposte di radicali cambiamenti al Senato e  Palazzo Chigi.

Al ministro abbiamo evidenziato le proposte di modifica da apportare al disegno di legge all’esame del Senato – è un approccio molto concreto quello della Uil Scuola nel corso dell’incontro di questa mattina tra i sindacati scuola e il ministro Giannini.

Abbiamo riportato, nero su bianco – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – le esigenze del personale della scuola alla base della protesta: immissioni in ruolo dei precari, ruolo dei dirigenti, tutele contrattuali.

Va previsto un piano pluriennale di assunzioni per i precari con oltre tre anni di servizio e abilitati, a copertura dei posti esistenti. Vanno date certezze al personale della scuola dell’infanzia e al personale Ata – puntualizza Di Menna.

Va tolta la discrezionalità dei dirigenti nella scelta degli insegnanti. Il sistema degli ambiti territoriali così come sono previsti per settembre, sistema che prevede dirigenti che scelgono docenti, docenti che si auto propongono in un ambito provinciale, determinerà ulteriori difficoltà ad inizio anno scolastico.

Sulla valutazione e il riconoscimento del merito siamo alla scuola al contrario. Quel che non è riuscito a fare il ’68 – rilancia il segretario della Uil Scuola – lo ipotizza il disegno di legge  con gli studenti che danno i voti agli insegnanti.

Non si può definire per legge il rapporto di lavoro – aggiunge Di Menna –  le ricadute sul lavoro dei provvedimenti di legge vanno regolate per contratto. Va attivato un confronto per dare avvio al negoziato per un contratto di lavoro davvero innovativo.

Sulla valutazione il ministro ha dato disponibilità del Governo a dei cambiamenti senza specificare se nella composizione del comitato o nelle procedure. Sugli altri punti la chiusura è stata totale.

Vengono quindi confermate  le iniziative di mobilitazione e lo sciopero.
Ripresenteremo le ragioni della scuola e le proposte di radicali cambiamenti al Senato e  a Palazzo Chigi, auspicando nel Governo il necessario senso di responsabilità.

Ci aspettiamo che in Senato vengano apportate le modifiche necessarie al disegno di legge. Cambiamenti richiesti dal personale della scuola che sono alla base della mobilitazione ancora in atto.

Lettera proclamazione sciopero e testo Ddl approvato alla Camera‏

22 MAGGIO 2015

Lettera proclamazione sciopero e testo Ddl approvato alla Camera‏

ALTA PRIORITA’ —URGENTE.
Istituzioni Scolastiche
Docenti ed Ata
RSU – RSA – Terminali associativi
Iscritti UILSCUOLA
Simpatizzanti ed amici
Albo sindacale
al sito web uilscuola.
Continuano le iniziative di lotta e di protesta.
Non dobbiamo abassare la guardia, o demordere o ancora peggio far si che si realizzino i proponimenti
del Premier e della mala politica del Governo, cioè di dividerci, di prenderci per fame e/o stanchezza.
Occorre più chemai di essere uniti e coesi. L’unione fa la forza in palio non c’è la sopravvivenza dei sindacati o la ricerca della loro egemonia,
la posta è LA SALVAGUARDIA DELLA SCUOLA PUBBLICA, STATALE E LIBERA.
La stabilità professionale dei docenti ed ATA.
La salvaguardia del posto di lavoro e dell’organizzazione della propria vita e delle famiglie.
Vi invitiamo a seguirci ed a partecipare alle iniziative di protesta che di volta in volta d’ora in avanti, prima che la discussione inizi al Senato, organizzeremo.
Iniziative significative che abbiamo sostanza, valenza e sopratutto che la protesta arrivi al Parlamento ed al Senato.
In allegato la nota dell’indizione dello sciopero orario e la copia riveduta e corretta del Ddl per come fatto approvare d’autorità e d’imperio  alla Camera.
By segreteria Territoriale UILSCUOLA Catania
salvo mavica, segretario generale.
Con preghiera di pubblicazione all’albo sindacale ai sensi dell’art.25 Legge 300.

DDL APPROVATO ALLA CAMERA | IL MINISTRO CONVOCA I SINDACATI IL 25 MAGGIO: servono radicali cambiamenti, continua la mobilitazione

21 MAGGIO 2015

Servono radicali cambiamenti, continua la mobilitazione

DDL APPROVATO ALLA CAMERA | IL MINISTRO CONVOCA I SINDACATI IL 25 MAGGIO

Un’ora di sciopero nei primi due giorni di scrutini. Il 5 giugno – “La cultura in piazza” – con iniziative in tutta Italia.

Il testo del disegno di legge di riforma votato ieri dalla Camera lascia irrisolte molte delle sue più evidenti criticità e non dà risposta alle richieste che stanno alla base di una mobilitazione condivisa e partecipata dall’intero mondo della scuola. Resta dunque ancora la necessità di apportare al testo di legge profondi cambiamenti e si motiva per questo la proclamazione di ulteriori iniziative di lotta sugli stessi obiettivi individuati nella piattaforma dello sciopero generale del 5 maggio:

  • un piano di assunzioni che non può limitarsi soltanto a quanti sono inseriti nelle GAE, escludendo decine di migliaia di docenti e ATA oggi in servizio con contratto a tempo determinato
  • no al potere dei dirigenti di conferire incarichi ai docenti attraverso la chiamata diretta dagli albi territoriali
  • no alla valutazione dei docenti con criteri arbitrari e  la costituzione di commissioni prive delle necessarie competenze
  • regolazione per contratto di tutte le materie che hanno ricadute su aspetti normativi e retributivi a del rapporto di lavoro
  • impegni precisi per il rinnovo del contratto nazionale

Questi obiettivi verranno riproposti in tutte le sedi di confronto nelle quali i sindacati saranno impegnati, alla luce di quanto convenuto a Palazzo Chigi il 12 maggio, a partire dall’incontro di lunedì 25 maggio con la ministra Giannini al MIUR, e successivamente con  le audizioni al Senato e l’ulteriore incontro col governo, puntando a ottenere i necessari cambiamenti al testo di legge.

A tal fine le segreterie di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu  proclamano lo sciopero della prima ora di servizio per tutti gli scrutini in ciascuna delle prime due giornate di svolgimento delle operazioni, le cui date sono individuate in relazione al calendario adottato da ogni singola istituzione scolastica, con esclusione delle classi terminali dei cicli di studio.

Lo sciopero del personale docente coinvolto nelle operazioni di scrutinio avverrà nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e contrattuali, salvaguardando le legittime aspettative di studenti e famiglie. Per il personale docente della scuola dell’infanzia, il personale educativo e il personale ATA lo sciopero si effettuerà nella prima ora di servizio (e nell’ultima, in caso di turno pomeridiano) delle giornate individuate per la scuola in cui presta servizio

Proseguiranno le iniziative organizzate a livello territoriale e nelle scuole per un’azione costante di informazione e coinvolgimento  dei cittadini  sulle ragioni e sugli obiettivi della mobilitazione; si darà inoltre vita nella giornata di venerdì 5 giugno, con inizio alle 21, ad una iniziativa dal titolo “La cultura in piazza” con fiaccolate che avranno luogo contemporaneamente in tutte le principali città italiane.

Nei prossimi giorni verranno diffuse più puntuali indicazioni operative su tutte le iniziative previste.

Roma, 21 maggio 2015

Flc  CGIL

Domenico Pantaleo

CISL  Scuola

Francesco Scrima

UIL  Scuola

Massimo Di Menna

SNALS  Confsal

Marco Paolo Nigi

GILDA Unams

Rino Di Meglio

342 CIRCOLARI NELL’ERA GIANNINI | ALMENO UNA AL GIORNO: DAL CIBO NELLA BIBBIA AI CANTAUTORI

15 MAGGIO 2015 

Renzi ne auspica l’eliminazione. Di Menna: Non serve nessuna legge, basta smettere di produrle

342 CIRCOLARI NELL’ERA GIANNINI | ALMENO UNA AL GIORNO: DAL CIBO NELLA BIBBIA AI CANTAUTORI

DIAMO VERA FUNZIONALITÀ ALLE SCUOLE DELL’AUTONOMIA, È IL MINISTERO CHE VA RIFORMATO: DA CENTRO DI GESTIONE AMMINISTRATIVA A CENTRO DI SUPPORTO PER LE SCUOLE.

Ce n’è per tutti: dai campus ai cantautori, dalla ricerca di tesori nascosti alla open coesion, dal cibo nella Bibbia a le pietre e i cittadini.

Centinaia di circolari invadono le scuole nel tentativo di regolare attività che sono proprie delle scuole autonome.

A Renzi, che nel “video della lavagna” ha indicato come obiettivo l’eliminazione delle circolari  – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – diciamo che non serve una nuova legge per diminuirne il numero, basta non farne.

Il ministro Giannini non è esente da eccesso di circolari, più modernamente chiamate ‘note’: dalla sua nomina a capo del dicastero ne sono state prodotte più di 340, quasi una al giorno, domeniche comprese.  A queste vanno aggiunte quelle emanate dalle direzioni regionali e dagli uffici scolastici territoriali.

Al presidente del Consiglio proponiamo una valutazione: dalla nascita dell’autonomia ad oggi si è sempre voluto cambiare la scuola.  Sarebbe invece il momento di realizzare pienamente l’autonomia scolastica partendo da ciò che non è stato fatto e che il provvedimento del governo non affronta:  la riforma del ministero, che dovrebbe passare da centro di gestione burocratico-amministrativa  a centro di supporto delle scuole autonome.

La scuola dell’autonomia non può prescindere dalla radicale trasformazione della funzione del ministero. Il “palazzo” di viale Trastevere, invece, non viene nemmeno sfiorato.

Il link alla sezione normativa del sito MIUR

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/index0415

DdL, i motivi della protesta: assunzioni, super poteri ai presidi e rinnovo del contratto

14 MAGGIO 2015 

DdL, i motivi della protesta: assunzioni, super poteri ai presidi e rinnovo del contratto

TECNICA DELLA SCUOLA 

L’intervista a Pasquale Proietti, della segreteria nazionale Uil Scuola,  rilasciata alla ‘Tecnica della Scuola’ al termine dello storico sciopero del 5 maggio, cui hanno aderito due dipendenti su tre e che ha portato in piazza contro il DdL in esame alla Camera mezzo milione di lavoratori, studenti e genitori: ora servono risposte dal Governo.

Precari, valutazione, contratto: tre ragioni serissime per continuare la protesta

12 MAGGIO 2015 

Continua la mobilitazione.
Mai vista cotanta tracotanza.  Ancora con maggiore colpevolezza trattano i docenti meno che sudditi.
La nota diramata al termine dell’incontro con il Governo.
“”San Renzi””, L’unto,  investito da superpoteri da parte dei marziani?
sembra convinto di questo unitamente al suo degno compare Alfano.
Nelle ultimissime di SKY24 è apparsa la striscia: Alfano, invita Renzi a non cedere sulla “buona scuola”
Ed ancora, adesso dicono che la scuola non è dei sindacati ma dei cittadini, noi diciamo dei docenti, esattamente quello che è stato reclamato a gran voce il 5 maggio
da 7oomila c.a. “cittadini, docenti ed Ata”. Quanto conta la voce della scuola nella mente del Presidente del Consiglio & C.?
Staremo a vedere, sicuramente siamo pronti.
By segreteria territoriale Uilscuola Catania, salvo mavica segretario generale.

Precari, valutazione, contratto: tre ragioni serissime per continuare la protesta

INCONTRO A PALAZZO CHIGI | DAL GOVERNO NESSUN IMPEGNO

Motivi importanti che incidono sulla qualità della scuola. Continuano le iniziative di protesta che potranno riguardare anche il periodo degli scrutini.

Precari, valutazione, contratto: tre ragioni serissime che sono alla base della protesta del mondo della scuola – rimette subito la bussola verso il testo del provvedimento il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, al termine della riunione di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi.

Sulla questione del precariato, il testo del ddl non offre una soluzione complessiva. Il precariato resta. Bisogna dare una risposta complessiva – aggiunge Di Menna – che dia certezza in un tempo definito.
Va previsto un piano pluriennale che consenta di immettere in ruolo il personale precario.
Nel testo è ancora confermato l’albo con la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici.

Sulla valutazione, siamo alla scuola al contrario: in nessun Paese europeo gli studenti intervengono sugli stipendi dei professori. Inverosimile.  Si continua ad eludere il fatto che la valutazione, in materia didattica, richiede competenze professionali e tecniche specifiche.

Sul contratto, non viene fatto alcun riferimento alle tutele contrattuali. Il personale della scuola si troverebbe nella condizione di essere l’unico senza contratto.

Tutti motivi importanti, seri, che incidono sulla qualità della scuola.
Dal Governo, oltre ad una generica disponibilità all’ascolto, non è giunto nessun impegno, ma la conferma che potranno esserci emendamenti fino alla fine dell’iter parlamentare. Continua la mobilitazione.

All’incontro, nella sala verde di Palazzo Chigi, per la Uil e la Uil Scuola hanno preso parte Carmelo Barbagallo e Massimo Di Menna. Presenti i segretari confederali e di categoria e una serie di associazioni professionali.  Per l’esecutivo erano presenti i ministri Giannini, Boschi, Del Rio e Madia, il sottosegretario De Vincenzi e il segretario generale di Palazzo Chigi, Aquilanti.

Di Menna: sulla valutazione siamo alla scuola al contrario

11 MAGGIO 2015 

Di Menna: sulla valutazione siamo alla scuola al contrario

DDL SCUOLA | EMENDAMENTI

In nessun paese europeo gli studenti intervengono sugli stipendi dei loro professori

Boschi ieri, Faraone oggi: continuano ad eludere i problemi che sono stati rappresentati con precisione e concretezza nel corso delle manifestazioni del 5 maggio e nei documenti che abbiamo presentato nelle Commissioni parlamentari e  all’incontro con il PD. Il Governo non può parlare da solo. Il soliloquio è l’opposto di ciò che serve: il dialogo.

E’ in atto uno scontro tra il mondo della scuola e il Governo in un momento delicato, quella della fine dell’anno scolastico.

Gli emendamenti approvati in Commissione Cultura non hanno tenuto in alcun conto le ragioni della protesta. Nessun riferimento al contratto e alle tutele contrattuali. Rimangono gli albi territoriali con la scelta del dirigente. Gli emendamenti non portano a soluzione la questione del precariato e creano uin vero pasticcio sul versante della valutazione.

I nostri insegnanti – puntualizza Di Menna – i peggio pagati d’Europa, con il contratto fermo da anni, hanno dalla loro parte un fatto inconfutabile: sono rispettati e considerati per il rigore del ruolo professionale e per l’importanza della funzione educativa che svolgono.

Nell’ultima versione del Ddl alla Camera, si assiste al rovesciamento anche di quest’ultimo caposaldo: per valutare gli insegnanti ed assegnare loro la quota affidata al dirigente (200 milioni complessivi a livello nazionale, circa 1/3 dell’attuale fondo di istituto) si prevede la costituzione di un comitato formato dal dirigente, due insegnanti, due genitori e uno studente alle superiori.

Avremo così insegnanti in balia degli umori, dei giudizi, della valutazione dei genitori e addirittura dei loro studenti. La scuola al contrario. In nessun paese europeo gli studenti intervengono sugli stipendi dei loro professori.

Si continua ad eludere il fatto che la valutazione, in materia didattica, richiede competenze professionali e tecniche specifiche.

I rappresentanti del Pd, nell’incontro di venerdì scorso, hanno affermato che modifiche al disegno di legge saranno possibili alla Camera e al Senato. Già si registra una forte pressione di tutti coloro che fanno funzionare la scuola perché questo impianto confuso e ingiusto venga cambiato.

Il Governo ascolti le raccomandazioni della Commissione europea che esortano gli stati membri a sostenere e valorizzare la professione docente.

 

Governo irresponsabile: a tre giorni dallo sciopero nessuna convocazione

08 MAGGIO 2015 

Governo irresponsabile: a tre giorni dallo sciopero nessuna convocazione

Pessima risposta al personale della scuola che martedì ha scioperato in massa.
I sindacati: prosegue la mobilitazione avviata una rete di informazione costante nelle scuole.

Quello di martedì 5 maggio è stato lo sciopero più partecipato del personale della scuola. Anche la Funzione Pubblica ne ha certificato la portata.
Quasi l’80% del personale della scuola ha rinunciato ad una giornata di lavoro, ha partecipato alle manifestazioni, per far sentire forte la protesta nei confronti del provvedimento ora all’esame della Camera. La partecipazione delle famiglie, di tante associazioni e degli studenti, gli attestati di solidarietà, hanno mostrato come il tema della scuola e il rispetto per chi la fa funzionare, sia fortemente sentito come fondante per il nostro Paese.

Dopo tre giorni è irresponsabile da parte del Governo – che avrebbe dovuto rispondere immediatamente ad una protesta così ampia del mondo della scuola e al segnale chiaro di uno sciopero così partecipato – non aver convocato i sindacati che hanno indetto lo sciopero per affrontare i tre punti chiari che sono stati posti: precari, superpoteri al dirigente, tutele contrattuali e rinnovo del contratto nazionale. Tre giorni durante i quali sono continuate le proteste nelle scuole, proprio in una fase delicatissima dell’anno scolastico.

Ora è urgente una convocazione da parte del Governo. Non si può ignorare che lo sciopero del 5 maggio ha confermato che sul disegno di legge non c’è il consenso del Paese e del mondo della scuola e senza scelte condivise non si può migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione.

In merito agli emendamenti che la Commissione Cultura della Camera sta predisponendo, e che ci sono stati annunciati nel corso dell’incontro con il partito democratico, seguiremo con attenzione tutti gli esiti ribadendo la necessità che ci siano radicali cambiamenti del testo del disegno di legge.

Intanto abbiamo attivato una campagna capillare di informazione nelle scuole, attraverso le Rsu di tutti i sindacati scuola, per coinvolgere il personale della scuola sugli esiti del confronto e del dibattito parlamentare. Continueremo la mobilitazione in tutte le realtà territoriali con iniziative, che coinvolgeranno le istituzioni locali, le rappresentanze politiche, la cittadinanza, che facciano sentire le ragioni di merito che sono alla base della proteste dei sindacati su precariato del personale ata e docente, superpoteri al dirigente come figura monocratica e contrattazione.

Sulle criticità del disegno di legge abbiamo inviato ripetutamente alle forze politiche e al Governo le nostre proposte. In assenza di adeguate risposte la mobilitazione continuerà fino a coinvolgere le attività di scrutinio finale.

FLC CGIL – CISL SCUOLA – UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL – GILDA UNAMS
Domenico Pantaleo – Francesco Scrima – Massimo Di Menna – Marco Paolo Nigi – Rino Di Meglio

 

Urge un incontro con il Governo

07 MAGGIO 2015 

Urge un incontro con il Governo

INCONTRO SINDACATI – PD | ABBIAMO RAPPRESENTATO E SPIEGATO AL PD LE RAGIONI DELLA PROTESTA DEL MONDO DELLA SCUOLA 

L’incontro si è tenuto su invito del PD e hanno partecipato i segretari generali delle confederazioni e della scuola: per la Uil, Barbagallo e Di Menna, per la Cgil, Camusso e Pantaleo, per la Cisl, Furlan e Scrima.

Nel corso dell’incontro abbiamo rappresentato le tante ragioni che sono alla base della protesta e dello sciopero che ha visto il mondo della scuola partecipare con percentuali altissime.
Quello che è in atto è uno scontro tra governo e scuola.

Abbiamo illustrato e spiegato che tale protesta non deriva da una mancata comprensione della proposta del governo, ma proprio dal fatto che è stata ben capita.

In particolare abbiamo ripetuto tutti gli aspetti che non vanno, che riguardano precariato, super poteri per il dirigente scolastico, mancanza di tutele contrattuali e abbiamo illustrato e le proposte di cambiamento necessarie:

  • un decreto legge per le assunzioni,
  • un piano pluriennale per l’intero precariato
  • l’eliminazione della chiamata diretta da parte dei dirigenti
  • l’annullamento dei superpoteri dei dirigenti in materia di valutazione e di assegnazione degli incrementi retributivi
  • rinvio al contratto per tutti gli aspetti che attengono al contratto di lavoro

Abbiamo chiesto anche al Pd, rappresentato dal presidente Orfini, dal vicesegretario Guerini, dalla responsabile scuola, Puglisi, dall’onorevole Malpezzi e dalla relatrice del Ddl alla Camera, Coscia di chiedere al Governo di convocare i sindacati, come da richiesta unitaria, per affrontare in quella sede tutte le criticità, considerando che rimane forte la mobilitazione nelle scuole.

L’onorevole Coscia ha illustrato lo stato dei lavori e lo stato degli emendamenti su cui stanno lavorando. Verificheremo come le argomentazioni rappresentate troveranno riscontro concreto nei lavori parlamentari.

C’è stato riferito che fino a che non sarà approvato, il Ddl potrà avere dei cambiamenti e che il Pd tende ad avere un rapporto di dialogo con i sindacati.

Il Pd ha detto che intende mantenere la materia delle  assunzioni con il resto del Ddl .
Secondo noi, in questo modo, è a rischio serio la possibilità che le assunzioni vengano in tempo utile per il primo settembre.

STRAORDINARIA ADESIONE ALLO SCIOPERO E ALLE MANIFESTAZIONI. IL MONDO DELLA SCUOLA DEVE ESSERE ASCOLTATO.

06 MAGGIO 2015

Ora serve dialogo vero

STRAORDINARIA ADESIONE ALLO SCIOPERO E ALLE MANIFESTAZIONI. IL MONDO DELLA SCUOLA DEVE ESSERE ASCOLTATO.

I sindacati scuola chiedono incontro urgente alle Commissioni Cultura di Camera e Senato – presidenti, capigruppo e relatori del ddl – al Presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato.
Al via un piano di assemblee in tutte le scuole per informare il personale della scuola su ciò che accade.

 

Una giornata di straordinaria partecipazione allo sciopero cui ha aderito  l’80% dei lavoratori  e alle manifestazioni nelle città italiane.

Il mondo della scuola si è espresso in modo chiaro e forte contro un progetto di riforma che non solo i lavoratori, ma anche studenti, famiglie e cittadini sentono lontano dai loro bisogni e dalle loro attese.
Pretendere di riformare la scuola facendo a meno di ascoltarla è un atto di presunzione che non aiuta certo la scuola italiana a percorrere la strada della vera innovazione, di un cambiamento giusto, necessario e condiviso. Gli insegnanti hanno chiesto chiaramente di essere ascoltati.

Il presidente del Senato, Grasso e la presidente della Camera, Boldrini, hanno espresso apertamente la loro disponibilità di ascolto. Lo stesso Presidente del Consiglio si è dichiarato pronto ad attivare il dialogo ed entrare nel merito.

Il dialogo è necessario e per attivarlo bisogna incontrarsi.
Per questa ragione i sindacati scuola, che hanno proclamato e organizzato lo sciopero e le manifestazioni di ieri, hanno sollecitato un incontro urgente alle Commissioni Cultura di Camera e Senato – presidenti, capigruppo e relatori del ddl – al Presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera e Senato.

Il personale della scuola va ascoltato. L’altissima partecipazione allo sciopero e alle manifestazioni dimostra che il coinvolgimento della scuola nei processi di riforma è essenziale.

Sarà realizzato un piano di assemblee in tutte le scuole, per informare costantemente e coinvolgere il personale della scuola su ciò che accade.

Flc Cgil – Cisl Scuola – Uil Scuola – Snals – Gilda
Domenico Pantaleo – Francesco Scrima – Massimo Di Menna – Marco Paolo Nigi – Rino Di Meglio

Sciopero: l’adesione sfiora l’80%

05 MAGGIO 2015

Sciopero: l’adesione sfiora l’80%

MANIFESTAZIONI CON PERSONALE DELLA SCUOLA, FAMIGLIE, STUDENTI MAI COSÌ PARTECIPATE.TANTISSIME SCUOLE CHIUSE.

Di Menna: “Oggi insegnanti, personale della scuola, protagonisti di una giornata importante per la scuola italiana e la nostra democrazia”

striscione_corteo_roma.jpg

Al presidente del Consiglio diciamo, guarda queste piazze, la piazza della scuola e stai sereno.

Il 5 maggio si celebra un momento importante nella storia della scuola italiana, della nostra democrazia – ha detto Massimo Di Menna nel suo intervento sul palco allestito a Piazza del Popolo per la manifestazione di Roma.

Un momento che vede protagonisti insegnanti, personale Ata, genitori, studenti, che ringraziamo per il loro impegno, per il lavoro che svolgono a scuola, per essere il motore del cambiamento di una nuova scuola che vogliamo realizzare.

Il Governo sta definendo l’organizzazione della scuola italiana in modo sbagliato.
Le persone presenti qui oggi, quelle che stanno scioperando, protestando, vogliono esprimere la loro contrarietà a questo provvedimento.

Invece di ascoltarli il governo, a proposito dello sciopero, negli ultimi due giorni, ha parlato di “non senso”, “esibizione di corporativismo”, “minoranza rumorosa”.
Farebbero bene a chiedere scusa.

Anche questa mattina, mentre le scuole restavano chiuse e gli insegnanti facevano il sacrificio di una giornata di lavoro, il ministro, invece di preoccuparsi per il clima di preoccupazione e di protesta che si sta vivendo nelle scuole, ha detto che si tratta di uno ‘sciopero corporativo’
Bisogna fare attenzione all’uso delle parole. Non potete decidere nel chiuse delle stanze ministeriali.

La lettera che doveva essere indirizzata agli insegnanti non è arrivata. Il premier non ha trovato le parole per spiegarla agli insegnanti. Continui a prendere appunti e la lettera la inviamo noi.
Diciamo a Renzi: se non capisci oggi, vuol dire che ‘sei proprio di coccio’, come dicono a Roma.

La scuola protesta perché per molti precari con abilitazione non solo non viene previsto il ruolo ma il licenziamento pur in presenza di un posto e tanti anni di insegnamento, perché nel testo c’è un accentramento di poteri nelle mani del dirigente, nella individuazione del personale, nella valutazione anche delle metodologie didattiche, nella distribuzione degli aumenti di merito.
Una persona sola al comando contrasta con il pluralismo culturale e la libertà di insegnamento.

La scuola protesta perché il contratto è  bloccato ed è inaccettabile che si voglia definire per legge orario, obblighi di servizio e retribuzioni.

La libertà di insegnamento è scritta nella costituzione, non si tocca. Stiano attenti – ha detto ancora Di Menna – a non scrivere emendamenti come ‘individua’ al posto di ‘sceglie’, che non servono a niente.

Nella valutazione non pensino ad emendamenti che prevedano la costituzione di un nucleo nel quale gli aumenti di merito possono essere decisi anche dagli studenti, che parteciperebbero alla valutazione degli insegnanti; ciò significherebbe realizzare una scuola al contrario che non esiste in nessun paese europeo.

Il percorso che continuiamo a proporre è:
–  un decreto per i precari per garantire le 100 mila assunzioni dal primo settembre;
– una discussione parlamentare ampia per valorizzare l’autonomia, per modernizzare la scuola con investimenti che portino l’Italia al livello degli altri paesi europei;
– un contratto innovativo per valorizzare il lavoro che si fa a scuola.

Il premier non può eludere, dopo le manifestazioni e lo sciopero di oggi, il confronto con i sindacati.

5 MAGGIO – SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO COMPARTO SCUOLA DI TUTTO IL PERSONALE: DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI, ATA — FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, GILDA, SNALS.

5  MAGGIO – SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO COMPARTO SCUOLA DI TUTTO IL PERSONALE: DIRIGENTI SCOLASTICI, DOCENTI, ATA.

FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, GILDA, SNALS.

La manifestazione interregionale di Catania partecipano al corteo le provincie di Caltanissetta, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa.
Concentramento delle delegazioni in PIAZZA EUROPA, ORE O9,00.
Percorso corteo CORSO ITALIA, PIAZZA VERGA con arrivo a Piazza ROMA ove si svolgeranno i comizi.

 

Invito a partecipare.

L’UNIONE FA LA BUONA SCUOLA – RIFORMIAMOLA INSIEME.

Il DDL va ritirato.
Una buona scuola contro gli insegnanti è fuori della realtà.
Una buona scuola deve tenere conto dell’offerta formativa e della formazione degli allievi.
La vera buona scuola la fanno tanti bravi docenti.
La vera buona scuola si costruisce investendo risorse economiche  e con l’adeguamento degli stipendi alle medie europee.
Facciamo valere i diritti. Chiediamo con decisione il rinnovo del Contratto. L’assunzione dei precari, No ai pieni poteri in mano ai soli Dirigenti Scolastici.
Cittadini, non sudditi.

 

By segreteria territoriale uil scuola.
salvo mavica, segretario.

Nota organizzativa sciopero del 5 maggio

Nota organizzativa sciopero del 5 maggio

SCIOPERO UNITARIO DEL 5 MAGGIO 2015.

Informativa sindacale.
In allegato la nota organizzativa della manifestazione del 5 maggio.
La manifestazione è a coronamento dello sciopero, stante che è da questo dato che il Governo
prende atto della riuscita e partecipazione allo sciopero ovvero del dissenso e la decisa contrarietà a tutti i provvedimenti in cantiere.
Segue nota dettagliata delle argomentazioni, le motivazioni che hanno indotto i sindacati, unitariamente, ad indire lo sciopero e le manifestazioni di piazza.
salvo mavica, segretario.

 

Scuola: sciopero generale unitario del 5 maggio 2015, le modalità di adesione.

Oggetto: Scuola: sciopero generale unitario del 5 maggio 2015, le modalità di adesione.

Istituzioni Scolastiche Ogni Ordine e Grado
DIRIGENTI
DOCENTI
PERSONALE EDUCATICO
PERSONALE ATA
R.S.U.
TERMINALI ASSOCIATIVI SINDACALI
ISCRITTI                   L O R O    S E D I
ALBO
SITO UILSCUOLA CT
Oggetto: Scuola: sciopero generale unitario del 5 maggio 2015, le modalità di adesione.Informativa sindacale, con preghiera della massima difussione e pubblicazione all’albo sindacale della scuola, ai sensi dell’art.25 della L.300/70
Contributo considerato utile quanto indispensabile al fine di puntuale chiarezza e fugare dubbi o interpretazioni originali quanti personalistiche da parte di gente di poca buona fede.
La partecipazione allo sciopero è libera e volontaria. Diritto personale ed esercizio di manifestare democraticamente le proprie idee.
Nella fattispecie lo sciopero generale unitario deve essere considerato atto dovuto da parte di tutti  a tutela e salvaguardia della buona scuola, quella vera, la unica vera scuola, la scuola di tutti gli operatori dirigenti, docenti, educatori ed Ata che sin qui hanno fatto la buona scuola e contribuito a rendere grande la nostra Italia.
La partecipazione ed adesione è ora più che mai necessaria, utile e direi indispensabile onde arginare i tentativi autoritari ed imposizioni unilaterali.
La buona scuola si attua con l’esercizio della concertazione e il contributo di chi ne ha conoscenza, competenza e capacità: gli operatori della scuola ed i loro rappresentanti.
I sindacati non sono esautorati, fintanto che esiste un lavoratore, esisterà un sindacato a sua tutela e difesa.
Rivendichiamo il diritto di cittadini, sicuramente mai sudditi.
By segreteria territoriale uilscuola catania
salvo mavica, segretario generale
_________________________________________________________________________________________________
Scuola: sciopero generale unitario del 5 maggio 2015, le modalità di adesione.
Online due schede di approfondimento con le modalità di comunicazione dell’adesione, gli adempimenti e le procedure per aderire allo sciopero.
La scuola statale è inclusa tra i servizi pubblici essenziali e, per questo, in occasione di ogni sciopero le modalità di adesione, gli adempimenti e le procedure da seguire sono spesso causa di controversie.
In vista dello sciopero indetto unitariamente dai sindacati scuola FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola, SNALS e GILDA per l’intera giornata di martedì 5 maggio 2015 abbiamo ritenuto utile raccogliere in modo organico tutte le normative riguardanti le modalità di sciopero sia per il personale docente/educativo e ATA, che per idirigenti scolastici e presidi incaricati (schede allegate). Si tratta di due utili schede di approfondimento che riassumono le regole e le procedure da seguire per esercitare correttamente un diritto costituzionale.
Ad integrazione del contenuto normativo delle schede, si precisano anche alcune situazioni specifiche.
  1. Il 5 maggio nelle scuole primarie è prevista la somministrazione delle prove INVALSI e molti si chiedono se sia possibile una qualche forma di “precettazione”. L’accordo attuativo della L.146/90 (allegato del CCNL 1998/2001) prevede, per la scuola, che in caso di sciopero il Dirigente individui un contingente per assicurare i c.d.”servizi minimi” (in attuazione dei criteri previsti nel contratto d’istituto ai sensi dell’art. 6 c. 2 lett. l del CCNL/07), ma esclusivamente nei casi definiti nell’accordo.
  2. Le prove INVALSI non sono comprese tra le prestazioni indispensabili (servizi minimi) e, quindi, nessun docente che intende aderire allo sciopero può essere precettato in nessun modo, né è tenuto a dichiarare in anticipo la propria decisione in merito all’adesione allo sciopero.
  3. In presenza di tali atti si configura il comportamento antisindacale sanzionabile, ai sensi dell’art 28 della legge n. 300/70.
  4. In presenza di attività collegiali (obbligatorie) programmate nel piano delle attività nella giornata del 5 maggio (ad esempio il collegio docenti, i consigli di classe, incontri collegiali o individuali con i genitori, ecc…) queste non possono essere spostate a data successiva; anche in questo caso si configurerebbe come comportamento antisindacale tendente a vanificare gli effetti dello sciopero. Ovviamente chi aderisce allo sciopero, trattandosi di sciopero per l’intera giornata, non è tenuto a parteciparvi. Altra cosa è riconvocare, ma successivamente allo sciopero e sempre entro i limiti e con le procedure di cui all’art. 29 del CCNL/07, quella determinata attività, se non si è potuta svolgere per il livello di adesione allo sciopero e ritenuta necessaria. Ovviamente, le ore previste nella giornata dello sciopero vanno computate nei limiti massimi di servizio obbligatori, anche se quella attività non è stato possibile effettuarla.
  5. Nel caso in cui la scuola abbia programmato attività “non obbligatorie” nella giornata dello sciopero (ad es. visite guidate, gite scolastiche, partecipazione a manifestazioni, ecc…), attività che potrebbero anche avere già impegnato risorse quali acquisto di biglietti del treno, per ingresso ai musei, per noleggio autobus, ticket, ecc… è fatto salvo il diritto individuale di adesione allo sciopero.