30 AGOSTO 2016
USR SICILIA: Assegnazioni incaricati della presidenza nelle scuole statali – a.s. 2016/17.
- Assegnazioni incaricati della presidenza nelle scuole statali – a.s. 2016/17.
Pubblicazione dell’Elenco delle sedi disponibili per gli incarichi di presidenza per l’a.s. 2016/17.
Allegati:
Attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici con decorrenza 1/9/2016 – Rettifiche.
Allegati:
GRADUATORIE DEGLI ASPIRANTI AD INCARICO DI PRESIDENZA A.S. 2016/17
Allegati:
Operazioni di attribuzione degli incarichi di reggenza ai Dirigenti Scolastici per l’a.s. 2016/17 – Modalità di presentazione delle istanze di disponibilità – Criteri di attribuzione.
Allegati:
Attribuzione degli incarichi dei dirigenti scolastici con decorrenza 1/9/2016: conferme, mutamenti e mobilità interregionale.
Azioni a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale. Pronti ad impugnare atti amministrativi e procedure.
Totale mancanza degli elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole: i sindacati scuola registrano molto negativamente la decisione del Miur di fornire unilateralmente indicazioni operative ai dirigenti scolastici, rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità.
Con la pubblicazione delle ‘indicazioni operative’ per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito” si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, renderanno strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola; aggraveranno pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici; aumenteranno i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.
La prospettiva di modernizzazione del sistema di istruzione non può essere confusa con l’indicazione dell’utilizzo di Skype, videochiamata, per i colloqui tra dirigenti scolastici e insegnanti.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnati responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, sono pronti ora a intraprendere ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale: l’impugnativa di tutti gli atti amministrativi edelle conseguenti procedure nelle quali non si individuano i criteri minimali di correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “indicazioni operative” del Miur innanzi alla giustizia amministrativa – e, innanzi ai Tribunali del lavoro, le azioni legate alla lesione dei diritti soggettivi dei singoli docenti.
Roma, 22 luglio 2016
FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi
(TRATTO DAL SITO WWW.ISTRUZIONE.IT)
Ufficio Stampa
Roma, 22 luglio 2016
Individuazione per competenze degli insegnanti,
on line le Indicazioni operative per le scuole e i docenti
Sono disponibili da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le indicazioni operative che consentiranno alle istituzioni scolastiche di individuare gli insegnanti che dovranno coprire i posti vacanti secondo le novità previste dalla Buona Scuola.
Da quest’anno infatti cambia il sistema: i docenti di ruolo non saranno più assegnati alle sedi scolastiche sulla base di anzianità e punteggi, ma per le loro competenze ed esperienze. Saranno le singole scuole ad individuare, fra gli insegnanti presenti nel proprio ambito territoriale, quelli che più corrispondono, per profilo professionale, al loro progetto formativo. Parte dunque l’individuazione dei docenti per competenze. Le indicazioni operative sono state predisposte dal Ministero per “dare indirizzi comuni” alle scuole nel primo anno di applicazione. Dalla prossima settimana saranno disponibili anche delle FAQ e una modulistica standard per facilitare le procedure.
Il nuovo sistema “punta a valorizzare le esperienze e i percorsi professionali che gli insegnanti si sono costruiti negli anni – ricordano il Ministro Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone – e consente alle scuole di scegliere i docenti di cui hanno bisogno per portare avanti la loro offerta formativa. Si tratta di una novità assoluta per il nostro sistema scolastico, che nelle prossime settimane sarà protagonista dell’avvio di una piccola rivoluzione e di uno sforzo importante da parte di tutti i soggetti coinvolti – dirigenti, docenti e personale amministrativo – ai quali rivolgiamo grande apprezzamento e riconoscenza”.
Cosa accade in pratica? Tutto parte dalle esigenze delle scuole. Il capo d’istituto tiene conto, per individuare i docenti, del Piano dell’Offerta Formativa e del Piano di miglioramento della propria istituzione scolastica. Un esempio concreto: un dirigente ha a disposizione un posto di matematica. Con le vecchie regole, l’Ufficio Scolastico Regionale gli avrebbe assegnato un docente sulla base delle graduatorie, senza correlazione con le esigenze dell’istituto. Quest’anno il dirigente potrà vagliare i CV degli insegnanti presenti nel suo ambito territoriale e individuare quelli che hanno esperienze (ad esempio di didattica laboratoriale o innovativa) o titoli (come la conoscenza di una lingua) che rispondono al meglio all’offerta formativa presentata alle famiglie e decisa dal Collegio dei docenti.
Saranno valorizzate soprattutto le esperienze: la professionalità del docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui ha lavorato. Aver operato in ambiti diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio, sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio, ricorda il documento, considera “l’anzianità non un valore in sé, ma come elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale”.
LE FASI
Sono previste due fasi nelle operazioni, la prima a cura dei dirigenti scolastici, la seconda a cura degli Uffici Regionali.
Cosa faranno i dirigenti scolastici? Pubblicheranno appositi avvisi relativi ai posti disponibili, individuando da 3 a 6 caratteristiche (coerenti con il Piano dell’offerta formativa) richieste ai docenti che dovranno inviare la loro candidatura. Il Ministero fornisce una tabella esemplificativa. Queste caratteristiche saranno di tre tipi:esperienze (didattica digitale, insegnamento in sezioni ospedaliere, pratica musicale, per fare degli esempi);titoli universitari, culturali e certificazioni (come i dottorati su tematiche affini alla classe di concorso o certificazioni linguistiche); attività formative. I dirigenti pubblicheranno gli avvisi dal 29 luglio per infanzia e primaria, dal 6 agosto per la secondaria di primo grado, dal 18 agosto per la secondaria di secondo grado. Esamineranno poi i CV dei docenti presenti nel loro ambito territoriale a partire da quelli che hanno presentato la loro candidatura. Ogni scelta sarà motivata. I dirigenti faranno una proposta di incarico agli insegnanti individuati.
I docenti potranno caricare il loro curriculum sul sistema del Miur (Istanze On Line) dal 29 luglio al 4 agosto per infanzia e primaria, dal 6 al 9 agosto per la secondaria di primo grado, dal 16 al 19 agosto per la secondaria di secondo grado. Avranno a disposizione un modello predefinito. Potranno partecipare a eventuali colloqui proposti dai dirigenti e accettare o meno le proposte ricevute.
Per i docenti rimasti senza una sede alla fine delle procedure, questa verrà individuata dagli Uffici Scolastici Regionali.
In allegato le indicazioni operative e la tabella con le scadenze
Il precedente comunicato:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs150716
Allegati | ||
---|---|---|
Nota prot. n. 2609 del 22 luglio 2016 | Scarica | |
Individuazione per Competenze – Tempistica.pdf | Scarica |
L’articolo di QN |Il Giorno-Il Resto del Carlino-La Nazione: <<I sindacati attaccano il ministero: ‘E’ tutto fermo, va commissariato’>>
LA NOTA DEI SINDACATI SCUOLA
L’atteggiamento di chiusura al confronto assunto dal MIUR, con la pretesa di ampliare in modo smisurato il numero dei requisiti nel testo di un accordo che si stava faticosamente costruendo ha determinato l’impossibilità di concludere positivamente la sequenza contrattuale prevista per definire “le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito”. Sono venuti così a mancare i necessari elementi di chiarezza, trasparenza e obiettività che l’intesa avrebbe dovuto garantire, fornendo un quadro certo e affidabile di riferimento entro cui gestire le operazioni di assegnazione dei docenti alle scuole.
Al mancato accordo è seguita la decisione del MIUR di fornire proprie indicazioni operative ai dirigenti scolastici, che tuttavia ancora non sono state diffuse rendendo ancor più impraticabili i tempi già molto ristretti per adempimenti di rilevante complessità. Si chiude così all’insegna di ulteriori elementi di incertezza un anno che ha visto accrescere per la scuola italiana le tante criticità che da tempo la affliggono.
Nessuna delle “promesse” del Governo è stata mantenuta con la legge 107: non si sono esaurite le graduatorie, non si è risolto il problema del precariato né ridotto il ricorso alle supplenze, resta gravemente insufficiente l’organico del personale ATA, non trova soluzione la vicenda del trattamento accessorio dei dirigenti scolastici, perdura la situazione di inadeguato riconoscimento e di crescente penalizzazione, anche sul piano retributivo, del personale scolastico che può essere risolta solo con il rinnovo del contratto nazionale.
Ora si annuncia una gestione delle operazioni di assegnazione dei docenti da ambito a scuola che, oltre a essere discrezionali, rendono strutturali i fattori di precarietà derivanti dal venire meno del diritto ad una titolarità di scuola, aggraverà pesantemente gli impegni dei dirigenti e degli uffici, aumentando infine i rischi di contenzioso per l’assenza di regole trasparenti e verificabili.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, che per molte settimane si sono impegnate responsabilmente al tavolo di trattativa, consentendo di delineare un’ipotesi di accordo che avrebbe assicurato tutele al personale insieme a funzionalità e trasparenza delle procedure, attendono ora di conoscere contenuti e modalità di diffusione delle annunciate indicazioni operative, pronte ora a intraprendere ogni azione che si rendesse necessaria a tutela dei lavoratori e della loro dignità professionale ma anche ad impugnare atti amministrativi e procedure di cui non si riscontrino correttezza e regolarità, ivi comprese le stesse “linee guida” del MIUR.
Roma, 21 luglio 2016
FLC CGIL, Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA, Maddalena Gissi
UIL SCUOLA, Giuseppe Turi
SNALS CONFSAL, Marco Paolo Nigi
C’È DA CREDERE CHE IL MIUR LI CONSIDERI COME BATMAN
Pensare agli impegni che si profilano per i dirigenti scolastici in quest’ultimo scorcio di anno scolastico, coincidente sia con la preparazione delle attività d’inizio del prossimo anno scolastico 2016/17, sia con le ferie – costituzionalmente sancite – dei dirigenti medesimi e del personale amministrativo, c’è da credere che il Miur li consideri uguali a Batman.
Il Miur ha gettato la maschera e si appalesa come il Ministero che più di ogni altro non ha alcun rispetto per la scuola e per chi ci lavora.
Dalla promulgazione della legge 107/2015 ad oggi, piovono a cascata sulle scuole meri elenchi di indicazioni operative, prive di alcuna effettiva cogenza se non per quanto riguarda il rispetto delle scadenze, sulla cui praticabilità è lecito peraltro nutrire forti dubbi.
Si tratta di procedure e tempistiche, come la chiamata diretta dei docenti, che necessiterebbero di una gestione oculata, efficace e corretta di adempimenti amministrativi di indubbia delicatezza, con attenzione alla trasparenza, all’anticorruzione. Tant’è che non possono non annoverarsi nell’elenco dei “processi a maggior rischio corruttivo per le istituzioni scolastiche”. Si capisce pertanto come è indispensabile, sia nell’interesse dell’Amministrazione scolastica, sia dei dirigenti scolastici che dei docenti, muoversi in un quadro di procedure e tempistiche non stressate dalla fretta di un calendario che, in modo capestro, non tiene conto che tutti hanno diritto alle ferie.
La superficialità con cui il Miur scarica sui dirigenti scolastici la gestione di adempimenti su adempimenti, anche di competenza dell’Amministrazione, pretendendo il rispetto tassativo di scadenze inconciliabili con la dovuta serietà di disporre, come nel caso della chiamata dei docenti, l’esame dei curricula pervenuti da parte dei docenti medesimi, di effettuare le proposte agli aventi diritto, magari di fare anche un colloquio(sic!), di affidare l’incarico e darne notizia all’Ufficio Scolastico Regionale, che dovrà a sua volta provvedere – sempre in brevissimo tempo – a definire gli incarichi per tutti gli altri docenti.
In un sistema come quello scolastico, cadenzato su ritmi e tempi definiti dal calendario scolastico, anche per la progettazione delle ferie del personale scolastico e delle loro famiglie, il Miur si dimostra cinico nella sua apoteosi di cambiamento, che in sostanza, con i meccanismi farraginosi creati, aggiunge solo difficoltà a difficoltà, con l’impressione di tutto il personale scolastico che ogni volta si ricomincia sempre tutto d’accapo.
Non è esagerato affermare che questa produzione ininterrotta di disposizioni è diventata causa e conseguenza d’insonnia di molti dirigenti scolastici e di docenti che si trovano in questa giostra, in quanto alcuni di questi adempimenti decisionali saranno presi in assoluta solitudine senza poter condividere con i collegi dei docenti, con le rappresentanze sindacali pur rappresentando un valore strategico per la funzionalità della scuola e oggetto di valutazione dell’ operato dei dirigenti stessi.
Di Rosa Cirillo
Responsabile Area V
Procedura di selezione per la copertura di n° 6 posti presso l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia da assegnare al personale dirigente scolastico e al personale docente per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia ai sensi dell’articolo 26, comma 8, della Legge 23.12.1998, n° 448. Triennio 2016/17 – 2018/19 – Termine per la presentazione dell’istanza 16 luglio 2016.
NFORMATICONUIL
Il Miur pubblica la direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici.
Uil: contrari ad un modello valutativo tutto burocratizzato
E il rapporto con la comunità scolastica nel suo complesso il vero banco di prova con cui la dirigenza deve confrontarsi.
La Uil conferma la propria contrarietà ad un modello valutativo tutto burocratizzato, strutturato su quattro fasce di livello che determinano sia le retribuzioni che, nel caso dell’ultima, una diversa prospettiva professionale.
Per la Uil è il rapporto con la comunità scolastica nel suo complesso il vero banco di prova con cui una dirigenza scolastica efficace ed utile alla scuola, agli operatori, agli studenti ed al territorio deve confrontarsi.
Ci troviamo di fronte ad approcci eterodiretti e sanzionatori, che non si occupano di costruire misure di supporto alla professionalità, perché ignorano i più elementari diritti dei lavoratori: dal mancato riconoscimento dell’impegno a retribuzioni adeguate a un peggioramento delle condizioni di vita e del clima professionale nelle scuole, dove giorno dopo giorno aumentano le ansie da prestazione.
Nei prossimi giorni la Uil Scuola pubblicherà un’analisi ragionata della direttiva e delle linee guida ed avvierà una puntuale campagna di informazione e mobilitazione per cambiare un nuovo esito sbagliato della legge 107.
Classificazione delle Istituzioni scolastiche della Sicilia in termini di complessità delle funzioni dirigenziali a decorrere dal 1° settembre 2016.
Allegati:
Provvedimento DG USR Sicilia
Tabella fasce di complessità
Criteri per il calcolo delle fasce di complessità
Allegati:
ACCEDI ALLA DOMANDA ONLINE
Dopo avere completato la trasmissione della domanda on-line, il file pdf contenente la domanda dovrà essere stampato, sottoscritto con firma autografa, scannerizzato e trasmesso, unitamente a tutta la documentazione richiesta, esclusivamente con messaggio di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo: drsi@postacert.istruzione.it.
Non verranno accettate le istanze laddove non risulti perfetta corrispondenza tra quanto indicato on-line e quanto indicato nel file della domanda trasmesso al suddetto indirizzo PEC dell’USR per la Sicilia.
Per richieste di supporto e chiarimenti per la compilazione della domanda, scrivere all’indirizzo email movimentids.sicilia@istruzione.it, oppure chiamare i numeri 091/6909228 – 091/6909248- 091/6960248
AVVISO DEL MAECI PER LA SELEZIONE PER LA DESTINAZIONE ALL’ESTERO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI PER L’A.S. 2016/17
Le domande corredate dal curriculum vitae devono pervenire entro il 30 giugno per posta certificata al Ministero degli affari esteri.
Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a estero@uilscuola.it
L’avviso è disponibile anche sul sito:
http://www.esteri.it/mae/it/politica_estera/cultura/scuoleitalianeallestero/dirigentiscolastici.html
SI AVVIA A SOLUZIONE L’ANNOSO PROBLEMA DELLE REGGENZE PIÙ VOLTE DENUNCIATO DALLA UIL SCUOLA.
Finalmente, il regolamento del corso/concorso è trasmesso dal MIUR al CSPI per l’acquisizione del parere.
Il bando, annunciato per l’autunno prossimo, potrà eliminare le attuali reggenze solo a partire dall’anno scolastico 2017/18. Da tempo, infatti, sono esaurite, nella grande maggioranza delle Regioni le graduatorie di merito del concorso del 2011. I posti vacanti in altre regioni saranno coperti, con la procedura dell’interregionalità dalle graduatorie ancora vigenti.
La UIL Scuola continuerà ad insistere affinché i tempi siano accelerati e si possa finalmente mettere la parola fine al disagio delle scuole. La definizione del bando dovrà risultare da un confronto vero con il sindacato, per risolvere alcune problematiche già evidenti, come ad esempio quella del tirocinio, in cui l’aspirante dirigente, in dirittura d’arrivo, dovrà effettuare il tirocinio in una scuola affidata ad un dirigente scolastico reggente, con cui necessariamente dovrà rapportarsi, sotto l’affidamento di un altro dirigente scolastico che svolgerà la funzione di tutor.
SCHEDA TECNICA
Il corso/concorso, proceduralmente, si svolgerà su base nazionale e con una graduatoria di merito nazionale.
I requisiti
Sarà ammesso al corso-concorso tutto il personale docente ed educativo con contratto a tempo indeterminato, confermato in ruolo e con un servizio minimo di 5 anni, anche se non continuativi e svolto con contratti a tempo determinato.
Le prove
Il concorso si svolgerà in tre fasi:
Seguirà la valutazione dei titoli che si somma al punteggio conseguito nella prova scritta e orale.
La formazione: corso di formazione
Il corso di formazione sarà organizzato a livello regionale, in 4 mesi di formazione generale, di cui una parte non superiore a 2 mesi, erogabile anche a distanza, ed è valutato dall’apposita Commissione diversa da quella giudicatrice del concorso.
La formazione: il tirocinio
I candidati, che abbiano frequentato il corso di formazione con profitto, sono ammessi al tirocinio, che dura 4 mesi ed è svolto presso Istituzioni scolastiche individuate dall’USR, con priorità presso le Scuole affidate in reggenza. Al tirocinante è affiancato un tutor individuato dall’USR.
Colloquio finale
Terminato il tirocinio, i candidati sono ammessi al colloquio finale, superato il quale sono inseriti nella graduatoria generale di merito. Tale graduatoria è a carattere nazionale ed è formulata in base al punteggio complessivo finale conseguito da ciascun candidato.
I vincitori saranno pari al numero di posti messi a concorso e individuati tra quelli utilmente collocati nella graduatoria generale di merito del corso di formazione dirigenziale e tirocinio.
Sedi di servizio
I vincitori sono assunti, con obbligo di permanenza in servizio per un periodo pari alla durata minima dell’incarico (3 anni), l’ordine di assunzione è determinato dalla posizione nella graduatoria e dalle preferenze espresse dagli stessi all’atto dello scorrimento della graduatoria stessa.
DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI | LA POSIZIONE DELLA UIL SCUOLA
La direttiva proposta dal Miur alle organizzazioni sindacali, oggi in discussione al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, per il prescritto parere sul progetto di valutazione, trasforma il dirigente scolastico in un burocrate, da valutare in base al principio delle performance, applicando un modello valutativo del tutto estraneo alla scuola, che ha storiche specificità, da sempre riconosciute dagli studiosi delle scienze pedagogiche e sociologiche.
La libertà di insegnamento e di apprendimento, il diritto allo studio, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie, oltre che essere garantiti dalla Costituzione, sono insieme e da sempre fondati sui principi dell’autonomia delle scuole e della loro terzietà.
E’ decisamente un ritorno al vetero modello burocratico, che penalizza le necessità di valorizzare e di migliorare il sistema a tutto vantaggio dei criteri di controllo e di condizionamento.
La valutazione dei dirigenti scolastici, se non interverrà un forte ripensamento, rischia di eliminare garanzia, trasparenza e salvaguardia dagli arbitri, assoggettandoli non solo agli apparati della burocrazia amministrativa con a capo i direttori scolastici regionali, ma rendendoli funzionali e subordinati al potere Esecutivo.
La direttiva disciplina il procedimento valutativo, con “particolare riferimento alla rilevazione dei risultati conseguiti e disciplina altresì gli effetti della valutazione ai fini del riconoscimento della retribuzione di risultato….” spostando di fatto risorse dalla retribuzione di risultato, in violazione della vigente normativa contrattuale, con la conseguenza che con i soldi di tutti si daranno premi a pochi in dispregio del fatto che si tratta di materia di contrattazione che deve trovare, nell’ambito negoziale, il necessario consenso.
L’ impegno dei dirigenti è, comunque, direttamente “commisurato” ai risultati conseguiti, ma non solo a quelli.
Questo approccio riserva alla contrattazione integrativa una funzione del tutto residuale, rappresentando l’ennesima limitazione, illegittima e inaccettabile, alle prerogative della contrattazione.
La Uil Scuola propone che insieme ad organismi indipendenti siano adottati criteri oggettivi che valutino soprattutto le azioni messe in campo, oltre che i risultati degli alunni e il grado di apprezzamento della comunità professionale e sociale nei confronti del dirigente.
E’ necessario mantenere il riferimento esclusivo agli atti dell’autonomia, alla valorizzazione delle risorse umane, all’implementazione condivisa dei modelli organizzativi, alla cultura della promozione e del coinvolgimento degli organi collegiali nella gestione tutta dell’istituzione scolastica, nell’ottica dell’autonomia scolastica e della responsabilità nei confronti della comunità scolastica.
Le ricadute valutative su tutto il personale in servizio debbono trovare nel contratto la sede della discussione e della attuazione.
La contrattazione è il vero strumento di modernizzazione perché flessibile.
La Uil Scuola da tempo denuncia che alla peggiorata condizione retributiva, alle molestie burocratiche e alle responsabilità sempre più pesanti che gravano sui dirigenti scolastici, si aggiungerà una valutazione ingiusta per le persone e inefficace rispetto all’obiettivo di qualificazione del sistema nazionale dell’istruzione nel quadro definito dall’autonomia scolastica.
In questo contesto, quello dell’autonomia scolastica, andrebbe ripensata l’intera questione relativa alla valutazione, che riguarda anche tutte le altre figure professionali, a cominciare da quella docente.
Pubblicazione dell’elenco delle Istituzioni scolastiche funzionanti nell’a.s. 2015/2016 il cui Dirigente Scolastico sarà collocato a riposo dal 01/09/2016.
Allegati:
Gli insegnanti hanno perso la pazienza, hanno mille ragioni per scioperare e mille ragioni per chiedere alla politica, quella che vuole bene al Paese, di smetterla con gli spot e la propaganda e confrontarsi con il mondo reale.
Ci preoccupa la direzione che sta prendendo la nostra scuola all’indietro nella storia, ci preoccupano le ‘scuole di tendenza’, ci preoccupa la trasformazione genetica che sta avendo la scuola ad opera delle legge 107. Il Governo – ha detto Pino Turi nel suo intervento alla manifestazione di Napoli – dietro la facciata delle assunzioni tradisce un ritorno neo autoritario nella scuola che pensavamo ormai scongiurato.
Con l’introduzione del bonus e la scelta diretta da parte dei dirigenti scolastici si opera un condizionamento inaccettabile del personale. Ad essere penalizzati per primi sono gli insegnanti che di fatto vedono indeboliti il pluralismo professionale e la libertà di insegnamento. Fondamentali per una scuola di qualità.
Siamo molto preoccupati – ha ribadito ancora Turi dal palco allestito a Piazza Matteotti – con il pericolo non tanto lontano di arrivare a scuole di tendenza, una vera e propria privatizzazione della funzione statuale della scuola pubblica e statale.
Si tratta di rivendicazioni che vedono insieme tutte le componenti del mondo della scuola che da questa riforma si vedono tutte penalizzate e svuotate delle proprie funzioni – ha detto ancora il segretario generale della Uil Scuola ricordando che proprio oggi ricorre il 46° anniversario dell’adozione dello Statuto dei lavoratori.
I dirigenti scolastici sono sottoposti ad una valutazione che ne condizionerà l’azione finendo per essere etero diretti dalla burocrazia ministeriale che nulla a che fare con l’attività delle scuole dell’ autonomia.
Il personale ATA che è stato totalmente ignorato dalla legge 107 e danneggiato dalla legge finanziaria che ha, al momento, negato il diritto alle assunzioni nei ruoli ed impedito la sostituzione per le assenze brevi. Una situazione che sta producendo ricadute negative sulle attività nelle scuole.
Neanche sul fronte del precariato, la legge del Governo sulla scuola – ha prodotto gli effetti attesi: ha lasciato scoperti pezzi importanti di precariato storico a cui non è stata data alcune risposta.
Il concorso del resto, gestito in maniera semplicistica e dilettantesca, lascerà , posti vuoti e tanti precari.
Una situazione di vera emergenza a cui si associano nove anni di vuoto contrattuale che ha indotto ed acuito una vera e propria emergenza stipendiale che coinvolge tutte le figure professionali della scuola.
I diritti – ha concluso Turi – non sono come il diamante, per sempre, bisogna difenderli ogni giorno. E’ fondamentale la partecipazione attiva.