14 GIUGNO 2016
Modificate di nuovo le date della mobilità
Fase A II grado: 1 luglio
Fasi BCD
Primaria/infanzia: 23 luglio
Media I grado: 2 agosto
II grado: 13 agosto
Fase A II grado: 1 luglio
Fasi BCD
Primaria/infanzia: 23 luglio
Media I grado: 2 agosto
II grado: 13 agosto
Personale Scuola Infanzia Regionale. Movimenti a.s. 2016/2017
Pubblicazione nota prot. n. 33591 del 10/06/2016 – Regione Sicilia – Assessorato dell’istruzione e della formazione – con la quale viene trasmessa l’Ordinanza n. 1 del 09/06/2016.
Personale Scuola dell’Infanzia
Pubblicazione rettifiche movimenti a.s. 2016/2017
Scuola dell’Infanzia. Dotazione organica a.s. 2016/2017
Pubblicazione Decreto e relativo allegato.
Pubblicazione elenco posti in organico di diritto Scuola dell’Infanzia disponibili dopo i movimenti (Fase A)
I CRITERI PER LA SCELTA DELLE SCUOLE DEVONO SOSTENERE LA QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA EDUCATIVA
Il Coordinamento nazionale per le politiche dell’Infanzia e della sua scuola ha partecipato, il 23 maggio, ad una riunione presso la sede Invalsi; presenti, tra gli altri, il direttore Paolo Mazzoli, Cristina Stringher ricercatrice presso l’Invalsi, Giancarlo Cerini, Rossana Cuccurullo e Franca Rossi quali componenti del gruppo di lavoro attivato presso l’Invalsi e, per il Miur, la dott.ssa Maria Rosa Silvestro.
L’incontro a carattere operativo ha avuto come oggetto l’avvio della sperimentazione di uno specifico Rapporto di Auto Valutazione (RAV) riferito alla Scuola dell’Infanzia, nell’ambito del più ampio percorso di autovalutazione avviato dal 2014 in tutte le istituzioni scolastiche all’interno del quale anche la scuola dell’infanzia dovrà trovare una propria specifica collocazione.
Un’apposita nota Miur prevista per giugno annuncerà l’avvio di una fase preliminare di rilevazione da realizzarsi nella prima quindicina di settembre 2016 in forma di consultazione per raccogliere dati e informazioni sulle Scuole dell’infanzia, inserite in istituzioni scolastiche statali, pubbliche e paritarie, finalizzata a rilevare suggerimenti e contributi degli insegnanti in merito al prototipo di modello RAV elaborato dall’Invalsi.
Successivamente, nel corso della prima parte dello stesso anno scolastico 2016-2017 partirà la fase sperimentale che coinvolgerà circa 450 scuole, selezionate sulla base di criteri tali da soddisfare una duplice esigenza: la “casualità” del campione, garanzia della sua attendibilità scientifica e, al tempo stesso, l’opportunità di raccogliere adesioni di scuole motivate e supportate da pregresse significative esperienze.
Il Coordinamento, a tale riguardo, sottolinea la rilevanza di due aspetti fondamentali:
– la valorizzazione della Scuola dell’infanzia come parte del sistema di istruzione a tutti gli effetti (ribadita in via definitiva dalle Indicazioni nazionali);
– l’elaborazione di strumenti e modalità di valutazione coerenti con il modello pedagogico e la specificità della Scuola dell’Infanzia: tra questi, prioritariamente, osservazione e documentazione come passaggi ineludibili verso una valutazione autenticamente formativa, quale deve essere in questo segmento del sistema di istruzione.
Il Coordinamento è impegnato ad accompagnare con propri contributi il percorso istituzionale, anche con specifiche proposte in merito ai criteri per l’individuazione delle scuole, l’avvio della sperimentazione, la sua implementazione e l’attuazione a regime.
Particolare attenzione, a parere del Coordinamento, va riservata a quelle istituzioni scolastiche che già realizzano o intendano realizzare progetti di costruzione del curricolo verticale, nell’ottica 3-16 e oltre, valorizzando lo scambio professionale sistematico tra i docenti dei diversi segmenti del sistema scolastico, in vista di una reale continuità educativo-didattica.
L’invito che il Coordinamento rivolge alle istituzioni scolastiche è quello di partecipare attivamente alla fase della consultazione, per offrire suggerimenti e indicazioni che scaturiscano dalla diretta esperienza professionale degli insegnanti della Scuola dell’infanzia, i quali, anche in collaborazione con i colleghi degli altri gradi di scuola, si confrontano con le difficoltà dell’odierno “fare scuola”.
ATTRAVERSO LA SOTTRAZIONE DI QUELLE DESTINATE ALLA SCUOLA STATALE.
Dopo l’approvazione in Senato lo scorso 14 maggio, la Camera ha approvato, con la fiducia, il decreto legge in “materia di funzionalità del sistema scolastico”.
Il decreto, passato alla Camera con un testo praticamente blindato dal Senato, presenta alcuni aspetti positivi, altri che pongono fine a palesi ingiustizie come quella degli insegnanti della scuola dell’infanzia – sottolinea Pino Turi, partendo dall’esame dell’articolato – ma contiene anche norme che ci vedono fortemente contrari come il travaso di risorse dalla scuola pubblica a quella privata utilizzando i fondi previsti per la valorizzazione ed il miglioramento di quelle statali.
La Uil Scuola ha effettuato un analisi di dettaglio dell’articolato del decreto, ecco quanto ne deriva.
Sistema integrato 0-6 anni
La modifica apparentemente formale da ‘livelli essenziali’ a ‘bisogni standard’ è nella sostanza positiva se riesce a mantenere la specificità organizzativa e gestionale del settore 0 – 3 anni di tipo assistenziale da quello di istruzione per i bambini 3-6 anni.
Mai più apprendisti-insegnanti
E’ da cogliere positivamente il cambiamento apportato da ‘apprendistato’ a ‘ tirocinio’.
Una differenza sostanziale che coglie lo status degli insegnanti che, superato il concorso, svolgono un tirocinio (non fanno apprendistato).
Rifinanziata l’operazione scuole belle
E’ la proroga alla soluzione di un problema di finanziamento per i Servizi di pulizia delle scuole che trova la sua giustificazione negli interventi sullo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, che non hanno bisogno di interventi di abbellimento, ma di (ri)strutturazioni profonde. La misura che copre assai poco le esigenze concrete delle scuole che necessitano di ben altri interventi strutturali.
Concorsi in ritardo, si posticipano i tempi
In previsione dei ritardi nella conclusione dei concorsi in atto si posticipa al 15 settembre 2015 la possibilità di assunzione a tempo indeterminato con decorrenza economica dalla effettiva presa di servizio.
Questo produrrà anche il posticipo della validità triennale delle graduatorie.
Insegnanti della scuola dell’infanzia: superata l’ingiustizia ma manca l’organico potenziato
L’emendamento introdotto va a porre rimedio alla situazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, che hanno partecipato al concorso del 2012, che sono risultati idonei ma la cui assunzione era stata rinviata all’attuazione della delega per lo 0-6.
Quel che manca è la predisposizione dell’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia che avrebbe potuto aumentare l’offerta formativa in un settore che non riesce neanche a garantire a tutti i bambini dai 3 a 6 anni la frequenza della scuola dell’infanzia.
12, 2 milioni di euro alle paritarie
Risulta piuttosto opaca la procedura con la quale studenti disabili potranno essere inseriti nelle scuole private, dietro erogazione di uno specifico contributo.
Una misura di civiltà viene realizzata nel modo più sbagliato. Per trasferire questi fondi alle scuole private si utilizzano i fondi che la legge 107 destina alla valorizzazione e al miglioramento delle istituzioni scolastiche. Un sistema di travaso inaccettabile.
Supplenti pagati per decreto
In un paese normale chi lavora viene pagato puntualmente. Nel nostro per essere pagati ci vuole un decreto.Tra le misure inserite c’è, infatti, anche quella legata agli stipendi del personale supplente che dovranno essere erogati entro 30 giorni. Il rispetto dei termini e delle modalità, se vi è la prevista copertura finanziaria, ricade sotto la responsabilità dei dirigenti. Tali adempimenti concorrono alla valutazione dei dirigenti, in caso di inadempimento saranno sanzionati.
Gli istituti tecnici superiori non sono un sistema subalterno all’università.
Il decreto opera una riduzione dei crediti formativi di quanti studiano negli ITS. Una sperequazione che non può essere accettata e che significa indebolire gli ITS rispetto all’Università.
Un comportamento dissociato del Governo che, mentre organizza la conferenza nazionale degli ITS per il prossimo 26 maggio, ne riduce ruolo e peso.
Così mentre in tutti i paesi evoluti esiste un sistema terziario post secondario non universitario, in Italia questo provvedimento contraddice il principio dell’alternanza scuola lavoro e pone l’ITS in un sistema subalterno a quello universitario.
Compensi ai commissari e bonus ai diciottenni extra comunitari
La prima è una misura imposta dall’evidenza dei fatti. Utile ma non sufficiente e che rimedia appena ad una situazione d’emergenza che era stata sottovalutata. La seconda è una misura che risponde a un’esigenza di parità di diritti, anche se restano dubbi sull’efficacia sulla loro utilità complessiva
CONCORSO PER TITOLI ED ESAMI FINALIZZATI AL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE PER POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO DD.DD.GG. NN. 105, 106 E 107 DEL 23 FEBBRAIO 2016
AVVISO PROVE SCRITTE DEL 30 E 31 MAGGIO 2016
D.D.G. per il personale scolastico nn. 105 del 23 febbraio 2016 pubblicato nella G.U. (IV Serie speciale – Concorsi) n. 16 del 26 febbraio 2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia e primaria.
Ai sensi di quanto previsto dall’art. 7, comma 1, dei DD.DD.GG. nn. 105-106-107 del 23.2.2016, si comunica che questa Direzione Generale non potrà procedere a variazioni di sede per lo svolgimento della prova scritta di Primaria (30 maggio) e Infanzia (31 maggio).
Allegati:
Personale Scuola dell’Infanzia – Pubblicazione movimenti a.s. 2016/2017
Il Senato ha approvato, con la fiducia, il decreto legge in “materia di funzionalità del sistema scolastico”.
Un voto non definitivo perché manca l’approvazione della Camera, entro il 29 maggio, di un testo che si preannuncia blindato.
Il decreto presenta alcuni aspetti positivi, altri che pongono fine a palesi ingiustizie come quella degli insegnanti della scuola dell’infanzia – sottolinea Pino Turi, partendo dall’esame dell’articolato – ma contiene anche norme che ci vedono fortemente contrari come il travaso di risorse dalla scuola pubblica a quella privata utilizzando i fondi previsti per la valorizzazione ed il miglioramento di quelle statali.
La Uil Scuola ha effettuato un analisi di dettaglio dell’articolato del decreto, ecco quanto ne deriva.
Sistema integrato 0-6 anni
La modifica apparentemente formale da ‘livelli essenziali’ a ‘bisogni standard’ è nella sostanza positiva se riesce a mantenere la specificità organizzativa e gestionale del settore 0 – 3 anni di tipo assistenziale da quello di istruzione per i bambini 3-6 anni.
Mai più apprendisti-insegnanti
E’ da cogliere positivamente il cambiamento apportato da ‘apprendistato’ a ‘ tirocinio’.
Una differenza sostanziale che coglie lo status degli insegnanti che, superato il concorso, svolgono un tirocinio (non fanno apprendistato).
Rifinanziata l’operazione scuole belle
E’ la proroga alla soluzione di un problema di finanziamento per i Servizi di pulizia delle scuole che trova la sua giustificazione negli interventi sullo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, che non hanno bisogno di interventi di abbellimento, ma di (ri)strutturazioni profonde. La misura che copre assai poco le esigenze concrete delle scuole che necessitano di ben altri interventi strutturali.
Concorsi in ritardo, si posticipano i tempi
In previsione dei ritardi nella conclusione dei concorsi in atto si posticipa al 15 settembre 2015 la possibilità di assunzione a tempo indeterminato con decorrenza economica dalla effettiva presa di servizio.
Questo produrrà anche il posticipo della validità triennale delle graduatorie.
Insegnanti della scuola dell’infanzia: superata l’ingiustizia ma manca l’organico potenziato
L’emendamento introdotto va a porre rimedio alla situazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, che hanno partecipato al concorso del 2012, che sono risultati idonei ma la cui assunzione era stata rinviata all’attuazione della delega per lo 0-6.
Quel che manca è la predisposizione dell’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia che avrebbe potuto aumentare l’offerta formativa in un settore che non riesce neanche a garantire a tutti i bambini dai 3 a 6 anni la frequenza della scuola dell’infanzia.
12, 2 milioni di euro alle paritarie
Risulta piuttosto opaca la procedura con la quale studenti disabili potranno essere inseriti nelle scuole private, dietro erogazione di uno specifico contributo.
Una misura di civiltà viene realizzata nel modo più sbagliato. Per trasferire questi fondi alle scuole private si utilizzano i fondi che la legge 107 destina alla valorizzazione e al miglioramento delle istituzioni scolastiche. Un sistema di travaso inaccettabile.
Supplenti pagati per decreto
In un paese normale chi lavora viene pagato puntualmente. Nel nostro per essere pagati ci vuole un decreto. Tra le misure inserite c’è, infatti, anche quella legata agli stipendi del personale supplente che dovranno essere erogati entro 30 giorni. Il rispetto dei termini e delle modalità, se vi è la prevista copertura finanziaria, ricade sotto la responsabilità dei dirigenti. Tali adempimenti concorrono alla valutazione dei dirigenti, in caso di inadempimento saranno sanzionati.
Gli istituti tecnici superiori non sono un sistema subalterno all’università.
Il decreto opera una riduzione dei crediti formativi di quanti studiano negli ITS. Una sperequazione che non può essere accettata e che significa indebolire gli ITS rispetto all’Università.
Un comportamento dissociato del Governo che, mentre organizza la conferenza nazionale degli ITS per il prossimo 26 maggio, ne riduce ruolo e peso.
Così mentre in tutti i paesi evoluti esiste un sistema terziario post secondario non universitario, in Italia questo provvedimento contraddice il principio dell’alternanza scuola lavoro e pone l’ITS in un sistema subalterno a quello universitario.
Compensi ai commissari e bonus ai diciottenni extra comunitari
La prima è una misura imposta dall’evidenza dei fatti. Utile ma non sufficiente e che rimedia appena ad una situazione d’emergenza che era stata sottovalutata. La seconda è una misura che risponde a un’esigenza di parità di diritti, anche se restano dubbi sull’efficacia sulla loro utilità complessiva
D.D.G. n. 105,106 e 107 del 23.02.2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, nonché del personale docente per il sostegno agli alunni con disabilità –
Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia).
Pubblicazione elenco posti in organico di diritto Scuola dell’Infanzia disponibili prima dei movimenti comunali e provinciali (Fase A)
(Avviso del 6 maggio 2016)
CONCORSO PERSONALE DOCENTE – Manuali per la compilazione dell’istanza.
In allegato i manuali di ogni ordine e grado – sostegno
IL SISTEMA DELL’ALEA E NON DEL DIRITTO NON PUÒ CONTINUARE
La proposta del ministro significa rifare le GAE per infanzia e si pensa di farlo lasciando le persone nella continua incertezza.
Si affida – spiega Pino Turi in risposta alle affermazioni di oggi pomeriggio del ministro Giannini al question time alla Camera – ad una situazione futura ed incerta, quella dei tempi di espletamento del concorso, la possibilità di un sistema di reclutamento che, invece, andrebbe regolata per legge.
Non servono previsioni incerte e alternative, serve una specifica previsione normativa.
Ancora una volta, invece – puntualizza Turi – si utilizza il sistema dell’alea e non del diritto e delle certezza delle persone.
La solita logica presente nella legge 107 che si trasforma in un terno al lotto per i lavoratori. La scuola come il Paese ha bisogno di certezze per funzionare e dare risultati positivi.
E’ arrivato il momento di uscire dalla propaganda ed affrontare i veri problemi della scuola – continua Turi -come la continuità didattica che è invocata da tutti come l’elemento mancante della scuola che la legge doveva dare e non ha dato.
Si continua a voler gestire la scuola sul piano dello scontro politico, quando sarebbe facile tornare ad una fase di “pacificazione” e valutazione degli effetti negativi che la legge 107 sta facendo registrare e che con il passare del tempo saranno ancora più evidenti.
In questi giorni valuteremo i comportamenti dell’amministrazione in funzione del negoziato sulla mobilità che dopo una prima fase positiva è tornata nei meandri di uno scontro ideologico e pregiudiziale.
Scuola: Giannini, per idonei graduatorie infanzia soluzione
Se concorso andra’ oltre settembre opzione interregionale
ANSA – ROMA, 20 GEN – Il prossimo concorso a cattedra sara’ bandito “i primi giorni di Febbraio e riguardera’ anche la scuola dell’infanzia”. “Laddove
non dovesse completarsi entro il primo settembre 2016, il Governo e’ favorevole e consentire a questi docenti ancora inseriti in graduatoria (circa 2.000 persone) di poter esercitare un’opzione interregionale, per il 50% dei posti disponibili”.
Lo ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo durante il question time a una interrogazione (Centemero – FI-PdL) sulle iniziative a favore degli idonei iscritti nelle graduatorie di merito del concorso 2012 per la scuola dell’infanzia, ai fini dell’esaurimento delle graduatorie concorsuali e dell’assunzione a tempo indeterminato. Il ministro ha anche aggiunto che il percorso delineato prevede un passaggio tecnico che il Governo valutera’. (ANSA).
AI SIGG.RI DIRIGENTI SCOLASTICI IST. SCOLASTICHE OGNI ORDINE E GRADO CATANIA E PROVINCIA. LORO S E D I.
AI SIGG.RI DOCENTI NEO ASSUNTI.
AL CONSIGLIO DIRETTIVO.
ALLA RSU E DELEGATI SINDACALI TERRITORIALI.
Oggetto: Attività di aggiornamento e formazione, docenti neo immessi in ruolo e tutors. In uno in allegato ci pregiamo inviare la locandina afferente quanto in oggetto, con preghiera della massima diffusione ed affissione all’Albo sindacale anche presso le sedi coordinate, succursali ecc. L’iniziativa, organizzata da questa segreteria in collaborazione con l’IRASE Nazionale, si configura attività di aggiornamento e di formazione reso da Ente accreditato. E’ previsto l’esonero dal servizio. Verrà rilasciato attestato di partecipazione. Si ringrazia per la cortese attenzione che sicuramente verrà prestata. L’occasione è gradita per porgere distinti saluti. salvo mavica, segretario generale. IRASE NAZIONALE – ISTITUTO PER LA RICERCA ACCADEMICA SOCIALE ED EDUCATIVA. ENTE DELLA UILSCUOLA QUALIFICATO PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE SCOLASTICO.
La UIL Scuola di Catania in collaborazione con l’Irase Nazionale offre un supporto gratuito ai Docenti neoassunti di ogni ordine e grado, nell’anno di formazione e di prova, organizzando incontri periodici.Consulenza, assistenza e supporto anche ai Tutors.Il primo seminario formativo si terrà, Lunedì 18 gennaio 2016, h. 15,30/19,30 presso l’ aula magna.- I.S.I.S DUCA DEGLI ABRUZZI- POLITECNICO DEL MARE”Viale Artale Alagona, 99 – CATANIA.
Relaziona Francesca Severa,Segretaria Irase Nazionale , argomenti:
CT, 11.01.2016 I.R.A.S.E. Nazionale – Istituto per la Ricerca Accademica Sociale ed Educativa Ente della UIL Scuola qualificato per la formazione del personale scolastico (Decreto MIUR del 23.05.02 e del 05.07.05 prot. n. 1222 – D.M. 177/00). Via Lucullo, 6 – 00193 Roma. Tel/fax 064753416. C.F. 03912501008. e-mail: irase@tiscali.it
Il Coordinamento Nazionale per le Politiche dell’Infanzia e della sua Scuola incontra l’INVALSI
Rapporto di autovalutazione nella scuola dell’infanzia: elemento necessario per la unità del sistema Da mettere a punto con le scuole tramite una fase sperimentale.
Il coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia e della sua scuola al momento dell’ avvio delle procedure di autovalutazione delle scuole ha criticato ripetutamente la scelta di escludere la scuola dell’infanzia dalla elaborazione dei Rapporti di autovalutazione degli istituti comprensivi, onnicomprensivi e dai circolo didattici.
L’azione di sensibilizzazione ha determinato l’avvio di una serie di approfondimenti che hanno coinvolto il Miur, direzione generale per gli ordinamenti e per la valutazione del sistema dell’istruzione e L’INVALSI.
Il coordinamento, sostenitore di questa esigenza, ha promosso un incontro con il direttore generale dell’istituto nazionale di valutazione, dottor Roberto Mazzoli e la dott.ssa Cristina Stringher per verificare lo stato dell’arte e ha rappresentato le proprie posizioni:
I rappresentanti dell’Invalsi hanno fornito numerosi elementi di chiarificazione condividendo sostanzialmente gli esiti della discussione hanno comunicato che gli esiti del lavoro saranno consegnati al MIUR per l’assunzione delle azioni di competenza.
I componenti del Coordinamento hanno dato disponibilità ad ulteriori approfondimenti, considerano inoltre positiva una fase esplorativa di collaborazione al fine di rendere adeguata la definizione degli strumenti stessi, anche in considerazione che nessun docente della scuola dell’infanzia ha potuto far parte del comitato di elaborazione nominato dal MIUR. By segreteria Territoriale Uilscuola Ct, s.mavica segretario generale
La legge sulla scuola approvata dal Governo presenta, nella sua applicazione concreta, molti punti critici.
Tra gli esempi possibili ne citiamo due tra i più diffusi in questi giorni: quanti hanno supplenze e sono chiamati ad assumere il ruolo e dovrebbero poterlo fare senza inutili intralci giuridici e coloro che devono fare l’anno di prova, caricato dal decreto di una serie di rigidità tutte formali.
Nel confronto sulla mobilità con il MIUR la Uil Scuola ha affermato con chiarezza la propria contrarietà al sistema degli ambiti: sbagliati come concetto e irrealizzabili.
Frutto di scelte ideologiche che non coincidono con la realtà un sistema che si basa sull’assunto sbagliato di qualcuno che sceglie e qualcuno che viene scelto. Per la UIL riduce la libertà d’insegnamento e mina il pluralismo professionale.
La pratica applicazione, inoltre appare di difficile se non impossibile attuazione, almeno nell’immediato, visto anche il pino straordinario di mobilità i cui ambiti di azione sono ancora ignoti.
Per la UIL deve essere chiaro che il piano straordinario di mobilità, deve consentire a tutto il personale già di ruolo e al persone di nuova nomina, di poter scegliere oltre che una nuova provincia anche una nuova scuola di titolarità, su tutti i posti disponibili e vacanti.
Non si deve guardare ‘il dito ma la luna’: non sono le regole che consentono il trasferimento ma l’organico e il fabbisogno del personale. Da come è costituito l’organico e dalla sua consistenza dipende l’esito dei trasferimenti.
Le regole di un contratto collettivo devono essere oggettive, astratte e tali da garantire i diritti di tutti. Le casistiche da affrontare devono considerare le diverse posizioni giuridiche definite dalla legge 107.
La prima criticità, da risolvere nell’immediato, è rappresentata dalla necessità di dare risposte concrete al personale precario prevedendo che tutti i posti che residuano dopo le nomine della fase C, oltre 10.000, vadano assegnati alle GAE, ove non esaurite, prima del concorso, attraverso la riapertura della procedura;
Va individuata inoltre una soluzione per tutti i supplenti in possesso di abilitazione con almeno tre anni di servizio prevedendo l’inserimento di detto personale nelle GAE o, in subordine, attraverso la partecipazione alla prossima selezione concorsuale, annunciata per dicembre, con la previsione della sola prova orale, quella relativa alla positiva novità della lezione simulata.
Ovviamente il 50% dei posti messi a concorso, come prevede la legge, deve andare al personale inserito nelle GAE, nelle situazioni in cui non sono esaurite.
Nel link la memoria presentata dalla Uil Scuola su:
>>> Nuovi modelli di reclutamento
>>> Revisione dei percorsi di istruzione professionale e attuazione alternanza scuola lavoro
>>> Scuola dell’infanzia
>>> Valutazione degli apprendimenti
>>> Inclusione e integrazione degli studenti con disabilità
settima salvaguardia. Prime comunicazioni.
Siamo appena all’esordio della legge di stabilità 2016 e sulla base delle disposizioni contenute nel testo del DDL all’esame del Senato – ovviamente suscettibile di modifiche – riteniamo opportuno estrapolare dal contesto del disegno di legge due questioni che sembrano essersi assestate quanto meno nella volontà del Governo: si tratta della proposizione della cosiddetta Settima Salvaguardia e della possibilità di esercitare la facoltà di accesso alla pensione di anzianità nel cosiddetto regime sperimentale donne per le lavoratrici che maturano i requisiti di età e contribuzione richiesti entro il 31.12.2015.
Con il presente messaggio ci limitiamo a fornire prime comunicazioni di utilità per la corretta informazione ai lavoratori e per gli aspetti di operatività che ne derivano, ancorché le disposizioni non siano ancora legge dello Stato. Sul fronte sindacale, come sapete, sono in atto le iniziative della Uil assieme a Cgil e Cisl sulla vertenza più complessiva della “flessibilità” in tema pensioni (vedi allegato).
Settima Salvaguardia
Il nuovo intervento sugli “esodati” riguarda complessivamente 26.300 lavoratori e ricalca in buona
sostanza la precedente sesta salvaguardia. Facciamo presente che con la settima salvaguardia viene previsto lo spostamento di un anno solare del vincolo della decorrenza ultima del trattamento pensionistico (dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio del 2017 – per il Comparto Scuola 1° settembre 2016). Per alcune categorie di lavoratori riscontriamo limitazioni come è il caso del congedo per l’assistenza a familiari con disabilità grave che nella settima salvaguardia sono limitati ai casi di congedo per assistenza dei figli.
Proprio in considerazione di questa casistica ricorrente nell’ambito del comparto Scuola, con la presente nota congiunta concentriamo l’attenzione sulla lettera d), comma 3, art. 18 del DDL Stabilità 2016.
Il DDL Stabilità 2016 ha previsto la possibilità – nel limite di ulteriori 2.000 soggetti – di accedere al trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della Manovra Monti- Fornero, ai lavoratori che nel corso dell’anno 2011:
siano stati in congedo ai sensi dell’art. 42 comma 5 TU n. 151/2001 – limitatamente ai casi di assistenza prestata ai figli – a condizione che la data di apertura della cd. “finestra” sia collocata entro il 6 gennaio 2017.
1 DDL Stabilità 2016. Articolo 18, comma 3
… omissis …
d) nel limite di 2.000 soggetti, ai lavoratori di cui all’articolo 24, comma 14, lettera e-ter), del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, limitatamente ai lavoratori in congedo per assistere figli con disabilità grave ai sensi dell’articolo 42, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,i quali perfezionano i requisiti utili a comportare la decorrenza del trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente prima della data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 201 del 2011, entro il sessantesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del medesimo decreto-legge;
… omissis …
Pertanto I requisiti anagrafici e/o contributivi devono essere perfezionati in data utile da comportare la decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2017. Per il comparto Scuola la decorrenza richiesta è entro il 1° settembre 2016.
Nell’ambito del comparto Scuola, al fine di accedere al trattamento pensionistico ai sensi della Settima Salvaguardia dal 1° settembre 2016 è necessario che entro la data ultima del 31 dicembre 2015 vengano raggiunti i seguenti requisiti:
Data di perfezionamento dei requisiti entro il 31.12.2015 | ||
PRESTAZIONE | ||
pensione di vecchiaia uomini | Età : 65 anni e 3 mesi | Contributi : almeno 20 anni |
pensione di vecchiaia donne * | Età : 65 anni e 3 mesi | Contributi : almeno 20 anni |
pensione di anzianità con il sistema delle Quote | Quota 97 e 3 mesi 61 e 3 mesi di età più 36 anni di contributi oppure | |
pensione di anzianità con i 40 anni | 40 di contributi indipendentemente dall’età anagrafica | |
* per le donne la salvaguardia ha ragione di esistere solo se al 31.12.2011 non era stato perfezionato il requisito contributivo. Infatti, la lavoratrice che al 31.12.2011 aveva compiuto i 61 anni di età e soddisfatto il requisito minimo di contribuzione mantiene la vecchia disciplina non per effetto della salvaguardia ma perché aveva perfezionato il diritto al 31.12.2011 |
Regime sperimentale “Opzione donne”
Per quanto attiene la questione “opzione donne” la legge di stabilità 2016 “al fine di portare a conclusione la sperimentazione” stabilisce che la facoltà di accesso al pensionamento è estesa anche alle lavoratrici che maturano i requisiti di età – adeguata agli incrementi della speranza di vita – e contribuzione entro il 31.12.2015.
In buona sostanza, le lavoratrici della Scuola che matureranno entro fine anno i 57 anni e 3 mesi di età assieme ai 35 anni di contributi potranno accedere al pensionamento secondo il regime delle cosiddette “finestre mobili” dal 1° settembre 2016.
Resta ovviamente inteso che si tratta di prime comunicazioni suscettibili di tutti i dovuti approfondimenti e aggiustamenti del caso in relazione agli sviluppi parlamentari della legge di stabilità. Seguiranno ulteriori informazioni e indicazioni.
Area Assistenza e Tutela ITAL Uil . Il Responsabile Progetto ITAL-UilScuola Michele Zerillo Francesco Sciandrone.( livello nazionale, Uil Scuola)
N.B. presso la sede della segreteria territoriale di Catania, Via Giuseppe Patanè, 15 è operativo personale esperto sulla materia e nello specifico attrezzato ai fini del controllo e verifica della posizione previdenziale di docenti ed Ata nonché calcolo sia della tempistica che delle spettanze.
E’ gradita prenotazione ed appuntamento al fine di potere organizzare e gestire al meglio il servizio.
By segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario generale