Ufficio VII – Ambito territoriale Catania
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Il trucco c’è e si vede: si introduce per decreto la formazione obbligatoria per i docenti non specializzati per tagliare i posti sul sostegno. Si intaccano le altre attività e la chiamano autonomia.
Il decreto del Ministro dell’istruzione con il quale si impone la formazione obbligatoria al personale non in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno, nonché i criteri e le modalità di monitoraggio delle attività formative, sono stati gli argomenti al centro dell’incontro con l’amministrazione.
Tempi e strumenti attuativi saranno scaricati sulle singole scuole.
Per il ministero erano presenti il Dott. Serra e il Dottor Pierro.
Per la UIL scuola hanno partecipato Giuseppe D’aprile e Paolo Pizzo.
Come noto la legge di Bilancio per il 2021 ha previsto uno specifico finanziamento per la realizzazione di interventi di formazione obbligatoria del personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità le cui modalità attuative devono essere stabilite con decreto del Ministro dell’istruzione.
La bozza di decreto presentata alle organizzazioni sindacali prevede il divieto di esonero dall’insegnamento, i criteri di riparto, le condizioni per riservare la formazione al solo personale non in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno, la determinazione delle unità formative, comunque non inferiori a 25 ore di impegno complessivo, nonché i criteri e le modalità di monitoraggio delle attività formative.
In particolare, per l’anno scolastico 2021/2022 gli interventi di formazione si articolano in unità formative, con un impegno complessivo pari a 25 ore, che potrà essere sviluppata in:
Quarantena e Lavoratori fragili – Riepilogo assenze – Scheda UIL Scuola (1)
Incontri al Ministero
È proseguito il confronto tra Ministero e Organizzazioni sindacali sul tema del reclutamento e della mobilità dei docenti contenuto nel Decreto Sostegni bis
Per la UIL: il tempo sta per scadere. Servono soluzioni immediate per avere tutti i docenti in cattedra il 1° settembre.
Dopo il confronto avuto con il capo di Gabinetto dott. Luigi Fiorentino, nel quale la UIL scuola ha ribadito all’Amministrazione la propria posizione politica sul Decreto Sostegni bis (https://uilscuola.it/incontro-politico-senza-ministro-turi-offrono-tavoli-invece-di-soluzioni-leffetto-placebo-non-funziona-piu/), il confronto si è spostato sul tavolo tecnico nel quale la UIL scuola ha rivendicato i punti principali in cui il Decreto Sostegni bis deve essere modificato per dare delle soluzioni immediate sul tema del reclutamento e della mobilità dei docenti.
Per la UIL scuola hanno partecipato Giuseppe D’aprile e Paolo Pizzo.
Relazioni sindacali e rispetto dei Contratti.
Docenti di serie A e docenti di serie B.
Docenti non abilitati.
Il sistema dei concorsi ha fallito.
Cosa manca nel decreto – DSGA Facenti Funzione
Relazioni sindacali e rispetto dei Contratti.
La UIL scuola ha evidenziato come quello delle relazioni sindacali e della invadenza, inopportuna e illegittima, del decreto- legge nelle materie che sono strettamente contrattuali, è inaccettabile e è il primo punto dal quale la discussione deve partire.
Leggi tutto “Report incontro tavolo tecnico reclutamento e mobilità dei docenti.”
Turi (Uil Scuola): offrono tavoli invece di soluzioni. L’effetto placebo non funziona più.
Sostegno, precari, dirigenti, dsga facenti funzione, insegnanti di religione cattolica: resta la protesta di tutto il personale senza risposte.
«Quello di oggi non è un incontro tecnico, è un incontro politico. L’invito è stato fatto alle confederazioni, e alle categorie e il ministro oggi è assente. Quello che ci viene proposto è il placebo dei tavoli tecnici di confronto. Non abbiamo bisogno di tavoli abbiamo bisogno di luoghi dove si decide» così il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi, questa mattina nel corso della riunione con il Capo di Gabinetto, Luigi Fiorentino.
«C’è un tema politico che va risolto in via prioritaria – ha detto Turi – abbiamo un patto firmato che dice alcune cose e un decreto sostegni che ne predispone altre. Un evidente suk politico senza visione neanche immediata dell’avvio del nuovo anno scolastico. Un aggregato di pregiudizi, dove ognuno espone ciò che crede: ci troviamo così di fronte a norme incostituzionali (come quella per cui chi non supera il concorso messo su in fretta e furia, non può partecipare al successivo) norme scritte male (che concretizzano invasioni nella materia contrattuale), norme che tolgono diritti ( è il caso degli insegnanti di sostegno per i quali si prevede il superamento del rapporto 1 a1, compensato da una pseudo formazione per gli altri docenti della classe). Qualcuno dovrà pur spiegare l’inversione di tendenza della integrazione che ci ha reso famosi nel mondo dell’educazione».
Vogliamo dire che si sta togliendo il sostegno ai ragazzi distribuendo questa specificità sugli insegnanti dell’intera classe?
ORE 15 -18 ROMA – PIAZZA MONTECITORIO LA SCUOLA PROTESTA
ADEGUARE IL DECRETO AL PATTO. Mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il “Patto per la Scuola al centro del Paese” con le Organizzazioni sindacali Confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto.
MANIFESTIAMO PER CAMBIARE IL DECRETO e ottenere misure urgenti
Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge. NO A SCELTE UNILATERALI
Nella stessa giornata saranno organizzate manifestazioni in tutta Italia
Manifestiamo per cambiare il decreto 090521
COM UNITARIO Manifestazione-9-giugno.doc 12-40-27-467
Il decreto ristori è un provvedimento omnibus, quelli che andiamo a segnalare sono i punti critici negli articoli 58 e 59 del decreto:
non c’è un solo posto aggiunto, né per il sostegno, né di tipologia comune.
In pratica non è prevista nessuna nuova procedura di assunzione in ruolo al 1 settembre;
c’è solo lo scorrimento delle graduatorie provinciali delle supplenze (GPS) di prima fascia, del personale già abilitato con una stravagante assunzione a tempo determinato che potrebbe arrivare sino a configurare un contratto a tempo indeterminato, ma solo dopo aver superato una specifica prova selettiva da tenere con una commissione esterna.
Si arriva ad un brutto paradosso: da un lato si riconosce il peso dell’abilitazione, comunque ottenuta, anche all’estero, non fidandosi dello Stato, e dall’altro mantenendo nell’incertezza e nel precariato il maggior numero di precari che nello stato hanno sempre creduto.
Per i concorsi si adotta una versione alternativa del concorso straordinario, come in un ‘gioco di società’, si passa dalle domande chiuse a quelle aperte e viceversa.
Leggi tutto “DECRETO RISTORI: SI IGNORANO I PRECARI E SI AUMENTA L’ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI”
Turi: questo modo di procedere vecchia maniera gli insegnanti lo conoscono già. Ed è fallito.
Siamo di fronte ad un inaccettabile intervento legislativo in materia contrattuale. Siamo stati i primi a sollevare perplessità sul decreto, venerdì, sostenendo con chiarezza che abbiamo firmato il patto per ‘cambiare il decreto’.
[ https://uilscuola.it/decreto-ristori-e-patto-per-la-scuola-turi-firmiamo-il-patto-per-cambiare-il-decreto/?doing_wp_cron=1621702002.9506459236145019531250 ]
Quello che non ci saremmo aspettati – guardando con attenzione il testo – è che, mentre si sostengono e si ristorano tutti, ai docenti si chiedono ulteriori impegni; il personale precario è ignorato e vessato, non ci sono risposte, né soluzione per i Dsga facenti funzione, senza titolo specifico e al personale di ruolo viene aumentato l’orario di servizio.
Si introduce per legge l’aumento dell’orario di servizio, già tra i più alti in Europa, lasciando gli stipendi più bassi. Dal primo settembre si considera nell’obbligo di servizio, l’orario di insegnamento anche prima dell’inizio previsto per calendario scolastico. In pratica si aumenta il carico di lavoro dei docenti (18,22,) senza neanche interpellarli.
Siamo abituati a dare giudizi di merito su dati concreti.
Ora non si tratta più di un pregiudizio, ma di un vero e proprio giudizio molto negativo. Si presentano norme che vanno a colpire i patti già stipulati con il contratto.
Leggi tutto “DECRETO RISTORI: SI IGNORANO I PRECARI E SI AUMENTA L’ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI”
In allegato la scheda di lettura sul Piano Estate 2021. La posizione politica e sindacale della UIL Scuola, a seguire gli approfondimenti su:
Dalla segreteria Territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania
salvo mavica, segretario
Le domande su ISTANZE ON LINE dal 1 giugno al 21 giugno.
INFO PER GLI ASSOCIATI: Per ogni informazione e assistenza è POSSIBILE rivolgersi ALLA SEGRETERIA NAZIONALE al seguente indirizzo: estero@uilscuola.it
La carta del docente è una carta elettronica, istituita dal MIUR (Ministero dell’Istruzione), per permettere ai docenti di usufruire di bonus annuali.
I bonus si possono usare per prodotti e servizi correlati o propedeutici al mondo della formazione dei docenti o al mondo della cultura in generale.
La Carta viene assegnata a tutti i docenti di ruolo a tempo indeterminato, che lavorano nelle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale.
Sono compresi nella categoria anche i docenti che sono in periodo di formazione o prova, i docenti dichiarati non idonei per motivi di salute, i docenti nelle scuole all’estero e i docenti delle scuole militari.
La Carta del Docente permette ai beneficiari di ottenere il Bonus Docenti, che ha un valore di 500 euro per ogni anno scolastico.
Il Bonus Docenti può essere utilizzato per l’acquisto di:
C’E’ FAME DI LAVORO E IL GOVERNO NICCHIA.
Nella sola provincia di CATANIA sono state presentate 69.247 domande!!!
Sono esattamente 2.178.949 le domande presentate da coloro i quali si sono candidati per le supplenze del personale scolastico a tempo indeterminato dei servizi complementari (3^ fascia ATA – assistenti amministrativi, assistenti tecnici, ausiliari) che si assenta in corso d’anno e che viene sostituito con personale a tempo determinato (supplenze brevi). Il concorso pubblico, per soli titoli, di durata triennale, è scaduto il 26 aprile scorso e comporterà un super impegno per le segreterie scolastiche chiamate a graduare milioni di aspiranti a fronte di una modesta offerta di qualche migliaio di posti. Il dato aggregato per aree geografiche – secondo la rilevazione effettuata dalla Uil Scuola – pur rilevando una fortissima prevalenza di aspiranti delle province meridionali (61.29%), rispetto a quelle settentrionali (38.71%), evidenzia un’elevata concentrazione di istanze prodotte da residenti nelle città metropolitane (38.8%).
A questo punto si apre uno scenario inquietante: casa fa o intende fare il decisore pubblico? Il M.I. si farà obbligo di porre i rimedi necessari per arginare la nota carenza degli organici, adotterà progetti di stabilizzazione o continuerà a fare dilagare la girandola delle supplenze cui assistiamo oramai da tanto tempo e che di anno in anno peggiora?
dalla segreteria territoriale Uil Scuola Rua città metropolitana Catania , salvo mavica.
SCUOLA – boom di domande per le supplenze Ata 140521
Graduatorie di istituto 3 fascia personale ATA – domande presentate per sin~
BOOM DI DOMANDE DEGLI ASPIRANTI SUPPLENTI DEL PERSONALE ATA NELLE SCUOLE PU~
L’errore di evitare i concorsi di Sabino Cassese | 10 maggio 2021
Se la selezione non avviene secondo il merito, la scelta degli addetti alle funzioni e ai servizi pubblici avverrà sulla base del clientelismo, delle simpatie politiche, della famiglia di appartenenza, o del caso.
IL LINK all’articolo: https://www.corriere.it/opinioni/21_maggio_10/errore-evitare-concorsi-a96880be-b1c9-11eb-97b4-aa5e7b1c1388.shtml
L’errore non è evitare i concorsi, ma evitare che le clientele degradino e usino i concorsi per non assumersi le proprie responsabilità.
Considerazioni a margine dell’articolo del prof. Cassese sul Corriere della Sera di Pino Turi
Il rispetto e la stima del Professor Cassese sui cui libri molti di noi si sono formati e cimentati, non ci esime da alcune considerazioni relativamente al consueto attacco al sindacato e alla retorica dei concorsi.
La critica, ci sembra un poco affrettata nella misura in cui appare avulsa dalla realtà del Paese in cui viviamo; uno sguardo teorico da semplice studioso su cui nulla da eccepire, ma è teoria.
La pratica è invece altro, un castello su cui si regge l’ardita difesa ideologica di ipotetici concorsi che dimenticano lo stato di un Paese, il nostro, corrotto e culturalmente rassegnato.
Un paese che ha delegato tutto alla politica dei partiti che ha soggiogato la burocrazia e la sua autorevolezza ed indipendenza.
Come si può parlare di concorsi e di merito quando che li organizza lo fa con precisi obiettivi, legati alla gestione del potere e della ricerca del consenso? Le denunce e le inchieste riprese dalla stampa, a giorni alterni in cui è classico ritrovare ambienti autoreferenziali, come il caso delle università in cui è facile trovare nell’albero genealogico del Rettore corrispondenze di professori e primari di parenti e affini. Per non parlare dei concorsi negli Enti Locali e nelle AUSL dove il concorso è lo strumento per promuovere clientele: anche qui, le cronache giudiziarie sono piene di notizie di veri e propri reati finalizzati ad assunzioni organizzate per promuovere figli parenti, mogli ed amanti. Del resto lo abbiamo visto nella somministrazione di vaccini come funzionano le consorterie grandi e piccole.
Ma come è noto, la memoria è corta.
Cosa dire di scandali e di lobby e di pseudo scuole massoniche che nell’ambito della politica organizzano corsi e corsetti per la maggior parte finalizzati al profitto di enti e formatori vari?
L’opinione – Cassese e i concorsi 130521
SUL SITO UIL SCUOLA: https://uilscuola.it/opinione/lerrore-non-e-evitare-i-concorsi-ma-evitare-che-le-clientele-degradino-e-usino-i-concorsi-per-non-assumersi-le-proprie-responsabilita/
Leggi tutto “Cassese e i concorsi >>> L’editoriale di Pino Turi.”
«Sul tema dell’istruzione ci chiediamo: la scuola di tutti, quella frequentata dal 94% degli studenti, quella dello Stato e della Costituzione, gode di tale buona salute da non avere bisogno di interventi?
A fronte di un investimento così cospicuo e di una rimessa in marcia dell’intero sistema Paese, la scuola non meriterebbe un punto di vista privilegiato, con risorse adeguate e interventi di medio e lungo termine?» Queste riflessioni – sollevate dalla Uil Scuola – sono tra le note introdotte dalla Confederazione nel testo di proposta UIL sul PNRR che sta entrando nella sua fase di messa a punto. Partiamo dal testo UIL per ricordare che, negli ultimi tre mesi, abbiamo argomentato, proposto, emendato, per scritto, almeno tre testi istituzionali di programma, dal primo Recovery Plan all’attuale PNRR, passando dal Patto per l’Istruzione (ancor al palo). In un momento nel quale il dialogo sulla scuola sembra vivere una fase di stallo e le diatribe tra partiti schiacciare le dinamiche parlamentari, le cronache offrono un elemento nuovo: un Manifesto per la nuova scuola sottoscritto da molti intellettuali tra i quali Alessandro Barbero, Dacia Maraini, Tomaso Montanari, Massimo Recalcati, Gustavo Zagrebelsky.
ON LINE SUL SITO UIL SCUOLA
Manifesto e comunicato stampa
https://uilscuola.it/turi-e-ora-di-decidere-i-tempi-della-scuola-non-sono-quelli-dei-partiti/?doing_wp_cron=1620838309.1079640388488769531250.
COM – manifesto scuola e piano governo 120521
PATTO PER L’ISTRUZIONE – proposta UIL
Turi: è ora di decidere. I tempi della scuola non sono quelli dei partiti.
Insegnanti, studenti, sindacati e ora l’appello degli intellettuali: più attenzione per la scuola del paese.
«Sul tema dell’istruzione ci chiediamo: la scuola di tutti, quella frequentata dal 94% degli studenti, quella dello Stato e della Costituzione, gode di tale buona salute da non avere bisogno di interventi?
A fronte di un investimento così cospicuo e di una rimessa in marcia dell’intero sistema Paese, la scuola non meriterebbe un punto di vista privilegiato, con risorse adeguate e interventi di medio e lungo termine?» Così il documento confederale Uil sul PNRR.
C’è una scuola che chiede attenzione – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Sono mesi che gli insegnanti chiedono di vedere riconosciuta la loro responsabilità educativa; chiedono attenzione gli studenti usciti da mesi di dad. Lo hanno affermato i sindacati – che negli ultimi tre mesi hanno risposto, per scritto, ad almeno tre testi istituzionali di programma, dal primo Recovery plan all’attuale Pnrr, passando dal Patto per l’Istruzione, ancor al palo.
Intanto la scuola fa leva solo sulle sue forze – sottolinea Turi. Il personale precario sta lavorando senza certezze per il prossimo anno; gli insegnanti sono in classe senza che nessun intervento strutturale sia stato fatto per numero di alunni per classe, tracciamento, medico a scuola; gli studenti stanno preparando l’ennesimo esame di Stato, ancora una volta diverso dall’anno precedente, e retribuzioni incredibilmente basse.
C’è una scuola che vogliamo: lo ripetiamo da Barbaiana, l’Europa ce lo ha confermato, e oggi arriva anche il ‘Manifesto per la nuova scuola’, una «scuola che si occupa delle persone in crescita», sottoscritto dagli intellettuali, scritto così bene – precisa Turi – che in poche pagine snelle ci sono tutti i principi a cui ispirarsi. Un testo aggiunge il segretario Uil Scuola, che trova la condivisione del sindacato su temi essenziali, sui quali sono state già presentate proposte scritte al ministro Bianchi.
unitamente alle altre Organizzazioni Sindacali, con nota allegata indirizzata alla Direzione del Personale del MI, abbiamo richiesto un incontro urgente finalizzato alla trattazione della problematica connessa all’individuazione del personale ATA soprannumerario.
La situazione si presenta di difficile gestione soprattutto in quelle realtà ove si sono operate consistenti operazioni di internalizzazione del personale ex LSU che, se non gestite opportunamente, confliggeranno con la platea storica del personale ATA.
E’ necessario, quindi, individuare le opportune soluzioni tese ad evitare di pregiudicare sia le operazioni di mobilità che le immissioni in ruolo che riguardano la totalità del personale ATA.
Appare evidente come l’ampliamento delle dotazioni organiche rappresenti la soluzione necessaria sia per la gestione delle situazioni specifiche, che per la migliore funzionalità delle scuole.
la nota: – Richiesta Incontro OO.SS.
Con nota n. 698 del 6 maggio 2021, che si allega, il Ministero ha fornito ai Direttori Regionali e alle scuole gli aggiornamenti in tema di emergenza Covid-19, a seguito della riunione avuta con il Comitato tecnico scientifico, in merito a:
– Profilassi vaccinale personale docente e non docente
– Mascherine FFP2
– Protocolli di sicurezza
Ufficio VII – Ambito Territoriale Catania.
Prospetto_Organico_Soprannumerari Secondaria di II grado
Allegato soprannumerari I grado posto comune
Rosa Cirillo: dalle nuove scuole autonome e dai pensionamenti 900 posti necessari per esaurire la graduatoria 2017
Fieri di far parte di una scuola che all’estero ci invidiano ma bisogna superare le strettoie normative
Sono 371 le scuole che, in base alla nuova Legge di Bilancio, hanno dimensioni per essere autonome. Se a questo dato si aggiungono i 543 pensionamenti in atto, si hanno 914 posti per dirigenti scolastici. Un numero che consentirebbe la mobilità interregionale, le assunzioni dalla graduatoria del concorso e di azzerare le reggenze. Numeri analoghi vanno considerati anche per i Direttori ammnistrativi delle scuole (Dsga) e, a cascata per le segreterie. Contratto, mobilità, reggenze: questi i temi al centro dell’incontro on line oggi pomeriggio tra i responsabili nazionali dell’Area V di Uil, Flc Cgil, Cisl e Snals con il ministro Bianchi. Ancora una volta la Uil Scuola ha ribadito che le ‘scuole autonome’ significano una presidenza, una segreteria, personale Ata, insegnanti stabili. Non solo – sottolinea Rosa Cirillo, Responsabile nazionale dei Dirigenti Scolastici Uil Scuola – la definizione di queste scuole consente tutte le operazioni che vengono effettuate su altri istituti, a partire dalla mobilità, i trasferimenti del personale.