CONVEGNO EDUCAZIONE FINANZIARIA E PREVIDENZIALE


LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E IL FONDO SCUOLA ESPERO
Mercoledì 12 febbraio 2020 si terrà presso la sala “Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione, il Convegno “Educazione finanziaria e previdenziale – La previdenza complementare e il Fondo Scuola Espero”. Parteciperanno al convegno i Segretari Generali deille Organizzazioni Sindacali FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS.
La locandina dell’evento è in allegato e disponibile nel link
http://www.fondoespero.it/news/news-eventi/convegno-educazione-finanziaria-previdenziale-previdenza-complementare-fondo-scuola-espero.

LOCANDINA convegno-espero-20200212

CONCORSO STRAORDINARIO: I TEST DELLA DISCORDIA. Ciò che è negato dal ministero è garantito dal mercato.

on line sul sito Uil Scuola: http://uilscuola.it/concorso-straordinario-i-test-della-discordia/
sulla pagina Facebook di Uil Scuola: https://www.facebook.com/UILScuolaSegreteriaGenerale/

  Andate su Google e digitate ‘concorso straordinario docenti’.
Si aprirà un mondo… Offerte commerciali di ogni genere, ammalianti assicurazioni propagandistiche. Si reclamizzano ‘opere’ che raccolgono test specifici a risposta multipla su tutte le tematiche richieste sia nella parte generale del programma di concorso che per quelli particolari: pedagogici, didattici, disciplinari. Tutto insomma e tutto aggiornato all’attualità. C’è anche l’immancabile software online per la preparazione alle prove di selezione e la verifica delle competenze acquisite che attinge da un data base di quesiti costantemente aggiornato alle ultime novità normative.

In pratica ciò che è negato dal ministero è garantito dal mercato. Non avremo la batteria dei test, ma quella dei ricorsi. 

Ci chiediamo se questo fa diventare serio il concorso o porta ad alimentare il mercato, ovvero crea un’ansia tale da alimentarlo. Ci chiediamo se sia elemento di serietà definire una prova al buio, per accertare le competenze di docenti che svolgono la professione da anni: sono precari i contratti, non le persone.

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SOMMINISTRAZIONE FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO

 

SCHEDA UIL SCUOLA >>> Somministrazione farmaci a scuola.

LE RACCOMANDAZIONI MINISTERIALI

 https://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2005/allegati/linee_guida_farmaci.pdf

Le Linee guida del Ministro dell’istruzione dell’Università e della Ricerca e del Ministero della Salute, emanate in data 25/11/2005 rappresentano ancora oggi il punto di riferimento per tutto il personale della scuola compresi i Dirigenti scolastici in materia di somministrazione dei farmaci durante l’orario scolastico. Tali raccomandazioni possono essere state integrate, per le varie regioni, da eventuali Protocolli d’Intesa tra le Regioni e i corrispondenti USR. A tal proposito si consiglia di verificare se nella regione di riferimento siano state trasmettesse disposizioni organizzative al riguardo.

OGGETTO E TIPLOGIA DI INTERVENTI. Le raccomandazioni riguardano gli interventi opportuni all’assistenza di studenti che richiedono assoluta necessità di somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico . La somministrazione, può avvenire solo dietro specifica autorizzazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) territorialmente competente. COSA FANNO I GENITORI DELL’ALUNNOO GLI ESERCITANTI LA POTESTÀ GENITORIALEInoltrano al Dirigente scolastico richiesta formale (scritta) corredata da apposita certificazione medica attestante lo stato di malattia del proprio figlio con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia) ed eventualmente l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico, per la somministrazione dei farmaci (possono indicare anche un loro delegato).

COSA FA IL DIRIGENTE SCOLASTICO.

  • Individua all’interno dell’istituzione scolastica il luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci;
  • Concede, ove richiesta, l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci;
  • Verifica la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercitanti la potestà genitoriale o loro delegati.   CHI PUÒ ESSERE INDIVIDUATO TRA IL PERSONALE SCOLASTICO

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DOPO LO STRAPPO AL MIUR.


E’ questo il concorso straordinario che il Miur sta preparando per i precari delle nostre scuole. Insegnano nelle nostre scuole da anni. L’ Unione europea ha sanzionato l’Italia per aver reiterato troppe volte i loro contratti a tempo determinato. Continueranno ad insegnare nei prossimi anni perché il sistema del nuovo reclutamento e i concorsi ci metteranno tempo per essere conclusi.

Dovremmo anche fare presto, entro il 1 settembre. Ma il ministero dell’istruzione, senza avere ancora un assetto di comando definito, tesse e sfila come Penelope.

Per la selezione dei 24 mila precari la procedura concordata è quella del concorso straordinario: e qui ci siamo. Ma se da un lato si tesse dall’altro si sfila: in qualunque concorso, che decide delle sorti di una persona, si offrono gli strumenti per essere nelle condizioni di fare bene.
Qui no. La prova computer based – deve andare dallo spillo a Marte, senza possibilità di prepararsi.
La correzione: se di crocette si tratta dovrebbe essere fatta elettronicamente, con un lettore ottico. Rapido e oggettivo. Qui no: saranno delle Commissioni a valutare le crocette.

Di quale trasparenza stiamo parlano. Di quali competenze? – richiama l’attenzione il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi all’indomani della rottura delle relazioni sindacali proprio sulla questione concorsi.

concorsi. dettaglio proposte uilscuola

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++ Scuola: sindacati, rottura con Ministero, mobilitazione ++ Al centro reclutamento e abilitazioni


(ANSA) – ROMA, 30 GEN – E’ rottura tra i sindacati
della scuola e il ministero dell’Istruzione. I sindacati, dopo
due giorni di confronto con il ministero, si dicono “del tutto
insoddisfatti” per l’esito degli incontri, parlano di “totale
indisponibilita’” rispetto alle loro richieste in merito a
reclutamento e abilitazioni, ed evidenziano che “le ragioni per
cui sono state a suo tempo sospese le iniziative di
mobilitazione vengono oggi definitivamente a cadere”. (ANSA).
VR 30-GEN-20 19:31 NNNN

il testo originale:

comunicato-unitario-30012020      

Turi: Vira verso una situazione di stallo il confronto al Miur sui concorsi. Punto di rottura potrebbe essere la batteria dei test.

Turi: bisogna dare trasparenza alle procedure e tranquillità alle persone.
E avverte: chi rompe paga e i cocci sono suoi.
Si vogliono mettere bandierine inutili su questi concorsi – è il giudizio di Pino Turi, in vista della riunione di oggi pomeriggio al Miur.
 Una notte di tempo e il rinvio ad oggi pomeriggio potrebbero non essere sufficienti a portare le posizioni ad un confronto sereno. Già da ieri l’invito alla ministra Azzolina ad intervenire nel confronto.
C’è bisogno di dare trasparenza e tranquillità alle persone – aggiunge Turi.
 Bisogna fornire la batteria delle domande per prepararsi e comprendere la logica dei quiz.
Stiamo parlano di docenti che da anni svolgono la loro professione e che, con certezza, la svilupperanno nei prossimi anni.  
Non è mettendo ostacoli che si fa una selezione positiva – osserva il segretario Uil Scuola –  ci vogliono trasparenza e tranquillità da dare ai candidati che con questo concorso mettono in gioco la loro vita professionale.
Ci chiediamo cui prodest non mettere tutti nelle medesime condizioni?
 Perché trasformare questo concorso in una partita a carte coperte?
 Dare una batteria di test per prepararsi eviterà situazioni di ansia e disagio e garantirà dal rischio di possibili inquinamenti delle prove concorsuali e di infiniti ricorsi.
Aver acquisito nel decreto una specifica prova computer based – precisa Turi –  significa aver distinto la fase della selezione (24.000 aspiranti) da quella della valutazione a cui i 24.000 dovranno sottoporsi alla fine dell’anno di formazione e prova.
Nella riunione del pomeriggio questa possibilità per di preparazione al confronto sarà punto di svolta.

I destinatari sono persone, ancor prima di docenti, cittadini, sicuramente non sudditi. Paventiamo l’ulteriore deriva e danno che sfocerà nella inesorabile liquefazione della professione-funzione di “”docente””  che evidenziamo oramai da troppo tempo.

s.mavica
 

Il dettaglio delle proposte tecniche portate al tavolo del Miur.

Il dettaglio delle proposte tecniche portate al tavolo del Miur

  • Fornire la batteria dei test:
    non è il solo test che può legittimare il superamento del concorso, bensì la valutazione finale.
  • Definire nel dettaglio di come avverrà la valutazione finale:
    nei precedenti incontri, il ministro ha sempre parlato di “unità didattica”
  • La distribuzione dei punteggi di valutazione del concorso:
    50 punti per la valutazione prove e 50 per la valutazione titoli
  • Procedura per il conseguimento dell’abilitazione per coloro i quali non rientrano nei 24.000 dovrà comunque essere espletata simultaneamente e a patto che il candidato abbia un contratto di supplenza, così come per i docenti di ruolo ( c.d. ingabbiati) abbiano il passaggi di ruolo, con la conferma alla fine dell’anno di formazione e prova. Ciò impone la riapertura del CCNI sulla mobilità.
  • Numero delle commissioni:
    un eccessivo numero di commissioni che potrebbero allungare la tempistica della procedura per le difficoltà note a reperire i componenti (basterebbe una sola commissione per regione).

 

  CONCORSO STRAORDINARIO

 SERVIZIO

 Chiarire in modo quindi più esplicito che il docente con tre anni di servizio svolti esclusivamente su posto di sostegno nella scuola secondaria statale può partecipare al concorso e come si decide la classe di concorso per la quale partecipa dal momento che i contratti, spesso, non la indicano.  Al momento dell’inserimento dei contratti nella schermata iniziale il sistema richiede il tipo di posto e la classe di concorso, successivamente non riportati sui contratti.
Chi è inserito per più classi di concorso avrà problemi nella dichiarazione.
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OGGI RIUNIONE TECNICA SUI CONCORSI. Turi: batteria dei test, procedure certe per l’abilitazione, rispetto dei tempi e delle persone


Il ministro intervenga direttamente. C’è bisogno di dare trasparenza e tranquillità alle persone.

«Noi non andiamo alla ricerca di tavoli, cerchiamo soluzioni» – questo il commento del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, al termine della prima riunione tecnica convocata al Miur per mettere a punto i dettagli operativi per i concorsi.  Punto di partenza il decreto approvato a fine anno, testo che dovrebbe viaggiare politicamente insieme al verbale di conciliazione redatto prima dell’avvicendamento a capo del dicastero di Viale Trastevere.
Ma la convocazione di questa mattina non ne fa cenno.

Stando all’ordine del giorno, quello tecnico dei concorsi, le questioni di merito sollevate dalla Uil Scuola si sono mosse su tre direttrici:
fornire strumenti a quanti parteciperanno al concorso straordinario, a partire dalla batteria dei test, da cui estrarre quelli delle prove di somministrazione. Centrale dovrà essere la valutazione complessiva dando maggiore peso all’esperienza.
disegnare un percorso che dia certezza delle procedure per coloro che non rientreranno nei 24 mila con il conseguimento dell’abilitazione, che ha come presupposto necessario che il candidato abbia un contratto di supplenza (percorso che potrà essere reso praticabile anche nel tempo) e, analogamente valido anche per i docenti già di ruolo che conseguono l’abilitazione ai fini del passaggio, i cosiddetti ingabbiati.
Per questo bisogna riaprire il contratto sulla mobilità. Occorre ottenere il passaggio per la conferma in ruolo dopo l’anno di formazione e prova.
avere attenzione per i tempi e per le persone: un concorso straordinario non può avere parametri ordinari. Per questo è importante fare attenzione ai dettagli. A partire dalle commissioni. Un numero eccessivo potrebbe allungare vistosamente i tempi. Ne basterebbe una per regione. Dirimente per la Uil Scuola la preparazione sulla batteria delle domande in vista della prova per il concorso

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Turi al ministro Azzolina: «Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto»

Se il ministro vuol parlare di formazione apra subito il contratto – commenta Turi in risposta alle dichiarazioni della ministra Azzolina, che dai microfoni di Radio 1, ha detto che «i docenti vanno assolutamente formati. La formazione deve essere obbligatoria».
La formazione iniziale degli insegnanti è obbligatoria ed è compito dello Stato, una precisa riserva di legge – sottolinea Turi.
La formazione del personale in servizio, invece rientra nelle prerogative contrattuali e va affrontata in sede negoziale.
Gli insegnanti sono dipendenti dello Stato, ma hanno una loro specificità. Non esiste una formazione di stato che coinvolge l’istruzione pubblica.
Al docente, nella sua dimensione individuale e collegiale va offerto un ventaglio di offerte per la formazione in servizio per evitare una deriva dirigista che potrebbe configurare perfino l’indottrinamento. E’ lui stesso che decide. Invece tutti si sentono ‘formatori’ di qualcun altro. Va rispettata la delicata funzione docente.
Questo tema richiama una volta in più la necessità di sedi di garanzia della libertà di insegnamento. Anche per questo serve il rinnovo del contratto.

 

LE DICHIARAZIONI DELLA MINISTRA AZZOLINA RIPRESE DALL’AGENZIA ANSA
++ Scuola: Azzolina, prof non vanno reclutati da Regioni ++

“Sono dipendenti dello Stato. 5 anni per garantire continuita’”

(ANSA) ROMA; 29 GEN – “Le scuole sono gia’ dotate di autonomia.
Diversa e’ la questione del reclutamento: io non penso che gli

insegnanti debbano essere reclutati dalle Regioni; sono

dipendenti dello Stato e devono essere reclutati a livello

nazionale. Nel decreto scuola abbiamo pensato ad una norma che

da’ ragione della continuita’ didattica: e’ stato previsto che

bisogna restare in quel posto almeno 5 anni. E’ stata una

risposta che abbiamo dato a quelle Regioni che vivono delle

emergenze”. Cosi’ su Radio 1 La ministra dell’Istruzione, Lucia

Azzolina.(ANSA).

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L’articolo di Pino Turi pubblicato su Italia OGGI

“””Noi non cerchiamo tavoli, ma risposte per riconoscere i diritti dei lavoratori, con una visione strategica, di  una scuola libera laica e costituzionale garante di democrazia e partecipazione.
  Se ci saranno ostacoli, questi stessi valori andremo a rivendicarli nel paese, nelle scuole, tra la gente”” Pino Turi.

 

DOPO DUE GOVERNI E TRE MINISTRI, QUAL È LA STRATEGIA PER LA SCUOLA?
·         28 Gennaio 2020
Una convocazione alle 8 di mattina, 15 funzionari seduti dal lato dell’amministrazione, 7 minuti per gli interventi dei sindacati scuola: questa la fotografia plastica dell’incontro con il neo ministro Azzolina.
 Numeri, emergenze, fatti politici: tutto da raccontare in sintesi, dopo 2 governi, 3 ministri.
 A guardare gli ultimi anni, il fatto di maggior rilievo politico sono state le dimissioni del ministro che hanno determinato l’avvicendamento.
 Dimissioni in dissenso con la politica di governo che ha negato fondi per la scuola, per una strategia di  futuro del paese: cambiare il modello di sviluppo. Una sfida che passa necessariamente dalla scuola.
Ora al neo ministro chiediamo di mantenere alto il livello del dibattito politico sulla scuola e sul bisogno di finanziamenti che le restituiscano ruolo e dignità.
 Saprà chiedere lei le risorse che sono state negate al suo predecessore?

vedi articolo:  Turi su Italia Oggi 28012020

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Turi: urgente cambiare il clima che c’è nelle scuole >>> Il report dell’incontro sindacati – ministra Azzolina

INCONTRO MINISTRA AZZOLINA – SINDACATI SCUOLA
Turi: urgente cambiare il clima che c’è nelle scuole

Concorsi, abilitazioni, contratto, regionalizzazione: su questi temi è stata firmata la conciliazione. Su questi stessi temi ora vanno avviati i tavoli tecnici e messi a punto i dettagli operativi.
I decreti non sono compiti a casa: con la convergenza ed il consenso, diventano azioni concrete, hanno effetti sulla vita delle persone.

Sono 8, 15 e 7  i numeri della riunione di questa mattina al Miur:  

8    l’orario della convocazione, 

15  i funzionari seduti dal lato dell’amministrazione,

7    i minuti per gli interventi dei sindacati scuola.

Una prima riunione di presentazione tra la neo ministra Azzolina e i segretari generali delle cinque sigle sindacali. Clima corretto ma non disteso, direbbero i cronisti politici, perché sotto la dicitura formale delle relazioni sindacali sul tappeto politico c’erano le questioni legate ai concorsi, alle nuove abilitazioni, al rinnovo del contratto, alla regionalizzazione: i quattro punti alla base della conciliazione.

Una assicurazione su tutte: la netta contrarietà ad ogni forma di regionalizzazione. La scuola è nazionale.

Quanto agli altri temi tratteggiati nei minuti europei degli interventi, il segretario generale della Uil Scuola ha puntualizzato la necessità di salvaguardare la struttura del decreto e di procedere con tempi brevi.
Non si può ricominciare ogni volta daccapo – ha detto Turi. Negli ultimi mesi l’accordo è passato attraverso le maglie normative di tre ministri e due governi.

Le 24 mila immissioni in ruolo si possono e si devono fare entro settembre. Se si fanno partire i tavoli tecnici, i tempi ci sono. Per questi motivi siamo in presenza di una procedura semplificata che stiamo discutendo e sostenendo, in ogni sua sfaccettatura, fin da settembre 2018
C’è bisogno di mettere a punto la macchina organizzativa dei bandi altrimenti, per dipanare destinatari e regole, serviranno i vigili urbani.

Per noi è centrale il modello di scuola che si intende realizzare. Una scuola pubblica statale, che non crei contrapposizioni tra studenti e insegnanti. Che sia comunità educante e ascensore sociale.
Noi rappresentiamo la scuola reale – ha messo in evidenza Turi.
E’ mai possibile che tutto venga riportato alla dimensione virtuale di scontro o a quella burocratica?
Ci sono scuole – ha sottolineato Turi – dove dall’inizio dell’anno ad oggi sono arrivate 180 circolari.
Da comunità educante la scuola si sta trasformando in ufficio burocratico, da funzione a servizio per utenti e clienti da soddisfare. E’ urgente cambiare questo clima che c’è nelle scuole. Per questo serve un’azione di Governo chiara.
Il sindacato in questo confronto è corpo intermedio ineludibile.

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Personale Docente e A.T.A. – Permessi per il diritto allo studio anno solare 2020 – Graduatorie definitive aventi titolo

Grad definitiva Permessi studio 2020 primaria

INFANZIA_ GRAD_DEFINITIVA_2020_diritto_studio

MM_GRADUATORIA DEFINITIVA PERMESSI STUDIO 2020 X PUBBL

Grad_Definitiva_ATA_Permessi_diritto allo studio 2020

pubblicazione graduatorie definitive permessi studio 2020-signed

AVVISO PUBBLICO PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI OSSERVATORI ESTERNI NELLE CLASSI CAMPIONE DELLA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A.S. 2019/2020

Invalsi 2020. SICILIA: Bando per osservatori esterni, anche laureati e diplomati.

Il termine di presentazione delle candidature scadrà giorno 19 gennaio alle ore 18.00; non saranno considerate le candidature che saranno presentate oltre i termini e farà fede l’orario di invio della mail e del form-on line.La presentazione della candidatura avviene in due modalità: tramite compilazione del form on line e tramite invio del modello di domanda ( All.3) e dei documenti richiesti (PEO). Le domande dovranno essere presentate improrogabilmente a partire dalle ore 18.00 del giorno 11 dicembre 2019.
Il form on line è reperibile all’indirizzo: https://forms.gle/do1i4Mrq1tKYSWCd8 (aprirlo usando il browser Chrome)
 Tale modulo, che contiene il modello denominato Allegato 3 del presente Avviso, dovrà essere inviato, unitamente alla documentazione richiesta entro (faranno fede l’ora di arrivo della mail e del form online registrate dal sistema), all’indirizzo osservatoriesterni.sicilia@gmail.com tramite mail con oggetto “Cognome-Nome Osservatori INVALSI 2020” allegando OBBLIGATORIAMENTE ai fini della validità della candidatura:
-Copia scansionata e firmata di un documento di identità valido
.                                                                                                                                                                                                                                                                   -Copia compilata e firmata (in formato pdf) del modello di domanda Allegato 3
-                                                                                                                                  -Copia compilata e firmata (in formato pdf) del modello denominato All 4.(Autorizzazione del superiore gerarchico (nel caso di lavoratori dipendenti).

Per i dirigenti scolastici e dirigenti tecnici l’autorizzazione coincide con la nomina da parte dell’USR, secondo quanto previsto dal comma 5 dell’art. 53 del dlgs 165/01)
Si fa presente che non saranno prese in considerazione le domande presentate con modalità diversa da quella sopradescritta. L’Ufficio Scolastico Regionale si riserva di richiedere la documentazione attestante i titoli dichiarati, fermo restando la responsabilità penale derivante dalla dichiarazione resa ai sensi del DPR 445/00.

Attachments:

m_pi.AOODRSI.REGISTRO UFFICIALE(U).0032445.11-12-2019

ALLEGATO_2_Scheda_Profilo_Criteri_2019-20 prot

ALLEGATO_3_Modello_Domanda_2019 def

ALL_4_autorizzazione_superiore_gerarchico

Scuola, registrazione per le iscrizioni online..Per i genitori è possibile effettuare la registrazione al portale dedicato (www.iscrizioni.istruzione.it). È la fase propedeutica alla procedura di iscrizione online che sarà disponibile dalle 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2020.

 

Per la registrazione, nel sito dedicato è possibile trovare tutte le informazioni utili. Chi ha un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) potrà accedere al servizio utilizzando le proprie credenziali. Le famiglie che hanno bisogno di un supporto possono rivolgersi alle segreterie degli istituti scolastici.
Le iscrizioni online riguardano gli alunni delle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e II grado. La domanda di iscrizione deve essere inoltrata online anche per i corsi di istruzione dei Centri di formazione professionale nelle regioni che hanno aderito alla procedura: Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.
Per le scuole dell’infanzia la procedura rimane invece cartacea. Resta facoltativa l’adesione al sistema per gli istituti paritari.
Il Ministero dell’Istruzione ha diramato la circolare ministeriale n. 22994 del 13 novembre 2019 sulle iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2020/2021.
Le domande potranno essere presentate dal 7 gennaio al 31 gennaio 2020.

Il link al portale:
https://www.istruzione.it/iscrizionionline/

Registrazione
Dalle ore 9:00 
del 27 dicembre 2019
si può accedere alla registrazione per ottenere le credenziali di accesso al servizio
La registrazione deve essere effettuata dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. Chi si fosse già registrato non dovrà ripetere tale operazione.
Chi ha un’ identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) non deve fare la registrazione e può accedere al servizio a partire dal 7 gennaio 2020
Iscrizione
Dalle ore 8:00 del 7 gennaio
alle ore 20:00 del 31 gennaio 2020 sono aperte le iscrizioni  alle classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado.
Le iscrizioni on line sono obbligatorie per le scuole statali e facoltative per le scuole paritarie; riguardano anche i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali delle regioni che hanno aderito alla procedura: Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

Credenziali

Per accedere al servizio Iscrizioni on line è necessario avere un codice utente e una password.
• Puoi ottenere le credenziali (codice utente e password) attraverso la registrazione .
• Se hai un’ identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) puoi accedere con le credenziali del gestore che ha rilasciato l’identità.
• Se sei un docente in possesso di credenziali Polis, puoi utilizzare queste.

Per accedere alla domanda di iscrizione occorre conoscere il codice della scuola o del Centro di Formazione Professionale (CFP) prescelto. Puoi trovare il codice della scuola/CFP attraverso Scuola in Chiaro .
Poiché è possibile indicare nella domanda, elencandole in ordine di preferenza, fino a tre scuole, i codici da conoscere potrebbero essere tre.Come compilare e inoltrare la domanda.

Guida: SG1-PA-MAN-GuidaOperativa_202021_come_registrarsi

Leggi tutto “Scuola, registrazione per le iscrizioni online..Per i genitori è possibile effettuare la registrazione al portale dedicato (www.iscrizioni.istruzione.it). È la fase propedeutica alla procedura di iscrizione online che sarà disponibile dalle 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2020.”

TURI: CONFRONTO E FIDUCIA SARANNO LE PAROLE CHIAVE. NOSTRA AZIONE SARÀ LEALE E DI MERITO.

CONTE IN CONFERENZA STAMPA: LUCIA AZZOLINA MINISTRO SCUOLA, MANFREDI A RICERCA


Abbiamo appreso direttamente dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio che il nuovo ministro dell’Istruzione, sarà l’attuale sottosegretario Lucia Azzolina – prende atto il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. A lei va il nostro augurio di buon lavoro.
Avremo nei confronti del nuovo ministro, un atteggiamento coerente, che ha già conosciuto, basato sul merito delle questioni. Le confermiamo che non mancherà la dovuta collaborazione, nella misura in cui saranno perseguiti gli obiettivi sindacali e di tutela dei diritti dei lavoratori della scuola.
La Uil Scuola darà il proprio contributo sempre guardando al merito delle questioni. Centrali saranno per noi tutela del personale, la salvaguardia della scuola statale, la governance democratica e partecipata della comunità educante.
Ci sono accordi già sottoscritti, ci aspettiamo di mantenere lo stesso percorso di attuazione – ricorda Turi nel mettere a punto l’agenda delle prossime settimane, a partire dal 7 gennaio con la prima riunione già messa in programma.
Quanto alla divisione tra Università e ricerca, speriamo non sia una semplice soluzione politica di alternanza alla guida del ministero che finalmente torna alla divisione delle competenze.
L’università e la ricerca sono il tetto di una struttura che per reggere ha bisogno fondamenta forti, quelle della scuola della nostra costituzione.
Il cambio al vertice del ministero non fa venire meno le questioni, che sono all’attenzione del neo ministro:  corsi di abilitazione che tengano conto dell’esperienza sul campo del personale precario; il riconoscimento e valorizzazione degli assistenti amministrativi facenti funzione; il rinnovo del CCNL con un aumento stipendiale a tre cifre.
Questioni sulle quali è stato definito un accordo ed un  percorso, in base agli  impegni della squadra di governo di cui il  neo ministro faceva già parte, con il sottosegretario De Cristoforo e la vice Ministra Ascani. Impegni che ora ci aspettiamo vengano onorati.

uilscuola.CT

Lucia Azzolina alla scuola e Gaetano Manfredi alla ricerca.

In conferenza stampa la notizia della designazione:  All’Istruzione Lucia Azzolina, dirigente scolastico, già sottosegretaria allo stesso ministero e alla Ricerca Gaetano Manfredi, rettore dell’Università Federico II di Napoli, presidente della Conferenza dei rettori.
La Azzolina, siciliana di origine, sede attuale a Biella, due lauree, in filosofia e diritto, ha insegnato a lungo in alcuni licei.  E’ stata una delle artefici del Decreto scuola: come sottosegretaria ha  rappresentato il governo in Aula e in Commissione alla Camera durante la sua approvazione.
Durante il suo incarico di sottosegretaria si è spesso espressa a favore dello Ius Culturae sostenendo che “non regala la cittadinanza, ma la integra” e ritenendo necessario aprire “un sano dibattito nel paese”: “dobbiamo integrare i bimbi che lo meritano, bisogna parlarne e capire anche cosa ne pensi il mondo della scuola direttamente interessato”. Una delle sue  battaglie è stata quella contro “le classi pollaio” presentando a questo proposito anche un disegno di legge.
Metterò tutto il mio impegno per riportare i ragazzi e il loro futuro al centro del sistema di Istruzione e del Paese. Non vedo l’ora di cominciare”.  Ha commentato in un post la neo ministra. “Guidare il Ministero dell’Istruzione sarà per me un grande onore. Non nascondo l’emozione che – aggiunge – provo in questo momento. Nella scuola ho passato gli anni più belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante. Alla scuola voglio restituire ciò che mi ha dato“. (fonte TGCOM24)

fonte:da www.newsBiella.it del 20 luglio 2019
A proposito del Decreto Scuola,  l’On. Azzolina ha dichiarato: “”Ha vinto la scuola italiana, l’istruzione rimane di competenza nazionale. Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni”.”In questi mesi di duro lavoro abbiamo esaminato le proposte delle Regioni e abbiamo effettuato le nostre controproposte -scrive il blog delle stelle-. Voglio tranquillizzare tutto il personale della scuola, le famiglie e gli alunni dicendo che non ci saranno dipendenti della scuola che passeranno alle Regioni, non ci saranno stipendi regionali, non ci saranno stipendi di serie A e di serie B. Tutto il personale e quindi anche il curricolo, quello che si farà a scuola, rimane di competenza nazionale, fatte salve le quote dell’autonomia scolastica che conosciamo ormai da venti anni.Quindi nessuna differenza all’interno del personale, nessuna differenza all’interno degli alunni, nessuna differenza all’interno delle istituzioni scolastiche“.

Al nuovo Ministro i migliori auguri di buon lavoro, felici che si sia realizzato il ns auspicio sostenendo, da sempre, che “”di scuola deve occuparsene gente di scuola”” adesso le premesse ci sono tutte…se sono rose fioriranno… fermo restando che la Scuola deve restare per come è stata sognata, pensata e voluta dai padri fondatori della Costituzione Italiana.

salvo mavica, segretario UilScuola – Catania –

TURI SU DIMISSIONI MINISTRO FIORAMONTI

CHAPEAU AL MINISTRO PER COERENZA E VISIONE.
Che fossero rimaste le motivazioni delle dimissioni è abbastanza chiaro – riflette il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi  – non si è vista alcuna inversione dell’azione politica e di governo della scuola, in termini di necessari investimenti. Trovare le risorse necessarie per il futuro del paese, anche dai profitti delle imprese che inquinano, era la richiesta del ministro la cui visione, magari un po’ utopica, ma che manca all’attuale politica, non ha trovato risposte.  Chapeau al ministro per coerenza e visione – commenta Turi. Speriamo che trovi riscontro, in futuro, in termini di discontinuità politica.
Restano da portare a conclusione le partite aperte al Miur che sono state oggetto di specifici accordi con il sindacato, con la fase attuativa del decreto legge approvato di recente.
I tempi della scuola non corrispondono a quelli della politica, ci auguriamo che il Premier e il Governo ne prendano atto.
L’attuale crisi va assolutamente chiusa nel più breve tempo possibile, ne va della vita di questo Governo.

ESPERITO IL TENTATIVO DI CONCILIAZIONE CON ESITO POSITIVO. SCUOLA: sospeso lo stato di agitazione

IL COMUNICATO UNITARIO
Si è svolto ieri, 19 dicembre 2019, con la diretta partecipazione del Ministro Fioramonti, l’incontro fra sindacati e MIUR per l’esperimento del tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca da parte di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.
Dal Ministro sono stati assunti precisi impegni in ordine alle questioni oggetto del confronto (rinnovo del CCNL, contrasto alla precarietà, nuovo sistema per le abilitazioni, passaggio dei facenti funzioni nel ruolo dei DSGA, soluzioni per completare la stabilizzazione dei precari in Enti di Ricerca, Università ed AFAM), definendo in modo puntuale tempi, modalità e strumenti attraverso i quali portarle a positiva soluzione, come indicato nel verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti. Il primo tavolo di confronto, incentrato sullo svolgimento dei concorsi, è stato fissato per il 7 gennaio. Entro gennaio partirà quello sui percorsi di abilitazione, in vista del ddl collegato alla legge di bilancio in corso di approvazione. Per i facenti funzioni DSGA il ministro è impegnato a inserire una norma ad hoc nel primo provvedimento legislativo utile.
Entro e non oltre il mese di gennaio prenderà avvio, in raccordo col negoziato presso la Presidenza del Consiglio, il tavolo per il rinnovo del CCNL di comparto. Sempre entro il mese di gennaio si attiveranno i tavoli specifici di settore per Scuola, Università e Afam e Ricerca.
Nel verbale si fa inoltre preciso riferimento alla necessità di consolidare il carattere unitario e nazionale del sistema d’istruzione.
Alla luce dei precisi impegni assunti dal Ministro, sulla cui puntuale attuazione i sindacati continueranno a vigilare, è stata decisa la sospensione dello stato di agitazione.
Roma, 20 dicembre 2019
FLC  CGIL Francesco Sinopoli.
CISL FSUR  Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio

LEGGE DI BILANCIO SEGUE LA DIREZIONE DEL CONTRATTO SCUOLA. LE RISORSE DEL BONUS NEL FONDO DELL’OFFERTA FORMATIVA.


TURI: SERVONO ALMENO 900 MILIONI PER AVERE UN AUMENTO A TRE CIFRE
Fondamentale uscire dalla logica dei bonus e scegliere quella della professionalità. Abbandonare la stagione della contrapposizione e puntare su positive relazioni sindacali da saldare in sede di confronto.
Il passaggio della legge di Bilancio al Senato, che lascia complessivamente critici sulle risorse destinate al nostro sistema di istruzione statale, ci consegna una decisione che condividiamo: finalizzare le risorse del bonus merito, quelle previste dalla legge sulla buona scuola, nel fondo dell’offerta formativa. La legge va nello stesso senso della strada intrapresa nel rinnovo dell’ultimo contratto scuola – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – quello del 9 aprile 2018 che all’art 40 aveva fatto confluire nel fondo dell’offerta formativa le risorse del bonus al netto della cifra già  inserita nella retribuzione docenti. Ora sarà più facile rivendicare l’utilizzo di tutto il “bonus merito” nelle retribuzioni del personale – aggiunge Turi – andando ad incrementare le risorse stanziate nella legge di Bilancio per traguardare definitivamente dalla stagione dei bonus (compreso il bonus docenti ) a quella delle professionalità. Il personale della scuola, è all’ultimo posto della scala retributiva dei lavoratori del pubblico impiego, e da tempo rivendica l’adeguamento. Servono almeno altri 900 milioni in più per ottenere un aumento a tre cifre – continua il segretario della Uil Scuola – annunciato e promesso dai titolari del dicastero di Viale Trastevere, del primo e del secondo Governo Conte, oggetto anche dell’accordo con i sindacati. I due tavoli negoziali che si dovranno aprire, uno alla Funzione Pubblica, l’altro al MIUR devono servire per rinnovare il contratto scaduto sia per la parte normativa che per quella economica. Restano da definire le regole in materia di sanzioni disciplinari e sedi di garanzia della libertà di insegnamento per la funzione docente. Va liberata la contrattazione dai vincoli legislativi ancora esistenti. Anche in questo caso – sottolinea Turi – bisogna abbandonare la stagione della contrapposizione per abbracciare quella della condivisione e del modello della comunità educante che inizia da positive relazioni sindacali da saldare in sede di confronto e che siano utili per il benessere lavorativo, necessario presupposto per ritornare ad attivare l’ascensore sociale che si è momentaneamente fermato, insieme ad un rinnovo contrattuale per il quale rivendichiamo  un incremento delle retribuzioni di almeno 150 euro.