MOBILITAZIONE DEL 23 NOVEMBRE 2021.

slides mobilitazione nov 2021 – DEF

LEGGE DI BILANCIO, POCHI SOLDI E PER POCHI
AL GOVERNO CHIEDIAMO RISPOSTE URGENTI E CONCRETE

La Legge di Bilancio che ha appena iniziato il suo iter parlamentare non prevede poste finanziarie sufficienti a soddisfare le richieste avanzate dal personale della scuola.
In che modo – domandano i segretari generali di Flc Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams – il ministro dell’Istruzione farà valere le ragioni della scuola per ottenere gli aumenti a tre cifre da lui stesso annunciati in vista del rinnovo contrattuale?

Vengono stanziati 210 mln aggiuntivi, corrispondenti a un aumento medio mensile lordo di circa 12 euro, sul fondo per la valorizzazione dei docenti (art. 1 comma 592 l.205/2017) con una destinazione che testualmente recita:
“premiando in modo particolare la dedizione all’insegnamento, l’impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell’aggiornamento professionale continuo”.
Una finalizzazione rivelatrice della scarsa o nulla considerazione in cui si tengono gli insegnanti sotto molto profili: gli incrementi retributivi, devono esser ‘meritati’ addirittura con una imprecisata dedizione che non si sa bene da chi sarà valutata; si ignora che la dedizione è stata ampiamente dimostrata da tutto il personale docente Ata e dirigente in questi due terribili anni di pandemia; si dimentica che la Legge di Bilancio, quando si stanziano le risorse del Contratto, si deve limitare a indicare le cifre dal momento che il nostro ordinamento prevede che poi nell’Atto di indirizzo saranno contenute le indicazioni all’Aran per finalizzare quelle risorse negoziando con i sindacati. In definitiva pochi soldi e per pochi. La politica dei bonus è fallita e non è riproponibile.

Queste le somme previste nel ddl bilancio 2022
art. 182 (disposizioni in materia di salario accessorio)

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FLC Cgil, UIL Scuola, Snals-Confsal, Gilda >>>> COMUNICATO STAMPA: Proclamazione dello stato di agitazione

FLC Cgil, UIL Scuola, Snals-Confsal, Gilda >>>> COMUNICATO STAMPA: Proclamazione dello stato di agitazione.

Risorse per il rinnovo del contratto.  rinnovo del contratto. superamento delle incursioni legislative in tema di contratto . Organici, precari, personale Ata . Patto per la Scuola . centralità della didattica e alla comunità educante. Netto no ad ogni forma di autonomia differenziata 

La nota ufficiale a firma dei quattro Segretari generali, partita ieri sera, interrompe dunque le relazioni sindacali con il ministero dell’Istruzione e apre la strada a forme ampie di mobilitazione. La convocazione del ministro fissata per domani andrà aggiornata in un nuovo confronto di natura formale che includa i temi della protesta in atto.

Non è esclusa alcuna forma di protesta compreso lo sciopero – sottolineano i segretari generali – che viene considerato uno strumento e non un obiettivo perché non c‘è alcuna intenzione di accentuare le spaccature presenti nel Paese, né di minare la necessaria coesione sociale in un momento difficile e in una trattativa complessa ma serve la disponibilità e la volontà politica di giungere a soluzioni condivise, sia economiche che giuridiche, che riguardino l’insieme del personale della scuola che ora appaiono veramente troppo lontane e disattese dalla legge di Bilancio.

Risorse per il rinnovo del contratto, quelle da inserire nella Legge di Bilancio e interventi normativi destinati al personale, per l’eliminazione di vincoli e strettoie burocratiche, sono i nodi da scogliere.

Il rinnovo del contratto è uno dei punti centrali: «Il CCNL 2016-2018 – si legge nella nota inviata – già scaduto al 31/12/2018, è stato formalmente disdettato ma le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di Bilancio 2022 sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa e contengono vincoli inaccettabili che ostacolerebbero qualunque conclusione positiva del negoziato contrattuale. Occorrono inoltre risorse aggiuntive per ridurre il divario esistente tra le retribuzioni del settore, a parità di titoli di studio, alla media di quelle del comparto pubblico».

segreteria territoriale Uil Scuola  Catania. s.mavica, segretario

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SCUOLA “”Legge di bilancio:”” Stato di agitazione e tentativo di conciliazione


  • In allegato la notifica ufficiale inviata al Ministero del Lavoro, al Ministero dell’Istruzione e alla Commissione Garanzia, relativa alla proclamazione dello stato di agitazione e alla richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione a nome di UIL Scuola, FLC Cgil, Snals e Gilda.
    Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica
    Al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali
    Al Ministero dell’Istruzione
    Alla Commissione di Garanzia
sul diritto di sciopero nei servizi pubblici
    Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca – settore scuola – e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 11 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e sulle procedure di raffreddamento e conciliazione in caso di sciopero sottoscritto in data 2 dicembre 2020 in attuazione della legge 146/90.
  • LA NOTA E LE MOTIVAZIONI:  Tentativo di conciliazione

Turi: sulla scuola si apre una questione politica che poniamo al ministro.

Nel corso dei 14 giorni che il Governo ha impiegato per trasformare la bozza (28 ottobre) nel testo ufficiale inviato alla Camere per l’approvazione, il quadro della scuola è rimasto desolante: si è deciso di non investire.

Una scelta profondamente sbagliata a cui si aggiunge un modo di precedere inedito: per dare risorse al sistema scuola bisogna dire, non solo che chi li prende li merita, con dedizione, ma anche che gli altri sono degli inetti ed è giusto non dargli nulla – denuncia il segretario generale della Uil Scuola.

Una considerazione pubblica, ufficiale, inserita in un documento dello Stato – precisa Turi, relazione tecnica di accompagnamento alla legge di Bilancio – dove si spostano risorse come in un gioco di scacchi, a parità di spesa, facendo cadere rovinosamente questa o quella pedina.

Andiamo al punto: per retribuire l’indennità di posizione dei dirigenti scolastici viene attuata una distrazione di fondi prelevati dal capitolo di spesa per la valorizzazione del personale docente. Si leva ai docenti per dare ai dirigenti: venti milioni di euro destinati al fondo dei dirigenti. Fondo che – spiega Turi – andava giustamente integrato, ma con soldi aggiuntivi.

La giustificazione della scelta è stata trovata nel modo peggiore, nelle tre cartelle, della relazione politica di accompagnamento alla Manovra.

Esattamente: «le funzioni dei dirigenti scolastici, esaltata la complessità del profilo ed acclarato l’isolamento professionale in cui operano».

Tradotto: i collaboratori di presidenza, direttori amministrativi, assistenti amministrativi, sarebbero figure incapaci di fornire un adeguato supporto operativo sotto ogni aspetto.

COM – relazione tecnica Manovra – 141121

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UIL – UIL SCUOLA- FENEAL UIL: “Crollo al Liceo Boggio Lera, Catania a rischio ma la politica tace”

10.11.21.  COMUNICATO STAMPA

“Il tetto crollato, le classi evacuate, al liceo Boggio Lera sono un altro segnale d’allarme dell’emergenza edilizia a Catania. Bisogna aspettare l’irreparabile perché venga avviato un piano straordinario di messa in sicurezza delle strutture, pubbliche e private, partendo proprio dagli istituti frequentati da ragazze e ragazzi della nostra città? Bisogna aspettare l’irreparabile perché la politica abbandoni i cinici silenzi sulla ridicola, vergognosa, classificazione del nostro territorio in fascia 2 di rischio sismico?”.  

Lo scrivono i segretari generali di Uil e Feneal-Uil Catania, Enza Meli e Nino Potenza, insieme con il segretario regionale UilScuola, Salvo Mavica. “Riteniamo doveroso – aggiungono – intervenire su quant’è avvenuto stamattina al Boggio Lera. Purtroppo, non il primo episodio del genere in istituti scolastici catanesi. E temiamo neppure l’ultimo! In tutti gli incontri istituzionali abbiamo rivendicato risorse per risanare gli edifici e liberarci da un incubo che si rivela ogni giorno sempre più reale. Noi chiediamo investimenti in lavoro buono, utile, necessario. Si utilizzino i fondi pubblici, anche ma non solo quelli del Piano di resilienza. A governanti e rappresentanti etnei nelle istituzioni politiche di Stato e Regione sollecitiamo, infine, risposte sulla riclassificazione di Catania in fascia 1 di rischio sismico. Anche questo libererebbe risorse economiche, creando opportunità finora inspiegabilmente negate a questa provincia”.

Reclutamento docenti: richiesta apertura confronto

Al Dott. Stefano Versari Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Al Dott. Filippo Serra Direttore generale per il Personale scolastico Ministero Istruzione

Oggetto: Richiesta di apertura confronto sul DM relativo al concorso ordinario, in attuazione dell’articolo 59, comma 18, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

Alla luce dell’informativa presentata alle organizzazioni sindacali sul tema del DM del nuovo concorso ordinario previsto in attuazione dell’articolo 59 comma 18 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 73/2021 nel corso dei due incontri tenuti il 4 e il 9 novembre 2021, le scriventi, con riferimento a quanto previsto dall’art.22, comma 8, lettera a3, chiedono l’apertura del confronto su: • contingente di posti da destinare alla summenzionata procedura; • contingente di posti da assegnare alla procedura prevista in attuazione dell’articolo 59, comma 9-bis, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106. Chiediamo di integrare i dati sulle immissioni in ruolo forniti dall’amministrazione, fornendoci l’informativa sui posti relativi alle discipline STEM individuati per la procedura di cui all’articolo 59, comma 4, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106. Chiediamo inoltre di ricevere l’informativa sui dati sulle regioni in cui residuano posti non assegnati

attachiments:P347_2021 FLC CGIL CISL FSUR UIL Scuola RUA SNALS Confsal GILDA Unams -Richiesta confronto su nuovo concorso STEM

 

Osservazioni UIL Scuola linee guida Mobility Manager scolastico. Ci saremmo aspettati dall’applicazione di una nuova legge, un investimento ad hoc che non tolga risorse alla scuola, né in termini umane né finanziarie.

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DI SEGUITO LE OSSERVAZIONI UIL SCUOLA INVIATE AL MI, RELATIVE ALL’INTRODUZIONE DELLA FIGURA DEL MOBILITY MANAGER

A seguito del recente incontro avente come oggetto la bozza di D.M. di adozione delle Linee guida per favorire l’istituzione della figura del mobility manager scolastico, si riassumono di seguito, come richiesto, le osservazioni e le posizioni della UIL Scuola, già espresse in sede di incontro. Ad avviso della UIL Scuola l’introduzione di tale figura è una funzione organizzativa che interviene sul potere autonomo di organizzazione della scuola e del suo autogoverno, che nulla ha a che fare con l’azione didattica e che scaricando sui docenti un’attività impropria di supporto amministrativo ed organizzativo, inevitabilmente, distrarrà loro dal lavoro in classe. Tanto premesso riteniamo che sia opportuno e necessario che nelle linee guida sia scritto in modo inequivocabile che tale incarico è facoltativo. Per cui, i docenti non hanno nessun obbligo di svolgerlo, le scuole nessun obbligo di attivarlo. È intuitivo, infatti, che l’esigenza è legata alla situazione in cui opera la singola scuola che in piccoli centri non ha certo bisogno di aumentare il carico burocratico con una figura inutile e forse addirittura dannosa per la possibile demotivazione della funzione docente rispetto alla mission fondamentale, rispetto invece ad una Istituzione scolastica che svolge la propria funzione in città metropolitane.   

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Covid-19 e stato emergenza: Scheda riepilogativa delle misure previste per la Scuola.


Di seguito la scheda riepilogativa elaborata dalla segreteria nazionale della UIL SCUOLA ove vengono trattate tutte le misure, allo stato attuale,  previste per il personale della scuola e  fino al perdurare dello stato di emergenza.
In particolare:
–     Assenze per somministrazione del vaccino e per quarantena
–     Misure per i lavoratori fragili
–     Congedi per quarantena dei figli
–     Gestione dei contatti di casi di infezione da Covid-19 a scuola
È anche esposta la posizione della UILSCUOLA con particolare riferimento alle ultime indicazioni del ministero,  per l’individuazione e la gestione dei contatti in caso di Covid-19 a scuola.

dalla segreteria territoriale di Catania, salvo mavica, segretario.

attachments:Scheda tecnica UIL Scuola Rua – Covid-19 e riepilogo delle misure per la scuola

MANOVRA / UIL: la proposta del governo delude le aspettative del mondo della scuola.


Lo schema di Legge di Bilancio proposto dal Governo anche se è solo all’inizio, parte male.
Studieremo bene il testo ufficiale, nelle prossime ore faremo gli approfondimenti tecnici e politici, ma ci sembra di potere anticipare un giudizio fortemente negativo su una manovra da 30 miliardi di euro, che davvero poco offre al sistema nazionale dell’istruzione – così il segretario della Uil Scuola, Pino Turi.
 
Ci saremmo attesi di vedere utilizzate le risorse straordinarie dell’Europa, attraverso una legge di Bilancio di supporto coerente a raggiungerne gli obiettivi: aggredire e risolvere i problemi strutturali di discriminazione retributiva tra diversi ordini e gradi di scuola, la composizione degli organici, un’azione di ripristino di equità salariale di un personale che vanta il triste primato di un forte precariato e delle retribuzioni più basse non solo nei riguardi dell’Europa, ma anche nei confronti dei colleghi della pubblica amministrazione.
Un esempio: si introduce l’attività motoria nella scuola primaria. 
Ottimo intervento con un risvolto pratico incomprensibile: il docente che insegnerà alle elementari, cosa ben più difficile e complessa di quella rivolta ai più grandi, sarà pagato meno. 
Quindi a materia uguale (attività motoria) si avranno per ordine di scuola, stipendi diversi.

COM – la manovra per la scuola – 291021

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Contratto Scuola / UIL: apriamo la strada. Il primo investimento da fare è sulle persone. >>> LE PROPOSTE.


Nel mare magnum di risorse annunciate quelle per il contratto scuola rischiano di rimanere quelle di sempre: poche e a rate.
Contratto Scuola / UIL: apriamo la strada.
Il primo investimento da fare è sulle persone.
 Stipendi uguali per i diversi ordini di scuola; uguale trattamento per il personale di ruolo e a tempo determinato; diritto alla disconnessione; aumenti a tre cifre: sono alcune delle richieste Uil Scuola per il nuovo contratto.
Non esiste alcuna motivazione per la quale si applicano ai docenti stipendi diversi in funzione dei diversi ordini di scuola – osserva Pino Turi. Va introdotto, nella scuola della post pandemia, uno spirito nuovo che riequilibri i trattamenti in essere, puntando anche ad unificare i trattamenti economici tra i diversi gradi di scuola.
È inoltre necessario che il rinnovo del contratto stabilisca una parità giuridica ed economica tra il personale con contratto a tempo determinato e indeterminato – sottolinea il segretario generale Uil scuola. Si tratta di squilibri strutturali a cui va posto rimedio con le risorse straordinarie del PNRR che devono servire per questo.
Il rinnovo del contratto deve innanzitutto tradursi nella volontà di mettere a sistema gli investimenti: il primo è quello sul personale. Le risorse del PNRR non vanno a finanziare la spesa corrente, come le retribuzioni. Oggi, per ottenere un aumento di stipendio, almeno a tre cifre, occorrono risorse sufficienti che vanno stanziate già a partire da questa manovra di Bilancio.

COM linee guida per contratto scuola – 281021

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COMUNICATO >>> Sindacati scuola scrivono ai segretari dei partiti / Sei sigle di settore chiedono un confronto urgente su capitoli di bilancio e investimenti per l’istruzione.

RISORSE PER IL CONTRATTO E MISURE PER IL FUNZIONAMENTO DELLE SCUOLE
I sindacati scuola scrivono ai segretari dei partiti per un incontro
Urgente un confronto su capitoli di bilancio e investimenti per l’istruzione.

Risorse per il rinnovo del contratto da inserire nella prossima Legge di Bilancio e interventi di legge volti a garantire alle scuole una piena funzionalità: sono queste le richieste che i sindacati scuola hanno rivolto ai segretari dei partiti italiani di maggioranza e opposizione.

«Le scriventi Segreterie – si legge nella nota a sei indirizzata a Giuseppe Conte, Lorenzo Fioramonti, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Matteo Salvini – con la presente formalizzano la richiesta di incontro con il Partito da Lei rappresentato al fine di analizzare le fonti di finanziamento per il rinnovo del CCNL Scuola da inserire nella Legge di Bilancio 2022».

La richiesta di incontro che porta la firma dei sei Segretari generali, Sinopoli (Flcgil), Gissi( Cisl Scuola), Turi (Uil Scuola), Serafini (Snals), Di Meglio (Gilda), Pacifico (Anief) è stata inviata anche ai Presidenti delle Commissioni di Camera e Senato, Vittoria Casa e Riccardo Nencini, «con la richiesta di modifiche normative necessarie per un miglior funzionamento delle istituzioni scolastiche».

 

Scuola: prorogato l’organico covid. E il personale Ata?


Turi: sviste amministrative su settori cruciali per il Paese.
Guardiamo con attenzione manovra di Bilancio per il rinnovo del contratto scuola e lì non saranno ammesse distrazioni.

Ci auguriamo che avere omesso il personale ATA, si tratti di una evidente svista  – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – commentando la misura presa ieri dal Consiglio dei ministri sull’organico covid nelle scuole, viceversa si porrebbe un problema politico.La proroga a giugno 2022 è misura che si è resa necessaria perché la previsione fino a dicembre non copriva l’intero anno scolastico.Si continua con errori che sembrano grossolani – osserva Turi – scambiando l’anno solare (gennaio dicembre) con l’anno scolastico (settembre – agosto).Si prevede un fondo unico per l’organico covid ma poi si lascia fuori il personale tecnico, amministrativo, ausiliario che è parte integrante della comunità scolastica.

 

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Autonomia differenziata nella scuola >>> Il giallo del Ddl approvato in CdM – Il Ministro chiarisca.


AUTONOMIA DIFFERENZIATA NELLA SCUOLA. IL GIALLO DEL DDL APPROVATO IN CDM.
UIL: la scuola è diritto della persona. Deve essere nazionale.
Turi: Le ragioni della scelta nel disegno di legge le vogliamo chiedere al ministro Bianchi.
Pronti a smontare ogni velleità che punti a rendere regionale la scuola italiana.
La Nadef (Nota di Accompagnamento del Documento Economia e Finanza) che andrà in Aula il prossimo 18 ottobre porterà con sé un giallo: nella notte fra il 29 e il 30 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato i disegni di legge collegati. Si è portato avanti – sottolinea preoccupato il segretario della Uil Scuola, Pino Turi – includendo nell’approvazione dei Ddl collegati alla manovra di Bilancio anche quello sull’autonomia differenziata. Tema fortemente divisivo.
La ragione di questa decisione la vogliamo chiedere al ministro Bianchi, ben sapendo che questa ipotesi non è prevista in alcun modo nel Patto sulla scuola sottoscritto a Palazzo Chigi – osserva Turi – né vi è alcun riferimento all’autonomia differenziata che è stata oggetto di grandi contrasti con l’Esecutivo Conte 1, durante il dicastero del Ministro Bussetti.

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RICHIESTA DI INTERVENTO URGENTE.
  Personale precario della scuola – DSGA facenti funzione.

>> Di seguito il testo inviato ai Presidenti e ai componenti delle Commissioni Istruzione e Cultura del senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, al Ministro dell’Istruzione, Prof. Patrizio Bianchi e ai responsabili scuola dei partiti.
 

Con la presente, si sottopone alla Loro attenzione l’annosa quaestio del personale precario della scuola, nella quale emerge la condizione dei Direttori Amministrativi facenti funzione (DSGA f.f.). Questa, anche per le dimensioni numeriche raggiunte, assume i tratti dell’assoluta emergenza ripercuotendosi negativamente sul funzionamento amministrativo e gestionale delle scuole.
A fronte di 8.239 istituzioni scolastiche autonome funzionanti, 1.826 sono i posti di DSGA vacanti in organico di diritto, a cui va aggiunto un numero di scuole che di fatto ne sono sfornite per diverse vicissitudini (scuole normo e sotto dimensionate, situazioni di stato del personale, cessazioni dal servizio a vario titolo, etc.), stimabile in diverse centinaia di unità, oltre i pensionamenti che, vista la scadenza anticipata al 31 ottobre, presto si potranno quantificare. Ricorrendo ad un dato di stima, con l’inizio del prossimo anno scolastico 2022/2023, le vacanze supereranno il 30% dell’intero organico.

DSGA – Nota Uil Scuola – 121021

CSPI_Parere_ConcOrdDSGA_7ott_21

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  Personale precario della scuola – DSGA facenti funzione.”

SCHEDA TECNICA DIMISSIONI – quiescenza

LA SCHEDA TECNICA
LA VALUTAZIONE POLITICA: DIECI MESI DI PREAVVISO PER ANDARE IN PENSIONE
Una novità assoluta nel panorama lavoristico italiano che, oltre ad una tempistica da record, propone un contesto normativo indefinito. Alla vigilia della presentazione della Legge di Bilancio che conterrà inevitabilmente modifiche significative in materia previdenziale, i dipendenti scuola sono chiamati a scegliere al buio il loro futuro. Sarà questo il nuovo tormentone che ossessionerà molti lavoratori alle prese con una scelta sempre molto complessa da compiere (andare in pensione o rimanere in servizio) disponendo di pochissimo tempo e di strumenti di conoscenza imprecisi (anzianità utile ai fini previdenziali) a causa di un macchinoso sistema previdenziale (INPS) reso ancor più caotico e inefficiente dalla pandemia.
La UIL SCUOLA mette a disposizione di tutti gli iscritti le proprie strutture sindacali, centrali e periferiche, per assistere il personale nelle operazioni da compiere fornendo, inoltre, le necessarie azioni di tutela legale per quanti versassero in condizioni tali (assenza/imprecisioni di elementi conoscitivi) da non poter effettuare le scelte dovute.
La UIL SCUOLA è impegnata a richiedere l’immediata revisioni dei termini fissati dal D.M.n.294/2001 in caso di mutamento del quadro normativo conseguente ai sicuri cambiamenti che verranno adottati dalla Legge di Bilancio per il 2022.

attachmns:Dimissioni 2022

 

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a proposito di assistenza igienico personale…. La battaglia, vera battaglia, ingaggiata da oltre 5 anni, sembra andata a buon fine per come si evince dalla nota in allegato.

E’ stata una vera lotta. Dura e combattuta a tutti i livelli, in tutte le sedi, in tutti i modi possibili. Magistero sindacale della Uil Scuola esercitato dal sottoscritto, con determinazione e tenacia. Adesso con i chiarimenti in parola, Provincia Regionale, Enti locali e Dirigenti Scolastici  devono adeguarsi e rimuovere tutte le pastoie e resistenze sin qui, a torto, adottate. Agli alunni in parola deve essere garantita assistenza specialistica e non surrogati. Ai collaboratori scolastici deve essere riconosciuta la propria funzione in modo che oramai è chiaro. Vigileremo che non “”scattino”” le solite prese di posizione di taluni Sindaci e Dirigenti scolastici in contrasto con la vigente normativa. Auspico che vengano evitate prese di posizioni e/o interpretazioni che esulano le prerogative dirigenziali e sconfinamenti in materia contrattuale non consentiti.

Vigileremo ed agiremo anche legalmente. Basta.! d’ora innanzi tolleranza zero per chi in mala fede, escludiamo  mancanza conoscenza, non si adeguerà e si conformerà alla puntuale applicazione delle leggi regionali richiamate e in riferimento. Ribadiamo che la Regione siciliana ha promulgato due leggi di assoluta quanto inequivocabile civiltà, all’avanguardia, uniche e coraggiose. Leggi regionali che coniugano alla lettera i dettami della costituzione più bella e completa del mondo: la costituzione italiana, che vuole la scuola libera, pubblica ed inclusiva. E’ con viva soddisfazione che vergo la presente e con orgoglio sento di potere asserire che la UIL SCUOLA E’ SINDACATO UTILE.  

Complimenti e ringraziamenti per l’ottimo lavoro svolto, puntuale e preciso nei richiami, coraggioso nel dire tutto ed in chiaro, nelle lineari indicazioni che poggiano, sia in diritto che nel fatto, su fonte giuridica e puntuale riferimenti delle L.R. n. 15 del 2004  e  n.10 del  20 giugno 2019. Quello che è giusto è giusto: ringraziamenti al Direttore Regionale dott. Suraniti, all’ispettrice dott.ssa Patrizia Agata Fasulo e dott.ssa Tiziana Catenazzo.

f.to  salvo mavica, segretario Uil Scuola Catania.

omissis…….pertanto, chiara l’imputabilità al Comune resistente dell’obbligo giuridico di provvedere alla erogazione delle prestazioni funzionali alla tutela del diritto degli studenti disabili della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Al riguardo, va ribadito quanto osservato da questo Tribunale in fattispecie analoga alla presente e cioè che – a fronte del richiamato dato normativo – irrilevanti devono ritenersi le difficoltà finanziarie conseguenti alla mancata tempestiva approvazione del bilancio o alla incapienza dei capitoli dedi- cati alla assistenza, in quanto è fin troppo evidente che il Comune non può venire meno ad un obbligo cogente finalizzato a tutelare diritti primari, trattandosi di un servizio molto delicato da erogare a un minore affetto da disabilità grave (anche T.A.R. Sicilia, sez. I, 14 ottobre 2013, n. 1840).
Per la scuola secondaria di II grado si richiama la sentenza n. 2809 del 2 dicembre 2015, nella quale il Collegio giudicante ribadisce che “nel caso di specie, gravi sul libero consorzio di comuni intimato, nel cui ambito territoriale ricade la scuola frequentata dal figlio dei ricorrenti, l’onere derivante dallo svolgimento dei servizi di assegnazione di personale adeguato per l’assistenza igienico-sanitaria.”
Per completezza espositiva si precisa che la figura professionale degli assistenti igienico-personale è disciplinata anche da normativa regionale e in particolare dalla legge regionale 20 giugno 2019, n. 10, che all’art. 16 prevede che la Regione, collaborando con gli altri enti coinvolti, assicura la «[…] fornitura dei specifici ed adeguati servizi di trasporto, di materiale didattico e strumentale, nonché dei servizi di assistenza specialistica previsti dalla legge n. 104/92 e di assistenza igienico-personale, così come previsto dalla legge regionale 5 novembre 2004 n. 15 e dall’articolo 6 della legge regionale 5 dicembre 2016 n. 24 e successive modifiche ed integrazioni».
Come conseguenza di quanto richiamato l’attività di gestione della figura degli assistenti igienico- personali rientra nelle decisioni e nella responsabilità degli enti locali e della Regione Siciliana e in particolare dell’Assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro. A tal proposito e al fine di garantire le maggiori opportunità in termini di inclusione agli alunni con disabilità la deliberazione della Giunta Regionale n. 323 del 23 luglio 2020 ha disciplinato l’attività degli assistenti igienico-sanitari. Tale deliberazione e le successive note dell’Assessorato alla Famiglia delle politiche sociali e del lavoro, hanno previsto per le scuole la possibilità di richiedere, tramite la figura dell’assistente igienico-personale, interventi di natura aggiuntiva, migliorativa e integrativa all’Ente Locale, anche con particolare riferimento alle specifiche mansioni previste nel profilo dell’assistente igienico-personale.

attachments: USR SICILIA 2021-ata formazione prot. 26868.28-09-2021