Come Volevasi Dimostrare… G. P. S. – Ancora peggio del previsto.! I legali in nome e per conto dei segretari generali della FLC CGIL, della Cisl Scuola, della Uil Scuola Rua, dello Snals Confsal e della Gilda Unams hanno formalizzato e presentato ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA,

In allegato, l’atto di diffida e messa in mora unitario – notificato al MIUR – con il quale chiediamo immediati e tempestivi provvedimenti di integrazione dell’OM n. 60 del 10.07.2020 con la previsione di uno strumento di reclamo che permetta la correzione di eventuali errori, prima della pubblicazione delle graduatorie definitive. salvo mavica, segretario

attachments:gps-atto-di-messa-in-mora-e-diffida

LA FAVOLA DI PIA E PAI.

     
·        27 Agosto 2020
EDITORIALE Di Pino Turi
Il MI ha diramato una nota per dare indicazioni alle scuole sul PIA e sul PAI.
Non sono i personaggi di una novella, ma lo potrebbero diventare. Sono l’acronimo del Piano di integrazione degli apprendimenti e del Piano di apprendimento individualizzato, per dire che le scuole devono verificare le mancanze relative agli apprendimenti degli alunni per effetto della chiusura delle scuole per il coronavirus dello scorso anno con l’uso di una neo lingua che parla al suo interno.
Ricorda alle scuole che devono programmare dal 1°settembre e per l’intero anno.
Una circolare, discussa in sede di confronto sindacale, per le implicazioni che ha sul personale dal punto di vista istituzionale e contrattuale e sulle ricadute sugli studenti, specie quelli più ‘fragili’.
Nella bozza si indicavano particolari prerogative dirigenziali per l’attuazione e la programmazione delle attività di ‘recupero’ degli alunni. Una lunga trattativa che in sostanza doveva rimettere in linea la circolare con le norme di legge e contrattuali.
Sul primo aspetto, le prerogative dei dirigenti sono state (re)inquadrate nella norma che assegna al collegio dei docenti la deliberazione delle attività didattiche, una competenza prima negata dalla bozza di circolare e solo, successivamente attuata attraverso le prerogative organizzative dirigenziali.
L’altro aspetto di natura contrattuale è quello che riguarda i diritti ed gli obblighi dei docenti che sono chiamati dal 1° settembre all’inizio delle lezioni a programmare le attività per l’intero anno scolastico in nome dell’autogoverno (autodichia) della scuola, attraverso le delibere dei propri  Organi Collegiali.
Come è intuibile nessuna circolare può modificare ne leggi ne contratti, una circostanza rivendicata con forza dalle organizzazioni sindacali.
Mentre per i rapporti tra collegio e dirigenza si è trovata la formulazione giusta, sull’aspetto contrattuale il MI, cosciente di una forzatura contrattuale, ha lasciato la norma così come era stata concepita: far rientrare dal 1°settembre anche le attività di insegnamento che partono, invece dall’inizio  delle lezioni diversificate per regioni che ne definiscono il calendario..
Del resto, non si possono negare le attività di programmazione che sono propedeutiche alle lezioni e quest’anno si presentano ancora più complesse per la convivenza con il coronavirus che impegnerà i collegi in una importante programmazione didattica, a partire dalla costituzione di gruppi compatibili con il distanziamento.

Nota della segreteria nazionale PIA e PAI 27082020

COM La favola di Pia e Pai 27082020

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Richiesta della Uil Scuola di destinare per l’immissione in ruolo tutti i posti disponibili e vacanti.

Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione M.I. 
Roma 24/08/2020
 
        Pervengono alla scrivente organizzazione sindacale numerose segnalazioni riguardo le operazioni di immissione in ruolo del personale docente. 
        In particolare, si segnala come diversi Uffici Scolastici Regionali non permettano lo scorrimento delle relative graduatorie (ad esaurimento o di merito) con individuazione dell’avente titolo anche su un posto liberato ,nel corso delle operazioni di nomina, da un collega già di ruolo che, per effetto di nuova nomina, cambia provincia.
        Considerato che mancano solo due giorni al termine delle operazioni ordinarie di immissione in ruolo e che l’obiettivo dell’amministrazione dovrebbe essere quello di utilizzare il massimo dei posti autorizzati dal MEF e di concludere le operazioni per tempo ma con l’obiettivo  di occupare tutti i posti vacanti e disponibili al 31/8, la UIL scuola chiede che si diano indicazioni agli Uffici scolastici Regionali affinché si utilizzino, ai fini delle immissioni in ruolo, tutti i posti disponibili e vacanti, anche quelli lasciati liberi da chi è già di ruolo e accetta una nuova nomina anche se in altra provincia. 
        La presente richiesta è suffragata dalla convinzione che per superare la gestione emergenziale, in atto, vada superata la visione ragionieristica fino ad oggi applicata sulla scuola.
        Coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti significa mettere al centro gli studenti, come d’altronde chiede il Ministro, attraverso decisioni che permettano alla scuola di superare bene l’emergenza e di ripartire in sicurezza a tutela degli alunni e di tutta la comunità educante.
Cordialmente
Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale UIL Scuola

AZZOLINA VS SINDACATI >>> Turi (Uil Scuola): un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.

Signor ministro, non possiamo finirla con la storia del ricatto sindacale?
Quel ricatto lo hanno subito i sindacati, non posto.

IL MINISTRO AZZOLINA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ
Turi: un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.
Mentre i nodi arrivano al pettine, assistiamo ad una reazione scomposta del ministro dell’Istruzione, che con il ricorso ad una serie infinita di luoghi comuni e stereotipi – le donne, il sessismo, la resistenza al cambiamento, il sindacato cattivo – si costruisce un ruolo di vittima sacrificale alla vigilia di una apertura della scuola che come un mantra ripete ossessivamente (chissà se ci crede anche lei).

Bisogna trovare il colpevole! Cosa c’è di più facile che individuarlo nel sindacato, come se ce ne fosse uno soltanto, come il ministero che è, o dovrebbe essere, uno solo.
Come se non sapesse – il ministro – che il sindacato ha una base di centinaia di migliaia di lavoratori, oggi disorientati dalle sue decisioni, che non si sentono rappresentati da un ministro autoreferenziale, che non tollera la critica.

Eppure, per non sbagliare, la critica serve. Certo al suo interno si è circondata di una ‘corte’ scelta tra i propri amici che non osano darle torto e chiama sabotaggio tutto ciò che non coincide con un suo desiderio.

Fortunatamente esistono ancora i sindacati, liberi di esprimere le proprie opinioni, e vederli uniti nelle critiche, molto costruttive, dovrebbe fare riflettere – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

Il cambiamento lo rivendichiamo continuamente, ma non a scapito dei diritti e delle aspettative dei lavoratori che dovranno sentirsi parte di un progetto che non c’è.

Non basta invocare la collaborazione vuota e sterile, chiedendo di remare nella stessa direzione.
Ministro, in quella direzione ci sono gli scogli, ci andiamo a schiantare.

 

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Incontro al Ministero dell’Istruzione su banchi>>> Il comunicato unitario.

“””I segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal così si sono espressi al termine dell’incontro: “Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura. Le scuole in vece devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto.””””“
“”””È fondamentale – concludono – garantire alle scuole, da subito, tutto ciò di cui hanno bisogno per organizzare e gestire in sicurezza la loro attività: le risorse assegnate agli USR per soddisfare il fabbisogno di posti aggiuntivi vanno immediatamente integrate con quelle previste dal ‘decreto agosto’, riteniamo che sia questa oggi un’assoluta priorità su cui servono scelte chiare e immediate. Attendiamo la convocazione per l’attuazione del protocollo sull’apertura in sicurezza delle scuole, firmato il 6 agosto, che solo può garantire sicurezza e didattica in presenza, obiettivo realizzabile con una politica basata sul personale piuttosto che sulle suppellettili””””.

il comunicato: comunicato-unitario-scuola-19082020-DEF

Iniziativa sindacale a sostegno della vertenza DSGA ff

A seguito richieste e sollecitazioni della UIL SCUOLA il Parlamento ha approvato O.D.G. trasversali che impegnano il Governo a porre immediata soluzione alla questione dimenticata dei DSGA ff.
Per questo personale, che ha dimostrato sul campo la propria competenza, deve essere indetto un concorso riservato che valorizzi esperienza e professionalità, oggi ancora più necessarie per fare funzionare le scuole in periodi di emergenza. Senza DSGA appare pressoché impossibile l’apertura ordinata delle scuole.  L’iniziativa è volta ad ottenere un provvedimento legislativo urgente che dia risposte immediate alle diverse istanze dei DSGA ff che tra pochi giorni saranno chiamati a far funzionare le scuole.

Infine, l’Ufficio Legale della Uil Scuola Nazionale sta predisponendo uno specifico percorso di tutela giudiziaria a favore del personale amministrativo e per contrastare eventuali abusi.  E’ ora che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità.                                                                                      Antonello Lacchei, Segretario Nazionale

Avvio anno scolastico: incontro Ministero dell’Istruzione. Operazioni inizio anno scolastico. Dal ministero nessuna risposta concreta – solo impegni vaghi per ulteriori incontri

SEGRETERIA NAZIONALE – ROMA –

Su richiesta sindacale si è svolto un incontro in videoconferenza con l’amministrazione per affrontare tutti gli aspetti legati all’avvio del nuovo anno scolastico.
Il ministero dell’istruzione è stato rappresentato dal Direttore generale Dr. Filippo Serra e dalla Dott.sa Valentina Alonzo.
Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.
Per la UIL l’incontro doveva servire a fare chiarezza su alcuni aspetti, anche alla luce di alcune novità che sono intervenute, per fare in modo che l’anno scolastico possa iniziare senza problemi.
Gestione delle graduatorie provinciali (GPS), accantonamento posti di sostegno, nomine in ruolo con riserva e nomine DSGA facenti funzione i principali argomenti trattati.

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NOSTRE SCELTE SONO SUL MERITO DELLE QUESTIONI, NON SU POLEMICHE PRETESTUOSE. Il rifiuto dell’amministrazione avrà ripercussioni negative su migliaia di persone. Mai così basso il livello delle relazioni sindacali.

La vicenda ha inizio nei giorni 4 e 5 marzo dopo che l’amministrazione ha convocato un tavolo di contrattazione sulla mobilita’.
Argomento: personale ATA con particolare riferimento agli ex LSU.

In quei giorni abbiamo scoperto, cosa anomala, che esistono due contratti della mobilità, uno per i docenti e uno per il personale ATA.
Noi della Uil siamo sempre stati convinti che il contratto è unico mentre l’amministrazione di fatto ha operato come se fossero distinti.
La UIL ha fortemente contestato questa modalità di convocazione rifiutandosi di discutere problematiche relative al solo personale ATA.
Come prevede il comma 4 dell’art. 1 del CCNI integrativo sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario può essere riaperto.
La UIL chiedeva semplicemente questo: l’applicazione del contratto, la riapertura su tutta la materia della mobilità, docenti e ATA.
A seguito della chiusura totale dell’amministrazione rispetto a richieste legittime la UIL Scuola, a prescindere dai contenuti, non ha sottoscritto l’accordo.
Il problema non era tecnico ma politico. Così si è alterato il contratto sottoscritto anche dall’amministrazione.
Per noi la riapertura del confronto sarebbe stata utile per risolvere tre problemi importanti:
– il blocco quinquennale alla mobilità dei docenti vincitori di concorso riservato (ammissione all’ultimo anno del FIT) del 2018 le cui graduatorie sono state pubblicate dopo il 31 dicembre 2019;


problematiche relative all’assegnazione della sede e alla mobilità degli ex LSU assunti a tempo indeterminato come collaboratori scolastici;
l’utilizzo flessibile dei posti resisi disponibili per i pensionamenti di “quota 100” e non messi a disposizione della precedente mobilità, al fine di evitare disparità di trattamento tra che legittimamente ha diritto all’assunzione in ruolo e chi poteva aspirare a quei posti già nella mobilità dello scorso anno.
Non essendoci state risposte la UIL ha denunciato in modo puntuale le illegittimità di tali scelte che, a nostro avviso, presentano profili di incostituzionalità, denunciando l’amministrazione per attività antisindacale.

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Report immissioni in ruolo personale ATA.

IMMISSIONI IN RUOLO ATA
LA UIL CHIEDE DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
PER GLI ATA, COME PER I DOCENTI OCCORRE UN PROVVEDIMENTO STRAORDINARIO DEL PARLAMENTO PER COPRIRE TUTTI I POSTI DISPONIBILI E VACANTI.
Martedì 11 agosto 2020 si è è proseguita l’informativa in videoconferenza tra le Organizzazioni sindacali scuola ed il ministero sulle immissioni in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2020/2021. Per la Uil Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.
I rappresentanti del MIUR nel confermare i numeri dell’operazione hanno indicato che, a fronte di oltre 9.000 cessazioni il MEF ha autorizzato 11.323 immissioni in ruolo.

La Uil Scuola, nel giudicare questo contingente del tutto insufficiente, ha fatto nuovamente rilevare come – in questo frangente emergenziale – sia assurdo mantenere una quota dell’organico di diritto in condizione di precarietà, violando ancora una volta il principio del diritto alla stabilizzazione sancito dai numerosi pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea e dai Tribunali Italiani.
Oggi i posti disponibili sono oltre 20.000 ed è necessario dare stabilità a tutta la Comunità Educante per metterla in condizione di affrontare la nuova sfida sanitaria, sociale ed educativa a cui è chiamata.
Per questo la UIL ha rivendicato la copertura degli ulteriori 9.000 posti ATA, misura che tra l’altro non avrebbe alcun impatto economico.

Report immissioni in ruolo ata 11 agosto 2020

DIPLOMATI MAGISTRALI: Una interpretazione formale, burocratica e vessatoria.

VEXATA QUAESTIO.

DIPLOMATI MAGISTRALI: CHIESTO UNO SPECIFICO CHIARIMENTO DOPO LA NOTA DEL MI.

Ancora più urgente un provvedimento legislativo che dia le risposte opportune per aprire le scuole in uno spirito sereno e costruttivo.
Il ministero nei giorni scorsi ha inviato ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici una nota con le istruzioni operative, finalizzate alle immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2020/2021, con particolare riferimento alla posizione dei diplomati magistrali presenti in GAE in forza di specifici provvedimenti giudiziari.
La norma richiamata dal Ministero che ha dato luogo ad una discutibile interpretazione prevede con particolare riferimento al comma 3bis:
Art. 399 Accesso ai ruoli
3-bis. L’immissione in ruolo comporta, all’esito positivo del periodo di formazione e di prova, la decadenza da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo. (Comma aggiunto dall’ art. 1, comma 17-octies, D.L. 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla L. 20 dicembre 2019, n. 159, che ha sostituito il comma 3 con gli attuali commi 3 e 3-bis; vedi quanto disposto dall’ art. 1, comma 17-novies, del medesimo D.L. n. 126/2019).
La norma è, pertanto, finalizzata a disciplinare la definitiva e consolidata immissione in ruolo del personale scolastico, riferendosi, pertanto, alla decadenza da ogni graduatoria finalizzata non solo alla stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato ma anche a quelli a tempo determinato.
 La definitiva conferma in ruolo, a seguito del positivo superamento del periodo di formazione e di prova, presuppone, pertanto, che il contatto di lavoro a tempo indeterminato non sia sottoposto ad alcuna clausola risolutiva a seguito del mutare delle condizioni giudiziarie del ricorso pendente.

la risposta del Ministero: m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0024335.11-08-2020

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Richiesta chiarimento.

 

Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR
La scrivente Organizzazione Sindacale, in merito ad una parte dell’Allegato A (immissioni n ruolo) che risulta poco chiara, chiede un chiarimento onde evitare interpretazioni differenti tra i vari Uffici territoriali.
In particolare a pag. 3, per la scuola secondaria è scritto:
“I docenti nominati nell’a.s. 2019/20 per effetto di quanto disposto dal D.D.G. n. 85/2018 potranno optare per una graduatoria di altra classe di concorso se pubblicata in data successiva alla nomina precedentemente accettata. Si ricorda, ad ogni buon conto, che i soggetti inseriti in ruolo dalle predette procedure mantengono il diritto a essere nominati in ruolo dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari per titoli ed esami.”
In realtà, per la parte evidenziata, ciò non vale per i docenti assunti nel 2019/20 con il “nuovo” percorso FIT che è stato novellato dalla legge di bilancio del 2019:
l‘articolo 13 del novellato D.lgs. 59/2017 ora recita:
 
L’accesso al ruolo è precluso a coloro che non siano valutati positivamente al termine del percorso annuale di formazione iniziale e prova. In caso di valutazione finale positiva, il docente è cancellato da ogni altra graduatoria, di merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed è confermato in ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova.
Dunque, chi ha già avuto la valutazione finale positiva deve essere cancellato dalle altre graduatorie, anche quelle di merito.
Potremmo infatti avere il caso di un docente che è stato assunto dal concorso 2018 in una regione ed essere presente nella graduatoria di merito del 2016 in altra regione. Ad avviso della UIL, l’interessato deve essere cancellato da quest’ultima graduatoria, se nel frattempo ha avuto l’esito positivo dell’anno di prova.
 
Cordialmente
Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale

Richiesta chiarimento accettazione ruolo con riserva a seguito contenzioso. La Uil Scuola, sollecita chiarimenti e decisioni.

Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR

La scrivente organizzazione sindacale sollecita un ulteriore chiarimento che interessa molti docenti i quali otterranno per il 2020/21 l’immissione in ruolo con riserva dalle graduatorie ad esaurimento (GAE).
 Come riportato anche nell’allegato A, ai sensi dell’articolo 399, comma 3 bis del T.U, a seguito delle modifiche apportate dal Decreto legge 29 ottobre 2019 n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n.159, “i docenti a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato, all’esito positivo del periodo di formazione e di prova, decadranno da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo”.
 Ad avviso della UIL Scuola, dal momento che tali docenti saranno immessi in ruolo con riserva con esito positivo del periodo di prova e qualora, successivamente, l’esito del contenzioso dovesse essere negativo, gli stessi non dovranno essere depennati dalle altre procedure concorsuali (ad esempio concorso straordinario del 2018), proprio in virtù dell’assunzione con riserva.
 La UIL Scuola chiede un necessario e urgente chiarimento in merito onde evitare un ulteriore inutile contenzioso.

Pino Turi
Segretario Generale

Piccola amara considerazione: questi sono i risultati delle decisioni prese al chiuso Del Palazzo,  in solitaria  autoreferenziale decisione,   monche di condivisione e concertazione con i rappresentanti del lavoratori del mondo della scuola. Cittadini, non sudditi. s.m.

Richiesta scelta stessa sede ruolo docenti primaria con riserva.

SEGRETERIA NAZIONALE – ROMA.

Al Dott. Marco Bruschi –  Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione –  MIUR –

La UIL Scuola, in vista delle prossime immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2020/21 Le rappresenta la seguente problematica:

“”””• diversi docenti della scuola primaria, attualmente immessi in ruolo con riserva, in attesa dell’esito del contenzioso, si trovano inseriti come vincitori nella graduatoria del concorso straordinario 2018 della stessa regione di servizio. All’atto di una eventuale nuova immissione da tale graduatoria per lo stesso ruolo, la sede che al momento occupano (con riserva) non risulterà tra quelle disponibili, salvo poi aggiungersi alle disponibilità successive una volta che il docente abbia accettato una delle sedi libere. A tal fine chiede che il Ministero dia indicazioni agli Uffici Scolastici Regionali affinché tali docenti possano optare direttamente per la sede che occupano al momento della nomina in ruolo, in modo da garantire fin da subito sia la continuità didattica che l’occupazione di tutte le sedi disponibili.”””””” Cordialmente. Giuseppe D’Aprile Segretario Nazionale

UIL SCUOLA : scheda sul protocollo di intesa per garantire in presenza l’avvio del prossimo anno scolastico.


Il 6 agosto 2020 è stata sottoscritta l’intesa, tra il Ministro e le organizzazioni sindacali, che ha come principale obiettivo quello di garantire l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 in presenza e  nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID 19. L’intesa prevede possibili incontri tra il Ministero e le OO.SS firmatarie in ordine all’attuazione della stessa almeno una volta al mese e comunque a richiesta anche di una delle parti, condivisa da almeno tre OO.SS.
Con la firma del protocollo con il Ministero dell’Istruzione, non si interrompe la nostra azione di rivendicazione che abbiamo intrapreso da tempo ma abbiamo solo voluto dare indicazioni alle scuole per contribuire a creare le condizioni di possibile sicurezza sanitaria.     Con il protocollo i lavoratori diventano protagonisti attraverso le proprie rappresentanze sindacali che sui vari tavoli e nelle sedi di contrattazione e di verifica, come la commissione istituita presso le scuole, piuttosto che restare passivi esecutori, hanno modo di contribuire attivamente alle decisioni.
L’obiettivo di riaprire la scuola in presenza rappresenta una chiara risposta ai vari interessati demagoghi che, da un talk show ad un altro, hanno dichiarato che i dipendenti pubblici rappresentano una categoria di lavoratori privilegiati. Tre mesi di vacanza approfittando dello Smart working a seguito del Covid-19 non curanti delle conseguenze subite dai lavoratori privati, costretti alla cassa integrazione e al rischio licenziamento.
In definitiva si tratta di un protocollo per la scuola e per creare le condizioni di consenso da parte dei componenti della comunità educante.
Queste valutazioni di carattere politico generale che ci hanno indotto alla firma, a nostro parere, rafforzano e non diminuiscono le ragioni delle rivendicazioni che proseguono, anche in modo unitario.

GILDA – UNAMS – esclusa –  che inspiegabilmente non firma.  Ci auguriamo che  GILDA – UNAMS si ravveda in itinere alla stessa stregua allorché non ha firmato il rinnovo del CCNL poi sottoscritto alla vigilia del termine ultimo…ma allora c’erano in palio la perdita dei  loro distacchi sindacali.

Delle due l’una o si persegue il magistero e la passione sindacale di rappresentanza e di servizio o si fa politica…questi giochetti anche se risibili sono propri dei politici. Meditiamo, osserviamo e speriamo che i lavoratori, scientemente possano discernere e caldeggiare unità di intenti. Uniti si vince, sempre, il ns adagio della Uil scuola. s.mavica.

: PROTOCOLLO D’INTESA A.S.2020.21 -Scheda UIL scuola

Ricorsi avverso ordinanza GPS.

SEMPRE PRONTI A TUTELARE I LAVORATORI.

Abbiamo ravvisato alcune criticità in merito all’ordinanza relativa alla GPS e ricevuto numerose lamentele riguardo la stessa. Per tali motivi mettiamo a disposizione il nostro ufficio legale per chi voglia aderire ai ricorsi collettivi aventi ad oggetto l’impugnazione dinanzi al TAR del Lazio dell’ordinanza ministeriale.

I ricorsi possono avere ad oggetto:

1) La richiesta di inserimento in I fascia di laureati ed ITP con 36 mesi di servizio;

2) La richiesta di inserimento in I fascia di laureati ed ITP in possesso di 24 CFU;

3) La richiesta di inserimento in I fascia di docenti di sostegno che hanno svolto i 3 anni di servizio nel sostegno ma in gradi diversi di istruzione;

4) La richiesta di inserimento in II fascia di laureati e diplomati anche senza il requisito dei 24 CFU e senza il requisito del precedente inserimento nella III fascia delle graduatorie d’istituto;

5) La richiesta di annullamento della tabella di valutazione dei titoli ( che prevede una minore valutazione dei titoli rispetto alla graduatoria di istituto).

Il termine per impugnare l’ordinanza è di 60 giorni dal 10/07/2020 ( l’intero mese di Agosto però non deve essere considerato ai fini del computo del termine).

Chi è interessato potrà inviare la propria manifestazione di interesse entro l’11/9/2020 ai seguenti indirizzi e mail:

catania@uilscuola.it e/o studiolegaleprizzi@yahoo.it

 

AVVERTENZE SULLA COMPILAZIONE DELLE GRADUATORIE. GRAVE IL FATTO CHE I CANDIDATI NON POSSANO VEDERE IL PUNTEGGIO

IN ALLEGATO LE FAQ DELLA UIL SCUOLA.  AMARE CONSIDERAZIONI E AVVERTENZE
E’ assurdo il fatto che i candidati alla presentazione delle domande GPS di I e II fascia non possano vedere la correttezza di quanto inserito attraverso la verifica che deriverebbe dalla conoscenza del punteggio attribuito dal sistema. Riteniamo che questa cosa sia assurda e tutti coloro che presenteranno domanda saranno lasciati di fronte alla sorpresa finale. Infatti le graduatorie quando verranno pubblicate saranno inappellabili in quanto non verranno pubblicate graduatorie provvisorie. Tutti coloro che presentano le domande di inserimento in GPS sia di I che di II fascia attraverso la conoscenza del punteggio avrebbero la possibilità di verificare subito l’inserimento di una voce in modo errato e correggere quanto predisposto. Invece no, sono lasciati all’inappellabile giudizio di un sistema che fa acqua da diverse parti.  
Inoltre mentre per le sedi da inserire per ogni classe di concorso o grado di scuola è possibile definire le 20 istituzioni scolastiche per ogni singola graduatoria in modo chiaro e facile, per gli altri titoli valutabili questo non accade e dunque chi ad es. si inserisce per infanzia e primaria e per una classe di secondaria (dunque con due tabelle di valutazione) e deve indicare un master avrà due tabelle da riempire tutte insieme e dunque ripetere l’inserimento del master due volte: una per la tabella di infanzia e primaria e una per quella della secondaria entrambi nella stessa schermata a seguire (questa è una grande trappola su cui prestare attenzione). Per non parlare dell’enorme pasticcio sul servizio specifico e non specifico che leggerete nelle faq in allegato con l’avvertenza in rosso.
Infine un’altra cosa da segnalare che darà seguito a errori e abusi riguarda tutti coloro che hanno dovuto integrare crediti sostenendo esami in altra Università diversa da quella dove hanno conseguito la laurea di accesso. Bene tale evenienza non è possibile segnalarla da nessuna parte. Tale condizione darà adito anch’essa ad errori e seri problemi in sede di valutazione quando le scuole conferiranno incarico al supplente e si appresteranno alla verifica.
Da considerare poi che sarà un grande terno all’otto la verifica di tutti i dati da parte degli ambiti territoriali che di fatto non hanno personale per poter affrontare una massa sterminata di domande (se ne prevedono oltre un milione) e dovranno ricorrere al supporto del personale delle scuole. Con quale personale e quali competenze? Ma se si lasciavano le scuole polo?  No perché bisogna stravolgere tutto a cominciare dal regolamento delle supplenze che ha regolato in questi anni con grande efficacia le procedure e che invece il ministero ha cambiato con un atto unilaterale che  darà luogo a contenziosi infiniti.

FAQ UIL SCUOLA -GPS

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UIL: SCELTA STRATEGICA È PASSARE DALLA POLITICA DEI BANCHI A QUELLA DEGLI ORGANICI

LE PERSONE SONO IL CUORE DELLA SCUOLA. E’ SU DI LORO CHE VA FATTO UN INVESTIMENTO STRUTTURALE. UN MILIARDO DI EURO, IN DUE ANNI, PER UN ORGANICO CHE SI PROSPETTA SOLO DI EMERGENZA. CIFRE CHE DOVREBBERO SERVIREBBERO, INVECE, PER RIDURRE GLI ALUNNI PER CLASSE

Incontro al vertice del 29.7.2020, al ministero tra direzione del M.I.  e sindacati. Orgomento: l’ordinanza che dovrà definire i criteri di riparto degli organici e i criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse Direzioni regionali. Risorse e persone: temi centrali per la ripresa a settembre. C’è quasi un miliardo di euro (esattamente 977,600 milioni di euro) un terzo disponibile per il prossimo anno (377,600 euro) e i restanti due terzi per il 2021 ( 600 mila euro). Nessuna decisione è ancora presa.  Certo – sottolinea la Uil Scuola – ci vorrebbe una visione ampia, bisognerebbe utilizzare queste somme per definire la scuola dei prossimi anni. Sulla distribuzione delle risorse, i sindacati hanno chiesto una regia e un controllo nazionale. L’orientamento sembra quello di assegnare subito il 50% delle risorse a tutti, sulla base del numero degli alunni e, successivamente, il restante 50% sulla base delle richieste motivate degli Uffici scolastici regionali.
Si andrebbe a garantire solo un organico di emergenza, legato alla condizione pandemica. Nessun cambio di passo rispetto agli anni precedenti – sottolinea in modo critico la Uil Scuola.  Si dice di voler usare le risorse del Recovery Found per investire e poi si fa il contrario: organico ballerino e banchi. Stessa politica, stessa storia.

Siamo nel momento in cui – se si vuole veramente rientrare in classe a settembre – bisogna passare dalla politica dei banchi alla politica degli organici.

I banchi serviranno per mettere più alunni in classe, un organico più consistente, docente e Ata, consentirà, al contrario, di dividere gli alunni, tutti con l’insegnamento in presenza.Il ministro tutti i giorni comunica al mondo che deve eliminare le “classi pollaio”. Noi su questo siamo al suo fianco. CHE LO FACCIA. Oggi ha l’opportunità per far sì che le sue non siano solo promesse televisive. Incidere sull’organico significa rimodulare il numero di alunni per classe – osserva la Uil Scuola.
Per questo bisogna che inizi subito, almeno, dalle classi iniziali di ogni ciclo. Vanno cambiati i parametri.

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GPS: Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.

Graduatorie provinciali supplenze – GPS
Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.
Appena arrivata una serie di faq in corso d’opera che, invece di fornire chiarimenti e risolvere dubbi interpretativi, finisce per sostituirsi alla stessa ordinanza, creando una normativa secondaria e parallela del tutto illegittima. Un cambio a domande inoltrate che genera confusione, incertezza e porterà a contenzioso.
Circa un milione di docenti, in questi giorni, sono alle prese con le domande di inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze la cui scadenza per l’invio è fissata per il prossimo 6 agosto.
Pochi giorni per studiare e capire le modifiche dei criteri che le avevano supportate da decenni. Un sistema informatico che, nonostante l’ottimo lavoro dei tecnici informatici, che non fanno altro che mettere in pratica le decisioni controverse dell’Amministrazione, stenta a reggere migliaia di utenze contemporaneamente soprattutto perché, nello stesso periodo, sempre on line, si possono inviare le domande di partecipazione al concorso ordinario e straordinario. Un intasamento tutt’altro che imprevedibile. La cosa che ci preoccupa di più sono le continue interferenze ministeriali che, con l’intento di facilitare le operazioni agli aspiranti docenti, le complica emanando una serie di faq in corso d’opera che, in alcuni casi, addirittura, non trovano riscontro con le regole già poco chiare contenute nell’ordinanza ministeriale. Faq che, invece di fornire chiarimenti e risolvere dubbi interpretativi, finiscono per sostituirsi all’ordinanza ministeriale( 60/20),  creando una normativa secondaria e parallela del tutto illegittima sotto il profilo giuridico e senza la necessaria certezza del diritto che dovrebbe caratterizzare l’azione amministrativa del Ministero. Cambiare le regole quando le domande sono state già inoltrate, oltre a generare confusione e incertezza, darà luogo a nuovi contenziosi obbligando i docenti precari a rivolgersi alla magistratura con la possibilità di provvedimenti giudiziari che andranno ad incidere negativamente sull’avvio dell’anno scolastico.  

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