UIL: Serve un provvedimento urgente per garantire l’apertura delle scuole con i docenti in cattedra sin dal primo giorno di lezione.
Prorogare per il prossimo anno scolastico il contratto dei supplenti precari con almeno tre anni di servizio e i docenti in possesso della specializzazione sul sostegno: questa la proposta UIL Scuola presentata oggi pomeriggio durante l’incontro al ministero per discutere degli aspetti puramente tecnici legati alla prossima circolare sulle supplenze.
La proposta avanzata oggi al MI è di chiedere al Consiglio dei ministri un provvedimento legislativo urgente, con cui confermare il contratto di supplenza, anche per l’anno scolastico 2020/21, ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno e a coloro i quali sono in possesso dei tre anni di servizio. A rafforzare giuridicamente la richiesta della UIL Scuola anche la pronuncia del 30 giugno del Consiglio di Stato che dichiara testualmente: «aver svolto attività didattica per oltre tre anni presso scuole statali è considerato titolo equiparabile all’abilitazione, secondo i principi della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 26/11/2014» e dalla Direttiva Europea del 1999/70/CE recepita dallo Stato Italiano con D.Lgs 386/2001 sull’abuso dei contratti a tempo determinato.
In questo modo si coprirebbero, già dal prossimo 14 settembre, almeno i 50.000 posti vacanti dei circa 250.000 destinati a supplenza. Posti rimasti vuoti anche dopo la call veloce.
Si deve dare inoltre il tempo necessario per la correzione dei numerosissimi errori di valutazione presenti nelle GPS. Errori che riguardano sia i nuovi inserimenti, che gli aggiornamenti. Nello stesso tempo si possono avviare le lezioni.
Categoria: iniziative e attività sindacali uilscuola
SUPPLENZE >>> IL REPORT DELLA RIUNIONE DI OGGI POMERIGGIO AL Ministero dell’Istruzione.
Prorogare per il prossimo anno scolastico il contratto dei supplenti precari con almeno tre anni di servizio e i docenti in possesso della specializzazione sul sostegno: questa la proposta UIL Scuola durante l’incontro che si è tenuto al MIUR sulla circolare delle supplenze.
Serve un provvedimento urgente per garantire l’apertura delle scuole con i docenti in cattedra sin dal primo giorno di lezione.
Durante l’incontro convocato al MIUR con le organizzazioni sindacali la UIL Scuola, oltre a discutere degli aspetti puramente tecnici della prossima circolare sulle supplenze, ha proposto all’Amministrazione di chiedere al CDM un provvedimento legislativo urgente con cui confermare il contratto di supplenza, anche per l’anno scolastico 2020/21, ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno e a coloro i quali sono in possesso dei tre anni di servizio.
La richiesta della UIL Scuola deriva anche dalla recente pronuncia del Consiglio di Stato del 30/06/2020 che dichiara testualmente: “aver svolto attività didattica per oltre tre anni presso scuole statali è considerato titolo equiparabile all’abilitazione, secondo i principi della sent. della Corte di G. Europea del 26/11/2014” e dalla Direttiva Europea del 1999/70/CE recepita dallo Stato Italiano con D.Lgs 386/2001 sull’abuso dei contratti a tempo determinato.
Così facendo si coprirebbero, già dal prossimo 14 settembre, almeno i 50.000 posti vacanti dei circa 250.000 destinati a supplenza. Posti rimasti vuoti anche dopo la call veloce, utilizzata da pochi anche perché disincentivata dal blocco quinquennale.
Si procederebbe inoltre, dando il tempo necessario, alla correzione dei numerosissimi errori di valutazione presenti nelle GPS che riguardano sia i nuovi inserimenti che gli aggiornamenti e nello stesso tempo si avviano le lezioni.
Il ministro ha qualificato la GPS come il suo più grande orgoglio.
Il ministro ha qualificato la GPS come il suo più grande orgoglio. Non abbiamo espresso commenti per non passare per i soliti pessimisti scettici. Oggi siamo di fronte ad una vera catastrofe: da tutte le regioni arrivano segnali netti di protesta di migliaia di precari che non ritrovano il riconoscimento dei loro titoli. Errori, punteggi sballati, valutazione dei servizi inesatta, neanche l’algoritmo di Renzi fece tanto. Chiediamo al ministro di fermarsi e, con sano pragmatismo, verificare se si tratta di proteste pretestuose o veri e propri buchi nel sistema – sottolinea Pino Turi, segretario generale Uil Scuola – in particolare per la parte della verifica, effettuata sotto la morsa del tempo, del coronavirus, in solitudine. Non è il caso di impuntarsi servono garanzie, e garanti. Occorre assolutamente essere garanti della correttezza delle graduatorie. Bisogna trovare tempi e modi per testare, magari a campione – propone subito Turi – le varie situazioni per restituire fiducia al sistema che viceversa rischia il collasso. Collasso che per il bene della scuola deve essere evitato. Alcune situazioni appaiono tanto compromesse che il nostro ufficio legale è al lavoro per dare indicazioni sulle garanzie giurisdizionali, se il ministero non vorrà dare conto dei risultati di questa operazione piena di falle. Un risultato che non avremmo voluto, che preoccupa e crea disagi, instabilità, nuova precarietà. Un clima di incertezza che non aiuta l’apertura della scuola che merita grande collaborazione da parte di tutti. Avere escluso di fatto ogni confronto sindacale su questi temi significa aver deciso di rinunciare a esperienza, soluzioni pratiche e garanzie, che sono legate alla funzione propria del sindacato. Ora va risolta una situazione che si prospetta complicata nel metodo e drammatica nel merito – osserva il segretario generale Uil Scuola. Serve un provvedimento d’urgenza che trovi soluzioni opportune di cui il ministro si dovrà fare carico.
GPS: IL GIOIELLO NORMATIVO DELLA MINISTRA IN FRANTUMI
GPS: IL GIOIELLO NORMATIVO DELLA MINISTRA IN FRANTUMI: ERRORI, PUNTEGGI SBALLATI, VALUTAZIONI DEI SERVIZI INESATTE. NEANCHE L’ALGORITMO DI RENZI FECE TANTO.
TURI: SERVE PROVVEDIMENTO D’URGENZA. La PROCEDURA COINVOLGE 250 MILA PERSONE. SERVIRÀ PER IMMETTERE IN RUOLO UN DOCENTE SU QUATTRO. TESTARE, A CAMPIONE, LE VARIE SITUAZIONI PER RESTITUIRE FIDUCIA AL SISTEMA CHE VICEVERSA RISCHIA IL COLLASSO. IN PROVINCIA DI CATANIA NUMEROSE PROTESTE PER LAPALISSIANI – GROSSOLANI ERRORI CHE SE NON CORRETTI ARRECHERANNO GRAVE NOCUMENTO ALLE PERSONE. DISPARITA’ DI TRATTAMENTO. ANCORA UNA VOLTA UN PROVVEDIMENTO CHE PIUTTOSTO CHE RISOLVERE PROBLEMI e FARE TROVARE RISCONTRO A LEGITTIME ASPETTATIVE INGENERA ED INCREMENTA LA LITE SOCIALE. VIRUS BUROCRATICO, pernicioso.
Come Volevasi Dimostrare… G. P. S. – Ancora peggio del previsto.! I legali in nome e per conto dei segretari generali della FLC CGIL, della Cisl Scuola, della Uil Scuola Rua, dello Snals Confsal e della Gilda Unams hanno formalizzato e presentato ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA,
In allegato, l’atto di diffida e messa in mora unitario – notificato al MIUR – con il quale chiediamo immediati e tempestivi provvedimenti di integrazione dell’OM n. 60 del 10.07.2020 con la previsione di uno strumento di reclamo che permetta la correzione di eventuali errori, prima della pubblicazione delle graduatorie definitive. salvo mavica, segretario
attachments:gps-atto-di-messa-in-mora-e-diffida
MEMORANDUM INIZIO ANNO
LA FAVOLA DI PIA E PAI.
· 27 Agosto 2020
EDITORIALE Di Pino Turi
Il MI ha diramato una nota per dare indicazioni alle scuole sul PIA e sul PAI. Non sono i personaggi di una novella, ma lo potrebbero diventare. Sono l’acronimo del Piano di integrazione degli apprendimenti e del Piano di apprendimento individualizzato, per dire che le scuole devono verificare le mancanze relative agli apprendimenti degli alunni per effetto della chiusura delle scuole per il coronavirus dello scorso anno con l’uso di una neo lingua che parla al suo interno. Ricorda alle scuole che devono programmare dal 1°settembre e per l’intero anno.
Una circolare, discussa in sede di confronto sindacale, per le implicazioni che ha sul personale dal punto di vista istituzionale e contrattuale e sulle ricadute sugli studenti, specie quelli più ‘fragili’. Nella bozza si indicavano particolari prerogative dirigenziali per l’attuazione e la programmazione delle attività di ‘recupero’ degli alunni. Una lunga trattativa che in sostanza doveva rimettere in linea la circolare con le norme di legge e contrattuali.
Sul primo aspetto, le prerogative dei dirigenti sono state (re)inquadrate nella norma che assegna al collegio dei docenti la deliberazione delle attività didattiche, una competenza prima negata dalla bozza di circolare e solo, successivamente attuata attraverso le prerogative organizzative dirigenziali. L’altro aspetto di natura contrattuale è quello che riguarda i diritti ed gli obblighi dei docenti che sono chiamati dal 1° settembre all’inizio delle lezioni a programmare le attività per l’intero anno scolastico in nome dell’autogoverno (autodichia) della scuola, attraverso le delibere dei propri Organi Collegiali. Come è intuibile nessuna circolare può modificare ne leggi ne contratti, una circostanza rivendicata con forza dalle organizzazioni sindacali.
Mentre per i rapporti tra collegio e dirigenza si è trovata la formulazione giusta, sull’aspetto contrattuale il MI, cosciente di una forzatura contrattuale, ha lasciato la norma così come era stata concepita: far rientrare dal 1°settembre anche le attività di insegnamento che partono, invece dall’inizio delle lezioni diversificate per regioni che ne definiscono il calendario.. Del resto, non si possono negare le attività di programmazione che sono propedeutiche alle lezioni e quest’anno si presentano ancora più complesse per la convivenza con il coronavirus che impegnerà i collegi in una importante programmazione didattica, a partire dalla costituzione di gruppi compatibili con il distanziamento.
Richiesta della Uil Scuola di destinare per l’immissione in ruolo tutti i posti disponibili e vacanti.
Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione M.I.
Roma 24/08/2020
Pervengono alla scrivente organizzazione sindacale numerose segnalazioni riguardo le operazioni di immissione in ruolo del personale docente.
In particolare, si segnala come diversi Uffici Scolastici Regionali non permettano lo scorrimento delle relative graduatorie (ad esaurimento o di merito) con individuazione dell’avente titolo anche su un posto liberato ,nel corso delle operazioni di nomina, da un collega già di ruolo che, per effetto di nuova nomina, cambia provincia.
Considerato che mancano solo due giorni al termine delle operazioni ordinarie di immissione in ruolo e che l’obiettivo dell’amministrazione dovrebbe essere quello di utilizzare il massimo dei posti autorizzati dal MEF e di concludere le operazioni per tempo ma con l’obiettivo di occupare tutti i posti vacanti e disponibili al 31/8, la UIL scuola chiede che si diano indicazioni agli Uffici scolastici Regionali affinché si utilizzino, ai fini delle immissioni in ruolo, tutti i posti disponibili e vacanti, anche quelli lasciati liberi da chi è già di ruolo e accetta una nuova nomina anche se in altra provincia.
La presente richiesta è suffragata dalla convinzione che per superare la gestione emergenziale, in atto, vada superata la visione ragionieristica fino ad oggi applicata sulla scuola.
Coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti significa mettere al centro gli studenti, come d’altronde chiede il Ministro, attraverso decisioni che permettano alla scuola di superare bene l’emergenza e di ripartire in sicurezza a tutela degli alunni e di tutta la comunità educante.
Cordialmente
Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale UIL Scuola
AZZOLINA VS SINDACATI >>> Turi (Uil Scuola): un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.
IL MINISTRO AZZOLINA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ
Turi: un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.
Mentre i nodi arrivano al pettine, assistiamo ad una reazione scomposta del ministro dell’Istruzione, che con il ricorso ad una serie infinita di luoghi comuni e stereotipi – le donne, il sessismo, la resistenza al cambiamento, il sindacato cattivo – si costruisce un ruolo di vittima sacrificale alla vigilia di una apertura della scuola che come un mantra ripete ossessivamente (chissà se ci crede anche lei).Bisogna trovare il colpevole! Cosa c’è di più facile che individuarlo nel sindacato, come se ce ne fosse uno soltanto, come il ministero che è, o dovrebbe essere, uno solo.
Come se non sapesse – il ministro – che il sindacato ha una base di centinaia di migliaia di lavoratori, oggi disorientati dalle sue decisioni, che non si sentono rappresentati da un ministro autoreferenziale, che non tollera la critica.Eppure, per non sbagliare, la critica serve. Certo al suo interno si è circondata di una ‘corte’ scelta tra i propri amici che non osano darle torto e chiama sabotaggio tutto ciò che non coincide con un suo desiderio.
Fortunatamente esistono ancora i sindacati, liberi di esprimere le proprie opinioni, e vederli uniti nelle critiche, molto costruttive, dovrebbe fare riflettere – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Il cambiamento lo rivendichiamo continuamente, ma non a scapito dei diritti e delle aspettative dei lavoratori che dovranno sentirsi parte di un progetto che non c’è.
Non basta invocare la collaborazione vuota e sterile, chiedendo di remare nella stessa direzione.
Ministro, in quella direzione ci sono gli scogli, ci andiamo a schiantare.
Incontro al Ministero dell’Istruzione su banchi>>> Il comunicato unitario.
“””I segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal così si sono espressi al termine dell’incontro: “Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura. Le scuole in vece devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto.””””“
“”””È fondamentale – concludono – garantire alle scuole, da subito, tutto ciò di cui hanno bisogno per organizzare e gestire in sicurezza la loro attività: le risorse assegnate agli USR per soddisfare il fabbisogno di posti aggiuntivi vanno immediatamente integrate con quelle previste dal ‘decreto agosto’, riteniamo che sia questa oggi un’assoluta priorità su cui servono scelte chiare e immediate. Attendiamo la convocazione per l’attuazione del protocollo sull’apertura in sicurezza delle scuole, firmato il 6 agosto, che solo può garantire sicurezza e didattica in presenza, obiettivo realizzabile con una politica basata sul personale piuttosto che sulle suppellettili””””.
il comunicato: comunicato-unitario-scuola-19082020-DEF
Iniziativa sindacale a sostegno della vertenza DSGA ff
A seguito richieste e sollecitazioni della UIL SCUOLA il Parlamento ha approvato O.D.G. trasversali che impegnano il Governo a porre immediata soluzione alla questione dimenticata dei DSGA ff.
Per questo personale, che ha dimostrato sul campo la propria competenza, deve essere indetto un concorso riservato che valorizzi esperienza e professionalità, oggi ancora più necessarie per fare funzionare le scuole in periodi di emergenza. Senza DSGA appare pressoché impossibile l’apertura ordinata delle scuole. L’iniziativa è volta ad ottenere un provvedimento legislativo urgente che dia risposte immediate alle diverse istanze dei DSGA ff che tra pochi giorni saranno chiamati a far funzionare le scuole.Infine, l’Ufficio Legale della Uil Scuola Nazionale sta predisponendo uno specifico percorso di tutela giudiziaria a favore del personale amministrativo e per contrastare eventuali abusi. E’ ora che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità. Antonello Lacchei, Segretario Nazionale
Avvio anno scolastico: incontro Ministero dell’Istruzione. Operazioni inizio anno scolastico. Dal ministero nessuna risposta concreta – solo impegni vaghi per ulteriori incontri
Su richiesta sindacale si è svolto un incontro in videoconferenza con l’amministrazione per affrontare tutti gli aspetti legati all’avvio del nuovo anno scolastico.
Il ministero dell’istruzione è stato rappresentato dal Direttore generale Dr. Filippo Serra e dalla Dott.sa Valentina Alonzo.
Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.
Per la UIL l’incontro doveva servire a fare chiarezza su alcuni aspetti, anche alla luce di alcune novità che sono intervenute, per fare in modo che l’anno scolastico possa iniziare senza problemi.
Gestione delle graduatorie provinciali (GPS), accantonamento posti di sostegno, nomine in ruolo con riserva e nomine DSGA facenti funzione i principali argomenti trattati.
NOSTRE SCELTE SONO SUL MERITO DELLE QUESTIONI, NON SU POLEMICHE PRETESTUOSE. Il rifiuto dell’amministrazione avrà ripercussioni negative su migliaia di persone. Mai così basso il livello delle relazioni sindacali.
La vicenda ha inizio nei giorni 4 e 5 marzo dopo che l’amministrazione ha convocato un tavolo di contrattazione sulla mobilita’.
Argomento: personale ATA con particolare riferimento agli ex LSU.
In quei giorni abbiamo scoperto, cosa anomala, che esistono due contratti della mobilità, uno per i docenti e uno per il personale ATA.
Noi della Uil siamo sempre stati convinti che il contratto è unico mentre l’amministrazione di fatto ha operato come se fossero distinti.
La UIL ha fortemente contestato questa modalità di convocazione rifiutandosi di discutere problematiche relative al solo personale ATA.
Come prevede il comma 4 dell’art. 1 del CCNI integrativo sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario può essere riaperto.
La UIL chiedeva semplicemente questo: l’applicazione del contratto, la riapertura su tutta la materia della mobilità, docenti e ATA.
A seguito della chiusura totale dell’amministrazione rispetto a richieste legittime la UIL Scuola, a prescindere dai contenuti, non ha sottoscritto l’accordo.
Il problema non era tecnico ma politico. Così si è alterato il contratto sottoscritto anche dall’amministrazione.
Per noi la riapertura del confronto sarebbe stata utile per risolvere tre problemi importanti:
– il blocco quinquennale alla mobilità dei docenti vincitori di concorso riservato (ammissione all’ultimo anno del FIT) del 2018 le cui graduatorie sono state pubblicate dopo il 31 dicembre 2019;
– problematiche relative all’assegnazione della sede e alla mobilità degli ex LSU assunti a tempo indeterminato come collaboratori scolastici;
– l’utilizzo flessibile dei posti resisi disponibili per i pensionamenti di “quota 100” e non messi a disposizione della precedente mobilità, al fine di evitare disparità di trattamento tra che legittimamente ha diritto all’assunzione in ruolo e chi poteva aspirare a quei posti già nella mobilità dello scorso anno.
Non essendoci state risposte la UIL ha denunciato in modo puntuale le illegittimità di tali scelte che, a nostro avviso, presentano profili di incostituzionalità, denunciando l’amministrazione per attività antisindacale.
Report immissioni in ruolo personale ATA.
IMMISSIONI IN RUOLO ATA
LA UIL CHIEDE DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
PER GLI ATA, COME PER I DOCENTI OCCORRE UN PROVVEDIMENTO STRAORDINARIO DEL PARLAMENTO PER COPRIRE TUTTI I POSTI DISPONIBILI E VACANTI.
Martedì 11 agosto 2020 si è è proseguita l’informativa in videoconferenza tra le Organizzazioni sindacali scuola ed il ministero sulle immissioni in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2020/2021. Per la Uil Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.
I rappresentanti del MIUR nel confermare i numeri dell’operazione hanno indicato che, a fronte di oltre 9.000 cessazioni il MEF ha autorizzato 11.323 immissioni in ruolo.
La Uil Scuola, nel giudicare questo contingente del tutto insufficiente, ha fatto nuovamente rilevare come – in questo frangente emergenziale – sia assurdo mantenere una quota dell’organico di diritto in condizione di precarietà, violando ancora una volta il principio del diritto alla stabilizzazione sancito dai numerosi pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea e dai Tribunali Italiani.
Oggi i posti disponibili sono oltre 20.000 ed è necessario dare stabilità a tutta la Comunità Educante per metterla in condizione di affrontare la nuova sfida sanitaria, sociale ed educativa a cui è chiamata.
Per questo la UIL ha rivendicato la copertura degli ulteriori 9.000 posti ATA, misura che tra l’altro non avrebbe alcun impatto economico.
DIPLOMATI MAGISTRALI: Una interpretazione formale, burocratica e vessatoria.
VEXATA QUAESTIO.
DIPLOMATI MAGISTRALI: CHIESTO UNO SPECIFICO CHIARIMENTO DOPO LA NOTA DEL MI.
Ancora più urgente un provvedimento legislativo che dia le risposte opportune per aprire le scuole in uno spirito sereno e costruttivo.
Il ministero nei giorni scorsi ha inviato ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici una nota con le istruzioni operative, finalizzate alle immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2020/2021, con particolare riferimento alla posizione dei diplomati magistrali presenti in GAE in forza di specifici provvedimenti giudiziari.
La norma richiamata dal Ministero che ha dato luogo ad una discutibile interpretazione prevede con particolare riferimento al comma 3bis:
Art. 399 Accesso ai ruoli
3-bis. L’immissione in ruolo comporta, all’esito positivo del periodo di formazione e di prova, la decadenza da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo. (Comma aggiunto dall’ art. 1, comma 17-octies, D.L. 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla L. 20 dicembre 2019, n. 159, che ha sostituito il comma 3 con gli attuali commi 3 e 3-bis; vedi quanto disposto dall’ art. 1, comma 17-novies, del medesimo D.L. n. 126/2019).
La norma è, pertanto, finalizzata a disciplinare la definitiva e consolidata immissione in ruolo del personale scolastico, riferendosi, pertanto, alla decadenza da ogni graduatoria finalizzata non solo alla stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato ma anche a quelli a tempo determinato.
La definitiva conferma in ruolo, a seguito del positivo superamento del periodo di formazione e di prova, presuppone, pertanto, che il contatto di lavoro a tempo indeterminato non sia sottoposto ad alcuna clausola risolutiva a seguito del mutare delle condizioni giudiziarie del ricorso pendente.
la risposta del Ministero: m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0024335.11-08-2020
Leggi tutto “DIPLOMATI MAGISTRALI: Una interpretazione formale, burocratica e vessatoria.”
Richiesta chiarimento.
Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR
La scrivente Organizzazione Sindacale, in merito ad una parte dell’Allegato A (immissioni n ruolo) che risulta poco chiara, chiede un chiarimento onde evitare interpretazioni differenti tra i vari Uffici territoriali.
In particolare a pag. 3, per la scuola secondaria è scritto:
“I docenti nominati nell’a.s. 2019/20 per effetto di quanto disposto dal D.D.G. n. 85/2018 potranno optare per una graduatoria di altra classe di concorso se pubblicata in data successiva alla nomina precedentemente accettata. Si ricorda, ad ogni buon conto, che i soggetti inseriti in ruolo dalle predette procedure mantengono il diritto a essere nominati in ruolo dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari per titoli ed esami.”
In realtà, per la parte evidenziata, ciò non vale per i docenti assunti nel 2019/20 con il “nuovo” percorso FIT che è stato novellato dalla legge di bilancio del 2019:
l‘articolo 13 del novellato D.lgs. 59/2017 ora recita:
…L’accesso al ruolo è precluso a coloro che non siano valutati positivamente al termine del percorso annuale di formazione iniziale e prova. In caso di valutazione finale positiva, il docente è cancellato da ogni altra graduatoria, di merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed è confermato in ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova.
Dunque, chi ha già avuto la valutazione finale positiva deve essere cancellato dalle altre graduatorie, anche quelle di merito.
Potremmo infatti avere il caso di un docente che è stato assunto dal concorso 2018 in una regione ed essere presente nella graduatoria di merito del 2016 in altra regione. Ad avviso della UIL, l’interessato deve essere cancellato da quest’ultima graduatoria, se nel frattempo ha avuto l’esito positivo dell’anno di prova.
Cordialmente
Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale
Richiesta chiarimento accettazione ruolo con riserva a seguito contenzioso. La Uil Scuola, sollecita chiarimenti e decisioni.
Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR
La scrivente organizzazione sindacale sollecita un ulteriore chiarimento che interessa molti docenti i quali otterranno per il 2020/21 l’immissione in ruolo con riserva dalle graduatorie ad esaurimento (GAE).
Come riportato anche nell’allegato A, ai sensi dell’articolo 399, comma 3 bis del T.U, a seguito delle modifiche apportate dal Decreto legge 29 ottobre 2019 n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n.159, “i docenti a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato, all’esito positivo del periodo di formazione e di prova, decadranno da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo”.
Ad avviso della UIL Scuola, dal momento che tali docenti saranno immessi in ruolo con riserva con esito positivo del periodo di prova e qualora, successivamente, l’esito del contenzioso dovesse essere negativo, gli stessi non dovranno essere depennati dalle altre procedure concorsuali (ad esempio concorso straordinario del 2018), proprio in virtù dell’assunzione con riserva.
La UIL Scuola chiede un necessario e urgente chiarimento in merito onde evitare un ulteriore inutile contenzioso.
Pino Turi
Segretario Generale
Piccola amara considerazione: questi sono i risultati delle decisioni prese al chiuso Del Palazzo, in solitaria autoreferenziale decisione, monche di condivisione e concertazione con i rappresentanti del lavoratori del mondo della scuola. Cittadini, non sudditi. s.m.
Richiesta scelta stessa sede ruolo docenti primaria con riserva.
Al Dott. Marco Bruschi – Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – MIUR –
La UIL Scuola, in vista delle prossime immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2020/21 Le rappresenta la seguente problematica:
“”””• diversi docenti della scuola primaria, attualmente immessi in ruolo con riserva, in attesa dell’esito del contenzioso, si trovano inseriti come vincitori nella graduatoria del concorso straordinario 2018 della stessa regione di servizio. All’atto di una eventuale nuova immissione da tale graduatoria per lo stesso ruolo, la sede che al momento occupano (con riserva) non risulterà tra quelle disponibili, salvo poi aggiungersi alle disponibilità successive una volta che il docente abbia accettato una delle sedi libere. A tal fine chiede che il Ministero dia indicazioni agli Uffici Scolastici Regionali affinché tali docenti possano optare direttamente per la sede che occupano al momento della nomina in ruolo, in modo da garantire fin da subito sia la continuità didattica che l’occupazione di tutte le sedi disponibili.”””””” Cordialmente. Giuseppe D’Aprile Segretario Nazionale
UIL SCUOLA : scheda sul protocollo di intesa per garantire in presenza l’avvio del prossimo anno scolastico.
Il 6 agosto 2020 è stata sottoscritta l’intesa, tra il Ministro e le organizzazioni sindacali, che ha come principale obiettivo quello di garantire l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 in presenza e nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID 19. L’intesa prevede possibili incontri tra il Ministero e le OO.SS firmatarie in ordine all’attuazione della stessa almeno una volta al mese e comunque a richiesta anche di una delle parti, condivisa da almeno tre OO.SS.
Con la firma del protocollo con il Ministero dell’Istruzione, non si interrompe la nostra azione di rivendicazione che abbiamo intrapreso da tempo ma abbiamo solo voluto dare indicazioni alle scuole per contribuire a creare le condizioni di possibile sicurezza sanitaria. Con il protocollo i lavoratori diventano protagonisti attraverso le proprie rappresentanze sindacali che sui vari tavoli e nelle sedi di contrattazione e di verifica, come la commissione istituita presso le scuole, piuttosto che restare passivi esecutori, hanno modo di contribuire attivamente alle decisioni.
L’obiettivo di riaprire la scuola in presenza rappresenta una chiara risposta ai vari interessati demagoghi che, da un talk show ad un altro, hanno dichiarato che i dipendenti pubblici rappresentano una categoria di lavoratori privilegiati. Tre mesi di vacanza approfittando dello Smart working a seguito del Covid-19 non curanti delle conseguenze subite dai lavoratori privati, costretti alla cassa integrazione e al rischio licenziamento.
In definitiva si tratta di un protocollo per la scuola e per creare le condizioni di consenso da parte dei componenti della comunità educante.
Queste valutazioni di carattere politico generale che ci hanno indotto alla firma, a nostro parere, rafforzano e non diminuiscono le ragioni delle rivendicazioni che proseguono, anche in modo unitario.
GILDA – UNAMS – esclusa – che inspiegabilmente non firma. Ci auguriamo che GILDA – UNAMS si ravveda in itinere alla stessa stregua allorché non ha firmato il rinnovo del CCNL poi sottoscritto alla vigilia del termine ultimo…ma allora c’erano in palio la perdita dei loro distacchi sindacali.
Delle due l’una o si persegue il magistero e la passione sindacale di rappresentanza e di servizio o si fa politica…questi giochetti anche se risibili sono propri dei politici. Meditiamo, osserviamo e speriamo che i lavoratori, scientemente possano discernere e caldeggiare unità di intenti. Uniti si vince, sempre, il ns adagio della Uil scuola. s.mavica.
: PROTOCOLLO D’INTESA A.S.2020.21 -Scheda UIL scuola
Ricorsi avverso ordinanza GPS.
” SEMPRE PRONTI A TUTELARE I LAVORATORI.
Abbiamo ravvisato alcune criticità in merito all’ordinanza relativa alla GPS e ricevuto numerose lamentele riguardo la stessa. Per tali motivi mettiamo a disposizione il nostro ufficio legale per chi voglia aderire ai ricorsi collettivi aventi ad oggetto l’impugnazione dinanzi al TAR del Lazio dell’ordinanza ministeriale.
I ricorsi possono avere ad oggetto:
1) La richiesta di inserimento in I fascia di laureati ed ITP con 36 mesi di servizio;
2) La richiesta di inserimento in I fascia di laureati ed ITP in possesso di 24 CFU;
3) La richiesta di inserimento in I fascia di docenti di sostegno che hanno svolto i 3 anni di servizio nel sostegno ma in gradi diversi di istruzione;
4) La richiesta di inserimento in II fascia di laureati e diplomati anche senza il requisito dei 24 CFU e senza il requisito del precedente inserimento nella III fascia delle graduatorie d’istituto;
5) La richiesta di annullamento della tabella di valutazione dei titoli ( che prevede una minore valutazione dei titoli rispetto alla graduatoria di istituto).
Il termine per impugnare l’ordinanza è di 60 giorni dal 10/07/2020 ( l’intero mese di Agosto però non deve essere considerato ai fini del computo del termine).
Chi è interessato potrà inviare la propria manifestazione di interesse entro l’11/9/2020 ai seguenti indirizzi e mail:
catania@uilscuola.it e/o studiolegaleprizzi@yahoo.it“