Chiarimenti nota GPS e scheda dettagliata UIL Scuola.

GPS: altro capolavoro della Ministra Azzolina da citare in tutte le lingue:

Palmarius                                                                                       
chef-d’oeuvre
masterpiece
obra maestra
Meisterstück.
шедевр shedevr

In allegato la nota ministeriale e la relativa  scheda sulle ultime indicazioni fornite alle scuole ai fini della valutazione dei titoli e dei servizi per le GPS.
Con la circolare n. 1588 dell’11/09/2020 il Ministero interviene con gli ennesimi chiarimenti sulla valutazione dei titoli e dei servizi delle GPS nonché sui tempi e le modalità di produzione delle relative graduatorie.La circolare non è altro che l’ammissione di responsabilità relativa al fallimento dell’operazione della trasformazione delle graduatorie in GPS.

“”””””Sono le raccomandazioni nonché l’individuazione degli errori, non sappiamo se sono quelli definiti dal MI come “errori macroscopici”, ovvero la molteplicità di quelli magari microscopici che gli uffici ministeriali e le scuole polo non sono in grado di modificare.  Insomma le graduatorie pazze ci sono e vanno modificate: occorre evitare i ricorsi.
Chi ci pensa? Be’ le scuole, i dirigenti scolastici: ancora una volta si scaricano competenze improprie alle scuole che avrebbero dovuto avere il lavoro finito.
La rivoluzione digitale annunciata dal ministro, come era prevedibile, è naufragata e non c’è altra soluzione che aumentare il lavoro delle segreterie, peraltro sguarnite di personale a partire dai DSGA che il ministero si è ostinato ad ignorare.
Le procedure e le responsabilità dei dirigenti scolastici, sono ancora una volta aumentate, si passa dalle molestie burocratiche al decentramento di competenze ministeriali fingendo di non sapere che non ci sono le condizioni per fare ciò che la circolare chiede.
Ecco un’altra delle perle di questo ministero: si ricorre alle scuole come ultima trincea per regolarizzare progetti irrealizzabili per la mancanza dei presupposti della sua realizzazione.
Ora invece di prenderne atto ed assumersi le proprie responsabilità il MI delega la verifica e la regolarizzazione dei contratti a tempo determinato.
Un’azione disperata che a nostro parere non potrà eliminare i tanti contenziosi che si determineranno.
Insomma, cosa dovremo ancora vedere perché qualcuno intervenga?””””

m_pi.AOODPIT.REGISTRO_UFFICIALE(U).0001588.11-09-2020

Scheda tecnica UIL Scuola Rua – Chiarimenti ministeriali punteggio GPS

SCUOLA: LAVORATORI FRAGILI / Turi: La circolare va bene come misura di emergenza. Poi serve provvedimento ad hoc.

IL MI PUBBLICA LA CIRCOLARE SUI LAVORATORI FRAGILI
Turi: La circolare va bene come misura di emergenza. 
Presto in CdM un provvedimento che consenta di non restare senza stipendio.
Fattispecie giuridica nuova perché ad esser inidonea alla funzione non è la persona ma l’ambiente di lavoro. Il lavoratore può svolgere il suo lavoro ma in sicurezza. Onere spetta allo Stato.
La condizione dei lavoratori fragili è un fatto nuovo, connesso all’emergenza Covid.
La persona è in grado di fare l’insegnante o di svolgere il lavoro di collaboratore.
Non c’è inidoneità alla funzione.  Inidoneo è l’ambiente di lavoro.
E’ questo il punto di partenza – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che commenta a caldo la circolare pubblicata oggi dal Ministero.
Un provvedimento che offre una risposta immediata – spiega Turi – ai dirigenti scolastici, in emergenza. Quanto può durare? Un mese. Poi – aggiunge – bisognerà predisporre un provvedimento legislativo che dia attenzione a queste persone. Serve uno strumento giuridico nuovo, quello attuale è improprio.
Immaginiamo quanto accadrà nei prossimi giorni: il lavoratore fragile chiede che venga valutata la sua situazione. Il medico la riconosce e avvia la procedura. Il lavoratore può svolgere il suo lavoro ma non in quell’ambiente.
Il contratto scuola si rivela, ancora una volta, strumento di garanzia moderno e flessibile: chi è malato incurabile non perde stipendio. Possibile che chi ha una situazione di fragilità connessa al Covid rischia la decurtazione economica e persino il licenziamento? – si chiede Turi.
Un vero paradosso. Qui non c’è inibizione. Si vorrebbe ribaltare l’onere.

Lavoratori fragili -m_pi.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0001585.11-09-2020

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scheda istruzioni operative per le supplenze del personale ATA, a cura della UIL SCUOLA.

INDICAZIONI OPERATIVE PERSONALE ATA GRADUATORIE PROVINCIALI.

TIPOLOGIA SUPPLENZE
MODALITÀ CONVOCAZIONE DEGLI ASPIRANTI.

I posti di personale ATA, fatta eccezione per quelli del profilo di direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), che non sia stato possibile assegnare mediante incarichi a tempo indeterminato, sono coperti con il conferimento di supplenze annuali (31/8) o di supplenze temporanee sino al termine dell’attività didattica (30/6).
Ai fini predetti si utilizzano:
 le graduatorie permanenti provinciali per titoli(art.554delD. L.vo 297/94);  in subordine gli elenchi e le graduatorie provinciali(D.M.19.04.2001,n.75).
Le eventuali, residue disponibilità sono assegnate dai competenti dirigenti scolastici, mediante lo scorrimento delle graduatorie d’istituto.

la scheda: Supplenze. indicazioni operative – personale ATA – Scheda UIL scuola

 

Mobilitazione Nazionale: RIPARTIRE DAL LAVORO

CGIL CISL UIL confermano per la mattinata del 18 settembre una Giornata di Mobilitazione Nazionale che sarà caratterizzata da iniziative regionali.

Servono nuove risposte in particolare per giovani, donne e pensionati che in questi mesi hanno pagato, più di altri, per la mancata pianificazione di misure in grado di garantire un supporto concreto.

Il Paese ha bisogno di ricomporre un tessuto sociale che l’emergenza Covid ha messo e sta mettendo tutt’ora, a dura prova, a partire dal sistema sanitario. Si deve ripartire dal lavoro, dal buon lavoro, in cui si opera in sicurezza e in cui si rinnovano i contratti sia pubblici che privati, condizione indispensabile per dare valore e dignità alle persone attraverso il lavoro.

Il tutto aggravato da una ripartenza del sistema scolastico, perno centrale della comunità sociale, caratterizzata da una inammissibile confusione normativa, da un deficit occupazionale e da carenze strutturali dovute anche alla negazione di un confronto con le organizzazioni sindacali che sicuramente avrebbe aiutato la ricerca di soluzioni adeguate.

Attachments: circolare unitaria 18 settembre

Supplenze. Convocazioni ed effetti sul mancato perfezionamento del rapporto di lavoro – Scheda UIL scuola.pdf

facendo seguito a numerosi quesiti che ci sono giunti sull’argomento, abbiamo predisposto una prima scheda sulle supplenze che riassume quali saranno le modalità delle convocazioni – GAE-GPS e graduatorie di istituto – e gli effetti di una eventuale rinuncia di un supplenza o abbandono di servizio.

A tal proposito abbiamo inserito un elenco con tutte le possibilità di rinuncia  che comunque consentono al docente di mantenere il diritto ad aspirare ad altra supplenza a seconda della graduatoria e dell’insegnamento a cui è interessato.

attachments: Supplenze. Convocazioni ed effetti sul mancato perfezionamento del rapporto di lavoro – Scheda UIL scuola

L’intervista al segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, pubblicata su “”La tecnica della Scuola””

  l’articolo con l’intervista al Segretario generale  pubblicato sul giornale on line.  Ecco il link diretto alla pagina dell’articolo: https://www.tecnicadellascuola.it/riapertura-scuole-contratto-ed-altri-temi-caldi-intervista-a-pino-turi   e poi un altro link che rimanda alla home page de “La Tecnica della Scuola”:   https://www.tecnicadellascuola.it/  .

Ecco le domande:

Come primo intervento per una riapertura in sicurezza sarebbe stato indispensabile un potenziamento degli organici per consentire la riduzione di alunni per classe (evitando così le cosiddette “classi pollaio”)?
L’intera operazione di riapertura avrebbe dovuto comportare una totale inversione delle politiche seguite negli ultimi venti anni caratterizzate da tagli, contenimento della spesa, politiche neo liberiste. 
Il coronavirus ha solo evidenziato, mostrato tutti i limiti, anche drammatici, di queste scelte. 
Ora è il momento di politiche keynesiane che, applicate alla scuola e all’istruzione, avrebbero un doppio effetto: rilanciare la crescita e l’economia e dare un assetto moderno e democratico al Paese. 
La scuola è istruzione, democrazia e partecipazione, come si può sviluppare in aule strapiene? 
Una consapevolezza che non è ancora pienamente entrata nel patrimonio politico e nelle decisioni del nostro ministro.

2) Il Mef ha autorizzato l’assunzione di 85mila docenti a tempo indeterminato (metà da Gae e metà da graduatorie concorsi) ma c’è chi fa notare che forse le assunzioni quest’anno si attesteranno soltanto tra le 20mila e 25mila unità, al massimo 30mila.
E’ sempre la stessa storia, il MEF ha ancora gli stessi schemi culturali e politici. Si possono cambiare solo dietro un forte impulso della politica. Il ministro dell’istruzione è stato troppo accondiscendente nei confronti delle politiche economiche del governo, stretto tra mille richiami: meno alla scuola più agli altri settori, magari più utili elettoralmente. Che non si potessero fare le 85.000 lo si sapeva già. I precari saranno sempre molti, troppi.

3) A proposito della stabilizzazione dei precari, proprio su questo argomento sono iniziate le prime frizioni con la ministra Azzolina, ancor prima dell’emergenza sanitaria.
Voglio ricordare che la piaga del precariato è antecedente alla pandemia e che i sindacati, unitariamente, hanno sottoscritto accordi con due governi e tre ministri. Quello attuale ha inteso stracciare gli accordi che prevedevano come obiettivo primario l’immissione nei ruoli il 1°settembre. Decisione che non gli era estranea visto che proprio l’attuale ministro era presente nella veste governativa di sottosegretario quando l’incarico era di Fioramonti. Un errore clamoroso aver rinviato un problema già urgente.

4) A volte si ha la sensazione che il Ministro sembra mostrarsi disponibile al confronto quando vuole perseguire un suo risultato e ha bisogno del supporto dei docenti e dell’approvazione dei sindacati, ma poi… In effetti lei, dott. Turi, ha affermato tempo fa “Azzolina è un ministro con cui è difficile parlare perché non vuole ascoltare”. 
Il ministro, evidentemente, pensa che i sindacati nel loro ruolo di intermediazione non servano.


la versione intera: Intervista Turi – TECNICA DELLA SCUOLA 

 

 

COMUNICATO STAMPA >>> GPS: uscire dall’impasse, garantire i diritti. UIL: serve provvedimento legislativo urgente in CdM. GPS: USCIRE DALL’IMPASSE. GARANTIRE I DIRITTI

UIL: Serve un provvedimento urgente per garantire l’apertura delle scuole con i docenti in cattedra sin dal primo giorno di lezione.
Prorogare per il prossimo anno scolastico il contratto dei supplenti precari con almeno tre anni di servizio e i docenti in possesso della specializzazione sul sostegno: questa la proposta UIL Scuola presentata oggi pomeriggio durante l’incontro al ministero per discutere degli aspetti puramente tecnici legati alla prossima circolare sulle supplenze.
La proposta avanzata oggi al MI è di chiedere al Consiglio dei ministri un provvedimento legislativo urgente, con cui confermare il contratto di supplenza, anche per l’anno scolastico 2020/21, ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno e a coloro i quali sono in possesso dei tre anni di servizio.

 A rafforzare giuridicamente la richiesta della UIL Scuola anche la pronuncia del 30 giugno del Consiglio di Stato che dichiara testualmente: «aver svolto attività didattica per oltre tre anni presso scuole statali è considerato titolo equiparabile all’abilitazione, secondo i principi della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 26/11/2014» e dalla Direttiva Europea del 1999/70/CE recepita dallo Stato Italiano con D.Lgs 386/2001 sull’abuso dei contratti a tempo determinato.
In questo modo si coprirebbero, già dal prossimo 14 settembre, almeno i 50.000 posti vacanti dei circa 250.000 destinati a supplenza. Posti rimasti vuoti anche dopo la call veloce.
Si deve dare inoltre il tempo necessario per la correzione dei numerosissimi errori di valutazione presenti nelle GPS. Errori che riguardano sia i nuovi inserimenti, che gli aggiornamenti. Nello stesso tempo si possono avviare le lezioni.

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SUPPLENZE >>> IL REPORT DELLA RIUNIONE DI OGGI POMERIGGIO AL Ministero dell’Istruzione.

Prorogare per il prossimo anno scolastico il contratto dei supplenti precari con almeno tre anni di servizio e i docenti in possesso della specializzazione sul sostegno: questa la proposta UIL Scuola durante l’incontro che si è tenuto al MIUR sulla circolare delle supplenze.
Serve un provvedimento urgente per garantire l’apertura delle scuole con i docenti in cattedra sin dal primo giorno di lezione.
Durante l’incontro convocato al MIUR con le organizzazioni sindacali la UIL Scuola, oltre a discutere degli aspetti puramente tecnici della prossima circolare sulle supplenze, ha proposto all’Amministrazione di chiedere al CDM un provvedimento legislativo urgente con cui confermare il contratto di supplenza, anche per l’anno scolastico 2020/21, ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno e a coloro i quali sono in possesso dei tre anni di servizio.

La richiesta della UIL Scuola deriva anche dalla recente pronuncia del Consiglio di Stato del 30/06/2020 che dichiara testualmente: “aver svolto attività didattica per oltre tre anni presso scuole statali è considerato titolo equiparabile all’abilitazione, secondo i principi della sent. della Corte di G. Europea del 26/11/2014” e dalla Direttiva Europea del 1999/70/CE recepita dallo Stato Italiano con D.Lgs 386/2001 sull’abuso dei contratti a tempo determinato.
Così facendo si coprirebbero, già dal prossimo 14 settembre, almeno i 50.000 posti vacanti dei circa 250.000 destinati a supplenza. Posti rimasti vuoti  anche dopo la call veloce, utilizzata da pochi anche perché disincentivata dal blocco quinquennale. 
Si procederebbe inoltre, dando il tempo necessario, alla correzione dei numerosissimi errori di valutazione presenti nelle GPS che riguardano sia i nuovi inserimenti che gli aggiornamenti e nello stesso tempo si avviano le lezioni.

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Il ministro ha qualificato la GPS come il suo più grande orgoglio.

Il ministro ha qualificato la GPS come il suo più grande orgoglio. Non abbiamo espresso commenti per non passare per i soliti pessimisti scettici. Oggi siamo di fronte ad una vera catastrofe: da tutte le regioni arrivano segnali netti di protesta di migliaia di precari che non ritrovano il riconoscimento dei loro titoli. Errori, punteggi sballati, valutazione dei servizi inesatta, neanche l’algoritmo di Renzi fece tanto. Chiediamo al ministro di fermarsi e, con sano pragmatismo, verificare se si tratta di proteste pretestuose o veri e propri buchi nel sistema – sottolinea Pino Turi, segretario generale Uil Scuola – in particolare per la parte della verifica, effettuata sotto la morsa del tempo, del coronavirus, in solitudine. Non è il caso di impuntarsi servono garanzie, e garanti. Occorre assolutamente essere garanti della correttezza delle graduatorie. Bisogna trovare tempi e modi per testare, magari a campione – propone subito Turi – le varie situazioni per restituire fiducia al sistema che viceversa rischia il collasso. Collasso che per il bene della scuola deve essere evitato. Alcune situazioni appaiono tanto compromesse che il nostro ufficio legale è al lavoro per dare indicazioni sulle garanzie giurisdizionali, se il ministero non vorrà dare conto dei risultati di questa operazione piena di falle. Un risultato che non avremmo voluto, che preoccupa e crea disagi, instabilità, nuova precarietà. Un clima di incertezza che non aiuta l’apertura della scuola che merita grande collaborazione da parte di tutti. Avere escluso di fatto ogni confronto sindacale su questi temi significa aver deciso di rinunciare a esperienza, soluzioni pratiche e garanzie, che sono legate alla funzione propria del sindacato. Ora va risolta una situazione che si prospetta complicata nel metodo e drammatica nel merito – osserva il segretario generale Uil Scuola. Serve un provvedimento d’urgenza che trovi soluzioni opportune di cui il ministro si dovrà fare carico.
 

GPS: IL GIOIELLO NORMATIVO DELLA MINISTRA IN FRANTUMI

GPS: IL GIOIELLO NORMATIVO DELLA MINISTRA IN FRANTUMI: ERRORI, PUNTEGGI SBALLATI, VALUTAZIONI DEI SERVIZI INESATTE. NEANCHE L’ALGORITMO DI RENZI FECE TANTO.
TURI: SERVE PROVVEDIMENTO D’URGENZA. La  PROCEDURA COINVOLGE 250 MILA PERSONE.  SERVIRÀ PER IMMETTERE IN RUOLO UN DOCENTE SU QUATTRO. TESTARE, A CAMPIONE, LE VARIE SITUAZIONI PER RESTITUIRE FIDUCIA AL SISTEMA CHE VICEVERSA RISCHIA IL COLLASSO. IN PROVINCIA DI CATANIA NUMEROSE PROTESTE PER LAPALISSIANI – GROSSOLANI ERRORI CHE SE NON CORRETTI ARRECHERANNO GRAVE NOCUMENTO ALLE PERSONE. DISPARITA’ DI TRATTAMENTO. ANCORA UNA VOLTA UN PROVVEDIMENTO CHE PIUTTOSTO CHE RISOLVERE PROBLEMI e FARE TROVARE RISCONTRO A LEGITTIME ASPETTATIVE INGENERA ED INCREMENTA LA LITE SOCIALE. VIRUS BUROCRATICO, pernicioso.

Come Volevasi Dimostrare… G. P. S. – Ancora peggio del previsto.! I legali in nome e per conto dei segretari generali della FLC CGIL, della Cisl Scuola, della Uil Scuola Rua, dello Snals Confsal e della Gilda Unams hanno formalizzato e presentato ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA,

In allegato, l’atto di diffida e messa in mora unitario – notificato al MIUR – con il quale chiediamo immediati e tempestivi provvedimenti di integrazione dell’OM n. 60 del 10.07.2020 con la previsione di uno strumento di reclamo che permetta la correzione di eventuali errori, prima della pubblicazione delle graduatorie definitive. salvo mavica, segretario

attachments:gps-atto-di-messa-in-mora-e-diffida

LA FAVOLA DI PIA E PAI.

     
·        27 Agosto 2020
EDITORIALE Di Pino Turi
Il MI ha diramato una nota per dare indicazioni alle scuole sul PIA e sul PAI.
Non sono i personaggi di una novella, ma lo potrebbero diventare. Sono l’acronimo del Piano di integrazione degli apprendimenti e del Piano di apprendimento individualizzato, per dire che le scuole devono verificare le mancanze relative agli apprendimenti degli alunni per effetto della chiusura delle scuole per il coronavirus dello scorso anno con l’uso di una neo lingua che parla al suo interno.
Ricorda alle scuole che devono programmare dal 1°settembre e per l’intero anno.
Una circolare, discussa in sede di confronto sindacale, per le implicazioni che ha sul personale dal punto di vista istituzionale e contrattuale e sulle ricadute sugli studenti, specie quelli più ‘fragili’.
Nella bozza si indicavano particolari prerogative dirigenziali per l’attuazione e la programmazione delle attività di ‘recupero’ degli alunni. Una lunga trattativa che in sostanza doveva rimettere in linea la circolare con le norme di legge e contrattuali.
Sul primo aspetto, le prerogative dei dirigenti sono state (re)inquadrate nella norma che assegna al collegio dei docenti la deliberazione delle attività didattiche, una competenza prima negata dalla bozza di circolare e solo, successivamente attuata attraverso le prerogative organizzative dirigenziali.
L’altro aspetto di natura contrattuale è quello che riguarda i diritti ed gli obblighi dei docenti che sono chiamati dal 1° settembre all’inizio delle lezioni a programmare le attività per l’intero anno scolastico in nome dell’autogoverno (autodichia) della scuola, attraverso le delibere dei propri  Organi Collegiali.
Come è intuibile nessuna circolare può modificare ne leggi ne contratti, una circostanza rivendicata con forza dalle organizzazioni sindacali.
Mentre per i rapporti tra collegio e dirigenza si è trovata la formulazione giusta, sull’aspetto contrattuale il MI, cosciente di una forzatura contrattuale, ha lasciato la norma così come era stata concepita: far rientrare dal 1°settembre anche le attività di insegnamento che partono, invece dall’inizio  delle lezioni diversificate per regioni che ne definiscono il calendario..
Del resto, non si possono negare le attività di programmazione che sono propedeutiche alle lezioni e quest’anno si presentano ancora più complesse per la convivenza con il coronavirus che impegnerà i collegi in una importante programmazione didattica, a partire dalla costituzione di gruppi compatibili con il distanziamento.

Nota della segreteria nazionale PIA e PAI 27082020

COM La favola di Pia e Pai 27082020

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Richiesta della Uil Scuola di destinare per l’immissione in ruolo tutti i posti disponibili e vacanti.

Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione M.I. 
Roma 24/08/2020
 
        Pervengono alla scrivente organizzazione sindacale numerose segnalazioni riguardo le operazioni di immissione in ruolo del personale docente. 
        In particolare, si segnala come diversi Uffici Scolastici Regionali non permettano lo scorrimento delle relative graduatorie (ad esaurimento o di merito) con individuazione dell’avente titolo anche su un posto liberato ,nel corso delle operazioni di nomina, da un collega già di ruolo che, per effetto di nuova nomina, cambia provincia.
        Considerato che mancano solo due giorni al termine delle operazioni ordinarie di immissione in ruolo e che l’obiettivo dell’amministrazione dovrebbe essere quello di utilizzare il massimo dei posti autorizzati dal MEF e di concludere le operazioni per tempo ma con l’obiettivo  di occupare tutti i posti vacanti e disponibili al 31/8, la UIL scuola chiede che si diano indicazioni agli Uffici scolastici Regionali affinché si utilizzino, ai fini delle immissioni in ruolo, tutti i posti disponibili e vacanti, anche quelli lasciati liberi da chi è già di ruolo e accetta una nuova nomina anche se in altra provincia. 
        La presente richiesta è suffragata dalla convinzione che per superare la gestione emergenziale, in atto, vada superata la visione ragionieristica fino ad oggi applicata sulla scuola.
        Coprire con personale di ruolo tutti i posti attualmente disponibili e vacanti significa mettere al centro gli studenti, come d’altronde chiede il Ministro, attraverso decisioni che permettano alla scuola di superare bene l’emergenza e di ripartire in sicurezza a tutela degli alunni e di tutta la comunità educante.
Cordialmente
Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale UIL Scuola

AZZOLINA VS SINDACATI >>> Turi (Uil Scuola): un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.

Signor ministro, non possiamo finirla con la storia del ricatto sindacale?
Quel ricatto lo hanno subito i sindacati, non posto.

IL MINISTRO AZZOLINA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ
Turi: un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.
Mentre i nodi arrivano al pettine, assistiamo ad una reazione scomposta del ministro dell’Istruzione, che con il ricorso ad una serie infinita di luoghi comuni e stereotipi – le donne, il sessismo, la resistenza al cambiamento, il sindacato cattivo – si costruisce un ruolo di vittima sacrificale alla vigilia di una apertura della scuola che come un mantra ripete ossessivamente (chissà se ci crede anche lei).

Bisogna trovare il colpevole! Cosa c’è di più facile che individuarlo nel sindacato, come se ce ne fosse uno soltanto, come il ministero che è, o dovrebbe essere, uno solo.
Come se non sapesse – il ministro – che il sindacato ha una base di centinaia di migliaia di lavoratori, oggi disorientati dalle sue decisioni, che non si sentono rappresentati da un ministro autoreferenziale, che non tollera la critica.

Eppure, per non sbagliare, la critica serve. Certo al suo interno si è circondata di una ‘corte’ scelta tra i propri amici che non osano darle torto e chiama sabotaggio tutto ciò che non coincide con un suo desiderio.

Fortunatamente esistono ancora i sindacati, liberi di esprimere le proprie opinioni, e vederli uniti nelle critiche, molto costruttive, dovrebbe fare riflettere – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.

Il cambiamento lo rivendichiamo continuamente, ma non a scapito dei diritti e delle aspettative dei lavoratori che dovranno sentirsi parte di un progetto che non c’è.

Non basta invocare la collaborazione vuota e sterile, chiedendo di remare nella stessa direzione.
Ministro, in quella direzione ci sono gli scogli, ci andiamo a schiantare.

 

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Incontro al Ministero dell’Istruzione su banchi>>> Il comunicato unitario.

“””I segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal così si sono espressi al termine dell’incontro: “Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura. Le scuole in vece devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto.””””“
“”””È fondamentale – concludono – garantire alle scuole, da subito, tutto ciò di cui hanno bisogno per organizzare e gestire in sicurezza la loro attività: le risorse assegnate agli USR per soddisfare il fabbisogno di posti aggiuntivi vanno immediatamente integrate con quelle previste dal ‘decreto agosto’, riteniamo che sia questa oggi un’assoluta priorità su cui servono scelte chiare e immediate. Attendiamo la convocazione per l’attuazione del protocollo sull’apertura in sicurezza delle scuole, firmato il 6 agosto, che solo può garantire sicurezza e didattica in presenza, obiettivo realizzabile con una politica basata sul personale piuttosto che sulle suppellettili””””.

il comunicato: comunicato-unitario-scuola-19082020-DEF

Iniziativa sindacale a sostegno della vertenza DSGA ff

A seguito richieste e sollecitazioni della UIL SCUOLA il Parlamento ha approvato O.D.G. trasversali che impegnano il Governo a porre immediata soluzione alla questione dimenticata dei DSGA ff.
Per questo personale, che ha dimostrato sul campo la propria competenza, deve essere indetto un concorso riservato che valorizzi esperienza e professionalità, oggi ancora più necessarie per fare funzionare le scuole in periodi di emergenza. Senza DSGA appare pressoché impossibile l’apertura ordinata delle scuole.  L’iniziativa è volta ad ottenere un provvedimento legislativo urgente che dia risposte immediate alle diverse istanze dei DSGA ff che tra pochi giorni saranno chiamati a far funzionare le scuole.

Infine, l’Ufficio Legale della Uil Scuola Nazionale sta predisponendo uno specifico percorso di tutela giudiziaria a favore del personale amministrativo e per contrastare eventuali abusi.  E’ ora che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità.                                                                                      Antonello Lacchei, Segretario Nazionale

Avvio anno scolastico: incontro Ministero dell’Istruzione. Operazioni inizio anno scolastico. Dal ministero nessuna risposta concreta – solo impegni vaghi per ulteriori incontri

SEGRETERIA NAZIONALE – ROMA –

Su richiesta sindacale si è svolto un incontro in videoconferenza con l’amministrazione per affrontare tutti gli aspetti legati all’avvio del nuovo anno scolastico.
Il ministero dell’istruzione è stato rappresentato dal Direttore generale Dr. Filippo Serra e dalla Dott.sa Valentina Alonzo.
Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.
Per la UIL l’incontro doveva servire a fare chiarezza su alcuni aspetti, anche alla luce di alcune novità che sono intervenute, per fare in modo che l’anno scolastico possa iniziare senza problemi.
Gestione delle graduatorie provinciali (GPS), accantonamento posti di sostegno, nomine in ruolo con riserva e nomine DSGA facenti funzione i principali argomenti trattati.

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NOSTRE SCELTE SONO SUL MERITO DELLE QUESTIONI, NON SU POLEMICHE PRETESTUOSE. Il rifiuto dell’amministrazione avrà ripercussioni negative su migliaia di persone. Mai così basso il livello delle relazioni sindacali.

La vicenda ha inizio nei giorni 4 e 5 marzo dopo che l’amministrazione ha convocato un tavolo di contrattazione sulla mobilita’.
Argomento: personale ATA con particolare riferimento agli ex LSU.

In quei giorni abbiamo scoperto, cosa anomala, che esistono due contratti della mobilità, uno per i docenti e uno per il personale ATA.
Noi della Uil siamo sempre stati convinti che il contratto è unico mentre l’amministrazione di fatto ha operato come se fossero distinti.
La UIL ha fortemente contestato questa modalità di convocazione rifiutandosi di discutere problematiche relative al solo personale ATA.
Come prevede il comma 4 dell’art. 1 del CCNI integrativo sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario può essere riaperto.
La UIL chiedeva semplicemente questo: l’applicazione del contratto, la riapertura su tutta la materia della mobilità, docenti e ATA.
A seguito della chiusura totale dell’amministrazione rispetto a richieste legittime la UIL Scuola, a prescindere dai contenuti, non ha sottoscritto l’accordo.
Il problema non era tecnico ma politico. Così si è alterato il contratto sottoscritto anche dall’amministrazione.
Per noi la riapertura del confronto sarebbe stata utile per risolvere tre problemi importanti:
– il blocco quinquennale alla mobilità dei docenti vincitori di concorso riservato (ammissione all’ultimo anno del FIT) del 2018 le cui graduatorie sono state pubblicate dopo il 31 dicembre 2019;


problematiche relative all’assegnazione della sede e alla mobilità degli ex LSU assunti a tempo indeterminato come collaboratori scolastici;
l’utilizzo flessibile dei posti resisi disponibili per i pensionamenti di “quota 100” e non messi a disposizione della precedente mobilità, al fine di evitare disparità di trattamento tra che legittimamente ha diritto all’assunzione in ruolo e chi poteva aspirare a quei posti già nella mobilità dello scorso anno.
Non essendoci state risposte la UIL ha denunciato in modo puntuale le illegittimità di tali scelte che, a nostro avviso, presentano profili di incostituzionalità, denunciando l’amministrazione per attività antisindacale.

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Report immissioni in ruolo personale ATA.

IMMISSIONI IN RUOLO ATA
LA UIL CHIEDE DI PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
PER GLI ATA, COME PER I DOCENTI OCCORRE UN PROVVEDIMENTO STRAORDINARIO DEL PARLAMENTO PER COPRIRE TUTTI I POSTI DISPONIBILI E VACANTI.
Martedì 11 agosto 2020 si è è proseguita l’informativa in videoconferenza tra le Organizzazioni sindacali scuola ed il ministero sulle immissioni in ruolo del personale ATA per l’anno scolastico 2020/2021. Per la Uil Scuola hanno partecipato Antonello Lacchei Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.
I rappresentanti del MIUR nel confermare i numeri dell’operazione hanno indicato che, a fronte di oltre 9.000 cessazioni il MEF ha autorizzato 11.323 immissioni in ruolo.

La Uil Scuola, nel giudicare questo contingente del tutto insufficiente, ha fatto nuovamente rilevare come – in questo frangente emergenziale – sia assurdo mantenere una quota dell’organico di diritto in condizione di precarietà, violando ancora una volta il principio del diritto alla stabilizzazione sancito dai numerosi pronunciamenti della Corte di Giustizia Europea e dai Tribunali Italiani.
Oggi i posti disponibili sono oltre 20.000 ed è necessario dare stabilità a tutta la Comunità Educante per metterla in condizione di affrontare la nuova sfida sanitaria, sociale ed educativa a cui è chiamata.
Per questo la UIL ha rivendicato la copertura degli ulteriori 9.000 posti ATA, misura che tra l’altro non avrebbe alcun impatto economico.

Report immissioni in ruolo ata 11 agosto 2020