Comunicazione ufficio legale: sollecito incontro sindacale di cui alla diffida per comportamento antisindacale.

L’esecutivo Nazionale della UIL SCUOLA conferisce ampio mandato al Segretario Nazionale per la reitera della  DIFFIDA (allegata e notificata al MIUR, in persona del Ministro pro-tempore), volta ad interrompere la condotta antisindacale posta in essere nei confronti della UIL Scuola.
In particolare viene richiesta la convocazione immediata, entro e non oltre il termine di 3 giorni, per l’avvio delle trattative negoziali e la necessaria contrattazione sui temi fondamentali legati al CCNI sulla mobilità per tutti i lavoratori del comparto – personale docente, educativo e ATA – al fine di armonizzare le norme legislative con il contenuto del CCNI.

sollecito Diffida 2 – ART 28

Incontro Tavolo nazionale permanente per gli esami di Stato. ESAMI / MACCHINA AMMINISTRATIVA IN DIFFICOLTÀ  


Si è riunito questa mattina il Tavolo nazionale permanente per gli esami di Stato, composto da componenti del MI, della Protezione civile, della Croce Rossa Italiana e dalle Organizzazioni Sindacali, che svolge le funzioni di verifica dell’attuazione, presso le istituzioni scolastiche, delle indicazioni contenute nel Documento tecnico scientifico per gli esami di Stato.
Un primo incontro che ha visto da parte della UIL Scuola – rappresentata da Giuseppe D’Aprile – un’adesione convinta al fine di contribuire allo svolgimento in sicurezza degli esami in presenza, ben sapendo che ci sono grandi difficoltà che la macchina amministrativa da sola non potrà superare se non attraverso una grande solidarietà e collaborazione.
In questo senso la UIL ha chiesto al tavolo decisioni condivise e scevre da posizioni ideologizzate che, possibilmente, vadano nella stessa direzione e cioè la tutela a 360 gradi della comunità educante, eliminando elementi di scontro anche pregressi al fine di supportare le scuole nella giusta maniera. Comunicazioni e indicazioni stringate e chiare, senza linguaggi burocratici, anche per fornire alla dirigenza scolastica il giusto supporto che merita.
Un approccio costruttivo, collaborativo, democratico e non burocratico.
Nel merito è stata esaminata una bozza di circolare che il dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali ha predisposto per le scuole e che riguarda le “dotazioni finanziarie per la ripresa dell’attività didattica a settembre, nonché per lo svolgimento, in presenza e in sicurezza, degli esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione”.
La UIL Scuola, per quanto concerne la parte della circolare che riguarda gli esami di Stato, ha sollecitato il tavolo a fornire immediatamente indicazioni alle scuole onde evitare iniziative più o meno opportune.
In particolare ha evidenziato le pretese di qualche dirigente scolastico che costringe il personale che ritiene di essere in condizioni di fragilità e dunque maggiormente esposto a rischio di contagio, di chiedere di essere sottoposto a visita da parte del medico competente o medico del lavoro INAIL.
Alla luce di ciò, ha fatto presente che non c’e’ alcun obbligo per il lavoratore il quale, se appartenente alle categorie fragili, dovrà farlo dichiarare semplicemente dal medico di base.
“L’individuazione dei lavoratori “fragili” può essere effettuata dal medico di base… è previsto nel documento redatto dal comitato tecnico scientifico.

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DL SCUOLA / Turi: di ordinato e regolare non c’è niente.Come potrà deliberare il consiglio di istituto le misure da adottare, nel periodo estivo, senza personale a disposizione? Chi darà indicazioni e supporto alle segreterie?  Non dovrebbero essere gli uffici amministrativi territoriali a dare supporti necessari? Possibile che i lavori di adeguamento e manutenzione vadano in carico alle scuole?

Turi: serve progetto per far ripartire la scuola. 
Alle scuole occorrono risposte precise e strumenti. C’è solo confusione. 
Un clima mai visto, una confusione preoccupante. Bisognerebbe cambiare titolo al decreto – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi ricordando che si sta dibattendo di «misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato».Di urgente non c’è rimasto più niente. Tutto è rinviato al prossimo anno.
Sugli esami abbiamo firmato un protocollo e lo rispetteremo perché le scuole hanno bisogno di elementi di supporto e di chiarezza. Per il resto il clima è di conflitto.
Con una decisione che ha rari esempi paragonabili, Premier e ministra, hanno stracciato due accordi sottoscritti con loro a Palazzo Chigi, mesi e mesi di lavoro, di riunioni, di confronti tecnici, emendamenti, mediazioni parlamentari.
Pacta sunt servanda. Per noi vale ancora. Ciò che abbiamo firmato rispettiamo.
La domanda oggi è: sappiamo come riapriranno le scuole?
Non a settembre, tra qualche giorno. L’ultimo Dpcm prevede la chiusura delle lezioni fino al 14 giugno. Le scuole dell’infanzia chiudono il 30. Che faranno i bambini? Dove andranno? Li affideremo ai volontari? Stiamo scherzando?

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Proclamazione dello stato di agitazione nella Sezione Scuola e Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Roma, 26 maggio 2020, Prot. n. 139/2020 flcgil FS/AS-stm.  Alla Presidenza del Consiglio Dipartimento Funzione Pubblica. Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Al Ministero dell’Istruzione.  Alla Commissione di garanzia sul Diritto allo sciopero.  ll.ss.

Le scriventi OO.SS.: FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS proclamano lo stato di agitazione della Sezione Scuola e dell’Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca per rivendicare un piano straordinario di investimenti al fine di rendere possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza.

È indispensabile a tal fine disporre di adeguate risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici, sia per il personale docente che per il personale Ata, condizione imprescindibile per:

  •   Ridurre il numero di alunni per classe e consentire un a didattica per gruppi ridotti di alunni. Preoccupano i segnali di una gestione in sede locale degli organici che non sembra tenere conto delle indicazioni riguardanti la necessità di prevedere una didattica gestita con gruppi classe di ridotta consistenza
  •   Rispettare rigorosamente il tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità
  •   Assicurare piena funzionalità alle segreterie scolastiche, garantendo sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anticontagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici
  •   Consolidare a regime la figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del primo ciclo

P139_2020 FLC CGIL CISL Scuola, UIL SCcuola RUA, SANLS Confsal, GILDA Unams – Proclamazione stato agitazione e tentativo conciliazione Sezione Scuola e Area Dirigenza

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SUI PRECARI UN ACCORDO TOTALMENTE INADEGUATO. RISORSE INSUFFICIENTI PER TORNARE A SCUOLA IN SICUREZZA. PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE  

Mentre è in corso in Senato l’esame del Decreto scuola che, tra i suoi obiettivi, ha l’immissione in ruolo di 24..000 docenti precari con almeno 36 mesi di servizio, i cinque maggiori sindacati del settore (FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL E GILDA UNAMS), del tutto insoddisfatti delle mediazioni politiche raggiunte fra i gruppi di maggioranza, hanno inviato ai ministeri competenti una richiesta di svolgimento del tentativo di conciliazione, sancendo formalmente lo stato di agitazione della categoria.
Gli esiti dell’incontro notturno di maggioranza hanno definito un quadro che ora deve passare il vaglio parlamentare, ma dai sindacati arriva un giudizio di totale insoddisfazione.
Le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto accordi, con due governi e tre ministri, proprio su questa materia e responsabilmente hanno condiviso le linee guida su cui aprire un dibattito serio e costruttivo per riaprire le scuole a settembre. Un impegno volto ad individuare soluzioni praticabili, come nell’accordo sottoscritto qualche giorno fa per lo svolgimento degli esami di Stato.
Stiamo parlando di docenti e personale ATA che saranno pochi rispetto all’organico necessario per affrontare la riapertura, che impone fra l’altro l’adozione di misure organizzative di cui ogni giorno emergono anticipazioni più o meno fondate.
L’unica certezza, al momento, è che Il prossimo anno scolastico si presenta con un numero di precari mai visto prima, oltre 200 mila.

comunicato-unitario-stato-di agitazione-26052020

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INTESA PRECARI / Turi: Un accordo che serve alla politica, anzi al potere della politica, non alla scuola, non alla società civile.


Turi: rinviare per non decidere significa lasciare migliaia di precari in una condizione di incertezza
. Un accordo che serve alla politica, anzi al potere della politica, non alla scuola, non alla società civile.
Una vera e propria  fuga dalle responsabilità di buon governo.
Se la mediazione è basata sul rinvio al prossimo anno – commenta a caldo il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – siamo in presenza di una politica autoreferenziale che contraddice se stessa. Basta vedere le innumerevoli dichiarazioni dei giorni scorsi che ritenevano prioritario avere al 1°settembre i docenti in classe.
Stiamo parlando della conversione di un decreto legge pensato nell’agosto scorso, quindi un provvedimento adottato per ragioni di necessità ed urgenza, ancora prima della pandemia.
Ragioni di necessità ed urgenza che non sono evaporati, anzi si sono accentuati per effetto della pandemia in corso.
Le ragioni della politica hanno travisato il fine con il mezzo. Il fine era, e resta, mettere in ruolo i precari al 1°settembre.     Il mezzo era lo strumento per realizzare questo obiettivo.
Si è stravolto tutto. Resta la stessa realtà: resta il balletto dei docenti, resta l’aumento dei contratti precari, resta l’amarezza di un governo che si concentra sulla gestione piuttosto che sulla strategia di fondo.

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DL SCUOLA E PRECARI
. Turi: manteniamo il contatto con la realtà. Restiamo seri.


Sembra che i precari siano spuntati da Marte.                                                                                                                                                                                   Sono stati assunti sulla base del loro curriculum, i titoli e servizio.
Non sono abusivi, solo lavoratori senza contratto. Servono risposte politiche chiare e non pasticci.
Siamo pronti allo sciopero per tutelare ruolo e dignità del lavoro
Citare la costituzione per giustificare l’ingiustificabile – interviene il segretario della Uil Scuola sulla questione di concorsi straordinari per il personale precario – dimostra l’inconsistenza delle motivazioni che stanno alla base di una posizione che si vuole definita a priori. Come nelle  monarchie.  I contratti di medici e gli infermieri assunti per questa epidemia sono forse incostituzionli?
Qualcuno si è preso onestamente la briga di verificare la praticabilità di un’idea sostenuta in modo oltremodo cocciuto, per un percorso che è più simile ad una lotteria che non ad un concorso di merito?
 Pensare ai titoli professionali non è procedura bastevole per docenti che hanno lavorato nella scuola per anni? Non basta nemmeno che nella procedura sia previsto un esame finale, destinato ad accertare l’idoneità di docenti che oggi sono i supplenti di migliaia di alunni. Sono quelli che stanno facendo la Dad.
Questi docenti sono maestri, sono professori, non fanno i professori o i maestri
. Così sono percepiti da alunni e famiglie.
 La precarietà è solo nel loro contratto.
Uno stato inadempiente dovrebbe evitare invece provoca precariato. Non si può fare di questi lavoratori merce di scambio.

Facciamo appello alle forze sane di questo Paese affinché si evitino scontri politici su un terreno delicato come quello della scuola che è di tutti e non del ministro che, pro tempore, ne ha la responsabilità.
 

SCUOLA >>> Turi (Uil): governo dentro ad un pregiudizio. Siamo pronti alla mobilitazione. Venti di guerra, quella vera.

OGGI DIRETTA FB DEI SEGRETARI GENERALI SCUOLA DEDICATA AL PERSONALE PRECARIO
Turi: siamo interessati ad un progetto per il paese e la scuola ne è il fulcro.
Per questo siamo pronti alla mobilitazione.
Se il sindacato ha trovato soluzioni, se la politica sta cercando soluzioni, si può tollerare che il Governo resti dentro un pregiudizio?
In Italia per chi commette un reato c’è la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio.
Per gli insegnanti vale la presunzione di incapacità, dopo anni di servizio. Uno storytelling che non regge più.
Così questa mattina, il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, nel corso della diretta Facebook dedicata alla situazione di grave incertezza in cui si trova il personale precario della scuola.
La quarantena sta finendo anche il sindacato smetterà di stare in quarantena – ha detto Il segretario Uil Scuola annunciando iniziative di mobilitazione, fino allo sciopero generale della scuola.
Questo sindacato ha mostrato responsabilità, il governo invece si mostra irresponsabile.
Il ministro Fioramonti si è dimesso perché ha chiesto tre miliardi. Oggi, in piena emergenza alla scuola ne viene dato uno e mezzo, in due anni. La politica deve essere responsabile.
Il nodo del confronto con il Governo è stato uno dei punti centrali della diretta con i quattro segretari generali scuola.
La mobilitazione sarà in funzione delle risposte che arriveranno dal Governo. Non dal Parlamento – ha detto senza misure Turi, registrando l’impegno parlamentare a trovare una soluzione che metta in sicurezza il rientro a scuola a settembre e dia garanzie alle migliaia di precari che ad oggi non hanno alcuna certezza rispetto al loro futuro, licenziati a giugno e ad agosto, riassunti da precari, con calma.
Siamo interessati ad un progetto per il Paese. Per questo serve una scuola libera. Si tratta di democrazia e partecipazione che cominciano a scuola Se il sindacato ha trovato soluzioni, se la politica sta cercando soluzioni, possibile che il Governo resti dentro un pregiudizio?

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ORGANICI ATA E PROCEDURA NAZIONALE EX LSU


Un organico funzionale e stabile, presidi sanitari e protocolli puntuali a tutela degli studenti e dei lavoratori

In data 15 maggio 2020 si è tenuta una videoconferenza tra il MIUR e i Sindacati scuola, per una prima informativa sull’ organico di diritto ATA 20 21 e sulla procedura nazionale di internalizzazione degli ex LSU.

ORGANICI ATA
I rappresentanti del Ministero hanno riferito del calo di oltre 86.000 alunni a livello nazionale che, adottando i parametri utilizzati in passato avrebbero comportato la decurtazione di circa 550 Assistenti e 1400 Collaboratori. Attraverso la previsione del D.Lgs. 66/2017 sull’ ‘inclusione scolastica degli studenti con disabilità’ la decurtazione sarà riassorbita sulla base del numero di alunni disabili certificati ed inseriti a sistema. In questo modo la dotazione organica complessiva resterà sostanzialmente immutata. I dettagli regionali, provinciali e per profilo verranno illustrati in un prossimo incontro in quanto i dati non sono ancora definitivi.
La Uil Scuola
Ha sostenuto la necessità di assicurare alle scuole il personale necessario, rilanciando la proposta di un organico funzionale alle attività previste da singola istituzione scolastica. Va superato il metodo di calcolo basato sul numero degli alunni; in alcune regioni, a fronte del calo degli alunni, abbiamo assistito ad un aumento delle classi. Come per i docenti va garantita la continuità amministrativa e gestionale, evitando lo spostamento delle persone, con la conferma delle attuali consistenze organiche a livello regionale e, ove possibile, a livello di istituzione scolastica.
Le nuove regole sanitarie sul distanziamento sociale e le dichiarazioni del Ministro Azzolina e di numerosi esponenti della maggioranza che sostiene il Governo e dell’opposizione sono orientate alla diminuzione del numero di alunni per classe. Questo è il momento di tradurre i buoni propositi in azioni concrete come quelle di un ampliamento dell’organico ATA, a partire dalla dotazione di tecnici nelle scuole del primo ciclo e di un presidio sanitario specialistico in ogni scuola. E’ necessario uscire dalla fase degli annunci e affrontare concretamente la situazione, utilizzando le risorse straordinarie che l’Europa mette a disposizione degli stati nazionali.
Per dare stabilità al sistema è inoltre indispensabile prevedere la progressiva implementazione dell’organico di area C la cui mancanza ha determinato le molte criticità nella sostituzione dei DSGA.
Tutte queste carenze, precedenti alla crisi sanitaria, sono dovute al pregresso blocco decennale della contrattazione e alla mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali, fondamentali per rendere il lavoro ATA più rispondente alle nuove esigenze.

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Alla scuola le briciole dei finanziamenti post pandemia: 1 miliardo e mezzo su 55 disponibili Ranieri (Uil Scuola): scuola dell’infanzia scomparsa dai radar


Esami di Stato in prima posizione, poi valutazione e scrutini e didattica distanza. Ora anche lead, libri di testo, recupero dei gap cognitivi conseguenti la sospensione della didattica in presenza.
Sono i temi che più interessano i professionisti dell’istruzione mentre la confusione regna in Viale Trastevere e si ripercuote sull’intero sistema scuola.
La scuola dell’infanzia è scomparsa dai radar dell’attenzione istituzionale – denuncia Noemi Ranieri segretario nazionale Uil Scuola, responsabile del coordinamento per le politiche dell’infanzia e della sua scuola che ha prodotto un documento sulla situazione della scuola dell’infanzia in epoca di Pandemia (on line sul sito Uil Scuola).
Saranno le scuole dell’infanzia e le prime classi della scuola primaria a dover ricomporre le macerie che la perdita di familiari e amici, l’isolamento, la paura dell’altro e della malattia hanno generato nei più piccoli, con danni incalcolabili per il breve ed il lungo periodo – sottolinea Ranieri.
Per rispondervi ancora nessuna indicazione, zero iniziative. Neanche qualche spunto per gli insegnanti, alla cui professionalità e determinazione, tutto sarà ancora una volta delegato.
Una situazione complessa d interessi contrapposti: da un lato Comuni, Enti locali e associazionismo che la usano come alibi per lanciarsi nella gara all’accaparramento dei fondi che l’Europa e il paese mettono a disposizione.
Dall’altro il sistema scuola nazionale e i suoi lavoratori, l’intera comunità educante, raccolgono le briciole. Un miliardo e mezzo, o poco più, dei 55 miliardi di cui si parla in questi giorni, per i prossimi due anni.

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SCUOLA: grande partecipazione alle assemblee on-line.

Comunicato Stampa Unitario 14052020

SEGRETERIE PROVINCIALI CATANIA

SCUOLA: grande partecipazione alle assemblee on-line.
Il 13 maggio scorso si è tenuta nella mattinata l’Assemblea Sindacale Provinciale indetta dalle OO.SS. scriventi per tutto il personale scolastico.
Detta Assemblea, considerata l’emergenza epidemiologica, è stata per forza di cose convocata in modalità a distanza attraverso piattaforma on-line, ma nonostante ciò ha avuto un notevole successo per adesioni e numero di interventi. Basti pensare che si sono sfiorate le 500 partecipazioni e che si è protratta fin dopo le 14.30, per più di un’ora oltre l’orario previsto con quasi 200 partecipanti fino alla fine.
Sicuramente i temi trattati, ovviamente inerenti all’emergenza epidemiologica in corso, sono temi molto sensibili che riguardano da vicino non solo la vita professionale del personale scolastico, ma anche la quotidianità degli studenti e delle famiglie, tutti facenti parte della comunità educante.
Innanzitutto è emersa la necessità impellente di predisporre un Protocollo Unico di Sicurezza a livello generale, in vista sia degli esami di Stato in presenza, sia del possibile rientro in aula a settembre.
Ma, soprattutto, numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti sulla tanto discussa didattica a distanza, dai quali è emerso a voce alta che trattasi di strumento solo emergenziale e succedaneo dell’unica vera forma di insegnamento e cioè quello in presenza, che potrebbe casomai supportarlo solo dopo un’adeguata regolamentazione contrattuale e da una piattaforma di esclusiva proprietà Ministeriale, in linea con le norme della Privacy.
Si è affrontata anche l’assoluta necessità che si realizzi nell’immediato un reale potenziamento delle risorse economiche alle scuole, indirizzate esclusivamente alla sicurezza sanitaria degli ambienti scolastici e degli organici, sia docenti che ATA, affiancato anche da un’adeguata ristrutturazione e ampliamento dell’edilizia scolastica, indispensabile per garantire il distanziamento sociale necessario con l’emergenza Covid-19, e consentire il riavvio in presenza delle attività didattiche in condizioni di piena sicurezza sanitaria.
I Segretari e Coordinatori Provinciali delle OO.SS. scriventi esprimono piena soddisfazione per il grande coinvolgimento e per il buon esito di questa nuova forma di partecipazione, che, comunque ci ha permesso di continuare a stare vicini al personale scolastico in questi momenti di emergenza, ma soprattutto di avere contribuito a rafforzare la solidarietà e la coesione delle categorie che rappresentiamo, nell’intento comune di trovare soluzioni valide, efficaci e condivise.
Catania, 14 maggio 2020

attachments: Comunicato Stampa Unitario 14052020

INCONTRI AL MINISTERO DEL 13 MAGGIO 2020. Garantito il diritto di rientro dei perdenti posto prima delle immissioni in ruolo.

Le nomine in ruolo sui posti liberati da “quota 100” sono state al centro del confronto tra l’amministrazione, rappresentata dal Capo dipartimento Marco Bruschi, e le organizzazioni sindacali.
 Con un commento a caldo verrebbe da dire “si sono ristretti i posti“.
 Un’operazione fatta con molto ritardo e, a nostro avviso, fatta male produce un risultato risicato rispetto alle premesse: a fronte di 9.000 pensionamenti l’amministrazione restituisce appena 4.500 posti, la metà. Questo è un elemento che si va ad aggiungere a quello relativo al concorso straordinario.
 Da una parte si annunciano nuovi 16.000 posti e oggi scopriamo che tra questi sono compresi i 4500 posti esistenti e non assegnati.
 Con l’operazione che l’amministrazione sta portando a conclusione, oltre a non coprire tutti i posti liberati, si rischiava di danneggiare il personale docente già di ruolo a vantaggio dei nuovi nominati ai quali si assegna una sede definitiva sottraendola alla mobilità.
 Rispetto a quanto prospettato dalla Amministrazione, la UIL scuola è riuscita a riportare sui giusti binari il diritto acquisito dei docenti soprannumerari i quali, rispetto a quanto prevedeva inizialmente il Ministero, potranno ambire a riavere, con diritto di precedenza, la ex sede di titolarità che non verrà occupata dal neo immesso in ruolo.
Su questo aspetto rileviamo un elemento di positività, ancorché non sufficiente, che tutela il personale soprannumerario rispetto al fatto che i posti potevano essere coperti da docenti neo immessi in ruolo.

 Rimangono comunque le altre questioni aperte e non risolte.
 La UIL ha infatti riproposto di integrare il CCNI sulla mobilità e risolvere due questioni:

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DOPO QUOTA 100
 Diventano di ruolo solo la metà dei posti liberi dai pensionamenti.


Mentre in parlamento si cercano posti in più il ministero restituisce alla scuola solo la metà dei posti
Su 9.000 pensionamenti solo 4.500 ruoli
Un’operazione fatta con molto ritardo e, a nostro avviso, fatta male produce un risultato inadeguato rispetto alle premesse: a fronte di 9.000 pensionamenti l’amministrazione restituisce appena 4.500 posti, la metà – denuncia la Uil Scuola. 
In una fase di forte criticità come l’attuale, mentre nella sanità si assumono medici ed infermieri privi di abilitazione con procedure straordinarie, nella scuola si bandiscono concorsi con modalità ordinarie che, se tutto andrà bene, produrranno effetti tra due o tre anni, quando probabilmente tutto sarà tornato alla normalità. 
Il Ministero ora crea il ‘posto sospeso’ – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. 
Ricorda il caffè sospeso di tradizione napoletana. Ci chiediamo e chiediamo chi sarà il destinatario? A chi sono riservati posti vacanti e disponibili? 
Da una parte si annunciano nuovi 16.000 posti, dall’altro scopriamo che sono compresi i 4.500 posti esistenti. Come in un gioco delle tre carte, che non regge più.
 Le soluzioni devono essere immediate. Vanno adottate le procedure di reclutamento straordinarie che coprano tutti i posti liberi e disponibili, compresi quelli dei DSGA facenti funzioni.
 Tra giugno e agosto verranno licenziati circa 150 mila docenti.  Numeri paragonabili alla chiusura di una impresa strategica. La conseguenza sarà ancora la forte precarizzazione della scuola pubblica italiana. Un’ipoteca pesante aggravata dall’accantonamento di migliaia di posti per un concorso ordinario che non si può svolgere e che se si dovesse svolgere impiegherà diversi anni per essere concluso, ben sapendo che nel frattempo per effetto dei pensionamenti ci condanniamo alla piaga del precariato che è il vero danno del sistema.

Un presidio sanitario in ogni scuola: la proposta Uil che convince i presidi.


La tutela della salute non può essere demandata al personale scolastico, che non ha competenze mediche.
È necessario che le scuole siano supportate dalla presenza costante e quotidiana di presidi medici che garantiscano le funzioni di prevenzione, vigilanza e intervento. indirizzo e supporto.
La posizione della Uil Scuola è stata chiara durante l’incontro con gli esperti del Comitato tecnico Scientifico. Siete i soli a chiedere un presidio sanitario in ogni scuola. Possibile che non ci abbia pensato nessuno?
Siamo di fronte ad una situazione che non ha precedenti. Paragonare questa pandemia ad una guerra può sembrare una forzatura ma le condizioni in cui si troveranno le scuole sono eccezionali e meritano misure eccezionali. Non si vincono le guerre senza mezzi adeguati.
 Siamo stati tra i primi ma non siamo soli. I presidi hanno compreso la portata di ciò che sta accadendo.
 Sono stati pronti ad ogni sostegno dopo la chiusura delle scuole ora, giustamente, chiedono di sapere chi farà, che cosa. Serve una assunzione di responsabilità.
 Si può chiedere ai collaboratori scolastici di prendere la temperatura di chi accederà a scuola?In caso di contagio che protocollo va seguito. Chi se ne occuperà? 
Chi dovrà vigilare, prevenire i focolai? Chi dovrà spegnerli?
 Sarà necessario un responsabile sicurezza Covid in ogni plesso, con specifiche competenze sanitarie. Molte scuole hanno più plessi, molte hanno una reggenza. Chi si prenderà questa responsabilità che va ben oltre le competenze professionali? La presenza di presidi in ogni scuola è una scelta di buon senso e di sicurezza che non può essere scaricata sul personale.
Con quali risorse?
Proprio il MES, senza condizionamenti, potrebbe rappresentare la fonte di finanziamento per una spesa, in protezione del sistema nazionale di istruzione, direttamente correlata alla sanità e al coronavirus che rappresenti anche oltre la pandemia, un sistema di profilassi che deve partire dalle scuole.


La scuola non è un ospedale: la petizione:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSf_tE3L5JaZIGn4CQykrVBTFENrksanU7pXZo0nFY_TYL38mw/viewform
L’articolo di Tuttoscuola:
http://www.tuttoscuola.com/tornare-a-stretto-giro-tra-i-banchi-la-scuola-non-e-un-ospedale-lappello-dei-presidi/

 

 

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SICUREZZA NELLE SCUOLE / Oggi videoconferenza CTS – Ministro – sindacati


Uil Scuola: un investimento in presidi sanitari in ogni scuola
Un investimento in presidi sanitari in ogni scuola: è questa la proposta centrale che la Uil Scuola pone  al centro del dibattito a anticipa in gradi linee, durante l’incontro dei sindacati scuola con il Cts e il ministro Azzolina, oggi pomeriggio.
Per l’avvio dell’anno scolastico andranno predisposti protocolli diversificati per i diversi ordini e gradi di istruzioni e anche in relazione ai diversi indirizzi per la scuola secondaria superiore.
La tutela della salute non può essere demandata al personale scolastico, che non ha competenze mediche. 
È necessario che le scuole siano supportate dalla presenza costante e quotidiana di presidi medici che garantiscano le funzioni di prevenzione, vigilanza e intervento. indirizzo e supporto.
Pensare che questo tipo di intervento possa essere affidato ai dirigenti scolastici – secondo la Uil scuola – significa caricarli di una responsabilità che va oltre le loro competenze.
 Certo potranno mettere a disposizione la loro totale disponibilità ma non possiamo procedere con interventi improvvisati. Serve un protocollo di prevenzione che sia comprensivo di un intervento in caso di contagio e spegnere sul nascere, ogni possibile focolaio.
Secondo la Uil Scuola bisogna partire dal protocollo delle procedure di sicurezza che il CTS andrà a predisporre con le  regole da tenere per la sicurezza, i distanziamenti, la gestione degli spazi; le misure di prevenzione, protezione, igieniche e di sanificazione. Andranno definito l’uso dei DPI, e sicurezza e sorveglianza sanitaria finalizzata a bloccare eventuali focolai.

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Catania – sindacati scuola – INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE in orario di servizio, mercoledì 13 maggio 2020. Iniziative unitarie in tutta Italia. M.I. et Ministra ne prendano atto. La SCUOLA C,è – i sindacati ci sono. La nostra COSTITUZIONE lo sancisce.

i  n  v  i  t o.

  • FLC CGIL,  CISL SCUOLA,  UIL SCUOLA,  SNALS CONFSALFGU GILDA UNAMS
  • SEGRETERIE PROVINCIALI CATANIA
    Catania, 07/05/2020
    A tutti i Dirigenti
    delle Istituzioni Scolastiche
    di ogni ordine e grado della
    PROVINCIA DI CATANIA
    Oggetto: INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE
    Le Segreterie Territoriali della FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL e FGU GILDA UNAMS della provincia di Catania, ai sensi dell’art. 23 del CCNL 2016–2018, indicono Assemblea Sindacale Provinciale per tutto il personale docente e A.T.A., con contratto a tempo indeterminato e determinato, di tutti gli istituti di ogni ordine e grado della provincia di Catania, per discutere il seguente ordine del giorno:
    Emergenza Coronavirus: protocollo specifico per la scuola sulla sicurezza, proposte per la conclusione dell’anno scolastico e l’avvio del nuovo.
    Didattica a distanza e lavoro agile: nuove modalità lavorative da disciplinare.
    Assenza di un piano straordinario di investimenti per potenziare gli organici e dotare le scuole di risorse e strumenti necessari.
    Mancate stabilizzazioni del personale docente e Ata.
    Situazione politico-sindacale.
  • L’assemblea si terrà:
    Mercoledì 13 maggio 2020 dalle ore 11,30 alle ore 13,30 in modalità a distanza attraverso la piattaforma Zoom al seguente link https://us02web.zoom.us/j/81358792532 Meeting ID: 813 5879 2532
    Sono invitate tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia.
  • attachments:  Assemblea Unitaria Catania_13mag2020

Si raccomanda la notifica anche al personale in servizio presso eventuali plessi o sezioni staccate in altro loco.
Le SS.LL. sono pregate di dare adeguata informazione a tutto il personale interessato della presente e della relativa circolare, anche per via telematica, affissione all’albo sindacale on-line o in altra sezione dedicata dell’istituzione scolastica, concedendo allo stesso di partecipare alla suddetta Assemblea a norma delle vigenti disposizioni.
Considerata l’importanza degli argomenti all’o.d.g., si prega di essere puntuali.
Distinti saluti.

UIL Scuola

Salvo Mavica

“vertenza precari” in ordine alla richiesta di un percorso di stabilizzazione straordinario, in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021,

“Social Flash-Mob”in concomitanza con la votazione in Parlamento degli emendamenti riguardanti la richiesta di emanare il concorso straordinario per titoli.

#PRECARIOSCUOLA
Non potrò garantire la continuità didattica a tuo figlio,
Il prossimo anno tuo figlio avrà un altro insegnante

#PRECARIASCUOLA
Aiuto tuo figlio ad amare la MATEMATICA
a tuo figlio ora piace la matematica !

# PRECARIASCUOLA
Ci sono voluti mesi di impegno,
fiducia e professionalità per
aiutare i ragazzi a superare la timidezza.
E ora?

#SONOPRECARIOSCUOLA
insegno la Lingua Italiana 
ai ragazzi stranieri

#SONOPRECARIOSCUOLA
Sostengo i ragazzi 
con Bisogni Educativi Speciali
Un percorso stabile è alla base 
di una crescita nel tempo.
#PRECARIASCUOLA
Insegno MATEMATICA nella 5 F,
in una classe di 30 alunni, insegnando anche il rispetto reciproco. L’anno prossimo dovrò iniziare tutto daccapo.!

#SONOPRECARIOSCUOLA
Risolvo problemi “giocando” con Andrea ragazzo disgrafico. Chi sarà con lui l’anno prossimo?

# PRECARIASCUOLA
Parlo INGLESE con i vostri figli

#SONOPRECARIOSCUOLA
Sostengo l’apprendimento 
dei ragazzi dislessici

Turi: oltre centomila prof licenziati a giugno. Non è tollerabile.


Mentre si parla di rientro a settembre, nessun provvedimento per garantire posti di lavoro e continuità didattica.
Servono interventi per la scuola. Un impegno del Governo, come quello che si sta giustamente rivolgendo ad altre categorie di lavoratori e alle imprese private. Non si reggerà l’urto a settembre con oltre  centomila precari licenziati in estate e riassunti in autunno – è questo uno dei temi che saranno affrontati dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, nel corso della diretta FB di oggi pomeriggio alle 16.00.
Ci sono tempi stretti per decidere – continua Turi – quella dei supplenti della scuola è una situazione che va sanata ora. Abbiamo il più alto livello di precari mai avuto negli ultimi dieci anni, posti liberi, e la pandemia.
Il Parlamento è chiamato ad una scelta nei prossimi giorni, una scelta di responsabilità verso i suoi dipendenti, i dipendenti dello Stato.
Può farlo per senso di giustizia e per il rilancio del paese – osserva Turi – ma non è pensabile continuare con i licenziamenti massa nella scuola per lasciare in condizione di precarietà intere generazioni che devono invece rappresentare il supporto per aumentare la domanda aggregata.

l’art.: COM licenziamenti di massa 11052020

Se il governo non pensa al futuro, forse le famiglie devono incominciare a farsi sentire, nell’interesse dei loro figli, perché diversamente dalle  famiglie del dopoguerra, che sulla scuola avevano puntato  per un senso di riscatto sociale, ora si rischia di capire troppo tardi il guaio di una scuola senza risorse e senza insegnanti.

Leggi tutto “Turi: oltre centomila prof licenziati a giugno. Non è tollerabile.”

CONCORSO PER TITOLI PER L’ACCESSO AI RUOLI PROVINCIALI DEL PERSONALE – A T A

24 mesi

Le domande per l’aggiornamento del punteggio e per l’inclusione nella graduatoria permanente provinciale potranno essere presentate unicamente, a pena di esclusione, in modalità telematica attraverso il servizio “Istanze on Line (POLIS)”, raggiungibile direttamente dall'home page del sito internet del Ministero (www.miur.gov.it), sezione “Servizi” o, in alternativa, tramite il seguente percorso "Argomenti e Servizi > Servizi online > lettera I > Istanze on line”dalle ore 8,00 del giorno 5 maggio 2020 fino alle ore 23,59 del giorno 3 giugno 2020. 
I candidati, per poter accedere al servizio “Istanze on line (POLIS)”, devono essere in possesso di un'utenza valida per l'accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero dell’istruzione con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”, o, in alternativa, delle credenziali SPID. Si segnala infine che all’occorrenza tutte le informazioni necessarie ai fini della registrazione al sistema POLIS sono rinvenibili al seguente indirizzo https://www.istruzione.it/polis/Istanzeonline.htm

Scheda tecnica UIL Scuola Rua – Concorso 24 mesi