INCONTRO MINISTRA AZZOLINA – SINDACATI SCUOLA
Turi: urgente cambiare il clima che c’è nelle scuole
Concorsi, abilitazioni, contratto, regionalizzazione: su questi temi è stata firmata la conciliazione. Su questi stessi temi ora vanno avviati i tavoli tecnici e messi a punto i dettagli operativi.
I decreti non sono compiti a casa: con la convergenza ed il consenso, diventano azioni concrete, hanno effetti sulla vita delle persone.
Sono 8, 15 e 7 i numeri della riunione di questa mattina al Miur:
8 l’orario della convocazione,
15 i funzionari seduti dal lato dell’amministrazione,
7 i minuti per gli interventi dei sindacati scuola.
Una prima riunione di presentazione tra la neo ministra Azzolina e i segretari generali delle cinque sigle sindacali. Clima corretto ma non disteso, direbbero i cronisti politici, perché sotto la dicitura formale delle relazioni sindacali sul tappeto politico c’erano le questioni legate ai concorsi, alle nuove abilitazioni, al rinnovo del contratto, alla regionalizzazione: i quattro punti alla base della conciliazione.
Una assicurazione su tutte: la netta contrarietà ad ogni forma di regionalizzazione. La scuola è nazionale.
Quanto agli altri temi tratteggiati nei minuti europei degli interventi, il segretario generale della Uil Scuola ha puntualizzato la necessità di salvaguardare la struttura del decreto e di procedere con tempi brevi.
Non si può ricominciare ogni volta daccapo – ha detto Turi. Negli ultimi mesi l’accordo è passato attraverso le maglie normative di tre ministri e due governi.
Le 24 mila immissioni in ruolo si possono e si devono fare entro settembre. Se si fanno partire i tavoli tecnici, i tempi ci sono. Per questi motivi siamo in presenza di una procedura semplificata che stiamo discutendo e sostenendo, in ogni sua sfaccettatura, fin da settembre 2018
C’è bisogno di mettere a punto la macchina organizzativa dei bandi altrimenti, per dipanare destinatari e regole, serviranno i vigili urbani.
Per noi è centrale il modello di scuola che si intende realizzare. Una scuola pubblica statale, che non crei contrapposizioni tra studenti e insegnanti. Che sia comunità educante e ascensore sociale.
Noi rappresentiamo la scuola reale – ha messo in evidenza Turi.
E’ mai possibile che tutto venga riportato alla dimensione virtuale di scontro o a quella burocratica?
Ci sono scuole – ha sottolineato Turi – dove dall’inizio dell’anno ad oggi sono arrivate 180 circolari.
Da comunità educante la scuola si sta trasformando in ufficio burocratico, da funzione a servizio per utenti e clienti da soddisfare. E’ urgente cambiare questo clima che c’è nelle scuole. Per questo serve un’azione di Governo chiara.
Il sindacato in questo confronto è corpo intermedio ineludibile.
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