Una proposta irricevibile che inserisce tra le attività essenziali anche l’elaborazione di pratiche amministrative, gli scrutini intermedi, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
E la Uil rilancia la proposta dello sciopero virtuale dove l’equivalente delle retribuzioni versate dai lavoratori andrebbero a confluire in un fondo di solidarietà dedicato agli investimenti per il settore.
Secondo la Commissione di garanzia sullo sciopero per ritenere tutelato il diritto all’istruzione è sufficiente la sola presenza degli studenti all’interno delle mura scolastiche di ogni ordine e grado. A garantire l’incolumità fisica degli allievi (perché di questo si tratterà) non saranno solo i collaboratori scolastici ma anche i docenti, la cui funzione a questo punto, di ‘minimo’, non ha proprio nulla.
Abbiamo già visto tanti tentativi di ridurre la funzione dell’istruire e formare le giovani generazioni, che la scuola svolge ogni giorno, a mero servizio – commenta Noemi Ranieri, segretario organizzativo Uil Scuola – misurandone l’efficienza su parametri di gradimento di cittadini, visti come clienti.