IL 26 FEBBRAIO ASSEMBLEA SINDACALE UIL SCUOLA CON I PRECARI PRESSO IL LICEO TASSO DI ROMA PER SOLLECITARE UNA FASE TRANSITORIA. In allegato la locandina

     
Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico. Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile:
▪ prevedere una fase transitoria finalizzata all’immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio
▪ consentire l’accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso
▪ garantire l’istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno
Già quest’anno, ultimate le operazioni di immissione in ruolo, sono rimaste scoperte ben 32.217 cattedre, pari a più della metà del contingente delle immissioni in ruolo 2018/19. A queste vanno poi sommati i 56.564 posti, tra organico di fatto e deroghe di sostegno da attribuire con incarichi al 30 giugno, la cui ritardata attivazione ha avuto ripercussioni molto negative sull’ avvio dell’anno scolastico, tanto che ancora a novembre molte classi e molti studenti erano privi dei docenti in cattedra.

Assemblee-Sindacale Fase TransitoriaLiceo Tasso 26 Febbraio2018

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Lettera al MIUR su“ gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità”

Federazione UIL Scuola RUA al MIUR- Docenti terzo anno FIT.

“ gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità”          La Segreteria nazionale

La scrivente organizzazione sindacale relativamente alla gestione dei docenti ammessi al terzo anno c.d. FIT, al fine di affrontare le problematiche derivanti da quanto previsto all’art. 6 c. 9 e all’art. 8 c. 2, lettera d) del CCNI sulla mobilità, chiede un approfondimento correttivo, relativo alla mobilità per l’a.s. 2019/20.
In particolare, già al momento della sottoscrizione dell’ipotesi di contratto sulla mobilità 2019/22, la UIL Scuola ha espresso, con una specifica nota a verbale, la propria contrarietà su quanto previsto dagli articoli sopra citati

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Simulazioni delle prove dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione

Alla vigilia della prima simulazione delle prove per gli esami di stato la UIL Scuola mette a disposizione una scheda di sintesi e ribadisce la propria contrarietà ad interventi che stravolgono le regole  quando le macchine sono al massimo dei giri.   

Nel mondo della scuola le trasformazioni dovrebbero avvenire in maniera gradua­le e condivisa: nel proporre una nuova idea, prima di tutto sarebbe bene sperimentarla su piccoli numeri verificandone il funzionamento. E’ questo il principio che ispira la posizione della UIL Scuola nel segnalare le difficoltà della rinnovata (in corso d’anno ) formula della maturità.
L’intreccio di  due  discipline  nella seconda prova di maturità genera grande confusio­ne.  Il Miur tenta di correre ai ripari attraverso le simulazioni ed il coinvolgimento dei docenti a cui si chiede massima collaborazione a fronte  del  mancato rispetto dei tempi della scuola.
L’esame rappresenta il momento conclusivo di un percorso per il  quale i ragazzi dovrebbero avere modo di prepa­rarsi, almeno negli ultimi tre anni di scuola. Famiglie  e docenti dovrebbero supportarli anche nella piena espressione della comunità educante. E’ questa ad essere completamente destabilizzata proprio da chi, il ministero,   dovrebbe ratificare la validità di un percorso e che interviene invece a scombinarne la coerenza.  
Ancora una volta ci si avvarrà dell’alta professionalità di  insegnanti  dotati di espe­rienza che sanno come mediare tra le novità introdotte e  le  giuste preoccupazioni degli  studenti, è ancora sulle loro spalle che si operano i cambiamenti  ordinamentali dimenticando di valorizzarli e coinvolgerli come si dovrebbe. Ancora una volta, si considerano impiegati e non professionisti.
La Segreteria nazionale

attchments: esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – Scheda di lettura Uil Scuola Rua

Turi: tema dell’autonomia è estremamente serio. Potrebbe rivelarsi necessario un impegno straordinario della scuola e della società civile.

La situazione in cui potrebbe trovarsi il sistema scolastico con le ipotesi di autonomia è di assoluta gravità.
Potrebbe rivelarsi necessario un impegno straordinario della scuola e della società civile.
Turi: tema dell’autonomia è estremamente serio
Uil impegnata per unità delle azioni e massima condivisione e coinvolgimento

Nel fine settimana appena concluso il mondo della scuola ha vissuto momenti di ansia e preoccupazione.
La risposta è giunta ampia,  con un documento sottoscritto dai sindacati e dalle associazioni che svolgono un’azione sociale e culturale importante e che nella scuola incrociano lo spaccato fedele e migliore della società, un documento per dire NO alla disgregazione del sistema di istruzione nazionale, in tanti o pochi recinti regionali.

E’ stato uno sforzo non indifferente – mette in evidenza il segretario generale della Uil scuola, Pino turi –  aver messo in relazione modi di vedere, culture e sensibilità politiche diverse.
Il punto è che, di fronte all’ipotesi di un’Italia che perde la sua scuola nazionale, sono diventati più importanti gli elementi comuni  di una scuola che deve essere repubblicana, per autonomia e indipendenza, laica, per accogliere, integrare e svolgere il ruolo di mediazione educativa dei valori di cui la società moderna vive: multiculturalità, multirazzialità, multireligiosità.

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Contro la regionalizzazione del sistema di istruzione

Contro la regionalizzazione del sistema di istruzione
ADERISCI!
#RestiamoUniti

Promotori:
Sindacati: FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, Gilda Unams, SNALS Confsal, COBAS, Unicobas Scuola e Università.
Associazioni: Associazione Nazionale “Per la scuola della Repubblica”, ACLI, AIMC, ANDDL, ASSUR, CIDI, MCE, UCIIM, IRASE, IRSEF IRFED, Proteo Fare Sapere, Associazione Docenti Art. 33, CESP, Associazione “Unicorno-l’AltrascuolA”, “Appello per la scuola pubblica”, Autoconvocati della Scuola, Gruppo No Invalsi, Link, Lip scuola, Manifesto dei 500, Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Unione degli Studenti, Uds, Udu.

COME ADERIRE
Chi intende aderire all’appello può farlo inviando una mail al seguente indirizzo
restiamouniti1@gmail.com

attachments: appello-contro-autonomia-diff-150219-ver4

Presidente della Consulta: no scuole di serie A e B | Turi: bene Lattanzi, nella Costituzione valori non negoziabili, come l’istruzione

IN EVIDENZA, URGENTE, IMPORTANTE.

Preg.mi, Mi piace condividere con Voi quanto di seguito nell’intento di offrire spunto di riflessione ed attrarre la Vs attenzione sul grave pericolo ed attacco, ahimè, ancora una volta, che subisce la scuola pubblica, costituzionale, statale, libera ed inclusiva,  a seguito l’ultima sparata di volerla imbucare nelle strettoie della così detta “autonomia differenziata”. L’invito è che occorre fare quadrato e puntualizzare movimento di opinione al fine di BLOCCARE OGNI TENTATIVO DI REGIONALIZZAZIONE  IL SISTEMA DI ISTRUZIONE. La posizione della Federazione Uil Scuola è di netta contrarietà poiché siamo convinti che se accadesse equivarrebbe prestare acquiescenza alla innaturale trasformazione a regime privatistico. Regime privatistico significa trasformazione dal sistema istruzione a semplici servizi con quel che ne consegue. Le risorse impegnate e da impegnare per fare funzionare la scuola sono “investimenti” sicuramente non “Costi”. Per arginare il paventato pericolo saranno poste in essere, a livello sindacale, tutte le iniziative ed azioni ritenute utili e necessarie acchè non accada ma questo obiettivo si raggiunge solo con il supporto di tutti Voi. Non a caso negli Esecutivi nazionali unitari a Roma l’8 febbraio e ancor più con la grande manifestazione  del 9 degli oltre 200mila persone è stato chiesto e detto a gran voce che la Scuola è, e deve restare quella pensata e voluta dai 75 “padri costituenti” della Costituzione Italiana firmata il 27 dicembre del 1947…ora più che mai sempre Valida ed attuale. Salvo Mavica.

Oggi il Presidente della Consulta alla scuola Carlo Urbani di Ostia Antica-Acilia
Turi: nella Costituzione valori non negoziabili, come l’istruzione.
Quello di Lattanzi è un messaggio molto chiaro: non ci sono scuole di serie A e B. Un grande insegnamento quello di oggi alla scuola Carlo Urbani di Ostia Antica- Acilia.
Un insegnamento che è anche un monito per tutti coloro che in questi giorni parlano di autonomia differenziata ed invocano la Costituzione. E’ un sincero apprezzamento quello del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, alle parole espresse oggi dal Presidente della Corte Costituzionale, Giorgio Lattanzi, questa mattina, davanti agli studenti della scuola Carlo Urbani di Ostia Antica-Acilia, in occasione della nuova edizione del ‘Viaggio in Italia’.

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#iolavoroascuola
. Il 12 marzo sit in dei precari davanti agli uffici scolastici regionali e territoriali

12 Marzo 2019
#iolavoroascuola
Sit in unitari di Flc CGILCISL ScuolaUIL Scuola RUA davanti a tutti gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali

Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico. 
Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile:
·        prevedere una fase transitoria finalizzata all’immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio
·        consentire l’accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso
·        garantire l’istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno

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. Il 12 marzo sit in dei precari davanti agli uffici scolastici regionali e territoriali”

AUTONOMIA DIFFERENZIATA: IL DISSENSO DELLA UIL SCUOLA NELLE DICHIARAZIONI PUBBLICHE DEGLI ULTIMI MESIIl dossier sul sito Uil Scuola : http://uilscuola.it/autonomia-differenziata-dissenso-della-uil-scuola-nelle-dichiarazioni-pubbliche-degli-ultimi-mesi/


   

·        06 febbraio 2019
La contrarietà della Uil Scuola ad ogni ipotesi di regionalizzazione del nostro sistema di istruzione nazionale non è legata alle contingenze politiche, ma fondata su un modello di scuola, quello della Costituzione, che da sempre rappresenta il modello di riferimento.  Abbiamo ripreso, in ordine cronologico, le dichiarazioni pubbliche di dissenso rispetto a quella che viene chiamata già la ‘secessione dei ricchi’. Riportiamo anche, per dovere di cronaca, la nota diffusa nell’ottobre 2017, quando il percorso dell’autonomia differenziata cominciava appena a prendere forma con i referendum regionali. Di seguito le note stampa, i comunicati, le interviste e i link di riferimento.

21 ottobre 2017
 La scuola unisce l’Italia
LOMBARDIA E VENETO AL VOTO REFERENDARIO DOMENICA: SOTTO LE SPOGLIE DELL’AUTONOMIA SI VA A CACCIA DI PICCOLI POTERI
LA SCELTA REFERENDARIA APPLICATA ALLA SCUOLA CREA INUTILI DIVISIONI, DISPARITÀ E INGIUSTIZIE
(…) La scuola nazionale non va disgregata, il referendum di domenica parte da regioni come la Lombardia e il Veneto, rischia di produrre divisioni inutili e dannose che muterebbero l’impianto nazionale del nostro sistema scolastico italiano. È questo il richiamo che il segretario della Uil Scuola, Pino Turi, fa alla vigilia

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AUDIZIONI AL SENATO DEL 30 GENNAIO 2019.   Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale.

Le disposizioni in materia di prevenzione vaccinale sono stati gli argomenti trattati in audizione innanzi la Commissione Igiene e Sanità.

La Federazione UIL Scuola RUA ha ribadito l’assoluta contrarietà all’istallazione di strumenti per la videosorveglianza nelle scuole, che limita la libertà di insegnamento e apprendimento e ha posto il problema del diritto alla tutela della salute dei minori attraverso la vaccinazione, che non deve rappresentare strumento di scontro politico a danno della serenità della comunità scolastica e del benessere degli alunni.
In allegato la memoria consegnata al presidente della Commissione.
Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.

attachments:  Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale

AUDIZIONI AL SENATO.Sistemi di video sorveglianza negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nelle strutture socio assistenziali (d.d.l. 897)

Onorevole Presidente, Onorevoli Senatori
Innanzi tutto grazie per aver ritenuto di ascoltare la nostra organizzazione su una problematica così delicata che riguarda la vita di bambini, di anziani, di disabili.
Tutti soggetti deboli.

Il parere della Uil, in questo caso Federazione Uil Scuola RUA e Federazione Poteri Locali, non può che essere lo stesso già rappresentato nella precedente audizione, quella del 3 ottobre 2018, alle Commissioni riunite I e XI della Camera dei Deputati.

Pur comprendendo la finalità della proposta di legge, siamo convinti che ogni maltrattamento vada combattuto e possibilmente prevenuto in qualsiasi contesto ed in ogni sua forma soprattutto se riferito a soggetti deboli, pertanto riteniamo lo strumento della videosorveglianza non condivisibile se non nei casi circoscritti all’attività dell’autorità giudiziaria.
L’utilizzo di sistemi di videosorveglianza per la Uil non rappresenta una soluzione al problema e pregiudica l’attività didattica.

Detto questo, apprezziamo alcuni obiettivi previsti dal comma 1 che impegnano il Governo: la previsione di percorsi di formazione professionale continua; gli incontri periodici e regolari di équipe di operatori; i percorsi di sostegno e ricollocamento del personale non idoneo allo svolgimento delle mansioni; il rilevamento precoce dei casi di stress da lavoro.

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DDL Semplificazioni: ci finisce anche la scuola. Tra emendamenti e relazione tecnica un groviglio normativo. Turi: blocco dei 5 anni e proroga Gae pessima demagogia


Una irresponsabile sottovalutazione della questione o il presupposto per nuovi tagli.
La scuola si governa con la condivisione e  il dialogo, non con i divieti e il dirigismo.
La continuità didattica è un valore condiviso che non si raggiunge con i divieti e gli obblighi,  studenti e famiglie lo sanno bene,  – commenta il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi  – ma con strumenti contrattuali che hanno dimostrato di essere molto più efficaci dei divieti che portano ai contenziosi.
L’obbligo, generalizzato per legge, di permanenza di cinque anni sul posto assegnato, è frutto di propaganda e demagogia, di chi la scuola non sa neanche cosa sia. 
Poi la propaganda si sgonfierà, come è già stato in passato, e resteranno i problemi.  “””Come sempre l’azione della UIL Scuola sarà definita in risposta alle scelte che il Governo  vorrà attuare, e sarà basata sull’esigenza prioritaria di rappresentanza del personale e di difesa del modello di scuola laico, statale, autonomo.””””””

Prorogare l’aggiornamento delle Gae,...(continua)

Per questo il ritorno alla rilegificazione….(continua)

Il DDL semplificazioni, …..(continua)

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MILANO  Oltre cinquecento precari all’assemblea regionale della Lombardia
. Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.

Analoghe azioni di coinvolgimento e sensibilizzazione sono già in agenda per Firenze e la Toscana, Cagliari e la Sardegna, dopo quelle di Lazio, Campania, Friuli, Lazio.   Prossimamente anche in SICILIA afferma Giuseppe Finocchiaro,(coordinamento Uil Scuola Città metropolitana di Catania). 

AVVISO ai docenti TERZA Fascia

Vi si prega di volere contattare G.Finocchiaro al fine di creare credibile quanto rappresentativo movimento anche a Catania: info, contatti, e.mail profgiuseppefinocchiaro@gmail.com.   catania@uilscuola.it

….”””oltre al diritto dei supplenti, va salvaguardato il diritto degli studenti e delle loro famiglia alla continuità didattica che è la base costitutiva della ‘comunità educante’….”””

Pasquale Vespa, coordinatore dei precari scuola della Campania, nonché presidente dell’Associazione Diritti per i Docenti dei Lavoratori,  rivendica la fase transitoria da adottare  in tempi rapidi e sortire risultati entro l’avvio del prossimo anno scolastico, deve valorizzare l’esperienza acquisita, riconoscere l’impegno di chi ha fatto funzionare la scuola in questi difficili tempi.

        

In Lombardia, la Federazione Uil Scuola Rua lancia l’allarme: saranno quasi 20 mila  i posti liberi

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. Il tema dell’avvio dell’anno scolastico 2019/2020, con la stabilizzazione dei docenti precari su posti di insegnamento liberi da anni, mobilita le persone.”

Burioni e il Manifesto per la scienza. Turi: essenziale ruolo dell’insegnamento libero per trasmettere il sapere

Art. 33 Costituzione: libera è la Scienza, libero ne è l’insegnamento.
Turi: la libertà di insegnamento consente di trasmettere gli elementi scientifici e di darne la giusta divulgazione, attraverso l’istruzione.
Senza una scuola libera e statale che  svolge la funzione di garante di questa libertà, ci sarà sempre qualche pseudo scienziato che vorrà convincerci che la Terra è piatta.
Stiamo parlando – sottolinea il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – della libertà di insegnamento che consente di trasmettere gli elementi scientifici e di darne la giusta divulgazione, attraverso l’istruzione. 
Con il “Patto trasversale per la scienza”, Burioni e Silvesti, hanno segnato un passo importante per il Paese che ci fa ben sperare sul futuro.

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Previsioni scure sul prossimo anno scolastico: precario un insegnante su quattro. La proposta Uil Scuola.

Turi: pessimismo non serve. Vanno prese decisioni subito.
I quattro punti della proposta Uil Scuola.
Lunedì e martedì ripartiamo dalle assemblee di  Milano e Firenze.

Un insegnante su quattro potrebbe essere precario: questo governo si prepara ad entrare nel guinness dei primati per il maggior numero di precari nella scuola.
Intervenire si può, sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi che ammette: non vogliamo creare allarmismi, i margini di intervento ci sono ma le decisioni vanno prese ora per non arrivare al primo di settembre con un quadro desolante. Stimiamo che possano trovarsi in una situazione di precarietà  – tra pensionamenti, quota 100, mancate immissioni in ruolo – oltre  200 mila docenti a fronte di 800 mila insegnanti di ruolo.

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Assunzione precari, stipendi, telecamere in classe, regionalizzazione

INTERVISTA A PINO TURI  
di Vincenzo Brancatisano

https://www.orizzontescuola.it/assunzione-precari-stipendi-telecamere-in-classe-regionalizzazione-intervista-a-pino-turi/

“Il lavoro dell’insegnante è un lavoro artigianale, non industriale, per questo mi metto di traverso contro l’omologazione di questo mestiere.”
“La scuola dovrebbe essere il luogo dei valori. Invece la si vuole trasformare in un ufficio di collocamento con un pensiero unico. Ma la scuola si mantiene se vengono esaltate le specificità. È una comunità educante, lo abbiamo fatto scrivere nel contratto, ma non basta scriverlo”. Pino Turi, segretario nazionale della Uil Scuola, contesta pure la supremazia imperante della didattica delle competenze che predomina sempre più spesso, nell’azione di molti docenti, sulla conoscenza. “Il fatto è che – osserva Turi – se non conosco non so fare, se so fare senza conoscere posso essere sfruttato da chi conosce. La persona deve essere capace di sapere. Siamo in un mondo di fake news, di gente che pensa che la terra sia piatta. Se si vuole davvero tornare al medioevo basta ammazzare la scuola”.
Segretario Turi, non ammazziamo la scuola, ma come potrebbe cambiare, oggi, con un governo che si propone come “governo del cambiamento”?
Il governo del cambiamento non ha le idee chiare sulla scuola. Sta utilizzando il modello dell’autonomia differenziata. Fare dei sistemi scolastici regionali che ammazzano la Costituzione e i suoi principi è sbagliato. In questa contraddizione non si vede una linea politica chiara. Prima occorre avere un modello che io non vedo. Vedo semmai una contrapposizione tra la regionalizzazione del sistema dell’istruzione e il modello costituzionale. Il diritto all’istruzione universale in questo modo salta”.
Ci sono davvero tante probabilità che, nei fatti, questo avvenga?
“Noi ci batteremo per impedirlo. C’è uno studio che colloca la scuola italiana ai primi posti nella fiducia dei cittadini. La scuola si posiziona dopo le Forze dell’ordine e prima della Chiesa. Occorre migliorarla, magari,

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Autonomia differenziata >>> Turi (Uil Scuola): un colpo di mano per la scuola e per il Paese.


Siamo pronti allo sciopero generale per contrastate questa ipotesi.
Appello alle più alte cariche istituzionali per un intervento che rimetta valori e priorità nel solco dell’unità nazionale e della democrazia partecipata

 I cittadini, « i territori»  – come li definisce il governatore Zaia,  non sono gli  azionisti di questo governo.  Gli italiani sono cittadini di un Paese, una nazione che ha una scuola nazionale.
Scuola che è funzione dello Stato, che ha unito e unisce il Paese.
Nel mondo si guarda all’istruzione come diritto universale –  sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – e qui, in Italia, in Veneto, ne vogliamo fare un ‘affaire regionale’
L’aver messo all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di oggi, l’illustrazione delle intese concernenti l’autonomia differenziata ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, ci preoccupa e ci vede contrari in modo assoluto.
Un ordine del giorno spinto in avanti senza alcun preavviso e senza un approfondimento con i cittadini italiani  – sottolinea Turi – l’autonomia di una regione non può essere un fatto privato di quella regione.
Dividere la scuola, di questo si tratta, mina alle fondamenta l’unità del Paese e il suo stesso futuro.
La UIL scuola è, da sempre,  ferocemente contraria per gli effetti che ci sarebbero, con una scuola condizionata, terreno di scontro politico, e poi bacino di consenso sociale.
 
Calamandrei diceva: «quando la scuola diventerà scuola di partito sarà nel senso di un partito al potere (…) Si finanzia la scuola privata e si manda in malore quella pubblica, laica e di tutti».

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PER OGNI UTILE E DEFINITIVO CHIARIMENTO. Prescrizione dei contributi per i lavoratori del pubblico impiego: l’INPS proroga al 1°gennaio 2020 il termine della prescrizione

L’INPS, con la circolare 117 dell’11 dicembre 2018, proroga al 1° gennaio 2020 il termine della prescrizione dei contributi pensionistici dovuti ai lavoratori pubblici, la cui scadenza sarebbe stata il 31 dicembre del 2018.

In questo ultimo anno come UIL SCUOLA  patronato ITALUIL abbiamo ribadito più volte la necessità di rinviare il termine dell’istituto della prescrizione, proprio per permettere all’INPS di completare il popolamento degli estratti contributivi dei pubblici dipendenti, che attualmente risultano ancora carenti per un numero importante di lavoratori e lavoratrici  INTANTO è sempre utile rivolgersi alle ns sedi della UIL SCUOLA e del patronato IITALUIL per il controllo delle proprie posizioni contributive e per l’eventuale segnalazione all’INPS dei contributi mancanti.
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