La scuola non è un bancomat

28 SETTEMBRE 2017

La scuola non è un bancomat
RICERCA UIL SCUOLA | SOLO IN ITALIA LE RETRIBUZIONI SONO ANCORA BLOCCATE.
Dal 2010 ad oggi, tutti i paesi europei hanno sbloccato gli stipendi del personale della scuola. Solo in Italia le retribuzioni sono rimaste bloccate. Nel link il testo della ricerca Uil scuola presentata oggi a Napoli in occasione dell’Assemblea generale delle Rsu della scuola.

I numeri della scuola italiana
Guardando l’Europa 
• Stipendi congelati: è rimasta solo l’Italia 
• PIL e spese per l’istruzione 
• Spese pubbliche per l’istruzione e spese pubbliche totali 
• Le retribuzioni e le politiche europee 
• Il lavoro dei docenti 
• L’orario settimanale 
• La durata dell’anno scolastico 
• Gli insegnanti sono troppi
A cura dell’ UFFICIO STUDI UIL SCUOLA
Coordinamento: Lello Macro
Settembre 2017

i_numeri_della_scuola_-_ricerca_uil_scuola_280917

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 Sbloccata una difficile vertenza ATA: salvaguardati i diritti contrattuali dei lavoratori.

Incontri al MIUR del 21/22 settembre 2017
 Sbloccata una difficile vertenza ATA: salvaguardati i diritti contrattuali dei lavoratori
Il personale ATA rischiava di essere trattato in modo difforme da quanto prevede l’attuale contratto della scuola.

Questo l’argomento trattato nell’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Capo di Gabinetto, Dott.ssa Sabrina Bono.
Per la Uil nomine e supplenze nella scuola hanno regole complesse ma la burocrazia ministeriale rischiava di rendere tutto ancora più rigido e difficile.
Il MIUR non deve far prevalere la burocrazia delle “graduatorie” rispetto alle regole del contratto, sono diritti che non dialogano.
In attesa delle nuove graduatorie, che non ci sono e non potranno esserci a breve, è più semplice utilizzare quelle esistenti.
Col nuovo CCNL andranno delegificate tutte le procedure burocratiche che rendono difficile una gestione efficiente della scuola.
Nel corso degli incontri la UIL Scuola ha proposto di far valere per tutto l’a.s. 2017/18, attraverso una intesa, le graduatorie esistenti per poter conferire i contratti a tempo determinato.
L’Amministrazione ha comunicato alle organizzazioni sindacali di aver inviato un quesito al MEF inerente la possibilità di conferire nomine, ai sensi dell’art.59, fino all’avente titolo per autorizzare le ragionerie territoriali a convalidare i relativi contratti.
Contestualmente ed in attesa della risposta da parte del MEF, il MIUR, invierà agli uffici scolastici regionali una nota che li autorizzerà a conferire nomine, ai sensi dell’art. 59, seppur fino all’avente diritto.
Nel corso dell’incontro la UIL Scuola ha rivendicato anche altri aspetti relativi al personale ATA: impossibilità di sostituzione del personale, piano straordinario di assunzioni,concorso DSGA.
Il piano straordinario di assunzione dovrebbe prevedere circa 6.000 nomine in più rispetto al turn-over, compresi i posti di DSGA; l’avvio dei concorsi per DSGA, riservati anche agli Assistenti Amministrativi senza titolo, che hanno svolto il ruolo di DSGA.

MIUR Nota ATA 22-09-2017

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Svolta per gli ITP: illegittima l’esclusione dalla seconda fascia delle graduatorie di Istituto

Arrivano i primi pronunciamenti da parte del Tar Lazio circa l’inserimento degli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) nella II^ fascia delle Graduatorie di Istituto e Circolo.

Proficua azione legale condotta in sinergia dalla UIL SCUOLA di Catania a seguito del primo di diversi ricorsi proposti dagli Avv.ti Antonio Garozzo e Luigi Randazzo dello Studio Gierrelex, a conferma delle tesi dagli stessi formulate, il Tribunale Amministrativo con ordinanza n. 4878 del 15/09/2017 ha sospeso l’efficacia esecutiva del D.M. n. 374/17 del 01.06.17 nella parte in cui non ha considerato gli ITP come titolati per l’accesso in II^ fascia delle Graduatorie d’Istituto.

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Selezione dalla rassegna stampa >>> Agenzia AGI: Uil Scuola su smartphone, no a dirigismo, decidano docenti

Scuola: Uil Scuola su smartphone, no a dirigismo, decidano docenti 
(AGI) – Roma, 13 set. –

Negare l’uso dello smartphone in classe e’ una stupidaggine perche’ lo smartphone e’ nella societa’ reale e la scuola rappresenta la societa’ reale”. Il segretario generale della Uil-Scuola, Pino Turi, e’ d’accordo con la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha annunciato l’imminente costituzione di una commissione di esperti per dare le linee guida del progetto sull’introduzione del digitale nelle scuole. Su un punto, pero’, bisogna fare attenzione. E cioe’ sulla composizione della commissione che, a giudizio del sindacato, deve essere mista, nel senso di comprendere sia gli esperti sia il personale docente. “La commissione di soli esperti non mi piace perche’ rischia di produrre dirigismo e di burocratizzare la scuola – osserva Turi -. La ministra Fedeli ha il diritto di dare indicazioni purche’ non diventino circolari cogenti. La presenza dei docenti e’ indispensabile, perche’ sono loro che vanno in classe tutti i giorni e bisogna rispettare la loro liberta’ didattica e l’autonomia dei singoli istituti. Come e’ ovvio una scuola dei Parioli e’ ben diversa da una di Torre Angela. Solo chi ci lavora puo’ capire che uso fare della tecnologia in classe. Lasciamo lavorare i professionisti”. (AGI) Noc

Rapporto Ocse | Stallo negli investimenti per la scuola >>> Turi: Ripartiamo subito dal contratto, poi le risorse nella legge di Stabilità

Rapporto Ocse | Stallo negli investimenti per la scuola. Resta inaccettabile il divario con paesi Ocse

Turi: Ripartiamo subito dal contratto, poi le risorse nella legge di Stabilità

UIL: la recessione non c’entra. Il calo di investimenti nella scuola dipende da decisioni sulle priorità.
Per competere con i paesi più sviluppati occorre alzare il livello di istruzione non appiattirlo.

L’Italia non investe in istruzione, per scelta e non per contrazione della spesa – mette in evidenza il  segretario generale della Uil scuola, Pino Turi – i bassi livelli di spesa sono « indice di un cambiamento nelle priorità pubbliche piuttosto che di una contrazione generale di tutte le spese governative»  si legge nel rapporto presentato oggi dall’Ocse.

Nell’ambito della spesa pubblica, la quota che l’Italia destina all’istruzione è pari al 7,1%, in calo rispetto al 9%, del 2010.
Un divario di due punti percentuali – fa notare Turi –  che mostra i limiti finanziari del nostro sistema e che andrebbe colmato anche con un piano graduale di investimenti, per un riequilibrio con gli altri settori di spesa.

Che occorra riportare la scuola tra le priorità dell’azione di Governo – continua Turi –  lo dimostra anche la spesa in istruzione in rapporto al Pil, pari al 4,1%,  ben al di sotto della media Ocse (5,2%) e «in calo, secondo il rapporto Ocse, del 7% rispetto al 2010».

OCSE Retribuzioni EU 2017

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MIUR: Sindacati confederali Scuola, Richiesta incontro urgente sulle problematiche del personale ATA

All’Ufficio del Gabinetto
 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
MIUR  ROMA

Oggetto: Richiesta incontro urgente sulle problematiche del personale ATA
In considerazione delle perduranti situazioni di criticità riscontrabili sul versante delle attività affidate al personale ATA, per la mancata soluzione di problematiche più volte richiamate anche in precedenti occasioni di confronto, si chiede la convocazione di un incontro con la massima urgenza al fine di individuare soluzioni idonee anche ad assicurare omogeneità di comportamenti da parte degli Uffici Periferici, a partire dal conferimento delle supplenze dalla III fascia di detto personale (scadenza dei contratti, applicazione art. 59 CCNL, ecc.)
In attesa di un sollecito riscontro, si inviano distinti saluti.

f.to    flccgil,   cisl,    UIL SCUOLA RUA,    snals,

OTTIMIZZAZIONE CATTEDRE a.s.2017/18

CL. CONCORSO A001  CENTARRI’ PATRIZIA GRAZIA COE I.C. FALCONE S.G. LA PUNTA H. 14 + H.4 I.C. PURRELLO SAN GREGORIO anziché I.C. PETRARCA CATANIA

CL. CONCORSO A028  ALARIO DANIELA I.C. FELTRE CALTAGIRONE H.9+H.9 GOBETTI CALTAGIRONE anziché I.C. De AMICIS DI MIRABELLA I.

CL. CONCORSO A060 DI MAURO LEONARDA COE I.C. FIUMEFREDDO H.8 +H. 10 I.C. II^ DI GIARRE anziché I.C. Russo di Giarre;   LOMBARDO CRISTIAN ORAZIO I.C. VINCI MASCALUCIA riassorbito su scuola titolarità.

AC25 SPAGNOLO  CARDACI MARIA I.C. MALETTO H.14 + H. 4 I.C. LINGUAGLOSSA anziché I.C. FUCCIO LA SPINA

AB25 INGLESE  TORO GIUSEPPA CONVITTO CUTELLI H. 12+ H.6 MALERBA CATANIA anziché I.C. BATTISTI CATANIA; CASSATA TINA I.C. SCIASCIA MISTERBIANCOH.6 + H. 12 SMS DANTE ALIGHIERI CATANIA anziché I.C. CAVOUR

CFU: Nota concorsi nella fase transitoria e nella fase a regime

FORMAZIONE INIZIALE E RECLUTAMENTO Ecco cosa cambia

Come funzionerà il FIT (Formazione Iniziale, Tirocinio e Inserimento) nella fase transitoria e nella fase a regime. Il punto sui Cfu.

qui di seguito la scheda elaborata dalla Uil Scuola.

CFU Nota concorso 7-9-17 (2) bis

salvo mavica

RIPARTIRE DAL CONTRATTO |Nomine e supplenze d’inizio d’anno scolastico: il paradosso del personale Ata. 
Non solo supplenti… ma anche a rate

UIL: Una logica che deve essere definitivamente abbandonata. I lavoratori hanno il diritto di  conoscere, all’atto dell’assunzione, la scadenza del proprio contratto ed il luogo  dove svolgere le attività ad esso connesse
Il personale Ata della scuola rischia di essere trattato in modo difforme a quanto prevede l’attuale contratto della scuola.  Nomine e supplenze nella scuola hanno regole complesse –  mette in evidenza il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – ma la burocrazia ministeriale rischia di rendere tutto ancora più rigido e difficile.
Da un lato ci sono le graduatorie, strumento che serve ad indicare l’ordine con il quale si accede, ad un posto. Dall’altro ci sono le norme contrattuali vigenti che ne riconoscono il diritto.
Si può quindi passare, di ruolo, si può cambiare graduatoria, si può accedere a ruolo diverso dal proprio. Le graduatorie danno la sequenza. Il contratto regola  termini e diritti.
Che cosa succede allora in una scuola italiana se un collaboratore scolastico di ruolo, inserito nella graduatoria degli assistenti amministrativi, chiede di svolgere, per un anno,  un lavoro diverso dal suo?  Non glielo fanno fare… Perché ?

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Non solo supplenti… ma anche a rate”

AGENZIE DI STAMPA >>> Scuola: Barbagallo,aprire subito negoziato per rinnovo contratto =

Scuola: Barbagallo, non si puo’ fare contro lavoratori
(ANSA) – ROMA, 7 SET – “Una buona scuola non si puo’ fare
contro i lavoratori del settore, ma va realizzata con le loro
professionalita’, esperienze e impegno”. Lo afferma il segretario
della Uil, Carmelo Barbagallo.
“I nostri insegnanti e tutto il personale sono invece
penalizzati da anni dal blocco del contratto e da leggi che
hanno inciso negativamente sul delicato lavoro dei docenti.
Si apra subito, dunque, il negoziato per rinnovare il contratto
della scuola: e’ lo strumento principale per ridare dignita’ agli
insegnanti e al personale tutto. Serve un radicale cambio di
passo, con investimenti che riportino il sistema di istruzione a
un livello piu’ vicino a quello dei paesi piu’ avanzati
dell’Europa: la nostra spesa per l’istruzione in rapporto al Pil
e’ pari al 4,8% , la media dei paesi europei e’ del 5,11%.Vanno
operate scelte mirate per recuperare tale distanza”.(ANSA).

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IL CONTRATTO NON SI TOCCA 
L’ARTICOLO 59 DEL CCNL VA RISPETTATO

Il diritto alla nomina nasce dalla natura del posto e non dalle alchimie burocratiche. Il personale e la scuola meritano più rispetto
La lettura burocratica delle norme non può negare i diritti sanciti dal Contratto nazionale e mettere in discussione la continuità del servizio, indispensabile per il buon funzionamento delle scuole.
La UiL scuola rivendica il diritto contrattuale di tutti i lavoratori: conoscere – all’atto dell’assunzione -la scadenza del proprio contratto ed il luogo dove svolgere le attività ad esso connesse. E’ un problema di dignità dei lavoratori e, di converso, elemento di qualità del lavoro stesso.
Il Ministero – pur convenendo sull’opportunità di dare certezze al personale – ha seguito la via della burocrazia. Ha scelto il metodo del procedimento amministrativo, superato dalla contrattazione, piuttosto che quello del Codice civile, che definisce i rapporti di lavoro.
In questo contesto non deve essere messo in discussione il diritto contrattuale del personale già di ruolo di accettare supplenze annuali.
E’ la natura del posto che determina il diritto del lavoratore e non le alchimie burocratiche, tant’è che anche negli anni, lo stesso MIUR ha convenuto sulla possibilità per il personale di ruolo di accedere all’art 59 del CCNL, anche per le supplenze fino all’avente diritto
Tale orientamento, confermato nei recenti incontri, verrebbe ora messo in discussione da singole iniziative degli uffici territoriali del Ministero.
A questo proposito la UIL Scuola ribadisce che:
Verranno poste in essere le azioni necessarie per garantire l’esigibilità dell’articolo 59 del CCNL in ogni sede, non ultima quella giurisdizionale

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L’ARTICOLO 59 DEL CCNL VA RISPETTATO”

A PROPOSITO DELLE VACCINAZIONI OBBLIGATORIE: La scheda della UIL Scuola


Dopo le modifiche introdotte in sede di conversione legislativa
del DECRETO-LEGGE 7 giugno 2017, n. 73 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”, le vaccinazioni obbligatorie, secondo le indicazioni del Calendario allegato al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente (età 0-16 anni) e in riferimento alla coorte di appartenenza, sono di seguito indicate:

SCHEDA VACCINAZIONI 2017-18

Incontro al MIUR. Assegnazioni provvisorie docenti posto comune su sostegno. Fumata nera.

Assegnazioni provvisorie docenti classi comuni su sostegno. Le speranze di migliaia di “”persone””. Nessuna risposta Ufficiale. Da indiscrezioni pare che il Governo non adotterà deroghe.                     Noi continuiamo a sperare su un ripensamento dell’ultima ora.     Ogni altro commento è fuorviante…questo accade allorché la politica mette le mani su materia delicata: la scuola pubblica, statale ,libera, garantita dalla costituzione, eppure…ci associamo ai desiderata di moltissime persone ancor prima che docenti, auguriamoci che il Governo non renda difficili provvedimenti facili…anche xchè sempre di docenti abilitati, trattasi e molto esperti nel campo difficile dell’insegnamento.                                       salvo mavica, segretario generale territoriale Uil Scuola città metropolitana Catania

Comunicato stampa
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal della Sicilia in data odierna hanno ottenuto per il tramite delle segreterie Nazionali un incontro presso il Miur con la Dott.ssa Rosa De Pasquale capo dipartimento per l’istruzione.
L’incontro si è reso necessario dopo la totale chiusura della trattativa regionale conclusasi con l’atto unilaterale a firma del Direttore Regionale che non permesso deroghe di alcun tipo.
La gravosa condizione dei Docenti siciliani in relazione alle pesanti ricadute del piano straordinario di assunzione della legge 107 ha alimentato la dolorosa emigrazione degli stessi verso le province del nord Italia.

 

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Uil: l’istruzione non è un semplice servizio a domanda individualizzata

Paradosso di questi tempi: la Cei scrive una lettera agli insegnanti di religione nella quale riconosce l’importanza di un insegnamento offerto a milioni di studenti nella scuola statale. La politica chiede più risorse per le scuole private percorrendo la scelta opposta: le scuole di tendenza.

L’insegnamento, in seno alla scuola statale italiana, rappresenta il modo moderno ed unico per rafforzare libertà e democrazia.
Attraverso l’insegnamento libero e plurale, l’alunno, futuro cittadino apprende il sapere critico, si fa le sue libere opinioni, rafforza coesione e libertà, costruisce integrazione e democrazia.
E’ una peculiarità preziosa della scuola dello stato, in cui ha sede il pluralismo, che è garanzia di laicità.
In questo contesto, anche per effetto di una tradizione che parte da lontano e trova radici nella nostra carta costituzionale, l’insegnante di religione cattolica contribuisce a rendere forte ed insostituibile la scuola dello Stato. Può apparire un paradosso, ma anche l’insegnamento della religione cattolica, rafforza il senso della laicità e del pluralismo che si deve ritrovare in una scuola comunità, quella di tutti, quella del mondo reale, quella della Repubblica.
Un insegnamento che, come dicono i vescovi, rappresenta un patrimonio sia per chi si avvale di questo insegnamento facoltativo, che per coloro che non se ne avvalgono ma che hanno l’occasione di un’offerta formativa alternativa.
Un sistema di libertà di scelta e di offerta formativa articolata e senza steccati che trova nel pluralismo professionale dei docenti la sua sintesi. Un esempio di integrazione che andrebbe esportato anche nei paesi europei che, invece, hanno scelto la strada della diversificazione dell’offerta formativa. Questo in nome di una libertà di scelta educativa che porta alla creazione di scuole di tendenza, laiche o religiose che siano.
Un modello alternativo rispetto alla scuola statale di questo paese.
La conoscenza e la libertà di insegnamento che la nostra Costituzione riconosce ad ogni insegnate – per la tutela di un diritto collettivo – consente agli alunni un confronto ed una crescita culturale. Li rende in grado di gestire in termini scientifici, di dialettica e partecipazione democratica, le mode e i modelli formativi che in una società, sempre più multietnica e multi religiosa, costituiscono un forte baluardo di vera integrazione.

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la inspiegabile devastazione della scuola pubblica

 Comunicato stampa

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, SnalsConfsal della Sicilia in data odierna  hanno ottenuto per il tramite delle segreterie Nazionali un incontro presso il Miur con la Dott.ssa Rosa De Pasquale capo dipartimento per l’istruzione.

L’incontro si è reso necessario dopo la totale chiusura della trattativa regionale conclusasi con l’atto unilaterale a firma del Direttore Regionale che non permesso deroghe di alcun tipo.

La gravosa condizione dei Docenti siciliani in relazione alle pesanti ricadute del piano straordinario di assunzione della legge 107,ha alimentato la dolorosa emigrazione degli stessi verso le province del nord Italia.

In particolare, a fronte di un progressiva diminuzione degli organici della Sicilia dovuta anche all’emigrazione causata dalla mancanza di lavoro, si registrano oltre 5000 disponibilità di posti di sostegnoin deroganon fruibili per i trasferimenti, ma che potrebbero rappresentare un’autentica“manna” per i docenti neo immessi nelle province del Nord Italia, possibilità negata dalla chiusura della contrattazione regionale.

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Incontro MIUR interpretazione autentica assegnazioni provvisorie

Assegnazioni provvisorie 2017/18 Il passaggio dell’interpretazione autentica del contratto: nessun accordo Sindacati convocati ad operazioni sostanzialmente concluse  – un modo di procedere che non tiene conto dei diritti sindacali del personale

Il MIUR ha convocato le organizzazioni sindacali per concludere la procedura, il cui primo incontro si è tenuto il 3 agosto 2017, riguardante la richiesta di interpretazione autentica su alcune questioni relative al CCNI sulle alle assegnazioni provvisorie.

Per la Uil Scuola erano presenti Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.

La richiesta di interpretazione autentica, nello specifico, riguardava: 1- Chiarimenti della norma contrattuale circa l’obbligo di convivenza per ricongiungimento al genitore e per le precedente contenute nell’art.8.  Nel Contratto collettivo integrativo dell’11 aprile 2017 è stato sancito il diritto a partecipare alle operazioni di assegnazione provvisoria a chi intende assistere i familiari,  ai sensi dell’art. 33 commi 5 e 7 della L. 104/92 che riguarda anche l’assistenza al genitore. Il procedimento di interpretazione autentica, finalizzato a chiarire il contenuto della norma, sarebbe stato utile, oltre che per i destinatari della norma stessa che  per gli Uffici amministrativi che hanno operato.

Dichiarazione a verbale interpretazione autentica assegnazioni provvisorie

Verbale interpretazione autentica 31 agosto 2017

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E’ il momento di riallineare le nostre classi ai livelli precedenti ai tagli degli ultimi anni. PARADOSSO TUTTO ITALIANO: flessione natalità e classi troppo affollate

ISTAT: in calo la popolazione scolastica
.Turi: paradosso italiano, flessione natalità e classi troppo numerose


Sono due le indicazioni che possiamo trarre dai dati Istat: quella oggettiva legata alla contrazione della popolazione scolastica, sia italiana che straniera e quella di sistema che vede in Italia le classi più numerose.
Il dato incrociato porta a due condizioni negative – mette in evidenza Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola – una flessione della natalità a cui corrisponde un sistema di classi troppo numerose.
Il trend in flessione del numero degli alunni dovrebbe condurre – sottolinea Turi – alla soluzione di almeno un problema: riportare il numero di alunni per classe almeno ai livelli europei.
La denatalità e conseguente riduzione degli alunni, si scontra  con un altro paradosso tutto italiano: il 60% circa dei docenti ha più di 50 anni, rappresentando i più anziani d’Europa. Anche il rapporto alunni /docenti è più alto rispetto alla media europea.
L’unico parametro sotto la media europea è la retribuzione che vede i docenti italiani all’ultimo posto solo dopo la Grecia.
Sono tutti dati che portano a una  constatazione chiara – spiega Turi –  la politica scolastica degli ultimi anni, è stata completamente avulsa da  elementi di programmazione e completamente delegata ai ministeri economici e alle politiche finanziarie dei tagli lineari e della riforma pensionistica.
E’ arrivato il momento di una inversione di tendenza a cui la politica è chiamata a dare risposte, a partire dal rinnovo del contratto con cui superare, almeno alcuni dei tanti paradossi del sistema scolastico italiano.

Confronto Uil Scuola su dati Miur
La media di studenti per docente deve tener conto almeno di due fattori che non esistono negli altri paesi: la presenza degli insegnanti di sostegno e quella degli insegnati di religione cattolica.
La tabella mostra come il solo dato numerico porta ad un rapporto pari a 11,49 studenti per docente (dato medio) . Se consideriamo anche la presenza dei docenti di sostegno ( non presenti in tutti gli altri sistemi scolastici) il rapporto passa a 14,07. Se poi prendiamo in considerazione l’ulteriore nostra specificità della presenza dei docenti di religione, il rapporto si innalza a 14,71, cifra superiore alla media europea.

di seguito l’art. integrale.

COM Turi su Istat flessione alunni 210817

salvo mavica. segretario

UIL SCUOLA….sindacato utile

      

Contingente nomine in ruolo personale educativo per l’a.s. 2017/18
A seguito del nostro intervento, il MIUR ha rivisto la sua posizione sulla distribuzione dei posti degli educatori e ci comunica:

In relazione all’informativa fornita questa mattina e all’approfondimento sviluppato dall’Amministrazione in merito al criterio da applicare per la ripartizione delle nomine in ruolo del personale educativo si comunica che l’Ufficio procederà proporzionando i n. 56 posti autorizzati a livello nazionale al n. di posti vacanti e disponibili presenti nelle diverse province
 
La Segreteria nazionale