Categoria: iniziative e attività sindacali uilscuola
Assemblea Sindacale Territoriale, in orario di servizio.per tutto il personale Docente ed ATA iscritto alla UILSCUOLA (Dirigenti Scolastici, Docenti, Personale ATA, ed Educativo), RSU eletta, RSA, Terminali Associativi, in orario di servizio: dalle ore 10,30 alle ore 13,30
LA VOCE LIBERA DELLA SCUOLA
SEGRETERIA TERRITORIALE CATANIA.
Prot.80/2016 del 15.11.2016
Ai Sigg.ri Dirigenti Scolastici
Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado
Città Metropolitana CATANIA
L O R O S E D I
Oggetto: Indizione Assemblea Sindacale Territoriale, in orario di servizio.
Ai sensi e per gli effetti della normativa contrattuale vigente in materia di assemblee sindacali con la presente, questa Organizzazione Sindacale comunica alle SS. LL. di aver indetto l’assemblea sindacale territoriale per tutto il personale Docente ed ATA iscritto alla UILSCUOLA (Dirigenti Scolastici, Docenti, Personale ATA, ed Educativo), RSU eletta, RSA, Terminali Associativi, in orario di servizio: dalle ore 10,30 alle ore 13,30
GIOVEDI’ 24 NOVEMBRE 2016
presso l’Auditorium dell’ ISTITUTO STATALE D’ ISTRUZIONE SUPERIORE
POLITECNICO DEL MARE “DUCA DEGLI ABRUZZI”
VIA ARTALE ALAGONA 99 CATANIA
Ordine del giorno:
1 seminario di aggiornamento e formazione, contrattazione integrativa d’istituto – tutto quello che c’è da sapere sulla RSU. Valutazione situazione politico-sindacale (relaziona Salvo Mavica).
2 Spunti e riflessioni sulla Costituzione Italiana.” Dopo la BUONA scuola, la BUONA Costituzione? no GRAZIE (relaziona Dott. Francesco Melendez, già Dirigente MIUR, e succ. Responsabile Settore Istruzione all”ARAN. ROMA. Autore libro “conoscere la costituzione Italiana e i recenti cambiamenti”
““Dietro ogni articolo della Carta Costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella Resistenza.”” (Sandro Pertini 1979)
La presente per gli opportuni adempimenti di competenza dei Sigg.ri Dirigenti Scolastici, in indirizzo, al fine di consentire la libera partecipazione.
Rif. Normativi: art. 3, comma 5 del C.C.N.I. 21/09/2004; art. 8 comma 7 del C.C.N..L. 2002/2005; art.2 CCNQ/1998; art.1,c.5 CCNQ 9 agosto 2000; art..8, c.7)
Durata prevista: ore 3 – Permessi sindacali per assemblee. Le RSU, a loro scelta, potranno fruire del monte ore specifico.
Distinti saluti. Salvo Mavica, segretario territoriale Uil Scuola Catania
Da pubblicare all’Albo sindacale. (art.25 Legge 300/70)
Anno scolastico 2017/2018 Iscrizioni on- line dal 16 gennaio al 6 febbraio Dal 9 gennaio la fase di registrazione
Anno scolastico 2017/2018
Iscrizioni on line dal 16 gennaio al 6 febbraio
Dal 9 gennaio la fase di registrazione
Accolta la richiesta Uil Scuola: per le famiglie delle aree colpite dal terremoto ci saranno azioni di supporto per svolgere la procedura on line con l’aiuto delle scuole.
Anche quest’anno le iscrizioni alle classi prime della scuola primaria, della secondaria di I e II grado saranno on line e potranno essere effettuate dal 16 gennaio al 6 febbraio 2017. Solo per le scuole dell’infanzia la procedura sarà cartacea. Dal 9 gennaio si potrà accedere alla fase di registrazione sul portale www.iscrizioni.istruzione.it.
Accolta la richiesta Uil Scuola: la circolare specifica che, per le famiglie delle aree colpite dal terremoto saranno previste e comunicate a ridosso delle iscrizioni azioni di supporto affinché possano svolgere la procedura on line con l’aiuto delle scuole.
La circolare sulle iscrizioni (PDF)
Il link al sito del Miur : http://hubmiur..pubblica.istruzione.it/web/ministe
Incontri al Miur. Reti di scuola. Le “Reti” di ambito non sono obbligatorie
Incontri al Miur Reti di scuola Le “Reti” di ambito non sono obbligatorie La struttura amministrativa non può “forzare” l’autonomia scolastica Il giorno 14 novembre 2016, su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto un incontro col Miur per fare il punto sulla costituzione delle reti. Ancora una volta, abbiamo avuto la riprova che è in atto un tentativo per condizionare la libertà e le scelte delle Scuole, con un’inaccettabile “forzatura” che taluni USR, ed Uffici periferici, stanno operando sulle scelte delle singole Scuole. Il problema nasce dal fatto che gli Uffici scolastici territoriali stanno disattendendo le indicazioni che il Miur ha fornito con la nota 2261 del 22.06.2016 dopo il confronto con i sindacati. La nota prevede che le prime indicazioni sulla costituzione delle reti di scuola, elaborate da un gruppo di lavoro istituito dal Miur, avevano il solo fine di produrre un documento di riflessione e un contributo per supportare gli Uffici scolastici regionali e non un atto cogente finalizzato all’attivazione delle reti di scuole, secondo procedure burocratiche. Al contrario, nella realtà, sui territori tale indirizzo si sta trasformando in un procedimento percepito come obbligatorio dalla legge 107/2016, verso le reti di ambito, da noi considerate inutili sovrastrutture burocratiche, nella misura in cui non sono costituite sui bisogni condivisi delle scuole che si vogliono mettere in rete. La UIL scuola ha ribadito che la Legge 107/15 non prevede nessun obbligo per la costituzione di reti di ambito, ma prevede solo una opportunità organizzativa. Pertanto, tutte le determinazioni assunte a livello territoriale, in contrasto con questo principio, costituiscono una illegittima forzatura normativa, a danno delle scuole dell’autonomia che devono scegliere in autonomia, attraverso le libere determinazioni degli Organi Collegiali all’uopo deputate. Il Miur, a seguito del confronto con i sindacati, ha dovuto condividere l’impostazione e il quadro giuridico di riferimento e si è impegnato a chiarire come, sia nel caso delle attività di formazione e dei relativi finanziamenti, che per la valutazione dei dirigenti, non sia obbligatoria la costituzione di reti di ambito ma la gestione concreta può essere ricondotta a qualsiasi forma di “rete”, costituita in base all’autonoma scelta delle scuole stesse. Analogamente per le reti di scopo, queste possono costituirsi sulla base degli obiettivi condivisi e delle risorse di personale presenti nella rete, necessarie per realizzare gli scopi per cui la rete si costituisce. Organico dell’autonomia Nel corso dell’incontro sono stati affrontati alcuni aspetti sull’utilizzo dell’organico dell’autonomia. L’amministrazione ha manifestato l’orientamento ad emanare delle FAQ di chiarimento. I sindacati hanno invece espresso la necessità di approfondire le diverse tematiche ed inquadrarle in un impianto normativo più ampio, che possa costituire un supporto all’attività di programmazione e di gestione delle scuole. I sindacati si sono riservati di trasmettere ulteriori osservazioni e contributi di chiarimento. Per la UIL hanno partecipato Ranieri e Proietti.
Mobilità: il confronto non decolla. Occorrono risposte urgenti per il personale che vive situazioni di incertezza e disagio. Il giorno 15 novembre 2016 è proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sul rinnovo del contratto sulla mobilità per l’anno scolastico 2017/18. Al terzo incontro, i rappresentanti del Miur non hanno dato alcun riscontro alle questioni poste in quelli precedenti, limitandosi ad una cauta apertura sulla possibilità di definire un accordo su regole e criteri per il passaggio del personale docente da ambito a scuola. Le questioni poste da parte sindacale, finalizzate a migliorare il contratto dello scorso anno, che comunque ha garantito la titolarità di scuola a miglia di docenti, non hanno trovato, ad oggi, alcun esito positivo. A questo punto è evidente lo stallo della trattativa che, in assenza di concrete aperture sulle questioni aperte, non può proseguire. La UIL, in particolare, ha ribadito la necessità di “restituire” ordine e stabilità al sistema. La mobilità dovrà riguardare tutto il personale, docente ed Ata, con regole chiare e trasparenti e con l’obiettivo primario di limitare, per i docenti, le titolarità su ambito. Il prossimo incontro, fissato per giovedì, sarà il banco di prova per verificare la volontà dell’amministrazione di proseguire concretamente il confronto. Per la UIL hanno partecipato Lacchei e Proietti.
Annuncio del Miur Tra card, voucer, e contanti è stata scelta la carta del docente.
Annuncio del Miur
Tra card, voucer, e contanti è stata scelta la carta del docente
Speriamo di vederla in tempi rapidi.
Ci sembra che i tempi siano piuttosto stretti visto che la card va generata e consegnata ai docenti che, successivamente, dovranno attivarla con un sistema informatico.
La disposizione giunge dal Miur che pubblica una nota sul suo sito dopo giorni di incertezze e soluzioni tra le più disparate. Link al sito del Miur >>> http://www.istruzione.it/news121116.html.
“”Pardon, linguaccia mia statti zitta.!!
Se è vero che a caval donato non si guarda in bocca, è anche pur vero, e il dubbio sorge spontaneo nelle menti della gente di buona volontà: opportunità di accrescimento professionale? mancetta demagogica? E il Contratto collettivo Nazionale del Lavoro, diritto sacrosanto e massima espressione di democrazia e rispetto della sovranità del popolo italiano?, nisba? Amara constatazione, il solito giochetto si toglie agli uni per dare agli altri. Si taglieggiano i diritti acquisiti, si disattendono gli obblighi contrattuali, si saccheggiano i diritti e le aspettative sacrosanti di andare in pensione in età dignitosa e si privilegiano iniziative unilaterali sotto le mentite spoglie di volere rilanciare i consumi e con essi l’economia nazionale, ovvero occasione di affari alle lobby governanti? Scusate se è poco. Siamo alle solite, alla farraginosità della procedura non possiamo che amaramente constatare: burocrati cultori ed esperti nel rendere difficili le cose più facili, e mi fermo qui.
Carta del Docente, come e quando spendere i 500 euro per l’aggiornamento
Dallo scorso anno gli oltre 740.000 docenti di ruolo della scuola italiana hanno a disposizione 500 euro da spendere per l’aggiornamento professionale. Un bonus che nella sua prima erogazione è stato assegnato eccezionalmente con accredito sullo stipendio. Quest’anno cambia il sistema di erogazione, come annunciato nel Piano di formazione degli insegnanti e attraverso la nota del 29 agosto relativa alla rendicontazione delle spese dello scorso anno.
L’importo resta lo stesso: 500 euro che saranno assegnati attraverso un ‘borsellino elettronico’. L’applicazione web “Carta del Docente” sarà disponibile all’indirizzo www.cartadeldocente.istruzione.it entro il 30 novembre. Attraverso l’applicazione sarà possibile effettuare acquisti presso gli esercenti ed enti accreditati a vendere i beni e i servizi che rientrano nelle categorie previste dalla norma.
Ogni docente, utilizzando l’applicazione, potrà generare direttamente dei “Buoni di spesa” per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, per:
– l’acquisto di pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
– l’acquisto di hardware e software;
– l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
– l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
– l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
– l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
– iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
I buoni di spesa generati dai docenti daranno diritto ad ottenere il bene o il servizio presso gli esercenti autorizzati con la semplice esibizione. Per l’utilizzo della “Carta del Docente” sarà necessario ottenere l’identità digitale SPID presso uno dei gestori accreditati (http://www.spid.gov.it/richiedi-spid) e successivamente ci si potrà registrare sull’applicazione. L’acquisizione delle credenziali SPID si può fare sin da ora. Si tratta di un codice unico che consentirà di accedere, con un’unica username e un’unica password, ad un numero considerevole e sempre crescente di servizi pubblici (http://www.spid.gov.it/servizi).
Il nuovo sistema che parte quest’anno consentirà ai docenti di avere uno strumento elettronico per effettuare e tenere sotto controllo i pagamenti. E alle scuole di essere alleggerite dalla burocrazia e dalle procedure di rendicontazione.. Sarà possibile spendere i 500 euro a partire dall’attivazione della Carta.
dalla segreteria territoriale Uil Scuola Catania, salvo mavica, segretario
Turi: un sistema di istruzione che funziona in un mercato del lavoro colabrodo
07 NOVEMBRE 2016
Turi: un sistema di istruzione che funziona in un mercato del lavoro colabrodo
RELAZIONE DI MONITORAGGIO DEL SETTORE DELL’ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2016 | COMMISSIONE EUROPEA
L’analisi europea e il quadro di riferimento nazionale suggeriscono una riconsiderazione degli elementi su cui è stata costruita la riforma del Governo sulla scuola.
L’ultimo rapporto sull’istruzione diffuso oggi dalla Commissione europea è la più eloquente dimostrazione che non è il sistema di istruzione ad avere bisogno di modifiche ma è il mercato del lavoro che non funziona – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Il sistema formativo italiano sforna ‘cervelli’ che trovano lavoro ed opportunità fuori dal paese.
L’ottica secondo la quale leggere il capitolo relativo all’Italia è dunque quella di una insufficienza produttiva o di una carenza strutturale ed istituzionale nell’offrire agli studenti del nostro Paese pari opportunità rispetto ai ragazzi degli altri paesi e prospettive positive di carriera.
In entrambe i casi – continua Turi – vanno superati i pregiudizi sul livello di efficienza del nostro sistema di istruzione italiano che rappresenta un modello da esportare e non da omologare: ecco cosa ci dice l’Europa.
L’elemento fondamentale costitutivo dell’istruzione italiana è quello di una scuola libera indipendente che con lo studio delle conoscenze, dello sviluppo e dello spirito critico, ha mostrato che la misurazione delle competenze, tramite test standardizzati, porta alla massificazione, affievolisce fino ad annullare ogni forma di inventiva e di creatività che è ciò che caratterizza il nostro ingegno, il made in Italy, apprezzato nel mondo.
Un tale quadro di analisi, se messo in relazione alle ultime dichiarazioni del Premier Renzi sulla scuola, proprio ieri sera, durante la trasmissione di Giovanni Minoli, dovrebbe indurre il ministro Giannini ad una (ri)considerazione degli elementi su cui è stata costruita la riforma scolastica.
La riapertura del contratto nazionale di lavoro e le riunioni tecniche previste nelle prossime settimane al ministero – rammenta Turi – potranno essere l’occasione per dare un segnale di attenzione al personale scolastico che attende risultati di cambiamento concreto.
Sono tutti elementi che dovrebbero far riflettere una politica intenta ad omologare, piuttosto che a valorizzare ed esportare il nostro modello. I fenomeni di globalizzazione e innovazione tecnologica non possono guardare agli studenti solo come ‘risorse umane’ da collocare sul mercato.
Quello della conoscenza non deve rappresentare un muro per una nuova divisione sociale, va armonizzato con i diritti umani: la nostra scuola lo fa da sempre, considerando la persona e non il mercato che deve piegarsi alle esigenze umane e non il contrario. Una preparazione anche umanistica, aiuta e contribuisce alla consapevolezza, all’adattamento, alla preparazione flessibile che consente di gestire i cambiamenti. I cervelli italiani e la loro ricerca ne sono una prova concreta.
Turi al Governo: quello della 107 è un progetto naufragato
05 NOVEMBRE 2016
Turi al Governo: quello della 107 è un progetto naufragato
NELLE SCUOLE | COMUNICAZIONE | INFORMAZIONE | AZIONE SINDACALE | LAVORO |LIBERTÀ|PARTECIPAZIONE | SOLIDARIETÀ | CHIAREZZA | TRASPARENZA | CONDIVISIONE |
Il segretario generale della Uil Scuola dal palco della IX Conferenza di organizzazione della Uil rilancia le proposte della categoria per la scuola e dice: il governo prenda atto della situazione. Gli insegnanti sono preoccupati o furibondi. Abbiamo proposto buone idee e soluzioni possibili. Sulle situazioni più critiche c’è già un primo confronto con il Miur. Ora è il momento di essere veramente molto seri.
Un programma semplice è quello annunciato dal segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi dal palco della IX Conferenza di organizzazione della Uil: sarà prioritaria la comunicazione, l’informazione, l’azione politica e sindacale nelle scuole. Nel metodo, saranno chiarezza, trasparenza e condivisione, le linee guida nelle decisioni da assumere.
La scuola, il sistema di istruzione nazionale frequentato dal 93% degli studenti del nostro Paese – ha detto chiaramente Turi nella sua relazione nel corso della IX Conferenza di organizzazione della Uil – indica che la strada da percorrere è quella che rappresenta i bisogni collettivi. Ciò significa che la Uil Scuola si pone l’obiettivo concreto, e possibile, di essere capace di farsi protagonista di battaglie che sono solo parzialmente sindacali ma che coinvolgono tutti i cittadini: la difesa della scuola pubblica e statale.
Scuola, sanità, pubblica amministrazione, lavoro, ambiente, pensioni, fisco: sono terreni che, se lasciati all’attuale tendenza politica che marginalizza il ruolo delle persone per asservirle alle logiche del mercato – ha aggiunto nella sua relazione Turi – vedranno imporre ai lavoratori i sacrifici che da soli stanno già sopportando.
Occorrono strumenti ed idee nuovi non solo di contrasto, per sostenere le battaglie a tutela delle persone e dei lavoratori in un mondo che è in continua evoluzione e che non consente di avere ritardi, sia nell’analisi che nell’azione. Noi siamo pronti a metterli in atto.
Al Governo ripetiamo: questa legge non funziona nei suoi principi guida. E’ basata su presupposti che stanno creando preoccupazione, confusione e tensioni nelle scuole. Le riunioni avviate, se veramente orientate alla risoluzione delle questioni in atto, potranno fornire i fondamentali per attuare, pezzo per pezzo, le soluzioni necessarie. E su questo non ci siamo risparmiati – ha detto Turi – abbiamo proposto idee buone e fattibili.
La scuola è parte importante del pubblico impiego: agli insegnanti e al sistema scolastico è affidata la tenuta – ha aggiunto Turi, riportando l’attenzione sul negoziato per il rinnovo del contratto – anche in questo momento di estrema, assoluta difficoltà del Paese. Accanto al sistema produttivo, alla preoccupazione sociale è alla scuola che si guarda per tornare alla normalità.
• LA WEB CRONACA della Conferenza su FB| Uil Scuola e Twitter @uilscuolanazio1
• LA VIDEO CRONACA dei tre giorni di conferenza nella sezione dedicata all’interno della Uilwebtv [ http://www.uilweb.tv/webtv/default.asp?ID_VideoLink=4381 ]
INCONTRI AL MIUR: inserimento in Gae a seguito di contenzioso giuridico
05 NOVEMBRE 2016
Inserimento in Gae a seguito di contenzioso giuridico
INCONTRI AL MIUR
Su richiesta delle organizzazioni sindacali, si è svolto l’incontro per discutere le problematiche inerenti l’inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali, degli abilitati TFA, PAS e dei laureati in Scienze della Formazione Primaria.
La richiesta da parte dei sindacati è stata motivata dalla mancanza di indicazioni puntuali per tutti gli Uffici scolastici regionali che ha determinato e determina una disparità di comportamenti sui territori. Il MIUR ha comunicato che il TAR Lazio ha rigettato la richiesta di inserimento in GAE dei ricorrenti abilitati TFA, PAS e laureati Scienze della Formazione Primaria, precludendo per questo personale qualsiasi ulteriore possibilità di inserimento in GAE.
Per quanto riguarda i diplomati magistrali ante 2002, è previsto per il prossimo 16 novembre l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato che darà indicazioni per avere uniformità di diritto a tutte le sezioni. La UIL Scuola, prendendo atto delle sentenze emanate che, indipendentemente dagli esiti vanno rispettate e applicate, ha voluto riportare il confronto sul piano politico evidenziando il fatto che alcuni uffici scolastici territoriali si comportano in modo difforme tra loro.
In alcuni casi inseriscono i ricorrenti titolari di un provvedimento cautelare nelle GAE e, se in posizioni utile, gli conferiscono l’incarico di lavoro a tempo indeterminato ovvero a tempo determinato. In altri casi, invece, obbligano i ricorrenti a dover richiedere anche in giudizio di ottemperanza per ottenere l’incarico se in posizione utile. Dal momento che il Consiglio di Stato in più occasioni si è già espresso dichiarando che l’inserimento con riserva consente anche la sottoscrizione dei contratti di lavoro, per la UIL la questione sotto il profilo giuridico è stata già risolta favorevolmente per i ricorrenti pertanto dovrà essere compito del MIUR dare indicazioni chiare che garantiscano comportamenti uniformi degli uffici territoriali.
La UIL infine, ha posto l’esigenza di un provvedimento ponte da inserire nella delega sul reclutamento, per la stabilizzazione di tutti i docenti inseriti nelle GAE e di quelli con 36 mesi di servizio. Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Mauro Panzieri.
Emergenza sisma, una priorità per tutti
04 NOVEMBRE 2016
Emergenza sisma, una priorità per tutti
L’emergenza determinata dagli eventi sismici che hanno colpito duramente molte località dell’Italia centrale, e che dal 24 agosto si vanno ripetendo con punte di straordinaria intensità, costituisce in questo momento un tema da assumere come priorità anche nell’attenzione e nell’impegno del sindacato.
In questo senso le scriventi organizzazioni rappresentative dei lavoratori della scuola hanno messo in atto fin dal primo momento iniziative di solidarietà e concreto sostegno alle popolazioni colpite dal sisma, attivando fra l’altro congiuntamente anche una raccolta di fondi attraverso la delega a trattenere l’equivalente di un’ora di lavoro, che tutto il personale in servizio può sottoscrivere presso la scuola da cui è amministrato.
Per quanto riguarda in modo specifico le problematiche connesse allo svolgimento delle attività didattiche nelle zone terremotate e alle particolari condizioni in cui si trova oggi a operare il personale docente, ATA e dirigente in servizio o residente nelle scuole dell’area interessata agli eventi sismici, talvolta avendone subito direttamente gli effetti dannosi, è di tutta evidenza la necessità di mettere in atto ogni intervento necessario a garantire in condizioni di massima sicurezza l’esercizio del diritto allo studio degli alunni, adottando tutti gli opportuni adeguamenti organizzativi che la situazione di emergenza richiede, anche per quanto riguarda la gestione del personale e le sue condizioni di lavoro.
A tal fine si ritiene che possano costituire un utile punto di riferimento i provvedimenti già adottati, anche attraverso momenti di confronto con le organizzazioni sindacali, in occasione di analoghe precedenti esperienze. Le scriventi organizzazioni si dicono sin d’ora disponibili a dare il loro contributo attivo e responsabile in tutte le sedi di interlocuzione che l’Amministrazione ritenesse opportuno attivare a livello centrale e locale.
Roma, 4 novembre 2016
Flc CGIL Domenico Pantaleo – CISL Scuola Maddalena Gissi – UIL Scuola Giuseppe Turi – SNALS Confsal Marco Paolo Nigi – GILDA Unams Rino Di Meglio
REPORT INCONTRO CON IL MINISTRO
Riportare la scuola alla sua funzione costitutiva………………………………………………………………. Turi: scegliere la strada del contratto. E al ministro la Uil Scuola dice: occorre che cambi la filosofia su cui è basata la legge sulla scuola. Abbiamo chiara consapevolezza che da questo dialogo dovranno scaturire risultati concreti per le persone. Il Governo sulle emergenze riesce a trovare soluzioni. Sull’amministrazione quotidiana della scuola resta titubante. Le risposte per superare le evidenti difficoltà ancora non ci sono. Come giusto e inevitabile il confronto di oggi con il ministro è stato l’occasione per tracciare interventi e urgenze del dopo terremoto. La scuola – è stato ribadito con forza da tutti – rappresenta un tassello di normalità, socialità e ripresa della vita delle comunità. Ogni sforzo va dunque indirizzato ad interventi che tutelino le persone – sono 13 mila gli alunni dei 53 comuni coinvolti, 25 mila circa gli sfollati – e consentano una regolare ripresa delle attività delle comunità coinvolte. Una raccolta fondi, autorizzata dal Mef per il terremoto di Amatrice, è stata prorogata per far fronte alla nuova emergenza. Il personale della scuola potrà aderire alla raccolta di fondi donando il compenso di un’ora del proprio lavoro. I modelli, disponibili sui siti dei sindacati scuola, potranno essere consegnanti direttamente nelle segreterie delle scuole. L’incontro si è poi sviluppato secondo l’ordine del giorno concordato. E’ il contratto la strada per correggere alcuni degli errori della legge del Governo sulla scuola: questa la bussola, seguita in coerenza da mesi, che la Uil Scuola ha scelto anche nel confronto di oggi. Siamo convinti – ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola nel corso della riunione – che la legge 107 sia sbagliata e questo si capisce bene dagli effetti che sta producendo. Situazione talmente chiara da venir segnalata anche nelle recenti affermazioni del Presidente del Consiglio. Questo impianto normativo – ha aggiunto – fa venire meno un principio fondamentale, quello della scuola comunità, basata sull’autonomia. Pensare a insegnanti condizionati, ad una libertà di insegnamento limitata, significa togliere il valore fondante della scuola, così come scritta nella costituzione. La scuola è oasi di libertà. Il fatto che il ministro abbia aperto un canale di dialogo appare costruttivo – ha messo in evidenza Turi. Ci aspettiamo che prenda forma concreta e non sia solo un annuncio formale di intenti. Abbiamo chiara consapevolezza che da questo dialogo dovranno scaturire risultati concreti per le persone. La contrattazione è lo strumento più rapido e flessibile per intervenire. Bisogna introdurre, una per una, pezzo per pezzo, le modifiche necessarie a far ripartire il nostro sistema di istruzione, che si regge – e bene aggiunge Turi – grazie all’impegno e alla professionalità di chi ci lavora. Questi nel dettaglio i temi affrontati nel corso dell’incontro e le proposte Uil Scuola: sulla mobilità, si rischia di perdere un’occasione per riportare ad equità il sistema; il ministero si è dichiarato indisponibile a rifare le operazioni. Ipotesi che ci trova nettamente contrari e ci impone di proseguire in sede giurisdizionale per garantire i diritti contrattuali. Sulla chiamata diretta è stata manifestata la disponibilità a ricondurla sul tavolo negoziale; Sul rinnovo del contratto, l’avvio del negoziato è ora legato alle decisioni del Governo che deve risolvere i problemi pregiudiziali: risorse e norme di supporto per liberare la contrattazione dai vincoli legislativi di questi lunghi anni di blocco economico e normativo. Tra i temi affrontati anche quello del personale ATA: si prevedono le immissioni in ruolo per la copertura del turnover, la definizione dei passaggi di qualifica e il bando per i Dsga. Per il personale precario (il prossimo incontro è fissato al 4 novembre) si condivide l’esigenza di un provvedimento ponte da inserire nella delega sul reclutamento, come proposto dalla UIL, di premessa per la stabilizzazione di tutti i docenti inseriti nelle GAE e di quelli con 36 mesi di servizio. Rispetto alle priorità annunciate dal ministro nei giorni scorsi, appare evidente – ha commentato Pino Turi – che manca completamente ogni riferimento al personale a cui è destinato l’impegno del ministro, contenuto nel proprio atto di indirizzo. Non basta indicare i titoli ha messo in evidenza Turi – occorre trovare soluzioni diverse da quelle previste dalla legge 107 e non solo per gli aspetti finanziari. Anche la questione delle deleghe (il prossimo incontro è fissato al 9 novembre) è direttamente legata all’impianto fondante della legge. Sbagliate le fondamenta non funziona nemmeno il resto. Le deleghe, quindi, vanno sostanzialmente ripensate, in funzione dei cambiamenti da apportare e, per i quali, non è solo un problema di finanziamenti.
I temi dell’incontro | A che punto siamo | La proposta Uil Scuola | |||
Mobilità Dopo gli errori dell’algoritmo | Restano tutte le incertezze e le situazioni di palese ingiustizia che si sono determinate quest’anno. | Si proseguirà per via giurisdizionale per far rispettare i diritti contrattuali delle persone. Contemporaneamente si dovrà definire il contratto per la mobilità del prossimo anno. | |||
Chiamata diretta Le conseguenze di un principio sbagliato | Una procedura determinata da una errata posizione ideologica ha determinato situazioni di forte criticità. C’è il rischio di creare scuole di tendenza, senza pluralismo e un condizionamento dei docenti Aumentano i supplenti. Mancano gli insegnanti di sostegno. Il personale sul potenziamento non può essere utilizzato in modo discrezionale. | Il contratto è lo strumento principale per rimediare agli errori della legge 107: su questo è previsto un negoziato. | |||
Contratto Dopo l’accordo sui comparti | Gli elementi propedeutici: – stanziamento di risorse – modifiche legislative che tolgano vincoli alla contrattazione | Occorre il riavvio dei negoziati. Ci deve in tempi brevi portare a termine le questioni aperte: risorse e norme. | |||
Scuola: Uil scuola, giudice riconosce pagamento ferie non godute
A sette docenti che avevano presentato ricorso
(ANSA) – BOLOGNA, 11 OTT – Un giudice del Lavoro di Reggio Emilia ha dato ragione a sette docenti che chiedevano la retribuzione delle ferie non godute per l’anno scolastico 2012-13. I ricorrenti possono così recuperare una somma individuale tra i 1.500 e 2.000 euro. Lo ha reso noto il segretario generale della Uil Scuola Emilia-Romagna e Reggio Emilia, Giuseppe D’Aprile, che parla di “sentenza pilota” dove il giudice “riconosce e ristabilisce un diritto negato; uno dei tanti troppi diritti negati in questi tempi agli insegnanti”.
Per il segretario “il giudice ha concluso che i lavoratori hanno diritto alla monetizzazione delle ferie in quanto nessuna norma che lo escludeva era vigente alla fine del loro rapporto di lavoro (30 giugno 2013). Inoltre ha stabilito che dai giorni di ferie maturati non possono essere sottratte le giornate di sospensione delle lezioni in quanto la fruizione dei riposi, fino al 1 settembre 2013, continua a essere disciplinata dall’articolo 19 Ccln comparto scuola”.
sentenza-pagamento-ferie
AZIONI SINDACALI UNITARIE. REPORT. Il Direttivo Unitario FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL – Catania, fa proprie le relazioni delle segreterie provinciali unitamente a quanto emerso dall’ampio, aperto ed articolato dibattito che ne è seguito.
DIRETTIVO UNITARIO. CATANIA, CD PIZZIGONI 24/10/2016 ore 16,30
In apertura di seduta una delegazione regionale dei docenti GAE infanzia ha ribadito con forza la richiesta urgente di immissioni in ruolo, considerata la loro esclusione dal contingente nazionale. Inoltre, ha aspramente criticato il CIR regionale Sicilia che di fatto li ha esclusi dagli incarichi annuali su sostegno senza titolo. Nel merito le segreterie si sono impegnate di segnalare le loro richieste al livello nazionale. ORDINE DEL GIORNO VOTATO ALL’UNANIMITA’
Il Direttivo Unitario FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL – Catania, fa proprie le relazioni delle segreterie provinciali unitamente a quanto emerso dall’ampio, aperto ed articolato dibattito che ne è seguito.
Il direttivo unitario :
- – esprime forte preoccupazione per le numerose problematiche che attanagliano la scuola ed i lavoratori che di seguito in sintesi si elencano:> ricadute negative della legge 107 sui lavoratori e sulla Scuola
> sostituzione del personale docente e ATA
> aumento della conflittualità nelle scuole
> “annullamento” delle prerogative degli organi collegiali da parte di molti DS > organici non adeguati alle reali esigenze delle scuole> problema sicurezza negli istituti
> aumento della povertà e della disoccupazione
> personale docente insufficiente per gli alunni diversamente abili > eccessiva burocratizzazione - – esprime durissime critiche alla legge Fornero, che andrebbe ritirata, ed alla cosiddetta APE: non possono i lavoratori essere costretti a farsi un prestito ventennale con le banche a fronte di un diritto negato;
- – sul contratto chiede che venga coinvolta tutta la categoria e che prima di ogni decisione vi sia un consenso esplicito e formale degli iscritti; chiede inoltre con forza l’adeguamento stipendiale ai livelli europei; esprime un deciso no alla firma di contratti al ribasso; i diritti sanciti dal CCNL in vigore non vanno toccati;
- – chiede un reale aumento dei posti di tempo pieno alla primaria e di tempo prolungato alle medie sia per dare risposta ai bisogni formativi che per aumentare posti in organico;
- – è allarmato dai dati riguardo la scuola dell’infanzia : il tempo scuola “normale” di due docenti per classe di anno in anno vede una inarrestabile riduzione; la responsabilità è da addebitare agli enti locali, va esperita pertanto ogni azione tesa ad invertirne la rotta;
- – chiede la ripresa di azioni di lotta unitarie non procrastinabili di contrasto alla legge 107 che sta arrecando danni enormi alla categoria ed alla utenza;
- – invita le segreterie provinciali a dare “indicazioni” unitarie sulle contrattazioni di istituto, ed a continuare l’attività di formazione e di informazione alle RSU e Terminali Associativi;
- – prende atto che lo sciopero non è condiviso dalla categoria, quindi vanno ricercate altre azioni di contrasto e di lotta : rifiuto degli straordinari e delle attività aggiuntive ( sciopero bianco );
- – invita il sindacato tutto a ricercare con ogni mezzo un forte “alleanza” con la società civile, studenti e famiglie, per un’azione comune nell’interesse della scuola della Costituzione;
– apprezza ed approva la proposta delle segreterie provinciali di (riprendere) un piano – capillare – di assemblee congiunte, per raggiungere il numero più alto possibile di lavoratori e di iscritti , per “informare” , “ascoltare” e favorire un “confronto” costruttivo.
FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal: DISTEFANO, DENARO, MAVICA, TEMPERA.
Occorre regolamentare presto e bene l’inserimento in Gae dei diplomati magistrale. lettera al MIUR
Alla Dott.ssa Rosa De Pasquale
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Alla Dott.ssa Maria Maddalena Novelli Direzione generale per il personale scolastico
MIUR
Oggetto: Richiesta incontro su inserimento in GAE diplomati magistrali.
Le scriventi organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente con le S.L per discutere delle problematiche inerenti l’inserimento nelle GAE dei diplomati magistrali, a seguito di contenzioso giuridico.
A tale casistica si aggiunge quella del contenzioso per l’inserimento in GAE di abilitati TFA, PAS e LSFP che registra, tra l’altro, difformità di esiti da parte degli stessi Giudici.
La mancanza di indicazioni puntuali per tutti gli USR sta determinando una disparità di comportamenti che alimentano tensioni diffuse e mettono a rischio continuo la regolarità delle operazioni di assunzione.
E’ sicuramente obiettivo condiviso sia dell’Amministrazione che delle scriventi OO.SS ricercare modalità per evitare la confusione che si sta creando nelle scuole anche a seguito dell’avvicendarsi di docenti che maturano il diritto all’inserimento in GAE in successione temporale.
Il numero delle ordinanze dei Giudici ormai in costante crescita, rende necessaria e quanto mai opportuna una soluzione politica del contenzioso.
Certi della vostra attenzione, rimaniamo in attesa di una sollecita convocazione.
Distinti saluti.
FLC CGIL Anna Fedeli
CISL SCUOLA Rita Frigerio
UIL SCUOLA Noemi Ranieri
SNALS CONFSAL Achille Massenti
ESECUTIVO UIL SCUOLA A TRENTO: Mettere in moto le idee, togliere burocrazia, essere vicini alle persone
18 OTTOBRE 2016
Mettere in moto le idee, togliere burocrazia, essere vicini alle persone
ESECUTIVO UIL SCUOLA A TRENTO
Non sono i tavoli di confronto l’obiettivo del dialogo ma lo strumento per realizzare l’obiettivo di modifica di molti aspetti della legge 107 a partire da quelli che invadono il campo della contrattazione.
Mettere in moto le nostre idee, togliere burocrazia, essere vicini alle persone – così Pino Turi nella sua relazione conclusiva all’esecutivo Uil Scuola a Trento.
Una riunione operativa, quella che si è svolta nel capoluogo trentino, nella quale l’organo di indirizzo del sindacato ha definito le linee guida dell’azione sindacale nelle relazioni con il Governo e in vista della prossima conferenza di organizzazione.
La 107 è una legge sbagliata e le leggi sbagliate si cambiano – ha detto Turi. Perché la 107 non ci piace? Perché impone una regressione – ha aggiunto – fa venire meno un principio fondamentale, quello della scuola comunità, basata sull’autonomia.Pensare a insegnanti condizionati, ad una libertà di insegnamento limitata, significa togliere il valore fondante della scuola, così come scritta nella costituzione. La scuola è oasi di libertà.
Solo recentemente le nostre proposte, ed un impegno serio per aprire un dialogo con il Ministro, stanno producendo i primi risultati. Abbiamo chiara consapevolezza che da questo dialogo dovranno scaturire risultati concreti per le persone.
Non sono i tavoli di confronto l’obiettivo del dialogo – ha detto chiaramente Turi – ma lo strumento per realizzare l’obiettivo di modifica di molti aspetti della legge 107 a partire da quelli che invadono il campo della contrattazione.
L’intervento del Governo sulla scuola – si legge nel documento finale dell’esecutivo – lascia sostanzialmente inalterata la struttura dell’impianto di sistema ed interviene, impropriamente, sui rapporti, sui diritti e sulle prerogative del personale docente, ATA e dirigente scolastico, stravolgendone l’impostazione autonoma e di autogoverno delle istituzioni scolastiche. Incide, sostanzialmente, proprio su quegli aspetti che, invece, rappresentano il presupposto indispensabile e di rango costituzionale per poter realizzare una vera buona scuola.
L’incontro con il Ministro ha evidenziato un cambio di strategia – ha detto ancora Turi – certamente motivato dalle contingenze politiche generali, ma anche dalle esperienze non certo esaltanti del primo anno di applicazione della legge.
Va evidenziato che – anche prima di quanto concordato, ha precisato il segretario generale – si sono già svolti i primi incontri con i primi importanti elementi positivi: la definizione dell’organico, le assunzioni del personale ATA e l’attivazione, sia pure contenuta numericamente di assistenti tecnici (500) nella scuola primaria.
I tavoli concordati, che riprenderanno il prossimo 2 novembre, dovranno trovare soluzioni per modificare:
– gli errori sulla mobilità, che potranno essere attenuati dall’incremento dei posti in organico per effetto del passaggio in quello dell’autonomia di circa 25.000 posti;
– la chiamata diretta che va ricondotta al contratto e gli aspetti relativi alla formazione del personale
– il rinnovo del contratto.
Le notizie che pervengono dalla Presidenza del Consiglio – per l’Esecutivo Uil Scuola – meritano una particolare attenzione per verificare e quantificare le risorse disponibili per il rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego che, in gran parte sono nel comparto della scuola, ricerca, università e Afam. Prioritarie, insieme alle risorse, anche le modifiche normative per liberare la contrattazione dai vincoli legislativi di questi lunghi anni di blocco economico e normativo.
PRESENTATO IL PIANO NAZIONALE SULLA FORMAZIONE. INDIFFERIBILE RINNOVO DEL CONTRATTO.
INFORMATICONUIL. CT. 14 ottobre 2016
SCUOLA| E’ il rinnovo del contratto la sede giusta per affrontare questo tema
Presentato il piano nazionale sulla formazione
Uil: tutte le attività formative perdono di senso se l’autonomia professionale viene limitata, se la libertà viene contratta, se il giudizio personale viene imbavagliato.
La conferenza di presentazione del piano nazionale sulla formazione ha evidenziato alcuni punti salienti su cui da tempo la UIL scuola punta l’attenzione.
I buoni insegnanti conoscono bene ciò che insegnano, spendono passione per coinvolgere gli studenti, sanno lavorare in team e collaborano con le altre scuole e con le famiglie.
Necessitano per questo di misure continue di sostegno per lo sviluppo professionale, che partendo dalla formazione iniziale prima, il reclutamento poi traguardi la valorizzazione del contributo di ognuno alla comunità professionale di appartenenza e attraverso questa alla comunità educante nel suo complesso.
Tutte le attività formative perdono di senso se l’autonomia professionale viene limitata, se la libertà viene contratta, se il giudizio personale viene imbavagliato.
Lo hanno dimostrato a suon di slide e di interventi nella lingua di Albione, gli esperti internazionali tutti concordi nell’identificare nell’autonomia scolastica, nella carriera e nello sviluppo professionale le reali opportunità di crescita anche per migliorare i livelli di apprendimento degli studenti.
Ci viene da notare però che proprio in concomitanza con l’attuazione dei principi generali della legge 107 questi valori risultino fortemente depauperati, l’obbligo viene scambiato con un numero di ore definito, da realizzarsi all’interno di una progettazione di ambito territoriale scolastico, che risponde ad una dimensione amministrativa e non culturale, caratterizzato da adempimenti burocratici, (registrazione degli sviluppi di processo, documentazione dei percorsi, rendicontazione sulle ricadute didattiche) che tolgono tempo e risorse proprio alla cura della relazione educativa, orientato verso l’esterno, rivolto ad agenzie formative che, nella nostra esperienza, non hanno garantito reali capacità di confronto con il mondo scolastico.
Per un’efficace formazione in servizio, bisogna tenere conto dei diritti dei lavoratori oltre che dei loro doveri, superare approcci ideologici, liberarli da fini diversi da quelli prettamente professionali, contrastare la demotivazione, quale risposta ad un obbligo freddamente calato dall’alto, che abbiamo conosciuto e già soppresso per gli esiti fallimentari.
La formazione imposta e decisa unilateralmente è solo uno spreco di risorse che servono solo ai relatori e, giammai ai fruitori.
La sede del rinnovo contrattuale che faccia sintesi di tutti gli elementi propri della professionalità e della specifica funzione professionale e’ quella più indicata; non può una legge intervenire a gamba tesa su tale materia prefigurando nuovi carichi di lavoro già pesanti.
Più interessante, e da ampliare, è la scommessa che delinei, attraverso la formazione una carriera professionale fondata sulla esperienza lavorativa e sulla formazione continua, da mettere a punto anche con un uso più saggio e funzionale dei finanziamenti disponibili.
Una seria ed attenta riflessione è necessaria, lasciando nel frattempo che la formazione venga regolamentata ancora secondo il principio della attività funzionale all’insegnamento, e del relativo monte ore annuo.
il Piano: http://www.slideshare.net/miursocial/piano-per-la-formazione-dei-docenti-il-documento
Le slide di sintesi: http://www.slideshare.net/miursocial/piano-per-la-formazione-dei-docenti-2016-2019piano-per-la-formazione-dei-docenti-2016-2019
Decollano i salari in tutta Europa. Solo l’Italia resta al palo.
ct 11.10.2016 h. 22.53
EURYDICE 2016: decollano i salari in tutta Europa. Solo l’Italia resta al palo.
Turi: dare risorse e strumenti alla scuola
Uil: ci aspettiamo che il dialogo riavviato porti a risultati certi in termini di modifiche della legge 107 e al rinnovo del contratto.
Unici in Europa. E’ rimasta solo la scuola italiana ad avere insegnanti con stipendi ancora fermi.
Di salari ‘frozen’, congelati , parla il rapporto Euryudice sulle retribuzioni del personale della scuola in Europa, che analizza i dati relativi al 2015-2016.
Il quadro di riferimento analizzato dal rapporto mostra un aumento del livello delle retribuzioni in 24 paesi, un livello stabile in 16 nazioni. Il fermo assoluto in Italia. Gli incrementi più significativi sono quelli che riguardano la Germania dove è stata recuperata l’inflazione e dunque riportati gli stipendi al loro pieno potere d’acquisto.
Con un patto per i salari , nel 2015 in Danimarca, sono stati aumentati gli stipendi della scuola e dei lavoratori pubblici. In Spagna, la legge di bilancio del 2016 ha innalzato le retribuzioni dell’1%.
In Irlanda l’aumento è stato del 2,5%. In Portogallo sono stati recuperati i tagli operati nel 2014.
Il rinnovo del contratto di lavoro per il personale della scuola appare quanto mai urgente – mette in chiaro Pino Turi. Ci aspettiamo un contratto vero. Non un contratto per adesione, né tantomeno un contratto ponte.
La riunione di ieri sera tra sindacati e ministero, dà continuità agli impegni presi con il ministro.
Il prossimo incontro è fissato per il 2 novembre per discutere di organici, mobilità, individuazione per competenze (bilancio e prospettive), prospettive del rinnovo del contratto.
Positivo che si sia parlato di adeguamento dell’organico di diritto e di fatto per 25 mila posti che consentiranno stabilità e possibilità di trasferimenti ulteriori.
L’introduzione degli assistenti tecnici nel primo ciclo di istruzione e un piano di assunzioni per il personale Ata – spiega Turi – sono da valutare positivamente.
Quel che proprio lascia dubbi e perplessità è la rimodulazione finanziaria per l’attivazione delle nove deleghe della legge 107; questo perché – chiarisce Turi – vanno prima discusse, confrontate ed introdotte le modifiche alla legge, solo dopo si può affrontare e di conseguenza rimodularle e renderle coerenti con le deleghe aperte.
A questo proposito – aggiunge Turi – non può che essere la sede contrattuale quella destinata a risolvere le rigidità e gli errori della legge. Ci aspettiamo nella legge Finanziaria risorse adeguate che – mette in chiaro Turi – non possono essere quelle annunciate in questi giorni. Metà dei lavoratori pubblici è nel comparto della scuola, università e ricerca.
Il dato europeo ci mostra impietoso che persino la Grecia ha ricominciato ad aumentare gli stipendi del personale. La scuola italiana non può vivere in questa contraddizione: sarebbe il caso di far ripartire gli aumenti di stipendi anche da noi.
s.m.
INCONTRI DIREZIONE DELLO STUDENTE E SINDACATI: Numerose e positive le attività del ministero verso gli studenti
07 OTTOBRE 2016
Numerose e positive le attività del ministero verso gli studenti
INCONTRI DIREZIONE DELLO STUDENTE E SINDACATI
VANNO CALIBRATE NEL RISPETTO DELL’AUTONOMIA E DEI TEMPI DELLA SCUOLA
In concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico presso la Direzione Generale dello studente del MIUR si sono svolti una serie di incontri informativi ai sindacati sulle iniziative in corso da parte della direzione. Per la UIL Scuola hanno partecipato Fabiola Casciani ed Antonello Lacchei.
Piano nazionale sulla promozione della cultura della legalità
Per la realizzazione del piano sono stati finanziati 74 progetti, di cui molti in rete, per un importo di 3,4 milioni sviluppati attraverso l’esame di temi sui quali programmare l’azione educativa per il contrasto alla illegalità.
In tale ottica sono state sottoscritte due carte di intenti: una con il Consiglio Superiore della Magistratura, e l’altra con l’Agenzia Nazionale Anti Corruzione, la Direzione Nazionale Antimafia e l’Associazione Nazionale Magistrati.
Rispetto al piano nazionale per l’educazione alla salute è stato sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero della Salute teso realizzare una maggiore collaborazione tra scuole e strutture sanitarie.
E’ in corso di conclusione un protocollo di intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento anti droga sul tema della lotta alle dipendenze.
Inclusione Scolastica
Sono stati attivati presso i Centri territoriali di servizio, 106 “sportelli autismo” utilizzando il modello di “consulenza tra pari” coinvolgendo anche esperti delle associazioni più rappresentative.
Circa le scuole in ospedale e l’istruzione domiciliare, sono stati 1108 gli interventi domiciliari, 46 i progetti nelle “case-famiglia”.
Nel complesso gli interventi educativi presso gli alunni ospedalizzati sono 64.268 ed hanno coinvolto 568 docenti.
Per l’a.s. 2016/17 si prevede un impiego di 2,5 milioni di euro.
L’integrazione degli alunni stranieri si è sviluppata attraverso progetti di insegnamento e potenziamento dell’italiano come seconda lingua in particolare rivolti ad alunni provenienti da paesi di lingua non latina e progetti di accoglienza, sostegno linguistico e psicologico per minori non accompagnati.
Le maggiori criticità sono state riscontrate in giovani di età tra 14 e 17 anni, con maggiore concentrazione nelle regioni esposte ad arrivi via mare.
Fondo FAMI | Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno
L’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione di minori e giovani stranieri, anche di seconda generazione, contrastare la dispersione scolastica ed il gap di rendimento. Il finanziamento previsto è di 13 milioni di euro.
Attività motoria e pratica sportiva
L’obiettivo è quello di favorire la massima partecipazione alla pratica sportiva non agonistica, riservando questa alle società sportive . Si investiranno risorse per l’acquisto di attrezzature.
Welfare dello studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento
Sono state rappresentate le iniziative intraprese rispetto alla grave situazione di Amatrice. Sono poi state illustrate genericamente le attività svolte rispetto alla promozione del welfare dello studente, del diritto allo studio e alla diffusione delle nuove tecnologie, sulle azioni di prevenzione e contrasto del disagio giovanile e del fenomeno del bullismo, sulle azioni di promozione ed iniziative sulle pari opportunità, cenni sul piano di azione nazionale per l’orientamento allo studio e professionale e sulla promozione del successo formativo. Sui vari argomenti sono previsti successivi e specifici incontri per i necessari approfondimenti.
La Uil Scuola, nel prendere atto delle attività della Direzione dello studente così ampia,ha auspicato che le singole iniziative abbiano la stessa connotazione. E’ infatti fondamentale – per includere in modo organico le diverse azioni nel progetto di scuola – consentire alle singole scuole di valutarle e programmare nel rispetto dei tempi e dell’autonomia didattica. Nella progettazione delle attività va inoltre considerata la ricaduta sul personale e sugli uffici che deve sempre essere ricondotta alla normativa contrattuale ed alle sue definizioni di scuola.
Al termine di questo primo giro di incontri la UIL Scuola ha evidenziato la necessità, anche nella fase della informazione di un migliore e diverso coordinamento dei vari settori dell’Amministrazione al fine di poter meglio concertare le varie attività che, sul versante scuola, devono essere sviluppate e fruite dagli alunni come parti di un unico progetto educativo Ha inoltre sottolineato la necessità di una maggiore e capillare diffusione delle informazioni anche a livello periferico al fine di favorire la realizzazione dei progetti anche attraverso la contrattazione territoriale.
Il troppo frequente ricorso ai bandi costituisce una procedura da rivedere in quanto il MIUR non sempre è in grado di riconoscere tutto il lavoro di progettazione che le scuole singole ed in rete svolgono, ciò deve avvenire sempre e comunque, a fronte di una totale incertezza sugli esiti di accreditamento e sulla assegnazione dei relativi fondi di finanziamento.
La UIL si riserva di esaminare e fornire puntuali osservazioni sui materiali relativi alle singole questioni trattate. Sulle modalità di accesso ai fondi tramite bando stiamo predisponendo una scheda di approfondimento.
COLLABORATORI SCOLASTICI: illegale la traslazione degli obblighi degli EE.LL. a loro carico.Diffida per il ritiro della nota prot. n.12617 del 12 luglio 2016.
SEGRETERIE REGIONALI della SICILIA
Palermo, 8 ottobre 2016
Al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Dott.ssa Maria Luisa Altomonte
Oggetto: Diffida per il ritiro della nota prot. n.12617 del 12 luglio 2016.
Le scriventi OO.SS., come già richiesto in data 14 luglio u.s. e, in diverse altre occasioni per le vie brevi, oltre che durante l’incontro di informativa sull’organico di fatto, tenutosi in data 2 agosto 2016,
chiedono ancora una volta, il ritiro della nota in oggetto.
A seguito dell’approvazione del DISEGNO DI LEGGE N. 1214, votato dall’ARS il 21.9.2016, che all’art. 5 abroga l’art. 1 della L.R. N. 8/’16, decade quanto affermato nelle premesse della richiamata nota.
Inoltre, come già annunciato in sede di incontri con l’amministrazione, non si riscontra alcuna norma legislativa o contrattuale, che preveda la obbligatorietà della formazione per il personale ATA e, nello specifico, del profilo dei Collaboratori Scolastici sull’assistenza agli alunni con disabilità (ad eccezione delle specifiche modalità di attribuzione della 1° posizione economica ex art. 7 CCNL 2004/2005).
In considerazione delle prerogative assegnate alle OO.SS. firmatarie del CCNL, si sollecita l’applicazione di quanto previsto in relazione agli obblighi del personale in relazione alla formazione del personale ATA.
Le scriventi OO.SS., in caso di mancato accoglimento, porranno in essere le azioni conseguenti atte a tutelare i lavoratori e le lavoratrici interessate.
FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola Snals Confsal Graziamaria Pistorino Francesca Bellia Claudio Parasporo Michele Romeo
Rinnovo dei contratti del pubblico impiego, basta silenzio.
07 OTTOBRE 2016
Rinnovo dei contratti del pubblico impiego, basta silenzio.
UIL FPL – UILPA – UIL RUA – UIL SCUOLA
IL GOVERNO GIOCHI A CARTE SCOPERTE SULLE RISORSE.
“Le campagne promozionali del Governo sul quesito referendario stanno facendo calare un grave e preoccupante silenzio sulle altre questioni che richiedono una indifferibile soluzione, in primis quella del rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego. Con tale atteggiamento – sottolineano Giovanni Torluccio, Nicola Turco, Sonia Ostrica e Pino Turi, rispettivamente Segretari generali di Uil Fpl, Uilpa, Uil Rua e Uil Scuola – la politica sta dimostrando di non credere nella funzione trainante per il nostro Paese della Pubblica Amministrazione e di chi ci lavora”.
“La partita del rinnovo contrattuale è centrale – mettono in chiaro i Segretari Uil – non è che le risorse più volte rivendicate non ci siano, la verità è che le risorse non si trovano per i rinnovi dei contratti pubblici, perché non si vuole migliorare la qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione”.
“Dopo sette anni di blocco contrattuale, i lavoratori del pubblico impiego, di ricerca – università – AFAM e della scuola – aggiungono i quattro Segretari – continuano a mandare avanti la macchina pubblica e ad assicurare quotidianamente, con spirito di sacrificio, tra mille difficoltà, le funzioni dello Stato ai cittadini”.
“Queste persone avrebbero tutte le ragioni per essere stanche e demotivate per l’assenza di attenzione da parte della politica”, spiega Nicola Turco, Segretario generale della Uilpa, aggiungendo che“il Governo, strumentalizzando il grave e deprecabile comportamento dello 0,4% dei lavoratori che hanno compiuto degli illeciti e che saranno puniti, sta cercando di gettare discredito sul rimanente 99,6% che ogni giorno compie il proprio dovere anche in condizioni di grave disagio a causa degli interventi devastanti compiuti sulla P.A: tagli di risorse, chiusura di uffici, mancanza di una politica assunzionale in grado di assicurare il mantenimento di un adeguato livello di servizi rispetto alle esigenze dei cittadini”.
“Il rinnovo contrattuale dovrà consentire il recupero sui tabellari stipendiali. La premialità deve pagare aggiuntivamente il merito e non piuttosto “punire” con decurtazione del salario accessorio fisso e ricorrente, come invece previsto da inique norme come la legge n. 15 ed il d.lgs. 150 del 2009 che vanno abrogati”, sottolinea Sonia Ostrica, Segretario generale della Uil Rua, che aggiunge: “Serve inoltre una tornata straordinaria di stabilizzazioni per i precari che hanno supplito al blocco decennale delle assunzioni, a cui far seguire immediatamente un regime ordinario di nuovo reclutamento per garantire sviluppo e innovazione per la ripresa del Paese”.
“Ci aspettiamo un contratto vero”, aggiunge Pino Turi, Segretario generale della Uil Scuola, sottolineando che“la scuola si trova in un momento di cambiamenti non accettati e di misure sbagliate e etero dirette. Siamo impegnati da mesi per trovare soluzioni, garantire le persone e solo ora sembra che ci siamo margini per ricucire lo strappo del mondo della scuola con il Governo. Soluzione che passa proprio per il negoziato contrattuale”.
“Siamo convinti che la triennalità sia elemento da cui partire per l’individuazione delle risorse – evidenzia Giovanni Torluccio, Segretario generale della Uil FPL – a condizione però che siano adeguate per dare valore al lavoro e alle professionalità. La contrattazione deve essere lo strumento flessibile per il confronto sulle materie che riguardano l’organizzazione e la disciplina del rapporto di lavoro. Attraverso il contratto, vera opportunità di crescita e di investimento, si può dare al Paese una pubblica amministrazione ancor più funzionale, efficace, moderna e innovativa”.
“Basta silenzio, è l’ora dei fatti”, concludono i Segretari UIL.
IL REPORT DI DETTAGLIO DELL’INCONTRO DI IERI MINISTERO-SINDACATI
04 OTTOBRE 2016
Caute aperture condizionate dal Mef
OGGI INCONTRO MINISTRO – SINDACATI SCUOLA
Turi: C’è consapevolezza che occorre cambio di passo. Ma sulla legge 107 le valutazioni restano distanti.
Si apre un dialogo con un metodo diverso – commenta Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, al termine dell’incontro di oggi pomeriggio al Miur – c’è consapevolezza che occorre un cambio di passo.
Per la mobilità straordinaria è stato fissato al 20 ottobre un nuovo incontro alla luce delle linee di intervento previste nella Legge di Stabilità: tra le priorità del ministro c’è l’unificazione dell’organico di diritto con quello di fatto. Misura che potrebbe essere utile per superare gli errori e ripristinare i diritti delle persone coinvolte.
Per i passaggi dagli ambiti alle scuole – aggiunge Turi – si ripartirà da dove si era interrotta la trattativa che, in sede di accordo politico, prevedeva criteri oggettivi per l’assegnazione alle scuole.
Positiva la predisposizione di un piano di immissioni in ruolo per il personale Ata.
L’apertura del contratto consentirà inoltre di trovare soluzioni negoziali sulle questioni ancora critiche della legge del Governo sulla scuola.