La protesta gentile degli studenti dimostra che la scuola c’è ed è viva.


Turi: servono risposte e non opinioni.
C’è un raggio di sole nella monotona narrazione sulla scuola di questi mesi, di politici, scienziati e sindacalisti: la protesta gentile dei ragazzi e delle ragazze che vogliono studiare e lo vogliono fare a scuola. Ragazzi che nella scuola credono, e vivono la loro esperienza di cittadini di questo paese, finalmente entrano in campo per rivendicare il loro diritto al futuro – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi. Vuole dire che la scuola c’è, è ancora viva, e sulle ragioni della mobilitazione dei nostri ragazzi si può uscire dall’emergenza.
Gli studenti chiedono una scuola e non un suo surrogato di essa, chiedono diritti e vantano la legittima pretesa di entrare nel mondo degli adulti con una formazione che va oltre la conoscenza, va nel senso della cittadinanza responsabile.
Una nuova generazione che chiede – sottolinea Turi – deve avere risposte all’altezza della situazione.
Non possiamo cavarcela con il consunto gioco del cerino di chi ha responsabilità. Li vogliamo trasformare in tifosi o cittadini?
Servono risposte non opinioni di quanti vorrebbero a vario titolo rappresentarli.
Se ogni gruppo sociale – perché no, osserva Turi, ogni lobby – che  parla di scuola pensando ai propri modelli sociali ed economici, ascoltasse, almeno una volta  questi ragazzi che come tutti i giovani di ogni epoca parlano di solidarietà, di amicizia, valori ormai  dimenticati dalla politica, forse quel raggio di sole potrebbe illuminare questa nostra società che dovrebbe riflettere ed ascoltare.
In attesa delle decisioni di governo, godiamoci questa bella notizia, i ragazzi a cui va il nostro incoraggiamento ci sono.

Scuola, Uil: “Sbagliata la riapertura: il sindaco intervenga”

da CATANIATODAY.  Redazione. addì  5 gennaio 2021, 11,13

Per il sindacato è sbagliata la ripresa delle lezioni in presenza a partire dal 7 gennaio soprattutto a Catania, che continua a mantenere il triste primato di capitale siciliana per contagi da Covid19



“Per la Uil è sbagliata la riapertura delle scuole a partire dal 7 gennaio. E questo vale soprattutto a Catania, che continua a mantenere il triste primato di…capitale siciliana per contagi da Covid-19”. Lo affermano la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, e il segretario organizzativo regionale della Uil Scuola, Salvo Mavica, che fanno appello al sindaco del Comune e della Città metropolitana di Catania Salvo Pogliese perché “anche nella sua qualità di autorità sanitaria locale assuma ogni iniziativa al fine di scongiurare ulteriori situazioni di rischio potenziale”. Gli esponenti sindacali, inoltre, chiedono al prefetto “che al Tavolo di coordinamento per la ripresa della didattica in presenza vengano ascoltate le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, finora mai coinvolte”.
Enza Meli e Salvo Mavica rilanciano e ribadiscono “la netta, lungimirante presa di posizione del leader nazionale Uil, il segretario generale Pierpaolo Bombardieri, che in queste ore ha sollecitato al Governo scelte coerenti anche sul fronte delle scuole a fronte di dati epidemiologici ancora fortemente preoccupanti”.  La segretaria della Uil etnea e il segretario organizzativo regionale della Uil Scuola aggiungono: “Temiamo siano particolarmente vere nella nostra città e della nostra provincia le parole di Pierpaolo Bombardieri, che ha denunciato come non su tutti i territori del nostro Paese siano immediatamente operativi adeguati piani di trasporto e non in tutti i plessi siano stati approntati i necessari presidi sanitari. Nessuno nega, esclamiamo assieme al nostro segretario nazionale, che il valore e la necessità della ripresa dell’attività scolastica ma non vorremmo prevalesse ora una posizione ideologica rispetto alla prioritaria salvaguardia della vita e della salute degli studenti e di tutti i lavoratori coinvolti insieme con i loro familiari”. Enza Meli e Salvo Mavica dichiarano ancora: “Piuttosto che preoccuparsi dei banchi con le rotelle o proclamare annunci sul ritorno in classe, vorremmo augurarci che le istituzioni politiche facciano propria la lezione impartita dal Covid per assicurare le opportunità finora negate a Catania e alla sua provincia. Ci riferiamo all’inserimento di quest’area in zona sismica a rischio 1, che impegnerebbe risorse significative utili ad esempio per la doverosa costruzione di nuovi plessi e la sempre più urgente ristrutturazione di quelli già esistenti. Ci riferiamo alla dotazione di infrastrutture immateriali, innanzitutto quelle autostrade informatiche senza le quali è inutile riempiersi la bocca di frasi a effetto su didattica a distanza (o, se preferite, DAD) e smart-working. Ci riferiamo, infine, al ripensamento delle scelte in materia sanitaria perché quelle attuate sinora stanno condannando tanti, troppi, cittadini a morire non solo di Covid senza avere ricevuto tutte le dovute cure”.

SCUOLA: UIL, SIA AL CENTRO CAMPAGNA VACCINAZIONE.


TURI, TROPPE LE INADEMPIENZE SCARICATE SULLA SCUOLA
“E’ un errore scaricare sulla scuola le evidenti inadempienze diffuse che la scuola e il futuro del paese subisce e subirà nel tempo. Sarebbe ora di tornare all’unità e al consenso. Le forzature e lo scaricabarile sulle responsabilità non fa bene alla scuola e al futuro dell’Italia. Dall’emergenza si esce tutti insieme e se si torna al dialogo e al confronto. Per questo ci vuole cultura di governo e se ne vede veramente poca. Basta retorica e affrontare la realtà cominciare dai presidi sanitari e dalla campagna di vaccinazione che deve fare perno sulla scuola e non come sta accadendo per i trasporti e lo scaglionamento, su altre sia pure importanti attività che vorrebbero la scuola in posizione ancillare, di adattamento continuo alle esigenze altrui, non volendo capire l’importanza del settore per il futuro sociale ed economico che è evidenziato solo a parole”. Lo dice all’ANSA Pino Turi, segretario della Uil scuola.   “Si deve tornare all’accordo sulla sicurezza di agosto e ripartire da quel punto. Manca la politica e le decisioni strategiche che invece sono prevaricate da una visione miope e di parte. In questo modo la scuola sarà come è evidente il vaso di coccio tra quelli di ferro”.

Scuola: sindacati Sicilia, forti perplessità su riapertura Necessario attivare urgentemente una cabina di regia regionale e tavoli di coordinamento provinciali con la presenza delle parti sociali.

Palermo, 04 gennaio 2021 – “Esprimiamo forti perplessità sulle condizioni di sicurezza delle 831
istituzioni scolastiche siciliane in vista dell’imminente riapertura”. Lo scrivono in una nota
congiunta le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, tra l’altro escluse dalla
quasi totalità dei tavoli prefettizi che si sono riuniti per decidere e valutare la situazione in cui si
trovano le scuole in vista dell’imminente avvio delle lezioni previste per l’8 gennaio in Sicilia.
“Chiediamo un immediato confronto con le istituzioni – aggiungono – col presidente Musumeci,
con gli assessori all’istruzione, ai trasporti e alla sanità e con il direttore generale dell’Usr Sicilia,
per approfondire le reali condizioni delle scuole, alla luce di un’emergenza sanitaria che è ancora
altissima, considerato il numero elevato di decessi e di contagiati delle ultime giornate”.
“In Sicilia gli studenti sono più di 700.000, di cui più di 240.386 delle scuole secondarie di II
grado – continuano i sindacati – mentre 831 sono invece le istituzioni scolastiche articolate in
4.102 sedi.
A tal proposito tante sono le domande alle quali bisogna dare una risposta: le 4.102 sedi sono
tutte sicure?

in allegato il documento unitario a firma dei segretari generali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola.

Comunicato stampa Unitario

Il documento operativo prefettizio per il rientro in presenza degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado.

Da.Ambito territoriale di Catania.

attachments:

Documento-53

2020_0135695-3-12.

N.B. ai tavoli, agli incontri e quant’altro sono stati invitati, sentiti, ascoltati,  tutti,  tranne i sindacati scuola.!

Amara considerazione. registriamo ancora una volta la negazione da parte del Ministro della P.I. e del governo la non volontà di risolvere, almeno per la parte organizzativa e di competenza, il problema degli assembramenti inevitabili nelle scuole di ogni ordine e grado, demandando a terze parti di trovare soluzioni malgrado non dispongano dello strumento essenziale…il potere legislativo. Sforzi enormi ed impegno massimo per trovare soluzioni tampone.

Due semplici provvedimenti occorreva adottare sin da subito dallo scorso marzo, si era giusto in tempo: adottare parametri nuovi per la costruzione degli organici: sdoppiare le classi ed assegnazione dei docenti….utilizzando la forza lavoro già presente. Trasformazione della dotazione organica di fatto in organico di diritto. Il segretario generale della Federazione Uil Scuola, Pino Turi e con lui tutta la Uil Scuola lo hanno chiesto e ripetuto in tutti i modi ed in tutte le sedi. La Ministro persevera nel non volere assolvere ai Suoi doveri, continua a cercare colpevolezze altrove e non volere dialogare con i rappresentanti dei lavoratori del mondo della scuola e se ne sta arroccata ed attorniata dai consulenti che ha voluto scegliersi. Per fare cosa poi? Possibile che non si renda conto che è il momento di essere responsabili, illuminati, competenti, costruttivi  ed agire.? Basta cercare provvedimenti tampone. Basta sprechi di risorse per porre rimedio  nei tempi e nei modi giusti. A breve le scuole presenteranno numeri e  dati degli alunni per la costituzione delle classi e degli organici a valere a far tempo da settembre p.v…. speriamo che mediti la signora Ministro..errare humanum est….perseverare autem ….a tutta la nazione l’ardua sentenza.

salvo mavica, segretario organizzativo regionale, federazione Uil Scuola Sicilia.

 

 

 

 

Turi: una finanziaria elettorale senza elezioni.


DOPO L’OK DELLA CAMERA LA LEGGE DI BILANCIO PASSA AL SENATO. VISTI I TEMPI RISTRETTI NON CAMBIERÀ DI UNA VIRGOLA.


Turi: una finanziaria elettorale senza elezioni
Vengono introdotte le équipe formative dei docenti e il jazz nei licei musicali: misure interessanti, ma dei precari e degli organici chi si ne occupa?

Una legge di bilancio senza anima e senza una vera prospettiva di sistema – questo il commento del segretario generale della Uil Scuola dopo il passaggio alla Camera delle misure di finanza pubblica.
Per la scuola – spiega Turi – abbiamo interventi che danno risposte più alle richieste di lobby trasversali convinte dalle sirene del privato-è-bello che per il sistema nazionale di istruzione. La pandemia sembra non aver insegnato nulla.
 Si continua a finanziare in modo surrettizio le scuole paritarie – e non per dare il legittimo supporto derivante dalla pandemia, sottolinea Turi – ma elargire finanziamenti incostituzionali, nascosti sotto la foglia di fico del sostegno.
Una finanziaria a toppe, effetto arlecchino, aggravato dagli emendamenti passati con il beneplacito del governo senza un disegno organico.
 Una finanziaria elettorale senza elezioni – osserva Turi.
Resta la preoccupazione per il futuro del sistema scolastico che deve risolvere problemi come quello del reclutamento e della lotta al precariato.
Così mentre misure strutturali restano totalmente inevase, si prevede l’introduzione del Jazz nei licei musicali, e delle équipe formative dei docenti nei territori.
Come dire, la ciliegina senza la torta.
La buona notizia per cui non ci sono tagli – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola – è offuscata da uno spreco di risorse, peraltro a debito, che nulla hanno a che fare con un disegno organico di rilancio del sistema scolastico.
Si continua, in modo autoreferenziale, a propinare una narrazione che ci allontana dal mondo reale.

attachments:COM legge di bilancio 281220

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Ripresa attività in presenza dal 7 al 15 gennaio per le scuole secondarie di II grado.

al 50% ….che le scuole si organizzino e sperimentino questa ulteriore situazione.

CINQUANTAPERCENTO ! se il Governo e la Ministro, avessero ascoltato le proposte presentate sin da subito dal segretario Generale della Uil Scuola, Pino Turi,  assieme alle altre sigle sindacali firmatarie del CCNL, la scuola sarebbe stata risparmiata da cotanta precaria incertezza. Povera scuola ridotta alla stessa stregua dell’esercito di franceschiello. Bastavano pochi ma buoni   provvedimenti, tutti fattibili e realizzabili:  sdoppiare le classi con un massimo di 15 alunni, trasformare l’organico di fatto in organico di diritto, renderlo stabile per almeno 3 anni, reperire le aule sui territori che è fattibile, adeguare gli organici del personale ATA, coprire i posti vacanti di DSGA stabilizzando gli A.A. , immettere in ruolo i  docenti precari storici e con almeno 3 anni di anzianità. Sarebbe stato reso un servizio istituzionale alla scuola pubblica, libera, laica, statale,  utilizzando le risorse occorrenti per la “”funzione”” e non per i semplici risibili servizi, ivi compresi banchi e banchetti. ecc. e forse si sarebbero realizzate anche delle economie, a fronte delle risorse sin qui preventivate,preventivate e impegnate,  da utilizzare e destinare al rinnovo del CCNL, riconoscendo così la funzione dei docenti quali educatori e non semplicemente dipendenti ponendo fine alla penosa liquefazione personale e professionale che purtroppo ogni giorno ci tocca constatare e registrare. Vox clamantis  in deserto . !!!!?????                                                       salvo mavica, segretario Uilscuola CT.

Ordinanza del Ministero della Salute riguardante l’attività in presenza delle scuole secondarie di II grado terminato il periodo di sospensione delle lezioni per le vacanze natalizie.
L’Ordinanza è valida dal 7 al 15 gennaio e prevede che sia garantita la didattica in presenza al 50% degli studenti. Per la restante parte deve essere attivata la didattica digitale integrata.
“”””Per le Regioni a statuto speciale l’ordinanza si applica compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.””””” (sic.?!)

attachments: O.M.-24.12.2020

La vicenda della professoressa Dell’Aria arriva a positiva conclusione. Turi: Il suo caso non doveva verificarsi, meno che mai ripetersi.

Turi: la libertà di insegnamento è elemento costitutivo della nostra tradizione scolastica

 

La vicenda della professoressa Dell’Aria arriva a positiva conclusione. Il suo caso non doveva verificarsi, meno che mai ripetersi. 
Il caso della professoressa di Palermo vede in queste ore una positiva soluzione. La questione della libertà di insegnamento resta il punto fondamentale a cui va data una risposta – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Non si può aspettare che un giudice lo riconosca, a posteriori, con tutto ciò che è costato alla professoressa in termini di immagine, di dignità professionale, spese legali, dopo un provvedimento disciplinare di sospensione di 15 giorni e la riduzione dello stipendio.
La deriva autoritaria e aziendalista introdotta dai modelli neo liberisti imperanti, va arginata dando attuazione al dettato costituzionale.
Vanno ripristinate con urgenza le sedi di garanzia di libertà di pensiero e che sono state smantellate in nome di un efficientismo di maniera.

“”””a suo tempo…….

Palermo, caso prof.ssa Dell’Aria sospesa.
Azzolina: “Il ministro non può revocare la sanzione”.
Ma quando mai!!!  esistono migliaia di strumenti per porre rimedio.    “”””””

 

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CONCORSO STRAORDINARIO: Confermato il diritto alle prove suppletive, “” lo dice il Consiglio di Stato.””


Il Giudice amministrativo rigetta l’appello del Ministero dell’Istruzione
Nelle scorse settimane alcuni candidati del concorso riservato si erano rivolti al Tar per chiedere di sanare la loro mancata partecipazione alle prove in quanto impossibilitati o in quarantena o addirittura ammalati di Covid.
Il TAR Lazio ne aveva riconosciuto le ragioni con una sentenza che autorizzava la procedura per le prove suppletive.
Il Ministero, invece, continuava a negare tale possibilità e faceva ricorso al Consiglio di Stato.
Oggi il Giudice amministrativo condanna il ministero e riconosce fondate la sentenza del Tar.
Una politica attenta ai diritti dei cittadini, già in prima istanza, avrebbe provveduto a sanare una lesione dei diritti e delle aspettative di docenti che da anni lavorano per tenere aperte le scuole e garantire la continuità educativa – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Gli insegnanti sono dipendenti del ministero – aggiunge Turi – invece il MI agisce come si trattasse di intrusi, venendo meno allo spirito di servizio che una pubblica amministrazione dovrebbe avere nei confronti dei cittadini e ancor più dei suoi dipendenti.
Queste vicende di natura giurisdizionale fanno male all’intero sistema scolastico che dovrebbe guardare al merito delle questioni invece di perseguire risultati burocratico- ammnistrativi che non hanno a cuore né le persone, che stanno lavorando in un contesto difficilissimo – rilancia il segretario Uil Scuola – né gli alunni che dovrebbero avere continuità, risposte concrete e non atti e contenziosi. La politica deve essere al servizio dei cittadini, non esserne controparte come questo governo sta facendo.

N. 09193_2020 REG.RIC_

COM Consiglio di Stato 141220

Turi: contratti triennali per stabilizzare il personale.

Pino Turi – segretario generale Uil Scuola
Negli ultimi anni si è ridotto, tagliato, misurato. Bisogna cambiare direzione: avere fiducia, bravi insegnanti e dargli fiducia.
Quello sulla scuola è un dibattito che è diventato maturo – così il segretario della Uil scuola, Pino Turi, questa mattina nel corso dell’iniziativa ‘La scuola prima di tutto’ promossa dal PD.
Valori e cambiamento sono le parole chiave: i valori sono quelli sanciti dalla Costituzione, che ci offre un modello di scuola ‘comunità’ che va salvaguardato e perseguito.
La mia organizzazione – ha detto Turi – è interessata a partecipare a ogni forma di dibattito che si svolgerà sul tema della scuola, avendo chiaro che il punto di partenza è il modello di scuola che si vuole realizzare. Noi pensiamo ad una scuola fuori dai meccanismi di mercato, lontana dalle logiche della vecchia legge 107, una scuola comunità che abbia al centro le persone.
La deriva degli ultimi anni ha portato a credere che la scuola fosse un servizio, a domanda – mentre la scuola, osserva Turi – è una funzione dello Stato e personale, studenti, genitori i protagonisti di questa comunità, non clienti da accontentare. Non ci sono utenti ma diritti, professionalità, opportunità, crescita.
Negli ultimi anni si è ridotto, tagliato, misurato. Bisogna cambiare direzione: avere fiducia, bravi insegnanti e dargli fiducia – ha detto ancora Turi, ricordando che il tema della docenza, di un insegnamento libero, è centrale nel dibattito sul modello di scuola. La considerazione del ruolo della docenza ha riflessi anche sulla società.

 

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LAVORATORI FRAGILI E QUARANTENA: ECCO LE DISPOSIZIONI IN ATTO.


Dall’attesa dell’esito del tampone, al contact tracing; dalle misure in caso di contratto stretto e di convivente; la condizione del lavoratore riconosciuto in situazione di fragilità, i periodi di malattia e le visite fiscali. Il punto nella scheda Uil Scuola.

Personale-posto-in-quarantena-o-dichiarato-fragile.-Riepilogo-disposizioni-vigenti

PIÙ INVESTIMENTI PER ARGINARE LA POVERTÀ EDUCATIVA

Alla presenza della Dott.ssa Boda, del Ministero della Salute, del presidente del tribunale dei minori di Catania dott. Roberto Di Bella, del prefetto Filippo Dispenza e di Cesare Moreno, delle associazioni delle famiglie, si è svolto il 4 dicembre un incontro sulla povertà educativa.
La UIL Scuola con Giuseppe D’Aprile e Rosa Cirillo, ha sottolineato il permanere di alcune criticità tra l’altro già più volte rappresentate in altre occasioni di incontri.
La deprivazione economica si trasforma in marginalità sociale e quindi educativa.
Sappiamo tutti che la povertà è un fenomeno multidimensionale che non può essere ridotto alla sua componente strettamente economica. L’idea che ogni essere umano abbia diritto a godere dei livelli essenziali di un insieme di beni primari necessari al suo sviluppo personale e alla sua inclusione sociale ha consentito di porre un argine alle disuguaglianze economiche.
Ogni essere umano ha diritto a livelli di riuscita formativa tali da permettere la sua piena realizzazione personale e inclusione sociale come opportunità di realizzare i propri progetti di vita.
Oggi più che mai è necessaria una scuola in presenza e in sicurezza.
Servono allora tamponi non solo agli alunni fragili ma soprattutto al nucleo familiare di riferimento.

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SCIOPERO: ACCORDO ARAN SULLE MODALITÀ E I CRITERI DA ADOTTARE.

COSA È PREVISTO PER LA SCUOLA / IN ALLEGATO SCHEDA TECNICA UIL SCUOLA

Siglata una intesa importante e delicata che, pur garantendo una trasparente lacomunicazione tra scuola e famiglia, preserva gli aspetti di dignità professionale del personale su cui la Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero, intendeva scaricare ogni onere, anche improprio. Per ogni sciopero la scuola è chiamata ad informare preventivamente sul possibile grado di adesione, sia sulla base della serie storica dei dati sugli scioperi, sia fornendo a tutta la comunità scolastica anche il grado di rappresentatività di istituto delle organizzazioni che lo dichiarano. L’accordo introduce la possibilità dello sciopero virtuale, rinviando alla contrattazione collettiva nazionale la regolamentazione. Una novità fortemente voluta dalla UIL, magari ancora acerba, ma che rappresentare pienamente un nuovo equilibrio tra diritto all’istruzione e diritto di sciopero, e riconosce il senso di responsabilità delle organizzazioni rappresentative, e riduce gli effetti degli scioperi ‘farlocchi’ finalizzati a dimostrare la sola esistenza in vita delle organizzazioni (magari poco rappresentative che lo proclamano). L’accordo conferma l’utilità delle buone e relazioni sindacali condotte con correttezza, lealtà e rispetto tra le parti, con l’intento di trovare soluzioni. Si è passati così, dalla richiesta di mettere in capo agli insegnanti i compiti di assistenza e vigilanza degli alunni, al mantenimento delle peculiarità e del profilo professionale che esclude tale opzione, con il ripristino del numero delle giornate di sciopero esercitabili. In questa maniera abbiamo confermato il principio per cui il diritto allo studio si garantisce sulla base annuale e non giornaliera. Otto per la scuola dell’infanzia e primaria e dodici per la scuola secondaria di primo e secondo grado, con il vincolo di non scendere al di sotto del 90% delle ore annuali di lezione, coincidenti con i giorni concordati. Si è evitato l’obbligo per i collaboratori scolastici di assistere gli alunni portatori di handicap. È stata introdotta una breve franchigia per periodi dell’anno scolastico che hanno bisogno di maggiore continuità di rapporti tra scuola e famiglia. Sicuramente un buon accordo che ha visto convergere tutte le organizzazioni rappresentative a livello nazionale. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore dovranno essere firmate le intese tra dirigente scolastico e sindacati per declinare i criteri necessari a garantire la fruizione, attraverso i minimi di servizio e dei diversi diritti dei lavoratori chiamati a garantirli. Ogni scuola secondo proprie peculiarità. Anche questo nel rispetto della autonomia e del lavoro.

Sciopero – accordo Aran 021202 – SCHEDA UIL SCUOLA

Turi: docenti italiani bravi e motivati. Ora il Governo dimostri di essere dalla loro parte. –

La memoria di questi mesi difficili non va perduta. I nostri insegnanti non hanno mai ceduto, non hanno mollato mai.
Ora è il Governo che deve tenerli nella considerazione che meritano. Servono risposte politiche, più che amministrative, adeguate.

Se il futuro della professione docente si riduce ad una misurazione del reddito, e magari per allargare qualche posto si introduce il middle management, significa che di scuola e di rivoluzione culturale dobbiamo parlarne e molto. Non è aumentando la burocrazia nella scuola e gerarchizzando la funzione docente che si fa vera scuola – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Pensare in questo modo significa tornare al modello della Legge 107, dove la scuola era pensata come una brutta copia di un ufficio pubblico che eroga servizi a domanda individualizzata. Ora anche on line. A cosa pensiamo?  Ad una sorta di New Amazon formativo?
La lezione del Coronavirus non è servita a nulla se ognuno resta sulle stesse posizioni, mentre si dovrebbe riflettere sul futuro, avviare una trasformazione culturale – ammonisce Turi.
Servono menti aperte, nuovi orizzonti, non vecchie ricette.  Siamo proprio sicuri che il metro per misurare la carriera di un docente sia quello di cambiarla? 
Perché non si inizia a dare valore, considerazione, adeguata retribuzione al loro lavoro? Nelle nostre scuole lavorano docenti bravi e motivati – osserva il segretario generale della Uil Scuola – vanno ben pagati per fare il loro mestiere, non per cambiarlo con uno, che ha solo il luogo di lavoro in comune.
La comunità educante ha bisogno di una leadership diffusa, che essa stessa dovrà riconoscere. Non può essere imposta.
La scuola deve essere – e restare sempre – palestra di libertà e di insegnamento critico.
La memoria di questi mesi difficili non va perduta. I nostri insegnanti non hanno mai ceduto, non hanno mollato mai. Ora è il Governo che deve tenerli nella considerazione che meritano. Servono risposte politiche, più che amministrative, adeguate.
La costituzione ci ricorda che la libertà di insegnamento è il cardine della funzione docente: c’è una sola domanda a cui va data risposta: come si garantisce ? Chi garantisce la libertà e l’essenzialità del lavoro fatto in classe?

Pino Turi – segretario generale UIL SCUOLA.

Le proposte Uil nelle parole di Turi >>> VIDEO INTERVISTA SU TECNICA DELLA SCUOLA.


On line sul sito di Tecnica della Scuola la video intervista che il Direttore Alessandro Giuliani ha fatto al Segretario generale, Pino Turi. Qui di seguito la sintesi del testo dell’intervista. Nel link la versione on line con il video.
https://www.tecnicadellascuola.it/concorsi-flop-supplenze-siano-triennali-e-in-ruolo-solo-chi-ha-vocazione-le-proposte-uil-nelle-parole-di-turi-video

Concorsi flop, supplenze siano triennali e in ruolo solo chi ha vocazione: le proposte Uil nelle parole di Turi [VIDEO]
Di  Alessandro Giuliani  – 26/11/2020
 

Il concorso straordinario della secondaria è nato male e finito peggio; il problema dei posti vacanti si supera con gli organici triennali; il contratto va rinnovato con fondi importanti; l’emergenza Covid va affrontata meglio. Sono le indicazioni di Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, formulate nel corso di una video-intervista rilasciata alla Tecnica della Scuola.
Sul concorso riservato, che porterà all’individuazione di 32 mila docenti precari storici, il leader del sindacato Confederale dice di “volere uscire dallo scontro ideologico”, perché “la pandemia non ha aiutato, ma l’errore già c’era: dovevamo assistere infatti ad un concorso rapido, come previsto dall’accordo che avevamo sottoscritto, con i docenti da immettere in ruolo già dallo scorso mese di settembre”. Invece siamo quasi a dicembre e la procedura è bloccata, con quasi il 30% di prove ancora da svolgere.
Concorsi da rivedere
Secondo Turi “è il sistema dei concorsi che è fallito. Siamo ancora in tempo a trovare comunque una soluzione alternativa, anche se settembre 2021 è dietro l’angolo”. Questo significa, continua il sindacalista, che oltre all’anno passato e a quello presente, compromessi dal Covid, ora c’è il rischio di compromettere anche il prossimo. A meno che non si intervenga sul personale da mettere in servizio il prossimo mese di settembre. “Abbiamo delle proposte nelle Finanziaria, ma – continua Turi – non c’è una visione: ecco perché bisogna mettersi attorno ad un tavolo e trovare le soluzioni”.
Concorsi straordinari: tempi lunghi
Gli stessi concorsi ordinari, con oltre mezzo milione di domande presentate, non sembrano soddisfare il sindacalista: così tante domande “non si possono esaurire in poco tempo, servono strumenti straordinari”. Il rischio concreto, quindi, è che i concorsi a cattedra possano produrre i vincitori ben oltre l’agosto 2021, data ultima per le immissioni in ruolo in corrispondenza del nuovo anno.
Organico su base triennale

Gli aumenti non bastano

La DaD è un surrogato

La domanda finale però che si pone è: “tutto quello che non si è fatto in otto mesi, si può ora fare in dieci giorni?

 

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L’investimento in istruzione serve al Paese. Informativa relativa alle misure introdotte in legge di bilancio per la scuola. Serve più coraggio per una totale inversione delle politiche seguite negli ultimi venti anni

 

 

Nella giornata di ieri in modalità a distanza si è tenuto un incontro sindacale con il MI per l’ 

Per l’amministrazione erano presenti il Capo di Gabinetto dott. Fiorentino e il Capo Segreteria del Ministro dott. Milazzo che ha tenuto la gestitone della relazione e del dibattito.
 La Uil Scuola è stata rappresentata da Pino Turi, Noemi Ranieri e Rosa Cirillo.

 Il provvedimento è stato presentato come mezzo di investimento e non come elemento di riduzione di spesa. Non si parla di tagli e si sono presentate misure di finanziamento per una cifra di 2,2 miliardi per spesa corrente.
In particolare si prevede la stabilizzazione di 25.000 posti di sostegno in O.D., con l’impegno ad aumentare l’offerta universitaria di corsi per conseguire i titoli di specializzazione.
Si prevede la proroga dei 1000 posti di AT con l’idea di stabilizzare i posti nel settore della primaria, in modo stabile.
Anche per gli ex L.S.U. già transitati si prevede la proroga sino a fine anno scolastico il completamento in tempo pieno degli attuali part time con l’idea anche in questo caso di stabilizzarli in organico.
Si prevede di aumentare di 1000 unità i docenti per la scuola dell’infanzia statale e di incrementare la costituzione di nuovi nidi per l’infanzia sul livello comunale.
Sono previsti interventi finanziari per il “sistema duale” di collegamento con il mondo del lavoro, e di 20 milioni alle scuola paritarie.
Inoltre sono previste spese per la formazione e per l’edilizia scolastica pari ad 1,5 miliardi; adeguamenti al digitale per gli uffici amministrativi; trasferimenti ai Comuni e agli ee.ll. per incrementare i trasporti
. La Uil scuola pur prendendo atto positivamente della la mancanza di tagli e dell’invarianza dell’organico, ha ritenuto che si tratti di una finanziaria senza anima, senza una vera prospettiva di sistema. Una finanziaria fatta di piccoli interventi per dare risposte alle tante richieste di lobby a partire da quelle quella del privato. 
L’investimento in istruzione serve al Paese. I diritti universali sono stati sacrificati e vanno cambiate le politiche neoliberiste degli ultimi 20 anni. Questa finanziaria è solo un pallido inizio.

ATACHMENTS:Report finanziaria

 

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Scheda tecnica UIL scuola – ipotesi CCNI didattica in modalità a distanza.


Pubblichiamo, in allegato la scheda tecnica sulla ipotesi del CCNI relativa alla didattica a distanza. Nella scheda la parte in blu è riportato il testo contrattuale, quella in nero nel riquadro, rappresenta la nostra posizione politica e il nostro NO alla firma per ogni singolo aspetto che il CCNI ha inteso disciplinare.
Ciò per dirla tutta ed in chiaro e per ogni utile info su quanto in parola a supporto e spiegazione della posizione assunta dalla UIL Scuola  nel solo intento della salvaguardia dei diritti e delle prerogative dei docenti e di tutti i lavoratori della scuola.
La presente a completamento del deliberato unanime  da parte dell’esecutivo nazionale della UIL Scuola
Uniti facciamo la differenza.
salvo mavica.

Scheda tecnica UIL scuola – ipotesi CCNI didattica in modalità a distanza

Contratto con modalità a distanza: troppe domande lasciate senza risposta.


Il ministero vuole correre ma in mezzo c’è il lavoro, e la qualità della vita, di migliaia di persone.
Una gestione dell’emergenza che non ci convince perché le scelte contrattuali restano, i governi passano.

L’abitazione è un luogo di lavoro? La sicurezza come viene configurata? E la privacy?  Un’ora di lezione in presenza equivale ad un’ora on line? La DAD è diversa dalla DID?
L’esposizione al video di docenti ed alunni come va regolamentata? Come si garantisce la vigilanza ? E gli infortuni sul lavoro?
Sono solo alcune delle domande lasciate aperte dal contratto sulla didattica a distanza predisposto dal ministero.
Siamo in una situazione in corsa, ma questo non significa che non dobbiamo pensare in quali condizioni stanno lavorando gli insegnanti, altro che stress da lavoro correlato  – osserva Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, tra le sigle che ieri hanno deciso non sottoscrivere il contratto integrativo sulla didattica integrata digitale.
Nelle scuole si lavora con preoccupazione e la confusione normativa non aiuta – aggiunge Turi.
Il lavoro agile è su base volontaria, ma nella scuola non si applica.
La dad, didattica digitale a distanza, è didattica di emergenza.
La did, didattica integrata digitale, è didattica oltre l’emergenza.
E’ prevista da un atto amministrativo, le linee guida delle scuole superiori e presuppone che le scuole siano aperte, serve ad integrare la didattica in presenza.
Altrimenti si passa alla didattica a distanza che è altro.
Bisogna partire da questo – precisa Turi – per comprendere quanto il contratto scritto dal ministero, con la nuova ondata della pandemia, sia stato gestito frettolosamente e in modo inadeguato.

attachments: COM contratto Did Uil non firma 101120

 

Leggi tutto “Contratto con modalità a distanza: troppe domande lasciate senza risposta.”

REPORT >>> Contratto DID: quando la realtà supera l’immaginazione.

Preg.mi Dirigenti Scolastici, Docenti ed Ata         LORO SEDI.. 

Per dovuta quanto necessaria ed opportuna informazione e condivisione con tutti Voi dello scenario impupato dal Ministro Azzolina e l’azione sindacale costante, tenace, realistica condotta dal Segretario Generale della Uil Scuola, Pino Turi, e , con Lui di tutti noi – segreterie Regionali e territoriali.
Semplice quanto amara constatazione e considerazione: quello che avviene a livello di governo e del M..I. è l’evidente incapacità di questa governance di gestire non solo l’emergenza ma nemmeno l’ordinario.
Da soli non vanno da nessuna parte il guaio è che di rimando chi va a sbattere è la “”scuola tutta” e con essa tutti noi.
Non si deve essere necessariamente scienziati per capire il caos in cui è piombata la scuola, certamente non a causa e per colpa di chi ogni giorno, con serietà e sacrifici personali, la fa funzionare: Dirigenti, docenti, ATA.
Il monito è che dobbiamo fare quadrato la scuola non è semplice proprietà od oggetto politico in mano di pochi: è patrimonio di tutti NOI, è nostra, non lasciamocela scippare, non permettiamo che affonda proprio perché non vogliamo affondare con essa. Per fortuna sappiano nuotare, Per fortuna siamo menti pensanti e sappiamo ragionare e discernere quello che è giusto e quello che è sbagliato e non si deve fare.
Per finire non mi stanco mai di lanciare la solita esortazione: uniamoci, formiamo movimento di opinione, la meta è il bene comune, nostro, della  scuola e di tutti coloro che ne fanno parte. Facciamo quadrato, non disperdiamoci o perdiamoci nei mille rivoli dei singoli bisogni, la posta è alta o ci difendiamo o subiamo passivamente. Ci devono sentire, ci devono ascoltare, devono agire. Le ultime parole famose della Ministra: la scuola riapre il 14 settembre…bella roba, gli alunni ci sono e i docenti…ancora oggi, 10 novembre rileviamo una marea di cattedre vuote, ancora oggi rileviamo stressanti convocazioni. Scusate ma di che cosa stiamo parlando.!!!!

Dalla segreteria territoriale di Catania
Uniti facciamo la differenza. Uniti si vince, sempre.
Uil Scuola: LA VOCE LIBERA DELLA SCUOLA.
fraterni saluti in  Uil Scuola
salvo mavica

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