GPS: IL GIOIELLO NORMATIVO DELLA MINISTRA IN FRANTUMI: ERRORI, PUNTEGGI SBALLATI, VALUTAZIONI DEI SERVIZI INESATTE. NEANCHE L’ALGORITMO DI RENZI FECE TANTO.
TURI: SERVE PROVVEDIMENTO D’URGENZA. La PROCEDURA COINVOLGE 250 MILA PERSONE. SERVIRÀ PER IMMETTERE IN RUOLO UN DOCENTE SU QUATTRO. TESTARE, A CAMPIONE, LE VARIE SITUAZIONI PER RESTITUIRE FIDUCIA AL SISTEMA CHE VICEVERSA RISCHIA IL COLLASSO. IN PROVINCIA DI CATANIA NUMEROSE PROTESTE PER LAPALISSIANI – GROSSOLANI ERRORI CHE SE NON CORRETTI ARRECHERANNO GRAVE NOCUMENTO ALLE PERSONE. DISPARITA’ DI TRATTAMENTO. ANCORA UNA VOLTA UN PROVVEDIMENTO CHE PIUTTOSTO CHE RISOLVERE PROBLEMI e FARE TROVARE RISCONTRO A LEGITTIME ASPETTATIVE INGENERA ED INCREMENTA LA LITE SOCIALE. VIRUS BUROCRATICO, pernicioso.
Categoria: La buona scuola, i fatti e le parole
Come Volevasi Dimostrare… G. P. S. – Ancora peggio del previsto.! I legali in nome e per conto dei segretari generali della FLC CGIL, della Cisl Scuola, della Uil Scuola Rua, dello Snals Confsal e della Gilda Unams hanno formalizzato e presentato ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA,
In allegato, l’atto di diffida e messa in mora unitario – notificato al MIUR – con il quale chiediamo immediati e tempestivi provvedimenti di integrazione dell’OM n. 60 del 10.07.2020 con la previsione di uno strumento di reclamo che permetta la correzione di eventuali errori, prima della pubblicazione delle graduatorie definitive. salvo mavica, segretario
attachments:gps-atto-di-messa-in-mora-e-diffida
LA FAVOLA DI PIA E PAI.
· 27 Agosto 2020
EDITORIALE Di Pino Turi
Il MI ha diramato una nota per dare indicazioni alle scuole sul PIA e sul PAI. Non sono i personaggi di una novella, ma lo potrebbero diventare. Sono l’acronimo del Piano di integrazione degli apprendimenti e del Piano di apprendimento individualizzato, per dire che le scuole devono verificare le mancanze relative agli apprendimenti degli alunni per effetto della chiusura delle scuole per il coronavirus dello scorso anno con l’uso di una neo lingua che parla al suo interno. Ricorda alle scuole che devono programmare dal 1°settembre e per l’intero anno.
Una circolare, discussa in sede di confronto sindacale, per le implicazioni che ha sul personale dal punto di vista istituzionale e contrattuale e sulle ricadute sugli studenti, specie quelli più ‘fragili’. Nella bozza si indicavano particolari prerogative dirigenziali per l’attuazione e la programmazione delle attività di ‘recupero’ degli alunni. Una lunga trattativa che in sostanza doveva rimettere in linea la circolare con le norme di legge e contrattuali.
Sul primo aspetto, le prerogative dei dirigenti sono state (re)inquadrate nella norma che assegna al collegio dei docenti la deliberazione delle attività didattiche, una competenza prima negata dalla bozza di circolare e solo, successivamente attuata attraverso le prerogative organizzative dirigenziali. L’altro aspetto di natura contrattuale è quello che riguarda i diritti ed gli obblighi dei docenti che sono chiamati dal 1° settembre all’inizio delle lezioni a programmare le attività per l’intero anno scolastico in nome dell’autogoverno (autodichia) della scuola, attraverso le delibere dei propri Organi Collegiali. Come è intuibile nessuna circolare può modificare ne leggi ne contratti, una circostanza rivendicata con forza dalle organizzazioni sindacali.
Mentre per i rapporti tra collegio e dirigenza si è trovata la formulazione giusta, sull’aspetto contrattuale il MI, cosciente di una forzatura contrattuale, ha lasciato la norma così come era stata concepita: far rientrare dal 1°settembre anche le attività di insegnamento che partono, invece dall’inizio delle lezioni diversificate per regioni che ne definiscono il calendario.. Del resto, non si possono negare le attività di programmazione che sono propedeutiche alle lezioni e quest’anno si presentano ancora più complesse per la convivenza con il coronavirus che impegnerà i collegi in una importante programmazione didattica, a partire dalla costituzione di gruppi compatibili con il distanziamento.
AZZOLINA VS SINDACATI >>> Turi (Uil Scuola): un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.
IL MINISTRO AZZOLINA SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITÀ
Turi: un classico italiano, gridare al complotto per nascondere le proprie inefficienze.
Mentre i nodi arrivano al pettine, assistiamo ad una reazione scomposta del ministro dell’Istruzione, che con il ricorso ad una serie infinita di luoghi comuni e stereotipi – le donne, il sessismo, la resistenza al cambiamento, il sindacato cattivo – si costruisce un ruolo di vittima sacrificale alla vigilia di una apertura della scuola che come un mantra ripete ossessivamente (chissà se ci crede anche lei).Bisogna trovare il colpevole! Cosa c’è di più facile che individuarlo nel sindacato, come se ce ne fosse uno soltanto, come il ministero che è, o dovrebbe essere, uno solo.
Come se non sapesse – il ministro – che il sindacato ha una base di centinaia di migliaia di lavoratori, oggi disorientati dalle sue decisioni, che non si sentono rappresentati da un ministro autoreferenziale, che non tollera la critica.Eppure, per non sbagliare, la critica serve. Certo al suo interno si è circondata di una ‘corte’ scelta tra i propri amici che non osano darle torto e chiama sabotaggio tutto ciò che non coincide con un suo desiderio.
Fortunatamente esistono ancora i sindacati, liberi di esprimere le proprie opinioni, e vederli uniti nelle critiche, molto costruttive, dovrebbe fare riflettere – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Il cambiamento lo rivendichiamo continuamente, ma non a scapito dei diritti e delle aspettative dei lavoratori che dovranno sentirsi parte di un progetto che non c’è.
Non basta invocare la collaborazione vuota e sterile, chiedendo di remare nella stessa direzione.
Ministro, in quella direzione ci sono gli scogli, ci andiamo a schiantare.
Incontro al Ministero dell’Istruzione su banchi>>> Il comunicato unitario.
“””I segretari generali di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA e SNALS Confsal così si sono espressi al termine dell’incontro: “Non sono i banchi l’unico problema da affrontare, forse nemmeno il più importante, dal momento che i tempi di consegna, com’è ormai ampiamente noto, andranno ben oltre la data di inizio delle attività e occorrerà attendere settimane prima che sia completata la fornitura. Le scuole in vece devono essere messe da subito nella condizione di ripartire in sicurezza: compito difficile e complesso, di cui finalmente tutti si stanno rendendo conto.””””“
“”””È fondamentale – concludono – garantire alle scuole, da subito, tutto ciò di cui hanno bisogno per organizzare e gestire in sicurezza la loro attività: le risorse assegnate agli USR per soddisfare il fabbisogno di posti aggiuntivi vanno immediatamente integrate con quelle previste dal ‘decreto agosto’, riteniamo che sia questa oggi un’assoluta priorità su cui servono scelte chiare e immediate. Attendiamo la convocazione per l’attuazione del protocollo sull’apertura in sicurezza delle scuole, firmato il 6 agosto, che solo può garantire sicurezza e didattica in presenza, obiettivo realizzabile con una politica basata sul personale piuttosto che sulle suppellettili””””.
il comunicato: comunicato-unitario-scuola-19082020-DEF
STASERA INCONTRO SUI BANCHI: UIL PRESENTE CON RESPONSABILE DIRIGENTI MA SENZA SEGRETARIO GENERALE.
Turi: c’è protocollo di intesa. Va attuato.
Se davvero vogliamo il bene della scuola, ognuno faccia il proprio mestiere e riconosca quello degli altri. Bisogna passare dalla politica dei banchi a quella delle persone. Continuiamo a chiedere un provvedimento organico per la riapertura della scuola. In questo modo si aiutano tutti, anche una politica che sembra imbambolata dagli eventi. Certamente drammatici ma da affrontare con piglio diverso.
Più si avvicina il giorno per aprire le scuole più aumentano le fibrillazioni e, forse politicamente, anche i sensi di colpa per non aver agito secondo un progetto organico – questa la riflessione del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Le famiglie, giustamente, vogliono sapere. Vogliono avere certezze. Tutti vorrebbero aiutare a decidere a dare soluzioni. E’ sintomo di un vuoto che si deve colmare ed in fretta – aggiunge Turi.
E in questo effetto domino la comunicazione democratica prende il sopravvento sul senso della realtà.
I soggetti più esposti ora sono i dirigenti che hanno le chiavi dei cancelli delle scuole e devono decidere se aprirli in sicurezza. A loro vengono rivolte tutte le ‘attenzioni’ per gli aspetti gestionali e per dare un aiuto.
Si sta affrontando la questione in maniera avulsa dal contesto – mette in guardia Turi.
Punto centrale sono le scelte, principalmente del governo, che deve far leva attraverso gli investimenti necessari.
Iniziativa sindacale a sostegno della vertenza DSGA ff
A seguito richieste e sollecitazioni della UIL SCUOLA il Parlamento ha approvato O.D.G. trasversali che impegnano il Governo a porre immediata soluzione alla questione dimenticata dei DSGA ff.
Per questo personale, che ha dimostrato sul campo la propria competenza, deve essere indetto un concorso riservato che valorizzi esperienza e professionalità, oggi ancora più necessarie per fare funzionare le scuole in periodi di emergenza. Senza DSGA appare pressoché impossibile l’apertura ordinata delle scuole. L’iniziativa è volta ad ottenere un provvedimento legislativo urgente che dia risposte immediate alle diverse istanze dei DSGA ff che tra pochi giorni saranno chiamati a far funzionare le scuole.Infine, l’Ufficio Legale della Uil Scuola Nazionale sta predisponendo uno specifico percorso di tutela giudiziaria a favore del personale amministrativo e per contrastare eventuali abusi. E’ ora che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità. Antonello Lacchei, Segretario Nazionale
Avvio anno scolastico: incontro Ministero dell’Istruzione. Operazioni inizio anno scolastico. Dal ministero nessuna risposta concreta – solo impegni vaghi per ulteriori incontri
Su richiesta sindacale si è svolto un incontro in videoconferenza con l’amministrazione per affrontare tutti gli aspetti legati all’avvio del nuovo anno scolastico.
Il ministero dell’istruzione è stato rappresentato dal Direttore generale Dr. Filippo Serra e dalla Dott.sa Valentina Alonzo.
Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti, Giuseppe D’Aprile e Paolo Pizzo.
Per la UIL l’incontro doveva servire a fare chiarezza su alcuni aspetti, anche alla luce di alcune novità che sono intervenute, per fare in modo che l’anno scolastico possa iniziare senza problemi.
Gestione delle graduatorie provinciali (GPS), accantonamento posti di sostegno, nomine in ruolo con riserva e nomine DSGA facenti funzione i principali argomenti trattati.
NOSTRE SCELTE SONO SUL MERITO DELLE QUESTIONI, NON SU POLEMICHE PRETESTUOSE. Il rifiuto dell’amministrazione avrà ripercussioni negative su migliaia di persone. Mai così basso il livello delle relazioni sindacali.
La vicenda ha inizio nei giorni 4 e 5 marzo dopo che l’amministrazione ha convocato un tavolo di contrattazione sulla mobilita’.
Argomento: personale ATA con particolare riferimento agli ex LSU.
In quei giorni abbiamo scoperto, cosa anomala, che esistono due contratti della mobilità, uno per i docenti e uno per il personale ATA.
Noi della Uil siamo sempre stati convinti che il contratto è unico mentre l’amministrazione di fatto ha operato come se fossero distinti.
La UIL ha fortemente contestato questa modalità di convocazione rifiutandosi di discutere problematiche relative al solo personale ATA.
Come prevede il comma 4 dell’art. 1 del CCNI integrativo sulla mobilità, nonostante il contratto sia triennale, anche su richiesta di un solo soggetto firmatario può essere riaperto.
La UIL chiedeva semplicemente questo: l’applicazione del contratto, la riapertura su tutta la materia della mobilità, docenti e ATA.
A seguito della chiusura totale dell’amministrazione rispetto a richieste legittime la UIL Scuola, a prescindere dai contenuti, non ha sottoscritto l’accordo.
Il problema non era tecnico ma politico. Così si è alterato il contratto sottoscritto anche dall’amministrazione.
Per noi la riapertura del confronto sarebbe stata utile per risolvere tre problemi importanti:
– il blocco quinquennale alla mobilità dei docenti vincitori di concorso riservato (ammissione all’ultimo anno del FIT) del 2018 le cui graduatorie sono state pubblicate dopo il 31 dicembre 2019;
– problematiche relative all’assegnazione della sede e alla mobilità degli ex LSU assunti a tempo indeterminato come collaboratori scolastici;
– l’utilizzo flessibile dei posti resisi disponibili per i pensionamenti di “quota 100” e non messi a disposizione della precedente mobilità, al fine di evitare disparità di trattamento tra che legittimamente ha diritto all’assunzione in ruolo e chi poteva aspirare a quei posti già nella mobilità dello scorso anno.
Non essendoci state risposte la UIL ha denunciato in modo puntuale le illegittimità di tali scelte che, a nostro avviso, presentano profili di incostituzionalità, denunciando l’amministrazione per attività antisindacale.
DIPLOMATI MAGISTRALI: Una interpretazione formale, burocratica e vessatoria.
VEXATA QUAESTIO.
DIPLOMATI MAGISTRALI: CHIESTO UNO SPECIFICO CHIARIMENTO DOPO LA NOTA DEL MI.
Ancora più urgente un provvedimento legislativo che dia le risposte opportune per aprire le scuole in uno spirito sereno e costruttivo.
Il ministero nei giorni scorsi ha inviato ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici una nota con le istruzioni operative, finalizzate alle immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2020/2021, con particolare riferimento alla posizione dei diplomati magistrali presenti in GAE in forza di specifici provvedimenti giudiziari.
La norma richiamata dal Ministero che ha dato luogo ad una discutibile interpretazione prevede con particolare riferimento al comma 3bis:
Art. 399 Accesso ai ruoli
3-bis. L’immissione in ruolo comporta, all’esito positivo del periodo di formazione e di prova, la decadenza da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo. (Comma aggiunto dall’ art. 1, comma 17-octies, D.L. 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla L. 20 dicembre 2019, n. 159, che ha sostituito il comma 3 con gli attuali commi 3 e 3-bis; vedi quanto disposto dall’ art. 1, comma 17-novies, del medesimo D.L. n. 126/2019).
La norma è, pertanto, finalizzata a disciplinare la definitiva e consolidata immissione in ruolo del personale scolastico, riferendosi, pertanto, alla decadenza da ogni graduatoria finalizzata non solo alla stipula di contratti di lavoro a tempo indeterminato ma anche a quelli a tempo determinato.
La definitiva conferma in ruolo, a seguito del positivo superamento del periodo di formazione e di prova, presuppone, pertanto, che il contatto di lavoro a tempo indeterminato non sia sottoposto ad alcuna clausola risolutiva a seguito del mutare delle condizioni giudiziarie del ricorso pendente.
la risposta del Ministero: m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0024335.11-08-2020
Leggi tutto “DIPLOMATI MAGISTRALI: Una interpretazione formale, burocratica e vessatoria.”
Richiesta chiarimento.
Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR
La scrivente Organizzazione Sindacale, in merito ad una parte dell’Allegato A (immissioni n ruolo) che risulta poco chiara, chiede un chiarimento onde evitare interpretazioni differenti tra i vari Uffici territoriali.
In particolare a pag. 3, per la scuola secondaria è scritto:
“I docenti nominati nell’a.s. 2019/20 per effetto di quanto disposto dal D.D.G. n. 85/2018 potranno optare per una graduatoria di altra classe di concorso se pubblicata in data successiva alla nomina precedentemente accettata. Si ricorda, ad ogni buon conto, che i soggetti inseriti in ruolo dalle predette procedure mantengono il diritto a essere nominati in ruolo dalle graduatorie di merito dei concorsi ordinari per titoli ed esami.”
In realtà, per la parte evidenziata, ciò non vale per i docenti assunti nel 2019/20 con il “nuovo” percorso FIT che è stato novellato dalla legge di bilancio del 2019:
l‘articolo 13 del novellato D.lgs. 59/2017 ora recita:
…L’accesso al ruolo è precluso a coloro che non siano valutati positivamente al termine del percorso annuale di formazione iniziale e prova. In caso di valutazione finale positiva, il docente è cancellato da ogni altra graduatoria, di merito, di istituto o a esaurimento, nella quale sia iscritto ed è confermato in ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova.
Dunque, chi ha già avuto la valutazione finale positiva deve essere cancellato dalle altre graduatorie, anche quelle di merito.
Potremmo infatti avere il caso di un docente che è stato assunto dal concorso 2018 in una regione ed essere presente nella graduatoria di merito del 2016 in altra regione. Ad avviso della UIL, l’interessato deve essere cancellato da quest’ultima graduatoria, se nel frattempo ha avuto l’esito positivo dell’anno di prova.
Cordialmente
Giuseppe D’Aprile
Segretario Nazionale
Richiesta chiarimento accettazione ruolo con riserva a seguito contenzioso. La Uil Scuola, sollecita chiarimenti e decisioni.
Alla cortese attenzione
Dott. Marco Bruschi
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
MIUR
La scrivente organizzazione sindacale sollecita un ulteriore chiarimento che interessa molti docenti i quali otterranno per il 2020/21 l’immissione in ruolo con riserva dalle graduatorie ad esaurimento (GAE).
Come riportato anche nell’allegato A, ai sensi dell’articolo 399, comma 3 bis del T.U, a seguito delle modifiche apportate dal Decreto legge 29 ottobre 2019 n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n.159, “i docenti a qualunque titolo destinatari di nomina a tempo indeterminato, all’esito positivo del periodo di formazione e di prova, decadranno da ogni graduatoria finalizzata alla stipulazione di contratti di lavoro a tempo determinato o indeterminato per il personale del comparto scuola, ad eccezione di graduatorie di concorsi ordinari, per titoli ed esami, di procedure concorsuali diverse da quella di immissione in ruolo”.
Ad avviso della UIL Scuola, dal momento che tali docenti saranno immessi in ruolo con riserva con esito positivo del periodo di prova e qualora, successivamente, l’esito del contenzioso dovesse essere negativo, gli stessi non dovranno essere depennati dalle altre procedure concorsuali (ad esempio concorso straordinario del 2018), proprio in virtù dell’assunzione con riserva.
La UIL Scuola chiede un necessario e urgente chiarimento in merito onde evitare un ulteriore inutile contenzioso.
Pino Turi
Segretario Generale
Piccola amara considerazione: questi sono i risultati delle decisioni prese al chiuso Del Palazzo, in solitaria autoreferenziale decisione, monche di condivisione e concertazione con i rappresentanti del lavoratori del mondo della scuola. Cittadini, non sudditi. s.m.
UIL SCUOLA : scheda sul protocollo di intesa per garantire in presenza l’avvio del prossimo anno scolastico.
Il 6 agosto 2020 è stata sottoscritta l’intesa, tra il Ministro e le organizzazioni sindacali, che ha come principale obiettivo quello di garantire l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 in presenza e nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID 19. L’intesa prevede possibili incontri tra il Ministero e le OO.SS firmatarie in ordine all’attuazione della stessa almeno una volta al mese e comunque a richiesta anche di una delle parti, condivisa da almeno tre OO.SS.
Con la firma del protocollo con il Ministero dell’Istruzione, non si interrompe la nostra azione di rivendicazione che abbiamo intrapreso da tempo ma abbiamo solo voluto dare indicazioni alle scuole per contribuire a creare le condizioni di possibile sicurezza sanitaria. Con il protocollo i lavoratori diventano protagonisti attraverso le proprie rappresentanze sindacali che sui vari tavoli e nelle sedi di contrattazione e di verifica, come la commissione istituita presso le scuole, piuttosto che restare passivi esecutori, hanno modo di contribuire attivamente alle decisioni.
L’obiettivo di riaprire la scuola in presenza rappresenta una chiara risposta ai vari interessati demagoghi che, da un talk show ad un altro, hanno dichiarato che i dipendenti pubblici rappresentano una categoria di lavoratori privilegiati. Tre mesi di vacanza approfittando dello Smart working a seguito del Covid-19 non curanti delle conseguenze subite dai lavoratori privati, costretti alla cassa integrazione e al rischio licenziamento.
In definitiva si tratta di un protocollo per la scuola e per creare le condizioni di consenso da parte dei componenti della comunità educante.
Queste valutazioni di carattere politico generale che ci hanno indotto alla firma, a nostro parere, rafforzano e non diminuiscono le ragioni delle rivendicazioni che proseguono, anche in modo unitario.
GILDA – UNAMS – esclusa – che inspiegabilmente non firma. Ci auguriamo che GILDA – UNAMS si ravveda in itinere alla stessa stregua allorché non ha firmato il rinnovo del CCNL poi sottoscritto alla vigilia del termine ultimo…ma allora c’erano in palio la perdita dei loro distacchi sindacali.
Delle due l’una o si persegue il magistero e la passione sindacale di rappresentanza e di servizio o si fa politica…questi giochetti anche se risibili sono propri dei politici. Meditiamo, osserviamo e speriamo che i lavoratori, scientemente possano discernere e caldeggiare unità di intenti. Uniti si vince, sempre, il ns adagio della Uil scuola. s.mavica.
: PROTOCOLLO D’INTESA A.S.2020.21 -Scheda UIL scuola
Protocollo sicurezza >>> il testo firmato e la nota dei sindacati.
Concluso l’incontro fra Ministero dell’Istruzione e Sindacati che ha visto la sottoscrizione del protocollo d’intesa per contribuire a garantire l’avvio dell’anno scolastico a settembre nel rispetto delle regole di sicurezza.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal esprimono la loro soddisfazione per i risultati raggiunti. Il Protocollo Nazionale della Sicurezza rappresenta un passaggio importante che i dirigenti scolastici e le scuole attendono per organizzare la ripresa delle attività in presenza, obiettivo per il quale i sindacati si sono impegnati a fondo conducendo col Ministero un confronto serrato e complesso. Con la firma di oggi si porta a compimento un impegno assunto esplicitamente già in occasione della firma del protocollo riguardante lo svolgimento degli esami di stato: le scuole possono ora disporre di un chiaro punto di riferimento su tutti i temi già portati all’attenzione del CTS, il che costituisce un concreto supporto al lavoro in atto per definire le necessarie modalità organizzative.
Tra i punti più significativi dell’intesa raggiunta fra Sindacati e Ministero:
La valorizzazione delle relazioni sindacali ad ogni livello, anche di scuola. È il modello partecipativo che, anche nella gestione dell’emergenza coronavirus, si è rivelato fattore decisivo di efficacia e coesione
L’istituzione di tavoli regionali permanenti presso ogni Ufficio Scolastico Regionale (impegno importante non previsto nella bozza inziale) con la presenza anche degli Enti Locali
L’impegno del MI inoltre a fornire supporto e assistenza alle scuole per ogni necessità legata all’attuazione del protocollo e ad attivare la collaborazione con il Ministero della Salute, la previsione di test diagnostici per tutto il personale, test che saranno volontari, gratuiti ed effettuati non a scuola ma presso strutture di medicina di base.
Di grande rilevanza la dichiarazione programmatica con la quale il MI si impegna a:
attachments: comunicato-firma-protocollo-sicurezza-06082020
PROT_INTESA PER AVVIO ANNO SCOLASTICO 6 AGO_DEF_signed
Leggi tutto “Protocollo sicurezza >>> il testo firmato e la nota dei sindacati.”
Ricorsi avverso ordinanza GPS.
” SEMPRE PRONTI A TUTELARE I LAVORATORI.
Abbiamo ravvisato alcune criticità in merito all’ordinanza relativa alla GPS e ricevuto numerose lamentele riguardo la stessa. Per tali motivi mettiamo a disposizione il nostro ufficio legale per chi voglia aderire ai ricorsi collettivi aventi ad oggetto l’impugnazione dinanzi al TAR del Lazio dell’ordinanza ministeriale.
I ricorsi possono avere ad oggetto:
1) La richiesta di inserimento in I fascia di laureati ed ITP con 36 mesi di servizio;
2) La richiesta di inserimento in I fascia di laureati ed ITP in possesso di 24 CFU;
3) La richiesta di inserimento in I fascia di docenti di sostegno che hanno svolto i 3 anni di servizio nel sostegno ma in gradi diversi di istruzione;
4) La richiesta di inserimento in II fascia di laureati e diplomati anche senza il requisito dei 24 CFU e senza il requisito del precedente inserimento nella III fascia delle graduatorie d’istituto;
5) La richiesta di annullamento della tabella di valutazione dei titoli ( che prevede una minore valutazione dei titoli rispetto alla graduatoria di istituto).
Il termine per impugnare l’ordinanza è di 60 giorni dal 10/07/2020 ( l’intero mese di Agosto però non deve essere considerato ai fini del computo del termine).
Chi è interessato potrà inviare la propria manifestazione di interesse entro l’11/9/2020 ai seguenti indirizzi e mail:
catania@uilscuola.it e/o studiolegaleprizzi@yahoo.it“
SCUOLA | Protocollo sicurezza >>> Turi (Uil): ora ci sono impegni politici a garanzia del lavoro e delle persone
Misure per il personale, lavoratori fragili, orario delle lezioni, continuità per i precari, alunni per classe:
come cambia il testo del protocollo per la sicurezza che sarà presentato domani mattina per la firma.
Turi: ora ci sono impegni politici a garanzia del lavoro e delle persone
Passo in avanti significativo. Siamo abituati a firmare per convinzione e non per adesione.
Non un testo qualsiasi, non un testo senza un impegno politico.
Firmiamo per convinzione, non per adesione – ha detto Pino Turi nel corso della conferenza nazionale dei segretari regionali Uil Scuola, convocata oggi pomeriggio in video conferenza – dopo il rinvio a domani mattina dell’incontro sindacati-ministro sul protocollo sicurezza.
Cosa cambia nel testo annunciato per oggi e quello che sarà presentato domani?
Cambia che non basta aprire le scuole – ha detto Turi – bisogna farle funzionare.
Nel protocollo che vedremo domani ci sarà un impegno politico del ministro.
E’ un impegno politico che induce a un collegamento con un provvedimento legislativo complessivo che chiediamo da tempo.
L’aspetto politico rilevante – osserva il segretario generale della Uil Scuola – è la consapevolezza di trasformare l’organico aggiuntivo Covid in investimento strategico, in organico di diritto.
Che per noi dovrebbe partire dalle prime classi. Ulteriore questione inserita è legata alle tutele per i lavoratori fragili. Tema che merita una sessione speciale di confronto politico all’esito delle determinazioni del CTS. Altro punto rilevante è l’impegno immediato per una contrattazione per il lavoro agile degli amministrativi e per il lavoro a distanza degli insegnanti. In questa ottica anche il personale precario si aggancia alla natura della funzione docente, la continuità didattica.Punto di attenzione è anche l’orario delle lezioni che non potrà andare a discapito degli studenti. Vogliamo garantire, e anzi aumentare, se possibile, il tempo scuola.
AVVERTENZE SULLA COMPILAZIONE DELLE GRADUATORIE. GRAVE IL FATTO CHE I CANDIDATI NON POSSANO VEDERE IL PUNTEGGIO
IN ALLEGATO LE FAQ DELLA UIL SCUOLA. AMARE CONSIDERAZIONI E AVVERTENZE
E’ assurdo il fatto che i candidati alla presentazione delle domande GPS di I e II fascia non possano vedere la correttezza di quanto inserito attraverso la verifica che deriverebbe dalla conoscenza del punteggio attribuito dal sistema. Riteniamo che questa cosa sia assurda e tutti coloro che presenteranno domanda saranno lasciati di fronte alla sorpresa finale. Infatti le graduatorie quando verranno pubblicate saranno inappellabili in quanto non verranno pubblicate graduatorie provvisorie. Tutti coloro che presentano le domande di inserimento in GPS sia di I che di II fascia attraverso la conoscenza del punteggio avrebbero la possibilità di verificare subito l’inserimento di una voce in modo errato e correggere quanto predisposto. Invece no, sono lasciati all’inappellabile giudizio di un sistema che fa acqua da diverse parti.
Inoltre mentre per le sedi da inserire per ogni classe di concorso o grado di scuola è possibile definire le 20 istituzioni scolastiche per ogni singola graduatoria in modo chiaro e facile, per gli altri titoli valutabili questo non accade e dunque chi ad es. si inserisce per infanzia e primaria e per una classe di secondaria (dunque con due tabelle di valutazione) e deve indicare un master avrà due tabelle da riempire tutte insieme e dunque ripetere l’inserimento del master due volte: una per la tabella di infanzia e primaria e una per quella della secondaria entrambi nella stessa schermata a seguire (questa è una grande trappola su cui prestare attenzione). Per non parlare dell’enorme pasticcio sul servizio specifico e non specifico che leggerete nelle faq in allegato con l’avvertenza in rosso.
Infine un’altra cosa da segnalare che darà seguito a errori e abusi riguarda tutti coloro che hanno dovuto integrare crediti sostenendo esami in altra Università diversa da quella dove hanno conseguito la laurea di accesso. Bene tale evenienza non è possibile segnalarla da nessuna parte. Tale condizione darà adito anch’essa ad errori e seri problemi in sede di valutazione quando le scuole conferiranno incarico al supplente e si appresteranno alla verifica.
Da considerare poi che sarà un grande terno all’otto la verifica di tutti i dati da parte degli ambiti territoriali che di fatto non hanno personale per poter affrontare una massa sterminata di domande (se ne prevedono oltre un milione) e dovranno ricorrere al supporto del personale delle scuole. Con quale personale e quali competenze? Ma se si lasciavano le scuole polo? No perché bisogna stravolgere tutto a cominciare dal regolamento delle supplenze che ha regolato in questi anni con grande efficacia le procedure e che invece il ministero ha cambiato con un atto unilaterale che darà luogo a contenziosi infiniti.
UIL: SCELTA STRATEGICA È PASSARE DALLA POLITICA DEI BANCHI A QUELLA DEGLI ORGANICI
LE PERSONE SONO IL CUORE DELLA SCUOLA. E’ SU DI LORO CHE VA FATTO UN INVESTIMENTO STRUTTURALE. UN MILIARDO DI EURO, IN DUE ANNI, PER UN ORGANICO CHE SI PROSPETTA SOLO DI EMERGENZA. CIFRE CHE DOVREBBERO SERVIREBBERO, INVECE, PER RIDURRE GLI ALUNNI PER CLASSE
Incontro al vertice del 29.7.2020, al ministero tra direzione del M.I. e sindacati. Orgomento: l’ordinanza che dovrà definire i criteri di riparto degli organici e i criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse Direzioni regionali. Risorse e persone: temi centrali per la ripresa a settembre. C’è quasi un miliardo di euro (esattamente 977,600 milioni di euro) un terzo disponibile per il prossimo anno (377,600 euro) e i restanti due terzi per il 2021 ( 600 mila euro). Nessuna decisione è ancora presa. Certo – sottolinea la Uil Scuola – ci vorrebbe una visione ampia, bisognerebbe utilizzare queste somme per definire la scuola dei prossimi anni. Sulla distribuzione delle risorse, i sindacati hanno chiesto una regia e un controllo nazionale. L’orientamento sembra quello di assegnare subito il 50% delle risorse a tutti, sulla base del numero degli alunni e, successivamente, il restante 50% sulla base delle richieste motivate degli Uffici scolastici regionali.
Si andrebbe a garantire solo un organico di emergenza, legato alla condizione pandemica. Nessun cambio di passo rispetto agli anni precedenti – sottolinea in modo critico la Uil Scuola. Si dice di voler usare le risorse del Recovery Found per investire e poi si fa il contrario: organico ballerino e banchi. Stessa politica, stessa storia.
Siamo nel momento in cui – se si vuole veramente rientrare in classe a settembre – bisogna passare dalla politica dei banchi alla politica degli organici.
I banchi serviranno per mettere più alunni in classe, un organico più consistente, docente e Ata, consentirà, al contrario, di dividere gli alunni, tutti con l’insegnamento in presenza.Il ministro tutti i giorni comunica al mondo che deve eliminare le “classi pollaio”. Noi su questo siamo al suo fianco. CHE LO FACCIA. Oggi ha l’opportunità per far sì che le sue non siano solo promesse televisive. Incidere sull’organico significa rimodulare il numero di alunni per classe – osserva la Uil Scuola.
Per questo bisogna che inizi subito, almeno, dalle classi iniziali di ogni ciclo. Vanno cambiati i parametri.
Leggi tutto “UIL: SCELTA STRATEGICA È PASSARE DALLA POLITICA DEI BANCHI A QUELLA DEGLI ORGANICI”
GPS: Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.
Graduatorie provinciali supplenze – GPS
Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.
Appena arrivata una serie di faq in corso d’opera che, invece di fornire chiarimenti e risolvere dubbi interpretativi, finisce per sostituirsi alla stessa ordinanza, creando una normativa secondaria e parallela del tutto illegittima. Un cambio a domande inoltrate che genera confusione, incertezza e porterà a contenzioso. Circa un milione di docenti, in questi giorni, sono alle prese con le domande di inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze la cui scadenza per l’invio è fissata per il prossimo 6 agosto.
Pochi giorni per studiare e capire le modifiche dei criteri che le avevano supportate da decenni. Un sistema informatico che, nonostante l’ottimo lavoro dei tecnici informatici, che non fanno altro che mettere in pratica le decisioni controverse dell’Amministrazione, stenta a reggere migliaia di utenze contemporaneamente soprattutto perché, nello stesso periodo, sempre on line, si possono inviare le domande di partecipazione al concorso ordinario e straordinario. Un intasamento tutt’altro che imprevedibile. La cosa che ci preoccupa di più sono le continue interferenze ministeriali che, con l’intento di facilitare le operazioni agli aspiranti docenti, le complica emanando una serie di faq in corso d’opera che, in alcuni casi, addirittura, non trovano riscontro con le regole già poco chiare contenute nell’ordinanza ministeriale. Faq che, invece di fornire chiarimenti e risolvere dubbi interpretativi, finiscono per sostituirsi all’ordinanza ministeriale( 60/20), creando una normativa secondaria e parallela del tutto illegittima sotto il profilo giuridico e senza la necessaria certezza del diritto che dovrebbe caratterizzare l’azione amministrativa del Ministero. Cambiare le regole quando le domande sono state già inoltrate, oltre a generare confusione e incertezza, darà luogo a nuovi contenziosi obbligando i docenti precari a rivolgersi alla magistratura con la possibilità di provvedimenti giudiziari che andranno ad incidere negativamente sull’avvio dell’anno scolastico.
Leggi tutto “GPS: Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.”
Segnalazioni anomalie e problemi in sede di inserimento domande inserimento nelle GPS. GIRATE al servizio dedicato.
Raccolte le svariate segnalazioni su alcune incongruenze rilevate nel sistema, la segreteria Nazionale della Uil Scuola ha provveduto ad inoltrarle al “servizio dedicato”.
In allegato le risposte che abbiamo ricevuto.
Naturalmente continueremo a monitorare le segnalazioni di tutte le problematiche che insorgono ed in proseguo richiesta al gestore del sistema di porre rimedio.
le risposte:
“”amara considerazione: il breve lasso di tempo assegnato per la presentazione delle domande di inserimento, dopo lunghi mesi di inerzia, è l’ulteriore trovata della Ministra Azzolina scevra dal contesto reale operativo ed applicativo attesa la certezza di massiccia adesione, per dire che tutto va bene,? …..invero ma di cosa stiamo parlando? del mondo dei sogni?
Volete conoscere l’ultima trovata, inserita nelle pieghe di un provvedimento’? Titolo: “Rescissione del contratto di ATA e Docenti in caso di nuovo lockdown
Sembra inverosimile ma in realtà questo è quanto viene scritto in un emendamento approvato all’interno della nuova Ordinanza.
Trattasi di una norma che prevede il licenziamento dei supplenti precari in caso di nuova chiusura generalizzata:
“attivare ulteriori posti di incarichi temporanei di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea. In caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo”.
Non è stato proclamato in pompa magna che vigente la pandemia nessuno sarebbe stato lasciato indietro? Pontifica la Ministra i milioni di finanziamenti per la scuola, l’acquisto di milioni di banchetti che ancora hanno da essere costruiti e di dubbia utilità per assolvere le incombenze emergenziali del distanziamento…e poi lesina pochi spiccioli nei confronti di tante brave persone, diplomate, laureate, specializzate, ecc. ma meno fortunate che non riescono a “”conquistare”” un posto di lavoro e che da precari di lungo corso confidano proprio sulla supplenza? Discriminazione sociale? Siamo alle solite: si dà agli uni per togliere agli altri.! Meditiamo, per favore. Oggi più che mai necessita solidarietà, intelligenza, senso di responsabilità e di rispetto per se e per gli altri. Facciamo sentire il nostro disappunto, la nostra contrarietà: che venga esercitato ed appoggiato da tutti e per tutti il diritto di cittadinanza. Un vecchio adagio, oggi attuale: “”fate quello che dico ma non fate quello che faccio”” Come andrà a finire il vissuto di questa epocale pandemia??? Chi vivrà, vedrà.