IN ALLEGATO LE FAQ DELLA UIL SCUOLA. AMARE CONSIDERAZIONI E AVVERTENZE
E’ assurdo il fatto che i candidati alla presentazione delle domande GPS di I e II fascia non possano vedere la correttezza di quanto inserito attraverso la verifica che deriverebbe dalla conoscenza del punteggio attribuito dal sistema. Riteniamo che questa cosa sia assurda e tutti coloro che presenteranno domanda saranno lasciati di fronte alla sorpresa finale. Infatti le graduatorie quando verranno pubblicate saranno inappellabili in quanto non verranno pubblicate graduatorie provvisorie. Tutti coloro che presentano le domande di inserimento in GPS sia di I che di II fascia attraverso la conoscenza del punteggio avrebbero la possibilità di verificare subito l’inserimento di una voce in modo errato e correggere quanto predisposto. Invece no, sono lasciati all’inappellabile giudizio di un sistema che fa acqua da diverse parti.
Inoltre mentre per le sedi da inserire per ogni classe di concorso o grado di scuola è possibile definire le 20 istituzioni scolastiche per ogni singola graduatoria in modo chiaro e facile, per gli altri titoli valutabili questo non accade e dunque chi ad es. si inserisce per infanzia e primaria e per una classe di secondaria (dunque con due tabelle di valutazione) e deve indicare un master avrà due tabelle da riempire tutte insieme e dunque ripetere l’inserimento del master due volte: una per la tabella di infanzia e primaria e una per quella della secondaria entrambi nella stessa schermata a seguire (questa è una grande trappola su cui prestare attenzione). Per non parlare dell’enorme pasticcio sul servizio specifico e non specifico che leggerete nelle faq in allegato con l’avvertenza in rosso.
Infine un’altra cosa da segnalare che darà seguito a errori e abusi riguarda tutti coloro che hanno dovuto integrare crediti sostenendo esami in altra Università diversa da quella dove hanno conseguito la laurea di accesso. Bene tale evenienza non è possibile segnalarla da nessuna parte. Tale condizione darà adito anch’essa ad errori e seri problemi in sede di valutazione quando le scuole conferiranno incarico al supplente e si appresteranno alla verifica.
Da considerare poi che sarà un grande terno all’otto la verifica di tutti i dati da parte degli ambiti territoriali che di fatto non hanno personale per poter affrontare una massa sterminata di domande (se ne prevedono oltre un milione) e dovranno ricorrere al supporto del personale delle scuole. Con quale personale e quali competenze? Ma se si lasciavano le scuole polo? No perché bisogna stravolgere tutto a cominciare dal regolamento delle supplenze che ha regolato in questi anni con grande efficacia le procedure e che invece il ministero ha cambiato con un atto unilaterale che darà luogo a contenziosi infiniti.
Categoria: La buona scuola, i fatti e le parole
UIL: SCELTA STRATEGICA È PASSARE DALLA POLITICA DEI BANCHI A QUELLA DEGLI ORGANICI
LE PERSONE SONO IL CUORE DELLA SCUOLA. E’ SU DI LORO CHE VA FATTO UN INVESTIMENTO STRUTTURALE. UN MILIARDO DI EURO, IN DUE ANNI, PER UN ORGANICO CHE SI PROSPETTA SOLO DI EMERGENZA. CIFRE CHE DOVREBBERO SERVIREBBERO, INVECE, PER RIDURRE GLI ALUNNI PER CLASSE
Incontro al vertice del 29.7.2020, al ministero tra direzione del M.I. e sindacati. Orgomento: l’ordinanza che dovrà definire i criteri di riparto degli organici e i criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse Direzioni regionali. Risorse e persone: temi centrali per la ripresa a settembre. C’è quasi un miliardo di euro (esattamente 977,600 milioni di euro) un terzo disponibile per il prossimo anno (377,600 euro) e i restanti due terzi per il 2021 ( 600 mila euro). Nessuna decisione è ancora presa. Certo – sottolinea la Uil Scuola – ci vorrebbe una visione ampia, bisognerebbe utilizzare queste somme per definire la scuola dei prossimi anni. Sulla distribuzione delle risorse, i sindacati hanno chiesto una regia e un controllo nazionale. L’orientamento sembra quello di assegnare subito il 50% delle risorse a tutti, sulla base del numero degli alunni e, successivamente, il restante 50% sulla base delle richieste motivate degli Uffici scolastici regionali.
Si andrebbe a garantire solo un organico di emergenza, legato alla condizione pandemica. Nessun cambio di passo rispetto agli anni precedenti – sottolinea in modo critico la Uil Scuola. Si dice di voler usare le risorse del Recovery Found per investire e poi si fa il contrario: organico ballerino e banchi. Stessa politica, stessa storia.
Siamo nel momento in cui – se si vuole veramente rientrare in classe a settembre – bisogna passare dalla politica dei banchi alla politica degli organici.
I banchi serviranno per mettere più alunni in classe, un organico più consistente, docente e Ata, consentirà, al contrario, di dividere gli alunni, tutti con l’insegnamento in presenza.Il ministro tutti i giorni comunica al mondo che deve eliminare le “classi pollaio”. Noi su questo siamo al suo fianco. CHE LO FACCIA. Oggi ha l’opportunità per far sì che le sue non siano solo promesse televisive. Incidere sull’organico significa rimodulare il numero di alunni per classe – osserva la Uil Scuola.
Per questo bisogna che inizi subito, almeno, dalle classi iniziali di ogni ciclo. Vanno cambiati i parametri.
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GPS: Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.
Graduatorie provinciali supplenze – GPS
Un milione di domande con regole nuove. E’ caos calmo.
Appena arrivata una serie di faq in corso d’opera che, invece di fornire chiarimenti e risolvere dubbi interpretativi, finisce per sostituirsi alla stessa ordinanza, creando una normativa secondaria e parallela del tutto illegittima. Un cambio a domande inoltrate che genera confusione, incertezza e porterà a contenzioso. Circa un milione di docenti, in questi giorni, sono alle prese con le domande di inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze la cui scadenza per l’invio è fissata per il prossimo 6 agosto.
Pochi giorni per studiare e capire le modifiche dei criteri che le avevano supportate da decenni. Un sistema informatico che, nonostante l’ottimo lavoro dei tecnici informatici, che non fanno altro che mettere in pratica le decisioni controverse dell’Amministrazione, stenta a reggere migliaia di utenze contemporaneamente soprattutto perché, nello stesso periodo, sempre on line, si possono inviare le domande di partecipazione al concorso ordinario e straordinario. Un intasamento tutt’altro che imprevedibile. La cosa che ci preoccupa di più sono le continue interferenze ministeriali che, con l’intento di facilitare le operazioni agli aspiranti docenti, le complica emanando una serie di faq in corso d’opera che, in alcuni casi, addirittura, non trovano riscontro con le regole già poco chiare contenute nell’ordinanza ministeriale. Faq che, invece di fornire chiarimenti e risolvere dubbi interpretativi, finiscono per sostituirsi all’ordinanza ministeriale( 60/20), creando una normativa secondaria e parallela del tutto illegittima sotto il profilo giuridico e senza la necessaria certezza del diritto che dovrebbe caratterizzare l’azione amministrativa del Ministero. Cambiare le regole quando le domande sono state già inoltrate, oltre a generare confusione e incertezza, darà luogo a nuovi contenziosi obbligando i docenti precari a rivolgersi alla magistratura con la possibilità di provvedimenti giudiziari che andranno ad incidere negativamente sull’avvio dell’anno scolastico.
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Segnalazioni anomalie e problemi in sede di inserimento domande inserimento nelle GPS. GIRATE al servizio dedicato.
Raccolte le svariate segnalazioni su alcune incongruenze rilevate nel sistema, la segreteria Nazionale della Uil Scuola ha provveduto ad inoltrarle al “servizio dedicato”.
In allegato le risposte che abbiamo ricevuto.
Naturalmente continueremo a monitorare le segnalazioni di tutte le problematiche che insorgono ed in proseguo richiesta al gestore del sistema di porre rimedio.
le risposte:
“”amara considerazione: il breve lasso di tempo assegnato per la presentazione delle domande di inserimento, dopo lunghi mesi di inerzia, è l’ulteriore trovata della Ministra Azzolina scevra dal contesto reale operativo ed applicativo attesa la certezza di massiccia adesione, per dire che tutto va bene,? …..invero ma di cosa stiamo parlando? del mondo dei sogni?
Volete conoscere l’ultima trovata, inserita nelle pieghe di un provvedimento’? Titolo: “Rescissione del contratto di ATA e Docenti in caso di nuovo lockdown
Sembra inverosimile ma in realtà questo è quanto viene scritto in un emendamento approvato all’interno della nuova Ordinanza.
Trattasi di una norma che prevede il licenziamento dei supplenti precari in caso di nuova chiusura generalizzata:
“attivare ulteriori posti di incarichi temporanei di personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) a tempo determinato dalla data di inizio delle lezioni o dalla presa di servizio fino al termine delle lezioni, non disponibili per le assegnazioni e le utilizzazioni di durata temporanea. In caso di sospensione dell’attività in presenza, i relativi contratti di lavoro si intendono risolti per giusta causa, senza diritto ad alcun indennizzo”.
Non è stato proclamato in pompa magna che vigente la pandemia nessuno sarebbe stato lasciato indietro? Pontifica la Ministra i milioni di finanziamenti per la scuola, l’acquisto di milioni di banchetti che ancora hanno da essere costruiti e di dubbia utilità per assolvere le incombenze emergenziali del distanziamento…e poi lesina pochi spiccioli nei confronti di tante brave persone, diplomate, laureate, specializzate, ecc. ma meno fortunate che non riescono a “”conquistare”” un posto di lavoro e che da precari di lungo corso confidano proprio sulla supplenza? Discriminazione sociale? Siamo alle solite: si dà agli uni per togliere agli altri.! Meditiamo, per favore. Oggi più che mai necessita solidarietà, intelligenza, senso di responsabilità e di rispetto per se e per gli altri. Facciamo sentire il nostro disappunto, la nostra contrarietà: che venga esercitato ed appoggiato da tutti e per tutti il diritto di cittadinanza. Un vecchio adagio, oggi attuale: “”fate quello che dico ma non fate quello che faccio”” Come andrà a finire il vissuto di questa epocale pandemia??? Chi vivrà, vedrà.
RIENTRO IN PRESENZA E SICUREZZA: dove sono i risultati del lavoro della Task Force ministeriale? Turi: serve anno costituente per la scuola Strumenti e suppellettili sono misure congiunturali utili, ma serve visione lunga e progetto strutturale.
Che fine ha fatto il lavoro della Commissione Bianchi? Il testo con le indicazioni per la riapertura delle scuole va reso pubblico – così il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi, questa mattina nel corso di una diretta su FB organizzata dalla Uil Scuola Reggio Emilia.
Ci sono 18 tecnici che hanno lavorato, gratuitamente, per settimane, su incarico del ministro mettendo a punto un piano, pronto dal 27 maggio e ridefinito il 12 luglio che è rimasto nei cassetti di Viale Trastevere. Perché non c’è traccia di quel lavoro? Perché l’idea di un anno costituente della scuola dopo il Covid non è progetto da mettere al centro di un dibattito pubblico?
Il ministro Azzolina ci sta chiedendo continuamente di firmare il protocollo sulla sicurezza – ha detto Turi – senza un progetto è solo un elenco di adempimenti. Non ci sono idee solo strumenti, di distrazione. La scuola va tolta dal terreno dello scontro politico – ha aggiunto Turi. La scuola è democrazia, educazione, è far sognare i giovani, è far crescere il Paese. Lo abbiamo scritto pure nel contratto: è comunità educante.
Non si può lasciare la scuola in mano alle lobby. La scuola è di tutti. L’ultima volta che si è pensato ad un progetto complessivo, alla scuola come modello per la crescita del Paese, è stato trent’anni fa, nel 1990, con Mattarella, ministro della pubblica istruzione.
CONCORSI E PRECARI AZZOLINA CERCA LO SCUDO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CONCORSI E PRECARI AZZOLINA CERCA LO SCUDO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Turi: sgarbo istituzionale per nascondere inconsistenza politica
Abbiamo visto che il ministro Azzolina ha bisogno di tirare in ballo il Presidente della Repubblica per nascondere le proprie carenze – osserva il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi.
Che sia un errore aver rinviato l’assunzione dei precari dal primo settembre lo capiscono ormai tutti.
Voler tirare nelle responsabilità anche Mattarella ci sembra veramente il colmo. Non solo uno sgarbo istituzionale, ma la mancanza di senso politico generale in un momento nel quale le istituzioni sono l’ancora di salvezza del Paese anche contro l’inconsistenza della politica scolastica del ministro.
TOCCAFONDI GUARDA AL CONCORSO E PENSA ALLE SCUOLE PRIVATE. Uil: nettamente contrari alla chiamata diretta.
Va abolita definitivamente. La scuola l’ha sconfitta.
Apprendiamo che passare un concorso sia il passaporto per la privatizzazione del sistema scolastico.
Gabriele Toccafondi, ex sottosegretario al Miur, capogruppo di Italia Viva in Commissione cultura alla Camera, che conosce bene come funzionano le scuole private, dovrebbe sapere che la laicità del Paese passa per la scuola di tutti e di ognuno, quella che la costituzione bene delinea.
Il fondamento di una scuola democratica e la libertà di insegnamento, che è garantita dagli organi collegiali di partecipazione a cui è affidata l’autogoverno dell’istituzione scolastica, mentre il dirigente può svolgere le proprie prerogative nel rispetto delle prerogative di tali organi.
In questo senso, non è possibile per l’ordinamento italiano, la scelta per chiamata diretta del docente che sarebbe condizionato nella sua che è una funzione, non un semplice lavoro.
La scuola non è un opificio o un ufficio burocratico che svolge un mero servizio a domanda individualizzato. È una funzione dello Stato, essenziale per il futuro, per l’equità che genera, che è conseguenza di sviluppo economico e sociale di un paese moderno che, anche nei regimi ultra liberisti è lasciata allo Stato.
I diritti universali non possono essere garantiti dal privato, anche se residuale.
Se ne sono accorti tutti quelli che hanno considerato la scuola e l’istruzione un servizio che si può fare in convenzione.
La pandemia e il crollo del ponte di Genova non hanno insegnato proprio nulla: è il profitto ciò che determina le scelte dei privati.
NUOVE GRADUATORIE PROVINCIALI E DI ISTITUTO – SCHEDA UIL SCUOLA.
A seguito la pubblicazione della Ordinanza Ministeriale n. 60/2020 e in vista dell’imminente aggiornamento delle graduatorie di istituto di II e III fascia e della costituzione delle nuove graduatorie provinciali, pubblichiamo, in allegato, la scheda che contiene:
1. la posizione della UILSCUOLA
2. i risultati ottenuti rispetto la bozza presentata durante gli incontri di confronto
3. le principali modifiche alla tabella di valutazione titoli
4. la parte tecnica relativa alla composizione delle graduatorie, i titoli di accesso, come saranno utilizzate.
5. I motivi dei ricorsi. L’ufficio legale della Uil Scuola è al lavoro.
Su quest’ultimo punto, nei prossimi giorni, forniremo indicazioni più dettagliate, sia in diritto che nel fatto.
salvo mavicala scheda: NUOVE GRADUATORIE PROVINCIALI – Scheda UIL scuola
SILERI: medico scolastico per la sicurezza a scuola. Turi (Uil Scuola): sì, presenza indispensabile.
Turi: sì, presenza indispensabile. Siamo gli unici a chiederlo da tempo.
Questa pandemia dovrebbe aver insegnato che il sistema precedente basato sulla finanziarizzazione dell’economia è sbagliato e servono, invece, politiche che guardino, al reale e al benessere di cittadini. La scuola è il luogo ideale per cambiare registro.
Che a scuola servano presidi sanitari comincia ad accorgersene anche la politica, magari quella più attenta e meno superficiale del Movimento 5Stelle.
Le famiglie vanno rassicurate circa la garanzia della salute dei propri figli; se ne gioverebbero tutti non ultimo il sistema sanitario nazionale che invece di ospedalizzare e curare le malattie può prevenirle. Non c’è un luogo più idoneo della scuola per farlo – così il segretario generale della Uil Scuola commenta le dichiarazioni di oggi del viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, che ha indicato come prioritaria la presenza dei medici scolastici per il rientro a scuola nella Fase 3.
Certo servono soldi, ma se un paese non pensa alla salute dei suoi giovani, è veramente messo male.
Turi su Sileri – medico scoaltico a scuola 20072020
REPORT TURI / Conferenza stampa sindacati scuola. Per dirla tutta ed in chiaro. Entrare nel merito delle questioni per risolvere in modo condiviso i problemi. Da soli non si va da nessuna parte, Ministra M.I. compresa.
Turi: la vera innovazione è aprire la scuola in presenza e in sicurezza.
Per la scuola dobbiamo fare quello che serve, non solo quello che vorremmo – così Pino Turi nel corso della conferenza stampa di questa mattina dei sindacati scuola.
Vanno superati venti anni di politiche restrittive – ha detto Turi – ci vuole un quantitative easing per la scuola. Dare alla scuola ciò che gli serve, come Draghi, costi quel che costi.
E’ questo il momento. Ci sono le risorse nel Mes e si possono mettere a punto gli strumenti.
Il nostro obiettivo è aprire la scuola a settembre in sicurezza ma abbiamo chiuso la scuola a giugno e la ritroviamo identica a settembre. Non è normale.
Mentre la casa brucia la ministra si preoccupa di chiamare l’arredatore. Ma bisogna innanzitutto chiamare i vigili del fuoco, siamo in emergenza. Mi sembra non ci sia questa consapevolezza.
Riportare la scuola in presenza è un problema del Governo, della maggioranza. Sanità e istruzione sono valori universali. Ci vogliono risorse, un provvedimento complessivo sulla scuola – ha detto ancora Turi – che disponga anche in deroga le misure necessarie ad una scuola in presenza.
Serve un tavolo nazionale di confronto che metta a punto le misure sul personale e definisca contestualmente il protocollo sulla sicurezza che le scuole stanno aspettando.
Sicurezza e organici sono le due facce della stessa medaglia. Non può esserci la prima se manca la seconda.
In allegato la conferenza stampa raccontata dalle agenzie di stampa:
report agenzie
CONFERENZA STAMPA >>> ore 10.30 — Il link alla piattaforma – La diretta su FB
E’ fissata alle 10.30 di oggi la videoconferenza stampa “LA SCUOLA SI FA A SCUOLA”, promossa da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams e moderata da Alex Corlazzoli, giornalista del Fatto Quotidiano. I cinque segretari generali faranno il punto sui temi di attualità della scuola, illustreranno le proposte messe a punto a riguardo e risponderanno alle domande dei giornalisti.
Qui il link per partecipare alla videoconferenza: meet.google.com/bzt-shhw-rax
La videoconferenza sarò trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Uil Scuola e potrà essere condivisa sui profili istituzionali e personali.
OGGI CONFRONTO SINDACATI MINISTRO >>> TURI: risorse e personale, serve un quantitative easing per la scuola.
Domani conferenza stampa dei cinque segretari scuola
I have a dream: una scuola con un dirigente di ruolo (non un reggente), un Dsga di ruolo (non più facente funzione ma entrato in ruolo), una segreteria con assistenti amministrativi, laboratori con assistenti tecnici, collaboratori scolastici in tutti i posti disponibili. E insegnanti, insegnanti nelle classi, di ruolo.
E’ la normalità ciò che viene chiesto – ha detto oggi Pino Turi nel suo intervento durante l’incontro ministro sindacati sull’avvio dell’anno scolastico – eppure sembra di guardare alla luna.
Occorre un provvedimento complessivo sulla scuola – ha detto ancora Turi – che disponga anche in deroga le misure necessarie ad una scuola in presenza.
Serve un tavolo nazionale di confronto che metta a punto le misure sul personale e definisca contestualmente il protocollo sulla sicurezza che le scuole stanno aspettando.
Sicurezza e organici sono le due facce della stessa medaglia. Non può esserci la prima se manca la seconda.
Il nodo del personale è cruciale – ha osservato il segretario generale Uil Scuola – per questo serve un provvedimento d’urgenza.
Bisogna fare con la scuola quello che Draghi ha fatto con il quantitative easing: dare alla scuola ciò che gli serve. E’ questo il momento. Ci sono le risorse e si possono mettere a punto gli strumenti.
Basta con il chiedere con il cappello in mano – ha esortato Turi – il nostro sistema di istruzione ha necessità di risorse. La pandemia ha messo in chiaro rigidità antiche. Non possiamo riaprire le scuole come le abbiamo chiuse.
Una buona notizia dalla riunione: la norma per la costituzione delle classi voluta dalla Gelmini cambierà.
E’ il segnale del riconoscimento di una situazione oggettiva che va risolta.
Organici, risorse, tempo scuola, sicurezza: temi che vanno portati a soluzione e che saranno al centro della conferenza stampa in programma domani mattina con i cinque segretari dei sindacati scuola.
In allegato il comunicato unitario.
PIANO DI FORMAZIONE NAZIONALE PER L’INSEGNAMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA. Così non va.! non ci siamo.!
L’ innovazione si trasforma in un pretesto per stravolgere gli istituti contrattuali e tradire la cultura della collegialità. Tutte le decisioni sono assunte dal ministero e dai dirigenti scolastici che scelgono i propri referenti anche in barba alla legge.A dieci ore di formazione in cui i coordinatori d’istituto e i coordinatori di classe sono tenuti, ne seguono trenta di duro lavoro aggiuntivo mascherato da formazione, che sono invece in realtà attività di supporto, tutoraggio, assistenza, diffusione di metodologie tra i colleghi, secondo un modello a cascata.
Dalla formazione si finisce in una vera e propria trappola, in cui la funzione di referente del dirigente scolastico non è prevista nemmeno dalla legge istitutiva.
Si incomincia a capire cosa si intenda per formazione obbligatoria: una sorta di progetto autoritativo a cui dover sottostare, contro ogni elemento di autonomia scolastica che dovrebbe, e deve, progettare in base a criteri di massima e non ad indicazioni omologate a progetti eterodiretti. Un attacco alle libertà costituzionali inaccettabile.
Infatti, la nota presentata in bozza alle organizzazioni sindacali contiene elementi altamente contestabili, nel metodo e nel merito.
Oltre a introdurre la figura del referente del dirigente non prevista dalla legge, colloca in capo al dirigente la sua individuazione, sottraendo la competenza al collegio dei docenti, in contrasto con i poteri che l’autonomia scolastica attribuisce direttamente all’organo di gestione didattico pedagogica e professionale delle scuole.
Le attività connesse all’introduzione di innovazioni fanno capo al piano dell’offerta formativa triennale ed in quanto tali di stretta
REPORT: INCONTRO SU REVISIONE DEI PROFILI IN OTTICA DI VALORIZZAZIONE E QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE ATA
L’ ordinamento ATA può essere sistematizzato superando i blocchi decennali della contrattazione e della mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali fondamentali per rendere il lavoro degli assistenti, dei collaboratori e dei DSGA il più rispondente possibile alle nuove esigenze. Non sempre le semplificazioni sono compatibili con la complessità del lavoro svolto nelle scuole, conseguente alle numerose istanze sociali. Non va perso di vista infine il ruolo della contrattazione di scuola nella definizione di ambiti, orari di servizio e contributo alla comunità educante grazie a cui il personale trova la propria specifica dimensione professionale. Per La UIL Scuola le revisione dei profili deve portare a dei risultati concreti; Stanziare, già dalla prossima legge di bilancio le risorse per intervenire sulla qualificazione dell’organico ATA;
Confermare la classificazione in aree professionali; Portare a completamento l’Unità dei servizi; Istituire i posti di area C ed in questo contesto regolare meglio la sostituzione del DSGA; Ridefinire il profilo dell’assistente tecnico per poterlo estendere ad ogni ordine di scuola; Costituire un’area di assistenza socio sanitaria a supporto delle politiche di inclusione degli alunni disabili non autosufficienti; Giungere a nuovi inquadramenti, a partire da quello dell’infermiere; Riattivare le posizioni economiche per restituire al personale miglioramenti economici fissi e continuativi; Consentire la mobilitazione contrattuale delle aree. L’Aran ha chiesto la produzione di proposte e valutazioni scritte che la UIL scuola di riserva di considerare, anche in vista del quadro generale di riferimento.
Dal sito del Ministero dell’Istruzione: Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche al bando del concorso straordinario per la scuola secondaria. Domande di iscrizione online da oggi al 10 agosto.
Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche e integrazioni al decreto che regola la procedura straordinaria, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno. Modifiche che adeguano il bando alle novità inserite dal Parlamento nel decreto scuola approvato lo scorso 6 giugno. I posti a bando per la procedura concorsuale straordinaria sono 32mila.
Sulla stessa Gazzetta sono rese note le nuove date di iscrizione alla prova: i candidati possono presentare istanza di partecipazione al concorso a partire dalle ore 9,00 dell’11 luglio 2020 fino alle ore 23,59 del 10 agosto 2020. Qualora le condizioni generali epidemiologiche lo suggeriscano, lo svolgimento della prova scritta potrà avvenire in una regione diversa rispetto a quella corrispondente al posto per il quale il candidato ha presentato la propria domanda. La prova scritta, da superare con il punteggio minimo di sette decimi o equivalente e da svolgere con il sistema informatizzato, è distinta per classe di concorso e tipologia di posto. La durata è pari a 150 minuti. Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 che rientrano nella quota dei posti destinati alla procedura per l’anno scolastico 2020/2021 è riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal 1 settembre 2020.
Qui tutti i dettagli: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-07-10&atto.codiceRedazionale=20E07751.
“””non c’è che dire!!! ottimo tempismo, ennesima palese manifestazione del come al M.I. tengano in considerazione tutti i docenti precari interessati e coinvolti””” Pernicioso quanto sintomatico accanimento, eppure, sarebbe bastato un semplice provvedimento sia per rendere loro giustizia e dare riscontro alle legittime aspettative di tanti, molti, tutti bravi docenti che nel corso degli anni si sono formati e foggiati sul campo di battaglia. Adesso con questo concorso straordinario viene accantonata l’esperienza maturata, riscontrabile e documentabile, per dare corso ad una prova concorsuale che altro non è che riduzione retrospettiva, altro che meritocrazia qui si cammina all’indietro. Senza parlare della immediata disponibilità di gente formata e pronta oltre all’innegabile risparmio di risorse economiche, di tempo, di sacrifici. Macché !! tanto per il debito pubblico cosa vuoi che sia miliardo di euro in più..la voragine è aperta pronta a risucchiare nel suo buco nero anche i sudati risparmi della gente comune. E’ notorio che la propensione al risparmio di tante gente “”comune”” come me, come noi, è criticata. troppi depositi, troppa liquidità sui c.c. e “nda libretta””, poca propensione ad aiutare l’economia italiana!!!!
Che questi decisori politici appartengano at rinata attività del “”cordaio”””? o che invero fanno ritornare in auge l’antico mestiere ed adagio poiché il cordaio camminava sempre a marcia indietro che nacque il detto popolare allorché a qualcuno gli affari non andavano bene si usava dire te ne stai andando indietro indietro come u curdaru.(cordaio)?
Una delle minacce più grosse che i genitori potessero fare ai ragazzi discoli, era la promessa di mandarli a lavorare da u curdaru, diventavano subito più buoni, infatti era difficile che un ragazzo durasse più di una settimana. Udite, Udite. chi sono questi precari? cittadini o sudditi?
salvo mavica
Turi: quelli della Azzolina sono numeri irreali. Ancora propaganda.
Serve un provvedimento urgente per i 36 mila precari con un concorso per titoli e esame finale.
I posti per le immissioni in ruolo si avranno all’esito dei concorsi e quindi in data incerta, mentre è certo che i posti chiesti in autorizzazione al Mef (circa 80.000 sono quelli comunicati oggi dal ministro) non saranno coperti per mancanza di aspiranti – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo l’annuncio del ministro dell’Istruzione.
La conclusione è che a settembre ci saranno ancora centinaia di migliaia di precari, e che andranno considerati i tempi per reclutarli.
L’altra certezza – continua Turi – è che in classe non ci saranno tutti i docenti.
Bisognerebbe credere ad un miracolo della digitalizzazione – che potrà sì abbreviare i tempi – ma abbiamo grandi perplessità sulla loro presenza nei tempi canonici dell’avvio di anno scolastico.
Si è ancora in tempo – rilancia Turi – per pensare ad un provvedimento, urgente, per immettere i 36.000 precari con un concorso per titoli ed esame finale.
Si continua con la propaganda per nascondere la polvere sotto il tappeto.“”””””Non è possibile né sono più sopportabili le solite sparate ed annunci sul come e del perché vengono affrontate le iniziative ed azioni che servono per fare funzionare e risolvere i problemi della SCUOLA PUBBLICA STATALE. INVERO PIUTTOSTO CHE TROVARE SOLUZIONI AI PROBLEMI SE NE INGENERANO ALTRI , INUTILI QUANTO PENALIZZANTI, IN CAPO A TUTTI: FAMIGLIE STUDENTI, DIRIGENTI, DOCENTI ATA E A TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ’.
Delle due l’una in tempi di emergenza, quella terribile attuale solo sopita ma certamente non superata motu proprio, se c’è allora occorrono provvedimenti consequenziali, utili, pratici, concreti, veri, seri, diversamente, allora, liberi tutti e dai a chi la spara più grossa.
Leggi tutto “Turi: quelli della Azzolina sono numeri irreali. Ancora propaganda.”
SUPPLENZE: ANCORA CAOS. IL MINISTERO DECIDE LA LINEA DI ROTTURA. Turi: un ministero che trascura le persone e le considera numeri
Errore politico grave quello di non credere nel lavoro delle persone.
Persino il Censis richiama ad una ripartenza dal basso dopo la biopaura.
Insegnanti, medici, infermieri: in queste ore l’Italia non può avere memoria breve – così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, dopo la relazione della ministra Azzolina al Senato e in vista della riunione di domani sulla sicurezza con la Protezione civile.
Ha idea il ministro – chiede Turi – di chi ha fatto andare avanti la scuola durante la pandemia?
C’è in questo Paese un mimino di riconoscenza, di riconoscimento del lavoro, delle persone?
La digitalizzazione tanto cara alla ministra porterà a spingere bottoni come in ascensore. A quale piano?
Come si può pensare di far ripartire l’anno scolastico con persone demotivare ed anche umiliate.
E’ di questo pomeriggio l’ennesimo fallimento nelle relazioni sindacali, messe davanti all’aut aut di provvedimenti che ancora una volta non considerano il vissuto professionale e sociale di migliaia di lavoratori docenti, dirigenti ed Ata che saranno chiamati a fare i soliti miracoli italiani.
I dirigenti lasciati senza Fondo Unico Nazionale e chiamati a restituire somme già percepite.
I precari che, sul fonte dell’aggiornamento delle supplenze, avranno un drastico cambiamento di regole e otterranno una supplenza ad orologeria, sapendo che termina quando meno te lo aspetti, in corso di anno.
Si assisterà ad un intollerabile cambio e ricambio di docenti nel corso dell’anno.
Una situazione che raccontata all’estero sembrerebbe semplicemente folle.
Se guardiamo da un’altra prospettiva – alla relazione della ministra in Senato, spiega Turi – abbiamo una politica che elenca azioni, ma non affronta situazioni, si limita a raccontare e rinviare.
Non si tratta solo di equità e dignità del lavoro e dei lavoratori, ma di un divario enorme tra paese legale e paese reale, di una politica che procede totalmente scollegata dalla realtà.
Le istituzioni dovrebbero fare sentire una collettività unita e solidale. Nella scuola si sente indifferenza, se non ostilità.
Supplenze: graduatorie provinciali.
Continua il confronto ma i problemi restano
E’ proseguito il confronto, iniziato ieri, tra sindacati e amministrazione sul rinnovo delle graduatorie provinciali.
Un nuovo giorno ma la notte non ha portato consiglio. L’amministrazione, a parte qualche piccolo aggiustamento, e’ rimasta rigidamente sulle sue posizioni che tendono a smantellare tutta la struttura che ha ben funzionato e ha governato le supplenze negli ultimi quindici anni.
Lo scontro è sulle fonti primarie che dovrebbero regolare la materia in futuro.
L’amministrazione, rappresentata dal Dr. Marco Bruschi, sostiene che la legge innova l’impianto complessivo.
Ad avviso della UIL, l’art. 4 della Legge del 6 giugno 2020 n. 41 disciplina solo l’istituzione delle graduatorie provinciali (GPS) e il conferimento delle supplenze.
Nessun riferimento al regolamento (DM 131 del 13.06.2007).
Regolamento frutto di oltre un anno di di proficuo lavoro tra l’amministrazione di allora e le organizzazioni sindacali. Un ottimo lavoro che ha regolato il sistema per anni.
Gli incontri di questi giorni hanno trovato un’amministrazione arroccata sulle sue posizioni e poco propensa ad un confronto vero…
L’impressione è che avesse solo “l’obbligo” formale di sentire le organizzazioni.
Queste decisioni penalizzano sempre i soliti noti: i precari storici con più anni di servizio, che hanno fatto e continuano a far funzionare la scuola statale italiana.
Supplenze: graduatorie provinciali >>> REPORT RIUNIONE.
Supplenze: graduatorie provinciali . Blitz in una sera di inizio estate: l’amministrazione stravolge le procedure consolidate delle supplenze. Una gestione scriteriata che penalizza i precari storici
Con un incontro solo formale con i sindacati l’amministrazione smantella tutta la struttura che ha governato le supplenze negli ultimi quindici anni. L’art. 4 della Legge del 6 giugno 2020 n. 41 disciplina solo l’istituzione delle graduatorie provinciali (GPS) e il conferimento delle supplenze. La bozza presentata dall’amministrazione stravolge completamento il sistema precedente e va oltre la legge. Il DM 13 giugno 2007, regolamento delle supplenze, è stato frutto di un anno di proficuo lavoro tra l’amministrazione e le organizzazioni sindacali. Un ottimo lavoro che ha regolato il sistema per anni.
In allegato il report con i dettagli.attachments: REPORT
Mala tempora currunt, per i lavoratori della scuola e non solo a causa del COVID19 e i suoi svariati gravi risvolti….ma anche a causa dell’organo decisorio, che per arginare la mancata preparazione ed inesperienza si è attorniato da scienziati esperti, pagati da NOI, stravolge anche il consolidato Regolamento delle supplenze non per migliorarlo, a mio modesto avviso è atto illegittimo e non perfettamente rispettoso di tutte quante le disposizioni che regolano la materia, sia legali che amministrative oltre che di opportunità politica (??) ma peggiorativo per come si evince dal report elaborato dalla UILSCUOLA. Onestamente non si può condividere la ratio non per interessi di parte ma per e con il senso del bonus pater familias.
Auspicio di un ripensamento da parte del MIUR e della Ministra nel corso degli incontri con la parte sindacale dimostrando disponibilità al dialogo e di volere fare tesoro delle proposte da parte dei portatori di esperienze consolidate riconoscendo la qualità e facoltà di rappresentanza dei lavoratori precari della scuola ed anche di cittadini e non sudditi.
salvo mavica.
Concorso straordinario: incontro al MIUR. Complimenti ministra! Bel risultato.!!
.Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale Uil Scuola.
Incontri al ministero
Un concorso straordinario che di straordinario non ha nulla, se non essere nato sotto una cattiva stella
Una procedura più complessa di quello ordinario, un accanimento di cui non si capiscono i veri contorni.
Le procedure relative al bando del concorso straordinario per l’immissione in ruolo nella scuola secondaria di I e II grado sono state al centro del confronto, in videoconferenza, tra i rappresentati del ministero e le organizzazioni sindacali.
La delegazione ministeriale era guidata dal Capo dipartimento Dr. Marco Bruschi.
Rispetto alla bozza del bando illustrata dall’amministrazione, la UIL scuola ha evidenziato che i riferimenti relativi all’accertamento della conoscenza dell’uso delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse sono molto generici.
Sarebbe opportuno ridefinire questi aspetti all’interno del bando di concorso in modo più preciso e dettagliato, al fine di dare qualche certezza in più ai candidati.
Inoltre, la UIL, ha constatato la poca coerenza tra il Decreto scuola e la bozza del bando di concorso.
Il Decreto prevede che la prova scritta sia articolata in quesiti a risposta aperta, in numero coerente con una attribuzione di 80 punti complessivi.
La bozza del bando, invece, fissa il numero dei quesiti: 7 a risposta aperta e 1 di inglese, da svolgere in 150 minuti – una media di 19 minuti a quesito, in palese contraddizione con la legge (su forte richiesta sindacale potrebbero essere ridotti a sei).
Se raffrontiamo la prova scritta del concorso straordinario a quella del concorso ordinario possiamo senza dubbio affermare che questo concorso di “straordinario” non ha nulla, se non quello di essere nato sotto una cattiva stella: la prova risulta essere più complicata.
Il concorso ordinario, infatti, prevede una prova scritta di 120 minuti e i quesiti, a scelta della commissione, possono essere da uno a tre. E’ facile evincere che la media “tempo” è ben diversa: con un quesito la media sarà di 120 minuti, con due quesiti sarà 60 minuti e con tre sarà di 40 minuti.
La matematica non è un’opinione.
Questi sono i fatti!
Dopo due governi e tre ministri il risultato a cui porta la scelta dell’attuale inquilina di viale Trastevere è che il concorso straordinario è più articolato e complesso di quello ordinario. .
Un accanimento di cui non si campiscono i veri contorni, contro gli oltre 30.000 docenti precari che hanno insegnato per 6,7,8 anni mettendo a disposizione della scuola professionalità’ ed esperienza, che hanno fatto e continuano a far funzionare la scuola italiana e che a settembre insegneranno ancora da precari: immaginiamo anche con quale spirito, visto che la stabilizzazione si allontana sempre di più.
Si tratta di aver precarizzato ulteriormente la scuola statale!
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