CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 27 aprile 2020
. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.


Il punto della giornata 
di Pino Turi.

L’Esecutivo nazionale UIL Scuola, nei giorni scorsi, ha approvato una delibera/documento che rappresenta la linea politica dell’organizzazione in questi mesi difficili che ci accompagnano lungo la fine di questo anno scolastico e ci porteranno all’inizio del prossimo. La pandemia non sembra rallentare ed è ormai certo che si arriverà ad aprire l’anno scolastico a settembre.
 Per l’anno in corso resta solo da verificare come fare l’esame di Stato conclusivo del ciclo di studi che noi ci auguriamo possa svolgersi in presenza, anche se solo per sostenere la prova orale in presenza con una commissione interna. Sarà anche la prova generale di una apertura del prossimo anno scolastico che si presenta alquanto problematica in quanto deve garantire concretamente il diritto universale alla salute sia degli studenti che dei lavoratori, ben sapendo che la situazione dell’edilizia scolastica ne rappresenta un limite che va superato con il massimo della coesione collaborazione dell’intera comunità educante.
 Nella nostra proposta abbiamo assunto come elemento centrale gli alunni, che rappresentano l’elemento su cui gira o dovrebbe girare l’intero sistema e che vengono sempre utilizzati come argomento contro il sindacato, che sarebbe tutto spostato sugli interessi del personale e poco quello degli alunni. 
Noi abbiamo sempre pensato che il bene degli alunni corrisponde con quello dei loro docenti e di tutto il personale. Sulla base di questo presupposto abbiamo indicato una possibile strada per avviare in concreto il nuovo anno scolastico e per supportare sia l’esigenza di investimenti che la necessità di eliminare la piaga del precariato, sia docente che ATA.
Insomma il documento racchiude queste proposte che rappresentano il nostro patrimonio di idee e di valori, che si ispirano alla scuola come funzione e non come servizio.
La proposta si regge sulla coerenza, sia del presupposto di atti coerenti con l’emergenza, sia con i valori e i principi costituzionali, che vanno sempre difesi. L’emergenza potrebbe essere l’alibi per un ritorno dei nostalgici del mercato, della competizione, dei fautori dei modelli neo liberisti che con la scuola della costituzione mal si conciliano. 
Avere rivendicato la copertura di tutti i posti disponibili e vacanti per tutti è il centro di questa proposta che vuole dare, con l’eliminazione dell’organico di fatto, stabilità e continuità al sistema.
Pertanto, chiediamo ai nostri dirigenti e quadri territoriali di organizzare riunione di confronto su questi temi per acquisire il consenso sulle nostre proposte, che vi prego di guardare come quadro di interventi, di obiettivi, di bussola per una strada da seguire. Sappiamo bene che ci sono posizioni diverse tra i lavoratori: dobbiamo spiegare loro che solo in un sindacato generale che si preoccupa del contesto e contemporaneamente di ogni pezzo di categoria si può trovare legittimità nell’ambito della comunità educante. E’ attraverso questa azione sindacale coerente che si può agire come interlocutore credibile, per trattare con i decisori politici e incidere positivamente nell’attività negoziale.

Ci hanno chiesto.  
Sono un docente. Una volta scaduto il termine per la presentazione delle domanda di mobilità, è possibile ritirare la domanda inoltrata, e se sì entro quando?
>>> Termine di inserimento delle domande al SIDI

Leggi tutto “CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 27 aprile 2020
. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.
”

BOZZA BANDO DEL CONCORSO STRAORDINARIO. LE TABELLE ed allegati. Quando l’arte del dire prende il posto a quella del fare. Delle due l’una: c’è L’EMERGENZA? Il ministro la riconosce e conferma? come mai, dunque, si comporta come se nulla fosse? E’ immune od immunizzata?… e quel po po’ di task force approva ed avalla? Non sarebbe meglio sentire chi di scuola ne ha vissuto e ne capisce, senza tema di smentita?

“”””Dirigenti Scolastici, docenti ed ATA, famiglie, genitori ed alunni di scuola di ogni ordine e grado,  è il momento di farci riconoscere preparazione e competenze. Arrestiamo questi tentativi di liquefazione della società, reclamiamo il ns diritto di cittadini…sicuramente mai sudditi, mai più.  Ed allora? reclamiamo il ns diritto di cittadinanza e di libertà, esigiamo  di farci sentire e di dire la nostra. Non risulta che gli italiani abbiano sottoscritto delega in bianco e impegno di vassallagio a favore di nessuno.”””” salvo mavica, segretario

Ferme restando tutte le nostre riserve sulla procedura selettiva e non per titoli, come evidenziato in tutte le sedi istituzionali,  dalla UIL SCUOLA, pubblichiamo il bando e tutti i relativi allegati.  UDITE: previsto che LE DOMANDE VANNO PRESENTATE DAL 28 MAGGIO AL 3 LUGLIO!!!! che sia l’antidoto per sconfiggere il covid19?!?

Si sceglie  e preferisce la lunga corsa alle soluzioni pratiche ed immediate. Esortazione: sig.ra Ministra esca dalla roccaforte dove si è trincerata ed ascolti le parti interessate con scienza e coscienza.  Le decisioni condivise sono le uniche da percorrere per il raggiungimento dei risultati.

attachments:

Bando procedura straordinaria 16 aprile –

Prospetto ripartizione Posti_STRAORDINARIO

Prospetto_Aggregazioni_straordinario

Abilitazione straordinaria 16 aprile –

Allegato C Programmi straordinario immissione in ruolo

Allegato D titoli procedura straordinaria

 

Incarichi di supplenza breve e saltuaria–art. 121 del DL n. 18/2020 – nota MI n.10133 del 21-04-2020

Il MIUR ha emanato in data odierna la nota n. 10133 (allegata) con la quale comunica l’esito del monitoraggio relativo all’andamento della “spesa storica” alla data del 15 aprile.
Potranno continuare ad essere conferiti incarichi di supplenza breve e saltuaria secondo la normativa vigente e non è possibile stipulare contratti in caso di rientro del titolare.

M_PI.AOODGRUF.REGISTRO UFFICIALE(U).0010133.21-04-2020 (1)

Delusione cocente. Tanto tuonò ma alla fine non piovve!!!

Il Ministro Dott.ssa On.Le Azzolina aveva tuonato: Misure per favorire la continuità occupazionale per i docenti supplenti brevi e saltuari (art. 121) “””Per favorire la continuità occupazionale dei docenti titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria, nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche disposti in relazione all’emergenza sanitaria, il Ministero dell’istruzione assegna alle scuole le risorse finanziarie per stipulare/prorogare i contratti di supplenza, nel limite delle risorse iscritte a tal fine nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.””

Ci eravamo illusi anche se scettici abbiamo dovuto rassicurare i tantissimi precari che per la natura dei loro contratti rientravano nella fattispecie.  Forti nel convincimento, data la terribile e non voluta particolarità crisi epocale, ci siamo convinti che “”nessuno sarebbe stato lasciato indietro””  L’art. 121 del DL 18/20, Decreto cura Italia, se da un lato aveva fatto sperare in una risoluzione positiva della vicenda, in realtà  ha tutelato solo una parte di questi docenti.  La Ministra arroccata ed attorniata dalla task force che si è formata chiamando consulenti ed esperti, forte della facoltà, tace, ma fa parlare, prima  il dott. Bruschi, autore di una  bozza  in cui si affrontava  e ridimensionava la portata del 121, riservandosi, udite,   ulteriori approfondimenti sull’argomento, dopo, in data odierna, sempre silente la Ministra, il dott.Jacopo Greco – Direttore Generale Uff.IX.  con nota in parola ha liquidato la questione: sapete che c’è?  abbiamo scherzato.!  Tanto tuonò per dire che “”le supplenze vengono conferite secondo normativa vigente”” .  Risolto il busillis.

Esperti nell’arte di rendere difficili le cose facili. !  Forse, è la fine di tutto dal punto di vista politico o amministrativo, in linea e coerenza che mai, come ora,  i politici sono stati bravissimi e prontissimi ad enunciazioni e elargizioni di promesse, ma fatti, alla resa dei conti, nisba. Grandezza o pochezza? Inesperienza (molta) o spavalderia? Ma chi li ha votati? Se facessimo un interpello pochi confermerebbero eppure hanno avuto una marea di suffragi. Forse proprio questa marea di persone che hanno portato al potere tutte queste brave persone che dovrebbero esigere resa dei conti ancor prima degli altri che non li hanno sostenuti. Ma  a chiacchiere stiamo a zero, l’amara e dura constatazione ci fa sperare che almeno l’altra strada percorribile, l’ultima, quella del sistema giudiziario possa porre rimedio, al pari di tantissime altre querelle risoltosi favorevoli ai ricorrenti.  Ai giudici la parola e la competenza di rendere giustizia alla marea di precari ( quelli più deboli e veramente precari precari poiché reclutati solo per supplenze brevi e saltuarie)  che sicuramente si vedono costretti ad incardinare ricorsi per invocare  giustizia ed applicazione del DPCM per la parte di competenza. “”Nessuno sarebbe stata lasciato indietro”” eppure si stanno lesinando e negando “”quattro denari”” e calpestando illusioni e speranze di bravi cittadini ancor prima che docenti.                                 Da parte mia concludo mestamente ma non rassegnato, tutt’altro,  deciso a proseguire nel magistero sindacale di tutela dei diritti e difesa dalle ingiustizie per quel che so e posso fare forte però dell’organizzazione sindacale  cui ho l’onore di fare parte.

salvo mavica, segretario organizzativo regionale federazione Uil Scuola Sicilia, coordinatore responsabile città metropolitana Catania

 

 

RIUNIONE CONCORSI: Turi: sulla scuola proposte impraticabili. Sarà un inizio d’anno da panico. Uil: è necessario alzare il livello dell’interlocuzione politica.


Riconoscere il lavoro e dare continuità al lavoro: è su queste direttrici che si è mossa l’iniziativa della Uil scuola, nel corso della riunione di oggi al Ministero.
Tra i temi all’ordine del giorno quello dei concorsi: impraticabili al momento vista l’emergenza Coronavirus – spiega Pino turi – per questo abbiamo proposto che in una situazione di straordinaria emergenza si possa rispondere con strumenti altrettanto ‘poderosi” come direbbe il Premier Conte.
Ed è al Premier che la Uil scuola chiede di alzare il livello dell’interlocuzione politica perché se il Senato per il decreto Scuola decide di aprire le audizioni a 63 associazioni, al ministero dell’Istruzione il ministro compone la sua task force e incrocia le dita che vada tutto bene.
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati per titoli: questa la proposta Uil Scuola che vale sia per i docenti che per gli ATA in cui, a pieno titolo, rientra il riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte con merito dai Dsga facenti funzione, che contribuiscono da anni al funzionamento del sistema scolastico.

 Sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori e alla scuola nel suo complesso, senza scontri ideologici: riconoscere il lavoro svolto da anni da centinaia di migliaia di docenti ed Ata.
Questa è l’unica strada percorribile, a nostro parere,  per avere il personale di ruolo in cattedra già a settembre, l’unica strada che garantisce continuità e la possibilità di superare anche il periodo di epidemia. 
Tutto il resto sono solo chiacchiere – osserva Turi.

Leggi tutto “RIUNIONE CONCORSI: Turi: sulla scuola proposte impraticabili. Sarà un inizio d’anno da panico. Uil: è necessario alzare il livello dell’interlocuzione politica.”

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 20 aprile 2020. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

.>>> ULTIM’ORA – ULTERIORE POSSIBILE RINVIO PROVE PRESELETTIVE SOSTEGNO
. Apprendiamo da fonti ufficiose che in queste ore i coordinatori dei corsi per il TFA sostegno delle diverse università hanno ricevuto un preavviso da parte del Ministero di un possibile ulteriore rinvio al mese di settembre delle prove preselettive per il TFA sostegno già previste per i giorni 18 e 19 maggio 2020. 
Ricordiamo che a causa dell’emergenza coronavirus si era già reso necessario spostare ad un periodo successivo le prove di accesso al TFA sostegno già fissate con D.M. n. 95 del 12 febbraio 2020 al 2 e 3 aprile.



 

Il punto della giornata 
di Pino Turi
. E’ iniziato il dibattito per la conversione del decreto scuola e non si conosce ancora il piano strategico che dovrebbe essere al centro del dibattito politico e sociale. Il Senato ha annunciato che saranno ascoltate 63 associazioni.
In questa maniera assisteremo quasi certamente ad un coacervo di norme che tutte le forze politiche si affanneranno a presentare per rappresentare, ognuno, interessi di parte, attraverso supporters che sono già attivi sui social.
Ognuno vorrà piantare la propria bandierina, assisteremo allo scambio sulla pelle del sistema scolastico.
La scuola meriterebbe, invece, di restare fuori dallo scontro politico e una visione che francamente non vediamo, anche se si formano gruppi di esperti e si presentano tecnici di chiara fama come consulenti. 
Al ministero la mano destra non sa cosa fa quella sinistra. Il governo vieta lo svolgimento di tutti i concorsi anche già banditi e il ministro Azzolina ne vuole bandire di nuovi senza che ci siano le condizioni di tempo e di luogo per svolgerli. In una situazione di emergenza serve una risposta adeguata, di emergenza. 
E’ come se per reclutare medici ed infermieri per combattere il coronavirus (chiamati anche dall’estero, messi in corsia anche medici non abilitati) si fosse scelto di bandire un concorso. 
Bandire concorsi nella scuola in un tempo di emergenza, equivale a creare le condizioni per un collasso del sistema di istruzione. Serve legge specifica: lasciare i precari in servizio da stabilizzare con un concorso per titoli e servizio, su tutti i posti liberi e vacanti. [Qui la nostra proposta in quattro mosse: https://uilscuola.it/turi-assunzioni-in-ruolo-su-tutti-i-posti-disponibili-e-vacanti/ ]
Ci hanno chiesto: 
Sono un docente che sta ultimando il TFA sostegno. In che modo potrò concludere il mio tirocinio?
>>> Conclusione online del percorso

Leggi tutto “CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 20 aprile 2020. Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. 
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.”

REPORT >>> Turi: Difendere il settore pubblico. Scegliere la via del dialogo / Riunione con i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con le Federazioni Pubbliche.


IL PUNTO SINDACALE NEL CONFRONTO CON LE POLITICHE DEL GOVERNO: IL NODO DEI COMITATI DI ESPERTI.
                                                                       Difendere il settore pubblico. Scegliere la via del dialogo.
                                          Pino Turi traccia la linea della Uil Scuola nel corso dell’incontro con i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con le Federazioni Pubbliche.
E’ proprio vero le crisi portano evoluzioni, è la storia che ce lo insegna; sono la fine di un periodo e l’inizio di un altro. Bisogna però vedere se si inseriscono in una strada evolutiva o involutiva. Per evitare che si segua quella involutiva e regressiva, bisogna riscoprire il senso di comunità che deve ritrovarsi nel segno dei valori e principi che enucleano i consequenziali diritti, come quelli della salute e dell’istruzione che si caratterizzano per essere universali e che la nostra costituzione, gelosamente e generosamente, ci ricorda e vincola da ogni deriva regressiva.
Senza pubblico si muore. Bisogna parlare dei diritti universali delle persone: sanità e scuola. L’esperienza di questi mesi dovrebbe indicare chiaramente che una operazione di politica più generale, in questo senso  andrebbe fatta.
Mi sono trovato in questi ultimi tempi ad osservare l’evoluzione di una politica debole che invece di aprirsi al dibattito e verificare il proprio consenso si sta ritirando in una riserva autoreferenziale che tende a spostare poteri all’Esecutivo, relegando ad un ruolo sempre più marginale il potere legislativo che invece dovrebbe essere il dominus di qualunque decisione che Il Governo attua.
Indurre i cittadini in una condizione di sudditanza per l’effetto della paura di perdere il bene supremo della vita, è diventato l’esperimento di rafforzamento di questo meccanismo che vede nel Governo e delle sue azioni la soluzione per i problemi, compensati dalla presenza di comitati che dovrebbero indicare la strada giusta a politici poco competenti e rissosi.
Grazie al fatto che siamo ancora in democrazia, l’espressione di pensiero e di critica non sono inibite.
 Il ricorso sequenziale a comitati di esperti rappresenta un punto di debolezza del governo che si è inventato uno strumento per compensare il vuoto  di consenso che serpeggia per la mancanza di risposte concrete.
Che il ricorso ai tecnici, ai competenti, sia un modo per compensare il senso di colpa dell’incompetenza al potere?  E’ un fiorire di comitati di task force di cui poco si sa se non che li abbia scelti il decisore politico stesso che si vuole avvalere di proposte e progetti su cui poi dovrà decidere.

Leggi tutto “REPORT >>> Turi: Difendere il settore pubblico. Scegliere la via del dialogo / Riunione con i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con le Federazioni Pubbliche.”

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 17 aprile 2020 Dall’attualità all’utilità Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi

Ieri siamo usciti pubblicamente con una nostra valutazione e proposta per uscire dalla situazione in cui il nostro sistema di istruzione si trova dopo la pandemia. Una indicazione che rappresenta una possibile strada da seguire: quieta non movere et mota quietare.  La pronta risposta del ministro è stata dividi et impera. 
È una ulteriore mancanza di rispetto del ruolo sindacale che la Uil Scuola ha sempre vissuto in termini di confronto e proposta costruttiva.          Né si può pensare che la proposta targata Uil Scuola possa essere letta in contrapposizione ad una linea del Ministero che non c’è e che chiediamo di conoscere per potere aprire un dibattito pubblico.
                                                                     Forse si attende un altro fantomatico comitato (una task force di nomina ministeriale) da affiancare al ministro per le proprie decisioni, in questo mortificando il ruolo e le funzioni del CSPI (la Uil non è presente) che svolge il ruolo di organismo di consulenza istituzionale del ministro. 
Questo ministro sceglie (è un suo diritto) da chi farsi consigliare, ma non può scegliersi gli interlocutori sindacali con cui confrontarsi. Evidentemente ama il pensiero unico. 
Difendere diritti e fare proposte è il nostro mestiere: lo facciamo per rappresentare lavoratori docenti, dirigenti e personale ATA (con dati di rappresentatività certificati) utilizzando gli strumenti democratici per difendere le prerogative sindacali.
     La tutela sindacale è un diritto dei lavoratori, non è un atto di lesa maestà.
 Siamo abituati a confrontarci con le istituzioni e ne riconosciamo funzione e prerogative e non abbiamo, però la pretesa di sceglierci gli interlocutori.         Ci aspetteremmo analoga considerazione. 
 Non ci faremo strumentalizzare per nascondere i veri problemi coperti da sterili polemiche, da gestire in altra sede.  
Saranno il ministro e il governo ad assumere le decisioni e ad assumersi le rispettive responsabilità. Ne prenderemo atto, ma nessuno può pensare di metterci la sordina, in questo periodo, useremo la mascherina ma alzeremo forte la UIL voce libera della scuola.

Ci hanno chiesto 
Sono un docente assunto nell’a.s. 2017/18
Posso far valere il punteggio di continuità nella graduatoria interna di istituto?

 

Leggi tutto “CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 17 aprile 2020 Dall’attualità all’utilità Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.”

IN ATTESA DELL’ENNESIMA  TASK FORCE DEL MINISTERO, FATTA DAI SOLITI NOTI.
 Turi: servono risposte per il personale precario


Nostra proposta è chiara: riconoscere il lavoro e agire in continuità
Confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati. Questa la proposta Uil Scuola che vale sia per i docenti che per gli ATA in cui, a pieno titolo, rientra il riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte, con merito dai Dsga facenti funzione che continuano da anni al funzionamento del sistema scolastico.
Ci auguriamo che prevalga la coerenza che si ritrovino, congiuntamente o anche disgiuntamente, le risposte già dalla sessione di confronto sindacale che si sta aprendo sui concorsi.
Sono queste risposte che il governo e la politica devono decidere di dare ai lavoratori senza scontri ideologici: riconoscere il lavoro svolto da anni da centinaia di migliaia di docenti ed Ata.
Avanziamo ancora le nostre richieste che interessano la comunità educante, i cittadini, i lavoratori: come chiudere questo anno scolastico e come

 

Leggi tutto “IN ATTESA DELL’ENNESIMA  TASK FORCE DEL MINISTERO, FATTA DAI SOLITI NOTI.
 Turi: servono risposte per il personale precario
”

DECRETO SCUOLA ALL’ESAME DEL SENATO PER LA CONVERSIONE IN LEGGE. Turi: prossimo anno sia nel segno della continuità

Qui di seguito il testo del comunicato stampa appena diffuso.

 In allegato due importanti strumenti di analisi e di merito sul decreto scuola.
- la nota di approfondimento
- la scheda di lettura
Questo il link ad un video spot che serve a dare un quadro di sintesi degli sforzi in atto.
Sanità e scuola sono diritti universali. Salvaguardiamoli!
Buona visione: https://youtu.be/OogULFT18m4

Proposta Uil punta sul mantenimento dell’attuale livello organizzativo con il minimo di spostamenti. Serve legge.  
Agire in continuità: è questa la proposta che lancia la Uil Scuola rispetto alle misure per la regolare conclusione dell’anno scolastico in corso e l’ordinato avvio dell’anno prossimo e sullo svolgimento degli esami di Stato, che inizia oggi al Senato.
I latini dicevano ‘quieta non movere et mota quietare’. Non agitare ciò che è calmo, ma calma piuttosto ciò che è agitato – sottolinea il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi mentre inizia al Senato l’iter di conversione in legge del decreto approvato l’8 aprile scorso.
Proviamo a costruire uno scenario: senza sindacato, con gli italiani che diventano – spiega Turi – improvvisamente, tutti giapponesi e superano gli aspetti della mera gestione organizzativa.
Ipotizziamo anche che in virtù di questo meccanismo prodigioso sia completata la rivoluzione di scuole e classi, con docenti e personale ATA tutti o quasi, cambiati.
A settembre cosa succede?
Si avranno scuole nuove in piccola parte, lavoratori diversi in grande parte.
A quel punto si ricomincia daccapo per:
• il personale ATA, che nel frattempo potrebbe avere un nuovo capo del personale laureato e fresco di concorso (ipotesi impraticabile) che dovrà stabilire chi è in grado di operare il lavoro agile (anche chi sino al giorno precedente ne era il responsabile, facente funzione), quali contingenti per mantenere la scuola aperta;
• per il personale docente, totalmente nuovo che si dovrà cimentare con una DaD che ha mostrato grandi prospettive, ma anche grandi problemi da risolvere;
• gli alunni che dovranno probabilmente rispettare la distanza, magari con l’alternanza tra didattica in presenza per alcuni, per altri con docenti che non hanno mai usato la DaD.
• con genitori che non sanno a chi lasciare i propri figli;
Uno scenario da fare tremare le vene e i polsi che potrebbe rappresentare il collasso del sistema.
E’ proprio questo che induce la nostra attenzione e preoccupazione, per cui il primo obiettivo dovrebbe essere garantire il sistema scolastico e il personale che ha mostrato professionalità e straordinario impegno.

NOTA APPROFONDIMENTO DECRETO SCUOLA

SCHEDA DECRETO SCUOLA – 9 aprile -16042020

 

Leggi tutto “DECRETO SCUOLA ALL’ESAME DEL SENATO PER LA CONVERSIONE IN LEGGE. Turi: prossimo anno sia nel segno della continuità”

Diffida al ministro per la riapertura del contratto sulla mobilità. Turi: serve progetto per la scuola. Ministro autoreferenziale.


Personale, didattica, studenti: va pensato un mondo diverso e va affrontato con il confronto e il coinvolgimento di chi sarà chiamato a realizzarlo.
 
Una diffida al ministro per la riapertura del contratto sulla mobilità del personale della scuola che sia funzionale ad un modello di ripartenza della scuola che ancora non vediamo.
Appare prioritariaspiega il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turil’esigenza di inquadrare la mobilità in funzione dell’emergenza in atto che merita un progetto eccezionale come è il periodo che stiamo vivendo.
Abbiamo sempre considerato e rappresentato la mobilità come un tassello di un puzzle più ampio e più articolato.  Che avesse bisogno di una armonizzazione con norme concepite in un mondo diverso, era già scontato prima della crisi sanitaria.
Temi che la Uil Scuola ha rivendicato con forza come, ad esempio, l’anacronistico blocco della mobilità quinquennale per alcune categorie di personale docente, o come l’assegnazione dei posti di Quota 100 rimasti inoptati.
 Tutte questioni che lasciano scoperto il fianco a ricorsi-seriali, che andrebbero eliminati in tempi di normalità, e non sono concepibili in tempi di emergenza.
I patti vano rispettati. Il contratto sulla mobilità – ricorda Turi – prevede che a richiesta di una delle parti, anche solo un sindacato, le trattative sulla mobilità vadano riaperte.
Questioni che ci hanno spinto a minacciare di adire la magistratura per comportamento antisindacale – precisa Turi – in base all’art. 28 della legge 300/70, se non ci sarà da parte del ministro l’impegno a ridefinire le norme su cui effettuare la mobilità del personale.
E’ necessario richiamare l’attenzione su una politica del ministro senza solidità, basata su presupposti piantati nella sabbia, che dimostrano l’assenza di consapevolezza sulla gestione della fine di questo anno scolastico e dell’inizio del prossimo.
Ci sono tante questioni ancora aperte – continua il segretario generale della Uil Scuola – che vanno affrontate con i rappresentati dei lavoratori, che saranno chiamati presumibilmente a forti sacrifici forse più di quelli che stanno vivendo ora.
L’esperienza di queste settimane ha mostrato che la didattica a distanza non è succedanea a quella in presenza, è solo complementare. Un terzo degli alunni è rimasto fuori.
Vanno messe insieme diverse esigenze: recuperare la parte di anno scolastico saltata a causa della pandemia, garantire una forte continuità didattica perché insieme alla DaD bisognerà gestire, magari in modo alternato, la didattica in presenza. Insomma va pensato un mondo diverso e va affrontato con metodi nuovi.
Il ministro dell’istruzione, invece, continua con un atteggiamento autoreferenziale che non riconosce il ruolo di rappresentanza e di negoziazione che i sindacati hanno.
Un ruolo che non deriva dal ministro ma dalla Costituzione. 
L’emergenza sanitaria non può eliminare o attenuare gli elementi di democrazia e partecipazione che sono parte del nostro sistema democratico.
Ci auguriamo che arrivi una risposta positiva, per ripristinare un clima di confronto e collaborazione che serve per gestire una fase complessa e difficile della vita del paese.

TESTO INTEGRALE DELLA DIFFIDA ART.28 L.300/70

DIFFIDA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE (ART 28 l N 300-1970) (2)

Richiesta unitaria di incontro politico e di rinvio dell’informativa sui concorsi.

“”””Le scriventi Segreterie, con la presente chiedono un rinvio dell’incontro di informativa previsto per mercoledì 15 aprile alle ore 15.00. Ritengono infatti necessario un preliminare confronto politico per inquadrare la questione reclutamento e concorsi in un contesto che nelle ultime settimane ha subito progressivi e sempre più profondi mutamenti, così come appaiono del tutto incerte le prospettive, tenuto conto che l’andamento dell’epidemia e i tempi di un’auspicabile uscita dalla stessa non sono ad oggi prevedibili con certezza.
Ciò premesso, e ribadita la non disponibilità a partecipare all’incontro di informativa del 15 aprile, le scriventi segreterie chiedono che sia fissato quanto prima un confronto a livello politico, della cui convocazione rimangono pertanto in attesa.”””””””

attchments: il documento unitario firmato dai segretari nazionali comparto Scuola: RICH-RINVIO-INFORM-CONCORSI-14042020 (2)

STABILIZZAZIONE EX LSU e CO.CO.CO Luci e ombre sulle scelte del ministero che ha accumulato ritardi ingiustificati

Come è noto, la UIL Scuola ha ripetutamente chiesto la riapertura del CCNI della mobilità che rappresenta un unicum per tutti i lavoratori, docenti ed ATA.
Una richiesta motivata dal susseguirsi delle norme che, a parere della UIL Scuola, dovevano essere tradotte ed armonizzate nel contratto che prevede espressamente la riapertura (art 1 comma 4) proprio a questo fine. Il Miur ha deciso di farlo da sé, senza una condivisione.

Per questo la UIL non ha sottoscritto l’integrazione al contratto della mobilità relativa gli ex LSU e CO.CO.CO, in quanto le richieste di condivisione delle scelte e delle soluzioni, avanzate al tavolo politico, non sono state nemmeno prese in esame. Questo si è reso necessario anche per avere le mani libere per eventuali ricorsi, sulla base degli effetti negativi, dell’intera mobilità sul personale.

Vediamo in dettaglio i principali motivi:

Il contratto della mobilità non può essere aperto solo quando conviene all’amministrazione e solo su aspetti settoriali.
Questa integrazione – anche se contiene alcune soluzioni utili per quei lavoratori – non risponde alle necessità di tutto il personale scolastico che sta’ vivendo una situazione difficile.
Anche le soluzioni proposte per gli ex LSU, che derivano direttamente dalla norma primaria di stabilizzazione, sulla attuazione della quale è mancato il confronto, non sono del tutto condivisibili, come ad esempio la omologazione degli ex CO.CO.CO che con settembre vedranno il completamento delle trasformazione dei contratti da tempo parziale a tempo pieno e che non potranno, comunque, partecipare alla mobilità.
Inoltre, il confronto su tutte le altre materie è stato precluso dai rappresentanti del MIUR. Pensiamo, per gli ATA, all’indizione del concorso dei 24 mesi sul quale il ministero ha proceduto con scelte unilaterali non condivise e comunicate solo a decisione presa.

27.3.2020 CCNI mobilita at. 58, c. 5 quinquies, dl n. 69 del 2013

AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE.2020.0008899

 

Leggi tutto “STABILIZZAZIONE EX LSU e CO.CO.CO Luci e ombre sulle scelte del ministero che ha accumulato ritardi ingiustificati”

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 8 aprile 2020 Dall’attualità all’utilità Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone. Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi.


Con un documento pubblicato in questi giorni, l’Internazionale dell’Educazione (IE) – sezione regionale Europa dell’ETUCE, aderente al Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione, di cui la Uil Scuola fa parte, visto l’impatto che la pandemia sta avendo con effetti significativi nel settore dell’istruzione, è scesa in campo in difesa dei lavoratori del settore e della contrattazione collettiva. 
Nel testo viene messo in evidenza il pericolo di privatizzazione del settore pubblico dell’Istruzione, tanto più imminente, proprio in relazione all’emergenza sanitaria che il mondo sta vivendo. 
Un fenomeno che, nel mondo, molti sistemi scolastici stanno sperimentando e che i sindacati stanno fronteggiando, che anche in Italia si sta facendo largo e che noi stiamo contrastando in ogni modo.
Bisogna mantenere alta la guardia. In un momento in cui il coronavirus sta evidenziando i limiti e gli errori delle politiche di austerity e di privatizzazione dovrebbe essere chiara l’importanza del ruolo dello Stato nei settori vitali della società come sanità e scuola. In Italia sappiamo che i nostalgici della Legge 107 sono sempre in agguato per tentare improbabili blitz, rispetto ai diritti universali dei cittadini.
C’è chi sta chiedendo il ritorno al passato con l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Ipotesi che ci preoccupano perché presenti in Parlamento e nel Governo. 
In questo senso l’appello dell’ETUCE è di estrema attualità. Noi possiamo evitare ciò che negli altri paesi è già iniziato. La nostra forza di contrasto non è mai contro la modernità, né controverso all’innovazione. 
Parte dalla tradizione per definire la strada della vera modernità: il ritorno ad un nuovo umanesimo che questa emergenza sta a gran voce rivendicando.

Nel link il testo integrale della dichiarazione adottata dalla Segreteria del CSEE: 
https://uilscuola.it/dichiarazione-del-csee-sulla-gestione-della-crisi-covid-19/

Ci hanno chiesto. Sono un docente che vuole richiedere trasferimento sia provinciale che interprovinciale, dando priorità a queste ultime.
Come devo esprimere le preferenze?

>>> Indicando prima le preferenze interprovinciali e successivamente quelle provinciali.
>>> Il sistema valuterà queste ultime solo se il docente non sarà soddisfatto in quelle interprovinciali e viceversa.
>>> Il docente che intende trasferirsi deve inserire le preferenze nell’ordine a lui più congeniale, a seconda se vuole dare “priorità” al trasferimento provinciale o a quello interprovinciale, se intende ovviamente partecipare ad entrambi i movimenti.

Prestate attenzione a:
I NOSTRI REPORT SUGLI ORGANICI 
7 aprile >>> Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare.  
https://uilscuola.it/turi-non-abbiamo-ancora-capito-la-lezione-oggi-come-ieri-le-politiche-scolastiche-sono-dettate-dalleconomia/
8 aprile >>> Sugli organici marcia indietro del ministro. Passa la linea UIL.


CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 7 aprile 2020

Dall’attualità all’utilità
. Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.

Il punto della giornata 
di Pino Turi.

Nei giorni scorsi CGIL- CISL e UIL Confederali e le categorie del Pubblico impiego hanno sottoscritto un documento con il responsabile del Dicastero della Funzione Pubblica, in cui si condividono azioni utili per superare l’emergenza sanitaria con una forte azione comune.
 Sostanzialmente si tratta di un protocollo, la cui condivisione deve garantire i lavoratori che, andando a lavorare, non debbano rischiare di infettarsi.  Le amministrazioni si impegnano a fornire, con confronti sindacali, sedi di lavoro sicure e garantiscono il minimo della presenza in situazione, inducendo anche i più riottosi dei dirigenti a sostenere ogni forma di lavoro agile da utilizzare da remoto.
 Il ministro Dadone si è impegnata con la stipula del protocollo, a garantire, anche attivando l’ispettorato, a farne rispettare i contenuti.
 Mentre due terzi dei lavoratori pubblici sono coperti da un protocollo che riconosce alcune prerogative e diritti, l’altro terzo, quello dell’Istruzione Università e ricerca, deve sottostare alle più variegate e, a volta anche stravaganti iniziative dirigenziali che, come minimo non garantiscono uniformità di trattamenti.Riconoscere la loro autonomia non vuol dire che non sia necessario un quadro generale il più coeso possibile, anche a tutela dei dirigenti scolastici, lasciati soli nelle loro responsabilità.Per questo abbiamo sottoscritto il protocollo con Funzione Pubblica ed analogamente rivendichiamo che si faccia un analogo protocollo nei comparti dell’Istruzione, dell’Università, Ricerca ed Afam.

Ci hanno chiestoSono un docente del IV ciclo TFA sostegno. Posso presentare domanda di trasferimento per i posti di sostegno?
>>>Scadenza presentazione domande
. Le domande possono essere presentate  sino al 21 aprile 2020.
>>>Invio entro il 31 maggio
. È possibile presentare domanda di trasferimento con “riserva” entro il 21 aprile ed entro il 31 maggio andrà poi inviata una comunicazione all’ufficio scolastico provinciale in cui si dichiara l’acquisizione del titolo
>>>Il docente che ci pone il quesito deve: 
indicare l’ordine di gradimento tra le tipologie di posto di sostegno (psicofisico, udito e vista); allegare apposita dichiarazione in cui si impegna a presentare, in modalità telematica, all’Ufficio territorialmente competente gli estremi del titolo conseguito, entro il 31 maggio.
Prestate attenzione a:
MILANOTODAY
Scuola e Coronavirus: “Incalzata, la ministra Azzolina ha abbandonato la chat. Riunione surreale”
Il racconto dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione, Melania Rizzoli
https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/ministro-azzolina-abbandona-chat.html?fbclid=IwAR19VXBR2O9Ahvk2IltI6uxixmHANoYAIkQMGYTDtzPggLamL6xlpuftQN4

l’amara quanto sconfortante conclusione dell’articolo pubblicato oggi 7 aprile 2020 su MILANOTUDAY: ““L’incontro di questa mattina – ha concluso Rizzoli – certifica che la scuola italiana è in pessime mani e il rischio che si intravvede e che i nostri giovani pagheranno il conto della totale inadeguatezza di questo Ministro. Non avendo avuto neppure l’indicazione di una data per un futuro confronto non possiamo augurarci altro se non che, almeno nel dibattito parlamentare, possano trovare spazio le nostre istanze”.

VIDEOCONFERENZA >>> Turi: oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia.


Turi: Non abbiamo ancora capito la lezione
Oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia 
Il Mef chiede tagli e il ministro sta a guardare.
Agisce in ritardo, perché i posti sono quelli di Quota 100 dello scorso anno,
e li dimezza perché invece di autorizzare tutti i 9 mila posti ne autorizza solo la metà (4.500).
In questo quadro di emergenza vanno confermati gli organici attuali.
Un incontro fissato per fare il punto sugli organici, quello che si è svolto oggi pomeriggio in videoconferenza sindacati-ministero. Non il primo dall’inizio dell’emergenza coronavirus ma al pari di altri che sono stati fissati per trovare soluzioni, senza una interlocuzione in grado di assumere decisioni condivise.
Così anche quella di oggi è una riunione partita per discutere dell’organico triennale dell’autonomia. Un controsenso dal momento che siamo ancora all’interno del triennio. 
Altra questione che non regge è quella di una riduzione degli organici del prossimo anno
Ci saremmo aspettati – dicono al termine dell’incontro i segretari Uil scuola – una politica diversa.
 Dovremo far fronte a misure nuove in risposta ad una situazione di forte criticità, la riduzione che vorrebbe il Mef appare veramente in controtendenza. 
Siamo di fronte ad una manovra che il Presidente del consiglio ha definito ‘poderosa’ di 400 miliardi. 
Alla scuola – sottolinea il segretario generale Turi – rischiano di restare solo i ringraziamenti.Un gioco delle tre carte nel quale con una mano si prende e con l’altra non si dà. L’Azzolina ancora una volta si dimostra forte con i deboli (precari) e deboli con i forti (MEF). 
Con questa politica non si traghetta il sistema dell’istruzione verso il prossimo anno scolastico.  E’ invece il tessuto sociale e politico su cui operare e merita scelte coraggiose ed innovative.

Leggi tutto “VIDEOCONFERENZA >>> Turi: oggi come ieri le politiche scolastiche sono dettate dall’economia.”

DL SCUOLA – Il Consiglio dei ministri vara le misure. Intanto il Mef fa i conti e pensa di risparmiare.

Turi: si punti su stabilità del personale. Prime classi potrebbero avere maggiori difficoltà
. Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola
E’ positivo che non ci siano promozioni di massa che sia prevista una possibilità di recupero – è il commento del segretario generale Uil scuola sulle misure inserite oggi nel Decreto scuola approvato dal consiglio dei ministri.  Serve condivisione e scelte in controtendenza con le normali prassi ammnistrative.
Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola. E’ il monito di queste giornate difficilissime – sottolinea Turi. Mentre si cerca di dare una direzione condivisa ai provvedimenti per la scuola, il Mef non può chiedere riduzioni che, al di là dei pochi risparmi da mettere in bilancio, induce danni ben più ampi di ciò che risparmia.
In un quadro che presenta pochi margini di certezza – continua Turi – partire da un assunto semplice appare essenziale: per il prossimo anno scolastico siano sono confermati gli organici attuali.
L’anno prossimo sicuramente ci sarà bisogno di distanziare, non possiamo fare gli organici con gli strumenti del passato. Ogni posto in meno produce a cascata lo spostamento di almeno altri due insegnanti.
 L’altro elemento che sarà sempre più necessario è la comunità, la continuità. 
Obiettivo che si raggiunge mettendo in ruolo i precari con un concorso per titoli. 
Merito e formazione di questi precari saranno oggetto di un intero anno scolastico di formazione e prova, alla fine del quale (anno di prova) si arriva alla conferma in ruolo che si chiude con un colloquio che farà la scuola che potrà accertare l’idoneità del docente.
Si sta puntando sulla DaD e si cambiano 300 mila docenti che dovremo presentare agli studenti e famiglie. Che facciamo il docente lo presentiamo in video conferenza? Se diverso, diremo, oggi abbiamo cambiato trasmissione?  Ci saranno problemi più complessi per le prime classi. 
Il coronavirus rischia di non insegnarci nulla se si ricomincia con le vecchie ricette ministeriali. 

CRONACHE DALLA UIL SCUOLA / 6 aprile 2020

Dall’attualità all’utilità. 
Consigli, appunti, indicazioni, raccomandazioni, modalità d’uso 
per sostenere, informare, tutelare, essere vicini alle persone.
Una bussola sindacale e professionale per uscire indenni dalla crisi.
Il punto della giornata 
di Pino Turi
Il Presidente del CSPI, Francesco Scrima, reagisce all’ipotesi che in questi giorni girava circa un decreto che – da una parte ne proroga la composizione che è in scadenza – dall’altra elimina l’obbligo da parte del ministro di attivare atti senza il parere (obbligatorio) non vincolante dell’organismo nazionale.
Vogliamo sottolineare la solidarietà e il massimo supporto al Presidente e a tutti i componenti del CSPI, pur non facendone parte, la UIL scuola riconosce nell’organismo un presidio di democrazia partecipativa che, ancorché attenuata rispetto al tradizionale CNPI che ha presidiato e garantito la libertà di insegnamento, resta una sede di confronto e discussione democratica che, evidentemente, una classe politica “moderna ed efficiente”, soffre.
La Uil Scuola sarà sempre accanto, ed insieme, in ogni iniziativa che difenda tempi, modi e tradizioni democratiche che sono connaturate nel tessuto sociale italiano a cui la scuola ha contribuito a radicare, e di questo ne è orgogliosa. Apprendiamo con soddisfazione, dal Consiglio dei Ministri di oggi, che sono accorciati i tempi ma non l’espressione dei prescritti pareri.
Ci hanno chiesto 
Ordinanza Ministeriale mobilità 2020/21 – non tutti possono partecipare
Sono una docente che lo scorso anno scolastico 2018/19 è stata assunta nella scuola secondaria di secondo grado, ai sensi DDG 85/2018 (ammessa all’ultimo anno del FIT ex DM 631/18), dopo l’entrata in vigore della legge 145/2018 ( 1.1.2019) con decorrenza giuridica ed economica 1.9.2019, posso presentare domanda di trasferimento per l’anno scolastico 2020/21? 

No, non potranno partecipare tutti i docenti neo immessi in ruolo l’1/9/2019 individuati dalla graduatoria regionale del concorso straordinario di I e II grado del 2018 (DDG 85/2018) e tutti i docenti neo immessi in ruolo l’1/9/2019 sempre individuati dalle graduatorie regionali del concorso straordinario di I e II grado (DDG 85/2018) pubblicate dopo il 31/08/18 ed entro il 31/12/18 ai quali era stato accantonato un posto nella precedente mobilità perché individuati a seguito del D.M. 631/2018. 
>>>Il Sindacato UIL Scuola mi tutelerà?
 Si, attraverso un ricorso al Tar Lazio ove verrà impugnata l’Ordinanza nella parte in cui introduce un blocco alla procedura di mobilità nei confronti di una parte del personale docente neo immesso in ruolo. 
>>>A chi dovrò rivolgermi?  A qualunque struttura territoriale UIL Scuola o alla struttura UIL Scuola della provincia dove presti servizio.
Prestate attenzione a:
DL SCUOLA – Il Consiglio dei ministri vara le misure. Intanto il Mef fa i conti e pensa di risparmiare.
Turi: si punti su stabilità del personale. Prime classi potrebbero avere maggiori difficoltà
.Mai più attività ragionieristiche sui diritti universali come sanità e scuola
https://uilscuola.it/dl-scuola-il-consiglio-dei-ministri-vara-le-misure-intanto-il-mef-fa-i-conti-e-pensa-di-risparmiare/

A proposito della vexata quaestio su “”supplenze brevi e saltuarie art.21 D.L. 18/2020. nota MIUR.

Il MIUR, nella serata di ieri (domenica ore 19,57), ha inviato a tutte le scuole la Nota n. 8615 allegata con la quale, ha cercato di chiarire, sotto il profilo contabile, le modalità di attuazione dell’art. 121 Dl n. 18/2020. 

Dopo un’attenta e ripetuta lettura della stessa, di seguito vi riportiamo i punti fondamentali:
 
1.     Le misure contenute nel Decreto Legge decorrono dalla data della sua entrata in vigore.Su questo punto conoscete la nostra posizione e, per questo, tuteleremo gli iscritti valutando caso per caso e impugnando i relativi ed eventuali decreti di licenziamento o mancata proroga che dovessero risultare illegittimi (la proroga riguarda TUTTO il periodo di sospensione delle attività didattiche);
2.     nel mese di marzo il numero dei contratti stipulati e la relativa spesa sono in linea con l’andamento storico dell’ultimo triennio, per cui le proroghe effettuate con causale covid19 (ora soppressa) non dovrebbero avere problemi;
3.     è stata prevista un’ulteriore possibilità di reiterazione supplenza/proroga entro i limiti degli stanziamenti di bilancio e della spesa storica. 
Un budget da comunicare ad ogni singola scuola, potrà essere utilizzato  per la sottoscrizione di eventuali ed ulteriori contratti a tempo determinato purché si rispetti il limite delle risorse assegnate;
4.      l’attuazione delle disposizioni normative di cui all’art. 121 del DL 18/2020 non deve comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; per questo in data 15 aprile verrà effettuata un’apposita rilevazione dei contratti stipulati e caricati all’interno del sistema SIDI. A seguito di tale rilevazione sarà possibile desumere se ricorrano i presupposti per continuare ad attuare quanto previsto dal suddetto D.L. sempre nell’ottica di salvaguardare i livelli occupazionali nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili nel corrente esercizio.

In breve: “marzo si è potuto dare attuazione alla misura contenuta nel Decreto perché il budget utilizzato non ha superato quello esistente (storico); aprile (a seguito rilevazione di giorno 15) si continuerà a dare attuazione alle misure del Decreto Legge nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili”.
Restano le normali condizioni di conferimento supplenze (sostituzione del docente assente) che andranno imputate al SIDI,  in maniera ordinaria, anche ai fini del monitoraggio di cui sopra al fine di valutare “la spesa storica”.

Bozza decreto scuola emergenza Coronavirus, Turi (UIL): Ministro chiede “pieni poteri speciali”. Questo è sprezzo per la democrazia di Paolo Damanti

Pubblichiamo l’intervista rilasciata e pubblicata su “Orizzonte Scuola” da parte di Pino Turi.                                                                              La rilanciamo e facciamo nostra  per piena condivisione, nonché per offrire spunto di riflessione onde arginare qualsiasi deriva di potere a scapito della democrazia partecipata stante che nemmeno il subdolo quanto invisibile e malefico covid19, che sta causando effetti devastanti e tanto dolore a carico delle vittime e  le indicibili sofferenze ai loro cari e a tutti noi,  persone , cittadini e mai sudditi, può cancellare o azzerare o consegnare a mano di pochi che invero non ci meritavamo. Non è polemica o sfogo di rabbia di gente frustata  contro non si sa chi ma invito al buon senso, a volare alto ad agire con riferimento al senso di comunità partecipata. Auspichiamo che vengano riconosciute, con i fatti e non a parole belle, tutte le speculari professionalità dei docenti e del personale ATA, famiglie, genitori ed alunni da chi di dovere, collegialmente  e non dal singolo ministero  poiché solo condivisione e sforzo  comune possono evitare ulteriori sofferenze altre che fisiche ma anche mentali, psicologiche ed esistenziali.

Gli atti unilaterali non sono propri della nostra era. Uniti facciamo la differenza e si vince. uniti si entra nel merito delle questioni per risolvere  gli enormi problemi di civiltà ed esistenziali in cui siamo, immeritatamente e tragicamente quanto velocemente, piombati.

La cabina di regia nazionale certamente si trova ad affrontare di tutto e di più, non c’è nessuno con  facoltà divinatorie e indenni da errori, lo si deve capire ed accettare, ma che almeno si capisca e tenga in considerazione che noi tutti siamo cittadini, sicuramente mai sudditi o rassegnati e quindi degni e meritevoli di essere tenuti in considerazione ed ascoltati.                                salvo mavica, segretario Uil Scuola Catania

da Orizzonte Scuola….

“””Reso noto dalla nostra testata, nella giornata di ieri, il testo della bozza di Decreto nel quale si affrontano alcune questioni legate all’emergenza sanitaria, come gli esami di Stato, la didattica a distanza, l’avvio dei concorsi e molto altro.
Un testo che ha fatto scattare una serie di dichiarazioni e comunicati da parte dei sindacati rappresentativi del settore scuola, che hanno criticato sia il testo che il modus operandi del Ministero. Tra questi il segretario Generale della UIL Scuola, che abbiamo sentito per capire più nel dettaglio qual è il giudizio sul testo.
Il suo comunicato, dopo la pubblicazione della bozza di Decreto, ci è parso molto duro.
Certo, qui si mettono in discussione valori come libertà e democrazia che sono più importanti della vita stessa, dato che molti l’hanno sacrificata per consentircele.
Siamo in emergenza …
Non c’è emergenza che può giustificare la sospensione della democrazia e la partecipazione, peraltro in un settore come quello dell’educazione. Noi siamo convinti che le Istituzioni e la tradizione Italiana che non ha interrotto la democrazia neanche nei periodi bui delle stragi e del terrorismo, siano in grado di evitare una simile evenienza che si sostanzierebbe in una deriva autoritaria degna dei peggiori sovranisti, tanto da essere in “concorrenza” con l’Ungheria di Orban.
Se la sentirebbe di commentare la bozza del decreto pubblicata ieri in anteprima dalla nostra redazione? Qualcuno l’ha fortemente criticata, affermando che andiamo verso un “pieni poteri” al Ministro
Non commenterò una bozza, lo faremo nel merito. Dico solo che se è vero che è stata scritta nelle grigie stanze del ministero non mi meraviglio affatto, visto i comportamenti del ministro che mostra sprezzo per le opinioni altrui.Sprezzo per le opinioni altrui? Affermazioni pesanti
Mercoledì, bontà sua, ci ha convocato e non ci ha detto nulla, anzi ha dovuto ascoltarci, concedendo 10 minuti per esprimere le nostre posizioni, addirittura a me è stato staccato anche il microfono. Evidentemente ciò che le stavo dicendo non le piaceva. Siamo in presenza di un Ministro che cerca gli elementi di scontro piuttosto che quelli che uniscono e, vista la bozza che circola, che chiederebbe poteri speciali, per imporre un suo personale programma definito in un altro contesto, approfittando di una emergenza che quel contesto ha stravolto.

Leggi tutto “Bozza decreto scuola emergenza Coronavirus, Turi (UIL): Ministro chiede “pieni poteri speciali”. Questo è sprezzo per la democrazia di Paolo Damanti”

QUESTO MINISTRO NON E’ IN GRADO DI TRAGHETTARE QUESTO ANNO SCOLASTICO VERSO IL PROSSIMO

IL NOSTRO E’ UN GRIDO D’ALLARME. SERVONO AZIONI STRAORDINARIE PER UN MOMENTO CHE RICHIEDE IL MASSIMO DELLA CONDIVISIONE. LE PROPOSTE RESPONSABILI DELLA UIL SCUOLA IN ALLEGATO
Un piano strategico che chiuda l’anno scolastico, ormai pregiudicato, trovando la massima condivisione, per dare agli alunni, tutti, garanzie non solo formali, ma sostanziali per il riconoscimento giuridico dell’anno scolastico.  Verificare scadenze e calendario scolastico per raccogliere un serie di provvedimenti che guardino al dopo emergenza. Dopo l’emergenza serve la ricostruzione, che non può essere fatta con le tradizionali misure.   L’attuale politica del Ministro non è in grado di traghettare il sistema scolastico da questo al prossimo anno scolastico. Invece di prendere atto della situazione emergenziale di vera patologia del sistema paese con le relative conseguenze dirette su quello scolastico, si comporta come se fossimo nella fisiologia, nella normalità.
Il nostro è un grido d’allarme. 
Ecco le nostre proposte
ORGANICI: va confermato l’organico di diritto dell’anno scolastico in corso.
Al fine di accelerare le operazioni di preparazione del nuovo anno scolastico sarebbe opportuno dare la conferma dell’organico di diritto dell’anno scolastico in corso. In questo modo, si evita di caricare sulle scuole e sugli uffici dell’amministrazione territoriale un lavoro che determina una serie di azioni che coinvolgono decine, forse centinaia, di soprannumerari che non sono in grado, per le restrizioni o perché malate, di adempiere a procedure che possono essere recuperate sull’organico di fatto.
MOBILITA’: sbagliato usare le regole degli anni scorsi.  Serve un contratto nuovo per gestire una situazione delicatissima.
Una mobilità con i blocchi quinquennali pensati prima dell’emergenza non più supportata dalle motivazioni che li hanno determinati, è palesemente un errore: un paese spaccato e distrutto non può mettere ostacoli e divieti, deve favorire al massimo la mobilità sia di chi è già in servizio, sia di coloro che saranno chiamati a coprire i posti di organico vacanti e disponibili: serve consentire al massimo la
Attachments: leggi tutto: DOCUMENTO – proposte Uil Scuola