LE AZIONI DI TUTELA LEGALE, GRATUITA, PER GLI ISCRITTI ALLA UIL SCUOLA

TUTELA LEGALE PER GLI ISCRITTI
La UIL affianca oltre ad una intensa ed attenta attività sindacale a favore dei propri iscritti anche una specifica tutela legale. Segnaliamo alcun iniziative legali di rilevo a favore dei nostri iscritti:

1) RICORSO RICOSTRUZIONE DI CARRIERA PER LA PROGRESSIONE ECONOMICA.
La tutela legale è destinata a tutto il personale della scuola di ruolo con un’anzianità pre ruolo di almeno 6 anni, difatti sulla base delle recenti decisioni della Corte di Giustizia Europea il servizio pre-ruolo va calcolato interamente ai fini della progressione economica e ai fini giuridici. 
2) RICONOSCIMENTO POSIZIONE ECONOMICHE PERSONALE ATA
Il MIUR non ha più corrisposto le posizioni economiche (1^ e 2^) per il personale ATA nonostante siano stati pubblicati gli elenchi del personale che ha maturato il diritto.
3) risarcimento danni per mancato rinnovo del CCNL
Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale il Governo non ha ancora convocato le parti sociali per la firma del nuovo CCNL. Oramai il nostro contratto è fermo all’ultimo aggiornamento del 2007, con un conseguente danno economico per tutte le retribuzioni del personale della scuola.
4) riconoscimento del bonus scuola a favore degli educatori
Il Governo ha illegittimamente stabilito che il bonus scuola di euro 500,00 non debba essere riconosciuto agli educatori ciò in aperto contrasto con il CCNL Scuola.
5) ricorso triennalisti
Nonostante le numerose sentenze a favore dei precari con un servizio superiore a 36 mesi il Governo continua ad utilizzare il personale con contratti di lavoro a tempo determinato in violazione della normativa comunitaria. 
6) proroga dei contratti a termine al 31 agosto. 
Il personale nominato con un contratto di lavoro a tempo determinato su un posto libero disponibile e vacante ha diritto alla proroga del contratto di lavoro sino alla data del 31 agosto e non sino al 30 giugno.
7) Inserimento in GAE dei diplomati magistrali ante 2001      
Anche l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha confermato le precedenti decisioni del Consiglio di Stato. I docenti in possesso del diploma magistrale ante 2001 devono essere inseriti in GAE. 

Slitta al 3 giugno la scadenza per le domande della seconda fase della mobilità

Slitta al 3 giugno la scadenza per le domande della seconda fase della mobilità Uil: in ventimila completeranno la domanda venerdì

92.286  domande inserite a sistema, 74.972 quelle inoltrate: sono questi i numeri della mobilità di giugno, quella delle fasi B, C, D che riguarda i trasferimenti interprovinciali e i neo immessi in ruolo. A leggere i dati si scopre subito che sono quasi ventimila le domande inserite nel sistema e non inoltrate. Questo significa che ci sono almeno ventimila persone che, a distanza due giorni dalla nuova scadenza fissata dal Miur al 3 giugno, hanno la domanda ‘predisposta’ e non ‘inviata’.  Un giorno in più perché altrimenti l’invio doveva essere fatto entro domani e la  festa della Repubblica rischiava di trasformarsi in un click day. Domani, invece non saranno attive le funzioni di service desk.  Venerdì il completamento della procedura riguarderà una persona su cinque fra tutte quelle che hanno fatto domanda. All’appello mancano poi 339 domande di coloro che hanno vinto il concorso e 2.605 domande da parte di quanti sono nelle graduatorie ad esaurimento (GAE). Per questi ultimi, se non presenteranno la domanda scatterà il trasferimento d’ufficio con punti zero.

L’interrogazione orale: un’interazione necessaria con gli studenti è il patrimonio della nostra scuola Turi: libertà e indipendenza di pensiero, presupposto necessario per qualità istruzione.

         INFORMATICONUIL   L’interrogazione orale: un’interazione necessaria con gli studenti  è il  patrimonio della nostra scuola Turi: libertà e indipendenza di pensiero, presupposto necessario per qualità istruzione. Inadeguati i paragoni con il mondo anglosassone. Oggi il Ministro se ne ricorda. Finalmente una affermazione che valorizza la nostra scuola e ciò che rappresenta. Quella scuola che, è sbagliato paragonare sempre ad altre esperienze che sono basate su una comunicazione non verbale con il ricorso a test e verifiche  scritte. Se ne è ricordata oggi  il ministro Giannini – sottolinea Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola  commentando le affermazioni del ministro durante una trasmissione radiofonica – che ha ricordato come ‘esporre a voce un argomento, dove non si può copiare e si capisce se un ragazzo è padrone dell’argomento’, è patrimonio della nostra scuola.  Un approccio – aggiunge Turi – ben diverso dal patrimonio del mondo anglosassone che privilegia la misurazione delle competenze, piuttosto che l’insegnamento della scuola italiana, tradizionalmente basata sulle conoscenze, sul dubbio e la ricerca che porta all’acquisizione delle competenze. Un insegnamento il cui strumento principale è l’iterazione e la rappresentazione delle realtà e dell’astrattezza concettuale, ma questo è il frutto della tradizione della nostra scuola che non deve essere disperso in un meccanismo di omologazione che purtroppo nel nostro paese per motivazione non sempre nobili, è alla ricerca di paragoni e di modelli che poco o niente sarebbero  da imitare. Se continueremo a difendere la nostra inimitabile capacità di insegnamento ed apprendimento – sostiene Turi – a valorizzare l’autonomia scolastica come luogo di libertà ed indipendenza, forse riusciremo a fare un’Europa dei popoli e non della finanza e del profitto.

 

DECRETO SCUOLA | SANATE SITUAZIONI CHE ERANO PALESI INGIUSTIZIE

26 MAGGIO 2016

Turi: inaccettabile il trasferimento di risorse verso scuole private

DECRETO SCUOLA | SANATE SITUAZIONI CHE ERANO PALESI INGIUSTIZIE

ATTRAVERSO LA SOTTRAZIONE DI QUELLE DESTINATE ALLA SCUOLA STATALE. 

Dopo l’approvazione in Senato lo scorso 14 maggio, la Camera ha approvato, con la fiducia, il decreto legge in “materia di funzionalità del sistema scolastico”.

Il decreto, passato alla Camera con un testo praticamente blindato dal Senato, presenta alcuni aspetti positivi, altri che pongono fine a palesi ingiustizie come quella degli insegnanti della scuola dell’infanzia – sottolinea Pino Turi, partendo dall’esame dell’articolato  – ma contiene anche norme che ci vedono fortemente contrari come il travaso di risorse dalla scuola pubblica a quella privata utilizzando i fondi previsti per la valorizzazione ed il miglioramento di quelle statali.

La Uil Scuola ha effettuato un analisi di dettaglio dell’articolato del decreto, ecco quanto ne deriva.

Sistema integrato 0-6 anni
La modifica apparentemente formale da ‘livelli essenziali’ a ‘bisogni standard’ è  nella sostanza positiva se riesce a mantenere la specificità organizzativa e gestionale del  settore 0 – 3 anni di tipo assistenziale da quello di istruzione per i bambini 3-6 anni.

Mai più apprendisti-insegnanti       
E’ da cogliere positivamente il cambiamento apportato da ‘apprendistato’ a ‘ tirocinio’.
Una differenza sostanziale che coglie lo status degli insegnanti che, superato il concorso, svolgono un tirocinio (non fanno apprendistato).

Rifinanziata l’operazione scuole belle
E’ la proroga alla soluzione di  un problema di finanziamento per i Servizi di pulizia delle scuole che trova la sua giustificazione negli interventi sullo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, che non hanno bisogno di interventi di abbellimento, ma di (ri)strutturazioni profonde. La misura che copre assai poco le esigenze concrete delle scuole che necessitano di ben altri interventi strutturali.

Concorsi in ritardo, si posticipano i tempi
In previsione dei ritardi nella conclusione dei concorsi in atto si posticipa al 15 settembre 2015 la possibilità di assunzione a tempo indeterminato con decorrenza economica dalla effettiva presa di servizio.
Questo produrrà anche il posticipo della validità triennale delle graduatorie.

Insegnanti della scuola dell’infanzia: superata l’ingiustizia ma manca l’organico potenziato
L’emendamento introdotto va a porre rimedio alla situazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, che hanno partecipato al concorso del 2012, che sono risultati idonei ma la cui assunzione era stata rinviata all’attuazione della delega per lo 0-6.
Quel che manca è la predisposizione dell’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia che avrebbe potuto aumentare l’offerta formativa in un settore che non riesce neanche  a garantire a tutti i bambini  dai 3 a 6 anni  la frequenza  della scuola dell’infanzia.

12, 2 milioni di euro alle paritarie
Risulta piuttosto opaca la procedura con la quale studenti disabili potranno essere inseriti nelle scuole private, dietro erogazione di uno specifico contributo.

Una misura di civiltà viene realizzata nel modo più sbagliato. Per trasferire questi fondi alle scuole private si utilizzano i fondi che la legge 107 destina alla valorizzazione e al miglioramento delle istituzioni scolastiche. Un sistema di travaso inaccettabile.

Supplenti pagati per decreto
In un paese normale chi lavora viene pagato puntualmente. Nel nostro per essere pagati ci vuole un decreto.Tra le misure inserite c’è, infatti, anche quella legata agli stipendi del personale supplente che dovranno essere erogati entro 30 giorni. Il rispetto dei termini e delle modalità, se vi è la prevista copertura finanziaria, ricade sotto la responsabilità dei dirigenti. Tali adempimenti concorrono alla valutazione dei dirigenti, in caso di inadempimento saranno sanzionati.

Gli istituti tecnici superiori non sono un sistema subalterno all’università.
Il decreto opera una riduzione dei crediti formativi di quanti studiano negli ITS. Una sperequazione che non può essere accettata e che significa indebolire  gli ITS rispetto all’Università.
Un comportamento dissociato del Governo che, mentre organizza la conferenza nazionale degli ITS per il prossimo 26 maggio, ne riduce ruolo e peso.
Così mentre in tutti i paesi evoluti esiste un sistema terziario post secondario non universitario, in Italia questo provvedimento contraddice il principio dell’alternanza scuola lavoro e pone l’ITS  in un sistema subalterno a quello universitario.

Compensi ai commissari e bonus ai diciottenni extra comunitari
La prima è una misura imposta dall’evidenza dei fatti. Utile ma non sufficiente e che  rimedia appena ad una situazione d’emergenza che era stata sottovalutata. La seconda è una misura che risponde a un’esigenza di parità di diritti, anche se restano dubbi sull’efficacia sulla loro utilità complessiva

PASSAGGI DA AMBITO A SCUOLA E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE: un passo avanti e due indietro

24 MAGGIO 2016

Un passo avanti e due indietro

PASSAGGI DA AMBITO A SCUOLA E ASSEGNAZIONI PROVVISORIE
PER LA UIL OCCORRE SPOSTARE IL CONFRONTO SUL PIANO POLITICO 

Il 23 maggio 2016 è proseguito il confronto tra il Miur e le organizzazioni sindacali sugli aspetti relativi alla sequenza contrattuale sulla mobilità (art. 1 c. 5 del CCNI) per il passaggio dall’ambito alla scuola del personale docente ed è stato avviato quello sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie di tutto il personale, docente, educativo ed Ata. Per la UIL scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Antonello Lacchei.

Sequenza contrattuale
La UIL scuola, richiamando i contenuti del comunicato unitario, ha ribadito l’indisponibilita’ a sottoscrivere un contratto che preveda la chiamata diretta da parte del dirigente scolastico. Ha, invece, ribadito la necessità di accompagnare questo delicato passaggio con regole condivise, che diano certezze e continuità al personale docente e garantiscano la trasparenza delle procedure, attraverso la definizione della specifica sequenza contrattuale.
La UIL scuola e’ contraria a qualsiasi rinvio della sequenza e disponibile a trovare da subito soluzioni condivise che consentano un regolare ed ordinato inizio di anno scolastico. Vista la situazione di stallo del confronto, in sede tecnica, per la UIL si rende necessario spostare il confronto a livello politico, così come è stato fatto per il CCNI sulla mobilità.

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
L’impianto della bozza di articolato illustrato dall’amministrazione sostanzialmente ricalca quello dell’anno precedente. Nulla cambia per il personale Ata. Dalla illustrazione del Miur, le modifiche più rilevanti riguardano l’art.7, relativo alle assegnazioni provvisorie del personale docente.
La proposta del MIUR per la definizione del CCNI, prevede che l’assegnazione provvisoria possa essere richiesta:
a) dal personale titolare su scuola per una sola provincia e per il numero di sedi previsto per i trasferimenti di cui alla fase A;
b) dal personale titolare su ambito per un solo ambito territoriale.
La proposta prevede, inoltre, che il personale docente che acquisirà la titolarità su ambito meditante trasferimento possa richiedere l’assegnazione provvisoria indipendentemente dall’esito della propria domanda di trasferimento.
La UIL scuola rileva che, con l’assegnazione provvisoria sull’ambito, ancora una volta il Miur affronta le questioni del personale in modo del tutto ideologico, ignorando i passi avanti ottenuti col contratto sulla mobilità rispetto alle rigidità della legge 107.
Per la UIL scuola è necessario consentire anche a questo personale l’assegnazione diretta sulla scuola, ritenendo inutile e contraddittorio per l’istituto dell’assegnazione provvisoria che per sua natura deve essere fatta su un posto disponibile in una scuola.
L’incontro ha avuto carattere interlocutorio e proseguirà dopo un esame approfondito della proposta dell’amministrazione.

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso prove primaria e infanzia 30 e 31 maggio

20 MAGGIO 2016

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso prove primaria e infanzia 30 e 31 maggio

CONCORSO PER TITOLI ED ESAMI FINALIZZATI AL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE PER POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO DD.DD.GG. NN. 105, 106 E 107 DEL 23 FEBBRAIO 2016

AVVISO PROVE SCRITTE DEL 30 E 31 MAGGIO 2016

D.D.G. per il personale scolastico nn. 105 del 23 febbraio 2016 pubblicato nella G.U. (IV Serie speciale – Concorsi) n. 16 del 26 febbraio 2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia e primaria.

Ai sensi di quanto previsto dall’art. 7, comma 1, dei DD.DD.GG. nn. 105-106-107 del 23.2.2016, si comunica che questa Direzione Generale non potrà procedere a variazioni di sede per lo svolgimento della prova scritta di Primaria (30 maggio) e Infanzia (31 maggio).

Allegati:

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Turi: né spot, né alibi. Ora il contratto.

20 MAGGIO 2016

Turi: né spot, né alibi. Ora il contratto.

LO SCIOPERO NEL GIORNO DEL 46° ANNIVERSARIO DELL’ADOZIONE DELLO STATUTO DEI LAVORATORI

Gli insegnanti hanno perso la pazienza, hanno mille ragioni per scioperare e mille ragioni per chiedere alla politica, quella che vuole bene al Paese, di smetterla con gli spot e la propaganda e confrontarsi con il mondo reale.

napoli_manifestazione_sciopero_scuola_20_magio.jpgCi preoccupa la direzione che sta prendendo la nostra scuola all’indietro nella storia, ci preoccupano le ‘scuole di tendenza’, ci preoccupa la trasformazione genetica che sta avendo la scuola ad opera delle legge 107.  Il Governo – ha detto Pino Turi nel suo intervento alla manifestazione di Napoli –   dietro la facciata  delle assunzioni tradisce un  ritorno neo autoritario nella scuola che pensavamo ormai scongiurato.

Con l’introduzione del bonus e la scelta diretta da parte dei dirigenti scolastici si opera un condizionamento inaccettabile del personale. Ad essere penalizzati per primi sono gli insegnanti che di fatto vedono indeboliti il pluralismo professionale e la libertà di insegnamento. Fondamentali per una scuola di qualità.

Siamo molto preoccupati – ha ribadito ancora Turi dal palco allestito a Piazza Matteotti –  con il pericolo non tanto lontano di arrivare a scuole di tendenza, una vera e propria privatizzazione della funzione statuale della scuola pubblica e statale.

Si tratta di rivendicazioni che vedono insieme tutte le componenti del mondo della scuola che da questa riforma si vedono tutte penalizzate e svuotate delle proprie  funzioni – ha detto ancora il segretario generale della Uil Scuola ricordando che proprio oggi ricorre il 46° anniversario dell’adozione dello Statuto dei lavoratori.

I dirigenti scolastici sono sottoposti  ad una valutazione che ne condizionerà l’azione finendo  per essere etero diretti  dalla burocrazia ministeriale che nulla a  che fare con l’attività delle scuole dell’ autonomia.

Il personale ATA che è stato totalmente ignorato dalla legge 107 e danneggiato dalla legge finanziaria che ha, al momento, negato il diritto alle assunzioni nei ruoli ed impedito la sostituzione per le assenze brevi. Una situazione che sta producendo ricadute negative sulle attività nelle scuole.

Neanche sul fronte del precariato, la legge del Governo sulla scuola – ha prodotto gli effetti attesi: ha lasciato scoperti pezzi importanti di precariato storico a cui non è stata data alcune risposta.
Il concorso del resto, gestito in maniera semplicistica e dilettantesca,  lascerà , posti vuoti e tanti precari.

Una situazione di vera emergenza a cui si associano nove anni di vuoto contrattuale che ha indotto ed acuito una vera e propria emergenza stipendiale che coinvolge tutte le figure professionali della scuola.

I diritti – ha concluso Turi – non sono come il diamante, per sempre, bisogna difenderli ogni giorno. E’ fondamentale la partecipazione attiva.

Turi: è il contratto che può governare le rigidità di questa legge

19 MAGGIO 2016

Turi: è il contratto che può governare le rigidità di questa legge

DOPO LE AFFERMAZIONI DEL MINISTRO SULLO SCIOPERO
AL MINISTRO: “INOPPORTUNO COMMENTARE LA LEGITTIMITÀ DELLA PROTESTA DELLA SCUOLA, ALLA VIGILIA DELLO SCIOPERO”

Attuare al meglio la legge 107 equivale ad aprirsi al dialogo ed al confronto –  è il commento del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi alle affermazioni di questa mattina del ministro Giannini – è il contratto che può governare le rigidità e le contraddizioni di questa legge.

E’ singolare che il ministro valuti la legittimità o meno di una protesta.
Tanto più di uno sciopero, che rappresenta la più ampia forma di democrazia partecipativa, alla vigilia del quale, la politica ed il ministro dovrebbero semplicemente prendere atto – sottolinea Turi che domani sarà a Napoli dove è stato organizzato un corteo che partirà alle 10.00 da Piazza Dante per raggiungere alle 11.00 Piazza Matteotti dove si svolgerà il comizio.

Non c’è un mondo ideale in cui qualcuno pensa e possiede la verità e gli altri si devono adeguare ed eseguire. Vogliamo ricordare – aggiunge il segretario generale della Uil Scuola – che i contratti nascono proprio per definire, in modo rapido e flessibile,  regole condivise che riguardano i diritti ed i doveri dei lavoratori.

La legge del Governo sulla scuola, la 107, nella sua rigidità, interviene impropriamente su questi diritti,  compresi quelli di natura sindacale, che sono riconosciuti dalla costituzione, troppo spesso ignorata.

In tema di rinnovo di contratto,  l’interlocutore è l’intero governo,  non questo o quel ministro,  che con l’atto di indirizzo all’Aran dovrà esprimere le scelte per i rinnovi contrattuali che non hanno natura solo finanziaria, ma anche giuridica.

Le contraddizioni e le incursioni legislative delle varie finanziarie e della stessa legge 107, potrebbero trovare, proprio nella sede contrattuale, quelle  soluzioni che consentano di superare  l’attuale situazione di  stallo che sta caratterizzando, oltre gli annunci, la gestione della scuola di questi ultimi nove mesi di vita della legge.

VENERDÌ’ 20 SCIOPERO NAZIONALE COMPARTO SCUOLA. IO SCIOPERO E TU? VIENI AL TEATRO STABILE DI CT

18.05.2016 Comunicato stampa

Venerdì 20, la UilScuola sarà al fianco dei lavoratori in sciopero perchè l’istruzione pubblica va difesa da chi “gioca alle riforme” . Lo scrivono in un appello alla mobilitazione i segretari di Uil e UilScuola Catania, Fortunato Parisi e Salvo Mavica. Venerdì alle 9.30, peraltro, i due esponenti sindacali parteciperanno all’assemblea unitaria che si terrà in un luogo-simbolo di cultura “disastrata” dai politici e lavoro negato: il Teatro Stabile. “Il 20 maggio, in cui ricorre pure il quarantaseiesimo anniversario dall’adozione dello Statuto dei Lavoratori, occorre dare – affermano Parisi e Mavica un segnale chiaro e forte, proprio a partire dal mondo della Scuola che è vitale per assicurare presente e dare futuro al nostro Paese. Così non va. Il Governo deve ascoltarci, confrontarsi seriamente con le parti sociali, rinunciare a politiche disastrose che si sono sinora tradotte solo in provvedimenti dannosi e deleteri per la Scuola. Provvedimenti iniqui!”. In queste ore, intanto, la UilScuola ha diffuso sui “social” alcuni manifesti – condivisi anche sulla pagina Facebook “CataniaUil” – in cui vengono “sbugiardate” alcune affermazioni che hanno sinora accompagnato la riforma di settore: “Elimineremo graduatorie, supplentite, precariato. Falso! Sarà una mobilità fisiologica, il concorso metterà a posto tutto, l’organico potenziato aumenterà l’offerta della scuola. Falso! Abbiamo introdotto l’alternanza, abbiamo assunto 200 mila insegnanti. Falso!”

Turi: inaccettabile il trasferimento di risorse verso scuole private

14 MAGGIO 2016

Turi: inaccettabile il trasferimento di risorse verso scuole private

DECRETO SCUOLA | SANATE SITUAZIONI CHE ERANO PALESI INGIUSTIZIE
ATTRAVERSO LA SOTTRAZIONE DI QUELLE DESTINATE ALLA SCUOLA STATALE. 

Il Senato ha approvato, con la fiducia, il decreto legge in “materia di funzionalità del sistema scolastico”.
Un voto non definitivo perché manca l’approvazione della Camera, entro il 29 maggio, di un testo che si preannuncia blindato.

Il decreto presenta alcuni aspetti positivi, altri che pongono fine a palesi ingiustizie come quella degli insegnanti della scuola dell’infanzia – sottolinea Pino Turi, partendo dall’esame dell’articolato – ma contiene anche norme che ci vedono fortemente contrari come il travaso di risorse dalla scuola pubblica a quella privata utilizzando i fondi previsti per la valorizzazione ed il miglioramento di quelle statali.

La Uil Scuola ha effettuato un analisi di dettaglio dell’articolato del decreto, ecco quanto ne deriva.

Sistema integrato 0-6 anni
La modifica apparentemente formale da ‘livelli essenziali’ a ‘bisogni standard’ è nella sostanza positiva se riesce a mantenere la specificità organizzativa e gestionale del settore 0 – 3 anni di tipo assistenziale da quello di istruzione per i bambini 3-6 anni.

Mai più apprendisti-insegnanti       
E’ da cogliere positivamente il cambiamento apportato da ‘apprendistato’ a ‘ tirocinio’.
Una differenza sostanziale che coglie lo status degli insegnanti che, superato il concorso, svolgono un tirocinio (non fanno apprendistato).

Rifinanziata l’operazione scuole belle
E’ la proroga alla soluzione di un problema di finanziamento per i Servizi di pulizia delle scuole che trova la sua giustificazione negli interventi sullo stato degli edifici scolastici del nostro Paese, che non hanno bisogno di interventi di abbellimento, ma di (ri)strutturazioni profonde. La misura che copre assai poco le esigenze concrete delle scuole che necessitano di ben altri interventi strutturali.

Concorsi in ritardo, si posticipano i tempi
In previsione dei ritardi nella conclusione dei concorsi in atto si posticipa al 15 settembre 2015 la possibilità di assunzione a tempo indeterminato con decorrenza economica dalla effettiva presa di servizio.
Questo produrrà anche il posticipo della validità triennale delle graduatorie.

Insegnanti della scuola dell’infanzia: superata l’ingiustizia ma manca l’organico potenziato
L’emendamento introdotto va a porre rimedio alla situazione degli insegnanti della scuola dell’infanzia, che hanno partecipato al concorso del 2012, che sono risultati idonei ma la cui assunzione era stata rinviata all’attuazione della delega per lo 0-6.
Quel che manca è la predisposizione dell’organico potenziato anche per la scuola dell’infanzia che avrebbe potuto aumentare l’offerta formativa in un settore che non riesce neanche  a garantire a tutti i bambini dai 3 a 6 anni la frequenza della scuola dell’infanzia.

12, 2 milioni di euro alle paritarie
Risulta piuttosto opaca la procedura con la quale studenti disabili potranno essere inseriti nelle scuole private, dietro erogazione di uno specifico contributo.

Una misura di civiltà viene realizzata nel modo più sbagliato. Per trasferire questi fondi alle scuole private si utilizzano i fondi che la legge 107 destina alla valorizzazione e al miglioramento delle istituzioni scolastiche. Un sistema di travaso inaccettabile.

Supplenti pagati per decreto
In un paese normale chi lavora viene pagato puntualmente. Nel nostro per essere pagati ci vuole un decreto. Tra le misure inserite c’è, infatti, anche quella legata agli stipendi del personale supplente che dovranno essere erogati entro 30 giorni. Il rispetto dei termini e delle modalità, se vi è la prevista copertura finanziaria, ricade sotto la responsabilità dei dirigenti. Tali adempimenti concorrono alla valutazione dei dirigenti, in caso di inadempimento saranno sanzionati.

Gli istituti tecnici superiori non sono un sistema subalterno all’università.
Il decreto opera una riduzione dei crediti formativi di quanti studiano negli ITS. Una sperequazione che non può essere accettata e che significa indebolire gli ITS rispetto all’Università.
Un comportamento dissociato del Governo che, mentre organizza la conferenza nazionale degli ITS per il prossimo 26 maggio, ne riduce ruolo e peso.
Così mentre in tutti i paesi evoluti esiste un sistema terziario post secondario non universitario, in Italia questo provvedimento contraddice il principio dell’alternanza scuola lavoro e pone l’ITS  in un sistema subalterno a quello universitario.

Compensi ai commissari e bonus ai diciottenni extra comunitari
La prima è una misura imposta dall’evidenza dei fatti. Utile ma non sufficiente e che rimedia appena ad una situazione d’emergenza che era stata sottovalutata. La seconda è una misura che risponde a un’esigenza di parità di diritti, anche se restano dubbi sull’efficacia sulla loro utilità complessiva

Passaggio docenti da ambito territoriale a scuola: occorre spostare il confronto sul piano politico

13 MAGGIO 2016

Passaggio docenti da ambito territoriale a scuola: occorre spostare il confronto sul piano politico

Nella comunicazione del Miur alle organizzazioni sindacali nel corso di uno specifico incontro sull’argomento, in relazione alla sequenza contrattuale aperta, ci è stata indicata la procedura che si vuole inserire nel contratto integrativo: i dirigenti scolastici per scegliere i docenti dagli ambiti territoriali e conferire loro l’incarico triennale dovranno tener conto del curriculum, dell’esperienza lavorativa, delle competenze professionali dei docenti, da verificare anche attraverso un colloquio individuale.

Sulla base di tale comunicazione, si rileva la totale chiusura rispetto a quanto rivendicano i sindacati, che chiedono criteri basati sulla massima oggettività e sulla trasparenza delle procedure.

Tutti i sindacati hanno ritenuto assolutamente inaccettabile la prima proposta ministeriale, per le ricadute che può avere sul personale docente e per le prevedibili difficoltà di gestione di tutta l’operazione che creerà intralcio al corretto avvio dell’anno scolastico ed innescherà un sicuro contenzioso.

E’ bene ricordare che quest’anno le operazioni di mobilità straordinaria si completeranno con molto ritardo rispetto al passato e che il Parlamento è stato costretto a prorogare di 15 giorni il termine ultimo previsto per avere tutti i docenti in cattedra il 1° settembre.

Tutti i sindacati hanno invitato l’amministrazione ad un atto di responsabilità e buon senso, per evitare il fallimento sul nascere della sequenza contrattuale che come è noto, inserita nel CCNI sulla mobilità, non comportava e non comporta l’accettazione della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici.

Le condizioni per la firma di un accordo non possono che basarsi sulla gestione del passaggio dei docenti dagli ambiti alle scuole sulla base di criteri oggettivi come quelli della mobilità, anche attraverso le procedure della mobilità annuale.

E’ inoltre inaccettabile e sbagliato costringere i dirigenti scolastici a procedere a tappe forzate, negli ultimi giorni di agosto, ad operazioni che devono anche tenere conto di quelle di utilizzazione e assegnazione provvisoria.

Assicurare oggettività, trasparenza e semplificazione delle procedure di passaggio dei docenti alle scuole è obiettivo per noi irrinunciabile e ricompreso nelle ragioni della proclamazione dello sciopero del 20 maggio, volto anche a rimuovere gli aspetti più deleteri della legge 107.

Il Governo, il Ministro e l’amministrazione abbandonino posizioni inaccettabili nel merito, impraticabili nei tempi, dannose per il personale e per il buon andamento del servizio.

Vista l’impossibilità di procedere sulla base delle comunicazioni del MIUR di ieri, si rende necessario spostare il confronto a livello politico, così come è stato fatto per il CCNI della mobilità.

Alla luce di quanto sopra, si confermano tutte le ragioni dello sciopero del 20 maggio, tra cui è centrale la richiesta di ricondurre il passaggio dei docenti dall’ambito alla scuola a indispensabili criteri di trasparenza e oggettività.

FLC CGIL

Domenico Pantaleo

CISL SCUOLA

Maddalena Gissi

UIL SCUOLA

Pino Turi

SNALS CONFSAL

Marco Paolo Nigi

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia)

13 MAGGIO 2016

USR SICILIA: Concorso docenti – Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia)

D.D.G. n. 105,106 e 107 del 23.02.2016 – Concorsi per titoli ed esami finalizzati al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell’organico dell’autonomia nelle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di I e II grado, nonché del personale docente per il sostegno agli alunni con disabilità –

Avviso pubblicazione sedi prove scritte 30 maggio 2016 (Primaria) e 31 maggio 2016 (Infanzia).

 Allegati:
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Scarica questo file (EEEE - Primaria.pdf)Download[EEEE – Primaria.pdf]597 kB

Turi: si sta attuando una mutazione genetica della scuola

11 MAGGIO 2016

Turi: si sta attuando una mutazione genetica della scuola

OGGI CONFERENZA STAMPA DEI SINDACATI SCUOLA

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Della conferenza stampa che ha fatto il punto sui temi dello sciopero della scuola del 20 maggio riportiamo in breve sintesi i lanci di tre agenzie di stampa intervenute oggi.

Scuola: sindacati, sciopero del 20 e’ grido d’allarme
Cortei in parecchie citta’ e raccolta firme per petizione

(ANSA) – ROMA, 11 MAG – La questione centrale e’ il contratto, ma sul tappeto ci sono anche la stabilita’ del personale scolastico, le modalita’ della valutazione dei docenti, le modifiche alla legge 107, il riconoscimento della professionalita’ degli Ata, la liberta’ d’insegnamento, il ripristino di corrette relazioni sindacali, la semplificazione amministrativa. I sindacati Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal hanno illustrato oggi, in una conferenza stampa, le ragioni dello sciopero, che coinvolge tutto il personale scolastico, indetto per il 20 maggio. Una protesta – hanno spiegato – che “vuole alzare un grido d’allarme per un’istituzione importante quale e’ la Scuola”. Lo sciopero, dal quale sono esonerati i docenti impegnati nel concorso a cattedra, si articolera’ in iniziative a livello territoriale. In parecchie citta’ sono previsti cortei e presidi davanti alle prefetture. I sindacati a sostegno delle loro rivendicazioni hanno anche avviato nelle scuole una raccolta di firme che in questa prima tranche ha raggiunto quota 150.000

SCUOLA: UIL “MUTAZIONE GENETICA CHE CI PORTA INDIETRO DI ANNI”
ROMA (ITALPRESS) – “La scuola dell’esecutivo e’ una scuola che ci porta indietro di molti anni nella storia. Si sta attuando una mutazione genetica della scuola”. Lo afferma Pino Turi, segretario generale della Uil scuola, nel corso della conferenza stampa congiunta con gli altri sindacati per spiegare le motivazioni dello sciopero proclamato per il 20 maggio. “Le motivazioni dello sciopero sono molteplici. La legge 107, cosiddetta ‘Buona scuola” di buono ha poco – avverte – perche’ si nasconde dietro la foglia di fico delle assunzioni, che pure sono importanti ed abbiamo apprezzato, una deriva autoritaria della scuola nel nostro paese, la scuola deve essere libera, come si ad avere una scuola libera se il docente deve essere scelto e addirittura premiato o punito? E a sua volta il dirigente, come fa ad essere libero e a gestire una scuola dell’autonomia se sara’ valutato dalla burocrazia esterna?”, domanda.

Il 20 scuola in sciopero, sindacati: legge 107 deriva autoritaria
Nessuna relazione con Giannini, valutiamo diffida”
ASKANEWS – Rinnovare il contratto, fermo da anni; rafforzare la contrattazione d’istituto; sburocratizzare la scuola; valorizzare le professionalità; stabilizzare i precari; adeguare le retribuzioni dei docenti alla media europea. Sono le ragioni dello sciopero nazionale generale della scuola, proclamato per il prossimo 20 maggio dai sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal. Le modalità della protesta sono ancora in via di definizione, ma sono previste varie iniziative a livello regionale e territoriale (con cortei e presidi davanti le Prefetture), manifestazioni nelle principali città (Cagliari, Napoli, Bari, Milano, Torino, Bologna) e un corteo a Roma da San Paolo al Ministero dell’Istruzione in Viale Trastevere. “Non pensiamo a una scuola guerrigliera, siamo più vicini a Gandhi”, hanno assicurato i sindacati presentando le motivazioni della protesta, “la battaglia sarà lunga, non è questione di vincere o perdere ora, siamo sicuri che nel tempo le nostre ragioni verranno fuori”. Una delle questioni cruciali, hanno spiegato, è che “manca un sistema di relazioni sindacali con il ministro Giannini e stiamo valutando delle azioni legali nei confronti del Ministero. Abbiamo chiesto un incontro, ma ci è stato negato: chiediamo delle relazioni serie, che si possa discutere, perchè ora per farci sentire dobbiamo fare i presidi e la lotta”. P
er Domenico Pantaleo (Flc Cgil) “il primo obiettivo” dello sciopero “rimane il contratto nazionale, fermo per la parte normativa al 2006 e per quella economica al 2010. Va ricostruito un sistema di relazioni sindacali, perchè ora l’idea è che nella scuola quello che conta è il comando. Vogliamo un contratto nazionale che ristabilisca le regole e che apra spazi per la contrattazione decentrata. Inoltre dalla valutazione alla gestione del precariato vogliamo cambiare la legge 107, che ha un’impostazione autoritaria, sta peggiorando il clima delle relazioni, non ha raggiunto i suoi obiettivi e sta determinando un sistema con un clima irrespirabile”.
“Noi abbiamo a cuore la qualità del servizio scolastico e mettere i giovani in grado di competere per il futuro, chiediamo stabilità per l’intero corpo docente, Ata e dirigente per una didattica di qualità”, ha spiegato Achille Massenti (segretario vicario dello Snals Confsal). “E’ giusto che il governo dica che deve decidere, ma prima deve ascoltare. L’errore di fondo è aver voluto voltare pagina senza gradualità, perchè in questo modo si producono strappi. Con la legge 107 si gioca al ‘divide et impera’ e si accontenta solo qualcuno”.
Secondo Maddalena Gissi (Cisl scuola) “oggi a causa della legge 107 le scuole sono oberate come non mai, siamo al limite della molestia burocratica: ci auguriamo che anche i dirigenti scolastici aderiscano in massa allo sciopero, riceviamo da loro molti appelli perchè si rimedi alle brutture che sono state determinate. Anche la professionalità docente è messa molto in discussione, non ha limiti d’orario e mansioni da burocrate. Sulle retribuzioni poi stendiamo un velo pietoso. Abbiamo chiesto un incontro al ministro, forse potremo anche fare una diffida: vogliamo rispetto perchè rappresentiamo un milione di lavoratori che consentono all’Italia di essere la settima potenza mondiale”.
Anche per Pino Turi (Uil scuola) “dopo un anno dalla legge 107 i nodi stanno venendo al pettine. Se allora poteva esserci un pregiudizio oggi c’è un giudizio severo e se il personale scolastico potesse decidere il ministro Giannini sarebbe stata licenziata. La 107 sta creando una mutazione genetica nella scuola, è una riforma contro la Costituzione, una deriva autoritaria che impone la sordina alla scuola italiana e ai docenti, attraverso i condizionamenti. Lo sciopero è un grido d’allarme e, oltre alle motivazioni sindacali, un ministro che si sottrae al confronto per noi è un ministro debole”. I sindacati ancora non si sbilanciano su una previsione sulla partecipazione alla protesta: “Difficile dare numeri, ci aspettiamo un’adesione alta ma risentirà di vari fattori, siamo a fine anno e molti docenti sono nell’anno di prova e potrebbero essere anche sotto ricatto. Avremo comunque un buon risultato, anche se più basso delle ultime iniziative”.

NUOVE CLASSI DI CONCORSO: una sequela infinita di errori travolge anche il decreto di riordino delle classi di concorso

11 MAGGIO 2016

Una sequela infinita di errori travolge anche il decreto di riordino delle classi di concorso

NUOVE CLASSI DI CONCORSO

NEI LICEI MUSICALI: C’È LA CLASSE DI CONCORSO MA NON C’È L’ORGANICO

Il Miur riconosce gli errori e cerca di correre ai ripari.

Nel corso dell’incontro del 10 maggio con i sindacati il Miur ha dovuto riconoscere gli errori e  rivedere alcuni aspetti delle classi di concorso che, nonostante l’emanazione del DPR 19/16, dovranno essere modificati.
L’iter di revisione, avviato ad agosto 2015 e concluso a febbraio scorso, ha escluso perentoriamente il confronto con le rappresentanza dei lavoratori reputando di poter assumere perfette ed immodificabili decisioni di gestione di un sistema così complesso.
I fatti, purtroppo, hanno dato ragione alle organizzazioni sindacali le quali hanno sempre rappresentato la loro disponibilità al confronto pur di evitare disagi e preoccupazioni ad un larghissimo numero di insegnanti.
I sindacati si sono impegnati a segnalare nuovamente osservazioni e proposte per il superamento delle criticità fin qui registrate.
Per la UIL scuola le nuove classi di concorso devono essere operative solo per le nuove assunzioni da concorso, mentre per le assunzioni da GAE e per le supplenze devono continuare ad essere utilizzate le vecchie classi di concorso.

Sequenza contrattuale Licei musicali
Le solite contraddizioni: c’è la classe di concorso ma non c’è l’organico

Durante lo specifico incontro di contrattazione per la definizione della sequenza sui Licei musicali, l’amministrazione ha comunicato l’indisponibilità a trattare la materia e ha proposto il rinvio della sequenza al prossimo contratto sulla mobilità, 2017/18.
La Uil scuola, insieme agli altri sindacati, ha espresso netta contrarietà a tale decisione, conseguenza della mancata concessione da parte del MEF dei posti in organico di diritto da assegnare a queste istituzioni scolastiche.
Continua la politica del rinvio, i problemi restano.
In assenza di regole sui passaggi di ruolo, la materia continuerà ad essere regolamentata attraverso la mobilità annuale, mediante l’utilizzo, come avvenuto negli anni precedenti, dei docenti titolari nelle classi di concorso A031, A032 e A077.
Agli incontri per la Uil scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Pasquale Proietti.