USR SICILIA: Avviso riapertura termini presentazione istanze componenti le sottocommissioni di concorso docenti DD.DD.GG. 105, 106 e 107 del 2016 – OO.MM. 96 e 97 del 2016

05 APRILE 2016

USR SICILIA: Avviso riapertura termini presentazione istanze componenti le sottocommissioni di concorso docenti DD.DD.GG. 105, 106 e 107 del 2016 – OO.MM. 96 e 97 del 2016

Avviso riapertura termini presentazione istanze componenti le sottocommissioni di concorso docenti DD.DD.GG. 105, 106 e 107 del 2016 – OO.MM. 96 e 97 del 2016.

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ADESSO SONO NEGATI Anche I diritti consolidati ed elementari: Diritto allo studio Incomprensibile chiusura del Direttore Regionale

 

5 aprile 2016,  lettera di protesta unitaria delle segreterie regionali: Al Vice Capo di Gabinetto del MIUR Dott. Rocco Pinneri  e per conoscenza al Direttore Regionale per la Sicilia,  Dott.ssa Maria Luisa Altomonte.

OGGETTO: mancato riconoscimento del diritto ai permessi studio Comparto Scuola regione Sicilia per l’anno 2016.

Si ritiene doveroso segnalare per gli opportuni e urgenti provvedimenti di competenza il perdurante mancato riconoscimento del diritto ai permessi studio nei confronti di tutto il personale docente e non docente in servizio presso la Regione Sicilia nel corrente anno 2016, con conseguente violazione del principio di uguaglianza di cui all’art. 3 Costituzione, non riscontrandosi casi analoghi in altre regioni d’Italia.

Anche se la vicenda trae origine da ritardi nella contrattazione regionale in materia, prevista dagli artt.4 comma 4 lettera a) e 64 comma 10 del CCNL Comparto Scuola, e da osservazioni mosse dall’organo centrale di controllo all’ipotesi di contratto sottoscritta in data 21/01/2016, indipendentemente da ogni valutazione di merito sul contenuto delle osservazioni mosse, appare incomprensibile la sospensione “sine die” dei permessi prodotta nei fatti dalla nota USR Sicilia prot. n.4432 del 08/03/2016.

Pertanto, poiché le scriventi OO. SS. considerano inaccettabile che, alla data odierna, il personale della scuola siciliana non possa usufruire di un diritto garantito dal nostro ordinamento, considerata la mancata sottoscrizione di un contratto integrativo regionale si sollecita l’applicazione degli effetti giuridici del vecchio contratto che, in base all’art 13 del testo sottoscritto in data 21/12/2011, dovevano comunque prodursi fino alla sottoscrizione del nuovo e comunque sino all’adozione di un nuovo provvedimento amministrativo.

Si rimane in attesa di tempestivo e cortese riscontro.

Flc CGIL :Graziamaria Pistorino.    CISL Scuola:Francesca Bellia.    UIL Scuola : Claudio Parasporo.      Confsal Michele Romeo. GILDA Unams Giuseppina Dieli

 

 

MOBILITAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE SCOLASTICO. RACCOLTA FIRME. CONDIVIDETE, DIVULGATE, ADERITE.

4 APRILE 2016

RACCOLTA FIRME. Invito-esortazione di adesione corale e generale.
Registriamo e purtroppo constatiamo continuamente e malauguratamente, che la scuola sta vivendo un processo di transizione con imposizioni dall’alto e con una tendenza al verticismo che sta snaturando il valore della collegialità. Un passaggio di verso sicuramente destabilizzante poiché l’azione del Governo e l’interpretazione del MIUR, ostaggio e tenuto al legaccio dalla fanta politica, sviliscono, ad ogni iniziativa, la Mission della scuola, devastano quello che funzionava, pasticciano sul da farsi. Tutto ciò è implicito nella legge 107 che per molti suoi aspetti non possiamo fare altro che continuare a contrastare con azioni forti e coese. Proteste e proposte.  

Abbiamo dato inizio ad una nuova mobilitazione unitaria il cui primo obiettivo è il RINNOVO DEL CONTRATTO e il conseguente adeguamento stipendiale. Non è piu’ accettabile che i nostri stipendi restino fermi al palo fissato in un contratto nato per il biennio economico 2007/2009, così’ come non è accettabile un’imposizione dall’alto, attraverso la legge 107, di temi e questioni come IL BONUS VALORIZZAZIONE e LA CHIAMATA DIRETTA DEI DIRIGENTI. Sono parte integrante dell’iniziativa anche le rivendicazioni dei diritti del personale Ata, senza il cui determinante lavoro la scuola non può funzionare.
Per queste ragioni abbiamo avviato la raccolta delle firme per una grande petizione nazionale che dovrà dare luogo ad una assemblea nazionale delle rsu/rsa il 28 aprile 2016. In quella sede poi decideremo tutte le ulteriori iniziative da intraprendere.

Dobbiamo di nuovo dare vita ad un grande dibattito e confronto nelle nostre istituzioni scolastiche e la raccolta delle firme è un primo passaggio molto importante. Vi invito ad intensificare la raccolta.  Vi chiedo uno sforzo affinchè TUTTO il personale scolastico DI TUTTE istituzioni sia coinvolto.
Dobbiamo dare un segnale forte e deciso e soprattutto RIPRENDIAMOCI il giusto protagonismo atteso che il nostro lavoro quotidiano, fatto di impegno e dedizione, merita . È IL NOSTRO LAVORO CHE FA LA SCUOLA. LA VERA BUONA SCUOLA.

Resto a disposizione, insieme a tutta la struttura Uil Scuola di Catania.
UNITI VINCIAMO SEMPRE
salvo mavica, segretario territoriale generale.

VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

1 aprile 2016          INFORMATICONUIL

INCONTRI AL MIUR
VIAGGI DI ISTRUZIONE IL MINISTERO EMANERA’ UNA NUOVA CIRCOLARE

A seguito della nota di protesta che la UIL Scuola insieme a  CGIL CISL e SNALS ha inviato al MIUR sulle indicazione fornite alle scuole riguardo le misure di sicurezza degli alunni durante i viaggi di istruzione e le visite didattiche, si è tenuto un incontro presso la Direzione generale dello studente. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei. I rappresentanti del Ministero nel prendere atto che la nota di trasmissione alle scuole del vademecum della Polizia stradale e la successiva pubblicazione di FAQ sulla materia hanno suscitato allarme nelle scuole e tra i docenti, si sono impegnati ad emanare una nuova circolare che integri la n. 291 del 1992, alla luce delle nuove esigenze rappresentate dal Ministero dell’interno e nel rispetto delle norme contrattuali vigenti.

La UIL scuola nel ribadire la netta contrarietà all’attribuzione di compiti e responsabilità improprie al personale scolastico ha anche evidenziato la necessità del superamento della logica del massimo ribasso nell’acquisto di beni e servizi e del recupero della centralità ruolo degli Organi collegiali nella progettazione organizzativa e didattica che è il fulcro del progetto della scuola autonoma che non può ridursi ad un aumento degli impegni burocratici, a scapito della qualità e della sicurezza. In quella sede, come nelle altre, è stato chiesto un maggior rispetto dei tempi della scuola e stigmatizzato l’uso distorto dello strumento FAQ.

Ancora una volta dobbiamo rilevare come il modello della legge 107/2015 è sbagliato; invece di ampliare l’autonomia delle scuole ne limita la portata fino a considerare l’ipotesi di non fare più visite didattiche, a causa di circolari eterodirette che descrivono improbabili procedure burocratiche che non tengono in nessuna considerazione la specificità e le peculiarità della scuola.

La scuola deve poter disporre del massimo di  autonomia il cui supporto è costituito dall’aggregato sociale di riferimento che la sorregge e le dà sostanza, una sostanza che trova la sua funzione di vera rappresentata negli organi collegiali.
Nella fattispecie il Consiglio di istituto, in cui sono rappresentati i genitori, gli studenti (per le scuole superiori), i docenti ed il personale ATA, lo stesso Dirigente scolastico, possono benissimo valutare l’affidabilità delle aziende fornitrici del servizio, chiedere le dovute garanzie e non limitarsi a considerare solo il livello di costo. 
Una valutazione che deve poter  trovare il giusto equilibrio tra costo del servizio e la garanzia  della massima sicurezza degli alunni e del personale impegnato nelle visite didattiche che sono elemento essenziale dell’offerta formativa, necessaria per la crescita culturale dei nostri ragazzi.
E’ l’ennesima riprova che situazioni complesse come la gestione di una scuola non possono essere affidate in maniera estemporanea alla responsabilità dei singoli, siano essi i dirigenti, piuttosto che  docenti, ma corroborati da delibere collegiali che definiscano i criteri e i modi, frutto della partecipazione e dell’ autogoverno dell’istituzione scolastica. L’alternativa è una scuola burocratica che come nel caso delle visite guidate, invece di trovare soluzioni utili per la qualità della propria funzione,  arriva  addirittura ad abdicare al suo ruolo formativo.

MOBILITÀ: la tempistica è tutta da rivedere

30 MARZO 2016

La tempistica è tutta da rivedere

MOBILITÀ 

Il Miur, nell’incontro del 15 marzo con le organizzazioni sindacali, aveva prefigurato una tempistica per la presentazione delle domande di mobilità che prevedeva l’inizio per la prima fase (fase A) a partire dal 29 marzo, con scadenza il 15 aprile.

Per le vie brevi, abbiamo appreso che sul testo del contratto integrativo mancano i previsti pareri, sia da parte della Funzione Pubblica che dell’IGOP (l’ispettorato generale per gli ordinamenti del personale della Ragioneria dello Stato).

In assenza di tali certificazioni tutte le date dovranno essere rideterminate.

Contestualmente, la Uil Scuola ha chiesto al Miur un incontro urgente su tutta la materia della mobilità, con particolare riferimento alle questioni relative ai docenti di sostegno del secondo grado (DOS).

GRANDE MOBILITAZIONE NAZIONALE E RACCOLTA FIRME: CONSEGNA IL 28 APRILE

25 MARZO 2016

TITOLO: le prime evoluzioni sulla buriana dei trasferimenti. DISPONIAMO SOLO DEL CCNI 2016
Governo e MIUR: nuovi e moderni specialisti nel rendere difficili le cose facili.
Quisquilie, dimenticano solamente che  i destinatari coinvolti sono persone, cittadini, soggetti di diritto e componenti del popolo sovrano…per non parlare e considerare che il volano conduttore della “Vera Scuola” dovrebbe essere orientato su efficacia ed efficienza. Idee lanciate da terzi, scritte e proferite nei dotti convegni, e lasciate languire…adesso nemmeno le belle parole.
Amara constatazione: dobbiamo subire, solo subire senza via di scampo?
Riprendiamoci i diritti, atteso che i doveri li svolgiamo e bene, rivendichiamo la rappresentanza democratica e la cittadinanza:
docenti ed ATA…sicuramente cittadini e non sudditi.
L’ordinanza ? aspettiamo ancora, subiamo sulla nostra pelle le inadempienze ed i ritardi, tanto per restare in tema.

Invito:
a partecipare attivamente alle iniziative unitarie  sindacali (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal) (la Gilda si è distratta e speriamo che recuperi.)
“” Affermare il diritto a condizioni di lavoro certe entro cui possano esprimersi professionalità di alto profilo, attente alle innovazioni, impegnate nello sviluppo e nella crescita di milioni e milioni di studenti; sostenere il diritto al lavoro di migliaia di giovani aspiranti docenti ignorati dal piano straordinario di assunzioni; ridare piena efficienza all’area dei servizi e riconoscimento al personale ATA; ricondurre a regole trasparenti, chiare e contrattate le procedure di affidamento di incarico ai docenti titolari di ambito; sono gli obiettivi principali della mobilitazione del personale della scuola, per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale e un adeguato riconoscimento del proprio lavoro.””
Gli insegnanti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti scolastici scelgono ancora una volta una mobilitazione nazionale con cui sbloccare un contratto fermo da otto anni, sostituito impropriamente da leggi che, come la legge 107, danno risposte sbagliate a problemi da tempo irrisolti, riducono spazi di collegialità e partecipazione, puntano a spezzare i tradizionali legami di solidarietà tra lavoratori, mettono a rischio il rapporto di fiducia tra scuola e società.””

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal promuovono una raccolta di firme in tutte le scuole, attraverso iniziative territoriali in vista di una assemblea nazionale delle RSU già annunciata per il 28 aprile; in questo modo il mondo della scuola renderà visibile la richiesta di investire sulle professionalità, adeguare gli stipendi, riconoscere autonomia e funzione sociale dell’insegnamento, stabilizzare il lavoro, assicurare parità di condizioni economiche e normative ai lavoratori precari. 
Le firme raccolte verranno consegnate alla Presidenza del Consiglio in occasione della manifestazione nazionale. 

CONSULENZE, INFORMAZIONI, COMPILAZIONE ED ADEMPIMENTI sulla mobilità PRESSO LA SEGRETERIA, gratuite per gli iscritti,, PREVIA PROGRAMMAZIONE ED APPOSITO APPUNTAMENTO.
Inizio attività dopo la pubblicazione dell’annuale ordinanza sui trasferimenti e passaggi di cattedra e di ruolo.
Attualmente disponiamo solo del CCNI 2016  firmato dalle 4 sigle sindacali con esclusione della Gilda.
By segreteria territoriale Uil Scuola
salvo mavica, segretario generale.

REFERENDUM SULLA LEGGE 107: FIRMEREMO IN FUNZIONE DEI QUESITI REFERENDARI – Uil: no alla chiamata diretta

23 MARZO 2016

Uil: no alla chiamata diretta

REFERENDUM SULLA LEGGE 107
FIRMEREMO IN FUNZIONE DEI QUESITI REFERENDARI 

La Uil Scuola non ha mai condiviso gli assi su cui è stata costruita la legge 107, che nulla cambia rispetto all’impostazione dei cicli, al piano di studi, alle materie di insegnamento.

Una legge che interviene  solo sugli aspetti di gestione e di governance, creando  una confusione di poteri  – di indirizzo, gestione e didattico educativa – all’interno della scuola.

Funzioni che, fino all’arrivo della legge 107, erano al riparo da possibili condizionamenti, con un sistema di  pesi e contrappesi, per avere  un giusto equilibrio tra prerogative e poteri  dei diversi  organi della scuola dell’autonomia: questo per garantire libertà della didattica, imparzialità e pluralismo.
Tutti principi costituzionali che sono alla base della scuola repubblicana.

Registriamo che questo sistema di garanzie è venuto meno per  l’entrata in vigore di norme sbagliate,  introdotte dalla legge 107, che se non adeguatamente corrette, porteranno veri e propri stravolgimenti in termini di autonomia e di pluralismo.
Le conseguenze dirette di queste scelte ricadranno negativamente sugli esiti didattici degli alunni, indotti a frequentare scuole di tendenza.  Uno scenario  che non è assolutamente possibile accettare e  che merita ogni forma di contrasto finalizzata a promuovere una battaglia culturale e sociale, e non solo sindacale.

Una battaglia che vogliamo condurre nel merito e con le prerogative proprie di un’azione sindacale fondata sul confronto, sulle proposte,  sulla forza della contrattazione per  piegare anche gli errori di una legge approvata in tutta fretta, senza una valutazione sulla fattibilità e con esiti negativi.

Il referendum sulla legge 107, necessario  secondo i promotori perabrogare norme sbagliate, è  – secondo il giudizio espresso oggi dalla Uil Scuola riunita a Roma per la riunione nazionale dei segretari regionali – una strada incerta e difficile che accentua lo scontro politico e  rischia di trasformarsi in una  resa dei conti extraparlamentare, per coloro che, nelle aule parlamentari, avrebbero potuto e dovuto fare di  più e meglio per impedire l’approvazione di norme sbagliate.

Assunto di  partenza per la Uil Scuola  è la volontà di risolvere i problemi del personale attraverso l’azione sindacale. Per questo – secondo quanto emerso dal dibattito di oggi – si  valuteranno nel merito i quesiti referendari .  E’  sui singoli quesiti, infatti, che si attiverà l’intervento del sindacato per favorire un esito mirato del referendum abrogativo che è pur sempre un mezzo costituzionale di democrazia partecipativa.

Il risultato del  referendum – aggiunge la Uil – si pone in un quadro di esiti incerti, se letto nell’ottica della  soluzione dei diritti lesi dei lavoratori.

Sarà comunque un modo per riaccendere un dibattito attenuato dalla campagna di propaganda governativa e per confermare la  fiducia nella ragione e nel buon senso delle persone che saranno chiamate ad esprimere un voto per il futuro del paese.

In questa prospettiva, i quesiti che riguardano i poteri affidati impropriamente ai dirigenti scolastici, la chiamata diretta, la valutazione dei docenti e dei dirigenti, rappresentano valide ragioni per tentare una strada difficile.

E’ una battaglia cui vogliamo partecipare.  Oltre a firmare per i quesiti del referendum, ci attiveremo per raccogliere nelle scuole tantissime firme. Il risultato della petizione rappresenterà il segno dell’opposizione alla legge del Governo sulla scuola.

Il Parlamento per evitare l’esposizione sui quesiti referendari, potrebbe modificare esso stesso le norme sbagliate della 107/2015 e (ri)dare voce ai cittadini per aprire un dibattito pubblico sul futuro della scuola pubblica.

Bonus professionale docenti: La Uil Scuola abbandona il tavolo tecnico convocato per oggi

Bonus professionale docenti La Uil Scuola abbandona il tavolo tecnico convocato  per oggi Turi: mentre al question time il ministro apre, a Viale Trastevere i tecnici del ministero chiudono. Serve un chiarimento politico.

Nessuna disponibilità al dialogo, nessun apertura verso la collegialità e la partecipazione,  totale chiusura verso le proposte sindacali per un utilizzo del bonus fondato sulla condivisione. Non riconosciuto il diritto dei lavoratori ad essere informati dei propri diritti, occultamento delle palesi  contraddizioni della legge in tema di accesso ai benefici.  Per la UIL è necessario ora un chiarimento politico ed un nuovo impegno  per risolvere i problemi. Cresce nei lavoratori il disappunto, pronti a manifestare in maniera più diretta il proprio dissenso.

E’ partita con la presentazione  dei criteri di ripartizione dei 200 milioni di euro disponibili per l’attribuzione del bonus, la riunione di oggi, fissata al ministero sul bonus professionale dei docenti.  Poi la delegazione ministeriale, presieduta dal Capo dipartimento Rosa De Pasquale, ha illustrato le  proprie delibere in materia di funzionalità degli organi collegiali in composizione imperfetta.

In base alle decisioni dei tecnici del ministero  il comitato di valutazione andrebbe ad operare, senza alcun supporto giuridico valido,  anche in assenza di una  delle sue componenti e il suo parere sarebbe considerato valido anche se fornito dalla sola maggioranza dei voti validi espressi.    Scelte di indirizzo gravissime – secondo la Uil Scuola – che vanno nella direzione opposta alla cultura della partecipazione e della collegialità tradizionalmente praticate della scuola. La constatazione della totale indisponibilità al confronto ha indotto tutte le organizzazioni sindacali  a manifestare il proprio dissenso abbandonando il tavolo. La Uil Scuola, insieme agli altri sindacati, si riserva ora valutazioni di merito ed atti conseguenti. Gli scenari possibili sono quelli di un tavolo politico che ridisegni eventuali ed auspicabili margini di confronto; l’impugnativa giurisdizionale degli atti conseguenti alla presa di posizione di oggi del ministero; l’accentuarsi delle azioni di mobilitazione già avviate; la diffusione nelle scuole di un documento, che mette in relazione le norme vigenti e quelle nuove, in modo da consentire un utilizzo del bonus centrato sulla contrattazione e su di un percorso democratico di legalità, trasparenza, partecipazione.E’ il collegio dei docenti  che stabilisce quali sono compiti ed attività  qualificanti la professionalità docente – mette in chiaro la Uil Scuola –  il comitato  opera coerentemente con queste, la contrattazione d’istituto definisce criteri di ripartizione del bonus, definito dalla legge salario accessorio.La via migliore – sostiene la Uil Scuola – resta quella di una intesa /contratto che regoli la materia seguendo il modello già utilizzato in tema di mobilità.

con nota a parte le indicazioni sul corretto utilizzo.     By segreteria territoriale Uil Scuola Catania. salvo mavica, segretario generale

 

Richiesta audizione urgente sul tema del precariato della scuola.

Roma, 15 marzo 2016
Prot. n. 60/2016 DP/AF-st

Ai Presidenti delle Commissioni Cultura
della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

Ai Componenti delle Commissioni Cultura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

Oggetto: Richiesta audizione urgente sul tema del precariato della scuola.

Egregi Onorevoli e Senatori,

le scriventi Organizzazioni sindacali, maggiormente rappresentative, chiedono una audizione in tempi urgenti in relazione alla grave situazione che vive il precariato della scuola, nonostante le stabilizzazioni previste dalla legge 107 del 2015 e l’imminente concorso a cattedre. Proprio in relazione al concorso, abbiamo dovuto constatare che da parte del Ministero dell’Istruzione non c’è stata alcuna volontà di ascolto delle organizzazioni sindacali, che da sempre svolgono il ruolo di rappresentanza con una visione complessiva degli interessi in campo.

Siamo quindi a chiedere a voi una interlocuzione che ci permetta di porgere il nostro punto di vista e le conseguenti proposte che potranno nel prosieguo dell’attività parlamentare trovare il dibattito necessario per uno sbocco legislativo.

Certi dell’attenzione che Vorrete prestare alla nostra richiesta, rimaniamo in attesa della vostra cortese risposta.

Distinti saluti

FLC CGIL Domenico Pantaleo
CISL SCUOLA Maddalena Gissi
UIL SCUOLA Pino Turi
SNALS CONFSAL Marco Paolo Nigi

PARTE LA RACCOLTA FIRME: E’ il nostro lavoro che fa la scuola

09 MARZO 2016

E’ il nostro lavoro che fa la scuola

#LASCUOLAVERA
PARTE LA RACCOLTA FIRME DEI SINDACATI SCUOLA

Affermare il diritto a condizioni di lavoro certe entro cui possano esprimersi professionalità di alto profilo, attente alle innovazioni, impegnate nello sviluppo e nella crescita di milioni e milioni di studenti; sostenere il diritto al lavoro di migliaia di giovani aspiranti docenti ignorati dal piano straordinario di assunzioni; ridare piena efficienza all’area dei servizi e riconoscimento al personale ATA; ricondurre a regole trasparenti, chiare e contrattate le procedure di affidamento di incarico ai docenti titolari di ambito; sono gli obiettivi principali della mobilitazione del personale della scuola, per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale e un adeguato riconoscimento del proprio lavoro.

 Gli insegnanti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti scolastici scelgono ancora una volta una mobilitazione nazionale con cui sbloccare un contratto fermo da otto anni, sostituito impropriamente da leggi che, come la legge 107, danno risposte sbagliate a problemi da tempo irrisolti, riducono spazi di collegialità e partecipazione, puntano a spezzare i tradizionali legami di solidarietà tra lavoratori, mettono a rischio il rapporto di fiducia tra scuola e società.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal promuovono una raccolta di firme in tutte le scuole, attraverso iniziative territoriali in vista di una assemblea nazionale delle RSU già annunciata per il 28 aprile; in questo modo il mondo della scuola renderà visibile la richiesta di investire sulle professionalità, adeguare gli stipendi, riconoscere autonomia e funzione sociale dell’insegnamento, stabilizzare il lavoro, assicurare parità di condizioni economiche e normative ai lavoratori precari. Le firme raccolte verranno consegnate alla Presidenza del Consiglio in occasione della manifestazione nazionale.

Il personale della scuola si propone come protagonista attivo ed essenziale di processi di autentica innovazione; chiede un riconoscimento adeguato dell’impegno e della professionalità spesi ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa.
In questa prospettiva si ribadisce la necessità di apportare modifiche alla legge 107 in quelle parti che, mentre non producono alcun miglioramento del servizio, stanno creando nelle scuole e negli operatori tensioni e incomprensioni.

Roma, 8 marzo 2016

USR SICILIA: Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107

08 MARZO 2016

USR SICILIA: Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107

Definizione e composizione degli Ambiti Territoriali della Sicilia, ai sensi dell’art.1, comma 66, della Legge 13 luglio 2015, n.107

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PAGAMENTO SUPPLENTI BREVI: In arrivo una nuova emissione speciale

08 MARZO 2016

In arrivo una nuova emissione speciale

PAGAMENTO SUPPLENTI BREVI 

Anche a seguito delle nostre sollecitazioni – che hanno avuto risalto sui media – il MIUR ed il MEF hanno programmato nella nuova emissione speciale per la giornata di martedì 15 marzo, la provvista  necessaria per consentire il pagamento delle retribuzioni arretrate al personale supplente breve e saltuario della scuola.

Tra le cause degli inaccettabili ritardi che colpiscono la fascia più debole dei lavoratori precari della scuola, c’è sicuramente una endemica carenza di fondi che si trascina di anno in anno. A complicare la situazione la macchinosità del sistema che in luogo di una semplificazione annunciata ha introdotto nuovi passaggi burocratici tra amministrazioni che non si parlano e che sovente scaricano l’una sull’altra le responsabilità dei ritardi. Poi i guasti della legge 107 – quella della così detta buona scuola – che invece di ridurre le supplenze brevi le ha fatte esplodere e per ultimo ma non da ultimo il divieto di sostituzione del personale amministrativo e tecnico che è quello che materialmente chiama i supplenti, redige i contratti, predispone i pagamenti e la trasmissione telematica dei dati agli uffici del MEF.

Anche in questa occasione il Governo si presenta come il peggior datore di lavoro; non solo non rinnova i contratti pubblici fermi ormai da oltre sette anni ma non riesce a garantire nemmeno quelli vigenti, negando ai supplenti della scuola il salario dovuto.

Per ricordare i passaggi complessi della procedura alleghiamo una scheda tecnica riassuntiva delle procedure che le singole scuole devono seguire per il pagamento e che vanno ultimate entro le ore 17 del giorno 15 marzo. Se si perde  questo treno si salta un giro ed il ritardo si accumula a quello già esistente. E’ necessario rispettare questo termine.

NUOVA FASE DI INTENSA MOBILITAZIONE: 28 APRILE ASSEMBLEA R.S.U.

I SINDACATI RILANCIANO UNA NUOVA FASE DI INTENSA MOBILITAZIONE

IL 28 APRILE ASSEMBLEA UNITARIA DELLE RSU. IN ALLEGATO IL COMUNICATO
Sono diversi i fronti aperti da tempo nel settore scuola, con vertenze che hanno riguardato nelle scorse settimane il personale ATA, il personale docente, quello precario e i dirigenti scolastici. Vertenze che si collocano in un’azione sindacale più ampia che ha per obiettivo il superamento di molte criticità della legge 107 (chiamata diretta dei docenti, bonus legato al merito, agibilità degli spazi contrattuali, esclusione docenti infanzia e Ata dalle stabilizzazioni, precari di seconda fascia, ecc.). Inoltre resta al momento irrisolta, in un quadro di grande incertezza stante l’irrisorio stanziamento di risorse contenuto nella legge di stabilità, la partita del rinnovo contrattuale, bloccato da oltre sette anni. I sindacati lo rivendicano non solo per le attese di un giusto riconoscimento economico e normativo teso a sburocratizzare il lavoro nella scuola, ma anche per riconquistare  il diritto alla piena contrattualità del salario (art. 39 della Costituzione) e delle altre materie su cui si sono avuti interventi disorganici ed estemporanei per via legislativa.

salvo mavica, segretario generale territoriale catania

Concorso docenti: come volevasi dimostrare: cittadini o sudditi? concorso per gentile concessione? Scheda di lettura

Turi: concorso propagandistico emanato senza confronto con il sindacato.

Un bando di concorso  propagandistico, emanato senza confronto con il sindacato, diretto a chi da anni “serve” il paese: docenti abilitati, con alle spalle esperienza e titoli, sono chiamati a misurarsi con le prove di un concorso che, in continuità con la legge 107/2015, avrebbe dovuto, e non lo ha fatto, eliminare il precariato. Si tratta di un concorso riservato a coloro che hanno servito il paese insegnando nelle scuole italiane con contratti di lavoro precario  a cui, ora, si propone un concorso per coprire il turnover dei prossimi tre anni; una proiezione che non può garantire a tutti che trovino posto e molti continueranno a lavorare con contratti precari o rimarranno senza lavoro. E’ mancata la fase di raccordo tra la 107/2015 e il concorso, si continua a non mettere al centro dell’attenzione le persone, ma la politica con le sue esigenze di  protagonismo. Si continua a negare ogni forma di confronto con il sindacato, continuando  con questa strana forma di protagonismo su cui si vorrebbero regolare partite politiche illudendosi di dare risposte ai cittadini, in solitudine e senza confronti. Eppure è solo con il confronto, più volte richiesto e sempre negato, che si potevano e si possono evitare situazioni di contenzioso e in alcuni casi di vere e proprie figuracce, come quella di inserire nel bando di concorso il limite dei 40 anni di età, per poter partecipare al concorso stesso: sappiamo che la maggior parte dei candidati ha più di 40 anni e sappiamo anche che su questo si è espressa la Corte Europea, ma lo avremmo fatto rilevare e si sarebbe eliminato un fattore di incertezza e sicuramente anche di ricorso.Come con il confronto  avremmo sostenuto le giuste ragioni di coloro che hanno diritto alla stabilizzazione e che resteranno fuori dal perimetro disegnato dal concorso, come gli idonei del concorso di scuola dell’infanzia, di tutti coloro che senza abilitazione, con tre anni di contratti reiterati, non hanno alcuna possibilità vedere quel diritto alla stabilizzazione decretato dalla Corte di Giustizia Europea. Ci vogliono portare allo scontro perché  rappresentiamo le esigenze delle persone, che  comunque tuteleremo in ogni modo ed in ogni sede, che sono le stesse persone che chiedono alla politica la soluzione dei loro problemi. La UIL Scuola è determinata per  modificare e cancellare tutte quelle norme della legge 107/15 che incidono negativamente sui diritti e sul buon funzionamento delle scuole, come quella assurda che prevede di non poter stipulare contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi. Abbiamo forte la cognizione e la consapevolezza  del differente ruolo con la politica: continueremo a svolgere la nostra azione  sindacale e su  questo terreno che attendiamo  l’amministrazione.

Chi può partecipare?  Tutto il personale in possesso di titolo abilitante, ad eccezione di quello con contratto a tempo indeterminato, compreso il personale in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/02.

Il decreto prevede altri requisiti? Sì. I candidati devono possedere i requisiti richiesti dal DPR n. 487/94 che prevede, oltre al possesso dell’idoneità fisica all’impiego, l’età non inferiore ad anni 18 e non superiore ai 40.

Quando si presentano le domande?  E’ possibile presentare le domande dalle ore 8,00 del 29 febbraio 2016 alle ore 14,00 del 30 marzo 2016.

Come si presentano le domande? La domanda di partecipazione avviene esclusivamente on line, tramite il portale POLIS-istanze on line, previa registrazione.

La partecipazione alle procedure concorsuali prevede dei costi per i candidati? Si. Ogni domanda di partecipazione dovrà essere corredata di un versamento di € 10,00 per ogni classe di concorso o ambito verticale per i quali si concorre.

Quanti sono i bandi?  I bandi sono tre: uno per infanzia e primaria, uno per secondaria di I e II grado, uno specifico per il sostegno.

Quanti sono i posti disponibili?  Complessivamente sono 63.712 di cui 57.611 posti comuni e 6.101 di sostegno, così distribuiti:

– Infanzia 7.237 (6.933 comuni e 304 di sostegno)

– Primaria 21.098 (17.299 comuni e 3.799 di sostegno)

– Secondaria di I grado 16.616 (15.641 comuni e 975 di sostegno)

– Secondaria di II grado 18.255 (17.232 comuni e 1.023 di sostegno)

A questi si aggiungono 506 posti relativi a tutti i gradi di istruzione che saranno banditi sulla nuova

classe di concorso A023, quella relativa all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda.

E’ prevista una prova preselettiva? No. Diversamente dal passato non è prevista nessuna prova preselettiva; il concorso partirà direttamente con la prova scritta che si svolgerà interamente al computer.

Come si articolerà la prova scritta? La prova scritta prevede 8 domande sulla materia di insegnamento di cui 2 in lingua straniera (inglese, francese, tedesco, o spagnolo, obbligatoriamente l’inglese per la primaria). I quesiti saranno 6 a risposta aperta (di carattere metodologico e non nozionistico) e due, quelle in lingua, a risposta chiusa.

Quanti punti ha a disposizione la commissione? La commissione può attribuire fino ad un massimo di 100 punti di cui 40 per la prova scritta, 40 per la prova orale e 20 per i titoli culturali e professionali. Le singole prove sono superate dai candidati che conseguono il punteggio complessivo di 28 punti.

Quale dovrà essere il livello di conoscenza della lingua straniera? Ciascuno dei due quesiti in lingua sono articolate in cinque domande a risposta chiusa. Il candidato dovrà dimostrare di avere un livello di competenza pari almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.

Quanto tempo si avrà a disposizione per le prove? Lo scritto avrà una durata di 150 minuti. Per l’orale sono previsti 45 minuti di cui 35 per una lezione simulata e 10 di interlocuzione fra il candidato e la commissione.

Quali sono i titoli valutabili? Oltre alla specifica abilitazione si valutano titoli professionali, culturali e di servizio. E’ valutato come anno scolastico il servizio prestato per un periodo continuativo non inferiore a 180 giorni per ciascun anno scolastico.

Quando si terranno le prove concorsuali? Con successivo avviso in Gazzetta Ufficiale, previsto per il prossimo 12 aprile 2016, saranno diffuse le date delle prove scritte che si svolgeranno a partire dalla fine del mese di aprile.

Le prove concorsuali a quali classi di concorso fanno riferimento? I docenti in possesso dell’abilitazione o idoneità che partecipano al concorso per l’accesso ad una delle nuove classi accorpate hanno titolo all’accesso per tutti gli insegnamenti compresi nella nuova classe di concorso risultante dall’accorpamento. Tutto il materiale relativo al concorso è disponibile sul sito www.uilscuola.it o presso le sedi UIL Scuola.

By segreteria territoriale Uil Scuola Catania.  salvo mavica, segretario generale territoriale

DIRIGENTI SCOLASTICI: incredibili le affermazioni dell’Anp

28 FEBBRAIO 2016

Incredibili le affermazioni dell’Anp

DIRIGENTI SCOLASTICI

Sono di gravità inaudita le affermazioni contenute nel resoconto che sul sito dell’ANP viene fatto dopo l’incontro al MIUR del 24 febbraio sulla valorizzazione professionale dei docenti, il cosiddetto bonus. Nel link la risposta dei sindacati scuola >>>

Valutazione: una cosa seria, non uno scontro ideologico

26 FEBBRAIO 2016

Valutazione: una cosa seria, non uno scontro ideologico

Annunciato come il cuore pulsante del nuovo sistema, doveva essere la vera novità della legge 107. Il bilancio, ad oggi, è quello di una gigantesca discussione e uno scontro ideologico fatto  di adempimenti e di contraddizioni normative senza una visione globale. La conclusione è che la valutazione non decolla e si annuncia un ulteriore flop.
La Uil fa il punto della situazione, tracciando le tappe di un percorso incompiuto che parte dal contratto del 2003 e passa attraverso sperimentazioni attuate e poi lasciate nel dimenticatoio e tentativi realizzati con metodi tutti burocratici, con buona pace dell’Ocse che continua a chiederci come intendiamo realizzarla.

2003 – CCNL
La valutazione è prevista nel contratto

Nell’articolo 24 –  Intenti comuni – le parti si impegnano a ricercare, in sede contrattuale, in coerenza con lo sviluppo dei processi di valutazione complessiva del sistema nazionale d’istruzione e con risorse specificamente destinate, forme, modalità, procedure e strumenti d’incentivazione e valorizzazione professionale e di carriera degli insegnanti

Mancano le risorse per l’avvio
di un Sistema di Valutazione nazionale  indipendente

2006 – CCNL
si rinnova l’impegno (nell’articolo 31)  a valorizzare il lavoro d’aula
e il miglioramento dei livelli di apprendimento tramite contrattazione integrativa nazionale.

Il vincolo dato è quello
della “disponibilità di finanziamenti aggiuntivi al sostegno della ricerca didattica, educativa e valutativa”.

2013 – SNV
E’ l’anno del decreto presidenziale n. 80 che mette a punto il regolamento del sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione.Il sistema è fondato su tre soggetti:  Miur (corpo ispettivo),  Invalsi, Indire. Il dato nuovo è la previsione di una Conferenza che ne coordina le azioni.

L’Italia risponde, in ritardo, alle sollecitazioni della Ue che ci chiede lumi su come valutiamo gli apprendimenti e come valorizziamo gli insegnanti.

 

 

Avvio
del Sistema di Valutazione nazionale

2014 –RAV
E’ l’anno del rapporto di autovalutazione delle scuole che per la prima vola sono chiamate ad analizzare se stesse attraverso uno schema standard dato a tutte.
E’ il primo gradino del percorso di autovalutazione.

Nascono  i NIV:
nuclei interni di valutazione

2015 – PDM
Con i Piani di miglioramento le scuole progettano il loro modo di superare le situazioni di carenza e di ampliare le potenzialità

In fase di attuazione

2016 – Bilancio sociale
Rende pubblici i risultati del percorso.  Chiarisce e consolida i punti di forza della scuole, ne delinea le peculiarità.

E’ ancora da definire
Si redige alla fine del percorso

2016 – Valutazione Esterna
partirà a marzo
su 390 scuole (di cui 20 paritarie) ma, secondo le previsioni iniziali, avrebbero dovuto essere 800.I Nuclei esterni di valutazione (NEV) saranno  formati da un ispettore e due esperti provenienti sia dalla scuola che da altri settori (per loro è previsto un brevecorso di formazione che partirà il 25 febbraio).

1.050 € è il compenso per ciascun componente del Nev, per ciascuna scuola. Ogni valutatore esterno osserverà da 4 a 8 scuole. Le scuole, estratte a sorte, saranno avvisate una settimana prima della visita.

In Italia ci sono 51 ispettori. I dati relativi a due anni fa (i più recenti disponibili) ci dicono che in Gran Bretagna c’è un ispettore ogni 13 scuole, in Francia uno ogni 22 scuole.

Fase programmata,
ma non avviata,
mancano gli ispettori.
Si fa una sperimentazione su 390 scuole

Nascono i NEV:
Nuclei esterni di Valutazione

2016 – BONUS
Riguarda gli insegnanti.La legge 107 prevede uno stanziamento complessivo di 200 milioni di euro.
Circa 24 mila euro a scuola da assegnare ai docenti

Nelle scuole si costituiscono i comitati di valutazioneche definiscono i criteri di assegnazione.

Il comitato è composto da insegnanti, genitori, studenti e componenti esterni ( non sono previsti compensi e nessun rimborso spese per i componenti del Comitato)
Gli ultimi tentativi delle direzioni regionali di dare indicazioni sulla composizione sono stati bloccati dai sindacati proprio perché limitanti  l’autonomia decisionale di ciascuna scuola.

Lo prevede la legge 107/2015
c.d. Buona Scuola

In via sperimentale
per tre anni
il dirigente scolastico
assegna il bonus
sulla base dei criteri formulati
dal Comitato di valutazione.

Sono ancora da chiarire:
– cosa accade se il componente esterno non viene individuato?
– In che relazione si pone il comitato con gli organi collegiali della scuola?
– il bonus va assegnato a fine anno, tutto insieme o varrà al contabilità speciale degli 8/12?
– i dirigenti possono diventare autorità monocratica che decide del salario altrui?

C’è bisogno di soluzioni
e risposte condivise.
Il sindacato ha chiesto
una sede di confronto.

Insegnanti esclusi, segreterie delle scuole in rivolta e dirigenti scolastici in stato di agitazione:  è anche questo il risultato di mesi di disposizioni incomplete e talvolta contraddittorie. Una rincorsa alla procedura, alla nomina purché si faccia – commenta Pino Turi – pescando qua e là persino tra i dirigenti in pensione.

La valutazione del merito è stata di fatto ricondotta all’assegnazione di un bonus economico – constata il segretario generale della Uil scuola.  Una sorta di premio di fedeltà avulso da ogni principio di valutazione organica.

Abbiamo misurato l’incapacità e la sottovalutazione della questione, che se non sarà ripresa con necessaria concretezza, fuori da ogni  ideologia, non è difficile prevedere che sarà un ulteriore flop della legge 107.

Accade così che i NIV (Nuclei interni di valutazione di una scuola, insegnanti chiamati a redigere il RAV) non sappiano minimamente che cosa andranno a decidere i NEV ( i nuclei esterni di valutazione) chiamati a valutare in qualità di osservatori che cosa fanno le scuole selezionate per la valutazione.

Così mentre si è avviata la fase della valutazione esterna e di sistema, quella prevista dal decreto 80, si introduce e si innesta questa procedura del tutta avulsa da un sistema organico di valutazione. Come dire la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra.

Nulla è rimasto delle sperimentazioni fatte negli anni passati – aggiunge Turi – ad esempio il  Vales.
Le esperienze fatte dalle scuole che hanno partecipato sono andate perdute. Nessuno le ha monitorate, ne analizzate. Non si trova alcun riscontro di quello che doveva essere un assaggio propedeutico ad un valutazione diffusa.

Così, mentre in Francia il Conseil national d’évaluation du système scolaire ha per sua caratteristica principale l’essere indipendente dal ministero, qui in Italia – precisa Turi – siamo alle prese con l’esiguo numero di ispettori di cui il sistema può disporre.

Per dare seguito alla pseudo valutazione della  legge 107  si assegna quindi ad una discrezionale azione del dirigente scolastico quello che dovrebbe essere il cuore del sistema. Si passa così dall’indipendenza alla dipendenza, e poi al condizionamento.

Una situazione ingarbugliata e difficile che si può affrontare solo con un  metodo, quello di estrema modernità della contrattazione e del confronto tra le parti che ha dato risultati in termini di decisioni nella vicenda mobilità.

E’ il  metodo con il quale abbiamo aperto una finestra di dialogo che ci auguriamo non venga chiusa sul nascere, sempre se si vuole fare funzionare la scuola e si vogliono creare le basi vere di una valutazione che non può essere quella individuale, ma di sistema. E’ in questo quadro di insieme che va inserita, anche quella dei dirigenti scolastici.

Il sistema per funzionare efficacemente, deve motivare tutte le componenti attive di ogni singola  scuola, senza dimenticarne nessuna, sia sul livello delle singole professionalità che su quelle di carattere collegiale su cui la scuola autonoma è fondata.

Mobilità: in arrivo l’ordinanza con i dettagli operativi

25 FEBBRAIO 2016

Mobilità: in arrivo l’ordinanza con i dettagli operativi

A PARTIRE DA FINE MARZO LE DOMANDE, I MOVIMENTI ENTRO GIUGNO 

In data odierna si è svolto un incontro tra il MIUR e le Organizzazioni Sindacali per analizzare il testo dell’ordinanza ministeriale di prossima emanazione, relativa al contratto sulla mobilità a.s. 2016/17. Per la UIL Scuola hanno partecipato Giuseppe D’Aprile e Mauro Panzieri.
L’Amministrazione in apertura di incontro ha presentato alle organizzazioni sindacali la bozza dell’ordinanza ministeriale e comunicato che il contratto sulla mobilità e’ al momento all’attenzione dell’Ufficio Centrale Bilancio per poi passare al vaglio della Funzione Pubblica.
I rappresentanti del MIUR, salvo diverse indicazioni da parte della Funzione Pubblica, hanno ipotizzato che la pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale avverrà entro il 20 marzo e riporterà le seguenti scadenze di presentazione delle domande:

Personale docente

Mobilità – Fase A – trasferimento e mobilità professionale provinciale di cui all’art. 6 del CCNI
Le domande si potranno presentare presumibilmente tra fine marzo e fine aprile 2016;
Le preferenze esprimibili, saranno in numero non superiore a 20 per le scuole dell’infanzia e primarie ed a 15 per le scuole secondarie di I e II grado.

Mobilità – Fase B, C e Ddi cui all’art. 6 del CCNI 2016/17
Le domande si potranno presentare presumibilmente nel mese di maggio 2016.
Trasferimento provinciale su ambiti – assunti da concorso (fasi B e C Legge 107/15): gli interessati potranno esprimere fino a tutti gli ambiti della provincia di attuale assunzione.
Trasferimento e mobilità professionale interprovinciali fasi B e D: si potranno esprimere sino a 100 preferenze tra ambiti e province.
Su questo punto la UIL Scuola, insieme alle altre organizzazioni sindacali ha chiesto di dare agli interessati la possibilità di scegliere indistintamente ambiti e/o province senza alcun vincolo numerico. L’amministrazione si è riservata un approfondimento in merito.
Trasferimenti interprovinciali fase C: gli interessati dovranno esprimere tutti gli ambiti territoriali anche attraverso le preferenze sintetiche delle province.

La pubblicazione dei movimenti avverrà secondo la seguente tempistica:

  • trasferimenti e mobilità professionale provinciale – fase A – entro il 20 giugno 2016;
  • trasferimento provinciale assunti da concorso (fasi B e C Legge 107 2015) e trasferimento e mobilità professionale interprovinciali fasi B, C e D:
  1. scuola primaria e scuola dell’infanzia entro l’11 luglio 2016
  2. scuola secondaria di primo grado entro il 20 luglio 2016;
  3. scuola secondaria di secondo grado entro il 30 luglio 2016.

Le domande dovranno essere presentate in modalità online attraverso il portale Polis-Istanze online.

Il MIUR, in tempo utile, pubblicherà tutta la modulistica sul sito istituzionale.

La UIL Scuola ha chiesto che, relativamente alla documentazione da allegare alla domanda, anche le certificazioni mediche possano essere presentate in modalità online.

Inoltre, alla luce della costituzione delle nuove classi di concorso, ha richiesto all’Amministrazione di fissare un incontro urgente in merito alla mobilità professionale prevista per i licei musicali.

E’ necessario, secondo la UIL, definire modalità e titoli utili per il passaggio in tale ordine di scuola a tutela della continuità didattica degli alunni e del personale già utilizzato negli anni precedenti.

L’amministrazione su questo ultimo punto si è resa disponibile.

Personale ATA

La presentazione delle domande, in modalità online, è prevista nel mese di aprile con scadenza nel mese di maggio. Nel mese di luglio avverrà la pubblicazione dei movimenti. Per quanto riguarda l’ordinanza ministeriale, nulla è cambiato rispetto a quella dell’anno precedente.

Personale educativo

In deroga alla legge può presentare domanda di mobilità interprovinciale.
Quindi può presentare sin da subito domanda di trasferimento e di passaggio per non più di tre province oltre quella di titolarità.
La presentazione delle domande, è prevista nel mese di marzo con scadenza nel mese di aprile. La pubblicazione dei movimenti avverrà nel mese di giugno.