La no-polltica degli attuali politici, non è una scelta, è rifiuto del riconoscimento della identità della scuola al rango di funzione pubblica: non sanno vivere consapevolmente la realtà. Questo pseudo riformismo dei partiti vive di compromessi: modesta gestione dell’esistente.

Continua inarrestabile la diminuzione di unità della popolazione scolastica. E’ quanto emerge da una proiezione della Uil che ha messo a confronto le iscrizioni alle classi prime con il numero degli studenti in uscita. “I  primi dati confermano un forte decremento che avrà in prospettiva maggiore influenza sulla scuola secondaria di secondo grado.

Altra occasione mancata: il decremento di alunni frequentanti avrebbe potuto rappresentare l’occasione per migliorare l’offerta formativa, riducendo il numero  da 24/30 a 15 allievi per classe. Autorizzare classi a tempo pieno, prolungato nella scuola dell’Infanzia e Primaria ecc.  Purtroppo siamo costretti ad evidenziare le nostre inascoltate proposte, stile uil scuola: entrare nel merito delle questioni per trovare le giuste soluzioni.  Gli organici continuano ad essere costruiti sulla base dei vecchi criteri   (qualcuna ebbe a dire, MAI PIU’ CLASSI POLLAIO, (adesso fa la dirigente scolastico,)…. ed ancora sono stati  aumentati i parametri  di riferimento da utilizzare per costruire il dimensionamento/demansionamento scolastico,  il disagio, la polverizzazione della rete scolastica diventa sempre più penalizzante e reale.  Per i piccoli centri, comuni, borgate, frazioni è il disastro più sconcertante. In questi ultimi decenni abbiano assistito al giochetto dei finanziamenti per la scuola: togliere agli uni per dare agli altri….ora è cambiato, i fondi non li stanziano a monte.  Faranno impoverire e perire la scuola,  quella voluta dai padri costituenti, declamata da Calamandrei….. lentu motu…””o suppiru, o suppiru“”. E’ di tutta evidenza la devastazione che ne deriva a cascata. 

Assistiamo che a colpi di decreto e determine, evocando pseudo cabina di regia,  la struttura del Governo sta attuando la riforma della P.A., settore per settore, con accentramento dei poteri nella direzione centrale e diretta, eppoi ci vengono a propinare la più colossale truffa legalizzata del secolo: l'””AUTONOMIA DIFFERENZIARA”” DETTA  “”REGIONALIZZAZIONE””.

Occorre farci sentire, noi,  orgogliosa gente del SUD e gridare a gran voce: COSI’ non VA.!!! Cambiate verso regioni del Nord, promotori di una legge approvata a scatola chiusa senza appalesare i contenuti di massima dei decreti applicativi. Si salvi chi può, evenienza di cui  dubitiamo

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INCONTRO AL MINISTERO SULLA MOBILITA’. PER LA UIL SCUOLA PROPOSTE IRRICEVIBILI

 

   Giuseppe D’Aprile, segretario generale Uil Scuola.

 

Terminato incontro sulla mobilità. L’amministrazione ha presentato alle organizzazioni sindacali una bozza di CCNI e ordinanza ministeriale sulla mobilità per l’a.s. 2023/24, riproponendo, per il personale docente, tutti i vincoli triennali: sia per i neoassunti in ruolo a.s. 2022/23, sia per tutti i docenti assunti in ruolo a.s. 2021/22 e anni scolastici precedenti, se, nell’a.s. 2022/23, hanno ottenuto un movimento in altra provincia. L’incontro è stato sospeso e a abbiamo richiesto un confronto a livello politico.

 

D’Aprile (Uil Scuola): “Il Sud non ha più infrastrutture, mancano mense, palestre. Serve uso ragionevole del PNRR”

Senza infrastrutture la scuola del Sud rischia di non essere in grado di offrire la sua funzione. Faccio un appello: siamo ancora in tempo per gestire le risorse del PNRR in maniera puntuale, in maniera razionale. Facciamolo, è un’occasione che non tornerà più”.

Il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile commenta così lo studio presentato dall’Associazione per lo sviluppo dell’industria del Mezzogiorno Svimez, che mostra come il divario tra le scuole del nord e quelle del sud continui ad aumentare.

E’ inaccettabile che un bimbo nato a Napoli che frequenta la V classe della scuola primaria usufruisca di 200 ore in meno di scuola rispetto ad un coetaneo del Nord Italia – evidenzia – al Sud si fa scarso ricorso al tempo pieno, probabilmente per fattori culturali, ma soprattutto economici e infrastrutturali.

Il vero punto – rimarca D’Aprile – è che al Sud mancano mense, palestre e infrastrutture. Il risultato è che famiglie risultano essere scoraggiate nella richiesta.

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Reclutamento, mobilità e orientamento: incontro MI

PRECARI
Tra Bruxelles e l’Italia media la proposta la Uil Scuola Rua.

……..Mobilità: La Federazione UIL Scuola Rua ha espresso netta contrarietà su questo tema e ha chiesto di calendarizzare un incontro in merito………
…….Orientamento: La Uil ha ricordato come le linee guida non tengano conto della necessità di una didattica orientativa che non può essere quantificata in 30 ore, ma che trovi la sua realizzazione nell’arco dell’intera vita scolastica degli alunni.

…….Reclutamento: In apertura di confronto il Capo di Gabinetto ha informato le Organizzazioni sindacali sull’incontro che il Ministero ha avuto con la Commissione europea sul tema in oggetto. Il Ministero, secondo quanto emerso dagli incontri precedenti con le organizzazioni sindacali, ha presentato in sede di Commissione europea, un documento che prevede l’assunzione dei docenti abilitati e specializzati sul sostegno o con 3 anni di servizio, presenti nelle fasce delle graduatorie di supplenza, attraverso un concorso riservato che anticiperebbe il sistema dei nuovi concorsi ordinari e riservati inserito nel DL 36/2022. Resta al momento un nodo da sciogliere: la prova concorsuale che, secondo quanto riferito dalla Commissione al Ministero, dovrà prevedere sia lo scritto che l’orale in uscita dal percorso. 

Sulle modalità della prova il Ministero ha comunicato che è previsto un ulteriore incontro con la Commissione al fine di cercare di addivenire a una soluzione condivisa.

In premessa la Federazione Uil Scuola Rua ha espresso soddisfazione per l’accoglimento da parte del Ministero di quella che è stata la nostra proposta fin dalle prime riunioni, ovvero dare una risposta concreta al tema delle assunzioni con la possibilità di ampliare la platea dei partecipanti includendo i docenti abilitati o specializzati sul sostegno e i docenti con almeno 3 anni di servizio scorrendo le graduatorie per le supplenze di I e II fascia.

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PRECARI: Procedura informatica personale individuato per l’ immissione in ruolo. GLI SVILUPPI E LE NOVITA’.

immissioni in ruolo.

Azione sindacale della Federazione Uil Scuola Rua, continua, tenace, utile ai fini della tutela della Scuola Pubblica statale e non di stato e di chi ogni giorno si impegna per assolvere sempre al meglio la funzione formativa e sociale: Ata, Docenti, Dirigenti Scolastici. 

report. Giovdì 2 febbraio si è svolto un incontro tra l’amministrazione, rappresentata dal Dott. Volontè e le Organizzazioni Sindacali sul funzionamento della procedura informatica relativa al personale individuato per una immissione in ruolo

 le novità :

1.       SCELTA DEL TIPO DI POSTO 

Nella prima fase il sistema consentirà al candidato di optare, sin da subito, tra  posto speciale o posto comune senza costringerlo a fare tale scelta per ogni provincia come invece accadeva fino allo scorso ann0

2.       EVENTUALE RINUNCIA SUCCESSIVA ALL’INVIO DELL’ISTANZA. Anche dopo l’invio della propria istanza, entro il 31 agosto, il candidato potrà utilizzare un’apposita funzione presente sempre in Istanze on Line  per rinunciare all’immissione in ruolo per la procedura per cui ha concorso,  facilitando così l’acquisizione della stessa nel più breve tempo e consentendo nell’immediato di rendere disponibile il posto vacante. 

3.       “RIPESCAGGIO” PER DISPONIBILITÀ SOPRAGGIUNTE . Il sistema, a differenza di quanto accaduto in precedenza consentirà ai candidati di poter essere “ripescati” qualora nella scelta effettuata in prima battuta non fossero stati accontentati nelle opzioni effettuate in ordine di preferenza e sopraggiungessero successivamente, per rinunce di altri candidati, ulteriori disponibilità. Es:  il candidato ha la possibilità di immissione in ruolo in infanzia e primaria: inserisce in ordine di preferenza  infanzia e successivamente primaria. In sede di assegnazione, qualora non arrivino alla posizione dell’interessato per infanzia (1a preferenza), il candidato verrà assegnato alla primaria ma successivamente, nel caso in cui su infanzia si dovesse liberare un posto, il sistema provvederà al suo “ripescaggio”. 

La Federazione Uil Scuola Rua ha accolto favorevolmente tali modifiche già evidenziate durante gli incontri dello scorso ottobre.

La UIL SCUOLA ha comunque sottolineato alcune necessità:

–        rendere più immediata e semplice nel sistema la differenza tra  posti speciali e posti di  sostegno (ciò negli anni passati ha generato molte difficoltà e indotto ad errori i candidati)

–        mantenere la possibilità in seconda istanza di avere a sistema tutte le sedi della provincia, sia quelle dove risulta la disponibilità del posto che le altre, in modo da consentire la scelta, da parte del candidato, di un ordine che tenga conto delle esigenze di viciniorietà. Ciò in quanto, l’esperienza degli anni precedenti ha dimostrato discrasia tra gli elenchi degli ambiti territoriali – riferiti a posti vacanti e disponibili – e le effettive vacanze presenti nelle scuole.

 

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Come eliminare il precariato: il Ministero apre alle nostre proposte.


Restano però alcuni nodi da sciogliere
Venerdì 20 gennaio è proseguito il confronto tra i Sindacati scuola e il Capo di Gabinetto del Ministero, dott. Recinto, sul tema del precariato. In apertura di incontro il Capo di Gabinetto ha aggiornato le Organizzazioni sindacali sulle proposte che il Ministero presenterà alla Commissione europea in relazione ai tanti temi che riguardano il precariato del personale docente.
Rispetto all’ipotesi illustrata nel precedente incontro, che riguardava soprattutto un concorso riservato, il Capo di Gabinetto si è reso disponibile ad accogliere l’impianto generale proposto dalla nostra organizzazione, unitariamente alle altre organizzazioni, che riguarda invece la valorizzazione delle esperienze lavorative tenendo prioritariamente conto dei docenti che sono già presenti nelle attuali graduatorie per le supplenze.
Restano però ancora diversi nodi da sciogliere con riferimento, ad esempio, alla tempistica e all’eventuale percorso che i docenti individuati dovranno svolgere ai fini di una definitiva immissione in ruolo.
Il Ministero si è quindi riservato ulteriori approfondimenti per presentare un piano preciso e dettagliato alla Commissione europea.
Di seguito la nostra proposta che potrebbe essere accolta:
·       assunzioni sui posti di sostegno dalla I fascia GPS (specializzati);
·       in subordine dalla II fascia GPS (docenti con almeno 3 anni di servizio);
·       assunzioni su posto comune dalla I fascia GPS (abilitati);
·       in subordine dalla II fascia GPS (docenti con almeno 3 anni di servizio).

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PERSONALE DOCENTE – PROPOSTE DI CONTRATTI A T.D. A.S. 2022/2023 SU POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO – ASPIRANTI INCLUSI NELLE GAE E GPS di I e II fascia – SEDI ASSEGNATE – 16/01/2023

da UFFICIO VII. AMBITO TERRITORIALE CATANIA.

attachment: m_pi.AOOUSPCT.REGISTRO UFFICIALE(U).0000908.16-01-2023

Sedi assegnate.

Una volta, vado a memoria, un Ministro MPI ebbe a dire: Tutto ok. dal primo settembre tutti i docenti saranno al loro posto con organici al completo. Meglio di così!!!!!

DOPO IL VIA LIBERA ALLA LEGGE DI BILANCIO / LA SCHEDA SULLE MISURE PER LA SCUOLA

D’Aprile: vecchie logiche e soldi pochi
“”””Si alimentano gli sprechi e si decidono misure che non portano né svolte significative, né soluzioni necessarie. Servono più coraggio, più fatti. Al Governo ricordiamo che il dissenso e la protesta non sono misure obsolete. Le misure che indichiamo sono tutte realizzabili se si sceglie di lasciare la scuola fuori dai vincoli di Bilancio e dal Patto di Stabilità.””””

Lo scenario proposto dalla Legge di Bilancio poco prevede per la scuola, con misure che non incidono sul suo rilancio e mantengono inspiegabili disparità di trattamento.
E’ il caso dei 90 milioni complessivi resi strutturali rispetto alle manovre precedenti, per una spesa complessiva di più di 646 milioni in un triennio – osserva D’Aprile – che andranno alle scuole paritarie per compensare il calo degli iscritti avvenuto durante i due anni di pandemia mentre la scuola statale subisce tagli, con l’accorpamento delle scuole, dinanzi al calo dovuto alla natalità.
Era necessario invece – sottolinea il Segretario generale della Uil Scuola Rua – trasformare il problema della denatalità in una opportunità (non in una penalizzazione) riportando le classi a un massimo di 20 alunni.
La manovra prevede 150 milioni di euro per il “fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico”. Il settore dell’istruzione e della ricerca, per ciò che rappresenta – aggiunge D’Aprile – può e deve essere soggetto cui destinare nuove risorse. “Soldi freschi, soldi nuovi” come aveva dichiarato il ministro Valditara, risorse che invece non ci sono nella manovra appena approvata.
Nessun intervento sul precariato, sull’incremento dell’organico ATA indispensabile per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, per supportare il lavoro dei dirigenti scolastici sempre di più oberati di incombenze amministrative e burocratiche. Nessun intervento sulla mobilità, sul concorso dirigenti viziato da indagini giudiziarie, sul rinnovo contrattuale sia del personale che dei Dirigenti scolastici.
Niente sul reclutamento.

Legge bilancio 2023 – Cosa è previsto per la Scuola – Scheda Fed. UIL Scuola Rua

COM Legge di Bilancio e Scuola – 020123

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Legge di Bilancio: SULLA SCUOLA NULLA. \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\ CONTINUITA’ CON IL PRECEDENTE GOVERNO


LA Federazione UIL SCUOLA RUA CHIEDE CON FORZA CHE SI ARRIVI A 18/20 ALUNNI PER CLASSE E CHE LA SCUOLA SIA FUORI DAI VINCOLI DI BILANCIO. SOLO COSI’ SI PUO’ DARE IL GIUSTO RESPIRO AD UN BALUARDO COSTITUZIONALE DELLO STATO QUALE E’ LA SCUOLA PUBBLICA.
“Sulla scuola, la nuova manovra, al momento, non presenta un’alternativa alle politiche del precedente Governo, bensì una negativa continuità. Mancano riferimenti concreti su precariato, reclutamento, sull’organico Ata e sull’abolizione dei vincoli alla mobilità del personale docente. Altro aspetto negativo riguarda i tagli di cui noi, come Federazione Uil Scuola Rua, non accettiamo alcuna gradazione”. E’ quanto afferma all’Adnkronos il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, commentando i provvedimenti sulla scuola contenuti nella manovra e, in particolare il pacchetto di emendamenti presentati dalla maggioranza in cui si prevede un incremento di 30 milioni a decorrere dal 2023 del contributo per le scuole paritarie.

“Come abbiamo sottolineato in tutte le riunioni al ministero – sottolinea D’Aprile – la differenza di trattamento tra scuole statali e scuole paritarie è per noi inammissibile. Perché si usano due mesi e due misure? Parliamo di un incremento di 30 milioni di euro oltre la somma congelata dal governo Draghi – 70 milioni – per compensare il calo degli iscritti avvenuto durante i due anni di pandemia. Al contrario – evidenzia – la scuola statale, subisce tagli dinanzi al calo dovuto alla natalità”. “Su quest’ultimo punto – conclude il numero uno della Uil Scuola – la nostra proposta è chiara: 18/20 alunni dovrebbero tornare ad essere uno standard per il nostro Paese. Trasformare il problema della denatalità in una opportunità e non in una penalizzazione, rappresenterebbe per il governo una prova di lungimiranza, di una scelta radicale e coraggiosa che darebbe risultati certi e duraturi”.Legge di bilancio 

s.mavica

Congedo mestruale per le studentesse.

Si tratta della novità che arriva dal liceo artistico Nervi Severini, dove su delibera del Consiglio d’istituto si è stabilito che le assenze tali motivazioni non saranno conteggiate nel conteggio che serve per determinare la validità dell’anno scolastico.

“Probabilmente – dice il preside, Gianluca Dradi su La Repubblica – per una scuola si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia“.

“La decisione nasce da una richiesta delle studentesse rappresentanti nel consiglio di istituto” racconta il dirigente scolastico.

P.Q.S. considerazioni

 “””””ottimo esempio di democrazia partecipata””  “”esercizio formativo della Scuola, per come voluto dai padri costituenti””  Scuola: “funzione pubblica”” esempio che deve indurre tutti di contrastare in tutti i modi e con forza la regionalizzazione. 

Invitiamo tutte le menti libere di sottoscrivere, a firmare e fare firmare L’INIZIATIVA di raccolta firme….lanciata dalla UIL SCUOLA: 50.000/100.000/1.000.0000di firme per dire “” NO!!, NON CI STIAMO. NO! ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA. LA SCUOLA UNISCE NON DIVIDE.””””””

salvo mavica, coordinatore territoriale federazione Uil Scuola Rua città metropolitana Catania.

Documento finale Conferenza segretari regionali Federazione UIL SCUOLA RUA.


La Conferenza nazionale dei Segretari regionali riunitasi il giorno 22 dicembre 2022 per valutare la proposta di riordino dell’Ordinamento professionale del personale ATA formulata dall’ARAN in occasione dell’incontro del 20 dicembre scorso, rileva quanto segue.
La Uil Scuola Rua ritiene la proposta ARAN irricevibile in quanto peggiora considerevolmente la già complessa condizione del personale ATA in servizio nelle scuole.
In assenza di risorse finanziarie significative che dovrebbero incrementare le esigue retribuzioni del personale,  si prevede addirittura un inasprimento delle prestazioni (l’assistenza agli alunni disabili continua ad essere scaricata sui collaboratori scolastici) e  una compressione dei diritti (mobilità) sanciti dall’attuale ordinamento.
L’introduzione di un’area surrettizia (collaboratore esperto) e di un’altra istituita in maniera meramente strumentale  (elevate qualificazioni) si traduce in una completa de strutturazione dell’attuale Ordinamento precarizzando il personale amministrativo ed  emarginando quello tecnico attraverso il ricorso  agli incarichi a tempo.
Meccanismi di complicatissima gestione che, in assenza della benché minima garanzia sugli organici, la materia è coperta da riserva di legge, si traducono nella proposizione di situazioni giuridicamente incerte (scomparsa della titolarità della sede di servizio) e nell’assenza di fluidità dei meccanismi di mobilità verticale (transito dall’area inferiore a quella superiore).

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Prima uscita del Ministro Valditara. Divieto agli studenti dell’uso del cellulare in classe durante l era di lezione.

Secondo il ministro, il cellulare rappresenta un “elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti.A scuola arriva il divieto di utilizzare il cellulare in classe durante le lezioni. È stata infatti diffusa in tutti gli istituti una circolare, firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, contenente le indicazioni sull’uso dei telefoni e di analoghi dispositivi elettronici. Secondo il ministro, il cellulare rappresenta un “elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti, a cui è prioritario restituire autorevolezza”. Con la circolare non si introducono sanzioni disciplinari. L’uso dei dispositivi può essere consentito per finalità didattiche.È dunque confermato nella circolare ministeriale il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni, “trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti”, come già stabilito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti del 1998 e dalla circolare ministeriale n. 30 del 2007.

“L’interesse delle studentesse e degli studenti, che noi dobbiamo tutelare, è stare in classe per imparare – ribadisce il ministro Valditara – distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno.

Autonomia Differenziata: No Grazie. RACCOLTA FIRME.

Autonomia Differenziata: No Grazie ‼️ La scuola italiana è una e indivisibile 💪 Firma anche tu la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare 📢 Per firmare contro la regionalizzazione della scuola vai al seguente link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC

Concorso Presidi, D’Aprile: “Nato male e finito peggio. Ora serve una risposta politica”

 


Sulla questione si esprime Rosa Cirillo, Responsabile nazionale del Dipartimento dei dirigenti scolastici Uil Scuola: “Semplificare e sburocratizzare dovrebbero essere le parole d’ordine, ma con questa Legge di Bilancio si fa cassa dai risparmi ottenuti, non si è intervenuto per risolvere molte criticità che affliggono l’autonomia scolastica”. 
La scuola non è burocrazia. Per supportare i dirigenti cominciamo a rafforzare le segreterie.
Il problema del contenzioso relativo al concorso dei dirigenti scolastici merita un’attenta riflessione, sia per coloro che sono in attesa di conoscere le determinazioni giurisdizionali, sia per coloro che hanno denunciato le gravi irregolarità – è questo il punto su cui rivolge l’attenzione il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, durante la riunione con il ministro Valditara.
Una questione emersa in tutta la sua complessità, le cui indagini giudiziarie stanno portando anche al coinvolgimento delle commissioni giudicatrici.
Un concorso nato male e finito peggio – osserva D’Aprile – il personale interessato dovrà avere una risposta necessariamente politica che ridia equità e affidabilità al sistema di reclutamento che non può essere delegato, come sempre e puntualmente, alla magistratura di questo paese.Al centro dell’incontro – al quale ha partecipato la responsabile nazionale del Dipartimento dell’Area V, Rosa Cirillo – le responsabilità del dirigente scolastico che continuano ad aumentare negli anni così come sono aumentati i compiti che l’amministrazione scolastica e le amministrazioni pubbliche hanno riversato sulle scuole, pur in presenza di carenza di personale nelle segreterie scolastiche.

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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO. D’APRILE: LA SCUOLA RESTI FUORI DA VINCOLI DI BILANCIO, NON CI SONO GRADAZIONI DI TAGLI

“Non ci sono gradazioni di tagli. Fare confronti adducendo meriti per una riduzione inferiore a quella realizzata in precedenza non è metodo che si può applicare alla scuola”. E’ quanto afferma all’Adnkronos il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, intervenendo sulla questione del dimensionamento scolastico.
“Indipendentemente dal governo pro tempore in carica qualsiasi esecutivo che decide di tagliare sul sistema di istruzione, agendo sulla base di logiche da ragioniere, non è un governo lungimirante”, osserva D’Aprile.

Secondo il numero uno della Uil Scuola, “se fossero lungimiranti e se considerassero la scuola determinate per il futuro del paese il tema della denatalità dovrebbe rappresentare una opportunità e non una penalizzazione. Trasformare, quindi, un problema in opportunità”.

LEGGE DI BILANCIO. La Manovra economica e la scuola.

Il testo proposto nella Legge di Bilancio approvata in Consiglio dei Ministri il 21 novembre riporta:
«Le Regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto di cui al primo periodo provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica entro il 30 novembre di ogni anno, nei limiti del contingente annuale individuato dal medesimo decreto, ferma restando la necessità di salvaguardare le specificità derivanti dalle istituzioni presenti nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Con deliberazione motivata della Giunta regionale può essere determinato un differimento temporale, non superiore a 30 giorni. Gli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono, alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato».

«Al fine di garantire una riduzione graduale del numero delle istituzioni scolastiche, per i primi tre anni scolastici si applica un correttivo pari rispettivamente al 7%, al 5% e al 3%, anche prevedendo forme di compensazione interregionale. Gli Uffici scolastici regionali, sentite le Regioni, provvedono, ciascuno per il proprio ambito di competenza territoriale, alla ripartizione del contingente dei dirigenti scolastici assegnato. 5-quinquies. Fino alla data di adozione del decreto di cui al comma 5-ter, ovvero di quello di cui al comma 5- quater, si applicano le disposizioni di cui ai commi 5 e 5-bis».

  • In base alle prime stime e se la norma non dovesse mutare, ci ritroveremmo di fronte a un possibile taglio di 700 istituti in un biennio e soprattutto al sud.
  • Per ora solo 150 milioni di euro che serviranno “per i miglioramenti economici del personale scolastico”.
    È necessario senza dubbio un intervento politico deciso al fine di destinare in finanziaria ulteriori risorse – come previsto nell’accordo precontrattuale sottoscritto tra i sindacati scuola e il Ministro Valditara – che incrementerebbero quelle già accantonate per il rinnovo del Contratto.
  • Nulla sul precariato che annovera oltre 200.000 supplenti, nulla sull’incremento dell’organico ATA indispensabile per il funzionamento delle istituzioni scolastiche sempre di più oberate di incombenze amministrative e burocratiche. Nulla sul reclutamento.

Il comparto istruzione e ricerca, per ciò che rappresenta, può e deve essere soggetto cui destinare nuove risorse – “soldi freschi, soldi nuovi come dichiarato dal Ministro Valditara” – stabili e strutturali nel tempo, fuori dagli attuali vincoli di bilanci

RICORSI GRATUITI PER LA REITERAZIONE DEI CONTRATTI A TERMINE E CARTA DOCENTI ESCLUSIVO PER I PRECARI DI RELIGIONE


GLI ISCRITTI UIL SCUOLA POSSONO RIVOLGERSI ALLE SEDI TERRITORIALI PER IL MATERIALE DA INVIARE ALLO STUDIO LEGALE. IL RICORSO E’ GRATUITO PER TUTTI GLI ISCRITTI UIL SCUOLA
In allegato la locandina  riguardo al ricorso dei docenti di religione concordati con l’Avv. Naso (Ufficio legale Uil Scuola Rua nazionale).
Attachments:
File: locandina RICORSI

 

Mobilità. Incontri al Ministero.

Contratto di mobilità personale docente, educativo e ATA: quarto incontro.

Ancora nessuna apertura per i docenti assunti a.s. 2022-23.

Mercoledì 9 novembre è proseguita la trattativa tra i Sindacati scuola e il Ministero dell’Istruzione e del Merito relativa al rinnovo del Contratto integrativo sulla mobilità del personale docente, educativo e ATA, in ottemperanza dell’ordinanza n. 69476/2022 dell’11 luglio 2022 che ha condannato l’amministrazione per attività antisindacale.

Il Ministero rimane fermo sull’applicazione dei vincoli derivanti dal DL 36/22 per i docenti immessi in ruolo nell’a.s. 2022-23.

La Federazione Uil Scuola Rua, in premessa, relativamente alla precedenza prevista per l’assistenza al familiare con disabilità, e in particolare sul concetto di “referente unico” (possibilità per più familiari di assistere la persona disabile), modifica introdotta dal DL 105/22, ha subito evidenziato la necessità di una revisione dell’intera materia. L’amministrazione si è resa disponibile ad un ulteriore confronto.

La Uil, nello specifico, ha nuovamente ribadito che per tutti i docenti assunti fino all’a.s. 2021/22 non sussiste alcun vincolo, se non quello derivante a seguito della scelta puntuale di scuola e ha rivendicato, per i docenti assunti il 01 settembre 2022, quanto già sostenuto nei precedenti incontri: Il DL 36/22 non è applicabile perché riferito alle procedure concorsuali stabilite dallo stesso decreto che non sono state ancora avviate.

Sul vincolo per i docenti assunti a.s 2022/23 le posizioni restano distanti nonostante la Federazione UIL Scuola Rua continui a chiedere la necessità di un vero confronto su tutta la materia senza nessuna pregiudiziale, anche in attesa di un intervento in materia attraverso il nuovo Contratto nazionale. L’incontro è stato aggiornato. Per l’Amministrazione erano presenti il dott. Serra, per la Federazione Uil Scuola Rua Enrico Bianchi e Paolo Pizzo.

 

STRUMENTO MUSICALE /Un percorso lungo quarant’anni. E si riparte di nuovo. Il punto nel Coordinamento nazionale a Roma.

 

 

STRUMENTO MUSICALE: UN PERCORSO LUNGO QUARANTA ANNI. E SI RIPARTE DI NUOVO.
D’Aprile: la programmazione delle scuole va pensata oggi, per domani.
Riunito a Roma il Coordinamento nazionale per fare il punto sui cambiamenti in atto. Dopo anni di stop and go ora serve una programmazione attenta al personale, che permetta alle scuole di pianificare gli interventi. Lo studio di strumento musicale utile per un ruolo attivo nell’apprendimento, per confrontarsi con gli altri e socializzare.

Entro l’anno scolastico in corso, le scuole con corsi ad indirizzo musicale dovranno adottare uno specifico regolamento sul funzionamento dei nuovi percorsi sulla base delle disposizioni previste dal decreto di luglio. Un provvedimento uscito quasi in sordina mentre le scuole – spiega Giuseppe D’Aprile – devono sapere come organizzarsi.
È una programmazione che va pensata ‘oggi per domani’.

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